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Le Celebrazioni del 150° di fondazione della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo

Sabato 19 marzo, alle ore 9.30, presso il Collegio Artigianelli Casa Madre dei Giuseppini del Murialdo di Torino, prenderanno il via le celebrazioni per il 150° di fondazione (1873-2023) della Congregazione di San Giuseppe. Era infatti il 19 marzo 1873 quando don Leonardo Murialdo, santo sociale amico di don Bosco, fondava la Congregazione di San Giuseppe, ovvero i Giuseppini del Murialdo.

Di seguito il Comunicato Stampa della Diocesi di Torino e il rimando alla notizia pubblicata da La Voce e il Tempo in merito ai festeggiamenti.

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COMUNICATO STAMPA

“DA TORINO AL MONDO IN CAMMINO CON I GIOVANI”

Al VIA IL 19 MARZO LE CELEBRAZIONI DEL 150° DI FONDAZIONE DELLA CONGREGAZIONE DEI GIUSEPPINI DEL MURIALDO

Con questo slogan sabato 19 marzo a Torino prendono il via le celebrazioni del 150° di fondazione (1873-2023) della Congregazione di San Giuseppe (Giuseppini del Murialdo). Il 19 marzo 1873, nella cappella del collegio Artigianelli in corso Palestro 14 a Torino, il sacerdote torinese teologo Leonardo Murialdo, santo sociale amico di don Bosco, fondava la Congregazione di San Giuseppe, i Giuseppini del Murialdo oggi diffusa in Italia, Europa dell’Est, India, Africa, America Latina accanto ai giovani più poveri con scuole, oratori, centri di formazione professionale, case famiglia. Domani, sabato 19 alle 9.30, nella cappella della Fondazione, presso il Collegio Artigianelli Casa Madre dei Giuseppini del Murialdo, il padre generale don Tullio Locateli presiede una preghiera di ringraziamento nel giorno della fondazione nella festa liturgica di San Giuseppe patrono della Congregazione.

Nel pomeriggio alle 18.00, avvio solenne delle celebrazioni presso il Santuario di Nostra Signora della Salute (in via Vibò 26) dove si venerano le spoglie mortali di san Leonardo Murialdo: mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, ordina diaconi sei religiosi giuseppini (originari del Ghana, Benin India, Ecuador).

Nel laboratorio di Giuseppe. I giovani e il lavoro tra paura e speranza

Per giovedì 29 aprile l’Associazione San Giuseppe Imprenditore, insieme a Oblati di San Giuseppe, Giuseppini del Murialdo e Federazione delle Suore di San Giuseppe, organizza un convegno in diretta streaming dal titolo “Nel laboratorio di Giuseppe. I giovani e il lavoro tra paura e speranza” con in palio otto borse di studio. Di seguito la notizia pubblicata sul sito dell’Associazione con le informazioni per partecipare.

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In occasione della festa del 1° maggio e nell’ambito dell’anno pastorale che Papa Francesco ha dedicato alla figura di san Giuseppe, artigiano e lavoratore, l’Associazione San Giuseppe Imprenditore, insieme a Oblati di San Giuseppe, Giuseppini del Murialdo e Federazione delle Suore di San Giuseppe, promuove l’evento “Nel laboratorio di Giuseppe. I giovani e il lavoro tra paura e speranza”, in programma giovedì 29 aprile (ore 10,30-12,30) con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte e il contributo di BCC-Federcasse e Fondazione Cattolica Assicurazioni.

All’evento, che si svolge in contemporanea da tre sedi – Collegio Artigianelli di Torino, Teatro Oratorio San Paolo di Roma e Teatro Opera San Giuseppe di Lucera (FG) – e in diretta streaming nazionale (partecipazione gratuita con iscrizione), è collegato il concorso “Domani è un’altra impresa”, aperto ai giovani dai 16 ai 23 anni, che potranno partecipare presentando entro l’11 aprile elaborati scritti o documenti multimediali, approfondendo il tema “Tra paura e speranza, nel tempo del coronavirus, nell’ibridazione tra educazione, formazione, orientamento, lavoro e imprenditorialità, quali gli orizzonti di futuro possibili?”. In palio otto borse di studio: il regolamento del concorso è pubblicato sul sito dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte e può anche essere richiesto per email a comunicazione@sangiuseppeimprenditore.it o segreteriaotm@murialdopiemonte.it.

«L’educazione al senso del lavoro e la vocazione al fare impresa per il bene comune sono le sfide a cui sono chiamati i giovani per la costruzione del loro futuro e della società che verrà. Crediamo che l’esperienza esistenziale di Giuseppe, sposo, padre e artigiano di Nazareth, che fece del lavoro l’ambito in cui si realizzò la crescita e la dimensione umana di Gesù, possa rappresentare per tanti giovani un modello cui guardare con fiducia e buona ispirazione», spiega Lorenzo Orsenigo, presidente ASGI.

All’evento intervengono tra gli altri il direttore nazionale della Pastorale sociale e del lavoro della CEI don Bruno Bignami, il sociologo Mauro Magatti dell’Università Cattolica di Milano e la psicologa Enza Famulare della cooperativa sociale “Il Nuovo Volo”, oltre che esponenti di Confcooperative, Cgil – Cisl – Uil, Giovani Ucid e Fondazione Cattolica Assicurazioni.