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CFP Novara: incontrare Maestri

Dal sito dei salesiani di Novara.

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Don Bosco insegnava ai suoi ragazzi ad avere grandi sogni e augurava loro di trovare maestri da guardare, da cui imparare e a cui ispirarsi.

Il giorno 16 gennaio alcuni ragazzi della prima e della seconda ristorazione del CNOS-FAP di Novara hanno avuto la possibilità di incontrare proprio uno di questi maestri: lo chef Dushan WamaKulasuriya.

Lo chef Dushan guida la cucina innovativa del ristorante Moa presso il Centro del benessere di Caltignaga, la sua esperienza decennale nelle cucine stellate di Antonio Guida, Enrico Bartolini e Norbert NiederKoplfer hanno contribuito alla sua elevata preparazione culinaria.

Passione, sogno, fatica, volontà sono parole che spesso sono risuonate nel suo racconto. Come Giovanni Bosco anche lui è partito dal basso, ha imparato un mestiere, si è appassionato e ha scoperto che un sogno si realizza con la fatica, la determinazione, l’incontro di buoni amici e rimanendo fedele ai valori più importanti.

Ha ricordato ai ragazzi che lavorare in cucina richiede determinazione e spirito di sacrificio, che occorre una grande passione e un grande studio per diventare buoni chef, che occorre saper fare squadra, essere umili, educati e determinati.

Sicuramente la sua storia servirà di sprone ai nostri ragazzi che iniziano ora a sognare.

CFP Novara: un Natale di servizio

Dal sito dei salesiani di Novara.

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Nei giorni 20, 21 e 22 dicembre i ragazzi frequentanti i corsi di operatore alla ristorazione delle prime due annualità del CNOS-FAP di Novara sono stati impegnati in diversi servizi.

La serata del 20 è stata allestita una cena alla presenza del signor ispettore don Leonardo Mancini e della CEP della casa nei nuovi locali del laboratorio rinnovato.

Il profumo del risotto con fonduta di gorgonzola, il polpo arrosto e la bavarese al lime sono stati serviti con classe e molta attenzione e hanno allietato i palati e la vista di tutti i commensali.

Nella serata del 21 invece i ragazzi hanno servito durante il cenone del liceo all’incirca 600 persone e la serata successiva hanno preparato un apericena per gli 800 ospiti della scuola media.

Il carico di lavoro e impegno è stato davvero tanto ma scoprire che una vita al servizio degli altri rende felici e forse il regalo più bello che si possa desiderare a Natale.

Un piccolo aneddoto di queste giornate proviene da una conversazione rubata tra due ragazzi in cucina:

“Non mi sento più le gambe dalla stanchezza”

confidava uno e l’altro rispondeva:

“Non ti preoccupare, è tutto normale, don Bosco prometteva ai suoi ragazzi: pane, lavoro e paradiso!”.

È il nostro augurio per tutti.