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Fossano si fa bella nel segno della solidarietà

«Fare di Fossano una città più bella, generando opportunità di lavoro». Così il sindaco Davide Sordella ha sintetizzato la sua «scommessa»: il Comune ha affidato al carcere Santa Caterina e al corso di Carrozzeria del Cnos-Fap salesiano la realizzazione di fioriere e la decorazione dei cestini portarifiuti con il logo rinnovato della città. Ecco il racconto a cura della redazione di “LA STAMPA” ed. Fossanese – Saviglianese, grazie alla penna di Alberto Prieri, e a cura del settimanale della Granda “La Piazza Grande”. Buona Lettura!

 

Iniziativa del Comune

Fioriere e arredo urbano progettati da detenuti e studenti di Fossano

«Fare di Fossano una città più bella, generando opportunità di lavoro». Così il sindaco Davide Sordella ha sintetizzato la sua «scommessa»: il Comune ha affidato al carcere Santa Caterina e al corso di Carrozzeria del Cnos-Fap salesiano la realizzazione di fioriere e la decorazione dei cestini portarifiuti con il logo rinnovato della città.

Le prime (una ventina, altre ottanta sono state acquistate), sono state realizzate partendo dal prototipo ideato nel penitenziario, poi modificato dall’ufficio tecnico comunale, quindi costruito dal corso di Carpenteria interno con una dozzina di detenuti coordinati da Enrico Borello. I cestini (124) sono stati decorati da una quarantina di ragazzi, sotto la guida di Paolo Mellano. «Si tratta del primo passo del restyling dell’asse tra piazza Castello, via Cavour, via Garibaldi e piazzetta delle Uova – ha precisato Sordella -. Il cantiere partirà a giugno: lungo la linea rossa che unirà le piazze ci saranno queste fioriere e cestini, che poi troveranno posto in tutta Fossano». Davanti ai monumenti «Davanti ai principali monumenti, inizialmente le chiese, riporteranno anche il nome degli edifici antichi, così da raccontare la storia fossanese – ha aggiunto il vicesindaco Vincenzo Paglialonga -. Vogliamo completare la riqualificazione entro il 2019». Spesa di 200 mila euro.

Nessuno ha lavorato gratis, non è stato volontariato: l’Amministrazione ha investito nella realizzazione delle fiorire e dei cestini 200 mila euro. «Ovviamente non potevamo pagare gli studenti, ma copriremo una parte delle spese per il loro viaggio di studio a settembre» ha chiarito l’assessore al Lavoro, Cristina Ballario.

Amministratori, insegnanti, educatori carcerari, volontari Caritas coinvolti nell’iniziativa, hanno sottolineato la qualità dei manufatti. E visto che si tratta di pezzi unici «made in jail» (fatti in prigione) o «made in Cnos-Fap», il primo cittadino ha rilanciato con due nuove scommesse. Esposizione «Stavolta ordineremo le panchine, e già ci sono i primi prototipi – ha confermato -. Il secondo progetto è ancora più ambizioso: fare di Fossano un’esposizione a cielo aperto di arredi urbani costruiti con questo modello sociale di affidamento delle commesse e creare, nella vecchia chiesa del Salice adiacente al carcere, un’esposizione di arte moderna e un laboratorio in cui ideare oggetti che siano realizzati da detenuti e studenti, quindi venduti, creando un circolo virtuoso che unisca il bello al buono e generi competenze e lavoro».

 

 

Un vasto progetto di arredo urbano, ma anche di coinvolgimento e crescita

Ecco come Fossano si «arrederà»

Nuovo logo, fioriere e cestini con l’ausilio dei detenuti e dei ragazzi dei Salesiani

Ovviamente l’idea di uniformare l’arredo urbano con un logo riconoscibile è vincente, ma il progetto non si limita a questo. In primo luogo il logo servirà a rendere riconoscibili gli oggetti del Comune. In realtà da qualche tempo il logo appare già in internet, ma ora verrà anche «materializzato» sugli arredi. Autore il grafico Guglielmo Vincenti.

Quindi sono state presentate le nuove fioriere col bordo rosso in modo da armonizzarsi al «fil-rouge» della prossima zona pedonale.

