24 Maggio: la festa della Riconoscenza

In una basilica gremita di fedeli, mons. Nosiglia ha ricordato come da sempre il popolo cristiano ha onorato e venerato Maria con sentimenti di devozione e figliolanza, osservando in lei “la Madre di consolazione e di speranza per la propria storia ed il proprio futuro”.

La festa del 24 maggio di Maria Ausiliatrice, che riunisce l’intera famiglia salesiana nel mondo a partire dal cuore di Valdocco, ha ricongiunto anche quest’anno un profluvio di fedeli sin dalle prime ore del mattino a testimonianza di quella riconoscenza forte per la Madre delle madri. L’arcivescovo, Mons. Cesare Nosiglia, nell’omelia della messa delle 11 in basilica ha affidato alla Madre Celeste i giovani torinesi in cerca del proprio posto nel mondo, la città, i malati e anche le vittime dell’attentato «odioso e antiumano» di Manchester.

La festa, nel corso della quale per tutto il giorno si sono susseguite le celebrazioni, ha raggiunto l’apice nel tardo pomeriggio con la messa solenne presieduta dal Rettor Maggiore dei Salesiani, don Angel Fernandez Artime, e poi con la processione guidata dall’arcivescovo nelle strade intorno a Valdocco dalle 20,30.

Le celebrazioni sono state trasmesse in tutto il mondo grazie alla diretta streaming sul sito www.missionidonbosco.org e su www.sdb.org e via satellite su Telepace HD (canale Sky 515).

Si riporta qui di seguito l’Omelia dell’Arcivescovo di Torino, Mons. Nosiglia:

