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L’economia circolare ai tempi delle medie

La rivista online Semi di Scienza, volta a divulgare e promuovere la cultura scientifica, ha pubblicato un articolo realizzato da quattro allievi della classe terza media dell’Istituto San Lorenzo di Novara.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato su Semi di Scienza.

L’economia circolare ai tempi delle medie

Care lettrici e cari lettori,

Questo articolo che leggerete è speciale perché scritto da due studentesse e due studenti di una scuola media. Infatti, tra le tante attività di divulgazione che portiamo avanti, gli incontri nelle scuole sono quelli che ci danno maggiore gratificazione. Incontrare le generazioni protagoniste del prossimo futuro, ci permette di stimolare la progettazione, la partecipazione e l’innovazione attraverso la discussione di alcune problematiche globali e le soluzioni per affrontarle. Con la scuola media San Lorenzo di Novara ci siamo incontrati online circa due settimane fa ed abbiamo parlato di esaurimento delle risorse naturali e di economia circolare, ed abbiamo visto come la scienza possa essere applicata alla vita di tutti i giorni in modo da rendere sostenibile sia come utilizziamo direttamente le risorse sia come le sfruttiamo per produrre oggetti. Questo argomento ha suscitato molto interesse nei ragazzi, che hanno così ideato un progetto concreto di economia circolare, mettendo in pratica lo slogan “Pensare globale, agire locale”. Il consiglio direttivo dell’associazione ha deciso di pubblicare l’articolo di presentazione del progetto, premiando questi ragazzi volenterosi, motivati ed innovatori .

Eccoci qui: Alessandro Garoni, Nicolò Padolazza, Matilde Villa, Camilla Zabarini. Siamo quattro studenti della scuola media salesiana San Lorenzo di Novara. Frequentiamo la terza media. Quest’anno la nostra insegnante di matematica e scienze, la professoressa Lavinia Velata, ci ha coinvolto in un progetto sull’economia circolare. Dopo aver assistito ad alcune lezioni su questo sistema economico, ci ha stimolato ad immaginare una nostra proposta di azienda che applicasse i principi di tale economia.

Nella nostra ricerca, abbiamo conosciuto Orange Fiber, un’azienda italiana che, prima al mondo, ha brevettato un processo per produrre tessuti da scarti della produzione degli agrumi. Tale azienda è nata dall’idea di due ragazze siciliane che hanno creduto fermamente nel futuro della moda sostenibile. Noi siamo rimasti molto colpiti da questa realtà e abbiamo voluto elaborare un progetto che coinvolgesse il nostro territorio: le campagne novaresi.  Novara è famosa in tutto il mondo perché ricca di risaie. Noi, ispirati da ciò che hanno fatto Adriana Santanocito e la sua amica Enrica Arena dagli scarti degli agrumi, abbiamo pensato di creare qualcosa con gli scarti del riso, prodotto simbolo della nostra provincia.

Abbiamo scoperto che, ogni anno in Italia si producono circa 900 mila tonnellate di riso ed abbiamo calcolato che si co-producono anche 180 mila tonnellate di lolla che ogni anno devono essere eliminate e più di 1 milione di tonnellate di paglia di riso che ogni anno vengono bruciate. E se questi scarti fossero trasformati in qualcos’altro? Immaginate se tutti gli scarti del riso potessero essere recuperati e utilizzati. Sarebbe una cosa fantastica per il nostro pianeta che consuma così tante risorse naturali, ecco come è nato il primo embrione di idea per RiceArt.

Abbiamo poi approfondito l’argomento e abbiamo scoperto che esistevano già alcune aziende che trasformano questi scarti della lavorazione del riso in prodotti per l’edilizia. Abbiamo ‘conosciuto’ l’architetto Tiziana Monterisi che, con la sua RiceHouse, progetta materiali per l’edilizia dagli scarti del riso dalla paglia del riso ed abbiamo scoperto che anche il progetto RiceRes del CNR valorizza lolla e paglia di riso per la fabbricazione di pannelli per la bioedilizia. Insomma, già altri avevano avuto la nostra stessa idea. Nonostante ciò, non ci siamo però scoraggiati. Gli scarti sono così tanti che poteva esserci materia prima anche per il nostro progetto. Ormai, infatti, ci eravamo ‘affezionati’ all’idea di produrre qualcosa con gli scarti del riso. Anche se ancora non ci era chiaro cosa.

