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Secondo incontro del percorso Community Lab – San Luigi TO

Nella serata del 14 dicembre, tramite un collegamento online, si è svolto il secondo incontro del percorso di Community Lab, condotto dal team di Generazione Oratori presso l’Istituto salesiano San Luigi di Torino.

Tramite le parole di Erika Castagneri, educatrice dell’housing SSPP e referente in Labs to Learn per questa azione di progetto, raccontiamo l’appuntamento:

Il 14 dicembre c’è stato il secondo incontro delle Cep riunite, purtroppo la situazione pandemica ci ha impedito di vederci di persona ma la tecnologia ancora una volta ci ha permesso di vederci online,il tema del nostro secondo appuntamento era sempre sull’educazione ed è ripartito dallo spunto di riflessione con il quale ci eravamo salutati a novembre. I ragazzi di GO ci avevano chiesto di raccontare un episodio che per noi era stato significativo in cui ritenevamo di essere stato educati da qualcuno, una domanda la cui risposta risulta essere meno semplice di quel che sembra, ciò nonostante le testimonianze non sono mancate, ma procediamo con ordine.

Dopo un primo momento di preghiera condotto da Giorgio, il referente dei ragazzi universitari, i ragazzi di On ci hanno chiesto di prestare attenzione a cinque spezzoni di film da loro selezionati aventi come tema l’educazione, per ogni scena mostrata la consegna era quella di trovare una parola che secondo noi descriveva al meglio il processo educativo in atto in quella scena, i film che sono stati selezionati erano: Whisplash, Captain Fantastic,Moonrise Kingdom, Lady Bird e Jimmy’s hall.

La seconda parte dell’incontro è stato completamente incentrato sul confronto delle nostre esperienze, questo è stato reso possibile grazie alla suddivisione in piccoli gruppi nei quali dopo aver riportato ciascuno la propria testimonianza si è cercato di definire per ognuna di esse quale fosse il messaggio educativo.

Ci siamo salutati lasciandoci un nuovo spunto di riflessione “Pensare ad un episodio in cui abbiamo educato qualcuno”, lunedì 18 gennaio ci incontreremo per il terzo incontro ed avremo modo di scoprire le varie esperienze!

Erika Castagneri, educatrice dell’housing Santissimi Pietro e Paolo

L’Oratorio Valdocco 2° appuntamento di Community Lab: “il DNA dell’educazione al laboratorio.”

Si è svolto il 12 gennaio il secondo appuntamento di Community Lab per l’Oratorio Valdocco.  Parte integrante del progetto Labs to Learn, questo nuovo appuntamento di Community Lab prende il titolo di “il DNA dell’educazione al laboratorio” e si è svolto in forma on line insieme ai ragazzi e agli educatori. Di seguito il report della giornata:

Il Progetto “Labs to learn” continua! Cosa offre il progetto? Veri e propri laboratori per imparare, per costruire. Insieme, nella prospettiva della generatività sociale! Ieri, martedì 12 Gennaio, l’Oratorio di Valdocco ha vissuto il secondo appuntamento di “Community Lab”: un percorso di 4 tappe, per “sognare il futuro dell’Oratorio e intravedere l’Oratorio del futuro”. Sotto la guida degli amici di “On! Impresa Sociale”, in questa seconda tappa, ci siamo confrontati sulle varie dimensioni che compongono il gesto educativo: l’azione, la parola, l’ambiente, i protagonisti … solo per fare qualche esempio.

Come si è svolta la serata in breve? partiamo dalla premessa: al termine il primo incontro, di cui vi raccontavamo un mesetto fa circa, siamo stati invitati a scrivere, in vista del secondo, un episodio in cui fossimo stati protagonisti di una azione educativa. Quando poi ci siamo ritrovati ieri sera per l’incontro, in modalità online, ci sono stati proposti, uno dopo, l’altro quattro filmati riferiti all’educazione. Siamo stati invitati a commentarli con una frase. Il passaggio successivo è stato provare a mettere in “connessione” e poi in condivisione, quanto visto, con l’episodio da noi narrato e lasciatoci come “compito” la volta precedente.

Certamente ciò che si può dire come consapevolezza presente in ciascuno, ma emersa con più chiarezza dal “laboratorio”, che ha aiutato a esplicitarla, è che: l’educazione “è molte cose”, e impegna in prima persona l’educatore, ma più che tutto è un “fatto comunitario!”.