«Questa festa, che ogni anno ci vede riuniti ai piedi di Maria Ausiliatrice come Chiesa di Torino – dunque come comunità cristiana, ma anche civile della città –, è per noi la festa della riconoscenza. Il Vangelo ci ha ricordato il momento in cui Maria, con la sua intercessione di Madre presso il suo Figlio Gesù, aiuta una giovane coppia di sposi il giorno del loro matrimonio a risolvere un problema non di poco conto.
Il popolo cristiano, fin dall’inizio della sua storia, ha onorato la Madre di Dio e l’ha accolta nella sua vita e nella sua storia con una costante e crescente devozione, che esprime la propria figliolanza. Ha visto in lei la Madre di consolazione e di speranza per la propria storia ed il proprio futuro. E a lei ricorre sempre, soprattutto nei momenti di difficoltà e di bisogno. Anche noi, quest’oggi, affidiamo la Diocesi, la Città di Torino e tutti i devoti dell’Ausiliatrice alla sua intercessione potente, affinché possiamo ottenere la sua protezione da ogni pericolo fisico e spirituale e il sostegno alla nostra fede in Cristo.
Affidiamo a Maria la prossima assemblea diocesana dei giovani, chiamati a rendersi responsabili del rinnovamento spirituale, umano e sociale della Chiesa e del mondo. Una responsabilità, che si misura a partire dal coraggio di testimoniare la propria fede in mezzo ai coetanei, facendo scelte coerenti sul piano della vocazione a cui il Signore chiama, dedicando tempo ed impegno per gli altri in campo educativo, caritativo e missionario.Guardando a Don Bosco nella assemblea che vedrà l’ampia partecipazione di giovani, genitori, docenti,animatori degli Oratori e responsabili delle associazioni giovanili nei vari ambiti dello sport, della cultura e del volontariato,sacerdoti ,diaconi, religiosi e religiose, vogliamo richiamare tutta la nostra società, gli educatori in primo luogo,ma anche le istituzioni a mettere al centro i problemi e le esigenze dei giovani di oggi non accontentandosi di belle parole paternalistiche e discorsi giovanilistici, senza porre in atto tutti quegli strumenti spirituali, culturali e politici, necessari a garantire loro una educazione integrale, un orientamento che dia loro una qualificazione e formazione adeguata alla loro futura professione e soprattutto un sbocco concreto nel mondo del lavoro, la piaga sociale oggi piu’ pesante che i giovani subiscono nel nostro territorio.I giovani spesso sono le periferie delle periferie del nostro sistema sociale e questo avvalla la separatezza dal mondo degli adulti che si allarga sempre piu’ con gravissime conseguenze sia per loro come per tutta la comunità.
Affidiamo a Maria il cammino pastorale della Diocesi, incentrato sull’impegno della comunione e dell’incontro, da far crescere in ogni comunità con l’apporto responsabile di tutti i membri della Chiesa: sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, laici singoli o associati. La comunione è dono di Dio, ma esige uno sforzo continuo, da parte di ciascun battezzato, perché sia edificata. Impegno da vivere nella propria famiglia, chiamata a testimoniare l’unità nell’amore e nella fede; nella propria comunità parrocchiale, considerata una famiglia di famiglie, in cui ogni cristiano è parte viva e corresponsabile nei servizi e nella partecipazione; nelle unità pastorali dove deve crescere l’attiva e concorde partecipazione di tutti i membri della Chiesa per assicurare un cammino fecondo di frutti spirituali e comunitari; nella società, dove la comunione si traduce in solidarietà e convivenza aperta a tutti e promotrice di giustizia e di pace, soprattutto verso le tante persone scartate e soggette a condizioni di vita precaria senza speranza per il domani.
Affidiamo a Maria i malati e i sofferenti, sempre prediletti dal suo cuore di Madre. Ricordiamo quest’anno il centenario delle apparizioni di Fatima, dove Maria ha portato nel mondo il suo messaggio di conversione e di penitenza, per ottenere il perdono e la pace universale, e ha profuso e tuttora profonde le sue grazie su innumerevoli pellegrini, che a lei sono ricorsi e ricorrono da ogni parte della terra. Questa circostanza non fa che esaltare anche ogni santuario mariano, luoghi di preghiera, di fede e di azione potente di Maria verso chi è nel bisogno e nella prova. Ma ci sprona anche a guardare a tanti nostri fratelli e sorelle – sofferenti nelle case, negli ospedali e nelle realtà di accoglienza – con particolare affetto, cura e prossimità, considerandoli un dono di grazia per tutta la Chiesa e per l’intera società.
Affidiamo a Maria quanti si adoperano per affrontare e risolvere i problemi sociali che assillano la Città e il territorio e che rappresentano un motivo, a volte, di divisione, suscitano preoccupazione e timori per il futuro e rischiano di tarpare le ali ai progetti per una città più vivibile, solidale, accogliente ,una città e un territorio che riprenda il suo percorso e non sia come un treno fermo alla stazione che si accontenta della manutenzione ordinaria senza mai ripartire. I cittadini cristiani, a partire dai laici, che per vocazione sono chiamati ad animare e orientare le realtà temporali con la verità di Cristo, non sono estranei o indifferenti a questo impegno, che tocca concretamente la loro testimonianza nel tessuto della storia e del mondo per aprirlo al Vangelo e alla carità.
È un compito che va perseguito, tuttavia, con alcuni riferimenti precisi e convergenti: la personale conversione al Vangelo, perché solo la coerenza tra fede e vita può rendere efficace la propria azione; la fedeltà alla comunione ecclesiale, che mai va sminuita o disattesa ed esige una cura tutta speciale, proprio quando si tratta di confrontarsi su temi di ordine politico, economico e sociale e, in specie, su quei valori fondativi della persona umana e della famiglia, della sua dignità e promozione integrale; l’accoglienza degli insegnamenti del Magistero della Chiesa, che illumina la coscienza ed orienta l’azione del cristiano in ogni problema che attiene alla sfera del vivere civile; il rispetto del pluralismo nelle scelte che ogni cristiano è chiamato a compiere sul piano dell’attuazione storica dei principî del Vangelo; la ricerca del dialogo con tutti e della volontà di operare sempre per il bene comune, convinti che alla lunga la verità e ogni altro valore umano, civile e religioso si impongono per se stessi, mediante l’agire concorde di coloro che li perseguono.
Affidiamo a Maria l’impegno di quanti si prodigano per salvaguardare sempre l’accoglienza e il rispetto di ogni persona, dal primo istante del suo concepimento al suo naturale tramonto, e senza discriminare alcuno per ragioni di nazionalità, cultura, etnia o religione; e affidiamole anche l’impegno di quanti operano per ridare ordine e sicurezza alla nostra Città e territorio e per educare alla legalità, condizioni essenziali e decisive per una vita sociale serena e costruttiva per tutti.
Affidiamo in particolare a Maria Ausiliatrice i tanti martiri del nostro tempo, che versano il sangue per Cristo e la fede.Il loro sacrifico sia lievito di vita e di pace per tutti e il Vangelo della misericordia e del perdono converta e liberi il cuore di chi persegue la violenza omicida e la morte e li renda docili all’azione dello Spirito dell’amore.Affidiamo infine a Maria Ausiliatrice, le recenti vittime dell’odioso e antiumano attentato di ​MUNCHESTER​, tante delle quali adolescenti e giovani, perchè questa ennesima strage di innocenti, sia monito per tutti della necessità divincere l’odio e la violenza omicida con un supplemento di impegno per costruire una società dell’incontro, del dialogo e del rispetto di ogni persona al di là delle differenze di cui è portatrice.
A te, Maria Ausiliatrice, che guardi i tuoi figli e figlie che a te ricorrono con fiducia, rivolgiamo la nostra preghiera, affinché, con la tua potente intercessione, possa sempre effondere su questa Città, sulla Diocesi, sul territorio piemontese, e il mondo intero la benedizione del tuo Figlio e le grazie che Egli vorrà concedere a quanti a te ricorrono, o Avvocata di misericordia, Aiuto dei cristiani e madre dell’umanità.

