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Festa di Primavera a Muzzano con la consegna degli attestati di qualifica del Cnos-FAP

Come ogni anno il termine dell’anno formativo al Cnos-Fap di Muzzano, il Centro di Formazione Salesiano nella Valle Elvo, è occasione di festa e momento per “ritornare” sui momenti più importanti dell’anno che allievi e formatori hanno trascorso insieme tra lezioni teoriche, esperienze pratiche in laboratorio, visite tecniche, stage e progetti didattici oltre che occasione per riaccogliere gli allievi che l’anno precedente hanno terminato il loro percorso formativo conseguendo loro l’attestato di qualifica o la certificazione finale.

Il Direttore dell’Opera Salesiana, Don Genesio Tarasco, accogliendo gli allievi e le loro famiglie insieme a quanti hanno fatto ritorno al Centro della Valle Elvo per ritirare l’attestato di qualifica ha voluto esprimere il suo compiacimento per le attività svolte nel Centro di Formazione Professionale che bene rappresentano lo stile salesiano e la vocazione salesiana di crescere i giovani accompagnandoli ad essere, secondo il sogno di Don Bosco, “buoni cristiani e onesti cittadini”.

Insieme a lui il Direttore del Centro di Formazione di Vigliano e di Muzzano Roberto Battistella, ha voluto ricordare ai neo qualificati ma anche ai ragazzi che ancora la qualifica devono raggiungere l’importanza della formazione continua sottolineando anche come la “Casa di Don Bosco” che li accolti in questi anni sarà sempre luogo pronto a riaccoglierli nel percorso della loro vita professionale e personale.

La serata è proseguita fluida tra filmati dell’anno appena concluso, quelli degli anni precedenti per “celebrare” i giovani neo qualificati e quelli dei recenti concorsi nazionali del settore Energia di tutta la Federazione CNOS FAP tenutisi proprio a Muzzano la scorsa settimana intervallati dalle coreografie proposte dalla ragazze del corso per acconciatori.

Momento finale è stata la presentazione del progetto 2018. Alla presenza di Domenico Cipolat, referente provinciale di Libera, è stato presentato uno stralcio dello spettacolo teatrale che i ragazzi e le ragazze hanno realizzato sul tema della legalità inscenando un vero e proprio processo alla mafia con testimonianze e interrogatori dimostrando come la Formazione Professionale non solo sia in grado di fornire solide basi per confrontarsi con il mondo del lavoro ma sia capace anche di accompagnare i giovani che la scelgono in percorsi culturali ambiziosi.

Lungo tutto l’anno infatti i ragazzi hanno acquisito informazioni, testimonianze, si sono cimentati in ricerche che hanno prodotto una grande quantità di materiale che ha consentito la realizzazione di una sceneggiatura che ha riscosso grandi apprezzamenti e che ha già ripagato i giovani studenti oltre che con attestati di stima anche con un viaggio premio a Roma. Proprio durante la serata sono stati conferiti ai cinquanta partecipanti al viaggio gli attestati provenienti direttamente dalla Camera dei Deputati a ricordo del loro passaggio neiluoghi simbolo delle nostre istituzioni repubblicane.

Protagonisti della serata sono stati soprattutto i ragazzi che hanno ricevuto gli attestati al termine dei percorsi formativi dello scorso anno.

Hanno ricevuto la Qualifica Professionale di Operatore del Benessere Acconciatore: Alberti Manuel,
Bertocco Benedetta, Chiaverina Laura, Dervishi Sarah, Di Donato Priscilla, Givonetti Alessandra, Guariento Rebecca, Lunardi Linda, Morelli Nicole, Munaretto Giulia, Negro Pet Alice, Pezzin Giulia, Pracca Martina, Rusu Daiana Iuliana, Saggia Giorgia, Schiavone Rosa, Toninello Elisa.

Gli allievi che hanno conseguito la Qualifica Professionale in Operatore di Impianti Termidraulici sono stati: Bertinetti Andrea, Boukssim Ayoub, Cozza Italo, Delfino Domenico Nico, Di Francesco Samuel, Fina’
Daniele, Maffeo Nicholas, Muscas Gabriele, Perone Daniel, Romano Simone, Rosazza Alessio, Rusta Gabriele, Toeschi Mattia.

Hanno frequentato il corso Accompagnamento alla Scelta Professionale con indirizzo Carrozzeria conseguendo la Certificazione di Frequenza con Profitto gli allievi: Baratella Lorenzo, Bono Antonino, Caballero Jose Alberto, Condercuri Giuseppe, Ferrari Matteo, Khallafi Mohamed, Lechqer Youssef, Pozzo Andrea, Ragba Ilias, Toppi Gabriele, Viero Stefano.

La serata si è conclusa con il ricco buffet preparato dai formatori del Centro Muzzanese che ha consentito di
vivere quello spirito di famiglia tanto caro al mondo salesiano.

(Articolo a cura di Stefano Ceffa, Coordinatore Centro di Muzzano)

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Si segnala la notizia elaborata dalla redazione de “Il Biellese” del 25/05/2018 a firma di Donata Belossi:

GLI ALLIEVI DEL CNOS FAP

Trovare lavoro con la formazione
La festa per la consegna degli attestati a Muzzano

Trovare lavoro al termine del ciclo scolastico ormai è un’impresa che mette ansia ai ragazzi e alle famiglie, ma la scelta dell’indirizzo, al termine della terza media, può facilitare il futuro passaggio scuola-lavoro. Lo dimostra il Centro di Formazione salesiano, Cnos Fap di Muzzano, che vanta un record di ex alunni occupati in tempi record. E’ stato il direttore del Cnos di Vigliano e di Muzzano Roberto Battistella a ricordarlo nella tradizionale festa di fine a Muzzano. «La Casa di Don Bosco» ha detto il professore agli studenti «sarà sempre un luogo pronto a riaccogliervi nel percorso della vostra vita professionale e personale. La formazione continua è essenziale». Prima della consegna degli attestati i docenti hanno riproposto ai genitori i momenti più importanti dell’anno: lezioni teoriche, esperienze pratiche in laboratorio, visite tecniche, stage e progetti didattici, viaggi e premiazioni. Soddisfatto il direttore dell’Opera Salesiana don Genesio Tarasco: «La scelta dei programmi e della didattica bene rappresentano la vocazione salesiana di crescere i giovani accompagnandoli ad essere, secondo il sogno di Don Bosco, buoni cristiani e onesti cittadini». Protagonisti della serata i ragazzi che hanno ricevuto gli attestati al termine dei percorsi formativi. Qualifica Professionale di Operatore del Benessere Acconciatore: Manuel Alberti, Benedetta Bertocco, Laura Chiaverina, Sarah Dervishi, Priscilla Di Donato, Alessandra Givonetti, Rebecca Guariento, Linda Lunardi, Nicole Morelli, Giulia Munaretto, Alice Negro Pet, Giulia Pezzin, Martina Pracca, Daiana Iuliana Rusu, Giorgia Saggia, Rosa Schiavone, Elisa Toninello. Qualifica Professionale in Operatore di Impianti Termoidraulici: Andrea Bertinetti, Ayoub Boukssim, Italo Cozza, Domenico Nico Delfino, Samuel Di Francesco, Daniele Finà, Nicholas Maffeo, Gabriele Muscas, Daniel Perone, Simone Roman, Alessio Rosazza, Gabriele Rusta, Mattia Toeschi. Accompagnamento alla Scelta Professionale con indirizzo Carrozzeria conseguendo la Certificazione di Frequenza con profitto gli allievi: Lorenzo Baratella, Antonino Bono, Jose Alberto Caballero, Giuseppe Condercuri, Matteo Ferrari, Mohamed Khallafi, Youssef Lechqer, Andrea Pozzo, Ilias Ragba, Gabriele Toppi, Stefano Viero.

