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Missioni Don Bosco: l’impegno dei salesiani per i più poveri fra i giovani in Argentina

Si riporta di seguito il Comunicato Stampa di Missioni Don Bosco del 4 novembre 2024.

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Viaggio di Missioni Don Bosco nella prima metà di novembre

Tra storia e attualità, l’impegno dei salesiani per i più poveri fra i giovani in Argentina

La delegazione prepara il terreno alla celebrazione dei 150 anni dalla prima partenza missionaria
diretta alla capitale sudamericana. L’aiuto ai migranti italiani e l’evangelizzazione ai confini del mondo

Arriva oggi in Argentina la delegazione di Missioni Don Bosco Onlus, guidata dal presidente don Daniel Antùnez, per incontrare i salesiani e i loro collaboratori in quattro importanti località: Buenos Aires, Rio Grande, Viedma e Ushuaia.

L’iniziativa costituisce l’avvio di una ricerca di informazioni e di documentazione audio-video in relazione all’arrivo in Argentina dei primi salesiani nel 1875. Fu lo stesso Don Bosco a destinare lì il primo gruppo dei suoi missionari, seguendo l’impegno della Congregazione da lui fondata a occuparsi di giovani in tutto il mondo, soprattutto di quelli nelle situazioni più difficili anche nei territori più lontani da Torino. Rispondendo inizialmente alla richiesta delle autorità civili e religiose di sostenere spiritualmente gli italiani in Sud America, i suoi giovani collaboratori pre-sto si resero conto dell’importanza di evangelizzare la vasta regione della Patagonia.

Guidati da uno dei più fedeli protagonisti dell’oratorio di Valdocco, Giovanni Cagliero, la presenza salesiana si spinse sempre più a Sud, fino a raggiungere la fin del mundo, come usualmente viene definita l’estremità del cono sudamericano che si affaccia sull’Antartide. Missioni Don Bosco calcherà i principali percorsi di quei pionieri per leggere con gli occhi di oggi il passato eroico di decine e centinaia di missionari, alcuni dai quali hanno lasciato un’impronta riconosciuta anche sul piano civile e culturale. La delegazione cercherà gli elementi che permettano di valorizzare in Italia la ricorrenza dei 150 anni dalla prima partenza missionaria, in considerazione anche dei forti legami fra Argentina e Italia che tuttora persistono attraverso i numerosissimi discendenti dei nostri migranti.

Quello della delegazione di Missioni Don Bosco non sarà solo un viaggio che guarda al passato: fedele al suo mandato di sostegno i progetti di sviluppo, incontrerà gli attuali responsabili dei vari interventi educativi realizzati sia attraverso le scuole (la più prestigiosa fra quelle visitate, è la Scuola tecnico agraria di Rio Grande, dove fu direttore lo stesso don Antùnez) sia attraverso le presenze significative nei quartieri della vasta periferia della capitale (come nella baraccopoli di Villa Itati dove la povertà assume molteplici valenze). Le tappe sono segnate dal valore sociale della presenza salesiana, arricchita in Argentina dalla forte corresponsabilità di donne e uomini laici, ma anche da ciò che hanno lasciato le persone più eminenti sul piano della santità, come Ceferino Namuncurà, Laura Vicuña e Artemide Zatti.

Non marginale sarà infine l’attenzione di Missioni Don Bosco ai percorsi del giovane Jorge Bergoglio, che con la sua famiglia e poi in autonomia frequentò i luoghi salesiani di Buenos Aires, maturando la sua vocazione e facendosi permeare dello spirito gioioso e intraprendente dei maestri di spiritualità che lì incontrò.

Il viaggio verrà documentato sui social di Missioni Don Bosco, Facebook Instagram.

 

ADMA: “l’inno della Mamma Celeste risuona in tutto il Mondo” – Testimonianze

In seguito alla festa di Maria Ausiliatrice da poco conclusa, l’Associazione di Maria Ausiliatrice ADMA ha raccolto alcune testimonianze da tutto il mondo su come è stata vissuta questa felice ricorrenza. Tra le realtà salesiane interpellate troviamo il Burandi, l’Ucraina e l’Argentina. Di seguito l’articolo gentilmente fornito dall’ADMA.

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“Anche noi abbiamo festeggiato la Festa Patronale della nostra casa intitolata a Maria Ausiliatrice con la S.Messa e una processione con il quadro di Maria Ausiliatrice, così la padrona di casa ha potuto vedere tutte le sue proprietà e benedire la città di Kiev, cuore dell’Ucraina”.