Ovviamente le fioriere non saranno sistemate solo lì, ma dell’isola pedonale saranno segno di riconoscimento. Si tratta di manufatti realizzati dalla cooperativa dei detenuti del Carcere di Fos

sano che, in questo modo vengono inseriti nella vita cittadina.

 

Non a caso alla presentazione era anche presente il Garante per i detenuti Bruno Mellano. Quindi i cestini per i rifiuti realizzati dagli studenti del Cnos dei salesiani laboratorio di carrozzeria e verniciatura. Gli stessi studenti hanno anche presentato il prototipo di una panchina che dovrebbe, una volta definita, essere postane viale della Stazione. «Come è evidente – spiega l’assessore Ballario – il progetto è altra cosa da un semplice arredo urbano. Nasce, infatti, dal progetto voluto dal Comune, insieme alla Caritas, per creare un network fra chi si occupa di formazione, ricollocazione e recupero. Da qui la collaborazione con la cooperativa dei detenuti». «Per quanto riguarda gli studenti dei salesiani – prosegue – l’idea è quella di dare maggior valore alla formazione professionale attraverso una committenza vera e propria. I ragazzi non fanno solo esercitazione, ma producono un manufatto che ha un valore intrinseco e che, poi, vedranno per le strade della loro città».

Foto: Le autorità presenti con i ragazzi e gli insegnanti del corso dei Salesiani, sotto la fioriera

In arrivo il Rettor Maggiore nella Terra di Don Bosco

Visita del Rettor Maggiore all’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta
18 maggio – 21 maggio 2018

Don Ángel Fernández Artime, X successore di Don Bosco, giungerà nella terra di Don Bosco nel mese di Maggio, dove i calendari dell’Ispettoria saranno popolati di appuntamenti dedicati a Maria Ausiliatrice.

Una visita lunga 4 giorni, nella quale don Ángel sarà impegnato nelle principali opere salesiane, incontrando i confratelli e i giovani dell’Ispettoria.

Ecco il calendario delle tappe della Visita:

Venerdì 18 Maggio 2018

Novara
(125° dell’Opera)

ore 15.00 – Visita e incontro con gli studenti

ore 18.00 – Incontro con i giovani salesiani dell’Ispettoria


Sabato 19 Maggio 2018

Valdocco

ore 9.30 / 11.30 – Incontro con i Confratelli
11.45 – Incontro con i Direttori
12.30 – Pranzo con i confratelli
16.00 / 17.00 – Incontro con le FMA
17.30 / 19.00 – Incontro con i giovani MGS
21.00 – Spettacolo MGS e Buonanotte


Domenica 20 Maggio 2018

Mattina: To. San Paolo
(100° dell’Opera)

ore 10.30 – S.Messa e Visita


Pomeriggio: Valdocco

ore 16.00 – Incontro con la Famiglia salesiana
ore 18.00 – Saluto ai Confratelli dell’Infermeria
ore 18.50 – Vespri e buonanotte

Lunedì 21 Maggio 2018

Mattina: Fossano

Visita al Centro di Formazione Professionale e
Benedizione del nuovo laboratorio di Termoidraulica


Pomeriggio: Torino – San Giovanni Evangelista

ore 16.00 – Visita dell’opera e della presenza salesiana in
San Salvario con Benedizione dell’Housing per i
giovani ed Inaugurazione del laboratorio “La Bottega dei mestieri”

 

 

 

Termoidraulici – Follow up occupazionale

A seguito di un’attenta analisi dei risultati provenienti dal monitoraggio sull’occupazione degli ex allievi a distanza di un anno dalla qualifica conseguita, si rileva che il settore termoidraulico del CNOS-FAP di Fossano ha raggiunto, unico in tutta Italia, un successo del 100%.  In Piemonte, il settore termoidraulico ha garantito un successo formativo-occupazionale nel 92,59% dei casi. Si può dunque affermare: chi semina con amore, impegno e passione raccoglierà sempre buoni frutti.

