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La Biblioteca di IUSTO iscritta all’Anagrafe delle Biblioteche Italiane

La Biblioteca Universitaria “Mario Viglietti” – già Biblioteca del Centro salesiano di orientamento scolastico e professionale – è ufficialmente iscritta all’Anagrafe delle Biblioteche Italiane, un progetto di censimento delle biblioteche avviato agli inizi degli anni ’90, al quale hanno dato la loro adesione le Regioni, le Università, gli Enti ecclesiastici e molte istituzioni culturali, con l’obiettivo di creare uno strumento d’informazione generale, unitario ed aggiornato, sulla realtà bibliotecaria in Italia.

La base dati Anagrafe delle biblioteche italiane fornisce una serie di dati sul complesso delle biblioteche italiane, che vanno da quelli anagrafici a quelli sul patrimonio e sui servizi, organizzati in modo tale che ne sia facile la consultazione e l’aggiornamento in internet.

Così, aggiornata al 24 Luglio 2018, sul sito www.anagrafe.iccu.sbn.it si possono trovare molte informazioni sulla Biblioteca Universitaria dell’Opera Salesiana Rebaudengo: dal profilo storico alle modalità di accesso, dal patrimonio librario ai cataloghi generali e topografici, dai fondi antichi (fino al 1830) ai servizi di  Prestito locale e interbibliotecario. Un patrimonio che varca la soglia di oltre 17.000 volumi in un solo click!

I C.A.Re! Don Bosco e Don Milani ispirano il progetto per 1190 minori e 320 nuclei familiari

I C.A.Re! – Creare Azioni in Rete” è un progetto presentato da C.I.P.A. Onlus – Centro di Informazione Prevenzione e Accoglienza di Ortona e selezionato insieme ad altri 83 dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, tra i 432 che hanno partecipato al Bando Nuove Generazioni rivolto a bambini e ragazzi di età compresa tra 5-14 anni.

Il progetto che vede nel ruolo di soggetto capofila il C.I.P.A. Onlus – Centro di Informazione Prevenzione e Accoglienza di Ortona, ha dato vita ad un’interessante esperienza di co-progettazione realizzando una Rete di 16 partners, tra cui 4 Istituti Comprensivi, 2 Enti Locali (Ecad degli Ambiti Distrettuali Sociali n. 10 “Ortonese” e n. 13 “Marrucino”), la Regione Abruzzo e l’Istituto Universitario Salesiano Torino “Rebaudengo” (IUSTO), oltre a valide e competenti realtà associative del territorio.

Il progetto si ispira all’insegnamento di due grandi educatori: Don Bosco e Don Milani, i quali
dedicato la loro vita a coltivare il protagonismo giovanile come ‘metodo’ di prevenzione del disagio, rivolgendo una particolare attenzione a quei contesti in cui lo svantaggio è rappresentato dalla mancanza di opportunità.

Un gruppo di Educatori che lavorano quotidianamente con i minori e le famiglie, all’interno di un territorio che è la somma di piccole realtà frammentate e dove si fatica a generalizzare le prassi positive, ha riconosciuto in questo bando un potenziale strumento di azione trovando la spinta per trasformare le proprie riflessioni in un impegno concreto per il cambiamento.

I C.A.Re.! prevede tre linee di Azioni che si intersecano ed incidono su tutte e tre le aree  fondamentali della vita dei minori: Scuola, Famiglia e Territorio. Le scuole sono il fulcro del progetto, lo spazio in cui le azioni trovano il punto d’unione grazie al potenziamento della loro funzione di ‘presidio educativo’, specialmente nei centri più piccoli e isolati dove non sono presenti altri servizi.

Il progetto, finanziato dall’impresa Sociale Con i Bambini per un totale di 335mila euro, avrà una durata di 30 mesi e coinvolgerà 1190 minori e 320 nuclei familiari appartenenti ai due ambiti sociali partners del progetto, con un’attenzione particolare per i più vulnerabili.

Per la prevenzione del disagio scolastico nasceranno le OFFICINE DEI RAGAZZI, laboratori ad alto contenuto tecnico, e sarà attivato un DOPOSCUOLA INTERGENERAZIONALE per il recupero dei gap formativi e l’acquisizione di un metodo di studio efficace.

