Salesiani Bra: una lezione speciale
Venerdì 18 marzo nella scuola media di Bra si è svolto un incontro formativo con degli esperti Stedycam di Alba. Si sono trattati il tema del gaming attraverso 3 giochi, e successivamente si è tenuta una riflessione sulla similitudine tra le stories di Instagram e le pitture rupestri.
Qui si riporta il resoconto della giornata, scritto da Carlo Riso e Michelangelo Olivero:
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Venerdì scorso noi di terza media abbiamo svolto un’attività molto interessante. A proporla sono stati tre esperti di Stedycam di Alba, che ci hanno spiegato in modo divertente il mondo digitale. Apprezzabile l’esclusione del povero e bistrattato tema della dipendenza dai social affrontato già in mille modi diversi. Inoltre il metodo utilizzato richiedeva il nostro apporto e questo è stato apprezzato da noi ragazzi che ci siamo sentiti più coinvolti. Inoltre gli argomenti non banali hanno reso queste cinque ore interessanti e non noiose.
La mattinata è stata suddivisa in due momenti in cui sono stati trattati vari temi. Il primo consisteva nel provare tre giochi mobili, dopo i quali l’educatore ha fatto emergere emozioni e reazioni a seconda del tipo di gioco. Dopo aver trattato l’argomento del gaming, in particolare giocando ai tre giochi diversi sui tablet e sui cellulari, che in via eccezionale quel giorno abbiamo potuto utilizzare in classe, uno degli esperti ci ha chiesto una valutazione sui tre giochi, che è stata poi oggetto di discussione con i compagni.
Con un altro esperto abbiamo affrontato il tema delle storie e su come esse non siano molto diverse da 10.000 anni fa: pubblicare una nostra esperienza su Instagram è simile al modo in cui i nostri progenitori incidevano scene di caccia nelle caverne.
Oltre a questi due macroargomenti si è parlato anche del modo in cui i social guadagnano con la pubblicità. Si è discusso infatti su come le aziende non chiedano un contributo in denaro ma in dati: infatti le informazioni su di noi vengono vendute a terzi per una pubblicità sempre più mirata.
Carlo Riso e Michelangelo Olivero