Poi è arrivato il lampo di genio: pensare di unire arte e design. Ispirati ancora una volta dalla Sicilia, abbiamo avuto l’idea di produrre dei vasi simili alle pregiate ceramiche ‘teste di moro’. Abbiamo pensato, però, di sostituire i mori con le teste di sculture famose. È nata così RiceArt.

La prima statua che ci è venuta in mente è stata quella della Libertà, la famosissima Miss Liberty. Poi subito abbiamo pensato al David di Michelangelo e così via via ci sono venute in mente le altre opere: la Sfinge, i Bronzi di Riace, la Venere di Milo.

Abbiamo immaginato di produrre i nostri oggetti usando ciò che avevamo imparato studiando il processo di RiceRes. La paglia insieme a scarti di lana, trattata con una soluzione di soda, rilascia la cheratina, una proteina e origina una pasta viscosa che è capace di prendere la forma desiderata. Abbiamo pensato così di usare questa pasta in stampi appositi per produrre in nostri oggetti di design. Da Rice House abbiamo invece imparato che si può utilizzare la lolla miscelandola con calce aerea ed ottenere un materiale che era perfetto per rivestire i nostri oggetti. Così sono nati i prototipi dei nostri vasi.

Ci piacerebbe poter partecipare a varie manifestazioni ed eventi per presentare i nostri prodotti e cercare  sponsor e finanziatori. Sogniamo addirittura di poter esporre ad un evento del  FuoriSalone durante il Salone del Mobile del 2021.

Ovviamente siamo consapevoli che tutto ciò è solo un sogno, ma davvero ci piacerebbe lanciare la nostra linea di prodotti sostenibili ispirati alla scultura moderna perché ci entusiasma così tanto l’idea che RiceArt possa entrare nelle case di chiunque.

Salesiani Novara: Open day scuola media

La scuola media San Lorenzo di Novara apre le porte per presentare l’offerta formativa nello stile salesiano.

L’appuntamento è per sabato 16 gennaio 2021 in alle ore 9,45.

La scuola non prevede le iscrizioni on line, ma è necessario un colloquio con il Direttore, in occasione dell’open day oppure prendendo un appuntamento (direttore@salesiani.novara.it).

Per meglio organizzare la visita nella rispetto delle normative vigenti è necessaria la prenotazione compilando il modulo sottostante:

https://forms.gle/8zgU4CSshQ5PSGgq6

28 Novembre per il Liceo Scientifico San Lorenzo è tempo di OPEN DAY

Il liceo scientifico San Lorenzo aprirà virtualmente le sue porte sabato il 28 novembre 2020. Invieremo all’indirizzo mail dei prenotati il link per la diretta on line che si terrà dalle ore 11.00.

Sarà un “open day” ricco di iniziative che vedrà coinvolti docenti, allievi ed ex-allievi nella presentazione dell’offerta formativa. Accanto al percorso del liceo scientifico, con lo studio della lingua latina, si colloca l’opzione delle scienze applicate, con particolare attenzione alla biologia e all’informatica.

Nel biennio sono attivati tre diversi potenziamenti: conversazione inglese con insegnanti di madre lingua, conversazione spagnola, fisiologia medica.

L’istituto salesiano offre ambienti moderni ed attrezzati, possibilità dello studio guidato pomeridiano, il servizio mensa, approfondimenti e recuperi pomeridiani. Organizza ogni estate dei periodo di soggiorno all’estero nel triennio validi anche per l’Alternanza Scuola Lavoro.

Il nostro Istituto non ha attivato le iscrizioni on line: è necessario in colloquio con il Direttore.

Per prenotazioni compilare il modulo al seguente link

https://forms.gle/opBCvqKEz9Xkkx189

 

Salesiani Novara: Il “Sì per sempre” di Antonio Carriero S.D.B.

Mercoledì 7 ottobre, presso l’Istituto San Lorenzo di Novara, ha avuto luogo la cerimonia della Professione Religiosa Perpetua del giovane Antonio Carriero. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

Mercoledì 7 ottobre è stato un giorno indimenticabile per la nostra scuola e soprattutto per la comunità salesiana. Antonio Carriero, attualmente impegnato nella scuola media e nell’oratorio, ha dato il suo “Sì per sempre”. Ciò vuol dire che tutta la sua vita dovrà essere dedicata a tutti i giovani del mondo, nessuno escluso. La celebrazione si è tenuta nel grande cortile delle medie del San Lorenzo, hanno partecipato tutti i 600 studenti di medie e liceo, con professori, confratelli e sacerdoti della Diocesi.