Per il sostegno dei minori a rischio è prevista l’azione FAMIGLIE ACCOGLIENTI finalizzata alla creazione di una ‘Rete di Famiglie Amiche’ che offrano vicinanza competente ai nuclei familiari fragili, e l’apertura per cinque giorni a settimana di un CENTRO DIURNO in cui i ragazzi si sperimenteranno in attività sportive, laboratori didattici, espressivi e di orticoltura.
Al fine di promuovere la cittadinanza attiva e offrire maggiori opportunità educative I C.A.Re! propone anche un interessante percorso laboratoriale di ARCHITETTURA PARTECIPATA volto alla rigenerazione dei luoghi di aggregazione spontanea di minori e famiglie e l’attivazione di un servizio sperimentale di EDUCATIVA DI STRADA.

Altern-Attiva-Mente: le proposte di Alternanza Scuola-Lavoro in Piemonte e Valle d’Aosta

La presenza Salesiana a Torino e la collaborazione con le altre istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio della Città e della Regione fa risalire il suo inizio allo stesso don Bosco, oltre 150 anni fa. I Salesiani hanno fatto della loro presenza sul territorio piemontese un punto indiscusso del loro programma di lavoro, adattandosi in questo modo ai cambiamenti dell’assetto regionale ma allo stesso tempo mantenendo fede ai propri obiettivi e alla propria vocazione.

In questo momento, sono presenti nel territorio piemontese trentacinque comunità salesiane, corresponsabili, insieme a circa 1000 laici in vario modo legati da lavoro dipendente alle case salesiane, di numerose attività educative e pastorali.

Le attività che i centri Salesiani possono mettere a disposizione degli Istituti Scolastici, quindi, sono:
• varie, perché diverse sono le tipologie di intervento, i contesti educativi, le modalità di svolgimento;
• professionalizzanti, perché gli studenti in alternanza vengono affiancati a professionisti che a vario titolo operano nelle realtà salesiane;
• diffuse, perché radicate da anni su tutto il territorio di Torino e della Regione Piemonte.

Così, le comunità salesiane hanno attivato i percorsi di alternanza scuola-lavoro presso le strutture disseminate sul territorio, consentendo  agli studenti di sviluppare non solo competenze strettamente professionali, ma anche e soprattutto competenze trasversali (le cosiddette soft skills), indispensabili per una crescita umana completa e certamente spendibili in una futura attività lavorativa. Le possibilità che i ragazzi possono trovare presso gli enti salesiani soddisfano qualsiasi tipologia di scuola, dai licei agli istituti tecnici, sviluppando le singole competenze che sono proprie degli obiettivi del percorso scolastico.

Inoltre, durante il percorso di alternanza, lo studente verrà costantemente affiancato da un tutor qualificato, formato in modo particolare per l’accompagnamento verso il futuro professionale del ragazzo.

I percorsi si rivolgono a tutti gli studenti che desiderano mettersi in gioco in un percorso di alternanza vero, che li porti a contatto con il tradizionale e quotidiano impegno sociale ed educativo.

Le attività delle nostre sedi sono diffuse su tutto il territorio della città di Torino, del Piemonte e della Valle d’Aosta, con una notevole varietà di esperienze e differenti modalità di impegno.

Nella brochure, qui di seguito, si possono consultare le specifiche dei progetti, buona lettura!

Altern-Attiva-Mente
Alternanza Scuola-Lavoro in Piemonte e Valle d’Aosta

Oratori Estivi 2018

E’ tutto pronto per la partenza delle attività che popoleranno gli oratori allo scoccare dell’ultimo giorno di scuola. Una composita crew di animatori, salesiani ed educatori hanno realizzato un’offerta estiva variegata e flessibile per adattarsi alle esigenze di tutti, sempre con il cuore, lo stile e l’allegria di Don Bosco!

Così vi raccontiamo le diverse proposte delle Parrocchie, gli Oratori e le Scuole della nostra Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta.

CASALE MONFERRATO

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CASTELNUOVO DB

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COLLE DON BOSCO

Brochure

 

 

 

San BENIGNO

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VIGLIANO BIELLESE

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Concorso nazionale “Io non discrimino…cerco di discernere”

“Vis” in latino significa “forza” e di forza d’animo ne serve davvero molta per portare avanti i progetti che l’acronimo V.I.S. (il servizio di Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) promuove nel mondo. La sua opera è orientata al sostegno delle missioni e allo sviluppo delle comunità in condizioni di povertà, svantaggio e disagio. Al contempo, però, cerca di sensibilizzare al problema dei diritti umani, attraverso iniziative capaci di rendere soprattutto i giovani più consapevoli, coinvolti e attivi rispetto al cambiamento del mondo contemporaneo.

