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Al Don Bosco consegnati i mandati – Borgomanero

I ragazzi delle medie e dei licei, di Don Bosco Borgomanero, hanno formato i gruppi exstrascolastici. Alcuni di questi sono guidati, su mandato, dagli  stessi alunni. Di seguito si riporta l’articolo pubblicato su “NovaraOggi – Giornale di Arona”.

I ragazzi delle medie e dei licei hanno formato i gruppi exstrascolastici

BORGOMANERO (zas) Al Don Bosco sono molte le attività cosiddette exstracurricolari nelle quali gli studenti sono impegnati. Tra queste c’è quella della creazione dei gruppi che sono guidati, su mandato, dagli stessi studenti delle medie e dei licei, e che sono suddivisi per diverse attività.

«I gruppi che rendono viva la scuola sono – spiegano dalla struttura in questo momento, sette: Animazione, che crea serate e pomeriggi di gioco anche a distanza per i ragazzi delle medie e dei licei; Missione, che getta uno sguardo verso l’ altro e contatta realtà del territorio organizzando raccolte e sensibilizzando i compagni di scuola; Cultura, un gruppo ampio che tocca diversi ambiti (dal teatro al cinema, dalla lettura di libri in inglesi a quelli in italiano); Sport che organizza tornei in presenza o online; Officine Sonore, che si sta progettando una radio della scuola al fine di sentirsi anche in questo momento così particolare ” scuola e comunità”; Coro, un gruppo storico ormai della scuola che anima ogni celebrazione; infine Comunicazione che si occupa del giornalino scolastico, di cittadinanza attiva e social».

Nel pomeriggio di martedì 20 aprile gli studenti hanno ricevuto il «mandato» ai presidenti dei gruppi:

«Durante la cerimonia – spiegano dalla scuola – è stato consegnato loro un tubetto di tempera di colori diversi per simboleggiare l’ unicità di ciascuno di loro. i ragazzi, sporcandosi le mani, hanno colorato una tela bianca sulla quale vi era un disegno tracciato, simbolo anche della storia dei cammini degli anni precedenti. Il disegno che ha preso forma, pieno di colori, simbolo della vitalità che i gruppi pastorali stanno portando nella scuola anche in questo periodo storico così difficile per i giovani bisognosi di stare assieme, di relazionarsi e di costruire un progetto loro, rappresenta una casa».

«E’ la nostra scuola – ha spiegato don Giuliano Palizzi, il direttore – che vuole essere casa per voi e per tutti i ragazzi che la frequentano; grazie a voi potrà riempirsi di familiarità, di condivisione e di vitalità».

«I gruppi educative e pastorali – concludono i salesiani – sono tipici del Don Bosco: non sono solo gruppi di aggregazione ma anche di formazione per i ragazzi, che accompagnati e sostenuti da alcuni docenti ideano progetti, iniziative e sono occasione per diventare, come auspicava Don Bosco , buoni cristiani e onesti cittadini».

I presidenti dei gruppi educativi dei Licei Don Bosco hanno ricevuto il mandato ufficiale – Borgomanero

Nel pomeriggio del  20 aprile, si è svolta la cerimonia del mandato ufficiale di presidenza dei gruppi educativi del Liceo Don Bosco di Borgomanero. Gli studenti che ne hanno preso parte sono responsabili nella guida dei loro compagni durante i diversi progetti e attività. Di seguito si riporta il Comunicato Stampa pubblicato su “Don Bosco Borgomanero“.

Si tratta di studenti liceali che si sono messi a servizio della comunità.

A scuola ci si istruisce ma anche, e soprattutto, si impara a diventare cittadini adulti e attivi.
Per questo al Don Bosco si coniugano da sempre le attività didattiche tradizionali con proposte di formazione extracurriculare, che stimolano i ragazzi a mettere in gioco le loro competenze civiche, relazionali, umane. Nel pomeriggio di martedì 20 aprile si è svolto il mandato ai presidenti dei gruppi educativi dei Licei del Don Bosco di Borgomanero, attraverso una semplice cerimonia in cui ciascun ragazzo ha accettato la responsabilità di guidare i propri compagni nella realizzazione di progetti e di attività per la scuola e non solo.Durante la cerimonia è stato consegnato loro un tubetto di tempera di colori diversi per simboleggiare l’unicità di ciascuno di loro. i ragazzi, sporcandosi le mani, hanno colorato una tela bianca sulla quale vi era un disegno tracciato, simbolo anche della storia dei cammini degli anni precedenti.
Il disegno che ha preso forma, pieno di colori, simbolo della vitalità che i gruppi pastorali stanno portando nella scuola anche in questo periodo storico così difficile per i giovani bisognosi di stare assieme, di relazionarsi e di costruire un progetto loro, rappresenta una casa: “è la nostra scuola – ha spiegato don Giuliano Palizzi, il direttore – che vuole essere casa per voi e per tutti i ragazzi che la frequentano; grazie a voi potrà riempirsi di familiarità,
di condivisione e di vitalità”.

