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CON(N)ESSI – L’esperienza del progetto da parte dell’Oratorio di Valdocco e della Scuola Meucci di Torino

Presso l’Oratorio Salesiano di Valdocco e la Scuola Media Meucci di Torino è in fase conclusiva il progetto “CON(N)ESSI” di Salesiani per il Sociale: un progetto sperimentale di contrasto e prevenzione del bullismo e del cyberbullismo attraverso un uso responsabile, consapevole e creativo dei social network, in una logica di alleanza tra generazioni e territori. Di seguito un resoconto del progetto e il video realizzato dai ragazzi di Valdocco che hanno partecipato all’iniziativa.

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La particolarità del progetto CON(N)ESSI risiede nell’essere “tutti connessi“, ovvero di fare rete. Il progetto, infatti, si snoda in 3 percorsi di applicazione che convergono tutti nell’unico obiettivo di prevenzione al bullismo e cyberbullismo. Come?

  • educando gli studenti;
  • educando i genitori degli studenti che partecipano al progetto;
  • educando gli educatori stessi e i docenti;

L’elemento chiave risiede in questa triplice azione che si basa sulla convinzione che se non si interviene in tutti e 3 i rami, non è possibile ottenere buoni risultati. Questo è ciò che è stato applicato sia nella Scuola Media Statale Antonio Meucci Centrale di Torino che all’Oratorio Salesiano Valdocco, cercando di dialogare con gli studenti e le loro famiglie, formando gli educatori dell’oratorio sul tema della prevenzione al bullismo e sull’uso consapevole dei social.

Il progetto ha avuto un buon riscontro anche grazie alla creazione di un “decalogo di buone prassi” ideato da parte dei genitori con i loro figli ragionando su quell’insieme di buoni comportamenti che si possono attuare sui social per arrivare ad un corretto utilizzo di essi.

I prodotti finali del progetto hanno riguardato:
– la campagna social con protagonisti i ragazzi e il decalogo dei buoni comportamenti da seguire da parte dei minori sul web.
– la parte teorica con gli studenti e i genitori, attraverso l’approfondimento di alcune tematiche (come ad esempio l’empatia, la comunicazione assertiva…) volte ad entrare nel mondo del disagio che possono provare i ragazzi vittime di bullismo.

Nel complesso, è stata riscontrata una buona soddisfazione da parte di tutti coloro che hanno partecipato al progetto.

Infine, il progetto ha mostrato come i ragazzi che hanno subito forme di bullismo sul web siano di più di quelli che ci si poteva aspettare all’inizio del progetto. In questo modo il progetto CON(N)ESSI ha rappresentato un valido ausilio, trovando un terreno fertile su cui lavorare.

Scuola Media Salesiani Bra: una serata di formazione per i genitori

Venerdì 22 ottobre, i genitori degli alunni della Scuola media San Domenico Savio di Bra hanno partecipato ad una serata di formazione su alcune tematiche molto attuali nell’ambito giovanile: gaming, videogiochi, dipendenze e cyberbullismo.

Durante l’incontro sono stati presentati i risultati di un sondaggio somministrato ai ragazzi in merito alle tematiche legate al gaming, dopodiché si è trattato l’argomento delle dipendenze legate al gioco, riflettendo infine sul cyberbullismo (stato dell’arte, autocoscienza e incoerenza di fronte al problema, esempi pratici, pro (dimenticati) e contro (demonizzati), la patente, conseguenze «scolastiche») con una proposta di intervento e confronto sullo schema dei VIZI e delle VIRTÚ.

Connessi, la lotta Salesiana al Cyberbullismo

Domenico Pagano, educatore di Valdocco ci presenta il progetto ‘Connessi‘ ideato da Salesiani per il Sociale. Di seguito le parole dell’educatore ed il link a cui trovare tutte le informazioni sul progetto:

Il bullismo è purtroppo una costante di ogni scuola, ma qui a Valdocco abbiamo deciso di fronteggiarla alla maniera di Don Bosco: mettendo le mani in pasta. Nasce così ‘Connessi‘ un progetto audace e d’avanguardia, che vede protagonisti non solo gli studenti, ma anche gli educatori e sopratutto i genitori, in modo da creare un punto di vista comune su quelle che sono le criticità di questa piaga che infesta gli ambienti scolastici.

