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Primo incontro formativo del progetto A.U.D.E

Il 3 settembre si è svolto il primo showcase formativo del progetto A.U.D.EAtelier Urbani Digitali Educativi, promosso dalla Città di Torino in collaborazione con la Fondazione per la Scuola e AGS per il Territorio, grazie al contributo del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’evento, dal titolo Make&Learn: Esperienze innovative ed inclusive di Maker Education e Robotica Educativa, ha segnato l’avvio ufficiale delle attività formative del programma.

La mattinata del 3 settembre è stata arricchita dagli interventi di numerosi speaker. Tra questi:

  • Giulia Guglielmini, Presidente della Fondazione per la Scuola, ha evidenziato l’impegno della Fondazione nella formazione continua per migliorare il futuro di ogni studente;
  • Claudio Sciaraffa, Dirigente della Divisione Servizi Educativi della Città di Torino;
  • Valentina Bellis, Direttrice dell’Ufficio Progettazione e Sviluppo della Pastorale Giovanile;
  • Manuele Manco, Project Manager della Pastorale Giovanile;
  • Fabio Sandrolini, rappresentante dell’Associazione ASVAPP;
  • Daniele Barca, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo 3 di Modena;
  • Francesco Bombardi, architetto esperto nella progettazione di ambienti di apprendimento innovativi;
  • Luciano Sciascia, Program Manager della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo;
  • Valentina Sacchetto, Coordinatrice educativa del progetto.

L’incontro ha inoltre permesso di presentare il team di educatori e facilitatori digitali del progetto.

Nel pomeriggio del 3 settembre e durante la giornata del 4 settembre, i partecipanti iscritti hanno avuto l’opportunità di visitare gli spazi dei tre Atelier e prendere parte a un workshop formativo guidato dall’architetto Francesco Bombardi e dagli operatori degli Atelier.

La presentazione ufficiale del progetto è prevista per il 27 settembre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oratorio Salesiano Michele Rua: 2 giorni della cultura e dello sport

Continuano le proposte e le iniziative che accompagnano i festeggiamenti per i 100 anni dell’Oratorio Salesiano Michele Rua. In linea con il periodo estivo, il 24 e 25 giugno si terranno i “2 giorni della cultura e dello sport“, ambiti in cui il Michele Rua ha speso da sempre energie, talenti, competenza e iniziativa. Due giorni (più un terzo di “preparazione”) pieni di appuntamenti, proposte e iniziative per ogni età.

Dal cinema all’aperto ai tornei, dai saggi alle prove di abilità, dai filmati e foto alla musica dal vivo, tutti potranno trovare uno spazio in cui mettersi letteralmente in gioco.

Il programma dell’evento prevede:

Mercoledì 22 giugno

  • Ore 14.30-17.30 tornei sportivi (basket, calcio, volley, calcetto e ping pong per ogni età)
  • Ore 15.00-16.30 skate exibition (saggio settore pattinaggio)
  • Ore 21.30 Arena Estiva proiezione del film “Ghiaccio”

Venerdì 24 giugno

  • Ore 14.00-16.00 Olimpiadi (attività organizzata all’interno del palinsesto Estate Ragazzi)
  • Ore 14.00-18.00 Musical-Lab (improvvisati musicista per un giorno)
  • Ore 15.00-16.30 Colora lo sport (laboratorio artistico e creativo per infanzia e primi anni elementari)
  • Ore 15.00-17.00 e 17.30-19.00 Giochi senza frontiere (per allievi e genitori della scuola dell’infanzia M.Margherita)
  • Ore 16.30-17.30 Jukebox (saggio settore danza)
  • Ore 16.30-17.30 e 17-30-18.30 Guinness World Record (scegli una prova e supera te stesso battendo un record)
  • Ore 16.30-18.30 Musical-Lab 2 (saggio corsi di musica)
  • Ore 16.30-18.00 I quadri di Millo (teatro + bike tour)
  • Ore 17.30-20.00 tornei sportivi (basket, calcio e volley dalla III media in poi, anche adulti)

