Articoli

Il Network Fossano e la Consulta Attività Produttive dialogano con la città

Martedì 7 Novembre 2017 dedicata a parlare di lavoro e opportunità

Un periodo difficile, quello attuale, per il lavoro. Sebbene la provincia di Cuneo sia ancora un’isola felice rispetto al resto del Paese, i dati su disoccupazione giovanile, femminile e di diverse altre sacche di popolazione fanno capire che la situazione non è rosea.

Per tentare di dare risposte, il Network Fossano e la Consulta Attività Produttive incontreranno i cittadini in un workshop dedicato al lavoro.

Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 20.30 di martedì 7 novembre, in sala Brut e Bon, in piazza Dompè 13/A a Fossano, i vari enti coinvolti si alterneranno in tavoli di confronto e saranno disponibili nei rispettivi stand per fornire informazioni aggiuntive.

Alle 9.30 ci saranno i saluti istituzionali e a partire dalle 10.00 partiranno gli appuntamenti di approfondimento.

Alle 10.00 la dottoressa Alessandra Lezza, responsabile del Centro per l’Impiego di Fossano, Savigliano e Saluzzo illustrerà “I centri per l’impiego e i canali per la ricerca del lavoro”; alle 11 il Consorzio Monviso Solidale tratterà dell’ “Inserimento lavorativo di persone svantaggiate”; alle 12 CGIL, CISL e UIL parleranno di “Sindacato e Lavoratori”; alle 14.30 saranno illustrate le attività delle agenzie formative per parlare della “Formazione per e nel mondo del lavoro” con il CFP cebano monregalese, il CNOS – FAP e la Casa di Carità Arti e Mestieri; alle 15.30 l’IIS Vallauri parlerà di “Scuole superiori del territorio accreditate per i servizi al lavoro”; alle 16.30 Adecco e Openjobmetis si occuperanno di “Agenzie e somministrazione: specificità e servizi”; alle 17.30 Ascom, Coldiretti e Confartigianato presenteranno l’attività delle associazioni di categoria per la creazione di impresa e alle 18.30 l’Unione Industriale Cuneo si occuperà di “Prospettive di inserimento lavorativo nel settore industriale e progetti di inserimento”. La giornata si concluderà alle 19.30 con l’illustrazione del network e delle politiche attive del lavoro con il CPI Fossano e APL Agenzia Piemonte Lavoro – Regione Piemonte, seguito dall’aperi-lavoro.

“Quello che ho notato di più in questi anni, è lo smarrimento di chi si presenta nei nostri uffici alla ricerca di un lavoro – spiega l’assessore alle Politiche del Lavoro e alle Unità produttive Cristina Ballario – abbiamo dunque pensato, dopo un anno di attività del Network Fossano di organizzare una giornata dedicata alla ricerca del lavoro, alla formazione, mettendo in rete chi opera nella formazione e nell’inserimento lavorativo e la Consulta delle Unità produttiveLa giornata è dedicata a tutta la città. A chi cerca lavoro, ma anche, grazie alla presenza delle associazioni di categoria, a chi vuole fare impresa. Sarà l’occasione per mostrare a chi è alla ricerca di un lavoro che esistono agenzie capaci di fornire servizi diverse” ha aggiunto l’assessore Ballario.

Quella del 7 novembre sarà un’occasione per conoscersi e scambiarsi informazioni” ha sottolineato Alessandra Lezza, responsabile del Centro per l’Impiego di Fossano, Savigliano e Saluzzo.

“La consulta delle Attività produttive è uno strumento che mette in rete a 360° le realtà del territorio. Ne fanno parte le imprese commerciali, artigianali, industriali, ma anche i sindacati” ha precisato Clemente Malvino, presidente di Confartigianato Fossano.

Per iscriversi ai workshop è possibile inviare un’email all’indirizzo network.fossano@gmail.com.
A tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato.

 

Il progetto «Manuattenzioni» impegna alcuni detenuti nella riqualificazione di una palestra

Come la comunità locale, a fianco degli istituti carcerari e degli uffici di esecuzione penale esterna, può contribuire alla buona riuscita del fine pena?
Da questa domanda e dall’idea di generare più valori insieme – sociale, economico, culturale, ambientale – nasce il progetto “Manuattenzioni“, con il fine di accompagnare  i detenuti al reinserimento nel tessuto sociale e lavorativo, mantenendo un alto grado di flessibilità e capacità di rispondere ai bisogni di detenuti ed ex detenuti coinvolti e imparando a sviluppare sinergia e comunicazione efficace tra le organizzazioni coinvolte. Il progetto promuove una riflessione “aperta” intorno alla reclusione e alla progettualità di cura e di vita rispetto alla immobilità della pena. Manuattenzioni è un progetto pilota replicabile che si svolge a Fossano nel 2017.

Si riporta qui di seguito l’articolo a cura di Federico Carle apparso nell’edizione di Avvenire di Domenica 8 Ottobre 2017, che entra nel merito del progetto con un cantiere “dal basso”, pensato per  far fronte al degrado di una palestra di proprietà dell’Istituto salesiano di Fossano:

“Liberi di lavorare per il bene di tutti”
Un cantiere «dal basso» che coinvolge anche la comunità
Tra i promotori principali ci sono salesiani e Comune

In città, negli ultimi sei mesi, un ponte è crollato e il cornicione della palestra di una scuola pubblica si è staccato. Tragedie scampate, ma solo per fortuna. Sono però segnali di una fragilità che denota come la manutenzione dei beni comuni da parte dello Stato sia messa in crisi dalla difficile situazione economica. Una fragilità che induce a pensare a quella del fine pena, in cui il reinserimento sociale e lavorativo è spesso troppo complicato. Due fragilità che il progetto «Manuattenzioni» ha unito, generando una forza. Così proprio a Fossano, ancor prima dei crolli, si era già pensato a come far fronte al degrado di una palestra di proprietà dell’Istituto salesiano, progettando un «percorso» di recupero che avesse al centro il lavoro di detenuti in uscita: dodici tra carcerati a fine pena, agli arresti domiciliari o ex detenuti. Così, da aprile, molti di loro sono stati impegnati nella manutenzione e recupero dei locali della palestra. Un cantiere «dal basso», soprattutto, in cui coinvolgere la comunità locale – così come le associazioni sportive o culturali che usano normalmente la palestra – per provare a «disegnare insieme» con dei laboratori creativi, i motivi artistici per gli interni. «Manuattenzioni» però si è rivelato anche un progetto sostenibile perché basato sui criteri della bioedilizia e bioclimatica, come l’utilizzo del sughero per il rivestimento della facciata esterna. «È importante scegliere il materiale giusto, sia per l’ambiente, ma anche per tararlo con la vita media di una palestra pubblica, superiore rispetto ai normali edifici», racconta Monica Mazzucco dell’impresa sociale innovativa Culturadalbasso che ha coordinato il progetto. Un «per-corso», per cui «la formazione è stata fondamentale – sostiene Maurizio Giraudo, coordinatore dei Cfp salesiani della provincia di Cuneo – i detenuti in uscita hanno svolto per otto settimane una formazione in aula e sul campo con le imprese edili e le aziende. Un modo per passare da meri esecutori a piccoli imprenditori, imparando soluzioni e progettando con la testa e con le mani». Sono queste le «attenzioni» del progetto: al lavoro, alla persona, alla comunità e al Creato, che i salesiani sanno fare di «mestiere» molto bene. Per questo sono (come associazione Cnos–Fap) tra i promotori principali del progetto insieme a Culturadalbasso, cooperativa Frassati e Comune di Fossano. Un’iniziativa che ha come maggior sostenitore la Compagnia di San Paolo e che vede in rete, oltre alla casa di reclusione di Fossano e l’ufficio esecuzione penale esterna di Cuneo, anche il Consorzio Monviso solidale, la fondazione NoiAltri onlus, la Caritas della diocesi di Fossano, l’impresa Energia Soave, le cooperative Arti e mestieri, Il Ramo e quella agricola sociale Pensolato. Proprio a Pensolato, realtà nata grazie alla catalizzazione di sinergie che si è attuata col progetto, stanno trovando occupazione alcuni dei detenuti che hanno partecipato a «Manuattenzioni». Adesso il lavoro è quasi ultimato, manca l’abbellimento interno coi disegni emersi dai laboratori svolti fra comunità locale e detenuti. L’inaugurazione – potrebbe essere presente anche il ministro Orlando (il ministero di Grazia e Giustizia ha concesso il patrocinio) –, è prevista a novembre. La palestra è gestita dal Comune, che da solo non avrebbe avuto i fondi necessari per la riqualificazione, per questo Manuattenzioni «è stato un bellissimo esempio di lavoro di squadra», sostiene Stefano Mana direttore della Caritas diocesana. Un progetto di inclusione sociale, di formazione e di secondo welfare in cui il pubblico ha incontrato il privato in modo virtuoso e positivo. E i detenuti? «Grazie…», si limitano a dire con un sorriso che forse a inizio progetto non avevano. Un grazie semplice semplice, ma vero e generativo.

 

Quando la scuola dialoga con le aziende

L’edizione de La Stampa di Cuneo del 16 Luglio 2017 riporta un articolo sull’alternanza scuola lavoro e sul dialogo con le aziende:

L’alternanza tra lo studio e il lavoro fornisce a molti ragazzi un bagaglio culturale e professionale importante per il futuro Studenti dell’Enologica di Alba impegnati nei vigneti della scuola. (Alberto Prieri – La Stampa ed. Cuneo)

