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Don Bosco Alessandria: Pastorale Giovanile e famiglia, presentato il Documento

Al Don Bosco di Alessandria è stato presentato dal delegato Ispettoriale per l’Animazione Vocazionale, don Fabiano Gheller,  il Documento del Dicastero Mondiale della Pastorale Giovanile salesiana inerente al coinvolgimento della famiglia. Di seguito la notizia apparsa sul sito dell’Opera.

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Lunedì 9 gennaio, alla ripresa delle attività pastorali al termine del periodo natalizio, i Consigli della Comunità Educativa Pastorale, della Pastorale Parrocchiale e degli Affari Economici insieme alle catechiste, hanno incontrato don Fabiano Gheller, delegato Ispettoriale per l’Animazione Vocazionale.

Ha presentato il nuovo Documento del Dicastero Mondiale della Pastorale Giovanile salesiana inerente al coinvolgimento della famiglia. Ha aiutato i presenti a riflettere sulle caratteristiche della famiglia d’origine di don Bosco, sullo spirito di famiglia presente a Valdocco e su come integrare la famiglia all’interno del progetto educativo pastorale locale.

La seconda parte dell’incontro ha suscitato un confronto su cosa il centro don Bosco offre alla famiglia, cosa fa con la famiglia e, infine, che cosa la famiglia chiede all’opera salesiana.

Compito affidato da don Gheller ai presenti consiste nel continuare il confronto.

Associazione Di Famiglia Onlus: il 5 dicembre l’inaugurazione di “CASA DIFAMIGLIA”

Il prossimo 5 dicembre, l’Associazione Di Famiglia Onlus, fondata nel 2009 dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e da laici insieme, inaugurerà un nuovo spazio dedicato alle famiglie: “CASA DIFAMIGLIA”. L’appuntamento è previsto alle ore 15.00 in via Castelgomberto 11/d a Torino.

Di seguito l’invito con il programma e il Comunicato Stampa.

C’è bisogno di casa!

Aria Difamiglia: relazioni.

Nel 2022 ricorrerà il 150° anniversario di fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Lo Spirito che per natura è creativo e coinvolgente continua ad agire …

L’Istituto nasce il 5 agosto 1872 a Mornese, un comune della Provincia di Alessandria, sulle colline dell’alto Monferrato. Maria Domenica Mazzarello con un gruppo di giovani pronunciarono il loro “sì” come Maria per essere “aiuto” soprattutto tra le giovani.

In questo contesto carismatico l’Associazione Di famiglia viene fondata nel 2009 dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e da laici insieme, ha come riferimento i documenti del Magistero della Chiesa e la Strenna del Rettor Maggiore di allora Don. Pascual Chávez Villanueva “Assicurare una speciale attenzione alla famiglia. Che è culla della vita e dell’amore e luogo primario di umanizzazione” (Strenna 2006).
Madre Yvonne Reungoat mette inevidenza l’importanza dell’accoglienza in famiglia in gesti quotidiani nel “tessere relazioni di reciprocità”.

L’Associazione compie 12 anni e si assume una nuova responsabilità: “cercare casa” in un tempo di pandemia dove le relazioni sono “preziose come l’oro”. Ritrovarsi in “Casa di famiglia” è un modo per tenere in allenamento l’umanità e la riconoscenza tra le generazioni.
Dopo molto peregrinare, dialogando con l’ATC (Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale) emerge l’interesse reciproco verso un progetto in grado di rafforzare i legami sul territorio. La richiesta di uno spazio viene accolta e oggi, siamo in Torino a Mirafiori Nord, in via Castelgomberto 11/D.
Operativamente l’Associazione offre l’organizzazione di “laboratori di legami” privilegiando un approccio spirituale, artistico, ludico, creativo, conviviale e valorizzando il “bello” che ciascuno porta dentro di sé. Il sottofondo di tutti i percorsi sono la Parola di Gesù e l’esperienza di don Bosco e Madre Mazzarello che dialogano con la ricerca delle famiglie di oggi. Inoltre si ispira alla lettura della famiglia che negli anni hanno messo a punto il modello relazionale-simbolico con la riflessione della prof.ssa Eugenia Scabini e del prof. Vittorio Cigoli che continua con formatori e docenti appassionati per la relazione come scuola di vita le proff.sse Iafrate Raffaella e Anna Bertoni.