Sabato 25 giugno

  • Ore 10.30-12.00 Open Sport (lezioni aperte di basket, calcio, volley dalla prima elementare)
  • Ore 10.30-11.30 e 11.30-12.30 Open Sport (lezioni aperte di pilates dalla V superiore in su)
  • Ore 10.30-12.00 I quadri di Millo (teatro + bike tour)
  • Ore 18.00-19.00 spazio agli atleti di ieri
  • Ore 18.30-20.00 premiazioni
  • Ore 21.30 Arena Estiva proiezione del film “Regine del Campo”

Durante tutta la manifestazione sarà allestita la mostra fotografica sui cento anni di sport e cultura al Michele Rua, angolo multimediale sui valori e l’educazione allo sport.

Per aiutare l’organizzazione della manifestazione, è consigliata la prenotazione della propria presenza a questo link: clicca qui.

Sarà comunque possibile iscriversi alle attività gratuite fino a quindici minuti prima dell’inizio delle stesse.

Oratorio Salesiano Michele Rua: imperdibile evento “Barriera Stories”

Giovedì 28 aprile alle ore 21 il Teatro Monterosa ospiterà un importante evento per il territorio, con la presentazione del volume che raccoglie le storie della Barriera di Milano, molte delle quali nascono e trovano luce proprio dentro i cortili del Rua, in mezzo a quei ragazzi e a quelle ragazze oggi madri e padri di famiglia. Alla luce di alcune immagini in bianco e nero, riscopriremo i colori vivi – oggi più che mai – di una realtà cittadina in cui molti si riscopriranno e si rivedranno. L’evento è gratuito ed è un’occasione veramente unica di creare quella comunità che rende vero il nostro essere qui ed ora. Di seguito la notizia pubblicata dal sito dell’Oratorio Salesiano Michele Rua.

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Entrano nel vivo le iniziative che faranno da corollario al centenario dell’Opera!
Il nostro Teatro Monterosa si inserisce nell’ampio solco della cultura con una proposta (GIOVEDI’ 28 APRILE ORE 21, ingresso libero) che ancora una volta ricorda quanto il “Michele Rua” sia radicato nel territorio e sia sostenitore di quella Chiesa in uscita che rende più vera la testimonianza e il messaggio di cui è portatrice.

A poca distanza dall’evento internazionale del Salone del Libro, il Teatro Monterosa ospiterà un importante evento per il territorio, con la presentazione del volume che raccoglie le storie della Barriera di Milano, molte delle quali nascono e trovano luce proprio dentro i cortili del Rua, in mezzo a quei ragazzi e a quelle ragazze oggi madri e padri di famiglia. Alla luce di alcune immagini in bianco e nero, riscopriremo i colori vivi – oggi più che mai – di una realtà cittadina in cui molti si riscopriranno e si rivedranno.

L’evento è gratuito ed è un’occasione veramente unica di creare quella comunità che rende vero il nostro essere qui ed ora! Vi aspettiamo e vi chiediamo fin da subito di divulgare la notizia e la possibilità, nell’attesa – chissà – di pubblicare le tante storie che molti hanno già scritto e che stanno arrivando!!!

L’oratorio del Michele Rua festeggia un secolo di vita in mezzo ai giovani – Corriere Torino

1922 – 2022: l’oratorio salesiano di Barriera di Milano festeggia un secolo di vita in mezzo ai giovani. Sono ormai trascorsi 100 anni da quando don Lunati aprì le porte dell’oratorio salesiano Michele Rua, un luogo di culto e gioco che accoglieva numerosi bambini, figli delle tante migrazioni che hanno colorato il volto del quartiere.
Di seguito l’articolo pubblicato su Corriere della sera – Sezione Corriere Torino, a cura di Paolo Coccorese.