In questo contesto si colloca il concorso nazionale, promosso dal VIS e dal Miur, “Io non discrimino…cerco di discernere” rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado. Obiettivo della proposta: promuovere la cultura dell’accoglienza e del rispetto “dell’altro”, lontano da ogni forma di discriminazione, attraverso un percorso di approfondimento del fenomeno migratorio.

Oltre un centinaio gli istituti aderenti, fra questi anche il Cnos-fap “Rebaudengo” di Torino ha partecipato con quattro classi del settore elettrico e auto. Con l’aiuto dei formatori gli studenti hanno analizzato il materiale del kit didattico messo a disposizione dal VIS e visto con i propri occhi, grazie a video, testimonianze ed un innovativo dispositivo di realtà aumentata, l’esperienza della migrazione. Si è proceduto per piccoli passi, individuando le cause e gli stimoli che originano il fenomeno, le speranze che lo animano, le difficoltà del viaggio e quelle, spesso maggiori, dell’approdo.

Quest’esperienza ha offerto ai ragazzi l’opportunità di documentarsi e di sfatare certi “luoghi comuni” che spesso vengono venduti come verità assolute. Si sono emozionati, stupiti, impressionati e, talvolta, anche commossi ed è proprio dalle loro emozioni che sono partiti la realizzazione del prodotto finale: un breve video ispirato ai principi di confronto e di scambio. Novanta secondi in cui hanno chiuso gli occhi e provato a calarsi nei panni di un ragazzo qualsiasi, costretto a lasciare il proprio paese, tra dubi, incertezze, paure, ma spinto da un’unica grande forza: la speranza. E, a detta della Commissione selezionatrice formata da membri del Miur e del VIS, il risultato finale è stato apprezzato, tanto che i ragazzi del “Reba” si sono meritati una menzione speciale per il particolare impegno e l’efficacia descrittiva del lavoro realizzato. Un titolo che vale quanto una vittoria perché, classifica a parte, è la conferma di settimane di duro lavoro e di un messaggio di solidarietà colto, elaborato e condiviso.

(Articolo a cura di Eleonora Robuschi)

 

OPEN DAY Corso di Laurea Triennale in SCIENZE DELL’EDUCAZIONE – 19 maggio 2018.

Sabato 19 maggio 2018 è previsto l’OPEN DAY dedicato alla presentazione del Corso di Laurea Triennale in SCIENZE DELL’EDUCAZIONE presso IUSTO – Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo, P.zza Conti di Rebaudengo, 22 – Torino.

Il Corso di Laurea Triennale in Scienze dell’Educazione – Educatore Professionale Socio-Pedagogico intende formare un professionista che svolge la propria attività attraverso la formulazione e l’attuazione di progetti educativi, volti a promuovere e sostenere il pieno sviluppo delle potenzialità di crescita personale, di inserimento, di reinserimento sociale e professionale, delle persone alle quali è rivolto il proprio intervento. Il corso si sviluppa sul trienno e prevede borse di studio, una tutorship personalizzata, stage formativi in strutture professionali convenzionate già dal primo anno e la consegna della Qualifica di Educatore Professionale per iniziare a lavorare. Dal primo anno tutti gli studenti potranno fare esperienza grazie agli stage nelle diverse strutture professionali convenzionate.

Cara scuola non ti lascio «Provaci ancora, Sam»

Si segnala e pubblica, ringraziando la testata ed il giornalista Paolo Foschini, un articolo apparso su “Corriere della Sera – Buone Notizie” del 10/04/2018 che racconta il progetto “Provaci ancora Sam”.

Si chiama così il progetto in corso a Torino contro la dispersione che a livello nazionale è ancora superiore al 13 per cento Il recupero di David, Simra e Mattia dimostra che la risposta è la «rete integrata» tra insegnanti, operatori sociali, Terzo settore.

David Oseye arriva in Italia dalla Nigeria quando è ancora piccolo con la mamma, una sorella e un fratellino. Il padre è rimasto là. Non è una infanzia facile. Bocciato due volte in prima media per i suoi atteggiamenti provocatori, entra finalmente in un progetto di tutela che si occupa di lui. Morale: nel 2015 ha preso la licenza media, poi ha fatto il biennio di qualifica professionale al Ciofs Mazzarello come operatore ai servizi di vendita, l’estate scorsa ha studiato per l’esame di passaggio al quarto anno dell’Istituto statale Bosso Monti: che ora sta frequentando con buon profitto.

