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Châtillon: i ragazzi falegnami festeggiano San Giuseppe e raduno MGS-GEX

Notizia a cura dei salesiani di Châtillon.

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I ragazzi falegnami dell’Istituto orfanotrofio di Châtillon festeggiano San Giuseppe

Il 19 marzo 2024 nella solennità di San Giuseppe i ragazzi dell’Istituto professionale ed industria Made in Italy di Châtillon hanno partecipato all’eucaristia presieduta dal Direttore don Vincenzo Caccia, SDB.

Dopo la messa hanno consumato, nei locali del laboratorio di falegnameria, un’abbondante merenda, seguita da un incontro con il sig. Fabio Giaccone (Responsabile commerciale – Nord Legnami Group S.r.l.).

Raduno MGS-GEX

I ragazzi exallievi giovani della scuola media sono stati convocati presso il nostro Istituto di Châtillon per un incontro di confronto e formazione.

Tre volte all’anno gli ex-allievi giovani vengono convocati per dare una continuità al loro cammino iniziato da allievi di Don Bosco: è sempre bello vedere gli exallievi che tornano alla loro Alma-mater.

 

Châtillon: l’ASIV premia due allievi dell’Istituto Don Bosco

Notizia a cura dei salesiani di Châtillon.

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L’Istituto Don Bosco di Châtillon, il 3 ottobre 2023 ha accolto l’Associazione Scultori e Intagliatori Valdostani per presentare ai propri allievi dell’indirizzo Industria e Artigianato per il Made in Italy una realtà territoriale che ha come obiettivo la valorizzazione e la tutela dell’artigianato di tradizione.

A rappresentare l’associazione erano presenti il presidente, Dario Coquillard e due consiglieri, Marcella Ribalzetti e Claudio Anzeloni.

Il direttore dell’opera, Don Vincenzo Caccia, porgendo il suo saluto ha ringraziato l’ASIV per aver scelto l’Istituto Don Bosco di Châtillon incoraggiando così gli alunni nella loro formazione:

“I giovani sono il futuro della società e qui sono presenti i futuri falegnami o anche scultori. Questo investire nei giovani è un segno di fiducia ed un’opportunità per la costruzione di un loro futuro. Una borsa di studio è un incentivo all’impegno, ad una seria preparazione per entrare nel mondo del lavoro ed un chiaro segno che il merito paga.”

La coordinatrice delle attività didattiche ed educative, la prof.ssa Luciana Marguerettaz presentando la scuola ha messo in evidenza le competenze fondamentali che vengono fornite e richieste dal mondo del lavoro.

“Un bravo falegname non può esimersi dal possedere una buona manualità e la capacità di comprendere rapidamente le fasi di lavoro e adattarsi alle esigenze in continua evoluzione. Accanto alle competenze pratiche è richiesto anche di comprendere più in profondità i principi di funzionamento e i processi produttivi di sistemi o manufatti di settore. Questa capacità teorica permette di intervenire in modo adeguato per risolvere i problemi che via via si presentano e di individuare migliorie da realizzare. Sviluppiamo quindi negli allievi competenze pratiche e operative, unite alla capacità di lettura profonda della realtà. Questo mestiere è attualmente molto ricercato sul territorio dalle nostre piccole e medie imprese valdostane e lo sbocco lavorativo non è l’unica opportunità per questi alunni che alla fine del loro percorso scolastico possono affacciarsi ai percorsi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS) o alle diverse università frequentate già da alcuni nostri ex allievi.”

Ogni anno, quest’associazione svolge un’attività nel campo sociale attraverso la realizzazione di un ciondolo per la vita, che può essere acquistato con un’offerta libera nel corso della fiera di Sant’Orso; il ricavato viene devoluto in beneficienza.

Quest’anno l’ASIV ha deciso di trasformare il ricavato in due borse di studio per due futuri falegnami dell’Istituto Don Bosco di Châtillon.

Sono stati premiati un allievo di terza Michael Bordet e uno di quinta Christian Savin, per il loro impegno serio e costante dimostrato durante il loro percorso scolastico.