L’Associazione Di Famiglia ha sinora realizzato esperienze diverse a partire dall’ascolto delle esigenze delle famiglie che sono state via via conosciute e coinvolte.
Il fulcro di tutto, come specificato è l’integrazione tra due dimensioni: quella artistico-spirituale e quella conviviale. Ci ha sorretto in questi anni l’idea che l’arte poteva essere, ed è stata, una forma importante di potenziamento dei legami familiari. Tutto ciò per l’Associazione è promuovere il benessere dentro la famiglia e tra le famiglie, grazie alla possibilità di vivere relazione calde, di prossimità, senza giudizi o pregiudizi. È nelle relazioni che c’è la possibilità di condividere valori umani e cristiani e percorrere insieme, per un pezzo di storia, una strada per affrontare con realismo la realtà personale ed educativa.
L’intenzione dell’Associazione è quella di predisporre uno spazio per prendersi cura del familiare, nell’incontro e nella relazione con l’altro senza sostituirsi operando per far crescere il senso di libertà e responsabilità nelle persone, nelle coppie e nelle famiglie e, in questo senso, in modo diretto e indiretto, rafforzare legami tra famiglie e tra famiglie e comunità.

Il 5 dicembre nella preparazione alla festa dell’Immacolata, per noi salesiane/i data significativa dell’inizio dell’oratorio (8 dicembre 1841) ci sarà l’apertura ufficiale della “Casa di famiglia” insieme con il Consiglio dell’Associazione, alcune famiglie, le Figlie di Maria Ausiliatrice, alcuni componenti della Famiglia Salesiana con il Sindaco di Torino Lo Russo Stefano, Referenti della Compagnia San Paolo, l’ATC e le autorità civile ed ecclesiali del territorio. L’esperienza di rete e condivisione con USMI (unioni delle superiori maggiori) e il FORUM delle famiglia Regionale e Provinciale, ci ha permesso di osservare e accompagnare la famiglia da tanti punti di vista: educativo, spirituale, economico e progettuale.

Vera stima e riconoscenza per tutti coloro che hanno dato coraggio e aiuto effettivo perché altre famiglie possano respirare “aria di casa” e portarla nel loro quotidiano.

Il Presidente sr Carmela Santoro
Per area formazione Roberto Maurizio

Nuova mostra dedicata a nonni e bambini al Museo Etnografico Missioni Don Bosco

Dal 2 ottobre al Museo Etnografico Missioni Don Bosco in via Maria Ausiliatrice, n. 32 , sarà possibile visitare una mostra dedicata ai giocattoli e strumenti musicali utilizzati dai bambini nelle altre parti del mondo, così come alcuni oggetti caratteristici che delineano il ruolo degli anziani, dei nonni, come riconoscimento simbolico di autorevolezza nella comunità.

Riportiamo il testo del comunicato stampa.

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Porte aperte ai nonni e ai nipoti il 2 ottobre al Museo Etnografico Missioni Don Bosco in via Maria Ausiliatrice, n. 32 a Torino. Due appuntamenti, alle ore 11 e alle ore 16, per consentire una “giocosa visita” nello spazio dedicato agli oggetti raccolti dai missionari salesiani in 150 anni di attività in tutto il mondo. Con una declinazione particolare: lo sguardo ai giocattoli utilizzati dai bambini e agli strumenti musicali.

“Intendiamo mostrare come i piccoli giocavano e giocano in altre parti del mondo, scoprire le originalità ma anche le similitudini con i nostri giocattoli”

spiega Elisabetta Gatto, antropologa, curatrice del Museo. Ci sono ad esempio le bamboline di terracotta dei Caraja del Brasile, le canoe giocattolo della Terra del Fuoco.