Simra Noreen nasce e fa le elementari in Pakistan, in dicembre compirà 18 anni. Padre, madre, un fratello più grande, un altro fratello e una sorella più piccoli. Con loro arriva in Italia nel 2012, parte con le medie e la faccenda è durissima. La lingua, la cultura familiare che dire rigida è poco, eppure anche su quest’ultimo fronte le cose un po’ alla volta migliorano grazie al lavoro di integrazione con l’oratorio salesiano della Crocetta: però due bocciature arrivano lo stesso. Finché pure lei nel 2015 entra nel progetto di Tutela Integrata, e Simra ci si butta a capofitto. Morale: finisce la terza media, si inserisce al Centro professionale di trasformazione agroalimentare Virginia Agnelli, ottiene una borsa di studio e un percorso di accompagnamento da Fondazione per la Scuola e Rotary. Sta facendo il secondo anno, nel 2019 si diplomerà.

Anche Mattia Orlando ha avuto una storia (molto) difficile. Però anche lui nel 2015 riesce a finire le medie. E poi anche la scuola del Cnos Valdocco come operatore elettrico, ora fa il quarto anno all’istituto professionale Rebaudengo. Ma soprattutto non ha mai smesso di coltivare la sua passione per la ginnastica artistica, che lo ha portato tra i primi in Piemonte, né di occuparsi di suo fratello più piccolo. Sono queste alcune delle storie legate a «Provaci ancora, Sam!», un progetto integrato e interistituzionale volto a promuovere il successo scolastico e a contrastare la dispersione: un fenomeno che pur essendo in fase di miglioramento (tra 2006 e 2016 la percentuale nazionale di chi a 18 anni risulta avere solo la licenza media è passata dal 20,8 al 13,8 per cento) non ha ancora raggiunto l’obiettivo del 10 per cento fissato dall’Europa e soprattutto mostra ancora un grande divario tra nord e sud, dove la percentuale è comunque assai più alta. Per dare un altro riferimento: dei 556.598 tra ragazze e ragazzi che nel 2016 hanno finito le medie 34.286 sono usciti dal sistema scolastico.

Contro tutto questo l’idea di «Provaci ancora, Sam!» è stata quella di mettere insieme le forze dei Servizi educativi e sociali di Torino, Ufficio scolastico del Piemonte, Compagnia di San Paolo, Ufficio Pio e Fondazione per la Scuola più una rete organizzazioni locali, per sperimentare un nuovo modello di prevenzione. La chiave è in teoria semplice e consiste nell’utilizzare il «tessuto connettivo» di associazioni non a scopo di lucro, oratori, parrocchie e altre realtà simili affinché possano lavorare insieme con le scuole per dare a ciascun ragazzo quel che gli manca: a volte ripetizioni, a volte anche solo un luogo per studiare, a volte aiuto per problemi più gravi. Rafforzamento dell’autostima e delle proprie motivazioni, come principio generale. Ma anche potenziamento delle «competenze di cittadinanza», del concetto di «comunità educante», della collaborazione tra scuola, educatori, volontari. da una parte sul fronte delle elementari (in orario scolastico) e medie, dall’altra su quello delle superiori e delle scuole professionali. In entrambi i casi con il fine di completare il percorso. E farne un punto di partenza solido per la propria vita.

Open Day e applausi meritati per i Ragazzi del REBA

Si propone la lettura dello scritto qui di seguito a cura di Erika Naretto, coordinatrice del Centro di Formazione Professionale di Rebaudengo, che racconta l’Open Day del Cnos-Fap stesso:

Giovedì 14 dicembre si è svolto l’Open Day del CFP Cnos Fap Torino Rebaudengo durante il quale le Famiglie hanno potuto visitare i laboratori e i locali del Centro di Formazione Professionale e hanno potuto effettuare un colloquio di orientamento, per supportare i propri figli nella scelta importante dell’iscrizione ad un primo anno di scuola media superiore.

Alle 17,30 si è poi tenuta la Cerimonia di consegna degli Attestati di Qualifica e Diploma Professionale agli Allievi meritevoli dell’anno formativo 2016-2017.

