Economia che include: storie e visioni dal primo incontro BCOC
Il 12 ottobre 2025, presso la Casa Ispettoriale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ha avuto inizio la prima tappa di “Buoni Cristiani Onesti Cittadini”, il percorso triennale nato per rispondere al desiderio dei giovani di riconoscere la propria responsabilità come cittadini cristiani, incoraggiare scelte ed azioni concrete da un punto di vista economico, ambientale e politico.
Tema di questo primo anno: “Economia e comunità” in cui i giovani sono stati invitati a inserirsi in un cammino già intrapreso da altri giovani in tutto il mondo, economisti, imprenditori e changemakers convocati in prima persona da Papa Francesco “per combattere la cultura dello scarto, per dare voce a chi non ne ha, per proporre nuovi stili di vita”.
L’incontro ha avuto inizio con il saluto dell’Ispettore Don Leonardo Mancini e il suo incoraggiamento a non essere indifferenti, ma a coltivare la relazione filiale per la storia, fraterna per l’oggi, paterna e materna per il futuro. Coltivare non l’impotenza, ma la speranza nel bene che ciascuno di noi può fare.
“Dalla globalizzazione dell’indifferenza si è passati alla globalizzazione dell’impotenza. Siamo consapevoli dei problemi ma immobili, silenziosi e tristi, perché ci sembra che non ci sia niente da fare. Invece la storia è devastata dai prepotenti, ma è salvata dagli umili, dai martiri, dai giusti.”
I giovani hanno riflettuto insieme sul “ri-animare l’economia” con la presenza di relatori che hanno condiviso esperienze, conoscenze e passioni per il bene comune. L’equipe ha presentato la sintesi dei passi fatti insieme ringraziando i giovani per la loro presenza nuova o a conclusione della triennalità del percorso.
Primo step: L’Economia di Francesco, la chiamata dei changemakers. Tiziana Ciampolini, formatrice ed esperta di innovazione trasformativa
Oggi la storia la fanno i giovani che hanno scelto di essere protagonisti attivi. Tiziana Ciampolini mostra questo attivismo incarnandolo nel proprio percorso di formazione e lavoro nell’ambito dell’economia sociale, sottolineando l’importanza di integrare relazioni, sostenibilità e impatto sociale nelle nuove forme di economia, in linea con i paradigmi europei.
Ha iniziato a parlarci di evoluzione della povertà e crisi economiche, illustrando, attraverso la propria esperienza e il lavoro con Caritas Italiana, come la povertà sia cambiata radicalmente a partire dalla crisi economica del 2008, coinvolgendo nuove categorie sociali e portando a una ridefinizione degli interventi sociali e delle politiche di contrasto alla vulnerabilità.
Prima del 2008, la povertà era associata principalmente a categorie marginali come ex detenuti o persone con dipendenze, mentre con la crisi economica sono emerse nuove forme di vulnerabilità che hanno coinvolto anche famiglie e persone precedentemente considerate ‘normali’.
Caritas Italiana, grazie all’ascolto diretto delle persone in difficoltà, ha rilevato i primi segnali di cambiamento nella morfologia della povertà e ha avviato una ricerca nazionale per comprendere meglio il fenomeno e anticipare le risposte sociali necessarie.
Dal 2005 al 2007, Tiziana Ciampolini e un gruppo ristretto hanno condotto una ricerca culminata nel libro ‘La città abbandonata‘, che anticipava la trasformazione della povertà e la necessità di coinvolgere le comunità locali nella prevenzione e nel sostegno. La crisi del 2008 ha confermato le intuizioni della ricerca, mostrando come le crisi economiche abbiano effetti profondi sulle crisi sociali e sulla vulnerabilità diffusa, richiedendo un cambiamento di paradigma nelle politiche di intervento.
Dopo la crisi, Tiziana Ciampolini ha approfondito gli studi in economia sociale, ispirandosi a Luigino Bruni e al paradigma dell’economia civile, che pone al centro le relazioni e il contesto sociale, superando il modello marginalista orientato solo al profitto. Il concetto di sostenibilità è stato ridefinito come attenzione agli effetti futuri delle scelte economiche e sociali, con la progettazione degli interventi orientata all’impatto e non solo al risultato immediato. Tiziana Ciampolini ha raccontato la creazione di fondazioni di comunità e di 85 imprese sociali nei Balcani, coinvolgendo 500 operatori in un percorso di formazione per passare dall’assistenza tradizionale a modelli di economia sociale, adattando gli interventi ai bisogni reali dei territori.
Dopo la pandemia, la scelta di tornare a Torino e di fondare un’organizzazione di economia sociale, gestendo un ristorante sociale e un gruppo di ricerca, con l’obiettivo di promuovere inclusione lavorativa e processi di sviluppo locale sostenibile.
