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Il PCTO, progetto di alternanza scuola-lavoro al Museo Casa Don Bosco: l’esperienza di Giovanni

Dal Museo Casa Don Bosco di Valdocco.

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Alternanza scuola-lavoro nella formazione dei giovani: il Museo Casa Don Bosco

Il Museo Casa Don Bosco offre, dal 2022, i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), percorso di alternanza scuola-lavoro. I percorsi scuola-lavoro del Museo Casa Don Bosco hanno l’obiettivo di offrire ai giovani un’opportunità per conoscere il museo dietro le quinte, approfondendo la storia di don Bosco, il suo contesto storico e il quartiere, così come gli oggetti e i beni del patrimonio storico-artistico della casa museo.

Nel frattempo, si svolgono attività individuali e di gruppo attraverso l’affiancamento del personale museale. Giovanni, uno studente del Liceo Ginnasio Classico Scientifico Maurilio Fossati di Rivoli, ci racconta in prima persona come ha vissuto il tirocinio presso Casa Don Bosco.

L’esperienza di Giovanni

Durante il mio periodo di alternanza scuola-lavoro, ho avuto l’opportunità di lavorare presso il Museo Casa Don Bosco, dove mi sono occupato di diverse attività. In particolare, mi sono dedicato ad affiancare il personale del museo: dall’accoglienza dei visitatori, al registro della loro provenienza e del numero di presenze, fino al supporto alle guide e, successivamente, alla conduzione di qualche tour personalmente.

L’esperienza mi è stata suggerita da mio padre e, fin da subito, mi è sembrata una proposta interessante. Quello che mi ha maggiormente interessato è stato il ruolo di aiuto cicerone, ma, più in generale, il contatto diretto con i visitatori. Un aspetto che non conoscevo e che mi ha colpito positivamente è stato scoprire quanto don Bosco abbia realmente fatto per aiutare i giovani, offrendo loro una via d’uscita dalla strada e un’opportunità di crescita.

I vantaggi di questa esperienza sono stati molteplici: ho imparato cose nuove, ho sviluppato competenze comunicative e relazionali e ho avuto il privilegio di interagire con persone provenienti da diversi continenti.

CNOS-FAP Serravalle: alternanza e apprendistato da 100!

Sei allievi della classe unica del percorso Tecnico Commerciale delle Vendite – Vendita assistita e a libero servizio del CNOS-FAP di Serravalle hanno ricevuto 100 come valutazione da parte delle aziende ospitanti. Di seguito le loro impressioni.

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“Sono molto soddisfatta del risultato, soprattutto l’orale è andato molto bene – racconta Diana Raluca Totu, che ha svolto il suo stage all’Outlet nel negozio Liu Jo – Nonostante le difficoltà riscontrate all’inizio del mio inserimento in azienda, sono riuscita a superare i miei limiti e mi hanno proposto un contratto a settembre”.

Soddisfatto anche Mattia Pinna, che si è ambientato molto bene nell’attività Rover srl di Novi Ligure e ha già un contratto:

“Sono molto orgoglioso del percorso. Mi sono trovato bene fin da subito: l’azienda è a conduzione familiare e non è stato difficile inserirsi. Mi sono occupato principalmente di marketing, ma ho lavorato anche in produzione”.

“Per me è già il secondo anno di stage – afferma Yauheni Biahun –. Sono stato inserito all’Ekom di Capriata d’Orba e mi sono occupato di controllare le scadenze dei prodotti e dello stoccaggio delle merci. L’azienda mi ha offerto di proseguire con loro”.

È rimasta soddisfatta anche Angela Federica Fadda che ha lavorato nel negozio Naturasì di Novi Ligure.

“Sono rimasta piacevolmente stupita di me stessa: non pensavo di farcela e avevo molti timori. Ma sono riuscita a superare le difficoltà con impegno e a comprendere le mie potenzialità. Ad oggi, continuo a lavorare nel negozio”.

Le fanno eco le sue compagne Chiara Eligi e Francesca La Paglia: Chiara ha scelto di proseguire l’apprendistato nel negozio Tezenis dell’Iper di Serravalle mentre Francesca ha scelto di rimanere al Retail Park di Serravalle Scrivia nel locale La Sosta.