Questo il saluto che ci è giunto con gioioso affetto dall’Ucraina, così come da tanti fratelli e sorelle appartenenti ai diversi gruppi della Famiglia Salesiana sparsi nel mondo, dal Burundi all’Argentina.

Ancora una volta constatiamo come Maria nostra Madre, fonte delle gioie e sostegno nei travagli di questi tempi, non abbandoni nessuno dei Suoi figli riscaldando il cuore con il suo affetto e suscitando pensieri di gratitudine da tutta la Sua numerosa famiglia.

Anche nella festa di Maria Ausiliatrice di quest’anno abbiamo vissuto l’unità e la vicinanza al cuore di don Bosco, che continua ad essere per tutti noi Maestro ed Amico nell’indicarci il cammino delineato e sostenuto dalle due colonne, Maria e Gesù.

Al termine di quanto vissuto in queste giornate di Festa e con il cuore colmo di gioia per le eco giunte da tutto il mondo, non possiamo che dirci grati perché “Ha fatto tutto Lei” e affidati, nella certezza che “Farà tutto Lei”!

Sanctuaire Marial de Buterere Bujumbura – Burundi

Casa Salesiana Maria Ausiliatrice di Kiev – Ucraina

Basilica Maria Auxiliadora y San Carlos – Buenos Aires

Disponibili online alcuni materiali storici sul futuro santo Artemide Zatti

Dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS – L’Archivio Storico Salesiano dell’Ispettoria “Beato Zeffirino Namuncurá” dell’Argentina Sud ha deciso di mettere a disposizione della Famiglia Salesiana e della comunità di ricerca, una serie di materiali sul beato e prossimo santo Artemide Zatti, al fine di favorire la divulgazione della sua vita e della sua opera. Sebbene queste informazioni siano sempre state disponibili, a motivo della recente approvazione da parte di Papa Francesco di un miracolo che lo porterà alla proclamazione come santo, i lavori archivistici sono stati potenziati.

Questi materiali (testi, fotografie, iconografie e cartoline), che rappresentano un punto di partenza per conoscere Artemide Zatti e lasciarlo parlare alla propria vita, sono una raccolta di materiali storici del suo lavoro pastorale e professionale a Viedma, nella Provincia di Río Negro, Patagonia, Argentina, conservati nella sede di Bahía Blanca dell’Archivio Salesiano.

Questo mini-sito web è stato concepito affinché storici, ricercatori, catechisti, coordinatori pastorali, insegnanti e altre persone interessate all’argomento possano avere a portata di mano questi materiali, che permetteranno loro di conoscere meglio Artemide Zatti. Ma non è tutto: nel corso del tempo, l’équipe dell’Archivio Storico Salesiano continuerà a caricare e aggiungere a mano a mano altri materiali.

Forte di un’esperienza pluriennale nella conservazione del patrimonio storico della Congregazione nella propria realtà locale, (nel 1956 sono stati fondati l’Archivio Storico della Patagonia del Nord, con sede a Bahía Blanca, e l’Archivio Centrale Salesiano, con sede presso la Casa Ispettoriale di Almagro), l’attuale Archivio Storico Salesiano dell’Argentina Sud organizza e conserva i documenti prodotti dall’Ispettoria, per preservare e valorizzare, anche attraverso la diffusione, quelle fonti che registrano il passato salesiano in Argentina, dall’arrivo dei primi missionari inviati da Don Bosco nel 1875, fino ai giorni nostri.

Ogni anno centinaia di ricercatori e studenti passano per le sue due sedi per ripercorrere quasi 150 anni di storia salesiana in Argentina.

Chi è interessato a collegarsi al sito dell’Archivio Storico Salesiano, può farlo da qui.

Il sogno missionario di Don Bosco: dall’11 novembre 1875 ad oggi

Tutto cominciò con un sogno. A 19 anni Don Bosco desiderava andare in missione, ma non poté. Poi, Dio, gli mando il SUO sogno:

«Mi parve di trovarmi in una regione selvaggia e totalmente sconosciuta. Era un’immensa pianura incolta, nella quale non si scorgevano né colline né monti. Nelle estremità lontanissime, però, si stagliavano scabrose montagne…».

(Dal sogno missionario di Don Bosco)

Un video che ripercorre il sogno missionario di Don Bosco: dall’11 novembre 1875 dove nella basilica torinese di Maria Ausiliatrice don Giovanni Bosco benediceva la prima spedizione missionaria salesiana – destinazione Argentina e Patagonia – capitanata da don Giovanni Cagliero, fino ai nostri giorni.

Missioni Don Bosco: viaggio in Argentina – situazione Buenos Aires

Si trasmette il Comunicato Stampa di Missioni Don Bosco in merito alle prime informazioni fornite dal presidente dell’Associazione, Giampietro Pettenon, riguardo al suo viaggio in Argentina, in particolare a Buenos Aires, quartiere Don Bosco. Uno sguardo partecipe su un quartiere ultra-periferico della capitale, dove le famiglie vivono nella miseria.

MISSIONI DON BOSCO – Comunicato stampa 17 luglio 2019: 60mila persone vivono in condizioni disumane
Bambini giocano fra cani randagi, topi e maiali

Fra le baracche, dov’era una cava ora diventata un acquitrino, vivono tre salesiani, poveri fra i poveri, con attività rivolte ai giovani.

Il presidente di Missioni Don Bosco, Giampietro Pettenon, si trova in questi giorni in Argentina per portare aiuto ai missionari.

“La presenza dei salesiani in questa terra è coeva a quella italiana ed europea”

ricorda nel suo diario di viaggio appena trasmesso alla redazione del sito dell’ente.

“Era il 1875 quando Don Bosco inviò i primi dieci missionari in Argentina, a Buenos Aires”.

Quest’anno tra l’altro si celebrerà a fine settembre a Valdocco la 150° partenza di salesiani e salesiane verso le terre di missione.

“L’attuale massiccia presenza di opere salesiane nella città e nella provincia di Buenos Aires si può paragonare alla medesima quantità di opere dei figli di Don Bosco a Torino e in Piemonte, terra in cui il carisma salesiano è nato”

osserva Pettenon.

“Ci sono collegi con migliaia di studenti dalla scuola materna alla secondaria superiore, un tempo disseminati nella campagna che circondava la capitale argentina ed oggi al centro di enormi quartieri che costituiscono la metropoli moderna di Buenos Aires”.

Negli ultimi anni sono nate nuove opere ‘di frontiera’ nelle aree dove affluiscono centinaia di migliaia di persone provenienti dalla campagna argentina e dai Paesi limitrofi, che cercano fortuna nella capitale della federazione. Fra queste, una ha particolarmente colpito Pettenon, la parrocchia Don Bosco, a sud di Buenos Aires.

“Una parte del quartiere è costituita da case piccole e dignitose; c’è poi una zona bassa, una cava da cui hanno tratto il materiale per costruire l’autostrada vicina, che progressivamente si è popolata di gente senza nulla. Ne è nato un secondo quartiere di circa 60mila persone che vivono in condizioni disumane in cui i bambini giocano in mezzo a cani randagi, topi e maiali che circolano liberamente su mucchi di spazzatura, un acquitrino perenne sulla parte più bassa della cava”.

Con la disoccupazione che colpisce le famiglie, cresce anche la delinquenza.

“Per dare un lavoro a quanti più possibile, i salesiani hanno messo in piedi una cooperativa che raccoglie e differenzia la spazzatura: cartoni e plastica vengono raccolti da uomini che spingono carretti lungo le strade e venduti poi una volta che sono ben impacchettati. Non si guadagna molto, ma meglio che niente”

riferisce il presidente di Missioni Don Bosco. E aggiunge:

“I tre salesiani della comunità che anima la parrocchia sono persone semplici e dirette. Vivono in una casa poverissima dove è difficile trovare qualcosa di superfluo. Sono poveri tra i poveri”.

Altro grave problema è il consumo di droghe ‘anomale’: aspirazione dei residui tossici della lavorazione della cocaina o dei vapori del gasolio, versamento di alcol denaturato sugli occhi per stordirsi grazie all’alta densità di capillari che assorbono velocemente la sostanza. I salesiani cercando di impegnare i giovani con diverse attività durante il giorno. Prima di rimandarli a casa (se ne hanno una) offrono loro una cena sostanziosa.

“Un po’ di veleno nel sangue li aiuta a dimenticare la fame e la miseria in cui vivono. Questi giovani si drogano solo perché hanno fame e non hanno nulla da mangiare. La pancia piena è la miglior terapia”

sottolineano gli operatori del Don Bosco.

Oltre al centro diurno c’è una casa-famiglia, un ‘hogar’ (focolare) che accoglie 25 ragazzi di strada o che vivono situazioni di violenza e di abuso familiare. Insieme con l’oratorio, i salesiani gestiscono corsi di formazione professionale:

“Brevi e semplici per tenere occupati i ragazzi ed insegnare loro un mestiere: falegnameria, carpenteria metallica, gastronomia”

spiega Pettenon.

Il diario completo del viaggio di Pettenon sarà presto pubblicato nel sito www.missionidonbosco.org.

Ai giornalisti interessati potremo fornire ulteriori anteprime, oltre che dare modo di incontrare lo stesso presidente di Missioni Don Bosco al suo rientro.

Grazie per la cortese attenzione, e buon lavoro.

Antonio R. Labanca

Dall’Argentina al Don Bosco: due studenti di Buenos Aires in visita a Borgomanero

Pubblichiamo la bella iniziativa scolastica proveniente dalla casa Salesiana di Borgomanero che ha ospitato due giovani provenienti dall’Argentina, Buenos Aires:

Melina e Valentín Maidana Diez, 14 e 16 anni, in Argentina frequentano l’istituto salesiano Pio IX di Buenos Aires. In questo momento la loro scuola è chiusa per le vacanze estive: nell’emisfero sud, naturalmente, le stagioni sono invertite. Insieme alla loro famiglia hanno dunque pensato di investire questo tempo per un’esperienza internazionale, che permetta loro di conoscere altre culture, affinare le loro competenze linguistiche e sperimentare il mondo. Per cinque settimane saranno ospiti di due famiglie di studenti del Don Bosco di Borgomanero e frequenteranno le lezioni dell’istituto salesiano, in Prima e Terza Liceo Economico Sociale.

L’iniziativa è partita proprio dalla famiglia dei due ragazzi argentini: il padre e la madre sono impiegati nello Stato ma proiettati verso l’internazionalismo. Il padre Hernán, fra l’altro, è arbitro di calcio professionista: è stato assistente in occasione dell’ultima finale di coppa del mondo in Russia. Nel giugno scorso la mamma dei ragazzi, Maidana, ha contattato il Don Bosco per chiedere se fosse disponibile a questa ospitalità: «crediamo immensamente nei legami salesiani e nei valori che vengono trasmessi e vissuti quotidianamente – aveva scritto nel messaggio – apprezziamo anche la ricchezza dello scambio e della convivenza con altri esseri umani, quindi contattiamo voi e le altre istituzioni salesiane nel mondo per creare nuovi legami».

L’istituto salesiano è strato felice di accogliere la proposta. La professoressa Maddalena Neale, che ha tenuto i contatti per conto del Don Bosco, ha organizzato lo scambio via Facetime, Due famiglie di studenti del Don Bosco si sono rese disponibili per l’accoglienza: i ragazzi che ospitano, quest’estate, avranno la possibilità di trascorrere un equivalente periodo di cinque settimane nell’istituto di Buenos Aires, ospiti della famiglia di Valentín e Melina.
Il primo impatto dei giovani argentini è stato molto buono: l’accoglienza dei coetanei italiani è stata affettuosa e Valentín e Melina, che frequentano in Argentina corsi ad orientamento informatico, si sono subito sentiti a casa nelle aule informatizzate del Don Bosco. «Il “sogno” – commenta la professoressa Neale – è di poter eventualmente ampliare l’esperienza ad altri studenti, creando una sorta di “gemellaggio” tra le due scuole salesiane».

 

Lombriasco – Argentina: così parte l’Alternanza scuola-lavoro per 27 allievi

Questa mattina, all’aeroporto di Caselle, in partenza per l’Argentina 27 allievi della Scuola Agricola di Lombriasco per l’Alternanza Scuola Lavoro del progetto “Solidale di Don Bosco – Giovani in Agricoltura”. Ecco, il racconto grazie alle parole di Don Marco Casanova, direttore dell’Istituto di Lombriasco:

29/01/2018 – Parte così il progetto dell’alternanza scuola-lavoro all’estero nell’ambito dell’accordo con le scuole agrarie salesiane dell’Argentina e quella francese di Ressins. Oggi la partenza del gruppo di 27 allievi che si reca in Argentina con un ricco ed intenso programma di studio di lavoro e di visita della realtà agraria di questo paese dove i salesiani da decenni sono impegnati nella formazione in ambito agrario.
L’iniziativa qualifica la proposta didattica della scuola agraria salesiana di Lombriasco e apre nuove ed interessanti prospettive. Tra una settimana la partenza
del gruppo per la Francia.

Il viaggio è dedicato allo scambio culturale e alla formazione professionale nel settore agricolo. Visiteremo l’ispettoria di Cordoba, la Scuola Agricola Salesiana di Rio IV (Cordoba), la Scuola Salesiana di Enlologia di Rodeo del Medio (Mendoza) e l’ispettoria di Buenos Aires.