Articoli

203° compleanno di Don Bosco: il Rettor Maggiore festeggia al Colle

Sulle dolci colline astigiane i giorni di metà agosto non sono solo un tempo di riposo, ma anche un’occasione di commemorazione e gratitudine. Perché il 16 agosto 1815, nella frazione “Becchi” di Castelnuovo d’Asti, oggi Castelnuovo Don Bosco, da una famiglia di contadini, nasceva il piccolo Giovanni Bosco, che all’età di nove anni fece quel sogno che segnò l’intero corso della sua vita e delle sue opere. Alla ricorrenza del compleanno di Don Bosco quest’anno si è aggiunta la celebrazione del 100° anniversario del “santuarietto di Maria Ausiliatrice” e dell’insediamento della prima comunità salesiana al Colle Don Bosco.

Per l’occasione la comunità di Colle Don Bosco ha preparato una festa speciale, impreziosita dalla presenza del X Successore di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, appena rientrato dalla sua visita di animazione alle Ispettorie brasiliane di Porto Alegre e Belo Horizonte.

Le attività celebrative hanno avuto inizio già il 15 di agosto, solennità dell’Assunzione di Maria, con un Messa presieduta dallo stesso Rettor Maggiore presso la chiesa della Madonna del Castello, nel cuore del borgo antico di Castelnuovo Don Bosco. Durante la celebrazione diversi giovani hanno anche pronunciato una preghiera di affidamento alla Beata Vergine e a Don Bosco.

Nella mattinata del 16 le attività si sono aperte con un incontro presso il Colle, sul tema “Tre luci sui primi 100 anni del santuarietto”. Il sindaco di Castelnuovo Don Bosco, dott. Giorgio Musso, ha fatto rivivere la storia dell’epoca in cui il santuario vedeva la sua costruzione, mentre l’architetto Carlo Faccio ha illustrato i principali aspetti architettonici, facendo risaltare le caratteristiche estetiche che introducono ed invitano alla fede. A conclusione don Ezio Orsini, Rettore del santuario del Colle Don Bosco, ha descritto i tratti della spiritualità salesiana propri di quel luogo.

A seguire Don Á.F. Artime ha presieduto la solenne concelebrazione nella basilica del Colle. Nel corso dell’omelia ha invitato i fedeli a vivere l’anniversario e la devozione verso Don Bosco con quel profondo senso di gratitudine che nasce dal riconoscimento della Grazia ricevuta attraverso il Santo dei Giovani.

“I ragazzi anche oggi hanno bisogno dei Salesiani. Hanno bisogno di trovarci in mezzo a loro. Don Bosco va vissuto nei secoli. Dal sentimento di gratitudine occorre passare all’essere noi Don Bosco oggi” ha affermato.

Per ricordare

Il santuarietto venne inaugurato con una grandissima festa l’8 agosto del 1918. La sua costruzione era stata decisa tre anni prima come opera devozionale per ricordare il primo centenario dell’istituzione, da parte di Papa Pio VIII, della festa liturgica di Maria Ausiliatrice e per commemorare il primo centenario della nascita di Don Bosco.

L’opera fu finanziata dalla diocesi di Torino, dal Consiglio Superiore dei Salesiani, da quello delle Figlie di Maria Ausiliatrice, da Salesiani Cooperatori ed Exallievi.

Per costruirlo venne sacrificata la casa di Antonio, fratellastro di Don Bosco, e la prima pietra venne posta proprio nel giorno del primo centenario della nascita di Don Bosco, il 16 agosto 1915. “In quel giorno – scrive Elio Zemini in una ricostruzione delle cronache salesiane – don Albera (allora Rettor Maggiore) aveva aggiunto l’intenzione di ottenere, per intercessione di Maria Ausiliatrice, la cessazione del conflitto armato che causò tante morti e distruzioni in moltissime nazioni”.

 

Maggio 2019 – II edizione della Scuola per Delegati Ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana

Si pubblica la notizia di ANS – Agenzia Info Salesiana – relativa alla “II edizione della Scuola per Delegati Ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana”.