I gruppi educative e pastorali sono tipici del Don Bosco: non sono solo gruppi di aggregazione ma anche di formazione per i ragazzi, che accompagnati e sostenuti da alcuni docenti ideano progetti, iniziative e sono occasione per diventare, come auspicava Don Bosco, buoni cristiani e onesti cittadini. I gruppi che rendono viva la scuola sono in questo momento, sette: Animazione, che crea serate e pomeriggi di gioco anche a distanza per i ragazzi delle Medie e dei Licei; Missione, che getta uno sguardo verso l’altro e contatta realtà del territorio organizzando raccolte e sensibilizzando i compagni di scuola; Cultura, un gruppo ampio che tocca diversi ambiti (dal teatro al cinema, dalla lettura di libri in inglesi a quelli in italiano); Sport che organizza tornei in presenza o online; Officine Sonore, che si sta progettando una radio della scuola al fine di sentirsi anche in questo momento così particolare “scuola e comunità”; Coro, un gruppo storico ormai della scuola che anima ogni celebrazione; infine Comunicazione che si occupa del giornalino scolastico, di cittadinanza attiva e social.
In questo periodo di distanziamento e “bolle classi”, un’occasione di tenere accesa la vitalità dei ragazzi, nei quali sono sempre presenti creatività ed energie capaci, se ben orientate, di dare speranza per un futuro migliore.

Foto della cerimonia del mandato.

La vittoria della III Classico alle Romanae Disputationes – Borgomanero

I ragazzi del III Classico di Borgomanero, hanno partecipato al concorso filosofico, ideato da ApiS, dal titolo Romanae Disputationes. Il progetto della classe, dal titolo “A un passo dall’altro”, ha trattato due temi fondamentali: l’indifferenza e la distanza. Di seguito si riporta l’articolo pubblicato su “Don Bosco Borgomanero“.

Cari lettori, tra le diverse proposte di quest’edizione vi presentiamo anche una breve intervista ai ragazzi della mitica III Classico, che anche quest’anno hanno aderito al concorso delle Romanae Disputationes indetto da ApiS.

Ciao ragazzi! Sapreste dirci, in breve, che cosa sono le Romanae Disputationes?

Le Romanae Disputationes sono un concorso filosofico ideato da ApiS (Amore per il Sapere) un’associazione culturale di docenti e professionisti. Ogni edizione propone un tema diverso e i team divisi nelle categorie Junior (3° e 4° liceo) e Senior (5° liceo) concorrono producendo elaborati scritti o multimediali.
Il concorso si conclude con un seminario finale di due giorni durante il quale intervengono personalità della filosofia – quest’anno Massimo Cacciari – e non – architetti, scienziati, linguisti -; inoltre alcuni team estratti a sorte hanno la possibilità di sfidarsi nel torneo di dibattito Age Contra.

Qual era il topico di quest’anno?

Il topico di quest’anno era “Affetti e legami: forme della comunità”, tema a tutti molto caro considerata la situazione.

Parlateci del vostro paper.

Anzitutto il titolo: “A un passo dall’altro”. Abbiamo preso in considerazione due concetti fondamentali: l’indifferenza e la distanza.
Ci siamo resi conto che uno dei problemi fondamentali della nostra società è proprio l’indifferenza, che può essere risolta, paradossalmente, coltivando la giusta distanza nei nostri rapporti. Autori come Freud, Scheler, Mounier, Stein e La Boétie ci hanno aiutato nel nostro percorso, infine abbiamo scoperto che avevano ragione i porcospini di Schopenhauer: in una relazione stare troppo vicini può far male!

Quanto tempo avete impiegato per la stesura del paper?

Il lavoro di ricerca è durato da novembre a dicembre, quindi circa un mese. I mesi di gennaio e febbraio, invece, sono stati dedicati alla stesura vera e propria del paper, che aveva come termine di scadenza il 13 febbraio.