Studente del Cnos-Fap di Saluzzo primo nel XII concorso nazionale turistico alberghiero

Studente del Cnos Fap di Saluzzo primo nel XII concorso nazionale turistico alberghiero
Le sue ricette hanno convinto tutti

“Dal 15 al 18 maggio si è svolto al centro Cnos Fap di Roma “Borgo Ragazzi” il concorso nazionale dei “capolavori” del settore turistico alberghiero del CNOS Fap Nazionale, dove erano coinvolti 10 centri di formazione professionale d’Italia. Il tema del concorso di quest’anno era lo “street food”: i ragazzi dovevano presentare due prodotti salati e uno dolce, studiati ed ideati durante l’anno formativo in corso. La preparazione del concorrente inizia già a settembre ed è frutto di varie sperimentazioni nei nostri laboratori. La gara si svolgeva in tre giornate: il primo giorno era prevista una prova teorica; il secondo giorno, con un lavoro a squadre, i concorrenti dovevano proporre un menù completo (dall’antipasto al dolce) con un budget di 25 euro; il terzo giorno hanno presentato i tre prodotti (due prodotti salati e un dolce) ideati nelle proprie sedi durante l’anno formativo in corso e preparati per l’occasione. La somma dei punteggi delle varie prove ha visto Samuele Moine, allievo della classe 3° Panettieri/Pasticceri del centro Cnos-Fap di Saluzzo, salire sul podio più alto vincendo la prova a squadre, la prova a tema (le tre ricette) ed il XII Concorso Nazionale turistico alberghiero nel suo complesso.

Samuele Moine ha presentato, insieme al suo formatore di riferimento, Riccardo Vottero, le seguenti ricette:

– “Il triangolo del Piemonte“: focaccia con farina macinata a pietra, salsiccia di Bra, porro di Cervere e fontina d’alpeggio;
– “a spasso nelle nostre vallate“: bicchiere di polenta integrale con fonduta di toma e timo e cervo al civet;
– “Il primo incontro non si scorda mai“: Mousse di “persi pien” rivisto in chiave moderna.

Nel 2016 il Concorso Nazionale dei Capolavori del settore turistico/alberghiero si svolse nella sede del Cnos-Fap di Savigliano.

(Articolo tratto dall’edizione del 22/05/2018 di TargatoCN.it,
clicca qui per accedere alla notizia
)

Fossano: “Non pensate mai di essere i migliori, vi aiuterà molto a capire la diversità”

A vent’anni dall’ultima visita di un Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Àngel Fernández Artime, X successore di don Bosco, ha intrattenuto i ragazzi del più grande Centro di Formazione Professionale CNOS-FAP della provincia di Cuneo, quello di Fossano, di cui ha benedetto il nuovo laboratorio di impianti termo idraulici ed energetici.

Il mondo è bello, bellissimo. Le nazioni sono l’una diversa dall’altra. Le culture sono diverse. La gente ovunque è molto accogliente. Non pensate mai di essere i migliori, vi aiuterà molto a capire la diversità. Non lasciate che i politici di turno influenzino il vostro pensiero, voi avete un cuore, siate voi a scegliere a cosa credere ed a cosa pensare. E non dimenticate mai che il vostro popolo, quello italiano, è un popolo di migranti”. È un messaggio di apertura e di confronto tra popolazioni, tra religioni e tra culture diverse quello lanciato oggi (lunedì 21 maggio, ndr) dal Rettor Maggiore dei Salesiani don Àngel Fernández Artime ai ragazzi del Centro di Formazione Professionale Salesiano CNOS-FAP di Fossano.

L’ultima visita di un Rettor Maggiore dei Salesiani a Fossano risale a vent’anni fa. Un dato, da solo, in grado di evidenziare l’importanza storica della visita odierna del X successore di Don Bosco, per la quale esprime tutta la sua soddisfazione Don Bartolomeo Pirra, direttore dell’istituto fossanese: “Il Rettor Maggiore ha deciso di venire a visitare questo istituto, questa casa, perché ben esprime il sogno di Don Bosco. Ragazzi bravi ed impegnati, formatori appassionati che li seguono e laboratori all’avanguardia fanno del centro che dirigo un punto di riferimento di tutto il Piemonte. Da parte mia ringrazio la Provvidenza che continua a fornirci gli strumenti per poter continuare ad andare avanti”.

Grazie alle sue spiccate doti comunicative, don Àngel ha infiammato la platea infondendo un messaggio di speranza e di pace ed ha spiegato come Don Bosco sarebbe stato felice in mezzo quei ragazzi: “Oggi avrebbe il vostro taglio di capelli, anche lui avrebbe un cellulare e un account su un social network. Ai suoi tempi il mezzo di comunicazione più evoluto era la tipografia così volle avere la tipografia più all’avanguardia per quei tempi”.

In conclusione, prima della benedizione di rito, un invito speciale rivolto con il cuore ai ragazzi affinché ambiscano e credano sempre in ciò che fanno: “Non rinunciate mai ai vostri sogni, perché il giorno in cui smetterete di sognare, significherà che state diventando vecchi”.

Al via il bando per i percorsi di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS) 2018-2019

Nella sezione Economia de “Il Nuovo Braidese“, il giornale della città, è stato pubblicato il seguente articolo relativo all’apertura del bando per i percorsi di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS) 2018-2019:

E’ aperto fino al 22 maggio il bando per la presentazione di percorsi annuali di istruzione e formazione tecnica superiore, che formano figure professionali adeguate alla domanda proveniente dal mondo del lavoro, con riguardo al sistema dei servizi, degli enti locali e dei settori produttivi interessati da innovazioni tecnologiche e internazionalizzazione dei mercati. CNA invita le imprese associate interessate ad accogliere studenti in qualità di tirocinanti o stagisti a manifestare formalmente tramite l’apposita dichiarazione di interesse disponibile presso gli uffici dell’Associazione.