Don Bosco Châtillon: spettacolo di fine anno

L’istituto salesiano Don Bosco di Châtillon  ha vissuto lo spettacolo di fine anno l’8 giugno alla presenza di genitori e amici dei ragazzi.

Lo spettacolo si è tenuto nel cortile coperto dell’istituto e i ragazzi hanno espresso la loro gratitudine tramite i balli, le scenette e i canti. Ogni numero è stato intervallato da un saggio di flauto dei ragazzi.

Ha partecipato allo spettacolo anche il coro dei ragazzi dei convitti della zona per esibire alcuni canti che sono stati particolarmente apprezzati da tutti i presenti.

Alla conclusione dello spettacolo il direttore dell’Istituto don Vincenzo Caccia ha evidenziato la bontà dello spettacolo e ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione.

Don Bosco Châtillon: “gli alunni di Châtillon in marcia per la Pace” – AostaSera

Si è svolta questa mattina la marcia in favore della Pace nel mondo organizzata dall’Istituto Don Bosco di Châtillon con la partecipazione di circa 600 persone che hanno sfilato in paese. Di seguito l’articolo pubblicato dal quotidiano online AostaSera.it a cura di Orlando Bonserio.

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Gli alunni di Châtillon in marcia per la Pace

Circa 600 persone hanno sfilato in paese durante l’iniziativa organizzata dall’Istituto Don Bosco, che nei prossimi giorni accoglierà due studenti ucraini.

“Bisogna far capire a tutti l’importanza della pace, senza pensare solo alla guerra”.

Con queste parole Carlo Vancheri, vicepreside dell’Istituto Don Bosco di Châtillon, ha presentato la Marcia per la Pace che, questa mattina, martedì 15 marzo, ha coinvolto circa 600 persone.

Un grande successo nonostante la pioggia. L’idea è nata da Don Pravin, catechista della scuola, ed ha visto la grande partecipazione dei docenti e degli alunni dell’Istituto professionale Don Bosco, delle scuole medie, dell’IPRA ed École Hôtellière e delle elementari, oltre al sindaco Camillo Dujani, al Direttore della Caritas Andrea Gatto ed al direttore del Don Bosco Don Vincenzo Caccia.

Un lungo cordone che si è snodato da Piazza Chanoux lungo tutto il paese ed ha sfilato sotto lo sguardo partecipe e rispettoso dei cittadini, aperto dal giuramento per la pace:

“Noi ragazzi dell’Istituto don Bosco di Châtillon ci impegniamo a costruire un mondo dove regni la pace e la giustizia. Dove regni odio noi ci impegniamo a seminare la concordia: ci opporremo a ogni forma di guerra, perché si costruisce un mondo migliore non con la guerra, ma con la concordia. Desideriamo essere vicini non solo a parole ma con i fatti e con gli aiuti concreti al popolo ucraino: nel nostro piccolo ci impegniamo a venire incontro alle loro difficoltà. Dio della pace ci aiuti ad essere suoi strumenti di concordia!”.

E l’aiuto concreto si traduce, come annuncia Vancheri, nell’ospitare due ragazzi ucraini all’Istituto Professionale nei prossimi giorni.

Don Bosco Châtillon: Marcia per la PACE – martedì 15 marzo

IO SOSTENGO LA PACE

In seguito alle situazioni di conflitto e di emergenza che stanno caratterizzando l’Ucraina ormai da quasi due settimane, l’Istituto Don Bosco di Châtillon organizza, per la mattinata di martedì 15 marzo, una marcia in favore della Pace nel mondo.

Di seguito il programma:

  • Ore 8.15 – Ritrovo presso il cortile dell’Istituto (Via Tornafol, 1 11024 Châtillon)
    Saluto del Direttore don Vincenzo Caccia, del Sindaco Camillo Andrea Dujany e del Responsabile della Caritas di Aosta Andrea Gatto;
  • Ore 8.40 – Prestazione del giuramento per la pace e consegna della bandiera della pace da parte del Sindaco
    Preghiera per invocare la pace;
  • Ore 8.45 – Avvio della Marcia della Pace per Via Chanoux.

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Gli alunni di Châtillon in marcia per la Pace
Circa 600 persone hanno sfilato in paese durante l’iniziativa organizzata dall’Istituto Don Bosco, che nei prossimi giorni accoglierà due studenti ucraini.