Ma sappiamo che avete partecipato anche al dibattito, vero?

Esatto! C’eravamo iscritti anche l’anno scorso, sempre con la speranza di essere estratti, ma solo quest’anno abbiamo avuto la fortuna di partecipare, gareggiando, in onore del nostro paper, con il nome di battaglia I Porcospini.

Quanto è durata la vostra preparazione al dibattito?

Sicuramente meno di quella del paper! (gli intervistati ridono)  Per la semifinale ci siamo preparati per circa una settimana, esercitandoci insieme ai nostri fantastici compagni di Seconda Classico. Per la finale, invece, che è stata per noi una sorpresa, abbiamo impiegato molto meno tempo: diciamo che abbiamo dormito poco!

Come si è svolto il dibattito?

Tutto è stato gestito sulla piattaforma Zoom da Adelino Cattani, docente all’università di Padova, che avevamo già avuto modo di conoscere nella scorsa edizione. Dopo aver pronunciato il giuramento del disputator cortese, entrambe le squadre hanno cercato di sostenere la propria posizione durante un dibattito articolato in più fasi, che è durato circa un’ora e mezza.

Se vi abbiamo incuriosito, potete trovare il video della finale sul canale YouTube delle Romanae Disputationes.

Infine, un ringraziamento speciale va, oltre che al prof Zatti, che ci ha accompagnato in questa avventura, e a tutti i ragazzi di II classico, anche a Costanza, che ha avuto l’idea di intervistarci (realizzando il nostro sogno di comparire sul giornalino!!!)

Don Bosco Borgomanero: Dantedì per il 25 marzo

In occasione dei 700 anni dalla morte del poeta, scrittore e politico italiano Dante Alighieri, i Licei del Collegio Don Bosco di Borgomanero presenteranno la pubblicazione: L’Inferno in cucina. A spasso per la Commedia in 25 ricette ed una serata on line (il 25 marzo) dove si presenteranno i piatti preparati con ricette trovate nell’Inferno di Dante, leggendo quei “passi” della Divida Commedia. Di seguito la notizia pubblicata il 20 marzo sul sito dell’opera a cura di Giovanni Compagnoli.

Il tema del libro è la descrizione di cosa succede quando s’incontrano un dantista e uno chef… Cosa accade quando la bellezza del nostro più grande poema si coniuga al gusto della nostra gloriosa tradizione culinaria? Che nascono tante gustose ricette “infernali”: dal Filetto di lonza in erbe di selva oscura al Bacio di dama galeotto, fino alla Seduzione di petit fours alla ruffiana.

L’Italia è patria di bellezza e di gusto, cultura e qualità della vita: l’una cosa non può esistere senza l’altra. Questo viaggio “gastronautico” nella Commedia di Dante nasce dall’esperienza del Liceo Classico e del Liceo Economico Sociale (indirizzo del Gusto) “Don Bosco” di Borgomanero (No), dove si sperimentano itinerari nuovi, che coniugano la cultura enogastronomica e la cultura umanistica. Perché oggi non basta saper cucinare, occorre saperlo raccontare: consapevoli che quando si assapora il cibo di un territorio, se ne assapora lo spirito. E lo stesso avviene quando ci si immerge in un’opera …tanto che proprio il prof. Matteo Leonardi (già autore di numerose pubblicazioni) ha svolto un’operazione di ricerca di gusti e di alimenti all’interno della Divina Commedia, cominciando dall’Inferno e scrivendo (con la sorella Sara, pastry chef) il libro L’Inferno in cucina. A spasso per la Commedia in 25 ricette.

Libro e ricette (curate dal prof. di “Gusto” Fabio Perna) verranno presentati on line il 25 marzo 2021, proprio nel Dantedì (700° anniversario della morte di Dante Alighieri), sul canale Youtube (e pagina facebook) del Don Bosco, dalle 21,15 .

Si invita a questo incontro e per altre info e curiosità, è possibile contattare direttamente il prof. Matteo Leonardi (matteo.leonardi@donboscoborgo.it .

Ci vediamo qui: https://www.youtube.com/channel/UC5kyBsdViKeB6G7p5u4K_Ig

La data del 25 marzo è quella che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia e per ciò nel 2020 – in questa giornata – si celebra per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal Governo. Il sommo Poeta è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo.

