Articoli

Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana a Valdocco – 21 maggio 2019

Al via da domani la Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana, che si terrà da martedì 21 maggio, fino a giovedì 23, presso la Casa Madre di Torino-Valdocco.

Si riporta l’articolo inerente pubblicato dall’Agenzia d’informazione Salesiana (ANS).

(ANS – Roma) – Ritrovarsi a Torino subito prima della festa di Maria Ausiliatrice e così, nella condivisione fraterna e nella comune devozione mariana, discernere insieme come cooperare per il bene dei giovani di tutto il mondo. È questo il senso del raduno della Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana, in programma da domani, martedì 21 maggio, fino a giovedì 23, presso la Casa Madre di Torino-Valdocco.

All’appuntamento partecipano 60 persone: tre relatori/animatori – don Rossano Sala, già Segretario Speciale al Sinodo dei Vescovi sui giovani; don Horacio López, Segretario del Rettor Maggiore; e la dott.ssa Lodovica Maria Zanet, collaboratrice della Postulazione delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana; e ben 57 persone, tra Superiori e Responsabili, assistenti spirituali o Delegati dei diversi gruppi della Famiglia Salesiana: una partecipazione numerosa, che sta a significare la crescita nella consapevolezza, all’interno dei vari istituti, congregazioni, associazioni e movimenti, dell’importanza di quest’organismo per la condivisione e l’approfondimento della comune spiritualità salesiana.

In totale saranno rappresentati 26 dei 31 i gruppi della Famiglia Salesiana – la quale, nel suo complesso, conta quasi 300mila membri appartenenti: uomini e donne sparsi per tutto il globo ed impegnati nell’educazione e nell’evangelizzazione dei giovani, sul modello di Don Bosco.

Domani, dopo la Messa mattutina, i lavori si apriranno con il saluto del Rettor Maggiore, punto di riferimento per l’intera Famiglia Salesiana, e la presentazione dei partecipanti e del programma delle attività, da parte del Delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana, don Eusebio Muñoz.

Quindi don Sala illustrerà cosa rappresenta per la Chiesa e la Famiglia Salesiana il Sinodo dei Giovani. Nel pomeriggio, grazie agli interventi di don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause della Famiglia Salesiana, e della dott.ssa Zanet, verrà approfondito il tema della santità nella Famiglia Salesiana; e, a seguire, le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) e l’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), avranno del tempo per presentare il proprio gruppo.

Al mattino di mercoledì 22, sempre dopo l’Eucaristia, le riflessioni proseguiranno sul tema della spiritualità salesiana come “cammino di santità apostolica ed educativa”, e avranno luogo le presentazioni di altro quattro gruppi della Famiglia Salesiana: le Suore Oblate del Sacro Cuore (SOSC), le Suore della Risurrezione (HR), le Suore di San Michele Arcangelo (CSSMA), e le Figlie del Divin Salvatore (HDS).

La giornata prevede anche un tempo per conoscere meglio Valdocco come “terra di santità”.

Anche l’ultima giornata si aprirà con l’Eucaristia comune e proseguirà poi con la valutazione delle Giornate Spiritualità Famiglia Salesiana 2019, e la diffusione di alcune comunicazioni di servizio: sul Sito della Famiglia Salesiana, sull’VIII Congresso di Maria Ausiliatrice in programma nel prossimo novembre a Buenos Aires, e in merito alle informazioni da condividere tra il Segretariato per la Famiglia Salesiana e i vari gruppi appartenenti.

Da ultimo, come consuetudine, i gruppi della Consulta offriranno i loro suggerimenti al Rettor Maggiore sul tema della prossima Strenna; e Don Ángel Fernández Artime farà sintesi di quanto vissuto in questi giorni di spiritualità e fraternità.

Famiglia Salesiana – Concluso il ciclo di visite nel Piemonte

Quale Famiglia Salesiana per il futuro?