Il documento potrà essere inviato direttamente a CNOS-FAP Regione Piemonte, capofila del progetto in via di presentazione. Le dichiarazioni di interesse dovranno pervenire, anche via email ed in formato Pdf o Word, entro il 14/15 Maggio all’indirizzo riportato in calce in quanto la scadenza di presentazione del progetto è il 18 maggio p.v.. Si fa presente che tali dichiarazioni rappresentano esclusivamente una sorta di dichiarazione di volontà all’utilizzo di stagisti/tirocinanti.

 

Da Aranjuez a Bra: studenti spagnoli in Municipio

Si segnalano gli articoli realizzati in occasione degli scambi scolastici e formativi tra Bra e la Spagna.
 

Da Aranjuez a Bra: studenti spagnoli in Municipio

Proseguono gli scambi scolastici e formativi tra i due istituti salesiani
Gli studenti in visita in Municipio
Nove allievi della scuola salesiana Loyola di Aranjuez di Madrid, accompagnati dal coordinatore David Roman Maqueda, da una docente spagnola e dal direttore del Cfp di Bra Valter Manzone hanno fatto visita ieri mattina, martedì 8 maggio 2018, in Comune a Bra, dove hanno incontrato una delegazione della Giunta municipale. I ragazzi, che ad Aranjuez frequentano le classi della formazione professionale basica (percorso Acconciatori, Amministrativi, Meccanici ed Elettricisti), hanno trascorso un mese in città, per un’esperienza formativa e lavorativa in aziende del territorio, nell’ambito di un consolidato scambio scolastico tra l’istituto salesiano spagnolo e quello locale. Mentre per i nove giovani ricevuti a Palazzo Municipale lo stage in Italia sta giungendo al termine, restano ancora sotto la Zizzola per qualche settimana i colleghi della formazione professionale di grado intermedio, in città per un totale di 3 mesi; a febbraio e marzo è toccato invece agli studenti del Centro di Formazione Professionale cittadino volare in Spagna, in quello che è stato il settimo anno di proficuo scambio scolastico. Da parte dell’Amministrazione comunale cittadina il ringraziamento al personale dell’istituto spagnolo e del Cfp-Cnos braidese per l’impegno nel portare avanti questo progetto,”esperienza significativa, non solo dal punto di vista scolastico, nel percorso formativo degli studenti”.
 

Dalla Spagna a Bra: studenti iberici in Municipio 

Nove allievi della scuola salesiana Loyola di Aranjuez di Madrid hanno fatto visita in Comune a Bra Nove allievi della scuola salesiana Loyola di Aranjuez di Madrid, accompagnati dal coordinatore David Roman Maqueda, da una docente spagnola e dal direttore del Cfp di Bra Valter Manzone hanno fatto visita ieri mattina, martedì 8 maggio 2018, in Comune a Bra, dove hanno incontrato una delegazione della Giunta municipale. I ragazzi, che ad Aranjuez frequentano le classi della formazione professionale basica (percorso Acconciatori, Amministrativi, Meccanici ed Elettricisti), hanno trascorso un mese in città, per un’esperienza formativa e lavorativa in aziende del territorio, nell’ambito di un consolidato scambio scolastico tra l’istituto salesiano spagnolo e quello locale. Mentre per i nove giovani ricevuti a Palazzo Municipale lo stage in Italia sta giungendo al termine, restano ancora sotto la Zizzola per qualche settimana i colleghi della formazione professionale di grado intermedio, in città per un totale di 3 mesi; a febbraio e marzo è toccato invece agli studenti del Centro di Formazione Professionale cittadino volare in Spagna, in quello che è stato il settimo anno di proficuo scambio scolastico. Da parte dell’Amministrazione comunale cittadina il ringraziamento al personale dell’istituto spagnolo e del Cfp-Cnos braidese per l’impegno nel portare avanti questo progetto, “esperienza significativa, non solo dal punto di vista scolastico, nel percorso formativo degli studenti”.
ILBRAIDESE, edizione cartacea del 12 Maggio 2018.

Ri-Generation Lab: offrire un’occasione di lavoro a giovani in difficoltà

Si propone una breve rassegna stampa sulla neonata iniziativa di San Salvario – frutto della collaborazione tra l’Associazione Cnos-Fap, la Pastorale Giovanile Salesiana, la Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Torino, in collaborazione con l’impresa Astelav Srl – dal titolo “Ri-generation Lab”, una sperimentazione di un nuovo format educativo-formativo rivolto a minori e adolescenti in situazioni di svantaggio e con maggiori difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro.

LA VOCE E IL TEMPO, edizione del 13 Maggio 2018. Articolo a cura di Stefano DI LULLO.

SALESIANI – UN PROGETTO PER I MINORI CHE NON VANNO A SCUOLA

I neet di San Salvario ripareranno lavatrici

«Il problema dei neet non si può identificare solo nella mancanza di concrete opportunità formative e lavorative, ma spesso di una comunità che dia fiducia e accompagni anche quei ragazzi che non sono in grado di ‘stare dentro’ a percorsi strutturati». È questa la convinzione che ha portato la Pastorale giovanile dei  Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta ad avviare a San Salvario, da lunedì 14 maggio, un laboratorio  professionale per la riparazione di elettrodomestici rivolto ai ragazzi minori che hanno abbandonato i circuiti della formazione e rimangono «parcheggiati» sulle strade.

«Ri-Generation Lab» è il nome del progetto coordinato dalla parrocchia Ss. Pietro e Paolo, dall’oratorio salesiano San Luigi, dal Centro di formazione professionale Cnos Fap dei Salesiani del Piemonte e dall’azienda Astelav srl di Vinovo. La parrocchia ha concesso all’azienda un locale in via Saluzzo 39 da adibire a negozio per la vendita di elettrodomestici rigenerati, a fianco è stato predisposto un laboratorio- officina che diventerà la scuola per 7 ragazzi che né studiano né lavorano (sono previste 100 ore di corso, più un tirocinio). L’associazione Cnos-Fap si occuperà di riconoscere le competenze acquisite per la qualifica di formazione professionale.

«Questo progetto, che nasce in forma sperimentale», evidenzia don Mauro Mergola, salesiano, parroco di Ss. Pietro e Paolo e direttore dell’oratorio San Luigi, «vuole lanciare un messaggio alle istituzioni sulla necessità di strutturare percorsi di formazione professionale più flessibili e integrati con l’accompagnamento  educativo».

I ragazzi provengono in parte dalla comunità per minori stranieri non accompagnati ospitata all’oratorio San Luigi e in parte sono segnalati dal progetto comunale contro la dispersione scolastica «Provaci ancora Sam» portato avanti dagli oratori salesiani torinesi.