Fare squadra è la parola d’ordine che abbiamo deciso di adottare, e lo facciamo con tante operazioni che hanno il fine, non solo di informare ma anche di sintonizzare i linguaggi, gli strumenti e gli approcci verso il tema del bullismo e del cyberbullismo.
La realtà laboratoriale, tipica degli ambienti salesiani, diventa palcoscenico per i ‘Laboratori di protagonismo‘ in cui le forze in gioco -educatori, genitori e ragazzi- imparano l’un l’altro prima di tutto l’empatia:gli incontri sul linguaggio del corpo, sulla comunicazione assertiva e sul valore dell’ascolto e del dialogo svolgono esattamente questo compito.
Vengono poi forniti gli strumenti necessari per la comprensione dei luoghi, materiali e non, dove i ragazzi possono andare imbattersi in  queste situazioni; ci sarà quindi uno spazio dedicato ai social network, in cui spiegheremo le nozioni tecniche di base fino ad arrivare alla comprensione dei linguaggi propri di queste piattaforme.

Ci sarebbe molto altro da dire, ma mi preme in questa sede mettere in luce l’entusiasmo che permea tutti i protagonisti del progetto. I ragazzi sono entusiasti e avranno modo di mettersi alla prova fin da subito, tra gennaio e febbraio infatti avrà il via una campagna di comunicazione creata ad hoc dai ragazzi per ‘Connessi’. I genitori sono attenti e curiosi, e l’approccio multi-focale di questo progetto, che li vede partecipi quanto i ragazzi, li spinge ad informarsi chiedendo le slides ed il materiali informativo alla fine di ogni incontro.
Noi educatori poi, non c’è neanche bisogno di dirlo, sentiamo e viviamo la nostra responsabilità come figura d’interfaccia tra giovani ed adulti, e sapendo di essere punto di mediazione diamo tutti noi stessi per riuscire a connettere, appunto, visioni e approcci così differenti in merito ad un tema così delicato come lo è il bullismo.

Domenico Pagano

Don Bosco Cumiana, incontro con la polizia su bullismo e cyberbullismo

All scuola Don Bosco di Cumiana, ogni anno è tradizione la presenza della polizia del Commissariato di Rivoli per un incontro sul bullismo e cyberbullismo.

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La presenza della Dott.ssa Maria Teresa Cerutti, Ispettrice Superiore di Polizia del Commissariato di Rivoli, nei primi mesi dell’anno scolastico è ormai una tradizione consolidata. Nella nostra scuola “si sente a casa, perché trova sempre un ambiente famigliare, accogliente e attento alle problematiche degli studenti”.

Nei giorni scorsi ha incontrato gli allievi delle classi prime per illustrare le problematiche legate al bullismo e cyberbullismo. È stata una lezione brillante e vivace che ha evidenziato la partecipazione attenta e interessata degli studenti, che sono intervenuti con domande appropriate e richieste di chiarificazione. Alcuni di loro hanno narrato episodi, non sempre piacevoli, che li hanno visti protagonisti in passato.

Ringraziamo la Dottoressa per il tempo prezioso che dedica ai nostri allievi e ci auguriamo che presto possa regalarne un po’ anche ai genitori per una serata di informazione e confronto su queste tematiche, forse troppo spesso sottovalutate.

Don Bosco Châtillon: Phishing, cyber bullismo, dipendenze tecnologiche – I rischi di internet

Il 6 dicembre 2019, i ragazzi dell’Istituto Orfanotrofio Salesiano Don Bosco di Châtillon hanno avuto la possibilità di incontrare l’Ispettore Capo della Polizia di Stato – Sezione Postale, Dott. Genito per riflettere insieme sul tema del phishing, cyber bullismo, dipendenze tecnologiche e i relativi rischi che internet può celare. Si riporta l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

Venerdì 6 dicembre abbiamo avuto un incontro, presso i locali della nostra scuola, con l’Ispettore Capo della Polizia di Stato – Sezione Postale, Dott. Genito che ci ha ricordato come, il 2 Dicembre di quest’anno, si è celebrata la prima Giornata Nazionale sulle dipendenze tecnologiche.