È questa la domanda su cui la Famiglia salesiana del Piemonte e della Valle d’Aosta sta cercando di rispondere. Da dove iniziare? Sicuramente dall’ascolto delle realtà locali. Per questo da fine gennaio fino a metà aprile l’ispettore dei salesiani del Piemonte, don Enrico Stasi, accompagnato dal delegato degli sdb per la Famiglia Salesiana del Piemonte, don Enrico Lupano, e dalla delegata della fma, suor Giuseppina Franco, hanno percorso l’intera regione piemontese per incontrare i membri di questa “grande e bella famiglia”.

In 11 tappe sono riusciti ad incontrare nelle varie zone geografiche i rappresentanti di tutti i gruppi della famiglia salesiana presenti sul territorio.

Ogni incontro ha avuto tre momenti:

  • Un primo di presentazione di tre parole chiave della carta di identità della FS (famiglia, salesiana, apostolica) per aiutare i presenti a leggere il presente e a ripensare soprattutto il futuro.
  • Un secondo momento di presentazione delle singole realtà
  • Un terzo di condivisione: scambio a piccoli gruppi su come animare la famiglia salesiana attraverso il lavoro di zona.

È stato interessante scoprire una vitalità incredibile e vedere come il carisma salesiano sia radicato sul territorio, anche nei luoghi dove la presenza della dimensione consacrata è venuta meno.

Alla luce di quanto visto, si può dire che Don Bosco è presente ancora nella sua Terra, che il carisma da lui trasmesso è incarnato con semplicità, grazie all’assunzione della spiritualità giovanile, popolare e missionaria da parte di tanti laici della nostra Famiglia.

Don Enrico Lupano

In Piemonte e Valle d’Aosta, infatti, oltre ai Salesiani di don Bosco e alle Figlie di Maria Ausiliatrice, sono presenti i Salesiani Cooperatori, gli exallievi/e e l’ADMA.

Ci sono poi atri gruppi nati come nuovi rami sul tronco della Famiglia, grazie a diversi Salesiani Beati e Venerabili: sono presenze numericamente più piccole, ma preziose. Alcuni sono istituti di consacrate, come le Suore Missionarie di M. Ausiliatrice fondate dal Vescovo Salesiano Mons Stefano Ferrando, le Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, nate in Colombia grazie all’opera del Beato Luigi Variara; i membri della Fraternità Contemplativa di Nazareth al Colle Don Bosco; i Sacerdoti Michaeliti fondati in Polonia dal Beato Bronislao Markievitz, incardinati nella diocesi di Vercelli e attivi in tre Parrocchie. Sono nascoste ma vivaci le Volontarie di Don Bosco fondate dal Beato Filippo Rinaldi.

Questi sono membri attivi intorno alle opere dei Confratelli, nelle Scuole, nei Centri Professionali, negli Oratori. Molti accompagnano i giovani delle opere salesiane nell’inserimento nel mondo del lavoro, nelle aziende e nella società …

Grazie alla lunga permanenza delle FMA in tanti nostri paesi, il carisma è vissuto anche al femminile, in particolare da parte di molte Exallieve che nel passato sono state aiutate ad inserirsi nella vita ecclesiale come catechiste, animatrici di oratorio o della liturgia nelle loro parrocchie di appartenenza, offrendo una efficace testimonianza cristiana e missionaria nei luoghi di lavoro, nella scuola, nell’assistenza alla compagne anziane, nei molti laboratori Mamma Margherita, ecc.

Questo quadro consolante però non lascia la previsione di una lunga continuità: in molti di questi gruppi manca il ricambio generazionale, aumenta la fatica di coinvolgere i giovani, in una società sempre più scristianizzata.

Serve il sostegno reciproco, per rendere efficace la presenza e supplire alla difficoltà di trovare SDB o FMA che possano coordinare la vita della Famiglia Salesiana sul territorio. Proprio per questo l’Ispettore don Enrico Stasi ha ideato e realizzato questa “visita”. Il cammino per il futuro sembra quello di una comunione più visibile realizzata attraverso il lavoro di zona di un particolare territorio con il rafforzamento, e dove serve la creazione, delle consulte locali della FS.

Molta della evangelizzazione del futuro passerà proprio dal cuore e dall’impegno dei nostri laici.