«Nel momento in cui il ragazzo si sente accolto e stimato», conclude don Mergola, «allora può dare il massimo, se si sente un peso ecco che ricerca forme per evadere dalla realtà con il rischio di cadere nella rete della devianza. Ciò che conta è costruire una relazione educativa che permette di raccogliere dei frutti». Il progetto sarà inaugurato ufficialmente lunedì 21 maggio alle 18 in via Giacosa 8 alla presenza del Rettor Maggiore dei Salesiani don Ángel Fernandez Artime.

 

TORINOOGGI.IT, 9 maggio 2018 (clicca qui per accedere alla pagina)

Un “Ri-Generation Lab” per offrire un’occasione di lavoro a giovani in difficoltà

L’iniziativa vede impegnati Cnos-Fab, la Pastorale Giovanile Salesiana, la Parrocchia Santi Pietro e Paolo e l’impresa Astelav Srl. I ragazzi seguiranno un corso di riparazioni e rigenerazioni di elettrodomestici

L’Associazione Cnos-Fap, la Pastorale Giovanile Salesiana, la Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Torino, in collaborazione con l’impresa Astelav Srl, avvieranno la sperimentazione di un nuovo format educativo-formativo rivolto a minori e adolescenti in situazioni di svantaggio e con maggiori difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Si chiama “Ri-Generation Lab” e vuole offrire l’opportunità, mediante un corso per “Riparazioni e rigenerazione di elettrodomestici”, di “mettere in pratica valori che si basano sull’economia circolare: creare lavoro per chi è in difficoltà e rimettere sul mercato elettrodomestici che erano destinati alla rottamazione, quindi salvaguardare le persone e l’ambiente. Astelav, forte di una pluriennale esperienza maturata nel campo degli elettrodomestici e dei ricambi, mette a disposizione i propri tecnici, le proprie competenze e capacità per insegnare ai ragazzi le prime buone pratiche per effettuare la riparazione di elettrodomestici e dare così a loro una prospettiva di inserimento sociale e di futuro lavorativo”, come sottolinea Giorgio Bertolino, amministratore delegato di Astelav Srl.

L’inaugurazione del progetto “Ri-Generation Lab” si terrà lunedì 21 maggio 2018, alle 18 presso i locali della Parrocchia Santi Pietro e Paolo, in Via Saluzzo, 39 angolo Via Giacosa a Torino.

Per l’occasione, oltre ai rappresentanti dei diversi Enti coinvolti, sarà presente il Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, X successore di Don Bosco, che presiederà la cerimonia del taglio del nastro, perchè per i salesiani “la prima preoccupazione è che i giovani, in particolare i più poveri e bisognosi, possano avere delle opportunità per dare dignità alla propria vita. Papa Francesco dice: “Il lavoro è una priorità umana. E, pertanto, è una priorità cristiana”. Così con questo nuovo progetto vogliamo continuare a ripercorrere le orme del nostro fondatore San Giovanni Bosco” afferma don Enrico Stasi, ispettore dei Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Tale iniziativa, anche alla luce dell’eterogeneità degli enti attuatori, si propone di realizzare nuove pratiche inclusive, concorrendo alla sperimentazione di spazi di welfare comunitario, coniugando lavoro, formazione, educazione.

 

LA STAMPA, 22 maggio 2018, Circoscrizione 8/San Salvario

Il negozio di frighi e lavatrici riparati dai ragazzi in difficoltà

Pier Francesco Caracciolo

Nel nuovo punto vendita Astelav, a San Salvario, si possono comprare elettrodomestici riparati e rimessi a
nuovo da giovani rimasti fuori da percorsi scolastici o dal mondo del lavoro. Ragazzi tra 16 e 18 anni, che non conoscono la nostra lingua o arrivano da contesti familiari difficili, e per questo faticano anche a intraprendere corsi professionali. Il negozio in via Saluzzo 39 (angolo via Giacosa) è stato inaugurato ieri grazie a un accordo con la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. I salesiani, proprietari dei muri, hanno dato in affitto i locali. La ditta di Vinovo, che da 55 anni distribuisce ricambi per elettrodomestici ed è coinvolta
nel salvataggio di Embraco, ha ristrutturato uno spazio in più, il negozio accanto, e messo a disposizione i
propri tecnici. Così ha permesso la nascita di un laboratorio ad hoc: uno spazio in cui 6 giovani italiani e stranieri – provenienti dal centro di accoglienza per minori non accompagnati dell’oratorio San Luigi, in via Ormea, o in arrivo dal progetto contro la dispersione scolastica «Provaci ancora Sam» – possano imparare a «rigenerare» lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi destinati al macero. Gli obiettivi? «Aiutare questi ragazzi ad acquisire autostima e riscoprire interessi e passioni che in contesti difficili si rischia di perdere – spiega don Mauro Mergola, il parroco dei Santi Pietro e Paolo -. Nella speranza che questo possa avvicinarli verso una vera professione».Il progetto, Ri-Generation Lab, è stato realizzato col sostegno della Compagnia di San Paolo. Al taglio del nastro, oltre al fondatore di Astelav Giorgio Bertolino, erano presenti vertici salesiani e istituzioni: il rettor
maggiore don Angel Fernandez Artime, l’ispettore del Piemonte don Enrico Stasi, l’assessora regionale Monica Cerutti e quella comunale Sonia Schellino, il presidente di circoscrizione Davide Ricca. I 6 ragazzi,
da qui a luglio, seguiranno un corso di 100 ore. In parte è teorico, ed è già iniziato la scorsa settimana presso il centro Valdocco, con l’aiuto dei docenti del Cnos-Fap (centro di formazione salesiano). Le lezioni pratiche sono partite ieri nel laboratorio di via Saluzzo. Con successo: i ragazzi hanno fatto ripartire una vecchia Ariston sostituendo la vasca e una resistenza. Appena sarà pronto, sarà il primo degli elettrodomestici in arrivo dal laboratorio messo in vendita nel nuovo negozio. Affiancherà altri frigoriferi o
lavastoviglie usati, recuperati e messi in commercio da Astelav. Al termine del corso, i ragazzi ritenuti idonei parteciperanno a un tirocinio all’interno dell’azienda: «Siamo al lavoro per aiutare i giovani delle fasce più deboli – ha detto don Stasi -. Per questo siamo in contatto con altre aziende: vogliamo far partire a breve progetti analoghi».

 

TORINOOGGI.IT, 22 maggio 2018 (clicca qui per accedere alla pagina)

A San Salvario per don Bosco
giovani stranieri “rigenerano” elettrodomestici

Inaugurato alla presenza del rettor maggiore dei salesiani Ángel Fernández Artime, il progetto “Ri- generation” nasce dalla collaborazione tra l’agenzia formativa Cnos-Fp, la Pastorale Giovanile Salesiana, la Parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo e l’impresa Astelav, protagonista anche nel dopo-Ebraco

Provengono dal Senegal, dall’Albania, dal Gambia, dall’Ecuador. Oppure sono nati qui da genitori arrivati  in Italia tanto tempo fa, e sentono il richiamo della terra madre. Come tutti gli adolescenti hanno dei sogni nel cassetto, coltivati in una terra non sempre disponibile ad aprirsi all’accoglienza. Vorrebbero mettere da parte qualche soldino, ma spesso non sanno da dove cominciare.