L’alchimia della pizza vola ai campionati mondiali

Si riporta la notizia pubblicata dal Corriere di Savigliano relativo alla partecipazione di Andrei Stasiuk, ex-allievo del Cnos-Fap di Saluzzo,

Andrei ai mondiali dei Pizzaioli

Ha una vera e propria passione per la pizza, al punto che quando ne parla si emoziona. E non è napoletano, ma di origini rumene… Si chiama Andrei Stasiuk, ha 24 anni e ha frequentato al Cnos-Fap il corso di Arte bianca, dove è nato l’amore per gli impasti di acqua, farina e lievito. Andrei è appassionato di arte e la pasticceria, alla quale si è avvicinato partecipando anche ad un concorso a Venezia (con un ottimo risultato) è, per lui, arte. Appena terminata scuola ha iniziato a lavorare a Saluzzo come pizzaiolo e nel 2017 ha partecipato al 4° Campionato Nazionale di pizzeria a Nocera Inferiore, classificandosi tra i primi 30 (su 550 partecipanti). «Ho scelto di fare il pizzaiolo – dice – perché la pizza è “viva”, la pizza unisce, è all’apparenza semplice ma richiede la giusta alchimia di tecnica e cuore! Poi amo vedere subito il risultato, quando lievita nel forno e quando parte nel piatto verso chi la gusterà! Ora, da febbraio, ho finalmente trovato un’azienda (lavora alla “Pizzeria Mediterraneo” di Savigliano, ndr) che, grazie al titolare Dario Maurino, mi supporta e mi ha messo a disposizione prodotti di alta qualità, oltre a fiducia e stima. Al forno mi aiuta Giada Barale, un team che mi permette di sperimentare e di continuare a crescere…». La prossima settimana Andrei sarà a Parma, alla 27ª edizione del Campionato Mondiale della Pizza, dove porterà la sua Verace Napoletana. «Voglio mettermi in gioco, per portare avanti la tradizione. Userò una mozzarella di bufala speciale, preparata apposta da Salvatore Falco dell’Antico Castello di Morozzo. L’altro mio ingrediente “segreto” è… la passione!»

Il Cnos-Fap Salesiani di Fossano alla Light+Building 2018 a Francoforte

Riportiamo l’articolo di Luca Carollo, docente dell’istituto Cnos-Fap di Fossano, riguardante gli allievi della seconda e terza annualità dell’Istituto, che hanno partecipato ad una visita toccante e significativa presso la Light+Building 2018 di Francoforte, una 4 giorni a partire dal 20 Marzo 2018.

Il CnosFap Salesiani di Fossano alla Light+Building 2018 a Francoforte

Gli allievi della seconda e terza annualità del settore elettrico del CNOS-FAP di Fossano hanno partecipato ad una visita tecnica presso la Light+Building 2018 a Francoforte, fiera leader a livello mondiale per illuminazione e la tecnologia dei servizi di costruzione. L’iniziativa ha previsto la partenza in pullman la sera del 20 marzo e il rientro nella mattinata del 24 marzo 2018.

I formatori del settore elettrico hanno accompagnato i nostri allievi in questa esperienza che ha toccato inizialmente una visita al “Memoriale del Campo di Concentramento di Dachau”, visita toccante e significativa. La permanenza è proseguita con la sistemazione a Monaco di Baviera allOstello “Jugendgästehaus Don Bosco”. La visita pomeridiana nel centro storico ha preceduto la cena, dopo la quale non si sono lasciati sfuggire la visita della stupenda città bavarese in orario serale.

Il giorno seguente è stato dedicato al trasferimento verso Francoforte, facendo tappa a Stoccarda per consumare il pranzo. A Francoforte si sono sistemati nell’Ostello della gioventù “Jugendherberge Frankfurt”, che tra l’altro godeva di un’ottima ubicazione in quello che è il centro finanziario tedesco ed europeo, sulla riva del fiume Meno.

Nella giornata successiva hanno fatto visita alla Fiera Light+Building a Francoforte, vero focus della visita tecnica del settore. Qui hanno potuto osservare le ultime novità in termini di automazione civile ed industriale e confrontarsi con i colossi del settore. Particolare interesse ha suscitato la visita alla Finder, dove sono stati ospiti nello stand aziendale. L’amministratore delegato Giordanino ha espresso il suo interesse e l’ammirazione per i nostri ragazzi calati nella realtà domotica, esortandoli a rimanere aggiornati sulle componentistiche di riferimento.