Don Enrico Lupano

18 aprile 1869-2019: festeggiamo i 150 anni di ADMA

Oggi, giovedì 18 aprile, festeggiamo i 150 anni dalla fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA).

Per l’occasione, don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, ha rivolto un saluto speciale ai soci dell’ADMA e a tutti i membri della Famiglia Salesiana, ricordando il valore dell’Eucaristia e dell’affidamento all’Ausiliatrice nella spiritualità salesiana.

Riportiamo di seguito il messaggio del Rettor Maggiore.

Miei cari fratelli e sorelle della Famiglia Salesiana in tutto il mondo, ricevete il mio saluto affettuoso in questa Domenica delle Palme.

Vi saluto oggi perché il Giovedì Santo, tra quattro giorni, si festeggerà il 150° anniversario della fondazione di quella che oggi chiamiamo “Associazione di Maria Ausiliatrice”, che all’epoca era l’Arciconfraternita di Maria Ausiliatrice.

Nel documento della fondazione si legge un testo del nostro amato padre Don Bosco.

“Nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice di Torino e con l’’autorizzazione del Reverendo Arcivescovo di Torino, l’Associazione dei devoti che intendono promuovere la gloria della divina Madre del Salvatore è canonicamente costituita, per meritare la Sua protezione, nella vita e in particolare al momento della morte. Due sono i mezzi proposti come mezzi speciali: estendere la devozione alla Vergine Santissima e la venerazione a Gesù nel Santissimo Sacramento”.

Lo leggiamo nel documento delle letture cattoliche che comunicano questo messaggio, perché è un’occasione per poter dire che quello che stiamo celebrando è qualcosa di bello.

Sebbene quello che vi ho appena letto sia l’inizio della lettera che mi accingo a rendere pubblica per tutta la Famiglia Salesiana, oggi voglio soltanto farvi arrivare un saluto dall’altare di questo luogo, l’altare di Maria Ausiliatrice nella Basilica del Sacro Cuore. L’altare che mi piace chiamare “delle lacrime e i singhiozzi di Don Bosco”, perché in questo luogo Don Bosco ha avuto quella manifestazione di ciò che era la sua vita, interamente accompagnata, senza dubbio, dal Signore, che lo ha guidato sempre con la protezione unica e speciale della Madre. Perché “Lei ha fatto tutto”, come diceva Don Bosco.

Le mie parole di oggi sono di felicitazione per questi 150 anni, importanti per tutto il mondo salesiano, per la nostra Famiglia Salesiana, per gli 800 gruppi giuridicamente costituiti di questa nostra Associazione “ADMA”.

Ed è un invito a realizzare quanto proposto da Don Bosco: estendere la devozione alla nostra Madre Maria Ausiliatrice, con la certezza che con l’Eucaristia e con Lei, nostra Madre, abbiamo questi due grandi pilastri che sostengono personalmente la nostra vita, la Famiglia Salesiana e la Chiesa.

Colgo l’occasione per ricordare a tutta la Famiglia Salesiana che, sotto la guida dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, celebreremo alla fine dell’anno, nell’ultima parte, il Congresso Mariano Mondiale a Buenos Aires, Argentina, dove Maria sarà proposta come modello di fede per tutti voi, cari fratelli e sorelle.

Il mio affettuoso saluto, le mie parole di incoraggiamento e la mia preghiera davanti alla nostra Madre Ausiliatrice, per tutti voi, per le nostre Congregazioni, Istituti, Famiglie e Comunità.

A presto!

Un nuovo gruppo nella Famiglia Salesiana: l’“Instituto Religioso das Irmàs Medianeiras da Paz”

Si riporta l’articolo pubblicato da AnsAgenzia iNfo Salesiana riguardo al nuovo decreto da parte del Rettor Maggiore, Don Angel Fernandez Artime, riguardo all’ingresso ufficiale dell’“Instituto Religioso das Irmàs Medianeiras da Paz” nella Famiglia Salesiana, il 32° gruppo:

(ANS – Roma) – Lunedì 4 febbraio il Rettor Maggiore, Don Angel Fernandez Artime, ha decretato ufficialmente l’ingresso dell’“Instituto Religioso das Irmàs Medianeiras da Paz” (Istituto Religioso delle Suore Mediatrici della Pace – IRIMEP) nella Famiglia Salesiana, di cui tale istituto diviene pertanto il 32° gruppo riconosciuto.