“Se vuoi che i giovani facciano quello che tu ami, ama quello che piace ai giovani“, diceva don Giovanni Bosco. Ed è proprio in suo nome che è partito, a San Salvario, un nuovo progetto sperimentale dedicato ai tanti ragazzi del quartiere che vivono in condizioni non facili e chiedono una mano per incanalare la giusta strada verso il mondo del lavoro.

L’agenzia formativa Cnos-Fap, la Pastorale Giovanile Salesiana, la parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo, in collaborazione con l’impresa Astelav (già protagonista della reindustrializzazione di Embraco, insieme ai cino-israeliani di Ventures Production) e il sostegno della Compagnia di San Paolo, sono gli attori protagonisti di “Ri-generation”, un nuovo format educativo rivolto a minori in situazioni di svantaggio sociale. In occasione del lancio del progetto, ha fatto visita alla sede di via Saluzzo il rettor maggiore dei salesiani don Ángel Fernández Artime, in Piemonte già da qualche giorno.

Da maggio a luglio, i ragazzi preselezionati affronteranno 100 ore di corso pratico di riparazione  elettrodomestici, per poi avviare, a settembre, dei tirocini mirati a un vero e proprio inserimento lavorativo. Alla base di tutto, l’economia circolare, il senso del riutilizzo antispreco, l’abilità manuale nell’aggiustare ciò che comunemente finirebbe nella spazzatura. Un’esperienza pensata per piccoli gruppi, nella dimensione comunitaria della parrocchia, con del personale qualificato capace di unire teoria e pratica in una sola offerta formativa.

All’inaugurazione erano presenti anche l’ispettore salesiano don Enrico Stasi, Giorgio Bertolino, padre fondatore dell’azienda, l’assessora regionale alle pari opportunità e immigrazione Monica Cerutti e  l’assessora comunale alle politiche sociali Sonia Schellino.

“Da tempo i salesiani sono attenti alla dispersione scolastica e alle possibilità lavorative per i giovani”, ha spiegato l’ispettore. “L’idea iniziale è di don Bosco: unire l’educazione all’autonomia professionale. Spesso in soli tre anni di corso i ragazzi non riescono ad apprendere abbastanza, quindi questa nuova proposta formativa vuole essere una possibilità in più in vista di un futuro sostenibile”.

I ragazzi un tempo protetti sotto l’ala del santo sociale per eccellenza, don Bosco, sono oggi i cosiddetti “neet”, acronimo di “not (engaged) in education, employment or training”. In sostanza, giovani senza un lavoro né una base d’istruzione solida e completa.

L’idea è nata due anni fa dall’incontro tra la famiglia Bertolino e il parroco dell’oratorio San Luigi, don Mario Mergola. Ecco l’idea di fornire ai ragazzi lì accolti un’istruzione tecnica, coniugando l’attenzione per l’ambiente alle possibilità concrete di lavoro.

“Rigenerare” prende quindi il significato di “restituzione della dignità” in senso lato: agli oggetti destinati alla spazzatura, alle persone senza lavoro e prospettive.
“La prospettiva futura per questi giovani è di diventare riparatori eccellenti con competenze sia tecniche che commerciali”, spiegano i Bertolino, commossi nel vedere riparata la prima lavatrice Ariston.

Nel laboratorio si prendono elettrodomestici destinati ai rifiuti e si rigenerano rendendoli nuovamente funzionali. Un processo che, nei disegni imprenditoriali illuminati come quelli dell’Astelav, dovrebbe diventare sempre più preponderante.

“L’interdisciplinarità è fondamentale – ha commentato l’assessora Cerutti – e questo progetto ci porta a riflettere sulla sostenibilità mettendo in atto un modello formativo molto più snello. Ragioniamo in termini di discriminazione positiva, riconoscendo le potenzialità di questi ragazzi”.

“La dimensione del sogno per don Bosco era fondamentale – ha aggiunto l’assessora Schellino – e dobbiamo far sì che oggi questi ragazzi possano trovare nella società dei punti di riferimento per realizzare ciò che desiderano. San Salvario va rivalutato come quartiere pieno di solidarietà, capace di far nascere iniziative simboliche come questa, una formazione professionale manuale per la quale i salesiani vantano una lunga tradizione”.

“Aiutiamoli a diventare finalmente dei professionisti”, ha esortato infine don Artime. “Ci sono un’azienda e le istituzioni che si stanno impegnando insieme. Noi salesiani, del resto, nei giovani abbiamo sempre creduto tanto”.

CORRIERE DELLA SERA, edizione di Torino, 22 maggio 2018 

Negozio e laboratorio, Astelav fa il bis in San Salvario

Sette migranti assunti per rigenerare gli elettrodomestici. E alla Embraco si riconvertiranno frigoriferi

Lisa Di Giuseppe

Sette ragazzi da sette Paesi diversi. Vengono da Ecuador, Nigeria, Marocco, Albania, Senegal, Gambia e
Romania gli ultimi arrivati in casa Astelav: l’azienda di Vinovo fa il bis nel business della rigenerazione,
inaugurando a San Salvario il Ri-Generation Shop e il Ri-Generation Lab.
Dopo l’inaugurazione del primo negozio a Porta Palazzo, oggi arriva il secondo: uno store di elettrodomestici rigenerati al portone affianco, in cui ha sede il laboratorio dove gli operai insegnano il
mestiere alle nuove leve. Forze fresche che condividono lo stesso destino: aver raggiunto l’Italia da minori
non accompagnati.

Insieme ai Salesiani della parrocchia di San Pietro e Paolo, la famiglia Bertolino, da 55 anni alla guida della ditta, ha infatti scelto di dar loro l’opportunità di imparare un mestiere. Di qui l’idea di far partire un corso di 100 ore teoriche e pratiche che permetterà ai sette ragazzi di apprendere le basi della professione ed eventualmente di proseguire il lavoro in Astelav.

Ancora una volta, spiegano i Bertolino, nell’attività dell’azienda si cerca di combinare l’attenzione al territorio con il benessere di chi lo abita. Racconta Ernesto, figlio del fondatore Giorgio e responsabile marketing: «Puntiamo sull’economia circolare: recuperiamo oggetti che altrimenti verrebbero buttati. In più, cerchiamo di impiegare persone che sono rimaste senza impiego o si trovano in difficoltà». È questa la storia degli otto dipendenti già assunti nell’ambito del progetto Ri-Generation a Porta Palazzo.
E sarà quella dei 40 lavoratori Embraco che passeranno con l’impresa di Vinovo, se tutto andrà secondo i
piani prestabiliti. «Domani è il giorno dei tavoli, è vero. Vedremo come andrà, ci sono ancora diverse questioni da risolvere», puntualizza Ernesto Bertolino. Che poi però tronca di netto: «Embraco è importante, ma oggi parliamo di un’altra storia».

