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Italia – Ricognizione del Venerabile Andrea Beltrami, SDB

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Omegna) – In data 17 maggio 2022 ha avuto luogo ad Omegna, Provincia di Verbano-Cusio-Ossola, la ricognizione canonica dei resti mortali del Venerabile Andrea Beltrami, salesiano sacerdote (1870-1897). Su richiesta del Postulatore della Congregazione Salesiana, don Pierluigi Cameroni, e dopo aver ottenuto il nulla osta della Congregazione delle Cause dei Santi, il Vescovo di Novara, Mons. Franco Giulio Brambilla, ha delegato il Rev.do Fabrizio Poloni a presiedere alle operazioni richieste, coadiuvato dagli altri membri del Tribunale: don Andrea Primatesta, promotore di Giustizia; don Luca Longo, Notaio; dott. Antonio De Consoli, perito medico. Il lavoro di trattamento conservativo è stato affidato al Sig. Luciano Griggio, diacono, esperto in tale campo.

A distanza di oltre un secolo dalla traslazione e tumulazione del Venerabile dal cimitero cittadino alla Collegiata di Sant’Ambrogio ad Omegna, si è resa necessaria tale operazione in vista del trattamento conservativo dei resti mortali e a seguito del movimento di preghiera e di interesse che in questi anni accompagna la figura e la testimonianza del giovane prete salesiano, omegnese di nascita, grazie all’azione pastorale del parroco don Gianmario Lanfranchini e del gruppo di preghiera che si è costituito per promuovere la Causa di Beatificazione dell’illustre omegnese.

I resti mortali del Venerabile Andrea Beltrami, che non possono godere di alcun culto pubblico, né di quei privilegi che sono riservati soltanto al corpo di chi è stato beatificato o canonizzato, al termine del processo conservativo verranno nuovamente collocati in una nuova urna nello stesso luogo dove erano nella chiesa parrocchiale.

Alcuni segni hanno accompagnato la ricognizione: il fatto che sia avvenuta nel Battistero di san Giovanni dove si conserva il fonte battesimale in cui Andrea Beltrami nacque alla vita dei figli di Dio, il 25 giugno 1870, il giorno seguente alla sua nascita, ricorda come ogni cammino di santità è la maturazione della grazia battesimale. Inoltre, l’aver trovato sulla cassa alcuni segni che richiamano la passione di Cristo: il crocifisso, il volto del Cristo coronato di spine, ricordano come l’esperienza del dolore e della malattia che segnarono la vita del giovane Beltrami siano fonte di maturazione e di santificazione. Infine, forma insolita, l’aver trovato sulla copertura della cassa del Venerabile oltre alla sua fotografia, quella dei genitori e di altri parenti, esprime la profonda comunione famigliare.

La testimonianza di don Andrea Beltrami è paradigmatica di tutto un filone della santità salesiana che, inizia con lui, con il Beato Augusto Czartoryski e il Beato Luigi Variara. Egli è l’apripista della dimensione vittimale-oblativa del carisma salesiano: “La missione che Dio mi affida è di pregare e di soffrire”, diceva. “Né guarire, né morire, ma vivere per soffrire”, fu il suo motto. Esattissimo nell’osservanza della Regola, ebbe un’apertura filiale con i superiori e un amore ardentissimo a Don Bosco e alla Congregazione. Il suo letto diventerà altare e cattedra, in cui immolarsi insieme a Gesù e da cui insegnare come si ama, come si offre e come si soffre. La sua cameretta diventa tutto il suo mondo, da cui scrive e in cui celebra la sua Messa: “Mi offro vittima con Lui, per la santificazione dei sacerdoti, per gli uomini del mondo intero”.