Il decreto firmato dal Rettor Maggiore riporta che tale decisione è arrivata a seguito della richiesta di suor Lucia Barbosa de Oliveira, Coordinatrice Generale dell’IRIMEP, e dopo il parere positivo espresso dal suo Consiglio, dei vescovi interessati e dell’Ispettore di Brasile-Recife, oltre che considerando la storia dell’Istituto, la fondazione ad opera di un salesiano e il rapporto spirituale e apostolico sempre mantenuto con i salesiani.

L’ingresso nella Famiglia Salesiana è stato un processo durato diversi anni. L’istituto venne fondato nel 1968 da mons. Antonio Campelo, salesiano e arcivescovo di Petrolina (Stato di Pernambuco, Brasile); alla morte di questi, nel 1984, le “Suore Mediatrici della Pace”, religiose appartenenti agli Istituti di Vita Consacrata di Diritto Diocesano, chiedono formalmente di entrare a far parte della Famiglia Salesiana.

È poi nel 1986 che Don Egidio Viganó, allora Rettor Maggiore, rispondendo ad una lettera delle medesime suore, scrisse: “Mi rallegro della vostra presenza nella Chiesa e mi congratulo con voi per i progressi che avete fatto, (nell’attesa) che questa fase dell’esperienza si concluda con i migliori risultati”.

Come si legge chiaramente nelle Costituzioni Salesiane:

“Da Don Bosco deriva un vasto movimento di persone che, in modi diversi, lavorano per la salvezza dei giovani”.

E questo istituto “condivide la missione di Don Bosco di lavorare per i poveri, gli abbandonati, le persone in pericolo e in zone dove la povertà è estrema”, ha riportato don Joan Lluis Playá, che ha visitato alcune delle opere sociali che le “Mediatrici della Pace” stanno sviluppando in Brasile.

Don Eusebio Muñoz, Delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana, ha espresso la sua grande gioia nel sapere che

“la Famiglia Salesiana continua a crescere, non solo numericamente, ma soprattutto a livello carismatico, perché dove c’è un membro che lavora come Don Bosco, questi lavora per la salvezza dei giovani più poveri”.

Dell’istituto fanno parte attualmente 70 religiose, coadiuvate da circa 300 collaboratori che condividono con le suore la missione pastorale e socio-educativa.

“Sono nate con la preoccupazione di raggiungere le località più remote della Chiesa, dove la povertà è davvero estrema – ha aggiunto don Playá –. Ho visitato, sotto la direzione del Rettor Maggiore, i luoghi in cui esse svolgono il loro apostolato e sono evidentemente ‘salesiani’, essendo delle missioni in mezzo ai giovani svantaggiati”.

Arte di Giò – il musical per dare colore alla vita

Nella serata di sabato i partecipanti delle Giornate hanno ricevuto la visita dei giovani dell’MGS di Piemonte e Valle d’Aosta. L’occasione ha permesso di assistere insieme al Musical “Arte di Giò”. In un grigio futuro dominato dalla schiavitù tecnologica e dalla perdita di senso del quotidiano, la speranza per giovani è segnata dall’apparire del Gran Giocoloriere (immagine di Don Bosco) che, con le sempre valide regole del sistema preventivo, torna a dare colore alla vita.

Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana – Sommario

10 gennaio 2019

Sono iniziate ufficialmente le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana presso la casa di Valdocco, Torino. Più di 35o gli iscritti provenienti da tutto il mondo per rappresentare ogni componente di questa famiglia mondiale presente in tutti i continenti.

Per non perdere questi momenti ci sarà la possibilità di seguirli live seguendo la pagina Facebook di Agenzia Info Salesiana – Ans .