“Intendiamo mostrare come i piccoli giocavano e giocano in altre parti del mondo, scoprire le originalità ma anche le similitudini con i nostri giocattoli”

alcuni presenti ancora oggi con l’evoluzione dei materiali. Con la Giornata istituita nel 2005 in Italia si sottolinea il ruolo decisivo dei nonni nella formazione delle nuove generazioni. È quanto constatiamo in Italia, con i nonni che suppliscono a molti compiti che i genitori non riescono a sostenere nelle condizioni di vita ordinarie. “Ma non devono essere considerati solo dei supplenti” spiega don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco, “sono anche portatori di una relazione unica con i loro nipoti che troviamo importante qui come nei contesti culturali di ogni altro Paese in cui operiamo”. La disgregazione di famiglie a causa di guerre, migrazioni, carestie è spesso tamponata dalle nonne e dai nonni che si prendono cura dei piccoli, a volte anche al di là dei legami di sangue. Ma anche in situazioni ordinarie essi rappresentano la stabilità e la saggezza. Il ruolo degli anziani è attestato anche dal riconoscimento simbolico della loro autorevolezza. “Nel Museo ci sono gli oggetti dei capi-villaggio” ricorda Gatto “che richiamano l’importanza della loro esperienza, la quale assegna il ruolo di guida anche delle comunità: lo sgabello riservato nelle riunioni, il bastone del comando per sancire le decisioni”. Tutto questo in mezzora di visita gratuita, riservata a gruppi guidati dalla stessa curatrice del Museo.

Si applicano le normali regole di profilassi antiCovid-19, che non riguardano i bambini di età inferiore ai 12 anni e i soggetti con certificazione medica specifica. Nel rispetto delle disposizioni governative vigenti (DPCM del 23 luglio 2021), dal 6 agosto 2021 per gli adulti è dunque obbligatorio esibire il Green Pass.

Il museo è accessibile alle persone con disabilità motoria. Per informazioni e prenotazioni: museo@missionidonbosco.org oppure info@missionidonbosco.org oppure al telefono 011.3990101.

 

Pastorale Giovanile e Famiglia nell’anno di “Amoris Laetitia” – Info ANS

L’opuscolo “Pastorale Giovanile e Famiglia” sarà a disposizione degli Ispettori, dei Delegati di Pastorale Giovanile e di tutti gli operatori pastorali dei vari ambienti a partire da settembre. Quest’ultimo, frutto del lavoro della Pastorale Giovanile Salesiana, ha l’obiettivo di approfondire la sinergia tra pastorale giovanile e famiglia e verrà pubblicato nell’Anno “Famiglia Amoris Laetitia“. Di seguito l’articolo pubblicato su “Info ANS“.

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(ANS – Roma) – Da settembre sarà a disposizione degli Ispettori, dei Delegati di Pastorale Giovanile e di tutti gli operatori pastorali dei vari ambienti, l’opuscolo “Pastorale Giovanile e Famiglia”. Quest’ultimo è stato realizzato in sei lingue (francese, inglese, italiano, spagnolo, polacco, portoghese) e sarà accessibile in formato elettronico e cartaceo. È il frutto di un lavoro che il Settore per la Pastorale Giovanile Salesiana sta portando avanti da alcuni mesi, con l’obiettivo di approfondire la sinergia tra pastorale giovanile e famiglia, che vada ad integrare e aggiornare il cammino iniziato nel 2014 e che è proseguito con l’importante Congresso Internazionale Pastorale Giovanile e famiglia (Madrid, 2017). Inoltre, la pubblicazione coincide con un evento ecclesiale: il 19 marzo 2021 papa Francesco ha inaugurato l’Anno “Famiglia Amoris Laetitia”, dopo 5 anni dalla pubblicazione di “Amoris Laetitia”. Si concluderà il 26 giugno 2022 in occasione del X Incontro mondiale delle famiglie a Roma con il Santo Padre.

A partire dall’ultimo trimestre del 2020, il Settore per la Pastorale Giovanile ha iniziato un lavoro di reperimento e analisi di tutto il materiale riguardante i percorsi intrapresi dalla Congregazione su questo tema (riunioni di delegati, documenti di esperti e contributi del Congresso). Contestualmente è stata esaminata la recente letteratura (successiva alla pubblicazione di Amoris Laetitia) nel panorama internazionale, relativa alla relazione tra pastorale giovanile e famiglia. In un secondo momento, è stato chiesto a un grande gruppo di persone provenienti dalle varie Regioni di inviare contributi e suggerimenti rispetto ai contenuti e sono pervenuti materiali molto preziosi. Contemporaneamente, il Rettor Maggiore e il suo Consiglio hanno studiato il testo in diverse sessioni di lavoro, per poi approvarne la versione definitiva e la successiva pubblicazione.

