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Sabato 20 gennaio l’atteso open day di CNOS-FAP Vercelli – Prima Vercelli

Si riporta di seguito l’articolo apparso su Prima Vercelli.

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Lo storico istituto professionale offre corsi per Acconciatura, termoidraulica, meccanica industriale e auto officina

I precedenti Open Day del CNOS-FAP Vercelli hanno registrato la partecipazione di tantissime famiglie provenienti da tutta la provincia. Questo evento ha rappresentato un’opportunità straordinaria per condividere la nostra missione educativa e illustrare le varie opportunità offerte dalla scuola.

Ecco come lo staff della scuola professionale salesiana presenta l’evento:

Pochi posti ancora disponibili

Affrettatevi: alcuni corsi hanno quasi esaurito i posti disponibili per l’anno formativo 2024/25!

Sabato 20 gennaio dalle 9 alle 12,30 il personale del CNOS-FAP Vercelli, supportato dagli studenti ambasciatori, si renderà disponibile a rispondere a domande riguardanti le future opportunità occupazionali, l’orientamento e l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso l’accompagnamento dei nostri uffici che guidano gli studenti oltre il percorso di qualifica professionale.

Dai laboratori tecnologici alle aule specializzate, ogni ambiente verrà presentato per mostrare l’ampia gamma di opportunità didattiche offerte dai quattro percorsi formativi: meccanica industriale, acconciatura, meccanica auto e termoidraulica.

Per tutti i corsi, ad eccezione di termoidraulica, è possibile frequentare il 4° anno per conseguire il diploma professionale e proseguire verso il diploma di maturità.

Numerose famiglie hanno espresso apprezzamento per l’impegno del CNOS-FAP Vercelli nel fornire un ambiente educativo stimolante e inclusivo.

Ora, guardando al futuro, la scuola è pronta ad accogliere nuovi studenti e genitori nella sua comunità salesiana, desiderosa di condividere con loro il percorso di crescita e apprendimento che caratterizza la sua storia di oltre 170 anni.

Vi aspettiamo per l’ultimo evento a porte aperte la mattina di sabato 20 gennaio in Corso Randaccio 14.

 

 

Sabato 16 dicembre l’atteso open day di CNOS-FAP Vercelli – Prima Vercelli

Si riporta di seguito la notizia apparsa sul sito Prima Vercelli.

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Sabato 16 dicembre l’atteso open day di CNOS FAP Vercelli

Appuntamento importante per l’orientamento professionale dei ragazzi

Durante il primo Open Day del Centro Professionale CNOS-FAP Vercelli, numerose famiglie hanno talmente apprezzato l’offerta formativa della scuola di corso Giovanni Randaccio 14 da iscrivere subito i propri figli ai corsi per diventare futuri meccanici, meccatronici, barbieri, parrucchiere e idraulici.

Una dimostrazione di qualità nell’insegnamento che vale più di mille parole. A chi fosse dello stesso avviso conviene quindi organizzarsi e venire a visitarci sabato 16 dicembre altrimenti resteranno “solo posti in piedi”.

Durante questi eventi non ci limitiamo a mostrare solo le aule e i laboratori all’avanguardia, condividiamo anche la nostra missione educativa e le molteplici opportunità che la scuola offre.

Le attrezzature del nostro capannone, tra i più grandi e forniti in Piemonte, sono già ben note da decenni mentre le implementazioni sono da dare per scontate, essendo parte integrante dello spirito salesiano: quest’anno, per esempio, si è rinnovata completamente un’aula informatica ed è stata acquistata una nuova stampante 3D.

Il mondo corre veloce, le aziende devono stare al passo e la nostra “palestra” per i loro futuri operai e tecnici ha sempre tutto l’occorrente per farli arrivare preparati alle sfide del futuro.

Durante l’open day il personale del centro e alcuni studenti risponderanno alle domande riguardanti le future possibilità occupazionali, l’orientamento, l’inserimento nel mondo del lavoro, la possibilità di vivere esperienze all’estero e in azienda durante il percorso di studi.

Non bisogna poi dimenticare che il nostro ufficio per i Servizi Al Lavoro costituisce un vero e proprio hub professionale, sia per i ragazzi della scuola dell’obbligo che per gli adulti.

Per tutti i corsi, tranne che per termoidraulica, è attivo anche il 4° anno per l’ ottenimento del diploma professionale e il proseguimento verso il diploma di maturità.

Don Bosco a Vercelli: venerdì la prima del docufilm di Flavio Ardissone – Prima Vercelli

In arrivo la prima del docufilm su don Bosco di Flavio Ardissone, di seguito la notizia apparsa su Prima Vercelli.

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Certamente Flavio Ardissone conosce bene il linguaggio cinematografico, avendo gestito per decenni il “Cine Belvedere” e per la sua professione di impresario nel mondo dello spettacolo, ma probabilmente neanche lui, qualche anno fa, si sarebbe aspettato di passare dall’altra parte dello schermo, sia come attore che come regista di un film, il documentario “Quando don Bosco venne a Vercelli” che verrà presentato venerdì 15 settembre.

Ardissone già da qualche anno ha familiarità con i video, da quando, in veste di docente del CNOS-FAP, aveva utilizzato lo strumento multimediale per coinvolgere i ragazzi sia nella promozione della scuola che in mini-documentari sul rione Belvedere e altri temi legati ai luoghi e alle tradizioni vercellesi.