 

 

 

#piediperterracuoreincielo: CFP DAY!

La festa conclusiva dei 15 centri di formazione professionale del Piemonte si è conclusa in un tripudio di allegria e una moltitudine di attività ludiche e sportive con i #piediperterracuoreincielo! Questo motto ha accompagnato gli oltre duemila ragazzi che, mercoledì scorso, si sono riuniti presso l’Oratorio Salesiano di Rivoli Cascine Vica.

Un palinsesto davvero variegato destinato a tutti gli studenti che, giunti a Rivoli nella mattinata, hanno potuto scegliere, seguendo i propri talenti e le proprie inclinazioni, la disciplina sportiva o i giochi messi a disposizione per trascorrere una giornata di condivisione e incontro con ragazzi che stanno seguendo il percorso professionale, con un sonoro e accorato arrivederci al prossimo anno!

Guarda il video-racconto del CFP’ DAY

Ecco la PhotoGallery 

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29/05 e 06/06 – Porte aperte al Servizio Civile Nazionale a Valdocco

Lunedì 29 maggio alle ore 10, a Torino, c/o Valdocco via Maria Ausiliatrice 32, si terrà l’Open Day per la promozione, l’informazione e la consulenza sul Servizio Civile Nazionale, organizzato dalla Federazione SCS CNOS, Salesiani per il Sociale del Piemonte e della Valle d’Aosta.

L’iniziativa è rivolta ai giovani tra i 18 e i 29 anni (non ancora compiuti) che vogliono conoscere meglio questa opportunità: dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico.

Il Servizio Civile è un’esperienza emozionante e formativa, poiché contribuisce alla creazione di una cittadinanza consapevole e allo sviluppo di una convivenza solidale pacifica e non violenta.
Chi sceglie di impegnarsi per dodici mesi nel Servizio Civile , sceglie di aggiungere un’esperienza qualificante al proprio bagaglio di conoscenze, spendibile nel corso della vita lavorativa, e assicurandosi, nel contempo, una piccola autonomia economica.

I giovani, nei progetti della Federazione Scs Cnos Salesiani per il Sociale saranno impegnati in attività di educazione, assistenza, animazione e promozione culturale a favore di minori e giovani. Sedi in tutto il Piemonte e Valle d’Aosta.

Un secondo OpenDay si terrà martedì 6 giugno alle ore 15 sempre a Torino, c/o Valdocco.

Partecipazione gratuita, per iscriversi inviare una mail con i propri dati a serviziocivile@salesianipiemonte.it

Guarda le testimonianze video SCN.

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24 maggio: Festa di Maria Ausiliatrice

Maria Ausiliatrice  (oppure Maria Aiuto dei Cristiani) è un titolo con cui spesso viene chiamata ed invocata dai cristiani cattolici Maria, la Madre di Gesù. “E’ tempo di riattivare una solidarietà tra le generazioni”, così monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, aveva lanciato il suo monito nel corso dell’omelia per la festività di Maria Ausiliatrice dell’anno scorso, sottolineando l’esigenza di rispondere alle emergenze provenienti dal mondo del lavoro e della famiglia, certamente gli ambiti più colpiti dalla crisi di questi tempi.

Mercoledì 24 Maggio 2017 è la festa di Maria Ausiliatrice, tra le ricorrenze religiose più sentite e partecipate della città metropolitana di Torino e si celebrerà con un generoso calendario di appuntamenti a partire dall’inizio di maggio.