Allora, forse, possiamo concludere così: la sfida e la promessa all’orizzonte, per l’Oratorio di Valdocco (ma non solo), è tutta contenuta in un famoso detto africano: “per educare un bambino ci vuole un villaggio!”. Una Comunità. Forse anche l’educatore e l’educazione hanno bisogno di convertire la propria pratica e la propria visione “dal solitario, al comunitario”!

Lo diceva bene il nostro Ispettore, don Leonardo Mancini, con un simpatico e significativo gioco di parole all’assemblea delle CEP ad inizio anno pastorale, diceva: “dobbiamo passare dal Da Mihi Animas, al Da Nobis Animas”. Educare, per il carisma salesiano è questione di DNA

Secondo incontro del percorso Community Lab – Torino Rebaudengo

Scoccata l’ora dell’incontro, si è radunato il gruppo formato dalle stesse persone del primo appuntamento, così da permettere di dare una buona continuità alla riflessione.

L’incontro, molto ben congegnato dall’equipe animatrice, si è svolto provocando uno scambio di comprensioni sull’agire educativo suscitato dalla visione di alcuni spezzoni di film sui quali era chiesto da parte dei partecipanti, una reazione sintetizzata in pochissime parole. La spiegazione di questi termini ha dato modo di far emergere la dimensione provocatoria e di prospettiva dell’azione educativa, la dimensione interpersonale, l’aspetto di testimonianza, ma anche l’aspetto auto educativo da parte dei giovani.

La figura dell’educatore è emersa nei vari aspetti che può assumere come persona di confidenza e come ruolo distaccato che stimola alla crescita per il rispetto che incute. Abilità dell’educatore sapere, come un artista, quale ruolo giocare in un determinato momento e con una determinata persona. Essendo fondamentali ambedue i ruoli, emerge necessità che l’agire educativo non può essere solitario ma deve essere comunitario per permettere l’integrazione dei ruoli e consentire la realizzazione di un ambiente ricco di stimoli, esempi, testimonianze, richiami e provocazioni.

L’agire educativo deve essere comunitario, perché la comunità è lo spazio in cui viviamo, è ciò di cui siamo intessuti, ciò per cui ci spendiamo, ciò che ci descrive e contiene. Questo va evidenziato portato alla coscienza del giovane che così lo può elaborare con la sua novità e dare il proprio contributo.

Terminato il percorso ci si è dati appuntamento al 21 di gennaio per il terzo incontro con un altro esercizio di scrittura individuale:

“Un episodio per te significativo in cui ritieni di aver educato qualcuno..”.

Primo incontro del percorso Community Lab – Torino Rebaudengo

Dopo gli incontri di formazione e preparazione, è iniziato anche al Rebaudengo il cammino dall’azione 6 del progetto Labs to Learn. Di seguito il report di don Gigi Cerruti, responsabile dell’Oratorio del Rebaudengo.

Il primo incontro del COmmunity Lab nel nostro centro è nato dopo una riunione propedeutica tra il referente per il Rebaudengo, il personale di GO, il personale di Diskolè e quello dell’oratorio fatta per indirizzare il cammino. In tale riunione vista la conformazione della casa fatta da ben 7 ambienti pastorali la maggior parte dei quali non riconducibili a questo progetto, e visto il conseguente percorso già avviato per la scrittura del PEPS, si era richiesto di volgere l’attenzione di questa azione a rinforzare una alleanza territoriale tra scuole statali presenti sul territorio e casa salesiana, che è già in corso d’opera e che avrebbe potuto portare un bel frutto di collaborazione e condivisione di intenti data la situazione che si sta vivendo. Ciò non è stato possibile per scelta dei coordinatori.