In effetti, in base ai recenti dati, su un campione di mille giovani, tra i 6 ed i 20 anni di età, è emerso che 9 su 10 navigano in Rete quotidianamente poiché dispongono di un computer a casa.

E’ inoltre stato accertato che non sempre Internet è utilizzato nel modo più corretto in quanto, sempre più spesso, assistiamo a truffe o raggiri.

Ma i pericoli per noi giovani, sono anche altri: in aumento infatti gli episodi di Cyberbullismo, ovvero una forma di bullismo che consiste in un atto aggressivo, prevaricante o molesto compiuto tramite strumenti telematici come appunto il web ed il Sexting, cioè la diffusione di immagini intime ad “amici” che molto spesso si rilevano praticamente essere degli sconosciuti.

I rimedi? Imparare ad usare in modo maturo e consapevole la tecnologia.

Scuola Don Bosco Cumiana: un venerdì di novembre ricco di eventi

Venerdì 15 novembre, presso la Scuola Don Bosco di Cumiana, si sono svolti una serie di iniziative ed eventi che hanno arricchito la giornata di “porte aperte“, tra le quali un incontro tenuto dall’Ispettore Superiore di Polizia dott.ssa Maria Teresa Cerutti del Commissariato di Rivoli. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

Alla giornata di porte aperte del 15 novembre si è aggiunto il primo gruppo Savio e Chiara Luce per i ragazzi di seconda e terza, una cena condivisa per le famiglie di prima media e un incontro-dibattito tenuto dall’Ispettore Superiore di Polizia dott.ssa Maria Teresa Cerutti del Commissariato di Rivoli, esperta sui temi dell’uso dei social e del cyberbullismo.

Entusiasmo dei ragazzi per il primo incontro formativo e soddisfazione per la condivisione delle famiglie di prima.

Molto apprezzato l’intervento chiaro, puntuale e altamente istruttivo della dottoressa Cerutti.

Scuola Don Bosco di Cumiana: incontro sui social e strategie di intervento

Uso consapevole di internet, social, cyberbullismo, controllo dei genitori sulla gestione dei contenuti degli smartphone dei figli, legislazione vigente su questi temi… Queste alcune tematiche affrontate mercoledì sera scorso, 10 aprile 2019, dalla Dott.ssa Maria Teresa Cerutti, Ispettore Superiore di Polizia Postale, durante l’incontro con un gruppo di oltre cento genitori della scuola Don Bosco di Cumiana.

La Dott.ssa ha presentato in modo molto chiaro e diretto le problematiche che oggigiorno ci si trova ad affrontare riguardo al mondo di internet, invitando i genitori a non nascondere la testa sotto la sabbia, ma a farsi carico dei problemi complessi e impegnativi che potrebbero coinvolgere i loro figli, qualora non usassero in modo corretto questi mezzi di comunicazione moderna.

Pur non avendo mai dimenticato il taglio educativo della sua informazione, al termine dell’incontro la Dott.ssa Cerutti ha risposto ad alcune domande poste dai presenti, mettendo in rilievo ancor più il lato educativo e la responsabilità legale e morale che i genitori hanno nell’uso dei social che i loro figli utilizzano.
In attesa di un prossimo incontro, anche su altre tematiche riguardanti il mondo giovanile, si ringrazia sentitamente l’Ispettore di Polizia Postale, Maria Teresa Cerutti, per la sua preziosa presenza e collaborazione e il suo sostegno al percorso educativo intrapreso con allievi e genitori.

 

 

Cyberbullismo. La prevenzione resta ancora la scelta migliore!