Al termine della visita nel tardo pomeriggio, stanchi ma soddisfatti di quanto osservato negli oltre 2600 espositori su una superficie di 250mila metri quadri, sono tornati al pullman per intraprendere il viaggio di ritorno verso Fossano.

I ricordi di questa fantastica esperienza trascorsa in amicizia con compagni e formatori, palesano l’invito a riproporre l’esperienza nel prossimo biennio per il settore elettrico del Cnos-Fap di Fossano, alla luce del giusto mix di programmazione che si è susseguito. 

Un sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno reso possibile questa esperienza, dal direttore don Bartolo ai formatori accompagnatori, agli autisti della ditta Gunetto sempre professionali e disponibili e alla Finder che ha omaggiato i biglietti di ingresso alla fiera di Francoforte. Un grazie anche ai ragazzi che hanno dimostrato una partecipazione e un interesse non sempre scontati.

 

Stefania Belmondo “in cattedra” al Cnos-Fap di Saluzzo

Stefania Belmondo, annoverata tra le atlete più titolate della storia internazionale dello sci di fondo con le sue dieci medaglie olimpiche e le tredici mondiali, sarà “in cattedra” in qualità di appuntato dell’Arma dei Carabinieri, tra le fila del Nucleo Forestale, presso il Cnos-Fap di Saluzzo, Lunedì 26 Marzo 2018 dalle ore 10,00, accompagnata dal Comandante della Compagnia di Saluzzo, Giuseppe Beltempo.

Una lezione che sarà caratterizzata da temi quantomai attuali, come bullismo e cyberbullismo e le strategie migliori per combattere e prevenire il fenomeno.

La campionessa olimpica proverà a trasmettere ai ragazzi quei valori che si addicono tanto alla pratica sportiva quanto alla quotidianità della vita come il rispetto per gli altri, la lealtà e l’umiltà, e lo spirito di sacrificio e la perseveranza per raggiungere i propri obiettivi a scuola e al lavoro.

Ecco una breve circa l’incontro pubblicata dal Corriere di Saluzzo nell’edizione del 22/03/2018.

La Belmondo ospite d’onore dell’Odb

Stefania Belmondo sarà l’ospite d’onore della “lezione speciale” organizzata dal Centro salesiano di formazione professionale Cnos Fap, in collaborazione con la Compagnia dei Carabinieri di Saluzzo, e ospitata all’Oratorio don Bosco nella mattinata di lunedì 26 marzo, con inizio alle 10.

La due volte campionessa olimpica, oggi appuntato dei Carabinieri Forestali di Cuneo, e il Comandante della Compagnia di Saluzzo, Giuseppe Beltempo, parleranno ad allievi e allieve del Cnos, trattando i temi della cultura, della legalità, del bullismo, soffermandosi in particolare sull’ uso consapevole del web e sui valori che portano al rispetto del prossimo.

La “lezione” è aperta anche a tutte le famiglie.

 

Inaugurato al Cnos-Fap di Fossano il nuovo laboratorio Padre Silvio Sordella

Si segnala qui di seguito l’articolo di “Targato CN” circa l’inaugurazione del nuovo laboratorio degli impianti termo-idraulici ed energetici del Cnos-Fap di Fossano intitolato a Padre Silvio Sordella, missionario della Consolata, originario di Savigliano, operava dal 1997 nella parrocchia di Shashemanne, a sud della capitale Addis Abeba. Persona straordinaria che riuscì a mantenere vivide le relazioni con gli amici che lo sostenevano attraverso costanti collegamenti epistolari, in cui riusciva a trattare con leggerezza e ironia episodi che rivelavano condizioni di povertà e arretratezza estrema.

Inaugurato al Cnos-Fap di Fossano il nuovo laboratorio Padre Silvio Sordella

Investimento di circa 350mila euro, dedicato agli impianti termoidraulici ed energetici

È stato inaugurato ieri, mercoledì 21 marzo, il nuovo laboratorio degli impianti termo idraulici ed energetici del CNOS-FAP intitolato a Padre Silvio Sordella.

Un’opera del costo di circa 350mila Euro che ha un valore molto più grande: quello della collaborazione tra studenti e docenti che per la sua realizzazione hanno lavorato indefessamente riuscendo a realizzare non solo un laboratorio all’avanguardia, dove è possibile preparare i ragazzi alle richieste di competenze maggiormente richieste dall’azienda, ma creato ad hoc da chi effettivamente lo utilizzerà.