Si è dato quindi corso a questo cammino che vede coinvolta l’equipe educativa dell’oratorio (formata dal suo incaricato, dalla suora FMA, dagli educatori e dai ragazzi del servizio civile), il direttore della casa e il direttore del CFP, la referente del CFP per il progetto, la referente dell’aspetto amministrativo, a queste persone si è aggiunta una animatrice come rappresentante del mondo dei gruppi formativi. Il direttore della casa ha preso la parola presentando i vari partecipanti, dopodichè si sono presentate le operatrici Generazione Oratori che hanno introdotto il lavoro presentando il cammino in via di realizzazione. Si è quindi passati alla attivazione dei partecipanti i quali hanno raccontato chi sono e il contesto di riferimento in cui operano visto dal loro punto di vista elencando, a partire da uno stimolo, delle parole che descrivessero il proprio operato:

GIOIA – VICINANZA – INCLUSIONE – RICERCA – ASCOLTO – TENACIA – VICINANZA – PENSIERO – CONDIVISIONE – VUOTO – RISVEGLIO

Il successivo scambio ha evidenziato la necessità e l’importanza di lavorare insieme sottolineando la positiva del cammino che è già in atto. Si è poi proceduto a scegliere la data del secondo incontro individuata in mercoledì 17 dicembre 2020 lasciandoci con un compito “a casa”: descrivi per scritto e brevemente, un episodio per te significativo in cui ritieni di essere stato educato da qualcuno..

Primo incontro del percorso Community Lab – Casale Monferrato

Nel pomeriggio di venerdì 11 Dicembre , tramite un collegamento online, si è svolto il primo incontro del percorso di Community Lab, condotto dall’équipe educativa del don Bosco, l’Istituto salesiano di Casale Monferrato.

Tramite le parole di Simona Dametto, educatrice, raccontiamo l’appuntamento:

Famiglia, sogno, casa, ascolto… E poi accoglienza, crescita, felicità, appartenenza, possibilità. Sono le parole chiave belle e significative emerse nel primo incontro-confronto on line che ha inaugurato il percorso formativo relativo al progetto “Labs to learn”, al quale partecipa il “Don Bosco” di Casale.

L’équipe che ha approfittato della proficua occasione formativa, gestita e coordinata sapientemente da Veronica Iotti, Emanuele Fusi e Martina Bacci, è composta dal direttore dell’Opera Salesiana don Marco Durando e da educatori ed animatori appartenenti a diverse generazioni e gruppi, circostanza che ha contribuito alla ricchezza dello scambio e della condivisione.

“Una parola che racconti la mia esperienza nella nostra casa salesiana”: questo la prima suggestione suggerita per avviare una riflessione personale e di gruppo attraverso una rilettura del proprio vissuto. Ciascuno ha liberamente offerto agli altri il proprio contributo, dal quale sono emerse le parole chiave che definiscono non solo un ambiente, una struttura, ma soprattutto uno stile, un’esperienza, la possibilità di sperimentarsi, di crescere, di educarsi a scelte di vita importanti, solide, concrete.

Una valorizzazione generale del positivo, apprezzabile e motivante, non ha però impedito di soffermarsi anche su nodi, difficoltà, fatiche… E, sulla scorta del secondo stimolo “Quale domanda/problema vi ponete?” ecco emergere aspetti della situazione presente che indubbiamente suscitano interrogativi, pongono questioni, invitano ad un’ulteriore riflessione, volta a comprendere la complessità del presente, ad accettare la sfida del “rimanere” e ad allenare fantasia e risorse per progettare un futuro possibile.

Come appassionare i ragazzi all’Oratorio? Cosa offrire loro perché riscoprano il calore di una casa che accoglie, di persone che ascoltano, di un ambiente che li sappia rende protagonisti…? Come il Covid e questa emergenza sanitaria sta modificando l’Oratorio?

In poche parole: cosa farebbe don Bosco, qui ed ora, per far sentire la sua presenza e vicinanza alle giovani generazioni? Come accompagnare, sostenere, educare oggi? Da ultima, ma non meno importante, una provocazione che riguarda tutti coloro che si sentono impegnati in ambito educativo: perché si fatica a sentire il bisogno di formarsi…?

Ma oggi siamo qui per questo, e vogliamo continuare su questa strada, per confrontarci, riflettere, immaginare ciò che ancora non c’è… proprio come farebbe don Bosco. Ci lasciamo con un piccolo compito a casa: raccontare un episodio significativo nel quale ci sembra di aver educato qualcuno. Alla prossima… e buon cammino!

 

Simona Dametto, educatrice 

Community Lab: la parola dell’esperto

Emanuele Fusi, pedagogista ed esperto di educazione, riassume la situazione attuale del percorso di community lab in questo video sintesi in cui racconta le peculiarità dell’incontro tra formatori esterni e la comunità: le scoperte e le sorprese che ne derivano. In attesa di ulteriori aggiornamenti si propone, di seguito, il video.

Emanuele Fusi – Pedagogista