Don Bosco Borgomanero: la Terza LES tra i 5 finalisti del premio Risorgimento Digitale

Il progetto della classe terza del Liceo Economico Sociale dell’Opera Salesiana di Don Bosco Borgomanero si è classificato tra i 5 migliori presentati in tutta Italia nell’ambito della prima edizione del Premio Risorgimento Digitale promosso da JA italia e Tim.

Si riporta di seguito il comunicato stampa di Don Bosco Borgomanero.

La Terza LES tra i 5 finalisti del premio Risorgimento Digitale

Competenze imprenditoriali e di problem solving alla base del progetto

Il concorso ha visto la partecipazione di oltre 60 team che, nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ex Alternanza Scuola – Lavoro), hanno sviluppato delle simulazioni di impresa.

La terza LES, guidata dalla professoressa Elisa Travaglini come coordinatrice dei PCTO della Scuola, ha presentato lo studio di Wall inn, un videoproiettore portatile a cui è integrato un sito Internet ricco di opere d’arte, il quale è connesso a un codice QR posizionato sul videoproiettore e accessibile tramite smartphone.

Con questo strumento, realizzato in materiale eco-friendly, ogni persona può così condividere in un locale la sua opera d’arte preferita e farla conoscere agli altri, coinvolgendo un pubblico ampio e portando l’arte fuori dai musei. Un po’ come il juke-box negli anni 50.
Con l’ausilio del dott. Filippo Brigatti, ex allievo della Scuola, in veste di dream coach, e della dott.ssa Denise Fredo, project manager di area, la classe ha avuto modo di compiere una vera e propria simulazione d’impresa e studiare le fasi che portano dall’esplorazione del mercato alla realizzazione di un’idea, fino alla messa sul mercato del prodotto.

L’attività, che a causa della sospensione delle lezioni per Covid- 19 si è svolta a distanza tramite l’applicativo Meet, ha evidenziato a maggior ragione la capacità degli studenti di destreggiarsi sia in fase progettuale sia nella parte realizzativa, contribuendo a formare competenze imprenditoriali e di problem solving indispensabili nel lavoro, in linea con le linee di indirizzo del Liceo Economico Sociale.

Con le stesse finalità, ancora una volta promuovendo la cultura dell’Innovazione e nell’ambito della didattica per competenze che permette di imparare facendo, si avvia al termine il progetto Fab Corner, coordinato dalla prof.ssa Assia Hassanein. Il format, che ha visto il coinvolgimento di una ventina di studenti nella realizzazione di programmi live dedicati ai temi legati all’innovazione, ha messo alla prova i ragazzi nei ruoli chiave di una trasmissione televisiva: addetti alla grafica, registi, redattori, promotori degli eventi sui social.

Don Bosco Borgomanero: trasformazione digitale nella narrazione dei progetti didattici

Il quotidiano “La tecnica della Scuola” dedica un articolo ai progetti didattici dell’Istituto Salesiano Don Bosco di Borgomanero, in particolare presentando 3 video dedicati alle attività di trasformazione digitale messe in atto dall’Istituto. Di seguito l’articolo pubblicato ieri.

Trasformazione digitale nella narrazione dei progetti didattici: tre video

Giovanni Campagnoli, Dirigente scolastico dell’Istituto Bosco di Borgomanero (NO), con Media e licei Classico ed Economico-Sociale, ci segnala tre video realizzati nella sua scuola, nella quale è stata avviata una trasformazione digitale anche rispetto al modo di raccontare i progetti didattici, oltre che rispetto alla DaD e ad un approccio data driven per quanto riguarda progettazione, verifica e sviluppo dei processi di lavoro.

Ecco cosa ci scrive:

Parto da questo video sulla rigenerazione degli spazi vuoti del don Bosco di Borgomanero, avvenuta grazie ad un video rendering dove i ragazzi della Media sono stati i curatori di una mostra su Magritte e Avanguardie, andando a riempire i vuoti delle aule con creatività, competenze, arte e passione.

Don Bosco Borgomanero: l’innovazione della stampa 3D al servizio della situazione attuale

In questo tempo di emergenza sanitaria, i ragazzi di Prima Les (indirizzi del Liceo Economico Sociale) del Collegio don Bosco Borgomanero, grazie alla stampa 3D e coordinati dalla docente Assia Hassanein, hanno costruito dei dispositivi elastici per mascherine, per impedire lo sfregamento sulla parte posteriore delle orecchie, fornendo così 100 cinturini al reparto Ostetricia dell’Ospedale di Borgomanero e altri 100 all’Ambulanza del Vergante. Di seguito l’articolo oggi pubblicato dal sito dell’opera.