L’evento ha visto la partecipazione di alcune Autorità locali e numerose imprese del territorio. Erano presenti il Vice Presidente del Cnos Fap Gianluca Toso che ha portato il saluto dei Salesiani ed introdotto il tema “Salesiani e CNOS-FAP Reg. Piemonte: 40 anni di Formazione professionale”, la dott.ssa BARBARA AZZARA’ Consigliera Città Metropolitana di Torino con deleghe all’Istruzione e alla Formazione Professionale che ha trattato il tema  “L’Orientamento ai mestieri: la competenza professionale che dà dignità sociale”, la dott.ssa CARLOTTA SALERNO, Presidente della Circoscrizione 6 della Città di Torino che ha evidenziato l’Importanza dell’Opera Salesiana Rebaudengo come “Una presenza al servizio del territorio nella Circoscrizione 6 di Torino”, l’Ing. Lucio Reghellin, Direttore Generale del Cnos Fap Piemonte che ha parlato della nuova sfida che attende la FP, cioè l’Apprendistato Duale.

All’evento sono intervenute diverse aziende con cui il CFP collabora per gli stage, i tirocini formativi e per i Servizi al Lavoro, che sono stati presentati dai Referenti dei SAL Rebaudengo Lucia Coppola e Michele Caudano. Ne citiamo solo alcune tra le tante presenti: FCA Group, Schneider Electric, Mepit, CPS Impianti, Da.Li. Balduin, Gallicchio Engineering, BLT Stampi, Alessandro Zaninelli, Euro Satip, Sinterfiltri, Officina Continental e Carrozzeria Splendor, Auto Levanna, Lampas, Cime, GNG, Elmap, UPM, OLV Officina Meccanica.

E’ stato un bel momento di festa e di grande soddisfazione per il lavoro svolto dai nostri Formatori, impegnati ogni giorno per supportare i ragazzi nella costruzione del loro futuro personale e professionale, e un momento di grande gioia per i ragazzi, che si sono impegnati molti anni per conseguire la Qualifica e il Diploma Professionale. Lo scroscio di applausi e l’entusiasmo che ha accompagnato i ragazzi in questi anni testimoniano concretamente che lo spirito di Don Bosco è sempre vivo in mezzo a noi.

 

IUSTO: Cittadini si nasce o si diventa?

“Quali sono gli indicatori di una cittadinanza attiva? È vero che i giovani sono disinteressati e poco coinvolti nei problemi sociali? È possibile pensare ad un’educazione alla partecipazione civica e alla solidarietà?” 
Sono stati questi gli interrogativi a cui, venerdì 10 Novembre, nell’Aula Magna di IUSTO, alcuni esperti  hanno cercato di dare un responso. La ricerca ha coinvolto Italia (Torino – IUSTO e Venezia – IUSVE) e Spagna (Madrid – CES), e in quest’occasione professionisti italiani e spagnoli sono intervenuti sul tema del significato, dei valori e delle azioni legate alla cittadinanza attiva nei giovani.

Al termine dell’incontro, Claudia Chiavarino, professore stabile di Psicologia e Psicometria e Responsabile della Ricerca universitaria presso l’Istituto Universitario Salesiano di Torino (IUSTO), si è dichiarata positiva:

L’impressione è stata più che positiva, l’audience era variegata: classi di studenti e persone esterne a questi ambienti hanno partecipato e seguito una serie di interventi dai tratti impegnativi, i relatori hanno presentato dati pregnanti e abbiamo notato una buona attenzione da parte di tutti i presenti. Quello affrontato non è un tema facilissimo, quando si parla di cittadinanza europea rispetto ai giovani, difficilmente si raccoglie entusiasmo; ma quando se ne parla in un modo che possa essere d’aiuto ai giovani, l’interesse c’è.
Il nostra intervento voleva esser educativo.

Ma si può educare alla cittadinanza?

 

 

E’ importante che i giovani affrontino temi di questa importanza, e che attorno ad essi si crei interesse, ma e’ solo evidenziando le differenze si riesce a sopprimerle.

La mattina è proseguita con l’interrogativo: “C’è chi nasce eroe?” : sono intervenuti Giuseppe Costanza, autista giudiziario del Giudice Giovanni Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci e Luciano Tirindelli, agente di scorta del Giudice, che attraverso le loro esperienze, hanno cercato di far luce su diverse tematiche relative all’educazione alla cittadinanza.