>>>Vai all’articolo di AostaSera.It

Don Bosco Chatillon: un giovane altare tutto salesiano

In vista della tradizionale fiera di S. Orso, i ragazzi aspiranti falegnami dell’Istituto salesiano di Châtillon hanno realizzato un altare che esprime al meglio lo “spirito e lo stile educativo salesiano”.  Di seguito la notizia gentilmente fornita alla Redazione da parte dell’opera.

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L’arredo progettato e realizzato dagli allievi falegnami dalla classe V PIA dell’Istituto salesiano don Bosco di Chatillon.

Come ogni anno agli aspiranti falegnami della classe V° PIA del Don Bosco di Chatillon, attualmente 15, in vista della fiera di S. Orso, viene proposta la progettazione e realizzazione di un arredo come lavoro conclusivo di un percorso che metta in evidenza le loro competenze tecniche e capacità creative. Quest’anno, anche se la Fiera non si è potuta svolgere, per ovvi motivi, la sfida lanciata loro dalla comunità salesiana e presentata dal direttore Don Vincenzo, nella Cappella utilizzata dalla comunità salesiana,  è stata quella della realizzazione di un altare: “Questo luogo necessita di un nuovo altare. Visto che siamo in un’opera salesiana sarebbe bello che potesse esprimere lo “spirito e lo stile educativo salesiano” ed anche il territorio  valdostano.” Il Direttore lasciava alla loro creatività il modo di coniugare questi aspetti nella progettazione e nella realizzazione dell’importante arredo sacro.

La fase progettuale ha visto fioccare tante idee, originali, innovative, scontate, interessanti, complicate, non facilmente realizzabili, delicate, provocatorie …., si potrebbe continuare a lungo,  ma attraverso momenti di confronto, dibattito, incontro, in un vero e proprio spirito di squadra, i ragazzi hanno definito due proposte. Una commissione ha quindi selezionato il progetto che meglio si adattava alla realtà della cappella.

Il manufatto scelto si ispira alla croce che viene consegnata ai Salesiani il giorno in cui dicono il loro “sì per sempre” nella Congregazione salesiana, come figli di don Bosco.

La croce salesiana dà la forma al basamento di sostegno, al robusto piano dell’altare, la struttura portante è realizzata con il pantografo, macchina a controllo numerico. Nelle braccia della croce sono raffigurati, con la tecnica dell’intarsio, Maria Ausiliatrice e Don Bosco. L’intarsio richiede concentrazione e tanta esperienza: alla precisione nel taglio delle tessere in legno sagomate, segue la complicata fase dell’incastro nel corpo principale. Grazie alle tecnologie e alle attrezzature all’avanguardia, di cui è dotato il laboratorio di falegnameria della scuola, è stata realizzata la parte cilindrica centrale nella quale si innestano le braccia della croce. Sulla parte cilindrica  del retro dell’altare, dove si pone il celebrante, è riportata una frase di Don Bosco “Studia di farti amare” riprodotta fedelmente nella sua calligrafia e con tanto di autografo. Tale frase si trova nel manoscritto che don Bosco inviò a don Michele Rua, che sarà poi il suo primo successore, quando venne mandato a dirigere la prima casa salesiana fuori Torino, a Mirabello. In quell’occasione don Bosco scrisse a don Rua una lettera strettamente personale in cui attraverso consigli pratici, esempi concreti ed intuizioni frutto della sua esperienza educativa al fianco dei ragazzi lo guidava perchè potesse essere un altro don Bosco in mezzo a loro. Questo manoscritto, poi rivisto ed ampliato da don Bosco, diventerà un documento prezioso consegnato a tutti i futuri direttori delle case salesiane sotto il titolo di “Ricordi confidenziali ai Direttori”. Tutto il contenuto ruota attorno a quella frase che nella sua completezza recita così: Studia di farti amare, piuttosto che farti temere.: un semplice slogan che racchiude in sé uno dei pilastri dello stile educativo salesiano ”l’amorevolezza”.