Insomma, dopo Ri-Generation, si aspetta che arrivi l’ok da Roma per assistere a un lieto fine anche per i dipendenti di Riva di Chieri, che appena possibile dovrebbero iniziare la rigenerazione di frigoriferi nel vecchio stabilimento dell’azienda brasiliana. L’ultimo intoppo burocratico sul passaggio è però di pochi giorni fa: per gestire gli R1, la categoria dei rifiuti speciali di cui fanno parte i frighi, c’è bisogno di un’autorizzazione particolare, che però non è stata ancora concessa a Astelav dalle autorità competenti.

LA REPUBBLICA, edizione di Torino, 22 maggio 2018 

Ragazzi rigenerano le vecchie lavatrici

A San Savalvario aperto un laboratorio organizzato da Astelav, l’azienda che assorbirà 40 dipendenti
Embraco a Riva di Chieri

Un negozio di elettrodomestici rigenerati a San Salvario, che si aggiunge a quello già in attività a Porta Palazzo. E un corso di formazione per ragazzi a rischio emarginazione in collaborazione con i Salesiani.

Sono le due nuove iniziative di Rigeneration, il progetto di economia sociale e sostenibile dell’azienda torinese Astelav. Che anche grazie a queste nuove attività potrà assorbire una quarantina di lavoratori del’Embraco di Chieri.
Ri-generation è un progetto che si basa sui valori della solidarietà, del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente. È nato all’inizio del 2017 dalla collaborazione fra l’imprenditore Giorgio Bertolino, titolare di Astelav, e il Sermig di Ernesto Olivero. Il primo passo è stato l’apertura nella sede di Astelav, a Vinovo (Torino), di un laboratorio per la rigenerazione di elettrodomestici per creare opportunità di lavoro per persone in difficoltà e contribuire a costruire una mentalità di contrasto allo spreco. Un anno fa poi l’inaugurazione in via Mameli 14, del primo Rigeneration Shop italiano, dove si vendono lavatrici e lavastoviglie rigenerate. Ora due altri i passi avanti grazie alla collaborazione con la Famiglia Salesiana: il secondo Rigeneration Shop e il Ri-Generation Lab, un corso per “Riparazioni e rigenerazione di elettrodomestici” che si terrà nella sede del Cnos/Fap di Valdocco e presso l’Oratorio della Parrocchia di San Pietro e Paolo, in via Saluzzo 39. «Lo scopo – spiega Bertolino è fornire le basi per la riparazione di elettrodomestici e dare ai giovani le conoscenze per un giusto approccio al lavoro». Al corso sono iscritti 8 adolescenti, fra i 15 i 17 anni di 8 Paesi diversi: Ecuador, Nigeria, Marocco, Albania, Senegal, Gambia, Romania, Italia. Nel laboratorio a Vinovo, sono già stati riparati e rigenerati più di 1.200 elettrodomestici. Più della metà di questi erano rifiuti destinati alla rottamazione.

Ambasciatori dell’eccellenza italiana: ITS – Agroalimentare a lezione con Oscar Farinetti a FICO World

Fico World a Bologna ha ospitato una lezione di Oscar Farinetti agli studenti del primo anno degli Its -Agroalimentare per il Piemonte, corsi biennali di alta specializzazione dopo il diploma.

Gli studenti sono stati accompagnati dal presidente Fabrizio Berta, dal direttore Franco Burdese e da Michele Perinotti, AD de Gli Aironi Riso&co. di Vercelli.

I corsi Mastro Birraio e Gastronomo di Torino, Ortofrutta Cuneo ed Ifts Virginia Agnelli di Torino hanno assistito alla lezione magistrale di un Oscar Farinetti particolarmente ispirato. Un’escursus che ha tracciato la storia degli alimenti dall’Homo Sapiens, passando per la scoperta del fuoco, e sino ai giorni nostri.

«Bravi – ha esordito Oscar Farinetti – perché avete scelto di studiare il mondo del cibo. L’Italia è un paese magnifico che geograficamente per microclima è unico nel modo. Il terreno, le montagne che lo circondano, un mare amico che coi suoi venti rende il nostro paese unico nel suo genere. È inutile negarlo noi Italiani, siamo i più  fortunati ma siamo anche i più bravi. Il mondo sta aspettando i nostri prodotti e voi sarete gli ambasciatori di questa nostra eccellenza». Una cronistoria sul mondo degli alimenti avvincente, che viene raccontata  molto bene da Farinetti e successivamente viene vissuta nelle sei giostre visitabili ad Eataly World. Dati snocciolati con maestria sull’economia del cibo in Italia che guarda il mondo e sulle peculiarità della nostra nazione a trecentosessanta gradi. «Non facciamo soltanto le guardie dei nostri prodotti – continua Farinetti –  ma spieghiamo al mondo la sensazione di grande piacere che si prova mangiando lentamente le nostre eccellenze. Mangiamo meglio perché i prodotti di qualità sono una nostra prerogativa. Insegniamo al mondo a non guardare solo al costo perché spendere meglio non vuol dire spendere di più. Consumando le giuste quantità siamo noi i veri padroni di questo stupendo mondo del cibo».

L’incontro con Farinetti è poi proseguito con un’intervista presso il birrificio Baladin presente a Eataly World e la visita degli studenti presso Olio Roi e le molteplici attività racchiuse in questo scrigno, di dimensioni certamente ampliate, che racconta e propone la storia degli alimenti in tutte le sue sfaccettature e nell’eccellenza della qualità dei prodotti proposti.

Al termine dell’incontro con Oscar Farinetti, gli  studenti dell’ITS Agroalimentare per il Piemonte hanno ricevuto un affettuoso saluto da May-Britt Moser, Premio Nobel per la medicina nel 2014. La neuroscienziata norvegese, premiata col Nobel per i suoi studi sul sistema di navigazione dei mammiferi, ha salutato gli studenti dell’Its – Agroalimentare incoraggiandoli nel loro studio sulla conoscenza degli alimenti.

(Articolo a cura di Franco Burdese,
direttore di ITS – Agroalimentare)

Muzzano: Al via il XII concorso nazionale dei CFP salesiani d’Italia

Articolo tratto da Newsbiella.it, il quotidiano online del biellese, clicca qui per accedere alle notizie)

Una formazione professionale aperta, competitiva, capace di rispondere alle esigenze del mercato ma anche pronta a misurarsi con sé stessa, è questa l’idea che l’associazione Cnos Fap, la Formazione Professionale Salesiana, intende proporre ai giovani e alle imprese. Da dodici anni, al termine dei percorsi formativi e prima degli esami finali, allievi selezionati provenienti da ogni parte d’Italia si danno appuntamento in un luogo diverso per dimostrare le loro capacità nelle differenti famiglie professionali: dalla meccanica, alla gastronomia, dalla grafica, all’energia.