 

 

Notizia pubblicata su ANS

A tre anni dalla prima edizione, dal 6 al 18 maggio 2019 il Dicastero per la Pastorale Giovanile Salesiana torna a proporre una seconda edizione della Scuola per i Delegati per la Pastorale Giovanile rivolta a tutti quei Salesiani che sono stati nominati recentemente Delegati Ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana. Potranno partecipare anche quei Salesiani che si preparano ad assumere questa responsabilità in futuro.

Nella prima edizione, che si tenne a Roma nel maggio 2016, parteciparono circa 50 Salesiani provenienti da più di 40 Paesi diversi. Anche questa seconda edizione vuole essere espressione dell’internazionalità della Scuola. Le lingue ufficiali di lavoro saranno l’inglese, l’italiano e lo spagnolo. Sarà disponibile la traduzione simultanea, e i materiali saranno disponibili nelle tre lingue ufficiali.

La novità, tuttavia, è che la prossima edizione della Scuola si terrà al Colle Don Bosco e a Valdocco. Durante la prima settimana, quindi, i partecipanti saranno ospiti del Colle Don Bosco e seguiranno alcuni momenti direttamente nei luoghi Salesiani circostanti. La seconda e ultima settimana di lavoro, invece, si terrà a Valdocco. Anche qui, i partecipanti avranno modo di confrontarsi con la storia di Don Bosco e le risposte Salesiane alle sfide di oggi.

La Scuola si propone di promuovere una visione approfondita degli elementi fondamentali del patrimonio salesiano; fornire competenze adeguate e abilità chiave per l’animazione, la gestione e il coordinamento della pastorale giovanile ispettoriale; e, infine, favorire la crescita personale del Delegato, attraverso la riflessione sul proprio vissuto, l’interiorizzazione e la rielaborazione personale delle proprie motivazioni.

La metodologia dei lavori rifletterà la multidisciplinarietà della Scuola, alternando conferenze, tempi di confronto, dibattito, lavoro a gruppi, tempo per lo studio personale, momenti di cultura e spiritualità. L’organizzazione modulare prevedrà momenti dedicati a fare sintesi delle conoscenze teoriche, approfondimenti a partire dall’esperienza pratica e focus sul “saper fare” (know-how). Alcuni moduli, inoltre, saranno dedicati alla cura dello stile di vita e degli atteggiamenti personali del Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile Salesiana. Al termine di ogni giornata verrà proposto ad ogni partecipante di dedicare del tempo alla redazione di un “portfolio” personale.

Il numero di partecipanti è limitato, per garantire un efficace svolgimento della Scuola, secondo la metodologia sperimentata nella prima edizione. Occorre, pertanto, iscriversi il prima possibile per essere sicuri di potervi partecipare.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi ai contatti indicati nella locandina ufficiale: rcursi@sdb.org

Altern-Attiva-Mente: le proposte di Alternanza Scuola-Lavoro in Piemonte e Valle d’Aosta

La presenza Salesiana a Torino e la collaborazione con le altre istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio della Città e della Regione fa risalire il suo inizio allo stesso don Bosco, oltre 150 anni fa. I Salesiani hanno fatto della loro presenza sul territorio piemontese un punto indiscusso del loro programma di lavoro, adattandosi in questo modo ai cambiamenti dell’assetto regionale ma allo stesso tempo mantenendo fede ai propri obiettivi e alla propria vocazione.

In questo momento, sono presenti nel territorio piemontese trentacinque comunità salesiane, corresponsabili, insieme a circa 1000 laici in vario modo legati da lavoro dipendente alle case salesiane, di numerose attività educative e pastorali.

Le attività che i centri Salesiani possono mettere a disposizione degli Istituti Scolastici, quindi, sono:
• varie, perché diverse sono le tipologie di intervento, i contesti educativi, le modalità di svolgimento;
• professionalizzanti, perché gli studenti in alternanza vengono affiancati a professionisti che a vario titolo operano nelle realtà salesiane;
• diffuse, perché radicate da anni su tutto il territorio di Torino e della Regione Piemonte.