“Questa valutazione premia il lavoro fatto con le aziende sia nella ricerca che nell’abbinamento studente/azienda – sottolinea la docente Rossella Galuzzi –. Il percorso in forma duale con due giorni al centro di formazione e tre in azienda impegna i ragazzi in azienda per tutto l’anno formativo e permette loro di crescere in modo assistito nell’acquisizione delle competenze professionali”.

Anche la professoressa Valeria Teti, che si occupa degli stage si dice soddisfatta del lavoro fatto dai ragazzi.

“Raccogliere la soddisfazione delle aziende è molto gratificante, anche se non è sempre così. Ma quando ci sono successi come questi è perché le richieste dell’azienda erano chiare e l’abbinamento dello studente è stato corretto”.

Il primo contratto di Apprendistato di Don Bosco compie 170 anni

Pubblichiamo il comunicato di CNOS Fap, CIOFS Fp e Salesiani Don Bosco Italia sull’anniversario del primo contratto di apprendistato firmato da San Giovanni Bosco.

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8 febbraio 1852 – 2022: il primo contratto di apprendistato promosso da Don Bosco compie oggi 170 anni. Per celebrare questo anniversario i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice con tutti i formatori CNOS e CIOFS ribadiscono il valore dell’apprendistato, della formazione in assetto di lavoro, della formazione duale.

Il contratto concepito e sottoscritto da Don Bosco è considerato da molti il primo contratto moderno di lavoro. Non solo perché molte delle sue clausole più tardi entreranno nella normale prassi dei rapporti lavorativi, ma anche e soprattutto perché per la prima volta, con un documento che riporta ben quattro firme, si sancisce un’alleanza che è ancora oggi di ispirazione per l’opera dei formatori: quella tra il datore di lavoro, il lavoratore, la famiglia dell’apprendista e l’educatore.

Nel dibattito odierno si intende quindi ribadire come la possibilità che i giovani possano vivere l’alternanza scuola-lavoro, in un contesto protetto e in stretta collaborazione con i centri di formazione, rappresenti una preziosa opportunità.

L’insegnamento che giunge dalle più avanzate esperienze europee mostra come il sistema duale, che vede una strettissima collaborazione tra ente formativo ed azienda, sia il sistema che meglio aiuta i giovani nel proprio percorso di sviluppo delle competenze e di inserimento nel mondo del lavoro. In Italia da anni si è percorsa questa strada con ottimi risultati sul piano occupazionale.

Cnos-Fap e Ciofs Fp, nella capillarità della loro presenza, lavorano costantemente insieme alle aziende per rendere queste esperienze educative, momenti di crescita e maturazione capaci di aiutare i giovani ad entrare in contatto con la realtà lavorativa e sociale sviluppando una forte sensibilità sui temi della sicurezza grazie anche alla collaborazione con i tutor aziendali che in questo percorso svolgono un ruolo fondamentale.

Un’alleanza sempre più stretta tra istituzioni, sistema educativo ed imprese, è quindi fondamentale per costruire strategie, itinerari, momenti di confronto che possano portare all’attenzione pubblica un tema tanto attuale come quello della sicurezza sul lavoro.

La cura delle ore di sicurezza sul lavoro all’interno dei corsi di formazione propedeutici all’ingresso in azienda, il richiamo costante al rispetto delle norme nel contesto lavorativo, il criterio di scelta dei tutor aziendali, la certificazione delle aziende sicure, sono elementi centrali per favorire la creazione di una vera e propria cultura della sicurezza.

“Prima di arrivare a Roma come direttore generale del CNOS Fap nazionale, ho avuto la fortuna di dirigere il CNOS-FAP di Bologna per nove anni durante i quali ho visto passare più di 1000 ragazzi – dichiara don Fabrizio Bonalume, direttore generale del CNOS Fap – . Durante il periodo di stage aziendale ho visto questi giovani rifiorire e ritrovare la stima in loro stessi: per loro era fonte di gioia il sentirsi apprezzati in un contesto di adulti. E sapevano riconoscere che in questo percorso l’esperienza nel centro di formazione salesiano li aveva aiutati. Tutto ciò diventava ancora più forte e concreto quelle tante volte in cui lo stage si concludeva con la proposta di contratto di apprendistato. In diverse occasioni ho avuto la fortuna di essere io stesso presente … ecco un altro “contratto di apprendizzaggio” firmato grazie a don Bosco

170 anni fa, don Bosco inaugurava una via. Ancora oggi Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice si impegnano nello stesso cammino.

Don Roberto Dal Molin – Presidente CNOS Italia

Don Fabrizio Bonalume – Direttore generale CNOS Fap

Suor Manuela Robazza –  Presidente Nazionale CIOFS-FP

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Alternanza Scuola-Lavoro CNOS-FAP di Saluzzo: conclusa la sperimentazione FIxo

Venerdì 14 giugno, presso il CNOS-FAP di Saluzzo, si sono conclusi gli esami di qualifica per il corso di “Operatore della Trasformazione Agroalimentare“, il corso professionale che tre anni fa diede avvio alla sperimentazione FIxO del sistema di Alternanza Scuola-Lavoro.

Il percorso era stato infatti presentato il 2 maggio del 2016 alla presenza dei Sindaci di Saluzzo e di Savigliano (Mauro Calderoni e Claudio Cussa) e dell’amministratore delegato Massimo Albertengo dell’impresa Albertengo S.p.a. Il CFP di Saluzzo è stato l’unico ad attuare in Piemonte la sperimentazione del sistema duale nell’ambito delle trasformazioni agroalimentari per l’indirizzo panetteria e pasticceria.

Questo tipo di formazione vede le agenzie formative e i datori di lavoro fianco a fianco nel processo formativo. In questi tre anni alcuni allievi si sono inseriti in azienda usufruendo di un contratto di apprendistato di primo livello che consente di far coesistere lo stato di studente e di lavoratore.

Alcuni dei qualificati hanno deciso poi di proseguire gli studi, intraprendendo il Diploma Professionale di Tecnico della Trasformazione Agroalimentare presso il CNOS-FAP di Savigliano e coloro che avevano in essere il contratto di lavoro lo estenderanno anche il prossimo anno, continuando la loro formazione di scuola-lavoro. Ai ragazzi qualificati va riconosciuto l’impegno nel percorso di studi e nella formazione ricevuta in azienda.

Paolo Trucco Progettista e referente Marketing Cnos Saluzzo

Premio “Storie di alternanza”: vince l’Istituto San Lorenzo di Novara

Dare visibilità ai progetti di alternanza scuola-lavoro attraverso un video: questo l’obiettivo del Premio “Storie di alternanza“, iniziativa promossa dal sistema camerale a cui ha aderito la Camera di Commercio di Novara.

A vincere la fase provinciale della sessione I semestre 2019 sono stati il Liceo scientifico salesiano San Lorenzo, che si è aggiudicato il primo posto con il progetto Istituto Salesiano San Lorenzo Novara.

La premiazione si è svolta mercoledì 29 maggio, presso la Camera di Commercio di Novara. Ad aprire l’evento, il presidente dell’Ente camerale Maurizio Comoli:

“La revisione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, rinominati percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento e ridotti in termini di impegno orario, rende ancor più necessaria una progettazione mirata e condivisa tra impresa e scuola. Le aziende hanno bisogno di figure professionali in grado di rispondere ai loro reali fabbisogni occupazionali – ha sottolineato Comoli – Per questo, oltre a valorizzare le esperienze scolastiche meritevoli, la Camera di Commercio ha messo a disposizione delle imprese provinciali che nel 2019 hanno attivato o attiveranno percorsi di orientamento ben 120mila euro, una quota significativa di risorse che si aggiunge ai 240mila euro già stanziati nelle due precedenti edizioni del bando di contributo”.