Il testo si configura, infatti, come una raccolta sintetica e organica di ciò che di essenziale è emerso durante questo ricco e proficuo percorso.

Queste pagine mirano a evidenziare quanto il coinvolgimento e l’integrazione di queste due realtà (pastorale giovanile salesiana e famiglia) ci portino a riflettere insieme sulla significatività e sulle esigenze che questa duplice prospettiva comporta per il nostro rinnovamento educativo e pastorale.

I destinatari di questo documento sono i Salesiani di Don Bosco e tutti gli operatori pastorali che hanno responsabilità nell’animazione dei diversi settori e ambiti. Di fronte alla situazione familiare che viviamo oggi, infatti, i salesiani, con la Famiglia Salesiana, sono chiamati a fare una proposta educativa pastorale per accompagnare tutte le tipologie di famiglie che compongono le CEP e tutti i giovani.

Il testo si compone di tre parti; nella prima si ricorda il valore della famiglia nell’esperienza di Don Bosco e a Valdocco, per poi offrire, nella seconda sezione, alcune riflessioni sulla qualità dell’incontro educativo e sullo spirito di famiglia nel Sistema Preventivo. Nell’ultimo capitolo, viene sottolineata l’importanza della famiglia in sé, del suo contributo nell’ecosistema della formazione dei giovani, evidenziando positivamente il suo apporto nella vita quotidiana della Comunità Educativo Pastorale (CEP). Vengono poi presentate alcune indicazioni concrete per il PEPS.

Come afferma Papa Francesco, le famiglie “non sono un problema, ma soprattutto un’opportunità” (AL 7). Basti pensare all’esperienza di Gesù nella sua famiglia (Lc 2, 51-52): opportunità di imparare ad essere, a vivere insieme, ad aiutare, a curare, ad amare.

Giornata Missionaria Salesiana 2021: “Un solo Padre, una sola Famiglia”

“Sentirsi figli dello stesso Padre e, quindi, fratelli, è la sfida più bella e importante che possiamo portare avanti, mostrando la nostra solidarietà con tutti, partendo dai gesti più semplici”
Settore per le Missioni Salesiane

Sono pronti i video della Giornata Missionaria Salesiana 2021 “Un solo Padre, una sola Famiglia – Solidarietà Missionaria come Primo Annuncio”. Provenienti da tutto il mondo, i video rappresentano una testimonianza dell’unità della Famiglia Salesiana, che si è messa in moto per rispondere ai bisogni dei più poveri e annunciare il messaggio del Vangelo. Di seguito la comunicazione ANS.

I video sono sei: cinque regionali e uno di sintesi, realizzato grazie al contributo dell’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME).

In Africa, la varietà e l’enorme ricchezza di popoli e culture si è trovata unita nella lotta a Covid-19, e tutte le comunità nei 42 Paesi di presenza salesiana hanno risposto prontamente, capendo come fosse importante il contributo di tutti, anche attraverso gesti semplici e apparentemente piccoli, andando a coinvolgere tantissime persone diverse. Come sintetizza il titolo del video: “Le correnti più dolci di solidarietà sono quelle che scorrono di lato”.

In Europa le chiusure imposte dalla pandemia non hanno fermato lo zelo evangelizzatore e si sono ideate nuove modalità per stare vicini ai giovani, come l’oratorio online realizzato in Slovacchia: anche il mondo digitale può essere un campo di testimonianza cristiana. “Siamo vicini alle persone e testimoniamo Dio nel mondo digitale” è il senso di questo contributo.

In Asia Sud, in India, i lavoratori migranti, scartati dalla società, hanno incontrato il sorriso e il cuore aperto di un vasto movimento di persone che si sono prese cura di loro, realizzando il motto “Vasudhaiva Kutumbakam”, “Tutto il mondo è una famiglia”. “Il cuore dell’immigrato solo, senza lavoro e abbandonato, desidera riunirsi con la sua famiglia a migliaia di chilometri di distanza” si afferma nel video.