Così, le comunità salesiane hanno attivato i percorsi di alternanza scuola-lavoro presso le strutture disseminate sul territorio, consentendo  agli studenti di sviluppare non solo competenze strettamente professionali, ma anche e soprattutto competenze trasversali (le cosiddette soft skills), indispensabili per una crescita umana completa e certamente spendibili in una futura attività lavorativa. Le possibilità che i ragazzi possono trovare presso gli enti salesiani soddisfano qualsiasi tipologia di scuola, dai licei agli istituti tecnici, sviluppando le singole competenze che sono proprie degli obiettivi del percorso scolastico.

Inoltre, durante il percorso di alternanza, lo studente verrà costantemente affiancato da un tutor qualificato, formato in modo particolare per l’accompagnamento verso il futuro professionale del ragazzo.

I percorsi si rivolgono a tutti gli studenti che desiderano mettersi in gioco in un percorso di alternanza vero, che li porti a contatto con il tradizionale e quotidiano impegno sociale ed educativo.

Le attività delle nostre sedi sono diffuse su tutto il territorio della città di Torino, del Piemonte e della Valle d’Aosta, con una notevole varietà di esperienze e differenti modalità di impegno.

Nella brochure, qui di seguito, si possono consultare le specifiche dei progetti, buona lettura!

Altern-Attiva-Mente
Alternanza Scuola-Lavoro in Piemonte e Valle d’Aosta

Castelnuovo don Bosco, torna la “Giornata del pensionato”

Torna anche quest’anno la “Giornata Provinciale del Pensionato Coldiretti”. Giunta alla quarta edizione, si terrà martedì 24 luglio a Castelnuovo don Bosco. Una manifestazione itinerante che ogni anno si arricchisce sempre più in partecipanti e spunti di interesse. Ecco la notizia a cura della redazione di ATnews.it:

Il programma prevede alle ore 9 il ritrovo, al Colle don Bosco, dei pensionati Coldiretti, degli amici, dei simpatizzanti e delle autorità. Seguirà la visita libera alla Basilica Pontificia, alla casetta di don Bosco e al Museo della Vita Contadina. Alle 11 nella chiesa superiore si terrà la solenne celebrazione Eucaristica. Come di consueto, la giornata si concluderà con il pranzo, presso il ristorante “Ciocca”, di Castelnuovo don Bosco, dove sono anche previsti intrattenimenti musicali.

Nel frattempo, il 27 giugno scorso, a Fénix in Valle d’Aosta, con una folta partecipazione fra cui anche un centinaio di pensionati provenienti dall’Astigiano, si è tenuta l’analoga Giornata a carattere interregionale con i pensionati di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

“Vista anche la partecipazione massiccia degli astigiani a Fénix – sottolinea Mario Raviola, presidente dell’Associazione Pensionati di Coldiretti Asti – siamo sicuri che martedì 24 luglio a Castelnuovo don Bosco ci saranno tutti gli ingredienti per passare un’altra giornata in allegria e armonia. D’altra parte la festa del pensionato rappresenta un’iniziativa importante ed un’occasione di riflessione in cui viene ricordato il prezioso e duro lavoro dei nostri pensionati che sono da esempio anche per i nostri giovani imprenditori. Siamo in stretta sintonia con Coldiretti che rappresenta una nuova agricoltura che concilia innovazione e tradizione, valorizzando al meglio il patrimonio di esperienza dei pensionati all’interno delle aziende agricole e dell’Organizzazione”.

“Incontri come quello in Valle d’Aosta e questo del 24 luglio prossimo a Castelnuovo don Bosco – rileva Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti – sono l’occasione per fare il punto sulle numerose progettualità. Coldiretti è consapevole di come i pensionati rappresentino un “patrimonio di saperi” e che si debba sempre fare riferimento alla loro saggezza e alla loro capacità di trasmettere i principi e i valori fondanti della nostra organizzazione. Sappiamo anche che l’Italia, con il Giappone, è tra i paesi con il più alto indice di sensibilizzazione, ma che purtroppo a volte il privilegio di vivere più a lungo si scontra con forti carenze nel welfare, per questo Coldiretti sollecita una politica più attenta nei confronti degli anziani, a cominciare dall’adeguamento delle pensioni minime”.