L’incontro è entrato nel vivo con la proiezione dei video vincitori e la consegna degli attestati: ciascun progetto si è aggiudicato un premio in denaro, pari a 750 euro per il primo classificato e a 500 euro per il secondo. Hanno quindi preso la parola, in qualità di componenti della Commissione provinciale di valutazione, Gabriella Colla dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte – ambito territoriale Novara e Chiara Morelli dell’Università del Piemonte Orientale, le quali hanno ricordato l’importanza per gli studenti di potersi confrontare con il mondo del lavoro già durante il percorso scolastico e di mettersi in gioco per valorizzare le proprie esperienze.

È seguito l’intervento della Digital Promoter Alessandra Krengli, che ha fornito ai ragazzi alcuni consigli pratici sulla creazione del proprio personal branding attraverso l’uso consapevole dei social.

L’articolo al riguardo è presente anche su La Stampa nella sezione dedicata a Novara.

Don Bosco Châtillon: Giornata di alternanza scuola-lavoro

In data 11 aprile 2019, l’Istituto Professionale Don Bosco di Châtillon ha partecipato alla Giornata dell’alternanza scuola-lavoro presso la cittadella dei giovani ad Aosta. In occasione di questa iniziativa sono stati presentati vari progetti realizzati dagli studenti durante i periodi di alternanza scuola-lavoro nel corso degli anni. I progetti esposti riguardano sia l’ambito della meccanica sia quello della falegnameria. Per il settore meccanico sono stati presentati i prototipi della sedia-scala, della base di ricarica e un prototipo di mini moto a scoppio. Per il settore della lavorazione artigianale del legno le creazioni presentate sono state: il coppa-pan, la specchiera, l’appendiabiti, la panca e la culla-scrivania.
Nell’arco della mattinata è stata molto gradita la visita dell’assessore regionale all’Istruzione, Università, Ricerca e Politiche giovanili, Chantal Certan. Oltre all’esposizione durante tutta la giornata, nel salone conferenze della cittadella dei giovani di Aosta, vi è stato un susseguirsi di presentazioni di progetti svolti dalle varie scuole secondarie di secondo grado.

E’ quindi stato un’opportunità di confronto per gli alunni dell’Istituto Professionale Don Bosco con gli alunni delle altre scuole della Regione Valle d’Aosta, nel settore dell’alternanza scuola-lavoro.

Alternanza scuola lavoro al San Luigi: È possibile imparare insegnando?

A fine novembre 2018 è partito un corso di italiano gestito da un gruppo di ragazzi del liceo scientifico statale “Galileo Ferraris” di Torino, sotto la forma del progetto “alternanza scuola-lavoro”.

Il progetto prevede che i giovani del liceo si mettano a disposizione al fine di insegnare attraverso dialoghi, giochi ed altre attività la lingua italiana a dei ragazzi che frequentano l’oratorio San Luigi di Torino, oratorio voluto e fondato da Don Bosco nel 1847.

Spesso i ragazzi che hanno bisogno di imparare la lingua italiana provengano da altre nazioni. Gli “allievi” di questa curiosa classe sono per lo più giovani ospiti di un centro d’accoglienza per minori stranieri non accompagnati con sede in una delle aree dell’oratorio San Luigi e alcuni ragazzi che vivono il progetto educativa di strada attraverso Spazio Anch’Io che si trova all’interno del parco Valentino di Torino.

Molto belle sono le parole usate da alcuni dei ragazzi del liceo che conducono questo progetto:

È possibile imparare insegnando?

Assolutamente sì! Questa esperienza ne offre la prova.

Si tratta di uno scambio: io offro possibilità di esprimersi e di realizzarsi in maniera migliore; allo stesso tempo ricevo il potere di capire e un ripasso sull’empatia. I ruoli delle due parti sono assolutamente intercambiabili, non si è insegnanti e non si è allievi, ma si è persone desiderose di progredire nella propria vita.

L’espressione “alternanza scuola-lavoro” viene spesso associata, e ahimè non senza motivo, a inutilità e perdita di tempo. L’esperienza con i ragazzi salva l’alternanza dalla condanna, poiché di inutilità e perdita di tempo proprio non si può parlare. Il mio ovvio consiglio è quindi, di buttarsi in questo percorso di scambio di nozioni, idee e pensieri, per riuscire a capire e riflettere in modo migliore.”