Il CNOS-Fap di Fossano è uno dei 65 centri di formazione salesiani in Italia e prepara ogni anno ragazzi che entrano nelle aziende della provincia con un bagaglio di competenze consolidate.

Il nuovo laboratorio di impianti termo idraulici ed energetici è stata intitolata al Missionario della Consolata Padre Silvio Sordella ed è stato realizzato grazie a una donazione di Teresio Sordella, cui si è aggiunto un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano e permette agli allievi del corso triennale per operatore di impianti termo – idraulici ed energetici di svolgere le ore di pratica laboratoriale all’interno della struttura.

Commossa e sentita la cerimonia di inaugurazione la figura di Padre Silvio Sordella è stata ricordata dal nipote, Davide Sordella, sindaco di Fossano:

“Questo è un luogo ricco di ricordi e sono lieto che diventi un luogo di opportunità per i giovani di oggi. Spero che ogni ragazzo vedendo la targa riceva come una carezza”. Anche Gianfranco Mondino, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano, è intervenuto sottolineando come i Salesiani siano una ricchezza per Fossano.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri anche Don Enrico Peretti, direttore generale della Federazione nazionale Cnos-Fap, Don Bartolomeo Pirra, direttore dell’Istituto Salesiano di Fossano, Ivano Camperi, referente del settore termoidraulico ed energetico del Cnos-Fap di Fossano.

Si tratta di un intervento importante sia per l’entità della spesa che per la funzione che svolge, la cui realizzazione non sarebbe stata possibile senza il lascito della famiglia Sordella – ha commentato Maurizio Giraudo, direttore del Cnos-Fap della Provincia di Cuneo -. Il nuovo laboratorio, infatti, risponde ad una precisa richiesta che arriva dalle aziende del territorio di formare operatori di impianti termo-idraulici ed energetici qualificati che non siano solo figure tecniche capaci di realizzare impianti termici o sanitari, ma anche in grado di lavorare su impianti di riscaldamento e di raffrescamento che si avvalgono delle nuove tecnologie energetiche quali ad esempio il solare-termico e la derivante dall’installazione dei pannelli solari e dall’utilizzo di moduli di termoregolazione climatica. È questo l’aspetto più innovativo e il valore aggiunto dell’intervento, per la cui realizzazione è stato indispensabile il lavoro di Don Bartolomeo Pirra Direttore dell’Istituto e di tutta la Comunità Salesiana da lui guidata e di Ivano Camperi referente del settore termoidraulico ed energetico del Cnos-Fap Fossano, a cui va tutta la nostra gratitudine”.

Il nuovo laboratorio degli impianti termo idraulici ed energetici del Cnos-Fap di Fossano è stato ricavato in un’area di 550 metri quadrati sita nel seminterrato dell’Istituto Salesiano di Fossano, precedentemente adibita a magazzino, sulla quale sono stati realizzati importanti interventi di adeguamento e messa a norma, eseguiti in tempi rapidi grazie alla collaborazione e alla disponibilità degli uffici del Comune di Fossano. Il grande open space è diviso in tre macro aree nelle quali gli allievi possono svolgere le loro attività di esercitazione pratica: la zona sanitaria; la zona termica, che ospita centrali termiche, caldaie a condensazione e altri impianti simili e la zona delle energie rinnovabili quali ad esempio i pannelli solari-termici.

Questo era un sogno che è costato lavoro, fatica e che ha ricevuto molti aiuti. È un gioiello da conservare, innovare e utilizzare. Ci permetterà di lavorare sul settore sanitario sia per quanto riguarda le cucine che i bagni dai collettori solari alla termoregolazione climatica, alla climatizzazione. In questo modo è possibile soddisfare le richieste del mercato. I nostri sono ragazzi che hanno talenti che passano attraverso le loro mani” ha commentato Ivano Camperi.

 

I futuri parrucchieri, studenti del Cnos di Saluzzo, iniziano un progetto di impresa simulata

Il quotidiano online “Targato CN” pubblica la seguente notizia per l’avvio di un progetto di impresa simulata presso il Cnos-Fap di Saluzzo:

I futuri parrucchieri, studenti del Cnos di Saluzzo, iniziano un progetto di impresa simulata

Il progetto didattico prevede moduli interdisciplinari, in cui l’apprendimento vive momenti significativi nella realtà del mondo del lavoro, ed altri di rielaborazione in aula nelle diverse discipline.