Per partecipare alla Giornata del Pensionato del 24 luglio prossimo o per ricevere ulteriori informazioni, gli interessati possono contattare la Segreteria provinciale dell’Associazione Pensionati Coldiretti al n° 0141.380.431 oppure rivolgersi ai Segretari di Zona Coldiretti.

SEDI DELLE GIORNATE DEL PENSIONATO COLDIRETTI
2015 San Damiano
2016 Nizza M.to
2017 Monastero B.da
2018 Castelnuovo don Bosco

Didascalia: Nella fotografia un’immagine dell’edizione dello scorso anno della Giornata provinciale del Pensionato Coldiretti, tenutasi a Monastero Bormida, quest’anno si terrà a Castelnuovo don Bosco il 24 luglio

15 e 16 Agosto: il Rettor Maggiore al Colle per il compleanno di don Bosco e centenario del Santuarietto di Maria Ausiliatrice

Per la cosiddetta “Terra dei Santi” il 15 Agosto non è soltanto la celebrazione della solennità dell’Assunzione, perchè proprio in questa data – per la precisione, il 16 agosto 1815 – nella frazione Becchi di Castelnuovo d’Asti (oggi Castelnuovo don Bosco, dove sorge l’omonimo tempio), da una famiglia di contadini, nasceva il piccolo Giovanni Bosco, che all’età di nove anni fece quel sogno che segnò l’intero corso della sua vita e delle sue opere.

Alla ricorrenza del compleanno di Don Bosco, quest’anno si aggiunge la celebrazione del 100° Anniversario del Santuarietto di Maria Ausiliatrice e dell’insediamento della prima comunità salesiana al Colle.

Per l’occasione, l’attuale Comunità di Colle don Bosco ha preparato una festa speciale, impreziosita dalla presenza del X successore don Bosco, Don Ángel Fernández Artime.

Ecco il calendario dei festeggiamenti:

15 AGOSTO 2018

CASTELNUOVO DON BOSCO

Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria

Ore 18,00
Santa Messa
alla Chiesa della Madonna del Castello
presieduta dal X Successore di Don Bosco,
Rettor Maggiore dei Salesiani,
Don Don Ángel Fernández Artime
con Affidamento dei nostri giovani

A seguire:
Rinfresco e festa in paese

16 AGOSTO 2018

COLLE DON BOSCO

Compleanno don Bosco
Centenario del Santuarietto di Maria Ausiliatrice e prima comunità salesiana al Colle

Ore 10,00
tre luci sui primi 100 anni del Santuarietto:
Storia: Dott. Giorgio Musso; Spiritualità: Don Ezio Orsini; Architettura: Arch. Carlo Faccio. Modera: Don Moreno Filippetto, Incaricato Nazionale Comunicazione Sociale Salesiani Italia.
Ore 11,00
Santa Messa in Basilica presieduta dal Rettor Maggiore

 

Per info e segnalazioni di gruppi organizzati

Il Manifesto del 15 e 16 Agosto 2018

Lombriasco: tutti al Colle per la conclusione dell’anno scolastico

Sabato 9 giugno, come da tradizione, tutta la scuola salesiana di Lombriasco è salita al Colle don Bosco per l’annuale festa che riunisce insieme agli allievi i salesiani, gli insegnanti, i genitori e tanti ex-allievi.
L’occasione è quella di ritrovarsi per la celebrazione della S. Messa di Ringraziamento al termine dell’anno scolastico con attenzione particolare a chi termina il ciclo di studi e riceve la tessera di ex-allievo in una cerimonia sempre suggestiva e coinvolgente.
La comunità educativa si ritrova premiando anche la partecipazione ad alcune attività svolte nel corso dell’anno, quali tornei sportivi, attività teatrali, giochi matematici. Il conferimento del premio di allievo meritevole per la scuola superiore sottolinea la partecipazione e l’adesione al progetto educativo della scuola.
Al termine, dopo le foto di rito il pranzo per allievi e famiglie di quinta superiore e terza media presso il ristoro Mamma Margherita  a festeggiare la conclusione di un ciclo di studi.