All’inizio pensavo di poter essere utile a qualcuno, di poter utilizzare ciò che avevo imparato in anni di studio per aiutare chi ne avesse avuto bisogno, imparando una lingua difficile come la nostra.

Ma ciò che facciamo non è semplicemente insegnare le regole di grammatica come maestri o professori, ma instaurare un rapporto tra noi e i ragazzi che abbiamo la fortuna di conoscere.

Così ci troviamo difronte a persone ben disposte, ottimiste e con tanta voglia di imparare quello che sta a fondamento del nostro paese: l’italiano. Nel frattempo, possiamo conoscere qualcosa in più riguardo a culture molto lontane dalla nostra, raccontate da ragazzi che in quel paese hanno vissuto per anni.

Certamente è una grande risorsa ed opportunità per i ragazzi che beneficiano del prezioso lavoro dei loro compagni liceali:

Per me è utile venire qui perché mi preparo all’esame di terza media assieme ai miei amici.

Ho scoperto che potevo venire a questo corso il venerdì pomeriggio perché me lo ha detto il mio professore.

Vengo qui da poco e mi trovo bene.

Mi trovo bene perché mi diverto è utile ed è una grande opportunità.” Con poche ma semplici parole ci dice Muslum arrivato da poco in Italia dopo un lungo e duro viaggio dall’Iraq.

Il progetto prevede che siano i giovani che si occupino dei giovani stessi, così come voleva Don Bosco.

Cnos-Fap Saluzzo e il mondo del legno: corsi gratuiti

Nell’edizione online di TargatoCN.it di Sabato 6 Settembre 2018 è apparsa la seguente notizia circa l’attivazione di un corso gratuito IFTS di specializzazione post diploma nel settore del legno, in partenza a Novembre, della durata di 800 ore: 400 saranno dedicate alla formazione in aula, presso il Cnos-Fap di Saluzzo, le restanti ore saranno destinate all’alternanza Scuola-Lavoro.

Corsi totalmente gratuiti al CNOS FAP di Saluzzo:
per inserirsi e lavorare nel mondo del legno

La figura che viene formata è quella di addetto alle vendite in showroom nel settore del legno (mobilifici, serramenti, falegnameria) o alle fiere di settore, con conoscenze in progettazione, realizzazione fisica del manufatto, inglese tecnico di settore, marketing

A partire dal mese di novembre partirà presso il CNOS FAP di Saluzzo, via Griselda 8, un nuovo corso IFTS di specializzazione post diploma nel settore del legno, dal titolo “Tecniche per la realizzazione artigianale di prodotti del made in Italy”.

Il corso è stato approvato e finanziato interamente dalla Regione Piemonte attraverso il Fondo Sociale Europeo, pertanto per gli iscritti è totalmente gratuito. Per la presentazione del progetto si è costituita un’associazione temporanea della quale fanno parte: il CNOS FAP Saluzzo come capofila, l’Università di Torino – Dipartimento di marketing, il Consorzio Saluzzo Arreda, l’IIS “Denina” e la “Bertolotto porte” spa; 14 aziende del territorio, con la collaborazione del “Polo del legno” del Saluzzese, hanno confermato la disponibilità alla collaborazione nell’alternanza scuola lavoro per il periodo di stage o apprendistato.

Il corso è di 800 ore (indicativamente dall’8 novembre alla metà di luglio) e prevede 400 ore di lezione in aula, in parte al CNOS, in parte al Denina e al laboratorio di progettazione e falegnameria di Isasca e le restanti 400 ore in alternanza scuola-lavoro. Il corso è aperto a maggiorenni disoccupati o inoccupati con titolo di studio di istruzione secondaria di secondo grado (diploma) o qualifica previo accertamento delle competenze, non è prevista un’età massima: è necessaria una conoscenza anche elementare dell’inglese e del cad o di programmi di progettazione (indicativamente diplomati in grafica, disegno industriale, geometri, Istituto d’arte, studenti delle facoltà di architettura, design, etc…).