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Torino, il Michele Rua compie 100 anni

L’oratorio salesiano di Barriera di Milano festeggia un secolo di vita in mezzo ai giovani

Oggi sul campo sintetico rincorrono il pallone bambini e bambine di trenta nazionalità diverse. All’oratorio salesiano Michele Rua le differenze hanno sempre fatto parte del gioco fin dalla sua fondazione, 100 anni fa. Un secolo trascorso in mezzo ai giovani di Barriera di Milano. Tra i figli delle tante migrazioni che hanno colorato il volto del quartiere senza modificarne il dna. Dal 1922 in poi, tra gli immigrati veneti, toscani, poi quelli pugliesi di Cerignola o Corato, fino agli albanesi, romeni e marocchini. Fanno parte anche loro della comunità del Michele Rua che quest’anno festeggia l’anniversario della fondazione.

La storia del Michele Rua è quella del quartiere. Anche dal punto di vista urbanistico. Il «Ricreatorio Mamma Margherita Bosco» nasce nel 1917. L’impresario Luigi Grassi mette a disposizione di don Lunati un capannone in via Candia 9. A seconda della necessità, la baracca si trasforma in sala giochi, cappella, spazio musicale. Finché il costruttore non decide di abbatterla per erigere nuovi alloggi. I salesiani sono costretti a spostarsi. A finanziare la fondazione del Michele Rua di oggi sono i più importanti imprenditori dell’epoca. Il 19 giugno 1921 il cardinale Richelmy benedice la prima pietra. Via Paisiello non è quella di oggi. Non ci sono altri palazzi. Intitolata all’erede di don Bosco, nasce letteralmente una parrocchia di frontiera. Ancora oggi lo è, immersa nelle difficoltà e nei sogni di riscatto del quartiere. Ne è convinto anche Dario Licari, 47 anni, diventato educatore dell’oratorio in cui è cresciuto. «La missione è rimasta la stessa delle origini. Don Bosco diceva: “Voglio creare buoni cristiani e onesti cittadini” perché credeva in una comunità che fosse non solo religiosa, ma anche educativa». Certo, non è stato facile.
Venticinque anni fa, i salesiani, prevedendo il presente, aprirono le porte dell’oratorio agli educatori professionali. La crisi delle vocazioni e l’età del disimpegno hanno obbligato molte parrocchie a rinunciare all’accoglienza dei più giovani. Non in via Paisiello, dove il doposcuola, complice la dad degli ultimi due anni, è sempre più partecipato e necessario. Il cinemateatro (di seconda visione), il Monterosa con la sua insegna a bandiera, continua a proporre spettacoli per tutte le tasche. In tanti anni, il Michele Rua non ha rinunciato neanche allo sport. «Il campetto di via Boito è stato calcato da migliaia di ragazzi. Da qui è passato il rapinatore Cavallero, professori universitari e anche calciatori», ricorda Beppe Beraudo, lo storico di Barriera. Sono tantissimi. Per esempio, Cesare Valinasso, il portiere juventino degli anni Trenta, Antonio Maggioni, Claudio Garella (numero 1 del Napoli di Maradona), Domenico Maggiora. Era un giovane del Michele Rua anche Raf Vallone che al calcio preferì il cinema. Il futuro pone nuove sfide. «Tre, in particolare. Il sostegno alle famiglie, quella culturale e quella dell’inserimento lavorativo», spiega don Stefano Mondin, il direttore del Michele Rua.

In via Paisiello è stato inaugurato un maker lab, un laboratorio di sartoria digitale con stampante 3D. Arrendersi è vietato. Come nel 1932 quando i fascisti misero i sigilli al primo circolo. I giovani di allora non si lasciarono intimorire e, saltando il muretto, continuarono le loro attività. Il loro motto era «W Don Bosco, W l’Italia».

“From Michele Rua to Colle Don Bosco” – camminata organizzata dall’oratorio

L’Oratorio Salesiano Michele Rua organizza una camminata verso Colle Don Bosco sabato 23 ottobre 2021. Di seguito le principali informazioni riportate sul sito dell’opera.