 

Il 150° della nascita del Venerabile don Andrea Beltrami

Ricorre quest’anno il 150° della nascita del Venerabile Salesiano don Andrea Beltrami (Omegna, 24 giugno 1870 – Torino, 30 dicembre 1897), del quale è in corso il processo di beatificazione. Si riporta di seguito l’articolo oggi pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS in merito alla ricorrenza e il video-messaggio del Rettor Maggiore con il quale ha espresso un vivo ringraziamento alla comunità cristiana e civile di Omegna.

Omegna celebra il 150°della nascita del Venerabile don Andrea Beltrami, SDB

La città di Omegna, in Piemonte, ricorda quest’anno i 150 anni dalla nascita di don Andrea Beltrami, SDB, del quale è in corso il processo di beatificazione. Nato a Omegna il 24 giugno 1870, fu uno dei primi seguaci di Don Bosco. Era una figura carismatica tanto da affascinare anche don Bosco, che ebbe a dire: “Di Beltrami ce n’è uno solo”. Morì giovanissimo: il 30 dicembre 1897, a 27 anni. Tempo dopo, a testimonianza del legame con la sua città, le spoglie furono portate nella parrocchiale di Omegna, dove sono custodite con affetto e venerazione. Nel 1966 è stato proclamato Venerabile da Papa Paolo VI.

Grazie al parroco don Gianmario Lanfranchini si è costituto un gruppo di preghiera e sono state promosse diverse iniziative per far conoscere don Beltrami e diffonderne la devozione.

Il 24 giugno nella collegiata di Omegna don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, ha tenuto una conferenza in cui ha presentato “La dimensione oblativa del carisma salesiano”, che trova in don Beltrami il “precursore” di una lunga schiera di uomini e donne che con la loro testimonianza hanno espresso la radice profonda del “Da mihi animas”, manifestata con le esigenze radicali del “cetera tolle”.

Guardando a Cristo Crocifisso e imitando Don Bosco nel cammino del pergolato di rose, diversi membri della Famiglia Salesiana, infatti, sono giunti a “desiderare” la croce e a raccoglierne gaudio interiore. La morte in giovane età, la povertà e l’umiltà, l’esperienza della malattia, la spiritualità offertoriale e vittimale, la partecipazione alla Passione di Cristo e la centralità dell’Eucaristia sono tratti particolarmente profondi, che ricordano la fecondità della sofferenza vissuta nella luce del mistero pasquale.

Nella solenne celebrazione eucaristica, che ha visto la corale partecipazione della comunità cristiana e civile in tutte le sue realtà religiose, civili, politiche e militari, don Cameroni ha sviluppato il parallelo tra la nascita di Giovanni Battista, come evento di grazia nella storia della salvezza che esalta la dignità di ogni vita, e la nascita di don Beltrami, che nella sua breve esistenza “ha vissuto nel giardino salesiano recintato che Don Bosco aveva piantato e irrigato, e dove sbocciavano molti fiori profumati per virtù e santità”.

“Il giovane Andrea – ha continuato don Cameroni – non nascose i talenti del suo padrone, ma con gioia, come un gigante che percorre la corsa della sua perfezione, in breve tempo ha compiuto grandi cose. Don Bosco ‘guardandolo con amore’, disse del giovane Beltrami: ‘uno e unico tra tutti è il Beltrami’, quasi profetizzando la missione singolare che il giovane salesiano sarebbe stato chiamato a compiere come pietra fondante dell’edificio salesiano che andava crescendo. Lo sguardo di Don Bosco è qualcosa che generò il giovane Andrea non solo alla vita salesiana, ma ad una modalità tipica con cui il giovane salesiano seguirà il Padre dei Giovani nel cammino del pergolato di rose”.

Anche il Rettor Maggiore ha voluto sottolineare questa ricorrenza inviando un video messaggio con il quale ha espresso un vivo ringraziamento alla comunità cristiana e civile di Omegna perché da sempre ha conservato la memoria viva di don Andrea Beltrami come concittadino illustre e come autentico discepolo di Gesù, alla sequela del Maestro, sulla via della Croce vissuta con amore.