La figura che il corso formerà sarà un addetto alle vendite in showroom nel settore del legno (mobilifici, serramenti, falegnameria) o alle fiere di settore, con conoscenze in progettazione, realizzazione fisica del manufatto, inglese tecnico di settore, marketing: la risorsa, a seconda delle proprie capacità personali potrà essere indirizzata maggiormente verso la progettazione oppure verso la vendita/marketing o la segreteria. Durante il corso sarà progettato un complemento d’arredo o personalizzato un complemento già in parte progettato dalle aziende partner e reso “made in saluzzo”; il progetto sarà poi realizzato sottoforma di prototipo nel laboratorio del Consorzio Saluzzo Arreda di Isasca e saranno studiate tutte le tecniche e le strategie di marketing per la vendita dello stesso.

L’orario sarà dal lunedì al giovedì dalle 17 alle 22 (corso serale), mentre i periodi di alternanza scuola/lavoro sottoforma di stage o apprendistato saranno nei mesi di gennaio e maggio con orario diurno, in accordo con le aziende ospitanti.

Per informazioni: CNOS Fap Saluzzo, via Griselda 8 (aperti 8-13 e 14-17 dal lun al ven) oppure mandare una mail a info.saluzzo@cnosfap.net oppure contattare il referente del progetto, arch. Paolo Trucco al numero 3203575031 nell’orario indicato – Iscrizioni aperte per tutto il mese di ottobre.

(Accedi alla notizia sul portale
di TargatoCN.it, clicca qui)

“Con i giovani sono urgenti percorsi personalizzabili” – Don Claudio Belfiore, Agnelli.

Si segnala l’articolo di Federico Biggio della redazione La Voce e il Tempo, nel quale ha intervistato il nuovo direttore dell’istituto Edoardo Agnelli di Torino, Don Claudio Belfiore, toccando l’annosa tematica del lavoro giovanile, che l’istituto ha sempre posto al centro del suo sistema, cercando di trovare una chiave per declinarlo nell’azione educativa.

 

Visita il sito dell’Istituto Edoardo Agnelli

Don Belfiore all’Agnelli:«con i giovani sono urgenti percorsi ‘personalizzabili’»

Arrivato da Roma, dopo aver ricoperto per dieci anni il ruolo di presidente del Centro nazionale Opere salesiane (Cnos), coordinatore nazionale della Pastorale giovanile per i Salesiani d’Italia e segretario della Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (Cisi), don Claudio Belfiore è il nuovo direttore della Casa salesiana Edoardo Agnelli, nominato lo scorso giugno. L’intera comunità, accanto al parroco di San Giovanni Bosco don Gianmarco Pernice, si sta preparando alla festa di avvio del nuovo anno oratoriano in programma domenica 7 ottobre, e ad accogliere ufficialmente il nuovo direttore: «io e don Claudio siamo legati da una lunga amicizia», racconta don Pernice, «ci siamo conosciuti a Cuneo, durante il mio noviziato quando lui era direttore dell’Opera salesiana. Come comunità siamo entusiasti per l’inizio di questo nuovo cammino sotto la sua guida».Abbiamo incontrato il nuovo direttore don Belfiore per riflettere sulle sfide educative che oggi coinvolgono la comunità nel quartiere Mirafiori.

 

Don Claudio, lei è nato a Nichelino, ma lasciò la Provincia di Torino diciotto anni fa. Che cosa significa per un salesiano tornare a Torino?

È una bella sfida, e dico bella perché tornare – da direttore di un’Opera salesiana – significa partecipare ai cambiamenti in corso che caratterizzano la città tutta. Torino oggi è un’altra Torino rispetto a vent’ anni fa, maturata socialmente grazie al turismo ed evoluta dal punto di vista urbanistico, lavorativo, culturale. È una realtà ricca di giovani molto diversi tra loro e di famiglie giovani eterogenee, per cui è fondamentale pensare percorsi differenziati ma che favoriscano l’incontro e l’integrazione tra tutti. E poi tornare a Torino è sempre come ripartire dalle radici del carisma salesiano: qui ci sono i luoghi di don Bosco dove è nato il celebre «sistema preventivo».

In una Torino postindustriale dove la disoccupazione giovanile sfiora ancora il 40%, dove non si attenua il fenomeno dei «neet», giovani che né studiano né lavorano, quali sono le sfide educative che interpellano la comunità salesiana dell’Agnelli?

Sicuramente incontrare i singoli giovani del nostro quartiere e cercare di comprendere quali siano i loro bisogni, al di là delle etichette.
È importante tracciare percorsi «personalizzabili» che puntino tutti alla valorizzazione dei carismi di ciascuno. L’oratorio e la parrocchia sono di grande aiuto: qui all’ Agnelli, ad esempio, ci sono i percorsi di formazione professionale, c’è il progetto «Dalla strada alla scuola passando per il cortile», strutturato in rete con i servizi sociali, la cooperativa Et e l’Educativa di strada del territorio per favorire il riavvicinamento dei ragazzi dai 15 ai 25 anni a percorsi formativi e professionali, e ancora l’ Housing sociale, un progetto di accoglienza residenziale che fa vivere fianco a fianco universitari e giovani italiani e stranieri.

L’opera dell’Agnelli ha sempre posto al centro del suo sistema il tema del lavoro: come può essere declinato nell’azione educativa a partire dagli anni della formazione?

Il tema del lavoro è centrale per il carisma salesiano e qui crediamo molto nell’ alternanza scuola-lavoro, un modello che si è rilevato positivo sia nel Liceo scientifico che nell’ Istituto tecnico e nella formazione professionale. Anche le scuole del quartiere Mirafiori sono un utile interlocutore per questa missione che deve puntare non tanto a curare l’emergenza del lavoro, ma a restituirne il senso nella vita quotidiana.

 

 

Altern-Attiva-Mente: le proposte di Alternanza Scuola-Lavoro in Piemonte e Valle d’Aosta

La presenza Salesiana a Torino e la collaborazione con le altre istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio della Città e della Regione fa risalire il suo inizio allo stesso don Bosco, oltre 150 anni fa. I Salesiani hanno fatto della loro presenza sul territorio piemontese un punto indiscusso del loro programma di lavoro, adattandosi in questo modo ai cambiamenti dell’assetto regionale ma allo stesso tempo mantenendo fede ai propri obiettivi e alla propria vocazione.

In questo momento, sono presenti nel territorio piemontese trentacinque comunità salesiane, corresponsabili, insieme a circa 1000 laici in vario modo legati da lavoro dipendente alle case salesiane, di numerose attività educative e pastorali.

Le attività che i centri Salesiani possono mettere a disposizione degli Istituti Scolastici, quindi, sono:
• varie, perché diverse sono le tipologie di intervento, i contesti educativi, le modalità di svolgimento;
• professionalizzanti, perché gli studenti in alternanza vengono affiancati a professionisti che a vario titolo operano nelle realtà salesiane;
• diffuse, perché radicate da anni su tutto il territorio di Torino e della Regione Piemonte.

Così, le comunità salesiane hanno attivato i percorsi di alternanza scuola-lavoro presso le strutture disseminate sul territorio, consentendo  agli studenti di sviluppare non solo competenze strettamente professionali, ma anche e soprattutto competenze trasversali (le cosiddette soft skills), indispensabili per una crescita umana completa e certamente spendibili in una futura attività lavorativa. Le possibilità che i ragazzi possono trovare presso gli enti salesiani soddisfano qualsiasi tipologia di scuola, dai licei agli istituti tecnici, sviluppando le singole competenze che sono proprie degli obiettivi del percorso scolastico.

Inoltre, durante il percorso di alternanza, lo studente verrà costantemente affiancato da un tutor qualificato, formato in modo particolare per l’accompagnamento verso il futuro professionale del ragazzo.

I percorsi si rivolgono a tutti gli studenti che desiderano mettersi in gioco in un percorso di alternanza vero, che li porti a contatto con il tradizionale e quotidiano impegno sociale ed educativo.

Le attività delle nostre sedi sono diffuse su tutto il territorio della città di Torino, del Piemonte e della Valle d’Aosta, con una notevole varietà di esperienze e differenti modalità di impegno.

Nella brochure, qui di seguito, si possono consultare le specifiche dei progetti, buona lettura!

Altern-Attiva-Mente
Alternanza Scuola-Lavoro in Piemonte e Valle d’Aosta