Oratori Estivi 2018

E’ tutto pronto per la partenza delle attività che popoleranno gli oratori allo scoccare dell’ultimo giorno di scuola. Una composita crew di animatori, salesiani ed educatori hanno realizzato un’offerta estiva variegata e flessibile per adattarsi alle esigenze di tutti, sempre con il cuore, lo stile e l’allegria di Don Bosco!

Così vi raccontiamo le diverse proposte delle Parrocchie, gli Oratori e le Scuole della nostra Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta.

CASALE MONFERRATO

Facebook

CASTELNUOVO DB

Facebook

COLLE DON BOSCO

Brochure

 

 

 

San BENIGNO

Facebook

 

 

VIGLIANO BIELLESE

Facebook

Più pellegrini alla reliquia di Don Bosco

La redazione de “La Nuova Provincia” ha pubblicato l’intervista, a cura di Daniela Peira, realizzata con Don Luca Barone, direttore della comunità salesiana di Colle don Bosco, riguardante l’episodio del furto e del successivo ritrovamento della reliquia appartenente a San Giovanni Bosco e la riscoperta della devozione popolare in questo luogo.

Più pellegrini alla reliquia di Don Bosco rubata un anno fa

Ad un anno esatto dal trafugamento, intervista al direttore don Luca Barone per capire cosa è rimasto di quel brutto episodio. E si riscopre la devozione popolare legata alle reliquie

Una notte difficile
Una delle notti più difficili della sua vita, quella fra il 2 e il 3 giugno dell’anno scorso per l’allora appena nominato direttore del Colle don Bosco don Luca Barone: poco prima di cena, infatti, uno dei sacerdoti salesiani aveva scoperto con sgomento che dalla teca dietro l’altare maggiore della chiesa inferiore era stata rubata la reliquia di San Giovanni Bosco. Un’ampolla in vetro, con i sigilli della Congregazione Salesiana, che contiene frammenti del cervello del grande Santo Sociale. L’ampolla era contenuta in un reliquiario sistemato nel punto esatto in cui sorgeva la camera della cascina Biglione in cui don Bosco vide la luce. Un furto rimbalzato in tutto il mondo, in ogni angolo di quella “mappa” delle missioni salesiane.

Don Luca, cosa ricorda di quei giorni di grande amarezza e sofferenza per tutti i salesiani?

Da un episodio brutto come quello del furto della reliquia, sono nati importanti sprazzi di luce. Il primo riguarda l’eco mondiale e mediatica della notizia a riprova dell’interesse e dell’affetto verso Don Bosco. Come salesiani abbiamo davvero avuto la sensazione di un abbraccio mondiale a nostro conforto.
La seconda luce è quella che ha illuminato la gente di questa terra che si è dimostrata così profondamente ed intimamente legata alla figura di Don Bosco. E’ stato come se avessero rubato una parte di loro e sono state tante le telefonate, le preghiere, le testimonianze di solidarietà arrivate qui al Colle.
La terza luce è stata l’occasione di toccare con mano la passione e la competenza con la quale i carabinieri, guidati da un grande pm, hanno condotto le indagini per arrivare all’identificazione del ladro.

Un anno dopo, cosa rimane di quel furto sacrilego risolto in una decina di giorni con il ritrovamento e la restituzione dell’ampolla?

Paradossalmente quel furto ha rafforzato la potenza simbolica della reliquia.
Dal suo ritorno sono aumentati i passaggi di fedeli che si raccolgono in quello stretto corridoio per avere un contatto sacro con il corpo del Santo. Dal ragazzino che appoggia la mano sul vetro della teca con gli occhi spalancati verso la reliquia all’adulto che si inginocchia e prega.

All’epoca del furto qualcuno ha sottolineato l’anacronismo di tanto attaccamento ad un frammento di corpo di un Santo. E’ davvero una forma di devozione superata?