 

La ricerca collaborativa di strumenti e misure di prevenzione del Cyberbullismo, piaga sociale purtroppo di attualità, si è rivelato un tema capace di intercettare l’interesse comune di genitori, educatori, docenti, studenti universitari, avvocati ed esperti di informatica. Tante le figure rappresentate dai numerosi partecipanti al convegno organizzato da IUSTO, il prestigioso Istituto Universitario Salesiano di Torino, insieme all’Associazione Centro Studi di Informatica Giuridica CSIG, con sede ad Ivrea.
Le statistiche parlano chiaro: troppi sono ancora i casi in cui uno scherzo o una battuta si trasformano in una vera e propria violenza perpetrata a danno di ragazze e ragazzi che vivono un momento di fragilità, per mano o – forse meglio – “per web” di coetanei o compagni di scuola spesso solo apparentemente più forti. Ed ancora molta è la disinformazione di adulti, genitori ed operatori del mondo della scuola.
Una recente indagine promossa per il Miur, comprova che nel 75% delle scuole sono avvenuti casi gravi di cyberbullismo e che aumenta il triste fenomeno di chi si trasforma spettatore – consumatore del fenomeno.Fatti di questo tipo, che causano grande sofferenza per l’immediata diffusione su larga scala e per il permanere indefinito in internet, spesso restano ignoti proprio alle persone più vicine e che potrebbero aiutare e sostenere le vittime, come i famigliari.

“Un tema, spesso, in passato trattato superficialmente da istituzioni che non hanno adeguatamente predisposto strumenti efficaci, oggi trova supporto dalla recente legislazione”.

Così l’avv. Mauro Alovisio Presidente dell’Associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea che ha aiutato i presenti a districarsi tra i molti testi normativi e comprendere meglio gli orientamenti giuridici relativi al fenomeno del bullismo nella rete.

“Grazie alla legge n° 71 del 29/05/2017 sul cyberbullismo, per prima volta, anche il bullo viene considerato una potenziale vittima. Ed ora – continua l’avv. Alovisio – dai 14 anni compiuti un ragazzo può segnalare in autonomia al gestore del sito di aver subito comportamenti spiacevoli”.

L’istituto amministrativo dell’ammonimento è un’altra novità recentemente introdotta e permette, di rendere un cyberbullo più consapevole del disvalore dell’azione fatta quando non sia ancora compiuto un reato.
Infine è previsto un percorso di giustizia riparativa che accompagni l’autore di atti violenti a comprendere la prospettiva di chi ha preso di mira, magari facilitando un riavvicinamento e promuovendo quelle occasioni di incontro reale falsate dagli approcci on line.

“Difficilmente una norma giuridica è in grado di modificare una società. La speranza non è quella di una buona legge che cambia, ma che interpreta un cambiamento che viene dall’interno della società stessa”.

Questo l’avviso del prof. Marco Orofino, docente Università Statale di Milano, che individua una delle principali cause del fenomeno proprio nella mancata frequentazione di luoghi in cui le persone si possano percepire accolte e trattate come tali.

“Faticoso è stato il lungo iter di affermazione del diritto alla riservatezza ed alla privacy dei minori – ha proseguito il prof. Orofino – a causa della lentezza con cui il diritto ha affrontato il tema. Dal concetto di potestà genitoriale, fondata da rapporto di subordinazione, si è giunti a quello più rispettoso di responsabilità genitoriale, potendo così essere riconosciuti dei diritti al minore”.

Isolamento, gruppo dei pari nel bene e nel male, fatica nella costruzione dell’identità individuale, desiderio di visibilità, sono alcune delle variabili che la Dott.sa Sonia Bertinat, psicologa e psicoterapeuta, ha individuato per esplorare il mondo degli adolescenti che si trovano a vivere un continuum esperienziale tra online ed offline.
“Un percorso di accompagnamento alla gestione delle emozioni che si attivi sin dalla scuola primaria fa parte di quelle sane azioni necessarie per prevenire efficacemente fenomeni quali il bullismo in rete”
Interessanti gli approfondimenti della dott.sa Gabriella Molinelli, esperta di sicurezza informatica che ha più volte ribadito la necessità compiere lo sforzo da parte di adulti ed educatori del conoscere il mondo degli strumenti messi a disposizione delle giovani generazioni. Compito e lavoro ineludibili e doverosi anche secondo la normativa, come spiegato, prima del confronto assembleare, dall’avv. Sara Mosio che ha precisato i profili di responsabilità legale per le diverse istituzioni e figure che lavorano a diretto contatto con i minori.

