Suffragio don Giuseppe CHIESA
Da giovane: Don Chiesa, da anziano: don Peppino.
È così la vita dei grandi uomini: maturano anno dopo anno e la bontà diventa dolcezza: l’amabilità, vera amorevolezza e, quella serenità radiosa del volto diventa un sorriso che non sparisce più.
E così, un enorme bagaglio di esperienza salesiana, di ricchezza spirituale, di gioia di vivere nella Chiesa e nella Congregazione passa di generazione in generazione.
Questo è stato per noi Don Chiesa. Nell’unico anno in cui è stato a Chieri, noi eravamo in prima media e lui era il nostro Catechista: buono come il pane, una presenza che rasserenava e dava fiducia ed in noi, piccolini, consolava la tristezza della lontananza da casa e ci faceva sentire in famiglia.
Un anno solo e non ha mai dimenticato i nostri nomi, ci ha sempre seguiti con affetto in questi 60 anni.
Grazie don Peppino, spero proprio di capitare vicino a te nel paradiso Salesiano.
dg