«Finalmente la scuola dialoga concretamente con le aziende». Il professor Giancarlo Cardone, referente degli stage al Cigna-Baruffi-Garelli di Mondovì, non ha mai tempo per fare tutto, ma crede nell’alternanza scuola-lavoro che, in provincia, coinvolge migliaia di ragazzi, quasi tutti quelli delle classi terze e quarte (in alcuni casi anche di seconda e quinta). La legge impone 200 ore nei licei, 400 negli istituti tecnici e professionali, una parte in classe come formazione o azienda simulata, il resto in imprese, studi professionali, enti pubblici. Obiettivo: creare uno stretto rapporto tra scuole e realtà produttive, così da passare «dalla teoria alla pratica». «La scuola contatta le aziende e orienta i ragazzi in base ai loro interessi, le industrie a volte fanno colloqui preliminari, poi si parte» riprende il professor Cardone. Alstom a Savigliano, Merlo a Cervasca, Bottero a Cuneo, Silvachimica a San Michele Mondovì, F.I. Automazione a Caramagna, Università di Torino, sono solo alcune delle realtà che accolgono studenti. Filippo Turco è al quarto anno del liceo Scienze applicate a Mondovì e ha passato tre settimane alla Federal Mogul di Mondovì: «Ho seguito il controllo dei materiali, le verifiche sulle pastiglie dei freni, i test nel laboratorio chimico e sono stato colpito dal lavoro di squadra tra i dipendenti». «Talvolta, aziende o enti locali diventano “committenti” – conclude Cardone -: per i comuni di Lisio, Battifollo e Viola i ragazzi analizzano le acque e progetteranno un impianto di fitodepurazione».
ALCUNI NUMERI. Al Cigna-Baruffi-Garelli sono oltre 300 gli studenti in alternanza, altrettanti al Guala di Bra, 432 al Grandis di Cuneo, 454 all’Arimondi-Eula di Savigliano (compresa la sede di Racconigi), 409 al Vallauri di Fossano, 130 all’Umberto I di Alba.
Qui gli stage di quinta si fanno a scuola, su campi e vigneti dell’istituto, anche per la vendemmia e la vinificazione delle uve. «Gli studenti sono impegnati in attività qualificanti, come la stampa 3D e la prototipazione in Alstom – spiega Paolo Cortese, dirigente del Vallauri a Fossano -. Qui, come in tutti gli altri istituti, la scuola ha completato la formazione per la sicurezza prima che i ragazzi entrassero negli stabilimenti». Quattordici quelli che, da tutti gli istituti superiori di Cuneo, hanno fatto stage nei vari uffici della Provincia. I docenti visitano le imprese, si confrontano con i tutor aziendali. «I nostri ragazzi scrivono un resoconto giornaliero sulla piattaforma web che abbiamo creato», dice la professoressa Ilaria Morra del Guala di Bra. «Il risultato dell’alternanza è quasi sempre positivo, molti vengono poi assunti – interviene Eliana Lerda, vicepreside al Grandis di Cuneo -. Il nostro istituto, primo in Italia, ha sottoscritto una convenzione con McDonald’s: due ragazze dell’indirizzo turistico saranno impegnate 120 ore all’Auchan».
Dal Pellico di Saluzzo (parte dell’Istituto Denina), chi frequenta il corso socio-sanitario lavora in case di riposo, asili nido, strutture per anziani o disabili.
Nei Cnos-Fap, i centri di formazione professionale dei Salesiani, alcuni allievi hanno fatto 550 ore perché assunti con contratto di apprendistato: a Bra, i meccanici hanno lavorato alla Bosch Car Service di Torino; a Saluzzo, quelli del corso in panificazione all’Albertengo panettoni di Pinerolo. I problemi a microfoni spenti: dirigenti e professori lamentano di dover fare «le nozze con i fichi secchi: il Ministero impone montagne di carte, km per visitare le aziende, ore per valutare i risultati senza dare sufficienti risorse».

 

 

 

 

Tre progetti per il reinserimento sociale dei detenuti al CNOS-FAp di Fossano

 

Sono stati presentati nella sede del CNOS-FAP di Fossano, ente capo-fila dell’iniziativa, i tre progetti, “Manuattenzioni”, “Pensolato” e “Museo social club”, ideati a favore di detenuti ed ex ristretti, che hanno lo stesso obiettivo: dare a chi ha sbagliato l’opportunità di tornare a vivere nella società impegnandosi per la collettività.
Coinvolgono diversi enti e associazioni che insieme hanno creato forza rispondendo a diverse debolezze: quelle di chi si trova a vivere un momento delicato, come il fine pena, e quelle dei beni pubblici, come le scuole, sempre più degradati a causa della carenza di risorse per la manutenzione.

Manuattenzioni dà la possibilità a 12 detenuti di frequentare un corso di 120 ore di riqualificazione energetica e bioedilizia e di lavorare nel cantiere aperto nella palestra dei Salesiani a Fossano. “È sostenuto da un bando della Compagnia di San Paolo al quale il nostro centro di formazione professionale ha partecipato – ha spiegato Maurizio Giraudo, direttore provinciale del Cnos-Fape prevede il rivestimento esterno in sughero, la ritinteggiatura interna e la realizzazione di mosaici decorativi nella palestra che ha 25 anni. Dopo la formazione, i partecipanti otterranno un attestato spendibile nel mondo del lavoro”.

Pensolato è il nome della cooperativa agricola sociale, nata il 2 maggio, che con le parole di Nino Mana, direttore Caritas Fossanofa uscire i detenuti dal carcere facendoli lavorare a contatto con la terra che li rigenera dentro”.

Infine Museo social club, sostenuto da Fondazione CRC, porterà “incroci di storie – ha detto don Derio Olivero del Museo Diocesanoi detenuti racconteranno ai visitatori i quadri, attraverso le storie dei personaggi, degli autori e le loro personali“.

“La settimana della scienza 2017” – il CNOS-FAP di Saluzzo: Il lupo e la biodiversità

Il Cnos fap di Saluzzo ha partecipato al progetto del comune di Saluzzo denominato: “Settimana della Scienza 2017” avente come tema il lupo e la biodiversità.

Gli alunni del Cnos hanno creato insieme ai bambini di alcune scuole del saluzzese dei lavoretti di pasta e sale a forma di zampa del lupo, facendo loro visitare il laboratorio di panetteria.

Alcuni ragazzi hanno avuto la possibilità di recarsi alla mostra che chiude il progetto “ Il lupo e altre storie” del Museo regionale di Scienze naturali di Torino e del Comune di Saluzzo.

“Allenarsi per il futuro” in campo nella palestra del CNOS-FAP di Fossano

29.11.2016 – Passa attraverso la filosofia dello sport, il progetto di orientamento scolastico che vuole contrastare la disoccupazione giovanile “Allenarsi per il futuro”. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Bosch e da Randstad, ha fatto tappa a Fossano per gli allievi del CNOS-FAP coinvolgendo quasi 600 studenti nella palestra del centro di formazione professionale salesiano. A Fossano, sono stati Daniela Masseroni, campionessa olimpica di ginnastica ritmica, e Moreno Torricelli, ex giocatore della Nazionale e della Juventus, a raccontare agli studenti le loro storie sportive e personali.

«Le storie di successo non nascono per caso – ha spiegato Maurizio Giraudo, direttore provinciale del CNOS-FAP (4 sedi: Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano) -. Queste testimonianze sono un’opportunità importante, da cogliere».

«Per ottenere dei risultati, bisogna allenarsi tanto – ha raccontato Daniela Masseroni, 4 volte campionessa del mondo di ginnastica ritmica – e reagire alle sconfitte: dopo la “medaglia di legno” a Pechino 2008, la nostra squadra si è unita ancora di più per combattere. In un gruppo, se sbagli, comprometti il lavoro di tutti. È importante dare sempre il massimo: ogni volta che arrivava una nuova ginnasta, più giovane, davo tutta me stessa per competere fino all’ultimo e dimostrare di meritare ciò che avevo ottenuto».

«Vivere delle proprie passioni è la cosa più bella che ci possa essere, la vita è meravigliosa – ha detto Moreno Torricelli che, nel 2010, ha perso la moglie quarantenne madre dei loro tre figli per un male incurabile -. Non smettete mai di sognare, per realizzare le proprie passioni, e preparatevi a cogliere l’attimo, arriverà per tutti. Per me è arrivato a 22 anni, quando pensavo fosse troppo tardi. Invece mi ha chiamato la Juve. Ma non pensate che sia senza sacrifici perché, come diceva Vivald Sassoon (artigiano inglese, ndr): ‘L’unico posto in cui successo viene prima di sudore è il dizionario».

Il progetto, premiato dal Miur come esempio di alternanza scuola-lavoro, ha l’obiettivo di combattere la disoccupazione giovanile (in Italia al 36,7% con 2,3 milioni di ragazzi che non studiano e non lavorano) orientando le scelte degli studenti.

 

 

 

Fossano

Fossano

“Maria SS. Ausiliatrice”




Istituto Salesiano

Via Giuseppe Verdi, 22 – 12045 FOSSANO (CN)


Centro di formazione professionale (Fossano, Saluzzo e Savigliano) – Sportello Servizi al Lavoro – Cappellanie

Direttore

Don Bartolomeo Pirra

INFO

0172 60 629

CFP

0172 63 65 41

FAX

0172 63 43 54


Intelligenza artificiale nella mia officina? Il CNOS-FAP c’è!

Dal CFP di Fossano. *** Sabato 13 aprile 2024 si è svolta…

Ritrovo Exallievi Fossano: un segno indelebile

Notizia a cura del CFP di Fossano. *** Fossano, venerdì 19…

CFP Fossano: visita all’impianto trattamento rifiuti e concorso CSEA: vota ora!

Dal CFP di Fossano. *** Gli allievi della seconda termoidraulica…

CFP Fossano: scegli il tuo free-style

Dal CFP di Fossano. *** Il Ser.D. (Servizio per le Dipendenze…

CFP Fossano: visita tecnica da Embo e Bertola

Dal CFP di Fossano. *** Il 20 marzo i ragazzi del primo…

CFP Fossano: un’immersione formativa alla Finder S.p.a.

Dal CFP di Fossano. *** Lunedì 25 marzo, gli allievi del…

CFP di Fossano fra passato e futuro: consegna degli attestati di qualifica dell’anno formativo 2022-23

Dal CFP di Fossano. *** Passato e futuro possono essere…

CFP Fossano: formazione con Gelson sulle nanotecnologie auto

Dal CFP di Fossano. *** Il 6 marzo gli allievi della prima…

Settore Termoidraulico CFP Fossano: MCE 2024

Dal sito del CFP di Fossano. *** Il 14 marzo le classi…

Dati di contatto DPO

Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer) dell’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice


L’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice ha nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer).
I dati di contatto del Responsabile della Protezione dei Dati per gli interessati sono i seguenti:


Studio Legale Avv. Stefano Gallarato
Corso Rodolfo Montevecchio, 58 – 10129 Torino | tel. +39 011 5694318 – fax +39 011 5694319
web: www.avvocati.torino.it | mail: info@avvocati.torino.it | pec: stefano.gallarato@pec.avvocati.torino.it


Trasparenza amministrativa

Art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124


Con riferimento all’art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124, “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, le Informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti, vantaggi economici ricevuti dalla Pubblica Amministrazione dall’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice nell’esercizio finanziario precedente sono disponibili cliccando sul bottone sottostante.


Si precisa che la presente informativa viene attuata in via puramente cautelativa e prudenziale tenuto conto delle oggettive difficoltà interpretative in merito alla applicabilità o meno della norma in questione agli Enti Ecclesiastici, che non assumono la forma giuridica né di associazioni, né di fondazioni, né di ONLUS, né di società commerciali tenute alla redazione di una nota integrativa al bilancio.