  • 6 maggio: Festa SAN DOMENICO SAVIO 
    Triduo: 3-5 maggio ore 16.25
  • 13 maggio: Festa S. M. DOMENICA MAZZARELLO
    Triduo: 10-12 maggio ore 16.25 don S. Casu sdb.
    13 maggio ore 15.00 Ordinaz. Sacerdotale don F. Mamino sdb.
  • 15-23 Maggio: Novena 
    16.30 Rosario
    17.00 S. Messa e riflessione
    18.55 Rosario con le comunità sdb e fma
    21.00 – 22.00 Rosario, Adorazione e Compieta.Sabato 20 ore 18.55: Vespri
    Domenica 21 ore 16.30 Adorazione – Vespri
  • Martedì 23 Maggio:  Vigilia della Festa
    BASILICA Ss. Messe: ore 6.30 / 7.00 / 7.30 / 8.00
    CHIESA SUCCURSALE Ss. Messe: ore 9.00 / 10.00 / 17.00 / 18.30ore 18.45 Vespri Solenni Presiede don Pierluigi Cameroni sdb, Assistente spirituale ADMA.
    ore 21.00 Rosario / Celebrazione Penitenziale/ Uff. Letture Presiede don Marek Czan sdb, Direttore Salesiani Crocetta.
    ore 24.00 S. Messa di Mezzanotte Presiede don G. Palizzi sdb, Direttore Salesiani Borgomanero.Il Santuario rimane aperto tutta la notte per l’adorazione eucaristica solenne (5.30 Lodi – 6.00 S. Messa)
  • MERCOLEDI’ 24 MAGGIO: Festa di Maria Ausiliatrice 
    7.00 S. Messa Presiede don F. Mamino sdb.8.30 S. Messa (scuole sdb e fma). Presiede don E. Stasi sdb, Ispettore ICP.-ore 10.00 S. Messa Presiede mons. Adrian H. Van Luyn sdb, vescovo emerito di Rotterdam.11.00 S. Messa Presiede S.E. mons. Cesare Nosiglia. Anima i canti la Corale della Basilica.15.00 Benedizione dei Bambini e dei Ragazzi. Presiede don Claudio Durando, sdb (Parroco di Maria Ausiliatrice).16.00 Vespri Solenni. Presiede don Fabiano Gheller sdb.17.00 S. Messa Presiede card. Renato Corti, Vescovo emerito di Novara18.30 S. Messa Presiede don A. Fernandez Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani. Anima i canti il Coro dell’Oratorio di Valdocco.20.30 SOLENNE PROCESSIONE (S.E. mons. Cesare Nosiglia). Al termine S. Messa (Presiede mons. G. Martinacci, rettore della Consolata).Percorso della Processione:
    Via Maria Ausiliatrice – Via Salerno – Contro viale Corso Regina Margherita – Controviale Corso Principe Oddone – Strada del Fortino (corsia nord/contromano) – Via Cigna –Controviale C.so Regina Margherita – Piazza Maria Ausiliatrice.

Il 23 e il 24 la Veglia (21.00 – 1.30), Concelebrazioni (11.00 e 18.30) e Processione saranno trasmesse in Mondovisione via Satellite da TELEPACE HD canale sky 515 in collaborazione con Missioni Don Bosco. La Concelebrazione delle ore 11.00 e la Processione saranno trasmesse anche da TELESUBALPINA canale 16.

Il cammino delle “Giovani Promesse”

Domenica 28 maggio 2017
ore 9.30 – 17.00
 Istituto delle FMA Angelo Custode
Via Galvani, 3 – Alessandria

 

PROGRAMMA:

accoglienza e preghiera – 09.30
laboratori – 10.00
pranzo al sacco – 12.30
recita S. Rosario – 14.00
ripresa lavori – 14.30
celebrazione S. Messa – 16.30
saluti – 17.00

Iscrizioni entro il 20/05/2017

E’ prevista l’animazione per i bambini!!!