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PROGRAMMA 

  • Ore 7:30 Partenza dall’Oratorio
  • Ore 12:00 Pranzo all’Oratorio di Chieri
  • Ore 14:30 Passaggio da Riva presso Chieri
  • Ore 16:00 Passaggio per Frazione Crivelle nei pressi della Croce
  • Ore 17:00 Arrivo a Colle Don Bosco e S. Messa

Dopo lo spumeggiante inizio del nuovo anno pastorale, per smaltire l’eccesso di polenta e spezzatino (!), come già negli anni precedenti l’oratorio organizza una camminata verso il “Colle”, lungo il sentiero che anche don Bosco percorreva per raggiungere i Becchi di Castelnuovo.

Tutti i dettagli del programma li puoi trovare QUI.

Non te la senti di camminare per 37 chilometri? Non ti preoccupare! puoi aggregarti in tre punti di ritrovo differenti: Chieri, Riva presso Chieri, Frazione Crivelle.

Se desideri partecipare, puoi contattare Giorgio o Gianluca, entro il 20 ottobre. Ricordati di indicare da dove intendi partire, e se sei autonomo per il ritorno o hai bisogno di un passaggio.

Allora che fai? Non vieni?

Progetto “Verso l’alt(r)o” – Oratorio Michele Rua

L’Oratorio Salesiano Michele Rua propone un progetto innovativo dal titolo “Verso l’alt(r)o“, ovvero un centro estivo con attività di avvicinamento alla montagna. Le iscrizioni iniziano il 5 luglio. Di seguito tutti i dettagli e la notizia pubblicata sul sito del Michele Rua.

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Altre informazioni su “Verso l’alt(r)o“.

COS’È?

È’ una proposta di CENTRO ESTIVO con ATTIVITÀ di AVVICINAMENTO ALLA MONTAGNA:

  • Escursioni in ambiente
  • Arrampicata su roccia
  • Arrampicata in palestra

Per ragazzi dalla 4° elementare alla 3° media

QUANDO?

Per 3 settimane:

  • Dal 23 al 27/08
  • Dal 30/08 al 3/09
  • Dal 6 al 10/09

Dal LUNEDÍ’ al VENERDÍ’ Dalle h 8.00 alle h 16.30

Le TARIFFE

  • ISEE Da 0 a 10.000€:
    • 1 SETTIMANA: 25€
    • 3 SETTIMANE: 60 €
  • ISEE Da 10.000 a 26.000€:
    • 1 SETTIMANA: 45€
    • 3 SETTIMANE: 120 €
  • ISEE Oltre 26.000 €:
    • 1 SETTIMANA: 60€
    • 3 SETTIMANE: 150 €

Per ISCRIVERSI:

È possibile iscriversi presso la segreteria di Estate Ragazzi dell’Oratorio Salesiano Michele Rua

Via Giovanni Paisiello 37/b:

  • Dal 5/07 al 30/07
  • Lunedì e Mercoledì
  • Dalle h 8.oo alle h 9.00 o dalle 16.00 alle h 18.00.

Oratorio Michele Rua: AMICO CLICK! Sportello informatico

AMICO CLICK! Lo sportello informatico che mancava all’Oratorio Michele Rua. Di seguito la notizia pubblicata sul sito dell’opera.

Amici del Michele Rua, segnatevi questo numero: 327 24 86 437
e se non bastasse, scaricate il volantino (fronte) (retro)
Tra pochi giorni nascerà dalla felice intuizione di alcuni giovani lo sportello “Amico Click!

Di cosa si tratta? molto semplice!

Amico click! è lo strumento attraverso il quale alcuni giovani, che abitualmente e con competenza, per studio o lavoro, utilizzano le potenzialità di computer e rete internet, mettono a disposizione le proprie conoscenze a favore di chi fa qualche fatica ad utilizzare gli strumenti informatici e le tante opportunità che gli stessi possono offrire.
Questi mesi ci hanno dimostrato come una buona padronanza della tecnologia non sostituisce la presenza, ma riduce di molto le distanze e riesce comunque a risolvere alcuni problemi: dunque, perchè non imparare a sfruttarla al meglio?

In questa prima fase, che è anche fase di rodaggio, Amico click! si dedicherà esclusivamente al supporto necessario per le iscrizioni al prossimo anno scolastico 2021/2022. Fin da subito è però pronto ad accogliere proposte e richieste per diventare uno strumento di informazione e di formazione.

Come fare per accedere? fissa un appuntamento usando il numero indicato sopra, chiamando il lunedì o il venerdì (orario 15-17) oppure il sabato (orario 10-12) a partire da lunedì 4 gennaio.

Aspettiamo le vostre chiamate!

Oratorio Michele Rua: auguri di Natale 2020

Gli auguri di Natale dell’Oratorio Michele Rua da parte del Direttore don Mauro Zanini e da don Gianfranco, parroco.

Davvero la Provvidenza tanto cara a don Bosco continua ad operare!

Mentre ancora viviamo stretti tra le norme che il “distanziamento sociale” ci impone, la proposta pastorale dell’anno ci invita, quasi per assurdo, ad operare “nel cuore del mondo”. Come può essere possibile fare qualcosa in un mondo che è per buona parte paralizzato, dove i venti di crisi sociale ed economica sono notizia quotidiana?

Eppure è possibile! Abbiamo avuto davanti agli occhi esempi concreti di chi ha dedicato tutto se stesso per essere prossimo a chi era in difficoltà; quotidianamente sentiamo il bene che molti volontari di ogni età e luogo stanno mettendo in atto e portano avanti. Centinaia di iniziative, le più diverse, sono state attivate e ancora si attivano… Ma la più bella iniziativa, quella che va al “nocciolo della questione”, è quella che passa tra le righe, ma si fa sempre più sentire: operare “nel cuore del mondo” vuol dire rifarsi all’essenziale, a ciò che davvero conta e che fa la differenza, ci chiama a recuperare gli affetti più veri, le emozioni più limpide, a non disperdere energie in tesori che non valgono, per concentrarci su ciò che scalda il nostro cuore.

Quell’umile grotta ci colpisce ancora una volta perché nella sua essenzialità chiama il nostro cuore a non disperdersi e a restare in contemplazione di ciò che ha davvero un significato profondo e unico. Noi siamo fatti di eterno, per questo il Natale vero, quello di Gesù, riesce ancora a pervadere il nostro animo. La speranza continua a costruire nuove vie per farci arrivare al cuore del mondo.

Don Mauro, Direttore

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Oggi per voi è nato il Salvatore!

Quante volte abbiamo sentite queste parole, anche se quest’anno davvero vogliono essere il migliore augurio.

Anche in questo periodo di pandemia con tutto quello che comporta, OGGI nasce il Salvatore, ma… solo dove trova posto, dove lo si accoglie.

E se c’è lui allora il Natale trova, anzi, ritrova la fiducia e la speranza, perché è proprio vero: Dio non si è dimenticato di noi!
Egli è venuto e viene anche OGGI; non fa notizia come ne ha fatta allora. Solo chi gli va incontro ritorna per un’altra via, con la gioia per affrontare le fatiche e le gioie di ogni giorno.

La nostra comunità si ritrova in questi giorni, con fatica, nel rispetto delle regole, per ricordare il Natale, quel Natale, e chiedere davvero che si rinnovi L’Oggi del Natale. Ne abbiamo bisogno tutti, dai più piccoli ai più grandi.

Il migliore “regalo” che possiamo chiedere è quello della SPERANZA, per tutti, ma soprattutto per chi è reduce dalle conseguenze di questo virus: fratelli e sorelle distanti nel momento finale della loro vita; famiglie che non hanno potuto dare l’ultimo saluto, altre che si sono impoverite; tutti noi che abbiamo modificato il nostro vivere, il nostro incontrarci. Abbiamo bisogno di speranza e di fiducia concreta, perché le distanze diventino vicinanza, aiuto, conforto e coraggio come fin da quel Primo Natale, in cui Lui si è presentato come l’Emmanuele, il Dio Con Noi, vicino a noi con le nostre gioie e i nostri limiti.

Allora OGGI è NATO PER NOI… vicino, dentro la nostra storia, in questo mondo tanto bisognoso di SPERANZA e di FIDUCIA.

Auguri di un Santo Natale a tutti!

Don Gianfranco, Parroco

Dall’oratorio salesiano Michele Rua parte «Omnia Torino»

Dall’oratorio salesiano Michele Rua parte “Omnia Torino“: un gruppo di professionisti under 30 che intende indagare sulle cause che spingono i giovani a lasciare il capoluogo piemontese per altre città italiane o per l’estero.

Si riporta di seguito l’articolo oggi pubblicato su La Voce e il Tempo a cura di Stefano Di Lullo.

Sei giovani studiano le grandi periferie (per svegliare la politica)

Barriera di Milano – Dall’oratorio salesiano Michele Rua parte una ricerca sui grandi problemi irrisolti. Ad avviarla «Omnia Torino», un gruppo di professionisti under 30 che intende indagare, in particolare, sulle cause che spingono i giovani a lasciare Torino

Una città senza giovani muore e non ha futuro. Una considerazione, suffragata dai dati del recente Rapporto Rota e dell’Istat, che ha portato sei giovani torinesi professionisti, tutti sotto i 30 anni, ad avviare «Omnia Torino», un gruppo che intende indagare in particolare sulle cause che spingono i giovani a lasciare il capoluogo piemontese per altre città italiane o per l’estero. Una ricerca che parte dai territori di periferia dove si annidano criticità e problematiche che, nonostante gli slogan delle istituzioni, rimangono irrisolte, dalla carenza di centri culturali e aggregativi, all’elevato tasso di disoccupazione giovanile che cresce proprio nelle periferie, al problema dei neet, i giovani che né studiano né lavorano.

Ed ecco il proposito di prendere in mano la propria città non attraverso una protesta sterile ma grazie ad un lavoro di ricerca e documentazione da cui formulare proposte concrete da presentare alla futura classe dirigente di Torino anche in vista delle elezioni comunali della prossima primavera.

Il lavoro è partito dal quartiere multietnico di Barriera di Milano ed in particolare dall’oratorio salesiano Michele Rua (via Paisiello 37) dove si concentrano progetti virtuosi che accompagnano a tutto campo i ragazzi fragili verso l’autonomia e allo stesso tempo vengono offerte occasioni di confronto per i giovani universitari e lavoratori nella propria vita accademica e professionale.

«L’idea di avviare il gruppo», sottolinea il fondatore, Alessandro Regge, 29 anni, consulente di progetto, «è nata durante i mesi del primo lockdown in cui abbiamo visto aumentare a dismisura le difficoltà per i giovani e, nonostante la crisi terribile che si profila per tutto il Paese, abbiamo voluto immaginare il futuro di Torino e della Città metropolitana e capire come poter azionare oggi una retromarcia rispetto alla decadenza attraverso dei metodi di ricerca in base alle nostre competenze».

In primo luogo i promotori di «Omnia Torino» propongono dei questionari ai propri coetanei:

«vogliamo cercare di capire», affermano, «qual è il sentiment dei giovani su un problema ormai annoso documentato dai diverse autorevoli indagini: la costante migrazione delle nuove generazioni dal capoluogo piemontese. Da queste analisi intendiamo mettere in evidenza criticità e soluzioni da proporre alle forze produttive e alle istituzioni cittadine che governeranno la città nei prossimi anni».

La ricerca, dopo interviste ai sacerdoti, agli educatori e ai giovani che frequentano l’oratorio Michele Rua, nelle prossime settimane, coinvolgerà scuole e associazioni di Barriera di Milano. Un’indagine che intende registrare la «voce» dei giovani dei quartieri torinesi di periferia, da nord a sud e da questa voce disegnare il futuro della città.

«Non ci piace utilizzare il termine ‘periferie’», evidenzia Regge, «perché allude ad una separazione da un centro non bene identificato ma è certo che in quelle zone si concentrano quelle emergenze da prendere di petto perché non c’è più il tempo di rimandare. E noi giovani non possiamo intravvedere la nostra città che amiamo senza un futuro possibile per le nuove generazioni».

In particolare il gruppo proverà a capire se e come la pandemia abbia inciso ulteriormente sul movimento di uscita dalla città ricercando le motivazioni profonde che stanno alla base del fenomeno.

L’emergenza sanitaria ha però sviluppato nuovi settori che certamente la città dovrà saper far fruttare a beneficio della comunità e, in particolare, dei giovani. Proprio sotto la Mole troverà sede l’Istituto italiano per l’Intelligenza artificiale, certamente una grande opportunità per le giovani generazioni a servizio del bene comune.

Il metodo di lavoro del gruppo di ricerca si sviluppa su sette aree: agroalimentare e benessere, cultura diffusa, innovazione sociale e imprese, mobilità sostenibile, Torino capitale verde, Torino in Europa, tutela e diritti.

«L’iniziativa», sottolinea don Mauro Zanini, salesiano, direttore dell’oratorio Michele Rua, «da una parte coglie appieno l’invito di don Bosco ad essere ‘buoni cristiani e onesti cittadini’ dall’altra interroga la comunità civile ed ecclesiale sulla necessità di ascoltare i giovani e renderli veramente protagonisti. Questi giovani, infatti, ascolteranno i loro coetanei e con un metodo di ricerca serio si porranno come massa critica per portare l’opinione della gioventù torinese agli attori del territorio. Volentieri abbiamo dato credito al loro progetto che ha scelto di partire dall’oratorio, la casa dei giovani».

Per informazioni sulle attività del gruppo: pagina Facebook «Omnia Torino» (dove a breve saranno pubblicati i primi risultati della ricerca) o mail omniatorino@gmail.com.

Oratorio Michele Rua: pellegrinaggio al Colle Don Bosco

L’Oratorio Michele Rua ha iniziato il cammino dell’anno pastorale con un pellegrinaggio alla volta del Colle Don Bosco. Di seguito l’articolo pubblicato il 17 ottobre scorso sul sito dell’opera, con la testimonianza della giornata a cura di Sara, Davide e Chiara Bellosta.

PELLEGRINI … AL COLLE

Che cos’è un passo? E’ il possibile di fronte al tutto.
(PADRE GIAN MARIA POLIDORO)

E’ con questo spirito che nella giornata di sabato 3 ottobre 2020, con un cammino lungo 38 km da Torino a Colle Don Bosco, la Comunità dell’oratorio Michele Rua ha deciso di iniziare il cammino dell’anno pastorale.

La strada è stata lunga, con fangose salite seguite da collinari discese nel chierese, lungo le quali, dopo una rigenerante sosta presso l’ospitale Oratorio San Luigi di Chieri, e passando per la casetta di San Domenico Savio, siamo giunti nelle amene Terre dei Santi, dalle quali si intravedeva la cupola della basilica superiore che diveniva sempre meno un miraggio.

Durante il cammino l’allegria dei canti e delle voci sono state al primo posto nonostante la fatica ogni tanto si facesse sentire. Intensi sono stati i momenti di confronto che i camminatori hanno avuto tra di loro, anche perché appartenenti a gruppi diversi che vivono la Casa del Michele Rua (gruppi di giovani dai primi anni delle superiori agli universitari, gruppo famiglie ed ed esperte guide – ”colonne”) .

Tutti però camminavamo con la certezza che Maria vegliasse su di noi come aveva fatto le tante volte che Don Bosco aveva percorso quella stessa strada per tornare da Valdocco ai Becchi. Provando anche a noi, come DB, a sognare in grande con e per la nostra Casa.

E poi… alla fine ci hanno raggiunto don Mauro e suor Sara con la merenda: cosa si può volere di più!!!

Sara, Davide e Chiara Bellosta