Non solo non è superata, ma è profondamente moderna. In un’epoca all’insegna della concretezza più che della spiritualità, il contatto diretto dei fedeli con il corpo del Santo, risponde a questa esigenza di visualizzazione della propria fede.
Se uno si sofferma un po’ ad analizzare i pellegrini che si recano alla reliquia, vedrà che molti pregano, ma molti altri si rivolgono direttamente all’ampolla come se parlassero direttamente a Don Bosco e molti altri lasciano biglietti con intenzioni che vengono tutte raccolte, conservate e ricordate nelle messe.

Per la restituzione ufficiale dell’ampolla venne scelto il giorno del compleanno di Don Bosco davanti ad una platea di giovani provenienti da tutta Europa. Perchè?

Perchè restituendola ai giovani, è stato come restituirla a tutti. I giovani sono il popolo di Don Bosco. Lui, che prima di essere un “santo da altare” è un “santo da terra”, attraverso i giovani mantiene inalterata l’universalità del suo messaggio e della sua presenza.

Escursioni in collina, ripartono i tour sui 160 km del Cammino di Don Bosco

Si segnala la notizia di TorinoToday, a cura di Claudio Pizzigallo, in merito all’iniziativa “Cammino di Don Bosco”, le escursioni dell’associazione sportiva dilettantistica Nordic Walking Andrate, nell’ambito del progetto “Strade di Colori e Sapori del Chierese e del Carmagnolese”, con la collaborazione e il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.

 

Le escursioni in collina del “Cammino di Don Bosco” |
Il calendario e il programma

Fino a fine ottobre, tappe e itinerari guidati da Superga a Castelnuovo

Sono ripresi lo scorso week end e proseguiranno fino a ottobre i tour guidati per fare trekking sulle colline torinesi lungo il “Cammino di Don Bosco”. Un programma di escursioni a piedi organizzate che in altri 4 fine settimana porterà a scoprire la natura e la storia della cosiddetta “Terra dei Santi”, dalla Basilica di Superga alla casa di Don Bosco.

A realizzare il progetto è l’associazione sportiva dilettantistica Nordic Walking Andrate, nell’ambito del progetto “Strade di Colori e Sapori del Chierese e del Carmagnolese”, con la collaborazione e il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, organizza nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre la terza edizione del Trekking “Cammino Don Bosco”.

Il trekking è articolato in 9 tappe di diversa difficoltà e propone un itinerario di poco più di 160 km, che dal centro di Torino raggiunge il Colle Don Bosco secondo tre vie: il Cammino alto, che passa per la Basilica di Superga, l’Abbazia di Vezzolano e Castelnuovo Don Bosco; il Cammino medio, che attraversa Baldissero Torinese, Pavarolo, Montaldo Torinese, Marentino, passando per il Lago di Arignano; il Cammino basso, che tocca i parchi della collina torinese, Pecetto Torinese, Chieri e Buttigliera d’Asti.

Al termine di ogni tappa i partecipanti verranno riaccompagnati al luogo di partenza a cura dell’associazione, mentre prenotando in anticipo sarà possibile pernottare nelle strutture lungo il percorso (per informazioni e prenotazioni: telefono 334-6604498, e-mail scuolanordicwalking@viviandrate.it).

Calendario, programma e tappe del trekking Cammino di Don Bosco

sabato 26 maggio Torino-Basilica di Superga. Lunghezza 15,7 Km, dislivello positivo 490 metri. Ritrovo alle 8,30 a Torino in Piazza Maria Ausiliatrice.

domenica 27 maggio Basilica di Superga-Baldissero Torinese-Bardassano-Sciolze-Cinzano-Abbazia di Vezzolano. Lunghezza 25,6 Km, dislivello 517 metri. Ritrovo alle 8,30 davanti alla Basilica di Superga.

sabato 9 giugno Abbazia di Vezzolano-Castelnuovo Don Bosco-Mondonio San domenico Savio-Basilica del Colle D. Bosco. Lunghezza 15,5 Km dislivello 250 metri. Ritrovo alle 8,30 davanti all’Abbazia di Vezzolano.

domenica 10 giugno Torino-Castelnuovo Don Bosco-Mondonio San Domenico Savio-Pecetto. Lunghezza 15,5 Km, dislivello 250 metri. Ritrovo alle 8,30 davanti all’Abbazia di Vezzolano.