Nel medaglione frontale dell’altare, rivolto verso l’assemblea, viene raffigurata l’immagine de “il Buon pastore” che ben racchiude lo spirito salesiano così descritto nell’articolo 11 delle Costituzioni salesiane:

“Lo spirito salesiano trova il suo modello e la sua sorgente nel cuore stesso di Cristo, apostolo del Padre.
Nella lettura del Vangelo siamo più sensibili a certi lineamenti della figura del Signore: la gratitudine al Padre per il dono della vocazione divina a tutti gli uomini; la predilezione per i piccoli e i poveri; la sollecitudine nel predicare, guarire, salvare sotto l’urgenza del Regno che viene; l’atteggiamento del Buon Pastore che conquista con la mitezza e il dono di sé; il desiderio di radunare i discepoli nell’unità della comunione fraterna.”

La difficoltà, non indifferente, legata al medaglione frontale è stata l’incollaggio dell’intarsio che non era da fare su una superficie piana, ma bensì in curva; tuttavia grazie al lavoro di gruppo ed un metodo all’avanguardia, anche questa parte è stata completata con successo.

Per questa immagine i ragazzi hanno presentato due progetti, entrambi curati nei particolari ed espressivi nel loro atteggiamento. E’ stato poi lasciato al giudizio della Comunità salesiana la scelta, non facile, tra i due progetti.

I legni con cui è realizzato l’altare sono tipici della Valle d’Aosta: larice, abete e cirmolo selezionati in diverse fasi di invecchiamento per creare la policromia necessaria alla tecnica dell’intarsio.
Le tonalità dell’opera ricordano gli splendidi paesaggi autunnali che dipingono la nostra Valle, così pure l’immagine del pastore richiama una figura molto presente nel territorio valdostano.

A lavoro ultimato c’è stata una semplice liturgia di “benedizione” dell’altare: un momento significativo, partecipato e commovente al termine del quale i ragazzi hanno voluto ricordare don Silvio Carlin, recentemente mancato, dedicandogli il canto “Dio del cielo, Signore delle cime”.

Che dire: bravi è troppo poco!!! Don Bosco, oltre che ad essere contento, direbbe che rendere protagonisti i giovani nella realizzazione di un progetto è il modo migliore per far esprimere le loro capacità, la loro creatività ed inventiva e ritrovare, da parte di noi adulti, quella fiducia in loro come futuri costruttori di  un mondo migliore.

Un ringraziamento particolare agli insegnanti sia di laboratorio che di cattedra che li hanno accompagnati in questi 5 anni e che con soddisfazione possono ammirare il frutto del loro lavoro educativo e professionale. Come in ogni cammino avere delle guide esperte e sicure è garanzia di ottimi risultati.

Don Bosco Châtillon: le esperienze degli stage aziendali all’estero dei ragazzi al TGR

“Consentire agli studenti di fare una esperienza di vita e di lavoro all’estero per acquisire nuove competenze professionali e linguistiche” è l’obiettivo del progetto organizzato dall’Istituto Salesiano Don Bosco di Châtillon che anche quest’anno ha permesso a 17 studenti delle classi quarte e quinte di svolgere uno stage aziendale in alcune città della Spagna e della Francia.

Il 31 gennaio scorso, nel giorno della ricorrenza di San Giovanni Bosco, l’edizione del “Buongiorno Regione” del TGR della Valle d’Aosta ha dedicato un servizio alle esperienze di stage all’estero vissute dai ragazzi dell’Istituto. Ospite in studio per commentare il progetto, il direttore dell’opera don Vincenzo Caccia.

(Servizio TGR sull’Istituto Don Bosco di Châtillon dal minuto 14.13 al minuto 20.20)

Gli stage della durata da 1 a 3 mesi sono stati finanziati dalla Sovrintendenza agli studi della Regione Valle d’Aosta e dalla Fondazione CRT.

Uno degli obiettivi principali di questa esperienza è il poter imparare a vivere in autonomia.

La nostra soddisfazione è stata quella di vedere che ad alcuni ragazzi è stata proposta un’assunzione direttamente da queste ditte all’estero. Ci fa piacere e vuol dire che stiamo andando nella direzione giusta.

(Don Vincenzo Caccia in studio al TGR – Direttore dell’Istituto Don Bosco di Châtillon)