XXXVII Giornata Di Spiritualità della Famiglia Salesiana

Publiée par Agenzia Info Salesiana – Ans sur Jeudi 10 janvier 2019

Strenna 2019 – Italiano

Publiée par Agenzia Info Salesiana – Ans sur Vendredi 28 décembre 2018

 

 

11 gennaio 2019

Seconda giornata di lavori e riflessione per i partecipanti alle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana. Il buongiorno è stato dato dalla preghiera delle lodi animata dal coro dei Novizi di Pinerolo.

A don Aldo Giraudo, docente di Storia Salesiana presso l’Università Pontificia Salesiana, il compito di scaldare l’assemblea con il primo incontro dal tema “La Santità alla scuola di Don Bosco”.

Domenico Savio si ritrova con il cuore incendiato per la predica di Don Bosco. Non solo voleva farsi santo, ne aveva proprio bisogno.

Partendo da questa analisi della vita del Santo quali sono i segreti che ci ha lasciato in eredità? Quattro gli spunti offerti dall’analisi di don Aldo. Innanzitutto il desiderio di “Darsi a Dio” per tempo e con totalità che nasce dall’idea, secondo elemento, che sia facile farsi santi. Un cammino che va poi sostenuto con un cammino di ascesi personale ed apostolica così da poter sperimentare il quotidiano nel vivere alla presenza di Dio.

Nella testimonianza di don Damir Stojic, salesiano delle Croazia, è stata raccontata una esperienza pastorale concreta rivolta ai giovani universitari e che incarna uno dei diversi modi oggi di rendere attuale il Buoni Cristiani ed Onesti Cittadini di san Giovanni Bosco.

Il pomeriggio è stato dedicato alla visita dei luoghi della santità: tra Valdocco, Cottolengo, Oratorio della Marchesa Barolo e le vie d’intorno, un vero e proprio itinerario non solo cittadino ma spirituale per poter, con l’animo dei pellegrini, entrare nei segreti delle storie di santità che ci hanno preceduto.

Ritornando in teatro, a conclusione di questa bella esperienza divisa per gruppi linguistici, il gruppo dei partecipanti è stato atteso da don Pierluigi Cameroni con un intervento dedicato alla santità nella Famiglia Salesiana.

Rivivi la mattinata e le conferenze:

 

 

12 Gennaio 2019

Terzo giorno di Giornate di Spiritualità interamente dedicato alla Santità pastorale.

La mattinata è stata introdotta dalla riflessione di Francesc Torralba che, a partire dal magistero di Papa Francesco, ha evidenziato come il cammino di santità sia sempre un cammino che porta ad uscire da se stessi per vivere in profondità la dinamica del dono, fino alle periferie dell’esistenza e del mondo.

Suor Lucy ed una giovane di nome Elisa hanno, a seguire, raccontato la loro esperienza di partecipazione al Sinodo, portando all’assemblea l’esigenza di una Chiesa che trovi proprio nei giovani la forza propulsiva necessaria per raggiungere la meta della santità.

Rivivi la mattinata in teatro:

 

Anche il pomeriggio del terzo giorno è stato all’insegna del camminare e riflettere: camminare per i luoghi della santità di Torino e riflettere con gli spunti personali di 8 appartenenti della Famiglia salesiana. In un clima giovanile i partecipanti a questa semplice tavola rotonda hanno provato a raccontare che cosa per loro è stato importante nel riscoprire la personale chiamata alla santità e come questa vada ricercata e vissuta salesianamente.

Rivivi il pomeriggio in teatro:

Nella serata di sabato i partecipanti delle Giornate hanno ricevuto la visita dei giovani dell’MGS di Piemonte e Valle d’Aosta. L’occasione ha permesso di assistere insieme al Musical “Arte di Giò”. In un grigio futuro dominato dalla schiavitù tecnologica e dalla perdita di senso del quotidiano, la speranza per giovani è segnata dall’apparire del Gran Giocoloriere (immagine di Don Bosco) che, con le sempre valide regole del sistema preventivo, torna a dare colore alla vita.

13 Gennaio 2019

 

Domenica 13 gennaio la messa conclusiva delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana presso la Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco, presieduta da don Angel Fernandez, X successore di don Bosco e padre di questa famiglia proveniente dalle 140 nazioni di tutto il mondo.
Come conclusione di queste giornate ricche di spunti, testimonianze e riflessioni, don Angel, ha ribadito tre concetti fondamentali posti sulla strada per la Santità:
  • dalla parola di Dio sappiamo che non esistono barriere e muri che ci distanziano “dall’altro”. Non c’e un “noi e loro”. La Famigia Salesiana è testimonianza di come questa unità superi le barriere delle diversità;
  • la missionarietà nella nostra vita ci aiuta proprio ad andare oltre la diversità e ad accogliere l’altro. La testimonianza che i giovani ci chiedono è la testimonianza della coerenza della vita;
  • la comunità. Come don bosco dobbiamo aprirci alla comunità poiché è l’unica fedeltà a Dio e fonte di questa forza che ci consentirà, tornando nelle nostre case, di trasmettere questi messaggi.
    I nostri giovani non hanno bisogno di parole vuote ma di una testimonianza reale di comunione.
Il momento conclusivo delle Giornate di Spiritualità si è poi tenuto in teatro. Il Rettor Maggiore ha così potuto salutare ancora una volta i partecipanti e presentare loro le beatitudini della Famiglia Salesiana che proprio in questi giorni sono state elaborate dai diversi gruppi di lavoro.

#LA SANTITA’ ANCHE PER TE
LE BEATITUDINI DELLA FAMIGLIA SALESIANA

1. Beata la Famiglia Salesiana che trova gioia nella povertà.
Colmata della grazia di Dio farà miracoli fra i giovani più poveri
ed emarginati …questa è santità!

2. Beata la Famiglia Salesiana che, con la mansuetudine e la carità
del Buon Pastore, accoglie e accompagna amorevolmente i
giovani, educandoli al dialogo e all’accoglienza del diverso
…questa è santità!

3. Beata la Famiglia Salesiana che, stando accanto agli altri, cura
le ferite di chi soffre e ridona speranza a chi l’ha perduta,
portando la gioia di Cristo Risorto …questa è santità!

4. Beata la Famiglia Salesiana che, avendo fame e sete di
giustizia, accompagna i giovani a realizzare il loro progetto di
vita piena nella famiglia, nel lavoro, nell’impegno politico e
sociale …questa è santità!

5. Beata la Famiglia Salesiana che fa esperienza viva della
misericordia, apre gli occhi e il cuore all’ascolto, al perdono,
rendendosi casa che accoglie …questa è santità!

6. Beata la Famiglia Salesiana che cerca di essere autentica,
integra e trasparente, coltivando uno sguardo che va al di là
delle apparenze e riconoscendo in ogni persona la grazia
operante di Dio …questo è santità!

7. Beata la Famiglia Salesiana che a partire dalla verità del
Vangelo, fedele al carisma di Don Bosco, si fa lievito per
un’umanità nuova, accettando con gioia anche la croce per il
Regno di Dio …questa è Santità!

 

Ormai prossime le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana

Si riporta l’articolo pubblicata da ANSAgenzia Info Salesiana – riguardo alle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana che si svolgeranno a Valdocco dal 10 al 13 gennaio 2019:

SalesianFamilyDays.com

(ANS – Torino) – Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2019 si terranno a Torino-Valdocco dal 10 al 13 gennaio 2019 e saranno incentrate, come sempre, sul tema della Strenna del Rettor Maggiore. La linea guida di questa 37ª edizione sarà pertanto il motto:

“Perché la mia gioia sia in voi” (Gv 15,11) La santità anche per te”.

La Famiglia Salesiana, con una vasta rappresentanza dei 31 gruppi che la compongono, si ritroverà dunque a Valdocco, casa madre del carisma salesiano, che farà da cornice a questi quattro giorni di riflessione, preghiera, condivisione ed incontro nello stile gioioso di Don Bosco.

I partecipanti alle Giornate di Spiritualità, provenienti da tutti i cinque continenti, saranno 300. Saranno accolti, come da programma, giovedì 10 gennaio, da don Enrico Stasi, Ispettore Piemonte e Valle D’Aosta. Dopo l’iniziale saluto di benvenuto, si terrà la presentazione delle Giornate, che sarà condotta da don Eusebio Muñoz, Delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana. 
L’inizio delle Giornate di Spiritualità, con il benvenuto di don Enrico Stasi, potrà essere seguito in diretta sulla pagina Facebook di Ans, che trasmetterà live l’evento
Nel corso delle quattro Giornate, Ans trasmetterà sulla propria pagina Facebook anche altri eventi, tra i quali assumono una particolare rilevanza la presentazione della Strenna da parte del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, (10 gennaio, ore 17,45), la tavola rotonda dal titolo “La Santità nei contesti dove si svolge la nostra vita” (12 gennaio, ore 15,30) e, naturalmente, la Messa domenicale presieduta dal Rettor Maggiore e l’incontro conclusivo, previsto per domenica 13 gennaio a partire dalle ore 11.

In questo modo, che anche chi non sarà fisicamente presente, potrà seguire da vicino lo svolgimento delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana.

 

I Salesian family days si concluderanno con lo spettacolo teatrale: L’arte di Giò!

All’interno delle giornate di Spitualità della Famiglia Salesiana (un momento in cui tutta la famiglia salesiana si ritroverà a Valdocco) i giovani dell’MGS, che hanno partecipato al percorso de “L’arte di Animare“, ripresenteranno lo spettacolo teatrale “L’arte di Giò“, dopo il successo della prima edizione, sabato 12 gennaio 2019 presso il teatro grande di Valdocco, ore 20.30.

 

 

 

ADMA 2018/2019: Il calendario degli appuntamenti

Nell’anno del 150° Anniversario di fondazione, l’Associazione Di Maria Ausiliatrice (ADMA) presenta il suo calendario ricco di incontri, momenti di riflessioni e preghiera.
Il primo evento in programma sarà quello del 21 Ottobre presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco, Torino. La giornata sarà alternata da momenti particolari, come la lettura del vangelo e l’intervento di don Eusebio Muñoz, (Delegato del Rettor Maggiore per  la Famiglia Salesiana) o il Cammino con Maria.

Santa Messa conclusiva presieduta da don Muñoz.

 

Ecco il programma della giornata del 21 Ottobre 2018

 

 

Famiglia Salesiana: “porte aperte e cuore aperto devono essere la nostra distinzione”

Nella sua terza giornata di visita in Piemonte, domenica 21 maggio, il Rettor Maggiore ha incontrato i membri dei vari gruppi della Famiglia Salesiana: nel teatro grande di Valdocco si sono radunate più di 400 persone, tra Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, Salesiani Cooperatori, membri dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, Ex-allievi ed Ex-allieve di Don Bosco ed FMA, Volontarie di Don Bosco, Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani, membri della Congregazione di San Michele Arcangelo, Suore di Maria Auxiliatrix e membri della Fraternità Contemplativa Maria di Nazaret.

Don Àngel ha invitato ciascuno dei presenti a “vivere nella Chiesa la bellezza della propria vocazione, con il carisma proprio di ogni gruppo della Famiglia Salesiana“; ha ricordato anche che per fare ciò è necessario un cammino profondo di conoscenza reciproca: non si può infatti amare ciò che non si conosce. In occasione della Festa di Pentecoste, ha sottolineato inoltre che “la cosa più preziosa che possiamo e dobbiamo offrire agli altri nella Chiesa, nella Città dove ci troviamo, non è il cosa possiamo fare, ma è la nostra testimonianza di comunione: mostrare la nostra Famiglia Salesiana unita è un dono prezioso di Dio e dello Spirito Santo”.

Le parole di Don Àngel hanno coinvolto e commosso la platea del teatro, che è intervenuta con numerose domande; il suo stile semplice e diretto ha diffuso un messaggio positivo e di speranza per tutta la Famiglia Salesiana, alla quale è stato infine ricordato che “porte aperte e cuore aperto devono sempre essere la nostra distinzione”.