Ricordatevi di portare: PVA, quaderno ad anelli, biro e il pranzo al sacco

 

 

 

 

 

Volontarie di Don Bosco, 100 anni di vita

Domenica 21 maggio il rettor Maggiore dei salesiani, don Angel Fernandez Artime, nella cornice della Basilica di Maria Ausiliatrice in Torino, celebrerà la S. Messa di ringraziamento per i 100 anni di vita della Volontarie di Don Bosco. Fondate nel 1917 dal beato Filippo Rinaldi, terzo successore di don Bosco, nel 1978 l’Istituto delle Volontarie di don Bosco (VDB) fu riconosciuto come Istituto Secolare di Diritto Pontificio. Le VDB, attraverso la loro appartenenza all’Istituto, fanno parte della Famiglia Salesiana e vivono il carisma salesiano attraverso il loro apostolato con i giovani, in particolare i più bisognosi, compiendo la loro missione sospinte dall’amore per Gesù e dalla fiducia in Maria.

Dal 19 al 21 maggio a Torino-Valdocco, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice, sono previsti momenti di celebrazione alla presenza dei rappresentanti dei 31 gruppi che fanno parte della grande Famiglia Salesiana. La celebrazione del centenario delle VDB si presenta come un’occasione speciale per l’Istituto per rendere grazie a Dio per il dono di questa vocazione suscitata dallo Spirito Santo.

Lo spettacolo teatrale “Un segreto da condividere” sarà messo in scena al Teatro Piccolo Valdocco domenica 21 maggio, prodotto da Cristina Viotti con la compagnia Adonai in collaborazione con le compagnie Artmedia e Danzandeor di Carla Manera, gli atleti della Reale Società Ginnastica di Torino e con la partecipazione dell’attore Roberto Accornero, per far rivivere la storia di questi entusiasmanti 100 anni di vita passati con uno sguardo al futuro.

 

 

Tracce di Futuro: il racconto della giornata

Un bel successo di pubblico e soprattutto di stimolanti considerazioni in occasione del seminario di “Spazio Fratto Tempo” del 12 maggio.

Per iniziare il saluto dell’ispettore dei Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta, Don Enrico Stasi, che da principio ha appoggiato il progetto e sottolineato la necessità di dare “forza e concretezza all’alleanza tra le agenzie educative e formative, i servizi al lavoro e le aziende in un’ economia che vuole offrire opportunità a tutti, in particolare ai più giovani, con meno concorrenza e più alleanza!

A seguire, l’invito sul palco è stato rivolto ad Antonella Ricci, Responsabile Area Politiche Sociali di Compagnia di San Paolo, ente con il quale è stato sviluppato l’intero progetto, la quale ha insistito sulle diverse progettualità riferite prevalentemente al mondo educativo grazie ad una condivisa “identità di vedute e obiettivi“, tra salesiani e Compagnia di San Paolo, proprio al mondo dei giovani. La dott.ssa Ricci ha evidenziato l’urgenza di una “Visione integrata per colmare la cesura tra mondo educativo e il mondo dell’inserimento lavorativo, perchè in questo momento la fragilità maggiore del mondo giovanile sta nel passaggio all’età adultà, nella progettazione di un futuro e di un propria autonomia di vita.” Occorre, pertanto, percorrere delle vie alternative, dei linguaggi diversi per poter raggiungere quel dialogo essenziale tra giovani e aziende e Spazio Fratto Tempo, si dimostra un buon esempio di questa apertura.

L’uditorio è stato traghettato nel cuore del progetto grazie allo speech tenuto da Alessandro Brescia, coordinatore dell’Ufficio Progetti di “Ags per il Territorio”, che ha evidenziato le questioni urgenti alle quali porre attenzione nel mondo del lavoro e ha lanciato la sfida del progetto, che è quella “di capire in che modo è possibile coinvolgere la figura dell’impresa; a tal proposito verrà elaborata una ricerca, tramite l’utilizzo di questionari, finalizzata alla comprensione del punto di vista di un’azienda nel momento in cui si trova di fronte ragazzi con difficoltà di inserimento nel mondo lavorativo.

Successivamente sono partiti gli interventi dei relatori invitati per il Seminario, il primo, Luigino Bruni, Direttore del Comitato Scientifico della Scuola di Economia Civile, che ha disegnato puntualmente un ritratto dell’attuale umanità, delle carenze dettate dalla cultura diffusa del consumo perenne, mettendo in risalto le penurie che derivano da una cultura non fondata sulla meritocrazia, invece bisognerebbe tendere  all’applicazione del concetto che – come ha affermato Bruni, mutuando la figura del daimon dalla mitologia greca – “Ogni persona ha una sua eccellenza che va scoperta e va trovata nel rapporto. Cercando di far fiorire l’umanità nel profumo civile“. Quindi, tornando all’impresa, si è rivolto alle cosidette “Impresa-Polifemo” che mangiano i giovani senza dar loro il tempo di imparare davvero un mestiere, invece ciò che ha caldamente suggerito è un aumento dell’ospitalità aziendale nel confronti del ragazzo che conserva in sè talenti da scoprire.

A conclusione dell’intervento, la parola è passata all’Assessore al Welfare del Comune di Torino, Sonia Schellino, che ha manifestato il bisogno di “aiutare i giovani dando loro la possibilità di sbagliare” rimarcando poi “l’importanza di poter inserire i ragazzi in contesti lavorativi dove vengono motivati e fatti crescere, responsabilizzandoli fin da subito”.

Il turno poi è passato alla Direttrice dell’Osservatorio Caritas di Torino e ceo di S-Nodi, Tiziana Ciampolini che, dopo numerosi studi e ricerche, ha riportato alcuni dati che dimostrano come tra i giovani esista un disequilibrio nelle povertà tra la dimensione sociale e la dimensione economica. Occorre quindi, come ha affermato: “costruire una nuova cultura del lavoro, incentivando le reti territoriali alla diffusione di una cultura generativa, mediante l’instaurazione di sinergie multilivello e multistakeholder, cercando di ibridare il più possibile le competenze e incentivando una policy making”.

Spazio poi all’unica testimonianza della mattinata, connotata dalla vivace passione tutta partenopea di don Luigi Milano, parroco di Gragnano, che ha raccontato l’esperienza dei ragazzi de “Il Mulino di Gragnano”che – ha detto -“sono partiti dalla convinzione della propria eccellenza e dal fatto che nessuno educa nessuno, bensì ci si educa insieme, così hanno realizzato il sogno di un pastificio artigianale, credendo che la dimensione del lavoro sia fonte di dignità, ottenuta con fatica e sudore“. Il parroco ha esortato il pubblico a sviluppare interesse nella vita della propria comunità per educare le persone alla corresponsabilità.

La conclusione degli speech è stata affidata alla Prof.ssa Francesca Busnelli, docente presso Università Pontificia Salesiana, che ha puntato subito sulla formazione di nuove professioni e sull’urgenza di lasciarsi contaminare dai ragazzi come educatori, quindi ha lanciato agli astanti alcune provocazioni e alcune domande: “Quali linguaggi bisogna apprendere che non conosciamo? I nuovi modelli che vengono ideati sono replicabili? Come possiamo riuscire, a fronte di tutto ciò che sappiamo – ovvero essere corresponsabili, essere generativi, faticare, ecc… – a concretizzare il fatto che più realtà camminino parallelamente per crescere insieme? Quali sono i nodi che bisogna snodare?”. 

La giornata di seminario si è avviata verso il buffet finale con l’accorato invito alle imprese di Don Stefano Mondin, Delegato della Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta, “a muoversi concretamente verso questo progetto dando il tempo ai ragazzi di inserirsi nell’azienda“. Inoltre, ha ricordato del breve questionario che sarà inviato da Iusto, ente universitatio, volto a comprendere quali sono le potenzialità, le risorse, i vincoli e gli ostacoli per l’inserimento lavorativo di persone con vissuti o situazioni di vita complesse e potenzialmente problematiche.

Siamo in particolare interessati a comprendere – ha continuato Mondin – come figure come quella del “tutor educativo” proposta dal presente progetto possano essere declinate in modo da rendere il più efficace e fruttuoso possibile l’inserimento di questi candidati in azienda.

Quello che si rende opportuno oggi è certamente stipulare un nuovo patto tra generazioni finalizzato ad un miglioramento dell’occupazione, stimolando quel dialogo che il progetto Spazio Fratto Tempo promuove sin da principio per rispondere concretamente ai dilemmi del nostro tempo e dare velocità (e qualità) al futuro dei giovani.

CLICCA QUI per accedere a tutti i contenuti video. 

Don Bosco al Salone del Libro

 

ELLEDICI, BUONASTAMPA.NET E VIS
AL 30° SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO
18-22 Maggio 2017

Una casa editrice, un ufficio di comunicazione e un’organizzazione non governativa di volontariato internazionale hanno un minimo comun denominatore: Don Bosco, non solo il santo dei giovani, bensì l’apostolo della buona stampa e della divulgazione di idee, in Italia e in 132 paesi nel Mondo.

Per questo quando si parla di San Giovanni Bosco occorre riferirsi certamente alle sue grandi opere sociali senza trascurare il suo instancabile lavoro intellettualeDon Bosco, infatti, dedicava molto del suo tempo, soprattutto quello notturno, a scrivere. Non era solo l’uomo delle opere esterne; era anche – come si dice – un uomo di penna. Non è un caso che la Chiesa lo abbia nominato co-patrono della buona stampa insieme a San Francesco di Sales.

La presenza al Salone quindi come continuazione di quella stessa opera, iniziata due secoli orsono, nella valorizzazione della cultura e nella diffusione dei valori della conoscenza.

L’Editrice Elledici sarà presente al prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino, nel Padiglione 2 – Stand M102-N101 con la presentazione di tre novità editoriali: Sabato 20 maggio 2017, ore 18:30 in Arena Bookstock, “ORATORIO SENZA CONFINI” Il «tesoro» dell’estate con il sussidio dell’Oratorio estivo 2017; Domenica 21 maggio 2017, ore 10:30 presso Spazio Autori “ALFABETO FAMILIARE. COSTRUIRE LEGAMI SOLIDI IN UNA SOCIETA’ LIQUIDA” di Roberto Carelli; e, infine, Lunedì 22 maggio 2017, ore 12:00 presso Spazio Eventi “UN CUORE RATTOPPATO” di don Bruno Ferrero.

Per ulteriori informazioni, CLICCA QUI.

L’Ufficio di Comunicazione Sociale dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta, denominato BuonaStampa.net, si occuperà dell’animazione dello stand di VOL.TO, il Centro servizi per il Volontariato della provincia di Torino,  che sarà a Lingotto Fiere, presso lo stand dei Centri di Servizio Italiani, allestito in collaborazione con CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, e il team di Callegaro Italia, azienda leader nel settore ristrutturazioni e nuove costruzioni. Media Partner dell’iniziativa: Rete7, il network televisivo, che trasmetterà i numerosi incontri e workshop dedicati ai temi del Volontariato e del Terzo Settore con relatori e ospiti d’eccezione, oltre ad una selezione dei principali autori presenti in fiera. Tutto questo presso il Padiglione 1 all’indirizzo D62-E59.

Consulta il palinsesto delle iniziative sul sito di VOL.TO e di RETESETTE.

Il VISVolontariato Internazionale per lo sviluppo, organizzazione non governativa facente capo alla Congregazione Salesiana, oltre ai progetti nei paesi del sud del mondo, si occupa di educazione alla cittadinanza globale e in questi anni ha prodotto diversi volumi, kit didattici e libri di vario genere per diffondere una cultura della solidarietà, della cooperazione e della promozione dei diritti umani. E’ presente presso il Padiglione 2, stand L153 e quest’anno celebrerà il lancio di un volume di poesie realizzato in Etiopia, primo prodotto della tipografia allestita, grazie ad un progetto dedicato, presso la Casa di Don Bosco ad Addis Abeba.
Venerdì 19 maggio Ore 10:30
Babel-βàà lóñ Afrǐkà? – La Nostra Afrika
Presentazione del libro di poesie di Ndjock Ngana

Visita il sito del VIS e il progetto “Print your future! sviluppo del settore grafico e tipografico in Etiopia”.

Ordinazione Presbiterale don Fabio MAMINO – Galleria Fotografica

(foto: Andrea Cherchi, Massimo Masone, Antonio Saglia)

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I consigli delle CEP a Valdocco

Nella mattinata di sabato 13 maggio si sono radunati a Valdocco i consigli delle Comunità educative pastorali delle diverse comunità salesiane di Piemonte e Valle d’Aosta.

L’incontro è stato animato dalla riflessione di Mons. Paolo Martinelli – Vescovo ausiliare della diocesi di Milano e Vicario per la Vita consacrata – dal tema:

«Alle origini della comunità educativo-pastorale: cammini di comunione e di corresponsabilità nella Chiesa dopo il Concilio».

Il tema ha permesso di allargare alle comunità locali dell’Ispettoria quanto sviluppato nel Convegno nazionale che si è tenuto al Salesianum di Roma dal 16 al 19 febbraio 2017.

Intervento di Mons. Paolo Martinelli al convegno nazionale: