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All’Agnelli il documentario di Kasia Smutniak sul muro antimigranti in Bielorussia – La Stampa, Corriere della Sera

Si riportano di seguito gli articoli apparsi su La Stampa e Il Corriere della Sera.

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Il documentario di Kasia Smutniak sul muro antimigranti in Bielorussia

 

Come gli extra nei Blu-ray, il cinema Agnelli (via Paolo Sarpi) continua a proporre iniziative infrasettimanali pensate per arricchire l’offerta allo spettatore.

Venerdì 3 maggio alle 21.00 la mini rassegna “Parole&Cinema“, organizzata con l’Assoziazione Nazionale Museo del Cinema, presenta il documentarioMur“.

Esordio alla regia di Kasia Smutniak, premiato con il Nastro d’Argento, il film testimonia la costruzione in Polonia del muro che impedisce l’ingresso ai migranti bielorussi.

Al termine, incontro con il giornalista di Altreconomia Luca Rondi, ingresso unico 5 euro.

Al teatro Agnelli “Parole&Cinema” tra migrazioni e conflitto

Migrazioni, conflitti, identità politica e culturale dell’Europa: sono alcuni dei termi della rassegna Parole&Cinema, organizzata dal Cinema Teatro Agnelli in collaborazione con Associazione Museo Nazionale del Cinema nell’ambito del Salone Off.

Stasera alle 21.00, sabato 11 (stessa ora) e domenica 12 maggio (alle 16), nella sala di via Paolo Sarpi 111 (biglietti 5 euro), la proiezione di tre film fornirà anche motivo di riflessione sul rapporto tra immagine e scrittura.

Apre il trittico Mur di Kasia Smutniak, film vincitore del Nastro d’Argento in corsa anche nella categoria “documentari”, per il David di Donatello, in cui seguirà un approfondimento a cura di Luca Rondi, scrittore e giornalista di Altreconomia.

Appuntamento di sabato sarà delicato a La Voce di Ventotene alla presenza del registra torinese Stefano Di Polito e dell’Associazione GenerAzione Ponte.

Infine, domenica, si chiude con I bambini di Gaza di Loris Lai cui seguirà, l’incontro con la scrittrice Nicoletta Bortolotti, autrice dell’omonimo libro, in collaborazione con Mondadori e Eagle Pictures.

Enzo D’Alò: la nuova opera del regista in tre sale parrocchiali del Torinese – La Stampa

Si riporta di seguito l’articolo apparso su La Stampa a cura di Fabrizio Accatino.

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Enzo D’Alò: “Per realizzare il mio film ho lavorato con Roddy Doyle”

Doyle è venuto sul set a Dublino dove ho fatto il film, gli ho proposto un cameo e ha subito accettato

“È vero, viviamo in un mondo reale piuttosto cupo. Ma forse questo ci permette di sognare meglio, di staccarci di più dalla realtà, di viaggiare nei nostri mondi. Se vivessimo in un contesto ideale di certo avremmo molto meno da raccontare».

Abituato a guardare il lato solare della vita, Enzo D’Alò ha imparato a non perdersi d’animo. L’ultima sua fatica, “Mary e lo spirito di mezzanotte”, è stato selezionato a Berlino e candidato come miglior titolo d’animazione agli European Film Awards, eppure da noi quasi non è uscito.

Lui non si è perso d’animo e ha stipulato un accordo con più di una quarantina di sale del circuito Acec, che il 27 aprile alle 15.30 lo hanno recuperato tutte insieme, in una proiezione che ha il sapore dell’anteprima.

Tra gli altri, aderiscono l’Agnelli di Torino, il Jolly di Villastellone, l’Auditorium di Vinovo.

«La considero una bellissima operazione, oggi in Italia le sale cattoliche sono tra le più all’avanguardia»

sorride il bambino di 70 anni compiuti.

«Stiamo riscontrando un grande entusiasmo anche per il successivo workshop, in diretta alle 17, in cui darò ai bambini in sala qualche rudimento sulle tecniche d’animazione».

Il film è rivolto a loro?

«È rivolto a tutti. È la storia di una ragazzina irlandese che insegue il sogno di diventare chef, e di sua nonna, che della sua pianta giovane rappresenta le radici. Per uno scherzo della vita, la voce della bambina è di Charlotte, figlia della grande doppiatrice Domitilla D’Amico, la Fortunata di “La gabbianella e il gatto”. E le canzoni sono cantate da Matilda De Angelis».

Mary” è tratto dal romanzo di Roddy Doyle “La gita di mezzanotte”. Com’è stato lavorare con l’autore irlandese?

«Con lui è successo come con Sepúlveda in “La gabbianella e il gatto”. Si è interessato, è venuto sul set nei mesi di lavoro a Dublino, mostrando grande intelligenza e arguzia, gli ho proposto un cameo e ha subito accettato. Il risultato finale gli è piaciuto molto. Come Sepúlveda, che disse che se mai avesse riscritto il libro, l’avrebbe fatto seguendo il film».

In “La freccia azzurra” le musiche erano di Paolo Conte, le voci di Dario Fo e Lella Costa. È stato difficile per un esordiente gestire quel concentrato di talenti?

«Per nulla. Ricordo che per una scena chiesi a Conte pochi secondi di musica, lui ne compose un minuto e mezzo, talmente splendido che sarebbe stato un peccato sprecarlo. Ci costruimmo su una delle sequenze più belle, quella del sogno di Francesco, che in sceneggiatura non c’era. In quanto a Fo, era un anarchico molto rispettoso. Talmente affezionato che si presentò alla conferenza stampa del Nobel indossando la maglietta del film. Un regalo inaspettato».

Quanti anni aveva quando lasciò Napoli per Torino?

«Tre. Seguii mio padre chimico Montedison e mia madre insegnante di scuola media. Abitavamo a Settimo Torinese. Sono rimasto in città fino alla fine degli anni Novanta, poi me ne sono andato».

Com’è nata la sua passione per l’animazione?

«A otto anni, quando a Settimo vidi “Biancaneve e i sette nani”. Era un cinema parrocchiale. Come vede il cerchio si chiude».

Poi cosa successe?

«Che mi dedicai alle note, prima in un gruppo rock, poi nel Collettivo di Musica Popolare. Facevamo base a Torino, ma ci esibivamo in giro per l’Italia. Quindi venne il jazz, con un quartetto di cui ero flauto e sax. E i concerti con la big band degli allievi di Giorgio Gaslini. Quando infine arrivò la bellissima esperienza dei laboratori d’animazione per i bambini, ebbi la conferma che quello volevo fare da grande».

Perché il prossimo film non torna a girarlo a Torino?

«Ci stiamo ragionando concretamente. Da tempo Torino è un ottimo posto per fare cinema, la Regione sostiene i film, c’è una Film Commission molto forte. Vediamo se ce la facciamo, mi piacerebbe molto».

 

Agnelli: partecipazione ad eventi e ultime notizie dai laboratori

Notizie a cure dell’Istituto Agnelli di Torino.

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NOVE ALLIEVI DELL’AGNELLI ALLA FINALE ITALIANA DELLE HIPPO COMPETITION DI INGLESE

Lo scorso sabato 20 aprile presso il campus Einaudi di Torino si è svolta la finale italiana della Hippo Competition di Inglese.

Hanno partecipato 7 studenti delle superiori e due allievi delle medie. Complimenti a tutti i partecipanti! I risultati tra un paio di settimane!

LABORATORIO SULL’AUTOPRODUZIONE PER LA PRIMA MEDIA A

Sapevate che anche il dentifricio può essere prodotto in casa? La Prima media A l’ha scoperto nel corso del “Laboratorio sull’Autoproduzione“, a cui ha partecipato presso la “Fabbrica delle Evenerdì 19 aprile.

Il laboratorio è stato proposto dall’Associazione Casa Comune“, che si occupa di diffondere i temi dell’Enciclica Laudato Sì di Papa Francesco, sulla cura del pianeta.

Abbiamo riflettuto insieme sull’impatto ambientale degli oggetti di uso comune, su come potremmo fare a meno di qualcosa e su come potremmo orientare consapevolmente le nostre scelte quotidiane, ad esempio facendo attenzione agli imballaggi delle cose che acquistiamo o producendo in casa ciò che ci serve.

LA IV LICEO B PARTECIPA ALL’EVENTO “GIOVANI PER L’AMBIENTE”

Lunedì 22 aprile la classe IV liceo B ha partecipato all’evento “Giovani per l’ambiente” in occasione di Earth Day Italia presso l’Environment Park di Torino.

I ragazzi e ragazze hanno ascoltatocon interesse prima il discorso della dott.ssa Salerno e poi la conferenza del prof. Cassardo, docente di Fisica del clima presso l’Università di Torino, sui cambiamenti climatici.

Hanno poi visitato i laboratori e gli ambienti dell’Environment Park guidati da tecnici esperti.

Infine hanno provato l’emozione di viaggiare su un’auto ad alimentazione completamente elettrica.

Agnelli: collaborazione con Stellantis e incontro con Juan Carlos De Martin

Notizie a cura dell’Istituto Agnelli di Torino.

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LA FIAT TOPOLINO ALL’AGNELLI

Continua la collaborazione tra Stellantis e l’Istituto Agnelli. Nell’ambito di un PCTO mirato a sensibilizzare gli studenti sulle tematiche della mobilità smart, ieri hanno avuto l’opportunità di conoscere e sperimentare l’innovativo progetto di mobilità urbana smart di Stellantis: la nuova FIAT topolino.

Un veicolo innovativo, facile da guidare, che dona a partire dai 14 anni la libertà di muoversi in modo sicuro e rispettoso dell’ambiente.

Il percorso di PCTO continuerà nelle prossime settimane per affrontare tematiche importanti legate al mondo automotive!

APERTAMENTE – INCONTRO CON JUAN CARLOS DE MARTIN

 

Secondo appuntamento di Apertamente, Giovedì 16 maggio, con ospite Juan Carlos De Martin, Professore ordinario presso il Politecnico di Torino, dove co-dirige il Centro Nexa su Internet e Società, Faculty Associate alla Harvard University. Curatore scientifico di Biennale Tecnologia.

L’incontro avrà come titolo “Anatomia dello Smatphone: per una tecnologia più democratica“.

Se in questi anni c’è stata una rivoluzione tecnologica, lo smartphone ne è il simbolo principale. È dal 2012, infatti, che ogni anno ne vengono venduti più di un miliardo, col risultato che gli utenti sono ormai più di 4 miliardi, per un uso quotidiano medio che sfiora le 5 ore. Nel libro Contro lo smartphone: per una tecnologia più democratica (add editore, 2023) Juan Carlos De Martin affronta la questione da tutti i punti di vista, partendo da un dato di cui pochi colgono la straordinarietà: lo smartphone è diventato, di fatto se non ancora per legge, necessario.

Ma come si è arrivati a questo? Quali sono state le scelte che ne hanno determinato il successo? Che cosa rappresenta oggi per la nostra società e per ciascuno di noi? Quale ruolo sta svolgendo? Per decisione e sotto il controllo di chi? E, soprattutto: è possibile pensare a un’alternativa in cui l’uomo sia davvero padrone della macchina e possa usarla con fiducia?

 

Cinema Agnelli: mini rassegna “Parole & Cinema” per il Salone OFF

Notizia a cura del Cinema Agnelli di Torino.

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Il Cinema Teatro Agnelli propone durante il Salone Internazionale del Libro, all’interno del Salone OFF, una mini rassegna dal titolo Parole & Cinema.

Con la collaborazione dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema e insieme a Altreconomia e l’Associazione Generazione Ponte, l’iniziativa propone una mini rassegna per riflettere su tematiche contemporanee narrate nei libri e sul grande schermo.

Venerdì 3 maggio, ore 21.00

Proiezione del docufilmMUR”, a seguire incontro con il giornalista di Altreconomia Luca Rondi, co-autore di “Chiusi dentro. I campi di confinamento nell’Europa del XXI secolo” e di “Respinti. Le sporche frontiere d’Europa dai Balcani al Mediterraneo“.

Per una settimana, nel marzo del 2022, l’attrice polacca naturalizzata italiana Kasia Smutniak è tornata nel suo Paese nativo per vedere, e far vedere, il muro lungo 186 chilometri e alto cinque metri e mezzo che le autorità stavano costruendo lungo il confine con la Bielorussia per impedire il passaggio ai migranti. Al momento il muro, poi completato nel luglio dello stesso anno, aveva ancora alcuni varchi aperti, e i migranti si rintanavano nel bosco con il terrore di essere intercettati dalle guardie di frontiera che con auto, quad, moto, elicotteri e droni cercava di stanarli per ributtarli in Bielorussia. Smutniak ha preso contatto con alcuni attivisti che si occupano di raggiungere quei profughi e portare loro aiuti di prima necessità: Mariusz “l’uomo della foresta”, Zosia che coordina i soccorsi dal Galles, Silvia, italiana, che vuole gestire progetti di emergenza, Jakub che non ha dimenticato l’empatia, ed Ewa, che fa la cosa giusta perché “qualcuno la deve fare”. Li vediamo tutti in volto tranne Ewa, e vediamo Kasia, filmata da Marella Bombini che cofirma il documentario, addentrarsi sempre più a fondo nel cuore di tenebra che la Polonia sta attraversando.

Mur ha vinto recentemente il Nastro d’Argento Miglior Documentario 2024 per il “Cinema del Reale”

Sabato 11 maggio, ore 21.00

Proiezione del docufilmLa voce di Ventotene”, a seguire incontro con il regista Stefano Di Polito e l’Ass. Generazione Ponte.

Nella minuscola isola di Ventotene dal 15 luglio del 1939 furono confinati tutti i principali oppositori del fascismo. Alessandro Pertini, Giuseppe Di Vittorio, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Camilla Ravera, Umberto Terracini, Giovanni Pesce si ritrovarono con altri 800 confinati sull’isola pontina a condividere i cameroni, le mense e i pochi spazi liberi, fino all’estate del 1943, quando iniziò la Liberazione dell’Italia. Le uniche attività concesse erano lo studio e, in parte, la scrittura, per il resto, i confinati erano sottoposti a rigide restrizioni e a severi controlli. ciononostante i confinati riuscirono a organizzare una biblioteca clandestina e un programma segreto di lezioni di formazione politica. Da questa durissima esperienza si formò la futura classe politica italiana e l’idea d’Europa con il Manifesto di Ventotene, scritto clandestinamente da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, che diffuse l’idea che solo l’unione dei paesi europei e il superamento dei nazionalismi avrebbe portato alla pace duratura. Altri confinati illustri piemontesi, come Camilla Ravera, Giovanni Pesce, Alberto Jacometti, raccontarono nelle loro autobiografie l’esperienza del confino di Ventotene, ripercorrendo quegli anni trascorsi sull’isola a contatto con i principali esponenti dell’antifascismo.

Nell’ambito dell’incontro “I Valori di Ventotene nell’Europa di oggi: dal confino politico al Parlamento Europeo” nella sede del Parlamento Europeo, il giorno 9 aprile scorso il film è stato proiettato in anteprima.

“La mia speranza è che, attraverso la visione del film, possa rinascere la consapevolezza delle nostre origini come cittadini italiani ed europei, per difendere quanto immaginato e conquistato dai confinati politici antifascisti che, dopo l’arresto del Duce, lasciata Ventotene, combatterono per liberare l’Italia, fondare la Repubblica e costruire l’Europa”.

-Stefano Di Polito

Domenica 12 maggio, ore 16.00

Proiezione del docufilm “I bambini di Gaza” a seguire incontro con la scrittrice Nicoletta Bortolotti, autrice dell’omonimo libro.

Striscia di Gaza, 2003. In prossimità di Gaza sono ancora presenti insediamenti israeliani, la seconda intifada è in corso. Il 43% della popolazione ha meno di 14 anni. Questo dicono le didascalie iniziali, precedute da titoli di testa, sui cui su nero rimbombano colpi di proiettile ed esplosioni. Il teatro di guerra è ben noto. Mahmud è un undicenne palestinese che vive solo a Gaza con la giovane madre Farah, vedova di un “martire” della resistenza, e la aiuta a vendere mazzi di timo, muovendosi tra allarmi, bombardamenti, coprifuoco, in una città devastata da un conflitto infinito che colpisce alla cieca i civili. Sulla spiaggia che frequenta per imparare a surfare, Mahmud vede un ragazzino muoversi furtivamente e rientrare nell’insediamento vicino ai posti di blocco sulla strada: è Alon, figlio unico di una coppia di ebrei, e ha in comune con lui la passione per la tavola da surf. Al mare è legato anche Dan, giovane surfista straniero che si è fermato nel Paese dopo un infortunio che lo ha reso dipendente dagli antidolorifici. Grazie a lui i due ragazzi impareranno le basi di quello sport, in momenti in acqua che sono l’unico sollievo dalla quotidianità fatta di macerie, di lotta per reperire beni di prima necessità, di pericolo costante di morire sotto l’attacco del nemico, perdere un familiare o un amico, di ritrovare la propria casa sbriciolata. I compagni di Mahmud, che giocano alla guerra avendola sotto gli occhi, diffidano della sua vicinanza ad Alon, e alcuni di loro sono già cooptati nelle fila del movimento di liberazione della Palestina. Ma sia Mahmud che Alon ragionano in autonomia dai loro ambienti di provenienza. Sono ragazzi intrappolati in un contesto che non hanno scelto, costretti a respirare l’odio e le paure dei genitori, a crescere in una guerra di cui subiscono le conseguenze senza capirne fino in fondo le ragioni.

CFP Agnelli: selezioni aperte per il 4° anno Automotive

Dal sito del CFP Agnelli di Torino.

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Iscriviti al 4° anno di TECNICO RIPARATORE DEI VEICOLI A MOTORE presso il CFP Agnelli di Torino!

Quali sono i requisiti di accesso?

È richiesta una qualifica professionale triennale nel settore automotive.

L’età richiesta va dai 17 ai 25 anni.

Perché dovrei iscrivermi? Quali sono i vantaggi?

Le ragioni per la registrazione sono molteplici, ma tra queste, possiamo individuarne tre principali:

Al momento dell’assunzione, l’inquadramento contrattuale sarebbe più favorevole:

  • Inquadramento contrattuale CCNL TECNICO

Se desideri aprire un’officina:

  • Grazie al diploma professionale, i tempi per l’apertura della tua officina si riducono.

Ultimo beneficio?

  • Possibilità di iniziare a lavorare mentre continui gli studi.

Studiare e lavorare contemporaneamente? Ecco come procedere.

Grazie all’apprendistato duale, le ore totali di corso sono distribuite nel seguente modo:

  • 550 ore in azienda con contratto di apprendistato
  • 440 ore a scuola

Giungendo così a un totale di 990 ore previste per il corso.

Agnelli: incontro con Andrea Cantone e vincita al torneo AGESC

Dall’Istituto Agnelli di Torino.

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Mercoledì 10 aprile incontro con Andrea Cantone

Nel pomeriggio del 10 aprile il Book Club dell’Agnelli ha organizzato un incontro con Andrea Cantone, autore dei romanzi “La luce dell’equatore” e “Mondo capovolto“, entrambi pubblicati da Edizioni Effetto.

Cosa provano un uomo o una donna che lasciano i propri affetti e le proprie sicurezze e si avventurano verso un futuro incerto e spesso pericoloso? In questi romanzi, ispirati e dedicati ai numerosi abitanti di Roasio (un piccolo paese nella provincia di Vercelli) che nei primi anni del XX secolo partirono per l’Africa, Andrea Cantone racconta la storia di Alessandro Testa che abbandona l’Italia per raggiungere il fratello in Nigeria.

L’incontro è stato arricchito dalla partecipazione dei ragazzi ospitati all’Housing dell’Agnelli, alcuni di loro “migranti di oggi” che sono giunti recentemente in Italia dal continente africano.

L’Agnelli vince il Torneo AGESC delle scuole superiori

Vittoria importante al Trofeo AGESC Oasi Laura Vicuna!

Siamo entusiasti di annunciare che l’Istituto Agnelli di Torino ha trionfato in tutti gli sport al Torneo delle Scuole Superiori!

Dal nuoto all’atletica, dal basket al calcio a 5, l’Agnelli ha brillato per determinazione, impegno e talento in ogni disciplina.

È stato un viaggio incredibile, caratterizzato dal duro lavoro, dal sacrificio e lo spirito di squadra.

Ringraziamo tutti i ragazzi e le ragazze per il loro impegno e dedizione, così come il nostro personale di supporto che ha reso possibile questa straordinaria vittoria.

Questo successo è il risultato di un impegno collettivo e della passione per lo sport che rende tutti orgogliosi di rappresentare l’Agnelli e guardare con fiducia al futuro.

Cinema Agnelli: proiezione film “Mary e lo spirito di mezzanotte” e workshop col regista Enzo D’Alò

Notizia a cura del Cinema Agnelli di Torino.

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In occasione della Giornata Mondiale del Disegno, sabato 27 aprile, il Cinema Agnelli, ACEC e in collaborazione con Aliante Film propone una proiezione speciale di “Mary e lo spirito di mezzanotte. Il film si svolgerà in contemporanea in tutte le Sale della Comunità aderenti.

Il film non finirà con i titoli di coda.

Dopo la visione gli spettatori potranno rimanere per un collegamento in diretta con l’animatore e regista del film Enzo D’Alò. In circa trenta minuti la sala si trasformerà in un laboratorio creativo.

Impara l’animazione con Enzo D’Alò è un evento pensato per tutte le famiglie e soprattutto per i più piccoli che saranno stimolati a mettersi in gioco in maniera interattiva e, sotto la guida del regista, sperimentare e capire cosa c’è dietro la creazione di un film.

Programma evento

  • Ore 15:30: proiezione del film “Mary e lo Spirito di Mezzanotte” (Durata: 85′)
  • Ore 17:00: diretta Workshop a cura di Enzo D’Alò (Durata: 30’)

Ingresso unico di € 5.

Agnelli: le quinte liceo a Berlino nel cuore della storia europea

Dal sito dell’Istituto Agnelli.

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Dal 3 al 7 aprile 2024 le classi quinte liceo dell’Istituto Agnelli di Torino hanno preso parte a un viaggio di studio a Berlino, perché la capitale tedesca consente, forse più di ogni altra meta, di esplorare la storia del Novecento, meditare sui drammi che l’hanno funestata e risalire alle radici dell’identità europea.

Camminando nel campo di concentramento di Oranienburg-Sachsenhausen, le ragazze e i ragazzi sono entrati in contatto con la tragedia della deportazione nei luoghi in cui la Shoah è stata perpetrata sotto gli occhi di tutti.

Visitando il Memoriale del Muro di Berlino della Bernauer Strasse, hanno constatato che la violenza politica non è finita con la Seconda guerra mondiale: in molte regioni d’Europa al totalitarismo nazista è seguito quello sovietico.

Dopo la discesa nell’abisso della dittatura, salendo sulla cupola del Parlamento tedesco, si è invece meglio compreso il valore della trasparenza, della democrazia e della libertà.

Altre tappe hanno infine consentito di riflettere su come il ricordo dei crimini può essere affrontato ed elaborato nello spazio pubblico, tra la volontà di cancellare le tracce del passato (come è accaduto per molti simboli della Germania est), il bisogno di conservarle (come nel caso della Gedächtniskirche, una chiesa del centro città bombardata nel 1943 e intenzionalmente non restaurata) e il tentativo di risignificarle (l’East Side Gallery: un tratto di Muro che decine di artisti hanno dipinto con immagini che invitano alla pace e alla fratellanza tra gli esseri umani).

Agnelli: “Migranti di ieri, migranti di oggi” – incontro con Andrea Cantone

Dall’Istituto Agnelli di Torino.

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Il Bookclub dell’Agnelli è felice di invitare all’incontro con Andrea Cantone per mercoledì 10 aprile dalle 15 alle 17.

Andrea Cantone è nato a Biella nel 1977. Insegna Matematica e Scienze alla scuola secondaria di primo grado. I suoi due romanzi sono ispirati a una storia vera, frutto di uno studio attento e approfondito di diari privati, documenti storici originali e racconti di un vissuto tanto vero quanto profondo.

“Chi parte veramente, parte con l’idea di non tornare mai più”

La luce dell’equatore.

Prenotazione obbligatoria CLICCANDO QUI.