Ha presieduto la celebrazione Don Leonardo Mancini, nuovo ispettore dei salesiani di Piemonte-Valle d’Aosta e Lituania: al suo fianco, il nostro direttore Don Giorgio Degiorgi.

L’omelia di Don Leonardo è stato un momento emozionante, che non può non aver rafforzato e migliorato l’atmosfera della celebrazione, seguita dall’invocazione di tutti i santi, il momento più importante della giornata, dove, sdraiandosi, Antonio ha domandato l’aiuto del Cielo per proseguire il suo cammino.

Alle litanie ha fatto seguito la consegna della croce del Buon Pastore, che ogni salesiano “perpetuo” riceve come simbolo dell’Amore a cui è chiamato a conformarsi nella sua vita, quello del Pastore che ama e conosce il suo gregge.

Ora Antonio ha una grande responsabilità e un grande compito, quello di testimoniare la Fede nel Dio che lo ha fatto Suo per sempre, per trasmettere ai giovani, proprio come don Bosco, la gioia dell’essere una sola famiglia. Quello che ha pronunciato non è un “Sì” qualunque, ma il “Sì” più importante della sua vita, l’unico che conti, il sì di ogni giorno! E noi siamo stati tanto felici di esser lì con lui!

Buon cammino Antonio!!!!

Dalle Costituzioni dei Salesiani di don Bosco

Art. 62 – Segno particolare della presenza di Dio

La pratica dei consigli, vissuta nello spirito delle beatitudini, rende più convincente il nostro annuncio del Vangelo.

In un mondo tentato dall’ateismo e dall’idolatria del piacere, del possesso e del potere, il nostro modo di vivere testimonia, specialmente ai giovani, che Dio esiste e il suo amore può colmare una vita; e che il bisogno di amare, la spinta a possedere e la libertà di decidere della propria esistenza acquistano il loro senso supremo in Cristo salvatore.

Professione Religiosa Perpetua di Antonio Carriero S.D.B.

 I Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania, uniti alla famiglia, annunciano con gioia la Professione Religiosa Perpetua di Antonio Carriero presso l’Istituto San Lorenzo di Novara il 7 ottobre 2020, alle ore 9.30.

La Celebrazione sarà presieduta dall’Ispettore don Leonardo Mancini.

Le Comunità salesiane accompagnino Antonio con la preghiera.

Salesiani Novara: 40 anni di missione in Papua Nuova Guinea – Don Valeriano Barbero

Domenica scorsa, 14 giugno 2020, la Comunità Salesiana di Novara ha avuto il piacere di festeggiare i 40 anni di missione in Papua Nuova Guinea di don Valeriano Barbero. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

Un pranzo eccezionale, quello di domenica scorsa nella comunità di Novara: mentre la stampa salesiana riportava la notizia dei 40 anni dalla fondazione della presenza salesiana in Papua Nuova Guinea (InfoANS), alla tavola dei confratelli la storia si viveva in diretta!

Don Valeriano Barbero, festeggiato per l’occasione, fu proprio fra i primi salesiani a metter piede sulla grande isola a nord dell’Australia: non per una visita, ma per rimanere!

40 anni fa, il 12 giugno 1980 si celebrava nelle Filippine la festa nazionale: alla mezzanotte, 3 salesiani partivano in direzione sud, verso Papua Nuova Guinea (erano D. Valeriano, D. Fernandez Rolando – filippino – e Giuseppe Kramar, jugoslavo), precisamente alla volta di Port Moresby, la capitale.

Accompagnati dall’ispettore delle Filippine, don Josè Carbonell, trovano ad attenderli il segretario del nunzio, che li portò in nunziatura per la colazione: era già quasi l’alba del 13 giugno (festa del Sacro Cuore), quando D. Barbero e Kramar vanno a dormire a Kerema, ricevuti dall’arcivescovo Patrick Copas.