L’iniziativa si è inserita all’interno della rassegna di eventi del Festival della Criminologia di Torino (9-12 novembre),  ideato e organizzato dal Prof. Angelo Zappalà e di cui IUSTO è Main Academic.

Guarda i video degli interventi

 

Giuseppe Costanza

Luciano Tirindelli

Christian Crocetta

 

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“Parliamo di legalità: cittadini si nasce o si diventa?”: IUSTO con il Festival della Criminologia

“Parliamo di legalità: cittadini si nasce o si diventa?”
Venerdì 10 novembre 2017
Aula Magna presso IUSTO, Piazza Conti di Rebaudengo,22 – Torino

Oggi Torino è la città d’Italia con la più alta concentrazione di attività formative dedicate alla Criminologia, alla Psicologia Criminale, Forense e Investigativa. Per questo giunge alla sua seconda edizione il Festival della Criminologia di Torino (9-12 novembre), ideato e organizzato dal Prof. Angelo Zappalà, un appuntamento pensato per un pubblico differenziato e intergenerazionale. Tra i main academic partner della manifestazione: IUSTO, l’Istituto Universitario Salesiano Torino, che organizza la conferenza dal titolo “Parliamo di legalità: cittadini si nasce o si diventa?” di Venerdì 10 Novembre 2017, dove si cercherà di rispondere a questioni sociali sempre più urgenti: Quali sono gli indicatori di una cittadinanza attiva? È vero che i giovani sono disinteressati e poco coinvolti nei problemi sociali? È possibile pensare ad un’educazione alla partecipazione civica e alla solidarietà?

Al pubblico presente verrà sottoposto un programma a più livelli d’approfondimento mediante una ricerca che ha coinvolto Italia (Torino – IUSTO e Venezia – IUSVE) e Spagna (Madrid – CES). I relatori italiani e spagnoli interverranno sul tema del significato, dei valori e delle azioni legate alla cittadinanza attiva nei giovani. A seguire l’attenzione si volgerà verso il tema della legalità con gli interventi e le testimonianze di Giuseppe Costanza, autista giudiziario del Giudice Giovanni Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci e Luciano Tirindelli, agente di scorta del Giudice.

 

PROGRAMMA

9.00 – 9.10 PERCHÉ PARLARE DI CITTADINANZA CON I GIOVANI.

Sabino de Juan López, professore del CES (Centro di Educazione Superiore in Scienze Umane e Scienze dell’Istruzione “Don Bosco”) di Madrid. È membro dello IUS Education Group, dove rappresenta il CES Don Bosco.

9.10 – 9.40 MA IO CHE CI POSSO FARE? Provocazioni per un’educazione alla cittadinanza attiva e solidale.

Christian Crocetta, professore stabile di Diritto presso l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE), in cui è Docente di Diritto di famiglia, minori e servizi alla persona, Coordinatore didattico del Dipartimento di Pedagogia e referente dell’Alta Formazione IUSVE.

9.40 – 10.00 COINVOLTI, MA NON TRAVOLTI. I risultati di una ricerca transnazionale sulla cittadinanza attiva.

Claudia Chiavarino, professore stabile di Psicologia e psicometria e Responsabile della Ricerca universitaria presso l’Istituto Universitario Salesiano di Torino (IUSTO).
Davide Marchioro, docente presso l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia-Mestre (IUSVE), Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia (IUSVE).

10.00 – 10.10 TUTTO IL MONDO È PAESE. Riflessione sui dati di ricerca.

Patricia Revuelta Mediavilla, docente di Educazione Sociale al CES Don Bosco e Coordinatore Relazioni Internazionali.
Mercedes Reglero Rada, docente e coordinatrice di Educazione Sociale al CES Don Bosco.

10.10 – 10.20 EROI? PER CASO E PER VIRTÙ. La cittadinanza tra istanza etica e sfida educativa.

Alessio Rocchi, Direttore Generale di IUSTO, l’Istituto Universitario Salesiano di Torino, dove è anche professore aggiunto nella cattedra di pedagogia

10.30 – 11.30 VENTICINQUE ANNI DOPO

Giuseppe Costanza, autista giudiziario del Giudice Giovanni Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci
Moderatore: Gianluca Versace, giornalista e scrittore

11:45 – 12:45 “CON FALCONE AVREI DOVUTO ESSERCI IO”

Luciano Tirindelli, agente di scorta del Giudice Giovanni Falcone
Moderatore: Gianluca Versace, giornalista e scrittore