Per la prima, volta quest’anno, il Biellese accoglierà un gruppo di giovani studenti provenienti da svariate regioni italiane che per una settimana si sfideranno per decretare l’allievo più preparato nel settore dell’Energia. Dal 15 maggio giungeranno a Muzzano gli allievi accompagnati dai rispettivi formatori. Futuri idraulici e futuri elettricisti vivranno insieme per 3 giorni ospiti della Casa Salesiana della Valle Elvo nei quali non solo avranno modo di dimostrare e loro capacità ma avranno modo anche di conoscere il nostro territorio coltivando nuove amicizie e aprendosi sempre di più al mondo.

Nei laboratori del Cnos-Fap di Muzzano, tra prove teoriche ed esercitazioni pratiche, i giovani del Cnos Fap dovranno realizzare un “Impianto di riscaldamento e raffrescamento completamente gestito da PLC ed alimentato da una pompa di calore”. Venerdì 18 maggio alle 10 a Palazzo Gromo Losa al Piazzo si terranno le premiazioni alla presenza delle autorità cittadine e provinciali nonché dei nostri rappresentanti nel Parlamento della Repubblica e nel Consiglio Regionale, dei rappresentanti del mondo dell’impresa, del lavoro, dell’artigianato nonché dei ragazzi e delle ragazze del Centro di Formazione Cnos Fap di Muzzano.

“Esprimiamo vivo compiacimento”, riferisce Roberto Battistella, Direttore dei Centri di Formazione Professionale Cnos Fap Regione Piemonte di Vigliano Biellese e di Muzzano, “per l’opportunità che la Federazione Nazionale Cnos Fap offre ai nostri Centri di Muzzano e Vigliano di ospitare il dodicesimo concorso nazionale dei CFP Salesiani d’Italia. I nostri centri biellesi offrono da anni una qualificata offerta formativa nel settore Energia sia nell’ambito termoidraulico che in quello dell’impiantistica elettrica civile ed industriale. In questi ultimi anni abbiamo cercato di proporre percorsi formativi sempre più adeguati alle richieste del mercato. Il mondo dell’energia è mutato in modo velocissimo, le nuove fonti energetiche, il grande tema delle energie rinnovabili, un’idea nuova di abitare hanno mutato significativamente i bisogni del mercato offrendo nuovi spazi per l’impresa e chiedendo tecnici ed operatori preparati.

La Federazione Cnos Fap – prosegue – nutre l’ambizione di parlare ad un mondo in continuo mutamento proseguendo nella sua vocazione naturale che è quella indicata da San Giovanni Bosco di formare buoni cristiani ed onesti cittadini consapevole come è da sempre che i valori profondi del cristianesimo accompagnati a quelli di una cittadinanza responsabile e consapevole sono al contempo elementi identitari ma anche strumenti per garantire quelle professionalità e quelle capacità che attraverso il lavoro possono rendere le vite delle persone effettivamente libere e dignitose”.

“Un grazie pentitissimo – aggiunge Simone Contro, formatore del Cnos Fap di Muzzano e curatore del Concorso Nazionale – a chi ci ha sostenuto in questo percorso: la Provincia di Biella, la Città di Biella, il Comune di Muzzano, CNA Biella, Confartigianato Biella e ai partner che con il loro contributo ci consentono di misurarci con strumenti e tecnologie all’avanguardia. Grazie allora a Bosch, Giacomini water emotion, Grundfos, Schneider Eletric, Gruppo IIS Istituto Italiano della Saldatura, Alternanza Scuola-Lavoro e grazie anche alle realtà del nostro territorio che sono al nostro fianco sostenendoci in questa come in altre iniziative . Grazie dunque a Cizeta, a S.I.R.A. Idrotermosanitari srl e al Caseificio Valle Elvo”.

 

Il Biellese, edizione cartacea dell’11 Maggio 2018.

ALLIEVI E INSEGNANTI DA TUTTA ITALIA

Da martedì a Muzzano il concorso nazionale dei Cnos Fap Salesiani

Da dodici anni, al termine dei percorsi formativi e prima degli esami finali, i Cnos-Fap, i centri per la
formazione salesiana, con i loro allievi selezionati provenienti da ogni parte d’Italia si danno  appuntamento in un luogo diverso per dimostrare le loro capacità nelle differenti famiglie professionali: dalla meccanica, alla gastronomia, dalla grafica, all’energia. Per la prima, volta quest’anno, il Biellese
accoglierà un gruppo di giovani studenti provenienti da svariate regioni italiane che per una settimana
si sfideranno per decretare l’allievo più preparato nel settore dell’Energia.

Dal 15 maggio giungeranno a Muzzano gli allievi accompagnati dai rispettivi formatori. Futuri idraulici e
futuri elettricisti vivranno insieme per 3 giorni ospiti della Casa Salesiana della Valle Elvo nei quali non
solo avranno modo di dimostrare e loro capacità ma avranno modo anche di conoscere il nostro territorio coltivando nuove amicizie e aprendosi sempre di più al mondo. Nei laboratori del Cnos-Fap di Muzzano, tra prove teoriche ed esercitazioni pratiche, i giovani del Cnos-Fap dovranno realizzare un “Impianto di riscaldamento e raffrescamento completamente gestito da Plc e alimentato da una pompa di calore”.

Venerdì 18 maggio alle ore 10 a Palazzo Gromo Losa al Piazzo si terranno le premiazioni alla presenza
delle autorità cittadine e provinciali nonché dei rappresentanti nel Parlamento della Repubblica e nel Consiglio Regionale, dei rappresentanti del mondo dell’impresa, del lavoro, dell’artigianato nonché dei ragazzi e delle ragazze del Cnos Fap di Muzzano. Spiega Roberto Battistella, direttore di Cnos Fap di Vigliano Biellese e Muzzano: «Siamo compiaciuti per l’opportunità che la Federazione Nazionale Cnos -Fap ci offre di ospitare il dodicesimo concorso nazionale. I nostri centri biellesi offrono da anni una qualificata offerta formativa nel settore Energia sia nell’ambito termoidraulico che in quello  dell’impiantistica elettrica civile ed industriale. In questi ultimi anni abbiamo cercato di proporre percorsi formativi sempre più adeguati alle richieste del mercato. La Federazione Cnos Fap nutre l’ambizione di parlare ad un mondo in continuo mutamento proseguendo nella sua vocazione naturale che è quella indicata da San Giovanni Bosco di formare buoni cristiani e onesti cittadini consapevole come è da sempre che i valori profondi del cristianesimo accompagnati a quelli di una cittadinanza responsabile e consapevole sono al contempo elementi identitari ma anche strumenti per garantire quelle professionalità e quelle capacità che attraverso il lavoro possono rendere le vite delle persone effettivamente libere e dignitose».