Secondo step: Analisi dei trend sociali attuali
L’incontro è proseguito nel dialogo attraverso un lavoro di gruppo guidato da Tiziana Ciampolini, i partecipanti hanno identificato e discusso i principali trend che influenzano la società contemporanea, tra cui intelligenza artificiale, ecologia, migrazioni, crisi del lavoro, apatia politica e trasformazioni valoriali.
Intelligenza Artificiale e Lavoro
I giovani hanno riconosciuto l’ambivalenza dell’intelligenza artificiale, che può portare sia progresso che rischi di disoccupazione, sottolineando la necessità di adattarsi ai cambiamenti tecnologici e di sviluppare nuove competenze.
Ecologia e Sostenibilità
Il gruppo ha discusso l’importanza della transizione ecologica, evidenziando sia le opportunità di riduzione dell’impatto ambientale sia le difficoltà di accesso alle tecnologie sostenibili per le fasce più deboli della popolazione.
Migrazioni e Diversità
Le migrazioni sono state analizzate come fenomeno strutturale che contribuisce alla diversità delle società, con implicazioni sia positive che negative, e come risposta a guerre e crisi economiche.
Crisi del Lavoro e Valori
È emersa la percezione di precarietà lavorativa, apatia politica e crisi dei valori tradizionali, con una crescente attenzione alla salute mentale, all’inclusività e alla necessità di nuove forme di partecipazione sociale. Attraverso esercizi partecipativi, i gruppi hanno elaborato una visione condivisa di trasformazione per i prossimi anni, individuando azioni concrete come la creazione di associazioni giovanili, il superamento dell’individualismo e la promozione di una cittadinanza attiva e informata.
Esercizi di Visione
I partecipanti hanno utilizzato post-it e mappe per identificare eventi chiave del passato, presente e futuro, riflettendo sulle trasformazioni vissute e sulle prospettive di cambiamento a livello personale, comunitario e globale.
Proposte di Azione
Sono state avanzate proposte come la creazione di un’associazione giovanile con finalità educative, la costruzione di reti territoriali, la partecipazione politica e la promozione di luoghi fisici e digitali di confronto.
Ostacoli e Supporti
I gruppi hanno individuato ostacoli come la burocrazia, la mancanza di fondi e l’indifferenza, e supporti necessari come il sostegno statale, la cittadinanza attiva, le comunità locali e l’educazione.
Ruolo della Comunità
È stato sottolineato che il cambiamento parte dalla comunità e dalla creazione di luoghi di relazione, dove le idee possono trasformarsi in azioni concrete e durature.
Terzo step: Il sistema del credito. Una strada eticamente sostenibile. Andrea Limone, ex Presidente PerMicro
Andrea Limone ha presentato i principi della finanza etica e del microcredito, spiegando il funzionamento dei prestiti, il ruolo della fiducia e l’importanza dell’accompagnamento alle persone e alle imprese, con esempi pratici e dati sulle esperienze realizzate. Ha illustrato come la finanza etica si basi sulla trasparenza, sulla fiducia e sulla redistribuzione delle risorse, distinguendosi dalla finanza tradizionale per l’attenzione all’impatto sociale e alla sostenibilità. È stato spiegato il funzionamento del microcredito attraverso il calcolo del tasso di interesse, i costi amministrativi e il rischio di insolvenza, sottolineando che il microcredito si rivolge a chi non ha accesso al credito tradizionale e offre accompagnamento nella stesura del business plan e nella gestione dell’attività.
Andrea Limone ha condiviso dati concreti: 361 milioni di euro erogati, 6800 imprese finanziate e 35.700 famiglie sostenute, evidenziando l’importanza dell’accompagnamento e della consulenza durante tutto il percorso di finanziamento.
Il microcredito si fonda sulla fiducia personale e sulla conoscenza diretta delle persone, evitando garanzie reali e puntando sull’accompagnamento e sulla costruzione di relazioni di fiducia nel tempo.
Conclusioni
L’equipe ha chiuso l’incontro ringraziando i relatori e i partecipanti, sottolineando l’importanza di essere attori del cambiamento e anticipando i prossimi appuntamenti, che approfondiranno temi come l’economia circolare e la finanza sostenibile con nuovi ospiti: Nadia Lambiase, socia fondatrice di Mercato Circolare Società Benefit e Emanuele Mollo, responsabile filiale di Torino Banca Etica.
L’incontro è terminato con un momento di preghiera in cui è stato affidato il proprio impegno a essere cantieri di speranza per costruire altri modi di intendere l’economia, combattendo la cultura dello scarto e incoraggiando all’essere protagonisti della storia di oggi e di domani.





