“Campo Pane Lavoro Paradiso” per i ragazzi del CFP a Les Combes
Don Bosco prometteva ai suoi ragazzi il PANE, da mangiare tutti i giorni, il LAVORO, a servizio dei ragazzi più poveri e il PARADISO, dopo una vita vissuta bene per Gesù.
Così ha esordito don Giorgio de Giorgi, economo ispettoriale, nel presentare il primo campo realizzato con i ragazzi di 5 CFP piemontesi: Valdocco, Fossano, Savigliano, Novara e Vercelli. Sono i ragazzi che durante l’anno hanno prestato il loro prezioso aiuto nei servizi di logistica durante i ritrovi Mgs e Savio club. Obiettivo del campo: fare un po’ di manutenzione e riordino della casa e del giardino di Les Combes e vivere insieme dei momenti di fraternità.
Dal 20 al 24 giugno, 16 valorosi ragazzi si sono dati da fare per pitturare staccionata di legno e panchine (compresa la panchina dove si sedeva San Giovanni Paolo II per ammirare il paesaggio), per sistemare rubinetti o scarichi che non funzionavano (idraulici), per cambiare lampadine che non andavano (elettricisti). Hanno inoltre eliminato pezzi di staccionata di legno ormai marcia e soprattutto hanno ridato vita ad una piccola oasi di preghiera dedicata alla Madonna e a don Bosco situata all’ingresso della casa totalmente invasa da rovi e sterpaglie. Hanno tagliato erba intorno alla casa e pulito e riordinato alcuni locali e l’esterno della casa. Il grande Massimo ha guidato i giovani nei lavori di giardinaggio e Chiara è diventata un po’ la mamma di tutti.
Venerdì, giornata di gita, un sole splendido ci ha accompagnati durante la salita al Rifugio delle Marmotte, situato a 2142 m, che è gestito da volontari dell’Operazione Mato Grosso, trasportando a spalla il necessario alla gestione del rifugio. Da lì siamo poi saliti con alcuni al Plan de Feyes a 2.400 m circa.
Tanto lavoro, ma non è mancato il pane e qualcosa più del pane, perché i due splendidi cuochi ci hanno viziato con la loro squisita cucina. Per ultimo abbiamo anche assaggiato il PARADISO, grazie al clima che si è creato con i giovani salesiani Antonio, Franz e Maggio, la presenza gradita di suor Chiara, la paternità di don Giorgio e la spontaneità e gioia che i nostri giovani hanno portato. Il gioco, le testimonianze sui santi, la semplice preghiera e le liturgie vissute nella semplicità e raccoglimento hanno fatto tutto il resto.
Bellissima esperienza per i nostri ragazzi, che sono tornati a casa con un impegno personale da vivere in quest’estate. Buon cammino.