I pionieri del 1980

 

Alla sera del 14, raggiunti dagli altri due, attraversano la baia di Kerema per arrivare in jeep ad Araimiri, dove il vescovo locale aveva aperto la St. Peter’s extension school (nome inventato per l’occasione, trattandosi di un nuovo tipo di scuola) per accogliere la dispersione scolastica. Mancava tutto… ed anche allora l’opera salesiana è iniziata con un’Ave Maria (era il giorno del cuore immacolato di Maria, gli indizi si sprecano!)

Da allora, in Papua sono sorte nell’ordine: una scuola professionale a Port Moresby con don Giuseppe Savina (piemontese di Acqui), poi un’altra a Rabaul, una a Kundiawa (fra le montagne) e un’altra a Vanimo (al confine tra Papua e il territorio indonesiano che occupa la parte occidentale dell’isola). 

Tutte scuole per ragazzi più o meno giovani che non potevano altrimenti accedere all’istruzione.

Akapiru

Direttore ad Araimiri, Delegato ed economo a Port Moresby, dopo aver ricoperto ogni tipo di incarico formalizzato o meno, anche nelle diocesi … dopo 40 anni si trova a Rabaul come confessore ed economo della scuola, della quale sta tentando di costruire il dormitorio dei ragazzi.

Originario di Bellinzago (No), negli ultimi mesi è a Novara per alcune visite mediche, ma il cuore non si è mai mosso dalla terra papuana e dalla sua gente.

A don Valeriano abbiamo chiesto un paio di cose…

Il momento più bello di questi 40 anni in Papua? Quando, dopo i primi 9 anni ad Araimiri, Valeriano dà vita ad una scuola elementare a Lariau come estensione della missione di Araimiri: 5 anni vissuti praticamente da solo, viaggiando in barca o a piedi e in bici tra i villaggi.

Cosa impara un missionario? Che il fare può essere di tante persone, ma toccare il cuore è solo di chi ha il coraggio e il tempo di stare con la gente. Nell’andare a consolare una persona in lutto in un villaggio, questa gli dice “Non venire con il tuo crocifisso, vieni tu di persona, lasciami sentire l’odore della tua presenza, la tua vicinanza… allora poi parleremo anche del tuo crocifisso”.

Grazie don Valeriano per la tua storia, perché non è solo memoria ma ancora desiderio di futuro!

I festeggiamenti di Don Valeriano Barbero – Domenica 14 giugno 2020

“E… adesso vivi!”: disponibile online il sussidio di preghiera della Diocesi di Novara

Per il mese di giugno 2020, l’Ufficio per la pastorale giovanile della Diocesi di Novara offre la possibilità di leggere gratuitamente il sussidio per la preghiera quotidiana per l’estate “E… adesso vivi!”.

Il sussidio, curato dall’Ufficio per la Pastorale giovanile della diocesi ed edito dalla Stampa diocesana novarese, offre ogni giorno la lettura del Vangelo, una meditazione, una preghiera e spunti per la riflessione, da fare da soli o in famiglia.

Il sussidio continuerà ad essere proposto in formato PDF e scaricabile gratuitamente anche nei prossimi mesi estivi, fino a settembre.

Il libretto può essere scaricato gratuitamente da questo link:
Giugno2020_libretto di preghiera

Tutte le informazioni sul sussidio di preghiera si possono trovare nella pagina dedicata del sito.

Chi fosse interessato ad ordinare il sussidio per la preghiera o ad avere maggiori informazioni, può scrivere a giovani@diocesinovara.it

#ESTATESALESIANI – Centro Estivo San Lorenzo di Novara

Tutto pronto al Centro Estivo del San Lorenzo “Estatesalesiani” che ripartirà il 15 giugno con tante iniziative e proposte.

L’offerta prevede un Centro Estivo on-line per restare connessi tutta l’estate e un Centro Estivo in presenza per vivere alcune entusiasmanti settimane con i propri compagni, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza per prevenire il contagio del Covid-19.

Dal 15 giugno:

– Al mattino appuntamento live da estatesalesiani.
– Al pomeriggio in videochiamata: laboratori, gioco, divertimento, preghiera.
– Salesiani’s Got Talent in diretta dal Teatro Don Bosco (partecipa anche tu!).
– Kit con innumerevoli gadget che ti sarà recapitato a casa dal nostro Kitman.