Occorre prevenire riproponendo un’antropologia ed una sociologia rispettose di un uomo accompagnato a crescere scoprendo le sorgenti interiori di ciascuno, attivate da sane, seppur scomode, dinamiche testimoniali. La testimonianza di una vita giusta e vera suscita una risonanza feconda dalla forza incredibile.

Questa la sintesi ed anche l’auspicio del prof. Ezio Risatti, teologo, psicologo, psicoterapeuta preside e fondatore di IUSTO.

CONVEGNO “CYBERBULLISMO, RAGAZZI AL CENTRO”

Condotte da tenere, rischi da evitare, nuove opportunità per i ragazzi. Un evento organizzato in sinergia con l’Associazione Centro Studi di informatica Giuridica di Ivrea Torino (Csig Ivrea Torino) rivolto a docenti, dirigenti scolastici, avvocati, genitori e studenti universitari. Aperto alla cittadinanza.

Sede: Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo – IUSTO. Piazza Conti di Rebaudengo, 22 Torino. Come raggiungerci >

PROGRAMMA: SABATO 22 SETTEMBRE 2018
IUSTO in collaborazione con CSIG Ivrea – Torino

Ingresso gratuito, previa conferma partecipazione on-line.

Programma: 4 ORE

  • 9.00 Registrazioni
  • 9.15 Benvenuto
  • 9.20 “Una sfida educativa, come prevenire”, prof. Ezio Risatti, preside di IUSTO
  • 9.45 “Impatto e profili applicativi della legge sul cyberbullismo”. Profili giuridici, Avv. Mauro Alovisio
  • 10.10 “I soggetti: il cyberbullo, gregari e vittima: profili psicologici”, dott.ssa Sonia Bertinat
  • 10.30 Pausa
  • 11.00 “Identità digitale e strumenti informatici”, dott.ssa Gabriella Molinelli
  • 11.20 “Cyberbullismo: profili di responsabilità civile”, Avv. Sara Mosio
  • 11.45 – 13.30 “Strumenti di prevenzione e contrasto” e Tavola rotonda conclusiva con la Senatrice Elena Ferrara

Sarà possibile compilare la domanda entro il 20 settembre e non oltre.

Per maggiori info:  011 2340083 – info@ius.to

 

 

Figli online, genitori connessi: Generazioni in Rete a Cumiana

E’ ormai conclamato che giovani e adulti devono, prima o poi, approcciarsi alle sfide che l’era e l’ambiente digitale ci propone quotidianamente.

La rivoluzione digitale ha investito indistintamente la vita di giovani e adulti, genitori e figli, insegnanti e studenti, generando un variegatop panorama di atteggiamenti e comportamenti: la Scuola Don Bosco di Cumiana ha promosso per questo motivo un ciclo di  incontri curati dal Comando Carabinieri di Cumiana, durante il secondo trimestre, per stimolare non solo una riflessione partecipata su alcuni temi che caratterizzano l’era del web 2.0 e, soprattutto, sui rischi legati all’uso delle nuove tecnologie.

A conclusione di questo percorso, la Scuola Don Bosco,  sempre con la collaborazione del comando Carabinieri di Cumiana, ha organizzato un incontro con i genitori.

L’incontro si svolgerà presso l’ente organizzatore Venerdì 28 Aprile alle ore 21 in sala rossa. Il Maresciallo Michela Balangero fornirà utili consigli su come gestire le tecnologie di uso comune tra i ragazzi, inoltre verranno trattate tematiche relative alla prevenzione dei rischi, Internet, Social, Chat, Cyberbullismo.

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