 

Com’è andato il Trofeo di Don Bosco a Vercelli?

Si propone la lettura di quest’appassionata cronaca, a cura del formatore del Cnos-Fap di Vercelli, Massimo De Donatis, della manifestazione “Trofeo di Don Bosco” svoltasi allo Stadio Silvio Piola di  Vercelli:

 

FINALE CNOS FAP ALLO STADIO PIOLA

Lunedì 7 maggio il Cnos-Fap di Vercelli , la scuola professionale dei salesiani, ha concluso la seconda edizione del Trofeo don Bosco allo stadio Piola alla presenza dell’Assessore allo sport Andrea Coppo e dell’Assessore alle Politiche sociali Gabriella Ranghino. Erano coinvolti i cinque centri dell’area del Piemonte orientale di Vercelli, Alessandria, Serravalle Scrivia, Vigliano Biellese e Muzzano. La finale per il terzo e quarto posto si è disputata tra Vercelli e Serravalle Scrivia mentre per il primo e secondo posto tra le squadre di Vigliano Biellese e Alessandria.

Hanno accompagnato le squadre anche alcuni compagni che hanno ravvivato la mattinata con un po’ di
sano tifo. Le partite si sono svolte correttamente in un clima di festa dove i protagonisti erano lo sport e i
giocatori. Così come voleva don Bosco per i suoi ragazzi, anche allo stadio Piola i giovani del Cnos-Fap si
sono impegnati a fondo per vincere le partite ma hanno saputo anche divertirsi accettando la sconfitta.

Uno striscione portato dal Cnos di Alessandria recitava così: “Perdiamo o vinciamo, campioni tutti siamo”.
Questo è lo spirito salesiano; lo sport come la vita, imparare ad accettare le sconfitte, le difficoltà che la vita ci mette davanti, e lottare per superarle puntando tutto sulle qualità migliori che ciascuno di noi ha ricevuto in dono. Questo è il messaggio che abbiamo voluto regalare ai nostri giovani con questo evento realizzato in uno stadio importante e storico come il Piola di Vercelli, perché anche per i ragazzi diventasse un momento memorabile che ricorderanno per tutta la vita. Inoltre, una bella occasione in cui alcuni ragazzi si sono sentiti “onorati” di aver potuto giocare una partita su un campo dove hanno giocato calciatori famosi. Ringraziamo per questa opportunità la disponibilità dei dirigenti della Pro Vercelli, in particolare Stefano Bordone, direttore generale della FC Pro Vercelli, La Marca Vincenzo e Casalino Giorgio.

Alla fine, sono importanti anche i risultati Vercelli/Serravalle Scrivia 6 a 1:  Alessandria/Vigliano Biellese 4 a 0. Vince la seconda edizione del “Trofeo don Bosco” il Cfp di Alessandria. Bravi i nostri vincitori!!!
Hanno realizzato:
Serravalle 1 (marcatore il 4″ che anche vinto il premio come miglior giocatore)
Vercelli 6 ( marcatori 14, 17 ha segnato 2 reti, 9, 11, 5)
Alessandria 3 ( autgol, 11 ha segnato 2 reti) il 5 ha sbagliato il rigore!
Vigliano 0

 

“Con gli occhi di don Bosco” l’Arcivescovo di Vercelli incontra i giovani del Cnos-Fap

La scorsa settimana Mons. Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli, ha incontrato i ragazzi del Centro di Formazione Professionale vercellese, condividendo con loro un profondo dialogo, ben raccontato qui di seguito da Massimo De Donatis, formatore ed educatore del Cnos-Fap:

L’ARCIVESCOVO DON MARCO INCONTRA I GIOVANI DEL CNOS FAP

Inserita nella visita pastorale della Parrocchia salesiana S. Cuore di Vercelli, venerdì 4 maggio 2018 il nostro Arcivescovo ha voluto incontrare anche i giovani della scuola professionale Cnos-Fap. Un incontro molto informale dove ha parlato a braccio con i ragazzi in un clima molto familiare. Ha voluto ascoltarli su quelli che sono i loro sogni e le loro speranze per il futuro. I giovani hanno risposto a fatica, disorientati dall’incertezza del domani e da un po’ di timore. Hanno parlato della speranza di trovare un lavoro che gli permetta di mantenersi, qualcuno ha accennato al farsi una famiglia.

Il Vescovo ha parlato della sua famiglia, tanti fratelli, poche cose ma ci si voleva bene; ha raccontato della sua gioventù, desideri e sogni; delle esperienze fatte in missione in mezzo ai poveri. Ha raccontato di due bimbi che ha incontrato mentre lui mangiava un panino con la coca che lo guardavano e l’hanno mandato in crisi, tanto che lo ha offerto loro che se lo sono divorato. E infine ha raccontato come è nata e cresciuta la sua ricerca di Gesù che lo ha portato al sacerdozio partendo però dalle cose semplici ma importanti della sua giovinezza. Prendendo spunto dalla frase: “Con gli occhi di don Bosco” ha dialogato con i ragazzi su cosa volesse dire la frase e su come don Bosco vedeva i suoi ragazzi, come l’esperienza del carcere l’ha portato a lavorare preventivamente per salvare le anime dei suoi ragazzi. Così ha invitato i ragazzi ad allenarsi ad amare, ad usare bene il loro sguardo, a puntarlo sulle cose importanti della vita.

Se in me non c’è il desiderio di far felice qualcuno c’è qualcosa che non va, la più grande disgrazia che ti può capitare nella vita è di non fare felice nessuno. Se un domani vorrete fare una famiglia, bisogna allenarsi ad amare, ad andare d’accordo in due persone, devo domandarmi cosa faccio io per fare felice l’altra persona a cui voglio bene“. Ed è ritornato sullo sguardo allargandolo sugli altri “dipende da come io guardo gli altri, da con che occhi li guardo. Se non arrivo al cuore della persona che vorrò amare e non creo una relazione profonda sono destinato alla tristezza“.

E ha concluso con alcune domande. “Cosa potrà fare felice gli altri e me stesso? Quando c’è vero amore? Quando ci si ama nel modo giusto? Bisogna imparare e allenarsi ad amare. Io amo veramente quando voglio la felicità dell’altra persona. Che i vostri occhi diventino come quelli di don bosco, ma lasciatevi anche guardare da Dio!“. I ragazzi hanno accolto positivamente la disponibilità al dialogo del Vescovo ma soprattutto la confidenza con cui si è raccontato aprendo a loro il suo cuore.