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Borgomanero: la comunità educante in formazione alla Casa della Carità

Notizia a cura dei salesiani di Borgomanero.

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Prosegue la formazione docenti al Don Bosco di Borgomanero: sabato 16 dicembre, tutta la “comunità educante” si è ritrovata alla Casa della Carità.

Preghiera, riflessioni, rilanci e pranzo in condivisione con gli ospiti: molto sentite le parole di Mario Metti, presidente della Associazione Mambre che cura la nuovissima struttura di Borgomanero.

Il percorso mensile di formazione dei docenti prosegue anche a dicembre: dopo la formazione su time management di novembre, apprendimento cooperativi (livello avanzato di settembre e ottobre), il tema natalizio è stato quello della “missione all’accoglienza”.

Ciò ha coinciso con il ritiro di preghiera a cui i docenti tradizionalmente partecipano.

La giornata è iniziata con la celebrazione della Messa da parte del direttore don Giuliano Palizzi e di tutti gli altri Salesiani della comunità borgomanerese.

Una predica che è stata l’introduzione al tema della giornata, che ha richiamato cosa siano la fede e l’affidarsi.

La parola è passata poi a Mario Metti, grande amico del Direttore e del Preside ed in generale dei Salesiani, anche ex allievo. Mario ha proposto una testimonianza che è partita dal fare (sono sette oggi le strutture che ospitano persone in difficoltà, da ragazze madri abbandonate, a donne vittime di violenza, uomini soli in povertà), arrivando là dove i servizi sociali non arrivano, ma la comunità insieme si.

La nuova Casa della Carità – dice Mario –

“Non è un servizio, un dormitorio o una mensa, ma una casa, che è clima e condivisione prima di tutto. Qui incontriamo le persone ed affrontiamo i problemi, non il contrario… ogni giorno 25 persone mangio qui e otto sono ospitate in modo stabile. Camminare e condividere con l’altro, mettersi nei panni di chi è altro da noi ed assumere la sua prospettiva, permette di vedere le cose in modo diverso, anche opposto al nostro e di capirle nella sua lectio magistralis.”

Alla comunità educante del Don Bosco Mario Metti ha lasciato molte suggestioni, proponendo alcuni agganci con il mondo della scuola, a partire dal tema della cultura.

Ha invitato i docenti a promuovere quella cultura che sveglia la coscienza, perché non ci può essere carità senza conoscenza, consapevolezza e responsabilità, che porta all’azione.

Anche i ragazzi del Don Bosco che hanno svolto presso la Casa della Carità la “settimana sociale” non hanno solo fornito delle prestazioni, ma delle condivisioni, pranzando con gli ospiti, condividendo un pezzo del loro percorso.

Così hanno fatto anche i docenti, che sono stati a pranzare nella struttura, contribuendo attivamente all’organizzazione del pranzo.

Dopo, i lavori sono proseguiti in equipe, con un approfondimento sulla mission autentica del docente educatore, analizzata da più punti di vista, tra aspetti di istituzione, lavoro e vita nel ruolo di educatore ed insegnante.

Il Collegio Don Bosco di Borgomanero per l’Ucraina

Il Collegio Don Bosco di Borgomanero, insieme all’Associazione Mamre, ha voluto concretizzare il proprio contributo a favore degli sfollati ucraini coinvolgendo tutti gli studenti in una gara alla solidarietà.

Di seguito si riporta il comunicato stampa dell’opera.

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Il Collegio Don Bosco di Borgomanero per l’Ucraina

Un aiuto concreto alla popolazione in guerra

Lo stretto rapporto tra il Collegio Don Bosco e l’Associazione Mamre di Borgomanero si è concretizzato in questi giorni in un formidabile aiuto in favore dell’Ucraina.

A fronte dell’evolversi degli eventi, il Direttore dell’Istituto Don Giuliano Palizzi ha contattato Mario Metti, responsabile dell’Associazione, chiedendogli in quale modo la Scuola potesse dare un aiuto, e ha quindi coinvolto studenti, genitori e docenti in una raccolta di materiale di prima necessità immediatamente spendibile dagli sfollati. 

In una encomiabile gara di solidarietà, nel giro di un paio di giorni il teatro della Scuola si è letteralmente riempito di vestiario, sacchi a pelo, medicinali, con le professoresse Barattini, Cavagnetto e Zanone a coordinare gli allievi del Don Bosco nello smistamento dell’ingente mole di materiale e nel caricamento dei furgoni. Tutti gli allievi sono stati coinvolti, offrendo un modulo orario e “toccando con mano la solidarietà e il bene”.

Venerdì scorso alle 6 del mattino cinque furgoni sono partiti da Borgomanero alla volta di Jarosłav, in Polonia; lì il materiale è stato raccolto in un centro di smistamento e caricato su TIR che avrebbero raggiunto Leopoli, città dell’Ucraina orientale non ancora toccata dai bombardamenti. Ai responsabili di Mamre, dell’Associazione “Compagni di volo” e dei responsabili della Comunità Ucraina del Borgomanerese, anche i docenti Sacco, Erbetta, Perna e Ronchetti (del Liceo Economico e Sociale “Don Bosco”) hanno partecipato al viaggio. 

Parte della raccolta andrà a beneficio di alcuni orfanotrofi che in questi giorni hanno accolto sessanta tra bambini e ragazzi che hanno perso i genitori; a tal proposito si è rivelato fondamentale il collegamento con l’Ispettoria Salesiana in Ucraina e Polonia.

Ancora una volta il “Don Bosco” si mette in gioco come “agenzia educativa”, attuando un coinvolgimento dei ragazzi nella realizzazione di progetti finalizzati alla riflessione attiva sui problemi più urgenti della globalità, contro l’indifferenza e per un’educazione alla pace e alla solidarietà.