Gli alunni della classe 1ª acconciatori del Cnosfap di Saluzzo hanno vissuto una giornata speciale di formazione in azienda, presso l’impresa Acconciature Elisabetta Boeri di Savigliano, in via Cernaia 23. L’occasione è stata originata da un percorso formativo innovativo, in cui azienda e formazione scrivono insieme la strada per arrivare alle competenze professionali.

Grazie alla disponibilità del titolare d’azienda, i ragazzi hanno potuto entrare nel contesto concreto del settore, potendo osservare e sperimentarsi. Il progetto didattico prevede moduli interdisciplinari, in cui l’apprendimento vive momenti significativi nella realtà del mondo del lavoro, ed altri di rielaborazione in aula nelle diverse discipline.

Non è il primo progetto di questo tipo: l’anno scorso il corso per operatore nelle trasformazioni agroalimentari del Centro di formazione professionale ha potuto beneficiare della collaborazione di Albertengo Panettoni Spa, mentre quest’anno la classe 1ª panettieri ha iniziato un altro percorso di impresa simulata con il Mulino Chiavazza Spa di Casalgrasso e il Mulino Alte Farine cercenaschesi, di Cercenasco.

Questi progetti rappresentano un importante passo in avanti per l’istruzione e la formazione verso gli standard europei.

(Articolo tratto da “TargatoCN”)

Siriani in fuga dalla guerra: Fossano accoglie una 2ª famiglia

Nell’edizione del 21/03/2018 del settimanale “La Fedeltà” è apparso il seguente articolo, firmato da Luigina Ambrogio, circa l’accoglienza di due famiglie siriane nel fossanese, nel progetto è stato coinvolto anche il Cnos-Fap di Fossano.

Siriani in fuga dalla guerra: Fossano accoglie una 2a famiglia
Lanciato l’appello per il sostegno al progetto interparrocchiale che rientra nell’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio

FOSSANO. Nei giorni scorsi nelle parrocchie della città è stato lanciato un appello per l’accoglienza di una seconda famiglia siriana in fuga dalla guerra. Il progetto si inquadra nell’iniziativa della comunità di Sant’Egidio che, grazie ai suoi corridoi umanitari, ha potuto portare in Italia tante famiglie di profughi siriani in totale legalità e sicurezza. Una prima famiglia, giunta a Fossano circa un anno fa, è ospitata nei locali della parrocchia di San Bernardo; il progetto è sostenuto dalle sei parrocchie della città in collaborazione con la Caritas.

In occasione del nuovo appello e in vista della mostra interattiva “In fuga dalla Siria” abbiamo fatto una chiacchierata con Barbara Stella (che fa parte della Commissione interparrocchiale che gestisce il progetto) per fare il punto su questa iniziativa di accoglienza.

Com’è nata l’idea di questo progetto?

Il progetto è nato in seguito all’invito di Papa Francesco affinché ogni famiglia adottasse una famiglia di profughi. Don Derio, allora vicario generale e Nino Mana, direttore della Caritas, verso la fine del 2016 concordarono con i parroci di Fossano di iniziare ad accogliere almeno una famiglia come diocesi. La parrocchia di San Bernardo mise a disposizione l’alloggio adiacente alla chiesa, vuoto da anni. A quel punto contattammo la comunità di Sant’Egidio per offrire la disponibilità ad accogliere.

Come funzionano i “corridoi umanitari” proposti dalla comunità di Sant’Egidio?

La comunità di Sant’Egidio ha concluso un accordo con lo Stato italiano in base al quale lo Stato permette loro di portare in territorio italiano un determinato numero di profughi in totale legalità e sicurezza a patto che tutto questo avvenga senza spese
a carico dello Stato. Il primo accordo si è concluso nel 2017 e ha previsto l’accoglienza di 1.000 profughi siriani in due anni; qualche giorno fa se ne è riaperto un altro. L’organizzazione del viaggio e il viaggio stesso (con aereo di linea dal Libano a Roma) sono a carico della Sant’Egidio; l’accoglienza e la sistemazione fino al raggiungimento dell’autonomia economica sono a carico delle comunità locali (parrocchie o associazioni) che decidono di collaborare a questo progetto. Senza questa disponibilità all’accoglienza i profughi non partono.