Il video dell’America racconta l’esperienza della “Fundación Don Bosco” in Perù, che avendo visto come la pandemia abbia aumentato il divario all’interno della società e abbia colpito le famiglie più povere, ha messo in pratica l’opzione preferenziale per i poveri ed è riuscita a mostrare il volto misericordioso di Gesù. “L’amore del Padre è incondizionato e abbraccia tutti, soprattutto coloro che si trovano nelle periferie”, ricorda il quarto video.

Dalla regione Asia Est e Oceania, e in particolare in Thailandia, la splendida collaborazione tra i gruppi della Famiglia Salesiana ha reso esplicito il significato di sentirsi una famiglia nella quale ognuno si prende cura degli altri: “Siamo tutti sulla stessa barca”, come ha ricordato Papa Francesco nella preghiera davanti una piazza San Pietro deserta, il 27 marzo 2020. “La Famiglia Salesiana si riunisce per servire la famiglia umana” è il messaggio, in sintesi, dell’ultimo video.

La Giornata Missionaria Salesiana invita tutti a mobilitarsi con la solidarietà, come segno di speranza e primo annuncio della fede. Richiama ad essere uniti in una sola Famiglia per andare incontro ai fratelli più bisognosi con gesti di carità ispirati dalla Fede in Dio padre.

Tutti i video sono disponibili, in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese, sul canale Youtube “Settore per le Missioni Salesiane”.

Missioni Don Bosco nel festival cinematografico ‘Sottodiciotto’

Missioni Don Bosco ispira il tema della Famiglia nell’edizione virtuale della rassegna cinematografica ‘Sottodiciotto‘.

Di seguito il testo per intero della notizia pubblicata su La Stampa il 17 novembre 2020.

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Articolo di Fabrizio Accatino

Era stato il primo festival a gettare la spugna lo scorso febbraio, due settimane prima del lockdown, ma ora che l’anno si sta concludendo Aiace recupera Sottodiciotto, proponendo un programma interamente online.

Dal 4 all’8 dicembre saranno 54 i titoli in streaming su mymovies.it (di cui circa la metà cortometraggi), oltre a una serie di incontri in diretta Facebook. «Cinema e scuole sono i settori messi maggiormente in difficoltà da questa pandemia. In questi quattro giorni si sosterranno a vicenda e faranno sentire la nostra vicinanza al pubblico», sospira il coordinatore di Aiace, il regista Enrico VerraFinanziata da Città di Torino e Regione Piemonte (con il sostegno delle fondazioni CRT e Intesa Sanpaolo), questa edizione virtuale – diretta da Enrico Bisi – si concentra sulla famiglia, un tema ispirato dalla partnership con i salesiani di Missioni Don Bosco.

Sette titoli nella sezione lungometraggi (tra cui il non proprio “familiare” «Samp» di Flavia Mastrella e Antonio Rezza) e un pugno di gioiellini nella divisione animazione: un omaggio al papà della Linea, Osvaldo Cavandoli (con l’intervento del figlio Sergio), tre episodi dell’ungherese la Famiglia Mezil e gli adattamenti sovietici anni Sessanta di due favole di Gianni Rodari. Completano il programma due documentari su altrettanti grandi nomi della fotografia contemporanea come Elliott Erwitt e Martha Cooper, e gli omaggi ai registi Alexandre Rockwell e Raúl de la Fuente (che interverranno in streaming). La sezione competitiva del festival (che ospita il concorso dei corti realizzati dai ragazzi delle scuole e il concorso OFF) si arricchisce quest’anno della Campus Short Competition, rivolta agli studenti post-diploma e agli universitari. Il miglior prodotto riceverà un premio di 1000 euro. Confermate anche le proiezioni, gli incontri e i laboratori (online) con le scuole, a partire dal 20 novembre. Il programma completo su www.sottodiciotto.it

Quanto sei digitale? 6 consigli strategici – ISRE

Tre formatori legati all’Istituto Superiore Internazionale Salesiano di Ricerca Educativa (ISRE) di Mestre, hanno dato vita ad un vademecum con sei indicazioni strategiche concrete per ridurre l’utilizzo massiccio degli schermi digitali al termine del lockdown e in vista delle attività estive. Questo utile vademecum, dedicato a genitori e formatori, propone sei indicazioni collegandole con le facce di un dado consentendo così un’eventuale declinazione ludica dello stesso. Dal sito www.isre.it si potranno scaricare liberamente una serie di contenuti e attività pratica da proporre ai più piccoli per ridurre e regolare i tempi di utilizzo degli schermi digitali: tv, videogiochi, tablet e smartphone.

Per presentare il vademecum verrà proposto sui canali Facebook e Youtube di Famiglia Cristiana un breve momento di formazione in video streaming giovedì 18 giugnodalle 21 alle 21,30 per famiglie e formatori.

Don Bosco San Salvario: Buon Natale…da un’unica grande famiglia!

In preparazione al Natale, 3 le iniziative vissute dalla Comunità del Don Bosco di San Salvario come “un’unica e grande famiglia” all’insegna dell’accoglienza e della riconoscenza. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato oggi dal sito dell’opera a cura di Giulia Venco.

Buon Natale…da un’unica grande famiglia!

Natale è dono. Gesù si dona a noi, noi siamo chiamati a donarci agli altri e ci accorgiamo che, proprio gli altri, già si stanno donando a noi. Natale è scambio, di regali ma anche di affetto, riconoscenza e gratitudine ed è il momento in cui ciascuno si vergogna un pò di meno a dimostrarlo. Anche per Don Bosco San Salvario si respira questa atmosfera e così ecco tre occasioni per sentirsi famiglia:

  • Mercoledì 18 dicembre: Le signore che il mercoledì sono solite partecipare alla distribuzione del pacco viveri hanno preparato dolcetti sfiziosi tipici del proprio paese d’origine e insieme a del buon the caldo si è vissuto un momento di serenità.
  • Giovedì 19 dicembre: Il centro di accoglienza insieme ai numerosi volontari che gravitano ogni giorno nelle mille attività hanno vissuto una cena condivisa e un momento di gioco e festa. Erano presenti anche i ragazzi che abitano a San Salvario House da qualche mese e hanno così potuto assaporare anche loro il clima della grande famiglia.
  • Giovedì 20 dicembre: I gruppi formativi dei giovani di biennio, triennio e over hanno organizzato una cena in cui scambiarsi gli auguri e ringraziare i salesiani e gli educatori che hanno a cuore la loro crescita.

Le tre feste ci hanno scaldato un pò il cuore per preparaci alla grande Festa del 25 in cui Gesù nascerà per stare con noi.

Vi aspettiamo alle celebrazioni del San Natale per scambiarci gli auguri di persona!

Buon Natale dalla grande famiglia di don Bosco San Salvario!

Salesiani Don Bosco Agnelli: “Famiglia-Scuola, un dialogo possibile”

Si segnala l’avvio del primo corso di formazione per tutti i rappresentati di classe dell’Istituto Internazionale E. Agnelli di Torino, previsto per sabato 26 ottobre alle ore 8.30 in Aula Magna – Salone Don Bosco, dal titolo “Famiglia-Scuola, un dialogo possibile“.

Programma:

  • Ore 8.30 Registrazione e caffè di benvenuto;
  • Ore 9.00 Saluti ed introduzione (Dirigenti scolastici Istituto; Rappresentante Genitori Istituto; Genitori AGeSC Istituto);
  • Ore 9.15 “Il Rappresentante di classe” Maria Grazia Colombo, Vicepresidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari;
  • Ore 10.45 Testimonianze dei genitori attivi nella scuola;
  • Ore 11.00 Consegna degli Attestati di Partecipazione.

Info:

Si ritiene necessaria la presenza di entrambi i genitori rappresentanti di ogni classe; in caso di impossibilità a partecipare si chiede gentilmente di delegare un genitore alla partecipazione.

Più tecnologia e meno relazioni: questa la fotografia delle famiglie italiane a cura del Censis

La fotografia del primo Rapporto Auditel-Censis sulle famiglie italiane, presentato il 25 Settembre 2018 al Senato, rivela uno scenario preoccupante: 5,7 milioni le persone che vivono sole; oltre 6 milioni le donne capofamiglia; i bambini tra 4 e 10 anni si rivelano precoci digitali (quasi 1 su 2 connesso al web); i figli, moltiplicatori di consumi.

Dedicato a “Convivenze, relazioni e stili di vita”, il primo Rapporto Auditel-Censis si fonda sulla ricerca di base Auditel, che 7 volte l’anno intervista, casa per casa, oltre 41 mila italiani. Le case degli italiani, evidenziano ancora i ricercatori, sono stracolme di elettrodomestici tradizionali o di ultima generazione. I televisori sono nelle case del 97,1% delle famiglie italiane, 14 milioni di pc portatili (48,1%), 7,4 milioni di tablet (26,4%), 5,6 milioni di pc fissi (22,1%). Non solo: il 19,3% delle famiglie dispone di almeno un televisore connesso al web (smart tv o apparecchio tradizionale connesso al web con dispositivo esterno). I telefoni cellulari sono presenti in oltre il 95% delle famiglie, i telefoni fissi solo nel 60% circa. Dal Rapporto emerge poi che la connessione al web è ormai capillare e coinvolge anche gli anziani: l’82,2% delle famiglie italiane è connesse a internet.

La famiglia, conseguentemente, «ha cambiato pelle con l’evoluzione sociale: siamo passati dalla famiglia Spa, che combinava redditi e patrimoni, alla famiglia di cura garante di welfare informale e reddito per i componenti non autosufficienti e i figli precari, fino all’attuale rischio di una famiglia disintermediata, alle prese con le sfide che minacciano la relazionalità interna», ha affermato il presidente del Censis Giuseppe De Rita.

Ecco alcune relazioni di approfondimento del 1° Rapporto Auditel-Censis su “Convivenze, relazioni e stili di vita”: buona lettura!

 

1° Rapporto Auditel-Censis: scattata la fotografia della società italiana e dei cambiamenti che sta attraversando

Oltre 6 milioni di donne sono capofamiglia. Aumentano le coabitazioni per ragioni economiche. I bambini tra 4 e 10 anni si rivelano precoci digitali. Clamoroso il boom di accessori domestici: mentre la tv spopola e lo smartphone invade anche il letto (28 milioni di adulti navigano sul web di notte), nelle case sono più i forni a microonde che le lavastoviglie, scompare la segreteria telefonica e si fa largo la vasca idromassaggio.
Continua a leggere…

 

di PAOLO G. BRERA

La nuova famiglia? “Connessi anche a letto. E continua a comandare l’uomo”

Presentato oggi il 1° Rapporto Auditel-Censis su “Convivenze, relazioni e stili di vita”. Aumentano le convivenze per ragioni economiche, e il 17,6% dei bambini fino a 10 anni ha già il cellulare

Ci droghiamo di aria condizionata e mangiamo a colpi di microonde, conviviamo spesso per convenienza e ci portiamo sistematicamente a letto il web: la fotografia che ci ha scattato il “Primo rapporto Auditel-Censis su convivenze, relazioni e stili di vita delle famiglie italiane” è un bell’affondo al modello di famiglia tradizionale dei vecchi spot, quella tutta coccole e mulini bianchi.

Ai bambini “dai 4 ai 10 anni” invece dei biscottini fatti in casa ficchiamo in mano un bel cellulare o il tablet. Quando li facciamo, i figli: su cinque famiglie, tre li hanno e due no. Di tradizionale, in compenso, è rimasto il ruolo di comando: se cresce il numero di donne “capofamiglia”, a prendere tutte le decisioni importanti che non riguardino gli acquisti quotidiani o di elettrodomestici sono sempre gli uomini.

Il rapporto, presentato oggi in Senato, nasce da uno studio sulle risposte di ventimila famiglie intervistate nell’ultimo anno: ne emerge un paese con “sei milioni di donne capofamiglia” in cui scompare la segreteria telefonica e si fa largo la vasca idromassaggio, e in cui regina resta la tv: ancora oggi è più diffusa dello smartphone. Continua a leggere sul sito di Repubblica.it…