L’INNOVAZIONE È UN’ABITUDINE AL SERVIZIO DEL QUOTIDIANO

La 1 Les e la stampa dei cinturini per le infermiere dell’Ospedale di Borgomanero

Che cos’è la tecnologia? A cosa serve? Come può migliorare la vita delle persone? Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui il corso di Innovazione, uno dei due indirizzi del Liceo economico sociale del don Bosco, tenta di rispondere. Si tratta di una materia pratico – teorica che mette in primo piano l’ingegno umano, in quanto capace di progettare a partire da un bisogno, a patto di usare la tecnologia come mezzo e non come fine del processo creativo.

Uno degli strumenti di cui ci si avvale nella didattica dell’Innovazione è la stampante 3D, una macchina in grado di compiere la rivoluzione che dai bit (il digitale) porta agli atomi (oggetti reali). Tramite questi strumenti è possibile, in poche decine di minuti, rispondere a un’esigenza specifica, trasformando un modello tridimensionale, cioè un disegno eseguito su un computer, in qualcosa di fisico, che possiamo toccare con mano.

Per concepire e creare questi oggetti su misura è possibile contare su un’intera comunità che, attraverso il web, condivide e modifica i progetti, trasformando i bit in atomi. Anche questa dimensione di condivisione è rivoluzionaria: un’idea è tanto più forte quanto è messa in circolazione, migliorata e declinata secondo le specifiche esigenze del maker (così si chiamano questi artigiani digitali).

In questo periodo di isolamento forzato, la portata della condivisione delle buone idee è ancora più dirompente, specie se finalizzata a migliorare un qualche aspetto della quotidianità.

Pensando alla difficile realtà attuale degli infermieri e servendosi della stampante 3D, i ragazzi di Prima Les, coordinati dalla docente Assia Hassanein, hanno costruito dei dispositivi in plastica, quasi dei cinturini, per alleggerire il peso degli elastici delle mascherine e impedire lo sfregamento sulla parte posteriore delle orecchie, evitando irritazioni, prurito, fastidio e ferite.

L’intuizione è frutto dell’estro e della creatività di Quinn Callander, ragazzo canadese di appena 13 anni, che ha messo la sua idea a disposizione senza brevetto e gratuitamente online, permettendo ai ragazzi di prima di implementare il progetto e personalizzarlo prima della stampa.

L’esito di questa attività didattica è stato la fornitura di 100 cinturini al reparto Ostetricia dell’Ospedale di Borgomanero e altri 100 all’Ambulanza del Vergante. Per saperne di più sull’ideazione e la realizzazione di questi oggetti: è possibile visitare il canale Don Bosco Borgomanero su Youtube.

Don Bosco Borgomanero: il progetto “Change The World Model United Nations”

Dal 6 al 14 novembre scorso, negli Emirati Arabi, tre studenti di Prima Liceo Classico del Collegio don Bosco di Borgomanero, hanno partecipato al progettoChange The World Model United Nations“.

Si riporta l’articolo pubblicato ieri dal sito dell’opera, a cura di Barbara Franco.

Change The World Model United Nations negli Emirati Arabi

Dal 6 al 14 novembre tre studenti di Prima Liceo Classico del Collegio don Bosco di Borgomanero hanno partecipato a Change The World Model United Nations negli Emirati Arabi con l’Associazione Diplomatici.

Il progetto, che ogni anno coinvolge oltre 3000 studenti di tutto il mondo, consiste in una simulazione dell’Assemblea Generale dell’ONU, durante la quale ciascun ragazzo deve rappresentare uno stato membro e la sua posizione sulle tematiche di geopolitica internazionale proposte. Prima della partenza i ragazzi sono stati preparati attraverso dei webinar, con i quali hanno imparato le regole di organizzazione e svolgimento dei lavori e hanno svolto delle ricerche sullo stato di cui sarebbero stati i delegati.

Gli studenti hanno raccontato con entusiasmo quanto vissuto:

“L’esperienza al CWMUN di Abu Dhabi è stata davvero indimenticabile: i giorni in assemblea sono stati molto interessanti e mi hanno permesso di scoprire la professione del diplomatico. Durante i giorni a Dubai ho invece stretto parecchie amicizie e conosciuto ragazzi da tutto il mondo, avendo inoltre la possibilità di visitare luoghi nuovi ed entrare in contatto con la cultura del posto”.