Articoli

“La formazione per essere SALESIANI PASTORI OGGI”. Ripercorrendo il quarto video di “È ora di Capitolo 28”

I responsabili della Formazione salesiana tornano ad approfondire alcuni dei numerosi spunti che il Rettor Maggiore ha esplicitato nel quarto video della rubrica “È ora di Capitolo 28”.

In seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

***

“La formazione per essere SALESIANI PASTORI OGGI” non è solo il titolo della quarta Linea Programmatica che il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha consegnato alla Congregazione per il sessennio 2020-2026; piuttosto, è un elemento fondamentale per definire il Salesiano di Don Bosco per i giovani di oggi. Ecco perché, a distanza di qualche settimana dalla pubblicazione in rete del quarto video della rubrica “È ora di Capitolo 28”, pare opportuno tornare ad approfondire, con il contributo dei responsabili della Formazione salesiana, alcuni dei numerosi spunti che il Rettor Maggiore dissemina in quel video.

Già il set del video è un elemento parlante: la cappella di San Francesco di Sales, nel cuore di Valdocco, dove Don Bosco pregava con i suoi primi ragazzi, dove egli crebbe, umanamente, pedagogicamente e spiritualmente i vari Domenico Savio, Michele Magone, Francesco Besucco, Michele Rua, Giovanni Cagliero…

Non è dunque un caso se è in quel luogo che colui che di Don Bosco è il X Successore decide di parlare della formazione. Pur circondato da tanti giovani in formazione iniziale, Don Á.F. Artime alza però lo sguardo verso l’alto, per attestare che “il vero protagonista della formazione è lo Spirito Santo”. Un protagonismo, però, che non annulla la libertà dell’individuo, ma che anzi ne richiede la convinta adesione per aiutare il soggetto a realizzarsi pienamente. Perché lo Spirito Santo può essere il protagonista “sempre che la nostra docilità permetta allo Spirito di fare un vero cammino” – nota subito dopo Don Á.F. Artime.

Egli evidenzia con gioia che Dio ama ancora molto la Congregazione e i giovani poveri “perché amando i giovani, chiama noi, e ci sogna in mezzo a loro” – e di fatti oggi un salesiano su quattro a livello mondiale è un giovane in formazione iniziale. Ma chiarisce pure che la formazione non riguarda solo “il passaggio per alcune delle nostre case”: semplicemente perché non può essere un percorso delimitato nel tempo, che si realizza nei primi anni di vita religiosa e si completa una volta per tutte. Al contrario, afferma il X Successore di Don Bosco, esso “un processo lungo”, che “dura tutta la vita”; un processo caratterizzato da due elementi fondamentali, l’amore verso Dio e l’amore verso i giovani poveri: “Se manca questo amore, questo fascino per Dio e questa generosità per i giovani, faremo altre cose, ma non formazione salesiana” aggiunge ancora.

Alla luce del video del Rettor Maggiore, anche il Consigliere per la Formazione, don Ivo Coelho, ci tiene a sottolineare un fatto: “il percorso formativo non serve a massificare i religiosi uniformandoli ad un unico ideale, ma piuttosto valorizza in ciascun individuo quei tratti che Dio gli ha donato per meglio servire i fratelli e le sorelle. In tal senso la formazione è un processo di grande personalizzazione che richiede processi di vera autenticità e un intenso lavoro artigianale. Ed è un lavoro graduale e delicato, che non si fa in solitudine e che non è limitato nemmeno ai formatori specificamente incaricati, perché è la comunità stessa ad essere formatrice, con quei confratelli che Dio mette sul nostro cammino”.

Da parte sua, invece, il salesiano coadiutore Raymond Callo, collaboratore del Settore per la Formazione, focalizza la sua attenzione su alcuni passaggi finali del video, laddove il Rettor Maggiore parla dell’internazionalità della Congregazione – qualcosa di quanto mai evidente a chiunque frequenti le case salesiane di tutto il mondo, e specialmente le case di formazione iniziale. “Il Rettor Maggiore – afferma – ci offre il giusto approccio: non si tratta di fenomeno da subire, deve essere assunto per quello che è, cioè un’occasione di testimonianza. In un mondo così complesso e con tante divisioni, la nostra realtà comunitaria da tutte le parti del mondo è una vera profezia”.

Il quarto video di “È ora di Capitolo 28” vuole essere una risorsa per l’animazione, la riflessione e il dibattito tra i giovani salesiani in formazione, così come tra tutti i Figli di Don Bosco sparsi per il mondo. È stato visionato già diverse migliaia di volte e viene continuamente scaricato e proiettato in molte comunità come sussidio per l’approfondimento del Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana.

Riflessioni post-capitolari: la quarta linea programmatica spiegata dal Rettor Maggiore

“È ora di Capitolo 28”. La quarta Linea Programmatica del Sessennio spiegata dal Rettor Maggiore. Di seguito l’articolo pubblicato da parte dell’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

***

(ANS – Roma) – Nel documento “Riflessioni post-capitolari” che il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha consegnato alla Congregazione, la quarta Linea Programmatica sviluppa il tema: “La formazione per essere SALESIANI PASTORI OGGI”. Da oggi è disponibile in rete il quarto video della serie “È ora di Capitolo 28”, nel quale Don Á.F. Artime illustra brevemente proprio cosa significhi tutto questo.

Dalla cappella di San Francesco di Sales, nel cuore di Valdocco, dove Don Bosco pregava con i suoi primi ragazzi, il Rettor Maggiore, attorniato da giovani salesiani in formazione di tutto il mondo, parla del “grande dono, ma anche grande sfida” che è la formazione salesiana.

“La formazione è anzitutto un processo lungo, che dura tutta la vita…” in cui “il vero protagonista è lo Spirito Santo” e che si sviluppa attraverso “un processo di grande personalizzazione”, “veramente un lavoro artigianale”. Sono, questi, alcuni degli spunti offerti dal Rettor Maggiore nel video, insieme ad alcune sottolineature sulle caratteristiche della Congregazione oggi: una congregazione giovane, dove un salesiano su quattro si trova nelle tappe iniziali della formazione, e sempre più globale, con comunità sempre più internazionali.

Il video è disponibile in italiano e in spagnolo e sottotitolato in inglese, francese e portoghese, nei rispettivi canali linguistici di ANSChannel.