Il Network Fossano e la Consulta Attività Produttive dialogano con la città

Martedì 7 Novembre 2017 dedicata a parlare di lavoro e opportunità

Un periodo difficile, quello attuale, per il lavoro. Sebbene la provincia di Cuneo sia ancora un’isola felice rispetto al resto del Paese, i dati su disoccupazione giovanile, femminile e di diverse altre sacche di popolazione fanno capire che la situazione non è rosea.

Per tentare di dare risposte, il Network Fossano e la Consulta Attività Produttive incontreranno i cittadini in un workshop dedicato al lavoro.

Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 20.30 di martedì 7 novembre, in sala Brut e Bon, in piazza Dompè 13/A a Fossano, i vari enti coinvolti si alterneranno in tavoli di confronto e saranno disponibili nei rispettivi stand per fornire informazioni aggiuntive.

Alle 9.30 ci saranno i saluti istituzionali e a partire dalle 10.00 partiranno gli appuntamenti di approfondimento.

Alle 10.00 la dottoressa Alessandra Lezza, responsabile del Centro per l’Impiego di Fossano, Savigliano e Saluzzo illustrerà “I centri per l’impiego e i canali per la ricerca del lavoro”; alle 11 il Consorzio Monviso Solidale tratterà dell’ “Inserimento lavorativo di persone svantaggiate”; alle 12 CGIL, CISL e UIL parleranno di “Sindacato e Lavoratori”; alle 14.30 saranno illustrate le attività delle agenzie formative per parlare della “Formazione per e nel mondo del lavoro” con il CFP cebano monregalese, il CNOS – FAP e la Casa di Carità Arti e Mestieri; alle 15.30 l’IIS Vallauri parlerà di “Scuole superiori del territorio accreditate per i servizi al lavoro”; alle 16.30 Adecco e Openjobmetis si occuperanno di “Agenzie e somministrazione: specificità e servizi”; alle 17.30 Ascom, Coldiretti e Confartigianato presenteranno l’attività delle associazioni di categoria per la creazione di impresa e alle 18.30 l’Unione Industriale Cuneo si occuperà di “Prospettive di inserimento lavorativo nel settore industriale e progetti di inserimento”. La giornata si concluderà alle 19.30 con l’illustrazione del network e delle politiche attive del lavoro con il CPI Fossano e APL Agenzia Piemonte Lavoro – Regione Piemonte, seguito dall’aperi-lavoro.

“Quello che ho notato di più in questi anni, è lo smarrimento di chi si presenta nei nostri uffici alla ricerca di un lavoro – spiega l’assessore alle Politiche del Lavoro e alle Unità produttive Cristina Ballario – abbiamo dunque pensato, dopo un anno di attività del Network Fossano di organizzare una giornata dedicata alla ricerca del lavoro, alla formazione, mettendo in rete chi opera nella formazione e nell’inserimento lavorativo e la Consulta delle Unità produttiveLa giornata è dedicata a tutta la città. A chi cerca lavoro, ma anche, grazie alla presenza delle associazioni di categoria, a chi vuole fare impresa. Sarà l’occasione per mostrare a chi è alla ricerca di un lavoro che esistono agenzie capaci di fornire servizi diverse” ha aggiunto l’assessore Ballario.

Quella del 7 novembre sarà un’occasione per conoscersi e scambiarsi informazioni” ha sottolineato Alessandra Lezza, responsabile del Centro per l’Impiego di Fossano, Savigliano e Saluzzo.

“La consulta delle Attività produttive è uno strumento che mette in rete a 360° le realtà del territorio. Ne fanno parte le imprese commerciali, artigianali, industriali, ma anche i sindacati” ha precisato Clemente Malvino, presidente di Confartigianato Fossano.

Per iscriversi ai workshop è possibile inviare un’email all’indirizzo network.fossano@gmail.com.
A tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato.

 

Il progetto «Manuattenzioni» impegna alcuni detenuti nella riqualificazione di una palestra

Come la comunità locale, a fianco degli istituti carcerari e degli uffici di esecuzione penale esterna, può contribuire alla buona riuscita del fine pena?
Da questa domanda e dall’idea di generare più valori insieme – sociale, economico, culturale, ambientale – nasce il progetto “Manuattenzioni“, con il fine di accompagnare  i detenuti al reinserimento nel tessuto sociale e lavorativo, mantenendo un alto grado di flessibilità e capacità di rispondere ai bisogni di detenuti ed ex detenuti coinvolti e imparando a sviluppare sinergia e comunicazione efficace tra le organizzazioni coinvolte. Il progetto promuove una riflessione “aperta” intorno alla reclusione e alla progettualità di cura e di vita rispetto alla immobilità della pena. Manuattenzioni è un progetto pilota replicabile che si svolge a Fossano nel 2017.

Si riporta qui di seguito l’articolo a cura di Federico Carle apparso nell’edizione di Avvenire di Domenica 8 Ottobre 2017, che entra nel merito del progetto con un cantiere “dal basso”, pensato per  far fronte al degrado di una palestra di proprietà dell’Istituto salesiano di Fossano:

“Liberi di lavorare per il bene di tutti”
Un cantiere «dal basso» che coinvolge anche la comunità
Tra i promotori principali ci sono salesiani e Comune

In città, negli ultimi sei mesi, un ponte è crollato e il cornicione della palestra di una scuola pubblica si è staccato. Tragedie scampate, ma solo per fortuna. Sono però segnali di una fragilità che denota come la manutenzione dei beni comuni da parte dello Stato sia messa in crisi dalla difficile situazione economica. Una fragilità che induce a pensare a quella del fine pena, in cui il reinserimento sociale e lavorativo è spesso troppo complicato. Due fragilità che il progetto «Manuattenzioni» ha unito, generando una forza. Così proprio a Fossano, ancor prima dei crolli, si era già pensato a come far fronte al degrado di una palestra di proprietà dell’Istituto salesiano, progettando un «percorso» di recupero che avesse al centro il lavoro di detenuti in uscita: dodici tra carcerati a fine pena, agli arresti domiciliari o ex detenuti. Così, da aprile, molti di loro sono stati impegnati nella manutenzione e recupero dei locali della palestra. Un cantiere «dal basso», soprattutto, in cui coinvolgere la comunità locale – così come le associazioni sportive o culturali che usano normalmente la palestra – per provare a «disegnare insieme» con dei laboratori creativi, i motivi artistici per gli interni. «Manuattenzioni» però si è rivelato anche un progetto sostenibile perché basato sui criteri della bioedilizia e bioclimatica, come l’utilizzo del sughero per il rivestimento della facciata esterna. «È importante scegliere il materiale giusto, sia per l’ambiente, ma anche per tararlo con la vita media di una palestra pubblica, superiore rispetto ai normali edifici», racconta Monica Mazzucco dell’impresa sociale innovativa Culturadalbasso che ha coordinato il progetto. Un «per-corso», per cui «la formazione è stata fondamentale – sostiene Maurizio Giraudo, coordinatore dei Cfp salesiani della provincia di Cuneo – i detenuti in uscita hanno svolto per otto settimane una formazione in aula e sul campo con le imprese edili e le aziende. Un modo per passare da meri esecutori a piccoli imprenditori, imparando soluzioni e progettando con la testa e con le mani». Sono queste le «attenzioni» del progetto: al lavoro, alla persona, alla comunità e al Creato, che i salesiani sanno fare di «mestiere» molto bene. Per questo sono (come associazione Cnos–Fap) tra i promotori principali del progetto insieme a Culturadalbasso, cooperativa Frassati e Comune di Fossano. Un’iniziativa che ha come maggior sostenitore la Compagnia di San Paolo e che vede in rete, oltre alla casa di reclusione di Fossano e l’ufficio esecuzione penale esterna di Cuneo, anche il Consorzio Monviso solidale, la fondazione NoiAltri onlus, la Caritas della diocesi di Fossano, l’impresa Energia Soave, le cooperative Arti e mestieri, Il Ramo e quella agricola sociale Pensolato. Proprio a Pensolato, realtà nata grazie alla catalizzazione di sinergie che si è attuata col progetto, stanno trovando occupazione alcuni dei detenuti che hanno partecipato a «Manuattenzioni». Adesso il lavoro è quasi ultimato, manca l’abbellimento interno coi disegni emersi dai laboratori svolti fra comunità locale e detenuti. L’inaugurazione – potrebbe essere presente anche il ministro Orlando (il ministero di Grazia e Giustizia ha concesso il patrocinio) –, è prevista a novembre. La palestra è gestita dal Comune, che da solo non avrebbe avuto i fondi necessari per la riqualificazione, per questo Manuattenzioni «è stato un bellissimo esempio di lavoro di squadra», sostiene Stefano Mana direttore della Caritas diocesana. Un progetto di inclusione sociale, di formazione e di secondo welfare in cui il pubblico ha incontrato il privato in modo virtuoso e positivo. E i detenuti? «Grazie…», si limitano a dire con un sorriso che forse a inizio progetto non avevano. Un grazie semplice semplice, ma vero e generativo.

 

Quando la scuola dialoga con le aziende

L’edizione de La Stampa di Cuneo del 16 Luglio 2017 riporta un articolo sull’alternanza scuola lavoro e sul dialogo con le aziende:

L’alternanza tra lo studio e il lavoro fornisce a molti ragazzi un bagaglio culturale e professionale importante per il futuro Studenti dell’Enologica di Alba impegnati nei vigneti della scuola. (Alberto Prieri – La Stampa ed. Cuneo)