sabato 29 settembre Pecetto Torinese-Chieri. Lunghezza 9,3 km, dislivello 203 metri. Ritrovo alle 8,30 in piazza Roma.

domenica 30 settembre Villanova d’Asti-San Paolo Solbrito-Colle Don Bosco. Lunghezza 12,5 Km, dislivello 145 metri. Ritrovo alle 8,30 al santuario della Madonna delle Grazie a Villanova d’Asti.

sabato 13 ottobre Basilica di Superga-Baldissero Torinese-Pavarolo-Montaldo Torinese-Marentino-Lago di Arignano-Moncucco Torinese. Lunghezza 20,4 Km, dislivello 317 metri. Ritrovo alle 8,30 davanti alla Basilica di Superga.

domenica 14 ottobre Moncucco Torinese-Cascina Moglia-Lovencito di Moriondo Torinese)-Serra di Buttigliera d’Asti-Colle Don Bosco. Lunghezza 16,3 Km, dislivello 247 metri. Ritrovo alle ore 8,30 a Moncucco Torinese in località Le Roasine della frazione San Giorgio.

domenica 21 ottobre Colle Don Bosco-San Giovanni di Riva presso Chieri-Chieri. Lunghezza 18,4 Km, dislivello 30 metri. Ritrovo alle 8,30 al Colle Don Bosco.

Le soste consigliate a chi vuole percorrere autonomamente il Cammino di Don Bosco

– al Colle Don Bosco: il Tempio, il Centro di spiritualità, il Museo etnologico missionario, il ristoro Mamma Margherita

– a Riva presso Chieri: la casa natale di San Domenico Savio;

– a Chieri: il Centro intitolato alla figura di Don Bosco, l’itinerario cittadino dei luoghi della sua gioventù, il Duomo

– a Torino: la Casa Madre Valdocco, il Santuario di Maria Ausiliatrice, la Chiesa di San Francesco di Sales

– lungo il cammino: la Basilica di Superga, la Chiesa di San Sebastiano di Pecetto Torinese, l’Abbazia di Vezzolano.

 

Il pellegrinaggio del CFP di Bra a Colle don Bosco

Nell’ambito della proposta educativa del CFP del Cnos-Fap di Bra, le classi prime si sono  recate a Colle don Bosco, casa spirituale ed evocativa del mondo salesiano. Accompagnati dal Direttore dell’Opera Salesiana di Bra, don Vincenzo Trotta, gli allievi hanno avuto la possibilità di trascorrere un momento educativo e di condivisione dei valori della proposta salesiana. Anche questi passaggi formativi hanno la loro valenza e sono quelli che aiutano a formare ragazzi e ragazze del CFP di Bra sullo stile di don Bosco. Sono poi questi passaggi che fanno sì che le aziende riconoscano negli allievi del Cnos-Fap di Bra quelle caratteristiche sociali, umane e non solo tecniche, fondamentali nell’inserimento di un gruppo di lavoro.

(Articolo a cura di Franco Burdese, Cnos-Fap)

 

Si segnala la notizia sopraccitata apparsa nell’edizione di Lunedì 28 maggio 2018 de “Il Corriere di Bra Cherasco Sommariva”:

CFP: Al Colle Don Bosco educazione condivisa

Non solo tecnica: imparare a lavorare è anche fattore umano

Nell’ambito della proposta educativa del Cnos-Fap di Bra le classi prime del Centro di formazione professionale sono recate a Colle don Bosco, casa spirituale ed evocativa del mondo salesiano.

Accompagnati dal direttore dell’Opera di Bra, don Vincenzo Trotta, hanno avuto la possibilità di trascorrere un momento educativo e di condivisione. Anche questi passaggi formativi hanno la loro valenza e aiutano a educare ragazzi e ragazze del Cfp di Bra sulla stile di don Bosco. Fanno sì che le aziende riconoscano negli allievi del Cnosf-Fap Bra quelle caratteristiche umane e non solo tecniche fondamentali nell’inserimento di un gruppo di lavoro.