Scopri ESTAPLAY, tutte le informazioni utili e le modalità di iscrizione su www.estatesalesiani.it

Salesiani Novara: la prima puntata del Telefilm “Dr. Frankhouse” su La Stampa

Il quotidiano La Stampa di oggi, mercoledì 27 maggio, nella sezione di Novara, dedica un articolo all’iniziativa lanciata dall’Istituto Salesiano San Lorenzo di Novara con il telefilm “Dr. Frankhouse“. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato.

I professori dell’istituto salesiano San Lorenzo si improvvisano attori e danno vita al telefilm “Dr. Frankhouse”

Per mantenere un legame con i loro studenti, a casa dai primi di marzo, l’istituto Salesiano San Lorenzo di Novara ha realizzato un simpatico telefilm ad uso interno, con i personaggi interpretati dagli stessi professori, direttore, preside. Ed ecco che ogni venerdì i ragazzi si sono ritrovati davanti al pc per seguire le puntate del “Dottor Frankhouse”.
(Video Paolo Migliavacca)

Salesiani Novara: “non rompere le scatole, distribuiscile”

In questi ultimi giorni di quarantena, gli studenti del quinto anno e gli ex allievi del liceo San Lorenzo di Novara hanno avuto l’occasione di contribuire al lavoro svolto dalla Caritas diocesana di Novara per la distribuzione di generi alimentari e pacchi spesa a quanti ne hanno bisogno. Si riporta di seguito l’articolo oggi pubblicato sul sito dell’opera.

Indubbiamente, due mesi di clausura forzata avranno messo sulla bocca di tanti l’espressione di essersi “rotti le scatole”! Ebbene, in queste stesse settimane c’è chi ha lavorato senza sosta per riempirle, chiuderle e distribuirle… perché c’è tanta fame non solo di cibo, ma anche di relazioni buone!

Mentre la quarantena è ormai giunta al giro di boa, superandolo e diventando ormai un’ottantena e più, là dove la superficie delle cose sembra sempre immobile, molto si smove nel profondo: fra le tante iniziative, ne segnaliamo oggi una, che ha coinvolto ragazzi di quinta ed ex allievi del liceo.

Sul territorio della città di Novara, da tempo la Caritas diocesana è attiva con tante iniziative a sostegno delle situazioni più difficili: come tutti possono poi immaginare, il lockdown ha ampiamente allargato il bacino delle persone coinvolte dal disagio e così si è reso necessario qualche lavoro “straordinario” (è proprio il caso di dirlo).

Attualmente, don Giorgio Borroni (Caritas diocesana https://emergenza.caritasdiocesinovara.it/) sta coordinando un lavoro che, dal punto di vista degli aiuti alimentari (altre iniziative sono per il momento bloccate), si muove su tre livelli:

  • Servizio di consegna a domicilio di pacchi-spesa per persone/famiglie in “nuova emergenza”, non ancora conosciute dai servizi sociali ed incappate nella difficoltà dell’arrivare a fine mese. In alcuni giorni della settimana, volontari della Caritas e giovani consegnano a 5 nuove famiglie – segnalate dal Comune – una scatola con una fornitura base;
  • Servizio di consegna di scatoloni di generi alimentari (pagati dal comune oppure offerti dalla Coop) nei centri di ascolto Caritas più strutturati: si tratta di almeno 3 turnate, fra maggio e giugno, di circa 1500 pacchi ciascuna;
  • Il terzo servizio è infine la distribuzione di pacchi viveri donati da aziende e altre mense, a loro volta consegnati alle comunità per minori, comunità di accoglienza, altri servizi sul territorio.

Si tratta di una voluminosa iniziativa che, oltre a mostrare la generosità di tanti benefattori (istituzionali e non) e tantissimi volontari permanenti, permette ai giovani volontari “temporanei” di rendersi conto di una rete di solidarietà che corre spesso molto vicino ai luoghi della movida frequentati per altri motivi, oppure in località della città che non sono affatto frequentate. Mettersi a servizio fa sempre toccare con mano che la solidarietà è prima di tutto un bene per chi la pratica, perché dare una mano è il primo modo per non ripiegarsi su sé stessi, sulle proprie fatiche e sui propri problemi.

Il nostro grazie va soprattutto a don Giorgio Borroni, che ci permette di essere coinvolti in questo mare di bene che raggiunge tante situazioni altrimenti “invisibili”, e ai ragazzi stessi, che prontamente hanno fatto spazio ad un particolare “esame di maturità”!