«Finalmente la scuola dialoga concretamente con le aziende». Il professor Giancarlo Cardone, referente degli stage al Cigna-Baruffi-Garelli di Mondovì, non ha mai tempo per fare tutto, ma crede nell’alternanza scuola-lavoro che, in provincia, coinvolge migliaia di ragazzi, quasi tutti quelli delle classi terze e quarte (in alcuni casi anche di seconda e quinta). La legge impone 200 ore nei licei, 400 negli istituti tecnici e professionali, una parte in classe come formazione o azienda simulata, il resto in imprese, studi professionali, enti pubblici. Obiettivo: creare uno stretto rapporto tra scuole e realtà produttive, così da passare «dalla teoria alla pratica». «La scuola contatta le aziende e orienta i ragazzi in base ai loro interessi, le industrie a volte fanno colloqui preliminari, poi si parte» riprende il professor Cardone. Alstom a Savigliano, Merlo a Cervasca, Bottero a Cuneo, Silvachimica a San Michele Mondovì, F.I. Automazione a Caramagna, Università di Torino, sono solo alcune delle realtà che accolgono studenti. Filippo Turco è al quarto anno del liceo Scienze applicate a Mondovì e ha passato tre settimane alla Federal Mogul di Mondovì: «Ho seguito il controllo dei materiali, le verifiche sulle pastiglie dei freni, i test nel laboratorio chimico e sono stato colpito dal lavoro di squadra tra i dipendenti». «Talvolta, aziende o enti locali diventano “committenti” – conclude Cardone -: per i comuni di Lisio, Battifollo e Viola i ragazzi analizzano le acque e progetteranno un impianto di fitodepurazione».
ALCUNI NUMERI. Al Cigna-Baruffi-Garelli sono oltre 300 gli studenti in alternanza, altrettanti al Guala di Bra, 432 al Grandis di Cuneo, 454 all’Arimondi-Eula di Savigliano (compresa la sede di Racconigi), 409 al Vallauri di Fossano, 130 all’Umberto I di Alba.
Qui gli stage di quinta si fanno a scuola, su campi e vigneti dell’istituto, anche per la vendemmia e la vinificazione delle uve. «Gli studenti sono impegnati in attività qualificanti, come la stampa 3D e la prototipazione in Alstom – spiega Paolo Cortese, dirigente del Vallauri a Fossano -. Qui, come in tutti gli altri istituti, la scuola ha completato la formazione per la sicurezza prima che i ragazzi entrassero negli stabilimenti». Quattordici quelli che, da tutti gli istituti superiori di Cuneo, hanno fatto stage nei vari uffici della Provincia. I docenti visitano le imprese, si confrontano con i tutor aziendali. «I nostri ragazzi scrivono un resoconto giornaliero sulla piattaforma web che abbiamo creato», dice la professoressa Ilaria Morra del Guala di Bra. «Il risultato dell’alternanza è quasi sempre positivo, molti vengono poi assunti – interviene Eliana Lerda, vicepreside al Grandis di Cuneo -. Il nostro istituto, primo in Italia, ha sottoscritto una convenzione con McDonald’s: due ragazze dell’indirizzo turistico saranno impegnate 120 ore all’Auchan».
Dal Pellico di Saluzzo (parte dell’Istituto Denina), chi frequenta il corso socio-sanitario lavora in case di riposo, asili nido, strutture per anziani o disabili.
Nei Cnos-Fap, i centri di formazione professionale dei Salesiani, alcuni allievi hanno fatto 550 ore perché assunti con contratto di apprendistato: a Bra, i meccanici hanno lavorato alla Bosch Car Service di Torino; a Saluzzo, quelli del corso in panificazione all’Albertengo panettoni di Pinerolo. I problemi a microfoni spenti: dirigenti e professori lamentano di dover fare «le nozze con i fichi secchi: il Ministero impone montagne di carte, km per visitare le aziende, ore per valutare i risultati senza dare sufficienti risorse».

 

 

 

 

Tre progetti per il reinserimento sociale dei detenuti al CNOS-FAp di Fossano

 

Sono stati presentati nella sede del CNOS-FAP di Fossano, ente capo-fila dell’iniziativa, i tre progetti, “Manuattenzioni”, “Pensolato” e “Museo social club”, ideati a favore di detenuti ed ex ristretti, che hanno lo stesso obiettivo: dare a chi ha sbagliato l’opportunità di tornare a vivere nella società impegnandosi per la collettività.
Coinvolgono diversi enti e associazioni che insieme hanno creato forza rispondendo a diverse debolezze: quelle di chi si trova a vivere un momento delicato, come il fine pena, e quelle dei beni pubblici, come le scuole, sempre più degradati a causa della carenza di risorse per la manutenzione.

Manuattenzioni dà la possibilità a 12 detenuti di frequentare un corso di 120 ore di riqualificazione energetica e bioedilizia e di lavorare nel cantiere aperto nella palestra dei Salesiani a Fossano. “È sostenuto da un bando della Compagnia di San Paolo al quale il nostro centro di formazione professionale ha partecipato – ha spiegato Maurizio Giraudo, direttore provinciale del Cnos-Fape prevede il rivestimento esterno in sughero, la ritinteggiatura interna e la realizzazione di mosaici decorativi nella palestra che ha 25 anni. Dopo la formazione, i partecipanti otterranno un attestato spendibile nel mondo del lavoro”.

Pensolato è il nome della cooperativa agricola sociale, nata il 2 maggio, che con le parole di Nino Mana, direttore Caritas Fossanofa uscire i detenuti dal carcere facendoli lavorare a contatto con la terra che li rigenera dentro”.

Infine Museo social club, sostenuto da Fondazione CRC, porterà “incroci di storie – ha detto don Derio Olivero del Museo Diocesanoi detenuti racconteranno ai visitatori i quadri, attraverso le storie dei personaggi, degli autori e le loro personali“.

“La settimana della scienza 2017” – il CNOS-FAP di Saluzzo: Il lupo e la biodiversità

Il Cnos fap di Saluzzo ha partecipato al progetto del comune di Saluzzo denominato: “Settimana della Scienza 2017” avente come tema il lupo e la biodiversità.

Gli alunni del Cnos hanno creato insieme ai bambini di alcune scuole del saluzzese dei lavoretti di pasta e sale a forma di zampa del lupo, facendo loro visitare il laboratorio di panetteria.

Alcuni ragazzi hanno avuto la possibilità di recarsi alla mostra che chiude il progetto “ Il lupo e altre storie” del Museo regionale di Scienze naturali di Torino e del Comune di Saluzzo.

“Allenarsi per il futuro” in campo nella palestra del CNOS-FAP di Fossano

29.11.2016 – Passa attraverso la filosofia dello sport, il progetto di orientamento scolastico che vuole contrastare la disoccupazione giovanile “Allenarsi per il futuro”. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Bosch e da Randstad, ha fatto tappa a Fossano per gli allievi del CNOS-FAP coinvolgendo quasi 600 studenti nella palestra del centro di formazione professionale salesiano. A Fossano, sono stati Daniela Masseroni, campionessa olimpica di ginnastica ritmica, e Moreno Torricelli, ex giocatore della Nazionale e della Juventus, a raccontare agli studenti le loro storie sportive e personali.

«Le storie di successo non nascono per caso – ha spiegato Maurizio Giraudo, direttore provinciale del CNOS-FAP (4 sedi: Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano) -. Queste testimonianze sono un’opportunità importante, da cogliere».

«Per ottenere dei risultati, bisogna allenarsi tanto – ha raccontato Daniela Masseroni, 4 volte campionessa del mondo di ginnastica ritmica – e reagire alle sconfitte: dopo la “medaglia di legno” a Pechino 2008, la nostra squadra si è unita ancora di più per combattere. In un gruppo, se sbagli, comprometti il lavoro di tutti. È importante dare sempre il massimo: ogni volta che arrivava una nuova ginnasta, più giovane, davo tutta me stessa per competere fino all’ultimo e dimostrare di meritare ciò che avevo ottenuto».

«Vivere delle proprie passioni è la cosa più bella che ci possa essere, la vita è meravigliosa – ha detto Moreno Torricelli che, nel 2010, ha perso la moglie quarantenne madre dei loro tre figli per un male incurabile -. Non smettete mai di sognare, per realizzare le proprie passioni, e preparatevi a cogliere l’attimo, arriverà per tutti. Per me è arrivato a 22 anni, quando pensavo fosse troppo tardi. Invece mi ha chiamato la Juve. Ma non pensate che sia senza sacrifici perché, come diceva Vivald Sassoon (artigiano inglese, ndr): ‘L’unico posto in cui successo viene prima di sudore è il dizionario».

Il progetto, premiato dal Miur come esempio di alternanza scuola-lavoro, ha l’obiettivo di combattere la disoccupazione giovanile (in Italia al 36,7% con 2,3 milioni di ragazzi che non studiano e non lavorano) orientando le scelte degli studenti.

 

 

 

Fossano

Fossano

“Maria SS. Ausiliatrice”




Istituto Salesiano

Via Giuseppe Verdi, 22 – 12045 FOSSANO (CN)


Centro di formazione professionale (Fossano, Saluzzo e Savigliano) – Sportello Servizi al Lavoro – Cappellanie

Direttore

Don Bartolomeo Pirra

INFO

0172 60 629

CFP

0172 63 65 41

FAX

0172 63 43 54


Intelligenza artificiale nella mia officina? Il CNOS-FAP c’è!

Dal CFP di Fossano. *** Sabato 13 aprile 2024 si è svolta…

Ritrovo Exallievi Fossano: un segno indelebile

Notizia a cura del CFP di Fossano. *** Fossano, venerdì 19…

CFP Fossano: visita all’impianto trattamento rifiuti e concorso CSEA: vota ora!

Dal CFP di Fossano. *** Gli allievi della seconda termoidraulica…

CFP Fossano: scegli il tuo free-style

Dal CFP di Fossano. *** Il Ser.D. (Servizio per le Dipendenze…

CFP Fossano: visita tecnica da Embo e Bertola

Dal CFP di Fossano. *** Il 20 marzo i ragazzi del primo…

CFP Fossano: un’immersione formativa alla Finder S.p.a.

Dal CFP di Fossano. *** Lunedì 25 marzo, gli allievi del…

CFP di Fossano fra passato e futuro: consegna degli attestati di qualifica dell’anno formativo 2022-23

Dal CFP di Fossano. *** Passato e futuro possono essere…

CFP Fossano: formazione con Gelson sulle nanotecnologie auto

Dal CFP di Fossano. *** Il 6 marzo gli allievi della prima…

Settore Termoidraulico CFP Fossano: MCE 2024

Dal sito del CFP di Fossano. *** Il 14 marzo le classi…

Dati di contatto DPO

Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer) dell’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice


L’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice ha nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer).
I dati di contatto del Responsabile della Protezione dei Dati per gli interessati sono i seguenti:


Studio Legale Avv. Stefano Gallarato
Corso Rodolfo Montevecchio, 58 – 10129 Torino | tel. +39 011 5694318 – fax +39 011 5694319
web: www.avvocati.torino.it | mail: info@avvocati.torino.it | pec: stefano.gallarato@pec.avvocati.torino.it


Trasparenza amministrativa

Art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124


Con riferimento all’art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124, “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, le Informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti, vantaggi economici ricevuti dalla Pubblica Amministrazione dall’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice nell’esercizio finanziario precedente sono disponibili cliccando sul bottone sottostante.


Si precisa che la presente informativa viene attuata in via puramente cautelativa e prudenziale tenuto conto delle oggettive difficoltà interpretative in merito alla applicabilità o meno della norma in questione agli Enti Ecclesiastici, che non assumono la forma giuridica né di associazioni, né di fondazioni, né di ONLUS, né di società commerciali tenute alla redazione di una nota integrativa al bilancio.


Pagine

Il Network Fossano e la Consulta Attività Produttive dialogano con la città

Martedì 7 Novembre 2017 dedicata a parlare di lavoro e opportunità

Un periodo difficile, quello attuale, per il lavoro. Sebbene la provincia di Cuneo sia ancora un’isola felice rispetto al resto del Paese, i dati su disoccupazione giovanile, femminile e di diverse altre sacche di popolazione fanno capire che la situazione non è rosea.

Per tentare di dare risposte, il Network Fossano e la Consulta Attività Produttive incontreranno i cittadini in un workshop dedicato al lavoro.

Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 20.30 di martedì 7 novembre, in sala Brut e Bon, in piazza Dompè 13/A a Fossano, i vari enti coinvolti si alterneranno in tavoli di confronto e saranno disponibili nei rispettivi stand per fornire informazioni aggiuntive.

Alle 9.30 ci saranno i saluti istituzionali e a partire dalle 10.00 partiranno gli appuntamenti di approfondimento.

Alle 10.00 la dottoressa Alessandra Lezza, responsabile del Centro per l’Impiego di Fossano, Savigliano e Saluzzo illustrerà “I centri per l’impiego e i canali per la ricerca del lavoro”; alle 11 il Consorzio Monviso Solidale tratterà dell’ “Inserimento lavorativo di persone svantaggiate”; alle 12 CGIL, CISL e UIL parleranno di “Sindacato e Lavoratori”; alle 14.30 saranno illustrate le attività delle agenzie formative per parlare della “Formazione per e nel mondo del lavoro” con il CFP cebano monregalese, il CNOS – FAP e la Casa di Carità Arti e Mestieri; alle 15.30 l’IIS Vallauri parlerà di “Scuole superiori del territorio accreditate per i servizi al lavoro”; alle 16.30 Adecco e Openjobmetis si occuperanno di “Agenzie e somministrazione: specificità e servizi”; alle 17.30 Ascom, Coldiretti e Confartigianato presenteranno l’attività delle associazioni di categoria per la creazione di impresa e alle 18.30 l’Unione Industriale Cuneo si occuperà di “Prospettive di inserimento lavorativo nel settore industriale e progetti di inserimento”. La giornata si concluderà alle 19.30 con l’illustrazione del network e delle politiche attive del lavoro con il CPI Fossano e APL Agenzia Piemonte Lavoro – Regione Piemonte, seguito dall’aperi-lavoro.

“Quello che ho notato di più in questi anni, è lo smarrimento di chi si presenta nei nostri uffici alla ricerca di un lavoro – spiega l’assessore alle Politiche del Lavoro e alle Unità produttive Cristina Ballario – abbiamo dunque pensato, dopo un anno di attività del Network Fossano di organizzare una giornata dedicata alla ricerca del lavoro, alla formazione, mettendo in rete chi opera nella formazione e nell’inserimento lavorativo e la Consulta delle Unità produttiveLa giornata è dedicata a tutta la città. A chi cerca lavoro, ma anche, grazie alla presenza delle associazioni di categoria, a chi vuole fare impresa. Sarà l’occasione per mostrare a chi è alla ricerca di un lavoro che esistono agenzie capaci di fornire servizi diverse” ha aggiunto l’assessore Ballario.

Quella del 7 novembre sarà un’occasione per conoscersi e scambiarsi informazioni” ha sottolineato Alessandra Lezza, responsabile del Centro per l’Impiego di Fossano, Savigliano e Saluzzo.

“La consulta delle Attività produttive è uno strumento che mette in rete a 360° le realtà del territorio. Ne fanno parte le imprese commerciali, artigianali, industriali, ma anche i sindacati” ha precisato Clemente Malvino, presidente di Confartigianato Fossano.

Per iscriversi ai workshop è possibile inviare un’email all’indirizzo network.fossano@gmail.com.
A tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato.

 

Il progetto «Manuattenzioni» impegna alcuni detenuti nella riqualificazione di una palestra

Come la comunità locale, a fianco degli istituti carcerari e degli uffici di esecuzione penale esterna, può contribuire alla buona riuscita del fine pena?
Da questa domanda e dall’idea di generare più valori insieme – sociale, economico, culturale, ambientale – nasce il progetto “Manuattenzioni“, con il fine di accompagnare  i detenuti al reinserimento nel tessuto sociale e lavorativo, mantenendo un alto grado di flessibilità e capacità di rispondere ai bisogni di detenuti ed ex detenuti coinvolti e imparando a sviluppare sinergia e comunicazione efficace tra le organizzazioni coinvolte. Il progetto promuove una riflessione “aperta” intorno alla reclusione e alla progettualità di cura e di vita rispetto alla immobilità della pena. Manuattenzioni è un progetto pilota replicabile che si svolge a Fossano nel 2017.

Si riporta qui di seguito l’articolo a cura di Federico Carle apparso nell’edizione di Avvenire di Domenica 8 Ottobre 2017, che entra nel merito del progetto con un cantiere “dal basso”, pensato per  far fronte al degrado di una palestra di proprietà dell’Istituto salesiano di Fossano:

“Liberi di lavorare per il bene di tutti”
Un cantiere «dal basso» che coinvolge anche la comunità
Tra i promotori principali ci sono salesiani e Comune

In città, negli ultimi sei mesi, un ponte è crollato e il cornicione della palestra di una scuola pubblica si è staccato. Tragedie scampate, ma solo per fortuna. Sono però segnali di una fragilità che denota come la manutenzione dei beni comuni da parte dello Stato sia messa in crisi dalla difficile situazione economica. Una fragilità che induce a pensare a quella del fine pena, in cui il reinserimento sociale e lavorativo è spesso troppo complicato. Due fragilità che il progetto «Manuattenzioni» ha unito, generando una forza. Così proprio a Fossano, ancor prima dei crolli, si era già pensato a come far fronte al degrado di una palestra di proprietà dell’Istituto salesiano, progettando un «percorso» di recupero che avesse al centro il lavoro di detenuti in uscita: dodici tra carcerati a fine pena, agli arresti domiciliari o ex detenuti. Così, da aprile, molti di loro sono stati impegnati nella manutenzione e recupero dei locali della palestra. Un cantiere «dal basso», soprattutto, in cui coinvolgere la comunità locale – così come le associazioni sportive o culturali che usano normalmente la palestra – per provare a «disegnare insieme» con dei laboratori creativi, i motivi artistici per gli interni. «Manuattenzioni» però si è rivelato anche un progetto sostenibile perché basato sui criteri della bioedilizia e bioclimatica, come l’utilizzo del sughero per il rivestimento della facciata esterna. «È importante scegliere il materiale giusto, sia per l’ambiente, ma anche per tararlo con la vita media di una palestra pubblica, superiore rispetto ai normali edifici», racconta Monica Mazzucco dell’impresa sociale innovativa Culturadalbasso che ha coordinato il progetto. Un «per-corso», per cui «la formazione è stata fondamentale – sostiene Maurizio Giraudo, coordinatore dei Cfp salesiani della provincia di Cuneo – i detenuti in uscita hanno svolto per otto settimane una formazione in aula e sul campo con le imprese edili e le aziende. Un modo per passare da meri esecutori a piccoli imprenditori, imparando soluzioni e progettando con la testa e con le mani». Sono queste le «attenzioni» del progetto: al lavoro, alla persona, alla comunità e al Creato, che i salesiani sanno fare di «mestiere» molto bene. Per questo sono (come associazione Cnos–Fap) tra i promotori principali del progetto insieme a Culturadalbasso, cooperativa Frassati e Comune di Fossano. Un’iniziativa che ha come maggior sostenitore la Compagnia di San Paolo e che vede in rete, oltre alla casa di reclusione di Fossano e l’ufficio esecuzione penale esterna di Cuneo, anche il Consorzio Monviso solidale, la fondazione NoiAltri onlus, la Caritas della diocesi di Fossano, l’impresa Energia Soave, le cooperative Arti e mestieri, Il Ramo e quella agricola sociale Pensolato. Proprio a Pensolato, realtà nata grazie alla catalizzazione di sinergie che si è attuata col progetto, stanno trovando occupazione alcuni dei detenuti che hanno partecipato a «Manuattenzioni». Adesso il lavoro è quasi ultimato, manca l’abbellimento interno coi disegni emersi dai laboratori svolti fra comunità locale e detenuti. L’inaugurazione – potrebbe essere presente anche il ministro Orlando (il ministero di Grazia e Giustizia ha concesso il patrocinio) –, è prevista a novembre. La palestra è gestita dal Comune, che da solo non avrebbe avuto i fondi necessari per la riqualificazione, per questo Manuattenzioni «è stato un bellissimo esempio di lavoro di squadra», sostiene Stefano Mana direttore della Caritas diocesana. Un progetto di inclusione sociale, di formazione e di secondo welfare in cui il pubblico ha incontrato il privato in modo virtuoso e positivo. E i detenuti? «Grazie…», si limitano a dire con un sorriso che forse a inizio progetto non avevano. Un grazie semplice semplice, ma vero e generativo.

 

Quando la scuola dialoga con le aziende

L’edizione de La Stampa di Cuneo del 16 Luglio 2017 riporta un articolo sull’alternanza scuola lavoro e sul dialogo con le aziende:

L’alternanza tra lo studio e il lavoro fornisce a molti ragazzi un bagaglio culturale e professionale importante per il futuro Studenti dell’Enologica di Alba impegnati nei vigneti della scuola. (Alberto Prieri – La Stampa ed. Cuneo)

«Finalmente la scuola dialoga concretamente con le aziende». Il professor Giancarlo Cardone, referente degli stage al Cigna-Baruffi-Garelli di Mondovì, non ha mai tempo per fare tutto, ma crede nell’alternanza scuola-lavoro che, in provincia, coinvolge migliaia di ragazzi, quasi tutti quelli delle classi terze e quarte (in alcuni casi anche di seconda e quinta). La legge impone 200 ore nei licei, 400 negli istituti tecnici e professionali, una parte in classe come formazione o azienda simulata, il resto in imprese, studi professionali, enti pubblici. Obiettivo: creare uno stretto rapporto tra scuole e realtà produttive, così da passare «dalla teoria alla pratica». «La scuola contatta le aziende e orienta i ragazzi in base ai loro interessi, le industrie a volte fanno colloqui preliminari, poi si parte» riprende il professor Cardone. Alstom a Savigliano, Merlo a Cervasca, Bottero a Cuneo, Silvachimica a San Michele Mondovì, F.I. Automazione a Caramagna, Università di Torino, sono solo alcune delle realtà che accolgono studenti. Filippo Turco è al quarto anno del liceo Scienze applicate a Mondovì e ha passato tre settimane alla Federal Mogul di Mondovì: «Ho seguito il controllo dei materiali, le verifiche sulle pastiglie dei freni, i test nel laboratorio chimico e sono stato colpito dal lavoro di squadra tra i dipendenti». «Talvolta, aziende o enti locali diventano “committenti” – conclude Cardone -: per i comuni di Lisio, Battifollo e Viola i ragazzi analizzano le acque e progetteranno un impianto di fitodepurazione».
ALCUNI NUMERI. Al Cigna-Baruffi-Garelli sono oltre 300 gli studenti in alternanza, altrettanti al Guala di Bra, 432 al Grandis di Cuneo, 454 all’Arimondi-Eula di Savigliano (compresa la sede di Racconigi), 409 al Vallauri di Fossano, 130 all’Umberto I di Alba.
Qui gli stage di quinta si fanno a scuola, su campi e vigneti dell’istituto, anche per la vendemmia e la vinificazione delle uve. «Gli studenti sono impegnati in attività qualificanti, come la stampa 3D e la prototipazione in Alstom – spiega Paolo Cortese, dirigente del Vallauri a Fossano -. Qui, come in tutti gli altri istituti, la scuola ha completato la formazione per la sicurezza prima che i ragazzi entrassero negli stabilimenti». Quattordici quelli che, da tutti gli istituti superiori di Cuneo, hanno fatto stage nei vari uffici della Provincia. I docenti visitano le imprese, si confrontano con i tutor aziendali. «I nostri ragazzi scrivono un resoconto giornaliero sulla piattaforma web che abbiamo creato», dice la professoressa Ilaria Morra del Guala di Bra. «Il risultato dell’alternanza è quasi sempre positivo, molti vengono poi assunti – interviene Eliana Lerda, vicepreside al Grandis di Cuneo -. Il nostro istituto, primo in Italia, ha sottoscritto una convenzione con McDonald’s: due ragazze dell’indirizzo turistico saranno impegnate 120 ore all’Auchan».
Dal Pellico di Saluzzo (parte dell’Istituto Denina), chi frequenta il corso socio-sanitario lavora in case di riposo, asili nido, strutture per anziani o disabili.
Nei Cnos-Fap, i centri di formazione professionale dei Salesiani, alcuni allievi hanno fatto 550 ore perché assunti con contratto di apprendistato: a Bra, i meccanici hanno lavorato alla Bosch Car Service di Torino; a Saluzzo, quelli del corso in panificazione all’Albertengo panettoni di Pinerolo. I problemi a microfoni spenti: dirigenti e professori lamentano di dover fare «le nozze con i fichi secchi: il Ministero impone montagne di carte, km per visitare le aziende, ore per valutare i risultati senza dare sufficienti risorse».

 

 

 

 

Tre progetti per il reinserimento sociale dei detenuti al CNOS-FAp di Fossano

 

Sono stati presentati nella sede del CNOS-FAP di Fossano, ente capo-fila dell’iniziativa, i tre progetti, “Manuattenzioni”, “Pensolato” e “Museo social club”, ideati a favore di detenuti ed ex ristretti, che hanno lo stesso obiettivo: dare a chi ha sbagliato l’opportunità di tornare a vivere nella società impegnandosi per la collettività.
Coinvolgono diversi enti e associazioni che insieme hanno creato forza rispondendo a diverse debolezze: quelle di chi si trova a vivere un momento delicato, come il fine pena, e quelle dei beni pubblici, come le scuole, sempre più degradati a causa della carenza di risorse per la manutenzione.

Manuattenzioni dà la possibilità a 12 detenuti di frequentare un corso di 120 ore di riqualificazione energetica e bioedilizia e di lavorare nel cantiere aperto nella palestra dei Salesiani a Fossano. “È sostenuto da un bando della Compagnia di San Paolo al quale il nostro centro di formazione professionale ha partecipato – ha spiegato Maurizio Giraudo, direttore provinciale del Cnos-Fape prevede il rivestimento esterno in sughero, la ritinteggiatura interna e la realizzazione di mosaici decorativi nella palestra che ha 25 anni. Dopo la formazione, i partecipanti otterranno un attestato spendibile nel mondo del lavoro”.

Pensolato è il nome della cooperativa agricola sociale, nata il 2 maggio, che con le parole di Nino Mana, direttore Caritas Fossanofa uscire i detenuti dal carcere facendoli lavorare a contatto con la terra che li rigenera dentro”.

Infine Museo social club, sostenuto da Fondazione CRC, porterà “incroci di storie – ha detto don Derio Olivero del Museo Diocesanoi detenuti racconteranno ai visitatori i quadri, attraverso le storie dei personaggi, degli autori e le loro personali“.

“La settimana della scienza 2017” – il CNOS-FAP di Saluzzo: Il lupo e la biodiversità

Il Cnos fap di Saluzzo ha partecipato al progetto del comune di Saluzzo denominato: “Settimana della Scienza 2017” avente come tema il lupo e la biodiversità.

Gli alunni del Cnos hanno creato insieme ai bambini di alcune scuole del saluzzese dei lavoretti di pasta e sale a forma di zampa del lupo, facendo loro visitare il laboratorio di panetteria.

Alcuni ragazzi hanno avuto la possibilità di recarsi alla mostra che chiude il progetto “ Il lupo e altre storie” del Museo regionale di Scienze naturali di Torino e del Comune di Saluzzo.

“Allenarsi per il futuro” in campo nella palestra del CNOS-FAP di Fossano

29.11.2016 – Passa attraverso la filosofia dello sport, il progetto di orientamento scolastico che vuole contrastare la disoccupazione giovanile “Allenarsi per il futuro”. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Bosch e da Randstad, ha fatto tappa a Fossano per gli allievi del CNOS-FAP coinvolgendo quasi 600 studenti nella palestra del centro di formazione professionale salesiano. A Fossano, sono stati Daniela Masseroni, campionessa olimpica di ginnastica ritmica, e Moreno Torricelli, ex giocatore della Nazionale e della Juventus, a raccontare agli studenti le loro storie sportive e personali.

«Le storie di successo non nascono per caso – ha spiegato Maurizio Giraudo, direttore provinciale del CNOS-FAP (4 sedi: Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano) -. Queste testimonianze sono un’opportunità importante, da cogliere».

«Per ottenere dei risultati, bisogna allenarsi tanto – ha raccontato Daniela Masseroni, 4 volte campionessa del mondo di ginnastica ritmica – e reagire alle sconfitte: dopo la “medaglia di legno” a Pechino 2008, la nostra squadra si è unita ancora di più per combattere. In un gruppo, se sbagli, comprometti il lavoro di tutti. È importante dare sempre il massimo: ogni volta che arrivava una nuova ginnasta, più giovane, davo tutta me stessa per competere fino all’ultimo e dimostrare di meritare ciò che avevo ottenuto».

«Vivere delle proprie passioni è la cosa più bella che ci possa essere, la vita è meravigliosa – ha detto Moreno Torricelli che, nel 2010, ha perso la moglie quarantenne madre dei loro tre figli per un male incurabile -. Non smettete mai di sognare, per realizzare le proprie passioni, e preparatevi a cogliere l’attimo, arriverà per tutti. Per me è arrivato a 22 anni, quando pensavo fosse troppo tardi. Invece mi ha chiamato la Juve. Ma non pensate che sia senza sacrifici perché, come diceva Vivald Sassoon (artigiano inglese, ndr): ‘L’unico posto in cui successo viene prima di sudore è il dizionario».

Il progetto, premiato dal Miur come esempio di alternanza scuola-lavoro, ha l’obiettivo di combattere la disoccupazione giovanile (in Italia al 36,7% con 2,3 milioni di ragazzi che non studiano e non lavorano) orientando le scelte degli studenti.

 

 

 

Fossano

Fossano

“Maria SS. Ausiliatrice”




Istituto Salesiano

Via Giuseppe Verdi, 22 – 12045 FOSSANO (CN)


Centro di formazione professionale (Fossano, Saluzzo e Savigliano) – Sportello Servizi al Lavoro – Cappellanie

Direttore

Don Bartolomeo Pirra

INFO

0172 60 629

CFP

0172 63 65 41

FAX

0172 63 43 54


Intelligenza artificiale nella mia officina? Il CNOS-FAP c’è!

Dal CFP di Fossano. *** Sabato 13 aprile 2024 si è svolta…

Ritrovo Exallievi Fossano: un segno indelebile

Notizia a cura del CFP di Fossano. *** Fossano, venerdì 19…

CFP Fossano: visita all’impianto trattamento rifiuti e concorso CSEA: vota ora!

Dal CFP di Fossano. *** Gli allievi della seconda termoidraulica…

CFP Fossano: scegli il tuo free-style

Dal CFP di Fossano. *** Il Ser.D. (Servizio per le Dipendenze…

CFP Fossano: visita tecnica da Embo e Bertola

Dal CFP di Fossano. *** Il 20 marzo i ragazzi del primo…

CFP Fossano: un’immersione formativa alla Finder S.p.a.

Dal CFP di Fossano. *** Lunedì 25 marzo, gli allievi del…

CFP di Fossano fra passato e futuro: consegna degli attestati di qualifica dell’anno formativo 2022-23

Dal CFP di Fossano. *** Passato e futuro possono essere…

CFP Fossano: formazione con Gelson sulle nanotecnologie auto

Dal CFP di Fossano. *** Il 6 marzo gli allievi della prima…

Settore Termoidraulico CFP Fossano: MCE 2024

Dal sito del CFP di Fossano. *** Il 14 marzo le classi…

Dati di contatto DPO

Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer) dell’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice


L’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice ha nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer).
I dati di contatto del Responsabile della Protezione dei Dati per gli interessati sono i seguenti:


Studio Legale Avv. Stefano Gallarato
Corso Rodolfo Montevecchio, 58 – 10129 Torino | tel. +39 011 5694318 – fax +39 011 5694319
web: www.avvocati.torino.it | mail: info@avvocati.torino.it | pec: stefano.gallarato@pec.avvocati.torino.it


Trasparenza amministrativa

Art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124


Con riferimento all’art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124, “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, le Informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti, vantaggi economici ricevuti dalla Pubblica Amministrazione dall’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice nell’esercizio finanziario precedente sono disponibili cliccando sul bottone sottostante.


Si precisa che la presente informativa viene attuata in via puramente cautelativa e prudenziale tenuto conto delle oggettive difficoltà interpretative in merito alla applicabilità o meno della norma in questione agli Enti Ecclesiastici, che non assumono la forma giuridica né di associazioni, né di fondazioni, né di ONLUS, né di società commerciali tenute alla redazione di una nota integrativa al bilancio.


Il Network Fossano e la Consulta Attività Produttive dialogano con la città

Martedì 7 Novembre 2017 dedicata a parlare di lavoro e opportunità

Un periodo difficile, quello attuale, per il lavoro. Sebbene la provincia di Cuneo sia ancora un’isola felice rispetto al resto del Paese, i dati su disoccupazione giovanile, femminile e di diverse altre sacche di popolazione fanno capire che la situazione non è rosea.

Per tentare di dare risposte, il Network Fossano e la Consulta Attività Produttive incontreranno i cittadini in un workshop dedicato al lavoro.

Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 20.30 di martedì 7 novembre, in sala Brut e Bon, in piazza Dompè 13/A a Fossano, i vari enti coinvolti si alterneranno in tavoli di confronto e saranno disponibili nei rispettivi stand per fornire informazioni aggiuntive.

Alle 9.30 ci saranno i saluti istituzionali e a partire dalle 10.00 partiranno gli appuntamenti di approfondimento.

Alle 10.00 la dottoressa Alessandra Lezza, responsabile del Centro per l’Impiego di Fossano, Savigliano e Saluzzo illustrerà “I centri per l’impiego e i canali per la ricerca del lavoro”; alle 11 il Consorzio Monviso Solidale tratterà dell’ “Inserimento lavorativo di persone svantaggiate”; alle 12 CGIL, CISL e UIL parleranno di “Sindacato e Lavoratori”; alle 14.30 saranno illustrate le attività delle agenzie formative per parlare della “Formazione per e nel mondo del lavoro” con il CFP cebano monregalese, il CNOS – FAP e la Casa di Carità Arti e Mestieri; alle 15.30 l’IIS Vallauri parlerà di “Scuole superiori del territorio accreditate per i servizi al lavoro”; alle 16.30 Adecco e Openjobmetis si occuperanno di “Agenzie e somministrazione: specificità e servizi”; alle 17.30 Ascom, Coldiretti e Confartigianato presenteranno l’attività delle associazioni di categoria per la creazione di impresa e alle 18.30 l’Unione Industriale Cuneo si occuperà di “Prospettive di inserimento lavorativo nel settore industriale e progetti di inserimento”. La giornata si concluderà alle 19.30 con l’illustrazione del network e delle politiche attive del lavoro con il CPI Fossano e APL Agenzia Piemonte Lavoro – Regione Piemonte, seguito dall’aperi-lavoro.

“Quello che ho notato di più in questi anni, è lo smarrimento di chi si presenta nei nostri uffici alla ricerca di un lavoro – spiega l’assessore alle Politiche del Lavoro e alle Unità produttive Cristina Ballario – abbiamo dunque pensato, dopo un anno di attività del Network Fossano di organizzare una giornata dedicata alla ricerca del lavoro, alla formazione, mettendo in rete chi opera nella formazione e nell’inserimento lavorativo e la Consulta delle Unità produttiveLa giornata è dedicata a tutta la città. A chi cerca lavoro, ma anche, grazie alla presenza delle associazioni di categoria, a chi vuole fare impresa. Sarà l’occasione per mostrare a chi è alla ricerca di un lavoro che esistono agenzie capaci di fornire servizi diverse” ha aggiunto l’assessore Ballario.

Quella del 7 novembre sarà un’occasione per conoscersi e scambiarsi informazioni” ha sottolineato Alessandra Lezza, responsabile del Centro per l’Impiego di Fossano, Savigliano e Saluzzo.

“La consulta delle Attività produttive è uno strumento che mette in rete a 360° le realtà del territorio. Ne fanno parte le imprese commerciali, artigianali, industriali, ma anche i sindacati” ha precisato Clemente Malvino, presidente di Confartigianato Fossano.

Per iscriversi ai workshop è possibile inviare un’email all’indirizzo network.fossano@gmail.com.
A tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato.

 

Il progetto «Manuattenzioni» impegna alcuni detenuti nella riqualificazione di una palestra

Come la comunità locale, a fianco degli istituti carcerari e degli uffici di esecuzione penale esterna, può contribuire alla buona riuscita del fine pena?
Da questa domanda e dall’idea di generare più valori insieme – sociale, economico, culturale, ambientale – nasce il progetto “Manuattenzioni“, con il fine di accompagnare  i detenuti al reinserimento nel tessuto sociale e lavorativo, mantenendo un alto grado di flessibilità e capacità di rispondere ai bisogni di detenuti ed ex detenuti coinvolti e imparando a sviluppare sinergia e comunicazione efficace tra le organizzazioni coinvolte. Il progetto promuove una riflessione “aperta” intorno alla reclusione e alla progettualità di cura e di vita rispetto alla immobilità della pena. Manuattenzioni è un progetto pilota replicabile che si svolge a Fossano nel 2017.

Si riporta qui di seguito l’articolo a cura di Federico Carle apparso nell’edizione di Avvenire di Domenica 8 Ottobre 2017, che entra nel merito del progetto con un cantiere “dal basso”, pensato per  far fronte al degrado di una palestra di proprietà dell’Istituto salesiano di Fossano:

“Liberi di lavorare per il bene di tutti”
Un cantiere «dal basso» che coinvolge anche la comunità
Tra i promotori principali ci sono salesiani e Comune

In città, negli ultimi sei mesi, un ponte è crollato e il cornicione della palestra di una scuola pubblica si è staccato. Tragedie scampate, ma solo per fortuna. Sono però segnali di una fragilità che denota come la manutenzione dei beni comuni da parte dello Stato sia messa in crisi dalla difficile situazione economica. Una fragilità che induce a pensare a quella del fine pena, in cui il reinserimento sociale e lavorativo è spesso troppo complicato. Due fragilità che il progetto «Manuattenzioni» ha unito, generando una forza. Così proprio a Fossano, ancor prima dei crolli, si era già pensato a come far fronte al degrado di una palestra di proprietà dell’Istituto salesiano, progettando un «percorso» di recupero che avesse al centro il lavoro di detenuti in uscita: dodici tra carcerati a fine pena, agli arresti domiciliari o ex detenuti. Così, da aprile, molti di loro sono stati impegnati nella manutenzione e recupero dei locali della palestra. Un cantiere «dal basso», soprattutto, in cui coinvolgere la comunità locale – così come le associazioni sportive o culturali che usano normalmente la palestra – per provare a «disegnare insieme» con dei laboratori creativi, i motivi artistici per gli interni. «Manuattenzioni» però si è rivelato anche un progetto sostenibile perché basato sui criteri della bioedilizia e bioclimatica, come l’utilizzo del sughero per il rivestimento della facciata esterna. «È importante scegliere il materiale giusto, sia per l’ambiente, ma anche per tararlo con la vita media di una palestra pubblica, superiore rispetto ai normali edifici», racconta Monica Mazzucco dell’impresa sociale innovativa Culturadalbasso che ha coordinato il progetto. Un «per-corso», per cui «la formazione è stata fondamentale – sostiene Maurizio Giraudo, coordinatore dei Cfp salesiani della provincia di Cuneo – i detenuti in uscita hanno svolto per otto settimane una formazione in aula e sul campo con le imprese edili e le aziende. Un modo per passare da meri esecutori a piccoli imprenditori, imparando soluzioni e progettando con la testa e con le mani». Sono queste le «attenzioni» del progetto: al lavoro, alla persona, alla comunità e al Creato, che i salesiani sanno fare di «mestiere» molto bene. Per questo sono (come associazione Cnos–Fap) tra i promotori principali del progetto insieme a Culturadalbasso, cooperativa Frassati e Comune di Fossano. Un’iniziativa che ha come maggior sostenitore la Compagnia di San Paolo e che vede in rete, oltre alla casa di reclusione di Fossano e l’ufficio esecuzione penale esterna di Cuneo, anche il Consorzio Monviso solidale, la fondazione NoiAltri onlus, la Caritas della diocesi di Fossano, l’impresa Energia Soave, le cooperative Arti e mestieri, Il Ramo e quella agricola sociale Pensolato. Proprio a Pensolato, realtà nata grazie alla catalizzazione di sinergie che si è attuata col progetto, stanno trovando occupazione alcuni dei detenuti che hanno partecipato a «Manuattenzioni». Adesso il lavoro è quasi ultimato, manca l’abbellimento interno coi disegni emersi dai laboratori svolti fra comunità locale e detenuti. L’inaugurazione – potrebbe essere presente anche il ministro Orlando (il ministero di Grazia e Giustizia ha concesso il patrocinio) –, è prevista a novembre. La palestra è gestita dal Comune, che da solo non avrebbe avuto i fondi necessari per la riqualificazione, per questo Manuattenzioni «è stato un bellissimo esempio di lavoro di squadra», sostiene Stefano Mana direttore della Caritas diocesana. Un progetto di inclusione sociale, di formazione e di secondo welfare in cui il pubblico ha incontrato il privato in modo virtuoso e positivo. E i detenuti? «Grazie…», si limitano a dire con un sorriso che forse a inizio progetto non avevano. Un grazie semplice semplice, ma vero e generativo.

 

Quando la scuola dialoga con le aziende

L’edizione de La Stampa di Cuneo del 16 Luglio 2017 riporta un articolo sull’alternanza scuola lavoro e sul dialogo con le aziende:

L’alternanza tra lo studio e il lavoro fornisce a molti ragazzi un bagaglio culturale e professionale importante per il futuro Studenti dell’Enologica di Alba impegnati nei vigneti della scuola. (Alberto Prieri – La Stampa ed. Cuneo)

«Finalmente la scuola dialoga concretamente con le aziende». Il professor Giancarlo Cardone, referente degli stage al Cigna-Baruffi-Garelli di Mondovì, non ha mai tempo per fare tutto, ma crede nell’alternanza scuola-lavoro che, in provincia, coinvolge migliaia di ragazzi, quasi tutti quelli delle classi terze e quarte (in alcuni casi anche di seconda e quinta). La legge impone 200 ore nei licei, 400 negli istituti tecnici e professionali, una parte in classe come formazione o azienda simulata, il resto in imprese, studi professionali, enti pubblici. Obiettivo: creare uno stretto rapporto tra scuole e realtà produttive, così da passare «dalla teoria alla pratica». «La scuola contatta le aziende e orienta i ragazzi in base ai loro interessi, le industrie a volte fanno colloqui preliminari, poi si parte» riprende il professor Cardone. Alstom a Savigliano, Merlo a Cervasca, Bottero a Cuneo, Silvachimica a San Michele Mondovì, F.I. Automazione a Caramagna, Università di Torino, sono solo alcune delle realtà che accolgono studenti. Filippo Turco è al quarto anno del liceo Scienze applicate a Mondovì e ha passato tre settimane alla Federal Mogul di Mondovì: «Ho seguito il controllo dei materiali, le verifiche sulle pastiglie dei freni, i test nel laboratorio chimico e sono stato colpito dal lavoro di squadra tra i dipendenti». «Talvolta, aziende o enti locali diventano “committenti” – conclude Cardone -: per i comuni di Lisio, Battifollo e Viola i ragazzi analizzano le acque e progetteranno un impianto di fitodepurazione».
ALCUNI NUMERI. Al Cigna-Baruffi-Garelli sono oltre 300 gli studenti in alternanza, altrettanti al Guala di Bra, 432 al Grandis di Cuneo, 454 all’Arimondi-Eula di Savigliano (compresa la sede di Racconigi), 409 al Vallauri di Fossano, 130 all’Umberto I di Alba.
Qui gli stage di quinta si fanno a scuola, su campi e vigneti dell’istituto, anche per la vendemmia e la vinificazione delle uve. «Gli studenti sono impegnati in attività qualificanti, come la stampa 3D e la prototipazione in Alstom – spiega Paolo Cortese, dirigente del Vallauri a Fossano -. Qui, come in tutti gli altri istituti, la scuola ha completato la formazione per la sicurezza prima che i ragazzi entrassero negli stabilimenti». Quattordici quelli che, da tutti gli istituti superiori di Cuneo, hanno fatto stage nei vari uffici della Provincia. I docenti visitano le imprese, si confrontano con i tutor aziendali. «I nostri ragazzi scrivono un resoconto giornaliero sulla piattaforma web che abbiamo creato», dice la professoressa Ilaria Morra del Guala di Bra. «Il risultato dell’alternanza è quasi sempre positivo, molti vengono poi assunti – interviene Eliana Lerda, vicepreside al Grandis di Cuneo -. Il nostro istituto, primo in Italia, ha sottoscritto una convenzione con McDonald’s: due ragazze dell’indirizzo turistico saranno impegnate 120 ore all’Auchan».
Dal Pellico di Saluzzo (parte dell’Istituto Denina), chi frequenta il corso socio-sanitario lavora in case di riposo, asili nido, strutture per anziani o disabili.
Nei Cnos-Fap, i centri di formazione professionale dei Salesiani, alcuni allievi hanno fatto 550 ore perché assunti con contratto di apprendistato: a Bra, i meccanici hanno lavorato alla Bosch Car Service di Torino; a Saluzzo, quelli del corso in panificazione all’Albertengo panettoni di Pinerolo. I problemi a microfoni spenti: dirigenti e professori lamentano di dover fare «le nozze con i fichi secchi: il Ministero impone montagne di carte, km per visitare le aziende, ore per valutare i risultati senza dare sufficienti risorse».

 

 

 

 

Tre progetti per il reinserimento sociale dei detenuti al CNOS-FAp di Fossano

 

Sono stati presentati nella sede del CNOS-FAP di Fossano, ente capo-fila dell’iniziativa, i tre progetti, “Manuattenzioni”, “Pensolato” e “Museo social club”, ideati a favore di detenuti ed ex ristretti, che hanno lo stesso obiettivo: dare a chi ha sbagliato l’opportunità di tornare a vivere nella società impegnandosi per la collettività.
Coinvolgono diversi enti e associazioni che insieme hanno creato forza rispondendo a diverse debolezze: quelle di chi si trova a vivere un momento delicato, come il fine pena, e quelle dei beni pubblici, come le scuole, sempre più degradati a causa della carenza di risorse per la manutenzione.

Manuattenzioni dà la possibilità a 12 detenuti di frequentare un corso di 120 ore di riqualificazione energetica e bioedilizia e di lavorare nel cantiere aperto nella palestra dei Salesiani a Fossano. “È sostenuto da un bando della Compagnia di San Paolo al quale il nostro centro di formazione professionale ha partecipato – ha spiegato Maurizio Giraudo, direttore provinciale del Cnos-Fape prevede il rivestimento esterno in sughero, la ritinteggiatura interna e la realizzazione di mosaici decorativi nella palestra che ha 25 anni. Dopo la formazione, i partecipanti otterranno un attestato spendibile nel mondo del lavoro”.

Pensolato è il nome della cooperativa agricola sociale, nata il 2 maggio, che con le parole di Nino Mana, direttore Caritas Fossanofa uscire i detenuti dal carcere facendoli lavorare a contatto con la terra che li rigenera dentro”.

Infine Museo social club, sostenuto da Fondazione CRC, porterà “incroci di storie – ha detto don Derio Olivero del Museo Diocesanoi detenuti racconteranno ai visitatori i quadri, attraverso le storie dei personaggi, degli autori e le loro personali“.

“La settimana della scienza 2017” – il CNOS-FAP di Saluzzo: Il lupo e la biodiversità

Il Cnos fap di Saluzzo ha partecipato al progetto del comune di Saluzzo denominato: “Settimana della Scienza 2017” avente come tema il lupo e la biodiversità.

Gli alunni del Cnos hanno creato insieme ai bambini di alcune scuole del saluzzese dei lavoretti di pasta e sale a forma di zampa del lupo, facendo loro visitare il laboratorio di panetteria.

Alcuni ragazzi hanno avuto la possibilità di recarsi alla mostra che chiude il progetto “ Il lupo e altre storie” del Museo regionale di Scienze naturali di Torino e del Comune di Saluzzo.

“Allenarsi per il futuro” in campo nella palestra del CNOS-FAP di Fossano

29.11.2016 – Passa attraverso la filosofia dello sport, il progetto di orientamento scolastico che vuole contrastare la disoccupazione giovanile “Allenarsi per il futuro”. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Bosch e da Randstad, ha fatto tappa a Fossano per gli allievi del CNOS-FAP coinvolgendo quasi 600 studenti nella palestra del centro di formazione professionale salesiano. A Fossano, sono stati Daniela Masseroni, campionessa olimpica di ginnastica ritmica, e Moreno Torricelli, ex giocatore della Nazionale e della Juventus, a raccontare agli studenti le loro storie sportive e personali.

«Le storie di successo non nascono per caso – ha spiegato Maurizio Giraudo, direttore provinciale del CNOS-FAP (4 sedi: Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano) -. Queste testimonianze sono un’opportunità importante, da cogliere».

«Per ottenere dei risultati, bisogna allenarsi tanto – ha raccontato Daniela Masseroni, 4 volte campionessa del mondo di ginnastica ritmica – e reagire alle sconfitte: dopo la “medaglia di legno” a Pechino 2008, la nostra squadra si è unita ancora di più per combattere. In un gruppo, se sbagli, comprometti il lavoro di tutti. È importante dare sempre il massimo: ogni volta che arrivava una nuova ginnasta, più giovane, davo tutta me stessa per competere fino all’ultimo e dimostrare di meritare ciò che avevo ottenuto».

«Vivere delle proprie passioni è la cosa più bella che ci possa essere, la vita è meravigliosa – ha detto Moreno Torricelli che, nel 2010, ha perso la moglie quarantenne madre dei loro tre figli per un male incurabile -. Non smettete mai di sognare, per realizzare le proprie passioni, e preparatevi a cogliere l’attimo, arriverà per tutti. Per me è arrivato a 22 anni, quando pensavo fosse troppo tardi. Invece mi ha chiamato la Juve. Ma non pensate che sia senza sacrifici perché, come diceva Vivald Sassoon (artigiano inglese, ndr): ‘L’unico posto in cui successo viene prima di sudore è il dizionario».

Il progetto, premiato dal Miur come esempio di alternanza scuola-lavoro, ha l’obiettivo di combattere la disoccupazione giovanile (in Italia al 36,7% con 2,3 milioni di ragazzi che non studiano e non lavorano) orientando le scelte degli studenti.

 

 

 

Fossano

Fossano

“Maria SS. Ausiliatrice”




Istituto Salesiano

Via Giuseppe Verdi, 22 – 12045 FOSSANO (CN)


Centro di formazione professionale (Fossano, Saluzzo e Savigliano) – Sportello Servizi al Lavoro – Cappellanie

Direttore

Don Bartolomeo Pirra

INFO

0172 60 629

CFP

0172 63 65 41

FAX

0172 63 43 54


Intelligenza artificiale nella mia officina? Il CNOS-FAP c’è!

Dal CFP di Fossano. *** Sabato 13 aprile 2024 si è svolta…

Ritrovo Exallievi Fossano: un segno indelebile

Notizia a cura del CFP di Fossano. *** Fossano, venerdì 19…

CFP Fossano: visita all’impianto trattamento rifiuti e concorso CSEA: vota ora!

Dal CFP di Fossano. *** Gli allievi della seconda termoidraulica…

CFP Fossano: scegli il tuo free-style

Dal CFP di Fossano. *** Il Ser.D. (Servizio per le Dipendenze…

CFP Fossano: visita tecnica da Embo e Bertola

Dal CFP di Fossano. *** Il 20 marzo i ragazzi del primo…

CFP Fossano: un’immersione formativa alla Finder S.p.a.

Dal CFP di Fossano. *** Lunedì 25 marzo, gli allievi del…

CFP di Fossano fra passato e futuro: consegna degli attestati di qualifica dell’anno formativo 2022-23

Dal CFP di Fossano. *** Passato e futuro possono essere…

CFP Fossano: formazione con Gelson sulle nanotecnologie auto

Dal CFP di Fossano. *** Il 6 marzo gli allievi della prima…

Settore Termoidraulico CFP Fossano: MCE 2024

Dal sito del CFP di Fossano. *** Il 14 marzo le classi…

Dati di contatto DPO

Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer) dell’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice


L’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice ha nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer).
I dati di contatto del Responsabile della Protezione dei Dati per gli interessati sono i seguenti:


Studio Legale Avv. Stefano Gallarato
Corso Rodolfo Montevecchio, 58 – 10129 Torino | tel. +39 011 5694318 – fax +39 011 5694319
web: www.avvocati.torino.it | mail: info@avvocati.torino.it | pec: stefano.gallarato@pec.avvocati.torino.it


Trasparenza amministrativa

Art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124


Con riferimento all’art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124, “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, le Informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti, vantaggi economici ricevuti dalla Pubblica Amministrazione dall’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice nell’esercizio finanziario precedente sono disponibili cliccando sul bottone sottostante.


Si precisa che la presente informativa viene attuata in via puramente cautelativa e prudenziale tenuto conto delle oggettive difficoltà interpretative in merito alla applicabilità o meno della norma in questione agli Enti Ecclesiastici, che non assumono la forma giuridica né di associazioni, né di fondazioni, né di ONLUS, né di società commerciali tenute alla redazione di una nota integrativa al bilancio.