OLTRE IL FIUME, VERSO LA SALVEZZA – Don Titus Zeman martire per le vocazioni

Il Venerabile Servo di Dio Don Titus Zeman (Vajnory, 4 gennaio 1915 – Bratislava, 8 gennaio 1969), sacerdote Salesiano slovacco, ucciso in odio alla fede a 54 anni d’età, sarà beatificato il 30 settembre 2017 nella Capitale della Slovacchia, Bratislava.

 

In un nuovo libro la testimonianza di fede di un uomo “di frontiera”,

sempre presente dove si giocava la “Grande Storia”.

TITUS ZEMAN: MARTIRE PER LE VOCAZIONI 

Il nuovo libro Oltre il fiume, verso la salvezza. Titus Zeman, martire per le vocazioni di Lodovica Maria Zanet, pubblicato dalla Casa Editrice Elledici, è la storia di un uomo di confine e di frontiera, sempre presente dove si giocava la “Grande Storia”. La sua vicenda – che si intreccia a quella di molti altri testimoni sofferenti della fede del Secolo dei Totalitarismi cui questa pagine danno voce – si configura come un vero e proprio martirio per il sacerdozio e la salvezza delle vocazioni.

LA BEATIFICAZIONE

In occasione dell’imminente beatificazione del Venerabile don Titus Zeman, SDB, che avrà luogo il prossimo 30 settembre a Bratislava (Slovacchia), il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha inviato una lettera a tutti Salesiani del mondo e ai membri della Famiglia Salesiana.

Fin dall’inizio Don Á.F. Artime sottolinea come sia significativo che il martirio di don Zeman venga riconosciuto come frutto della santità della Famiglia Salesiana, nella luce del Bicentenario della nascita di Don Bosco (2015), dopo quello del Beato Stefano Sandor, Salesiano Coadiutore ungherese beatificato nel 2013.

Dopo aver tratteggiato la vicenda di don Zeman, nella missiva si ricorda che la sua vita si compendiò nell’incoraggiare gli altri a quella “fedeltà nella vocazione” con cui egli aveva seguito decisamente la sua. Il suo fu un amore totale per la Chiesa e per la propria vocazione religiosa e missione apostolica. Le sue ardite imprese scaturirono da questo amore unificato e unificante. La testimonianza eroica del beato Titus Zeman è una delle pagine di fede più belle che le comunità cristiane dell’Europa Orientale e la Congregazione hanno scritto nei duri anni di persecuzione religiosa da parte dei regimi comunisti nel secolo scorso. In lui risplende in maniera particolare l’impegno per le giovani vocazioni consacrate e sacerdotali.

Il Rettor Maggiore evidenzia anche l’attualità ecclesiale della beatificazione di don Zeman in riferimento alla preparazione e alla celebrazione del prossimo sinodo dei vescovi dedicato al tema:

“I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

Don Zeman attraverso i passaggi clandestini ha in un certo modo incarnato quei passaggi fondamentali del processo di discernimento, che è lo strumento principale con il quale si offre ai giovani la possibilità per scoprire e realizzare, alla luce della fede, la propria vocazione.

Nella conclusione il Rettor Maggiore invita tutte le comunità salesiane e i gruppi della Famiglia Salesiana a celebrare degnamente la memoria del nuovo beato, a conoscerne la testimonianza martiriale ed invocarne l’intercessione per la perseveranza e la fecondità delle vocazioni.

«Anche se perdessi la vita, non la considererei sprecata
se almeno uno di quelli che ho aiutato
è diventato sacerdote al posto mio».

Titus Zeman