Come si è concretizzato il vostro progetto di accoglienza?

Ognuna delle sei parrocchie della città versa una quota mensile raccolta fra le famiglie disposte ad autotassarsi. La Caritas ha contribuito ai lavori che sono stati necessari per rendere confortevole l’appartamento di San Bernardo. Inoltre mette a disposizione i vari servizi che ha attivato sul territorio: la spesa una volta al mese, la scuola di italiano, l’abbigliamento… La famiglia composta da quattro adulti riceve in questa prima fase un contributo settimanale per il vitto e le esigenze personali; le utenze domestiche sono pagate dal progetto. Per primo è arrivato E. giovane barbiere, raggiunto in seguito dalla sorella M. con la mamma e la nonna.

Qual è la loro storia?

Arrivano da Aleppo dove prima della guerra, quindi fino a sei anni fa circa, conducevano una vita normale, in una grande città simile alle nostre, in cui convivevano senza problemi musulmani e diverse minoranze religiose. La famiglia che vive a Fossano è cristiana-ortodossa. E. esercitava l’attività di barbiere in un negozio di sua proprietà, M. era impiegata nell’ambito amministrativo in un’importante azienda di telecomunicazioni siriana.

Siete riusciti facilmente ad entrare in relazione?

Sì. Il primo ad arrivare è stato E.; dopo due mesi sono arrivati la sorella, la mamma e la nonna. Fin dall’inizio E. ha cercato di raccontarci la vita ad Aleppo ormai diventata impossibile: il rischio ogni volta che si usciva di casa, il disagio di vivere per anni senza acqua corrente, energia elettrica, gas, il costo della vita aumentato
anche di 15 volte.

Quale obiettivo vi date rispetto a questa famiglia?

L’obiettivo ovviamente è aiutarli ad integrarsi nella nostra società e a raggiungere l’indipendenza economica. Per l’autonomia è indispensabile un lavoro.

Ci sono prospettive?

Il primo passaggio è l’apprendimento della nostra lingua. Un problema che all’inizio abbiamo sottovalutato; chi parla l’arabo fatica molto ad apprendere l’italiano. Stanno frequentando la scuola di italiano presso i Salesiani di Fossano che a giugno, dopo un esame, rilascerà una certificazione riconosciuta nel mondo del lavoro. Hanno anche frequentato, fin da subito, il corso di italiano della Caritas. Inoltre, per potenziare l’apprendimento, M., E. e la mamma sono seguiti da due insegnanti volontarie. Ci siamo mossi per tentare di attivare un primo inserimento lavorativo per E., cercando tra i parrucchieri di Fossano qualcuno disponibile ad assumerlo attraverso una borsa lavoro pagata dalla Caritas; purtroppo la ricerca non ha dato esito. Siamo poi riusciti a  organizzare la borsa lavoro con i Salesiani: adesso E. è impegnato a titolo di uditore/assistente per tre giorni alla settimana presso il corso di Tecnico dell’acconciatura del Cnos fap di Fossano. Si tratta di un passaggio molto utile sia per un primo inserimento nella realtà professionale italiana (con le relative procedure e normative e l’acquisizione della terminologia tecnica specifica); sia ai fini della futura richiesta di riconoscimento della sua qualifica professionale in Italia (una procedura molto lunga) che per metterlo in relazione con la rete di acconciatori presente sul territorio.

La sorella ha altrettante difficoltà nella ricerca di un lavoro?

M. incontra meno difficoltà nell’apprendimento dell’italiano. È laureata in Economia e commercio; da una nostra verifica presso l’Università di Torino la documentazione in suo possesso è valida e sufficiente per richiedere l’equipollenza con la nostra laurea. In attesa, si spera, di ottenere questa certificazione, M. ha inviato il suo curriculum ad alcune aziende.
Speriamo che la sua buona conoscenza della lingua inglese e dell’arabo le possano offrire maggiori possibilità di accesso ad un lavoro adeguato alle sue competenze. In seconda istanza ci si orienterà nella ricerca di un altro tipo di lavoro.