Il progetto

Da dove nasce questo progetto?

«Era un’idea che seguivo da tempo, poi, in seguito al mio malore, durante il ricovero al Trompone, ho deciso che l’avrei fatto, perché sentivo di avere una sorta di impegno morale con don Bosco, che sono certo da lassù mi ha dato una mano a guarire. Così, appena ho potuto, ho messo insieme la macchina con tanti amici che si sono dati disponibili. Il prodotto finito dura 25 minuti e narra di due visite di San Giovanni Bosco a Vercelli, la prima fu il 15 settembre del 1861, quando fu chiamato dall’arcivescovo D’Angennes per riconsacrare la basilica di Santa Maria Maggiore e predicare e per questo abbiamo scelto la stessa data 162 anni dopo. L’altra volta nel 1867 ed è legata a un suo miracolo, la guarigione di una nobildonna vercellese. E’ impostato come un docufilm, ma ci sono anche delle scene recitate. Il filmato valorizza oltre alla chiesa di Santa Maria Maggiore, anche la sacrestia di San Paolo, il Museo Leone, la chiesa di Santa Caterina e l’annesso ex monastero».

La scheda

Ecco quanto ha scritto sui contenuti del film Maddalena Remus.

«Ci sono molti motivi per i quali vale la pena di focalizzare l’attenzione su quest’opera. Innanzitutto l’abilità di inserire efficacemente, in poco più di 20 minuti, la ricerca storica approfondita – che riguarda don Bosco – in una cornice narrativa che ha un sapore di realismo magico. Secondariamente la capacità di valorizzare alcuni episodi della storia della nostra città che pochi conoscono, episodi della vita quotidiana di Vercelli a metà Ottocento.

Ma la caratteristica che, a mio giudizio, può fornire la corretta chiave di lettura del docufilm è quella di costituire una sorta di “Sacra Rappresentazione 2.0”. Si respira – e si è respirata durante la lavorazione – aria di partecipazione corale. Flavio Ardissone ha saputo trasmettere l’entusiasmo per il suo progetto a moltissima gente e così, come nelle ‘Sacre Rappresentazioni’ medievali erano le persone del popolo ad interpretare i diversi ruoli, anche nel docufilm ciascuno dei partecipanti ha messo a disposizione le proprie capacità, alcuni con competenze professionali di rilievo, altri si sono messi in gioco con il proprio entusiasmo.

Come nelle “Sacre Rappresentazioni”, alcuni luoghi della nostra città sono divenuti ‘luoghi deputati’, quindi alcune incongruenze nell’ambientazione devono essere lette in questa prospettiva. Infine, come nella ‘Sacre Rappresentazioni’ il collante fondamentale era la fede semplice e genuina, anche nel docufilm il ‘filo rosso’ che ha legato tutti è stata la figura di Giovanni Bosco, il grande santo piemontese la cui personalità carismatica, anche oggi, non può lasciare indifferenti».

Il Cast

Il film è stato ideato e diretto da Flavio Ardissone, che recita anche nei panni di don Eusebio Cavagna.

Interpreti Giulio Dogliotti, che impersona don Bosco, con una resa fisionomica davvero impressionante, Gianluca Pisa (nel ruolo di Gianluca), Margherita Remus (mamma Margherita e voce narrante), Elisa Della Pozza che è la marchesa miracolata, Matteo Camagna (il marchese), Matteo Toffanin (il giovane Matteo), don Salvatore Giangreco ha impersonato don Michele Rua, Roberto Sbaratto (voce fuori campo di don Bosco), Roberto Foglia e Matteo Camagna sono i musici.

Le riprese ed il montaggio sono state a cura di Paolo Ignetti e lo staff di VercelliWeb Tv.

Hanno contribuito per le ricerche storiche Gianni Mentigazzi, mons. Denis Silano e mons. Gianfranco Brusa. Colonna sonora dei titoli di coda a cura di don Maurizio Palazzo che è nientemeno che il maestro di Cappella della basilica torinese di Maria Ausiliatrice, esegue Maria Dina Bertotti, che è la direttrice del coro San Bermardo di Novara.

Sponsor e collaborazioni

Il Museo Leone, il settimanale “La Sesia”, Fondazione Crv che ha messo a disposizione la propria sala di via Monte di Pietà per la presentazione, Gruppo Nuova Sa.Car, Gruppo Marazzato, “Ideariso”, Giacoletti Saldatura, pizzeria La Piedigrotta, Gallo Edizioni.

Patrocini di: Provincia di Vercelli, Comune di Vercelli, l’aiuto dei salesiani del Don Bosco di Vercelli e delle Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Istituto Sacro Cuore.

Proiezioni

Dopo l’esordio di venerdì 15 settembre il docufilm verrà riproposto venerdì 22 settembre alle ore 20.45 all’Istituto Sacro Cuore di Corso Italia e sabato 30 settembre alle ore 11.00, alla struttura del Trompone a Moncrivello, ma sono in previsione anche successive proiezioni.

Ingresso a offerta libera con il ricavato che verrà devoluto in opere di beneficenza, non poteva essere altrimenti conoscendo Flavio.