Si è creata integrazione con le comunità parrocchiali?

Abbiamo previsto momenti di condivisione e di incontro per offrire loro possibilità di relazioni e di amicizia; partecipano con noi a feste, pranzi o campi estivi parrocchiali. Siamo convinti che l’integrazione passi attraverso il vivere queste esperienze e la quotidianità, frequentare persone italiane nelle loro case: solo in questo modo possono conoscere la nostra cultura, il nostro modo di vivere e di rapportarci.

Si trovano bene a Fossano?

Sì, si sono sentiti accolti e ce lo dicono. Stanno affrontando questo nuovo inizio con grande forza d’animo: hanno dovuto abbandonare tutto e ricominciare tutto da capo, con la nostalgia e l’angoscia per i loro parenti rimasti ad Aleppo. Noi ci rendiamo conto che vengono guardati un po’ con sospetto da chi non conosce la situazione. Qualcuno ci chiede perché debbano “vivere sulle nostre spalle”. Ci teniamo a spiegare il progetto perché se ne comprendano gli obiettivi. E ora avete lanciato l’appello per una seconda famiglia.
Qualche settimana fa una responsabile della comunità di Sant’Egidio ci ha contattati per chiederci la disponibilità ad una seconda accoglienza. Si tratta di una famiglia strettamente imparentata con quella già presente a Fossano e per la quale i nostri amici sono fortemente preoccupati: è una famiglia composta da padre, madre e tre figli adolescenti; il più grande presto dovrebbe entrare nell’esercito… L’espatrio attraverso i corridoi umanitari è l’unico modo per sottrarlo a questa esperienza.

Cosa avete deciso?

Come Commissione interparrocchiale abbiamo deciso di accettare la richiesta della comunità di Sant’Egidio. Non possiamo sottrarci alla possibilità di offrirgli una speranza concreta di mettersi in salvo. Per poter avviare questa seconda accoglienza abbiamo bisogno di raccogliere altre adesioni. Ci rendiamo conto della difficoltà ad avere due progetti in sovrapposizione ma questa difficoltà ci sembra ampiamente compensata dal fatto che avremmo due famiglie che si potranno sostenere a vicenda sia nell’immediato che nel futuro.

Cosa chiedete a chi intende sostenere l’accoglienza di questa seconda famiglia?

Sono diverse le modalità di sostegno al progetto; nella parrocchia dello Spirito Santo le famiglie concorrono con 10 euro al mese, da far pervenire attraverso un bonifico sul conto corrente della parrocchia. Ci stiamo rivolgendo anche a gruppi, coppie e ad altre associazioni proponendo lo stesso impegno.

Cnos-Fap di Savigliano sul podio del primo concorso «Pasticceria Giovani» di Torino

Nell’edizione de La Stampa di Sabato 10 Marzo 2018 dedicata alle province del fossanese-saluzzese si illustra la vittoria diuna studentessa del Cnos-Fap Sordella di 
Savigliano alla prima edizione del “Premio Pasticceria Giovani”, un concorso nazionale di cioccolateria riservato agli studenti delle scuole di settore. Ecco la notizia:

Giovani pasticceri campioni a Torino

C’è un po’ di Granda sul podio del primo concorso «Pasticceria Giovani» organizzato dall’associazione Pièce di Torino e ospitato dall’Ipsoa Colombatto nel capoluogo regionale. Il secondo e il terzo posto sono stati vinti rispettivamente da Valentina Chiabrando, 18 anni, allieva del Diploma Tecnico Professionale del Cnos-Fap Sordella di Savigliano e da Simone Michielin, 19 anni, dell’istituto Ferrero di Neive. I partecipanti erano 15 ragazzi tra i 17 e i 19 anni provenienti da tutta Italia. In 4 ore dovevano realizzare una torta con base di pastasfoglia e la decorazione di una colomba usando il contenuto di una «mystery box». «Ho proposto una pastasfoglia con granella di paste di meliga macinate – dice Valentina -.  Mentre ho decorato la colomba con pasta di zucchero e fiori di glassa». Entrambi vincono stage formativi.
La stessa notizia viene messa in risalto anche nella versione online di CUNEO CRONACA: