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Salesiani Vercelli: Da oggi la Chiesa al Belvedere sarà “Santuario” urbano

In occasione della festa Liturgica di San Giovanni Bosco, Mons. Arnolfo ha dato l’annuncio che la chiesa del Sacro Cuore sarà, oltre che chiesa parrocchiale, anche “Santuario” urbano, proprio come vollero i fondatori.

Di seguito l’articolo pubblicato su Salesiani Vercelli che ne riporta la notizia.

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LA FESTA DI DON BOSCO PORTA AL SACRO CUORE UN REGALO SPECIALE – Da oggi la Chiesa al Belvedere sarà “Santuario” urbano – L’Arcivescovo ha accolto la richiesta del suo “coscritto” Don Augusto

La Festa Liturgica di San Giovanni Bosco è sempre un momento importante per raccogliere tutta la Comunità Pastorale 18 (oltre al Sacro Cuore al Belvedere, anche Caresanablot e l’Isola) che è affidata alla cura della Congregazione Salesiana, senza dimenticare quella femminile delle “Suore missionarie dell’Immacolata Regina della pace” fondata dal Beato Francesco Pianzola. Perciò, dalle tante persone cui hanno fatto del bene, sono sempre state affettuosamente chiamate “pianzoline”.

Le suore pianzoline, che qui a Vercelli hanno illustrato, lungo almeno 60 anni e più, il carisma della loro congregazione: prima all’Oratorio di San Salvatore ed ora all’Isola.

Eccole qui, insieme, appunto, ai cinque sacerdoti salesiani che operano in Vercelli ed alle suore Figlie di Maria Ausiliatrice, le consacrate della Congregazione femminile salesiana, fondata da Suor Maria Domenica Mazzarello.

Una comunità a servizio della Parola, dell’Eucarestia e del popolo di Dio. Comunità che, al Belvedere, da oggi potrà pienamente fregiarsi di un ulteriore titolo. La chiesa del Sacro Cuore sarà, oltre che chiesa parrocchiale, anche “Santuario” urbano. Così lo vollero i fondatori, ma la circostanza non fu mai pienamente “ufficializzata” in ambito ecclesiale. Ebbene, oggi, approfittando della presenza dell’Arcivescovo, il parroco Don Augusto Scavarda ha voluto che fosse proprio Mons. Arnolfo a dare questa autorizzazione.

E don Marco non ha saputo (come avrebbe potuto, davanti a tutta l’assemblea dei fedeli?!) dire di no: oltretutto, Don Augusto è suo coscritto e sappiamo che fra coscritti c’è una solidarietà ben nota. Dunque, da oggi, 31 gennaio, il Sacro Cuore al Belvedere è – con tutti i crismi dell’ufficialità – Santuario. Con tutto quello che segue anche in termini di prerogative ecclesiali, indulgenze a benefici spirituali.

La celebrazione – con la liturgia animata dalla sempre splendida corale – ha messo in rilievo passaggi sempre molto significativi del magistero di Don Bosco.

Sia nell’omelia, sia nel messaggio che ha anticipato la benedizione del pane (altra tradizione oggi rinnovata) l’Arcivescovo ha sottolineato quanto di ulteriore dica anche agli uomini ed alle donne di oggi, il simbolo di un “pane” che può essere guardato secondo tre prospettive.

Il pane che nutre il corpo, che è dovere di ciascuno di noi non fare mai mancare a nessun essere umano su questa terra.

Il pane eucaristico, che assicura la compagnia di Cristo.

Infine, il pane che aiuta a crescere i giovani, almeno quanto quello materiale: è il pane della sapienza, sollecitudine ed amore educativi.

Proprio nel timore che venisse a mancare “questo” pane, i ragazzi del Valdocco, quando Don Bosco cadde malato e si temeva il peggio, digiunarono e pregarono per impetrare la grazie della sua guarigione.

Il pane materiale, ormai, non mancava più loro: loro, però, non volevano essere abbandonati, temevano di avere di nuovo “fame” di amore, di cure, di insegnamento.

Il video che volentieri offriamo come segno modesto della partecipazione di VercelliOggi.it a questa così cara ricorrenza, riprende tanti di questi momenti: l’omelia di Mons. Arnolfo, la benedizione del pane, la benedizione che suggella la celebrazione, impartita con la reliquia di Don Bosco.

Buona visione e, da domani, in visita al Santuario del Belvedere.

Imparare l’inglese studiando le altre materie scolastiche – Romagnano Sesia

A partire dal prossimo anno scolastico, gli alunni dell’Istituto Sacro Cuore di Romagnano Sesia potranno apprendere l’inglese direttamente imparando altre materie, questo grazie al progetto in collaborazione col Don Bosco di Borgomanero. Di seguito l’articolo pubblicato su “Settimanale della Diocesi di Novara“.

Dal prossimo anno scolastico, gli alunni dell’Istituto Sacro Cuore di Romagnano Sesia potranno apprendere l’inglese direttamente imparando scienze, storia, geografia e altre materie. Lo faranno grazie a un nuovo progetto, attuato grazie alla collaborazione del Don Bosco di Borgomanero dove viene sperimentato già da tempo, che va ad ampliare ulteriormente l’offerta formativa della scuola primaria paritaria di via dei Martiri.

«I tempi dimostrano – spiega il preside del Sacro Cuore Paolo Usellini – che è sempre più necessario tessere alleanze tra soggetti mossi da intenzionalità e valori simili, quando presenti sul territorio. Così è nato un progetto molto importante per costruire un percorso in cui si vuole potenziare la proposta linguistica a partire dalla classe prima».

Per la sede romagnanese dell’Istituto, oggetto in queste settimane di un importante intervento di risanamento conservativo e isolamento termico delle facciate, è, dunque, tempo di rinnovamento, non solo architettonico e strutturale, ma anche e soprattutto didattico e innovativo. Un rinnovamento che trova nel Collegio don Bosco un importante alleato.

«La lingua straniera non è più vista come una disciplina a sé stante, ma come uno strumento trasversale per l’apprendimento delle altre materie: è la porta che ti apre al mondo» spiegano Giovanni Campagnoli e Maddalena Neale, rispettivamente preside e capo Dipartimento lingue del don Bosco di Borgomanero, sottolineando l’importanza nella didattica odierna del Clil (Content and Language Integrated Learning).

Questo approccio metodologico rivolto all’apprendimento integrato di competenze linguistico-comunicative e disciplinari in lingua straniera, che nella loro scuola viene sperimentato già da diversi anni, ora sarà adottato anche nella didattica dell’Istituto Sacro Cuore di Romagnano Sesia grazie alla collaborazione avviata tra le due scuole.

«Da diversi anni al liceo l’insegnante di lingua entra durante le lezioni degli altri docenti e nella sezione della scuola secondaria di primo grado, dedicata al potenziamento della lingua inglese, viene proposto un modulo Clil in cui tutta la didattica, comprese le uscite e le gite, vengono svolte in lingua» aggiunge Campagnoli.

Il preside sottolinea poi che «la proposta del Clil è anche di continuità tra i nostri due istituti, offrendo così alle famiglie una verticalizzazione dei percorsi didattici, a pochi chilometri di distanza».

Al Sacro Cuore, intanto, è già in corso la presentazione ufficiale del nuovo approccio metodologico ai genitori e l’Istituto è al lavoro per la costituzione del Team Teaching Clil, composto da docenti delle materie disciplinari, di lingua straniera, dal conservatore di lingua straniera e dall’assistente logistico. Il team leader proveniente dal don Bosco affiancherà lo staff del Sacro Cuore nella programmazione didattica ed educativa, nella formazione dei docenti sulle tematiche che riguardano l’apprendimento della lingua con una serie di strumenti e ambienti al fine di migliorare i livelli di apprendimento.

«Una collaborazione che porterà ad una continuità, dapprima didattica, ma anche educativa e pastorale tra i due Istituti» conclude il preside Usellini.

Convegno annuale – Ex Allievi Salesiani di Vercelli

Nella mattina di domenica 9 maggio si è tenuto il convegno annuale degli Ex Allievi Salesiani di Vercelli.

Il Presidente Paolo Pedraccini e Flavio Ardissone hanno dato appuntamento alle 10.30 nella Chiesa Parrocchiale del Sacro Cuore al Belvedere per la S.Messa. A seguito si è svolto il convegno per fare il punto della situazione. L’evento non è stato “senza popolo”, ma “senza pranzo finale” per i noti motivi – Covid19. I crediti anche se non formativi sono stati propizi.

Il “Vercelli Oggi” ha descritto l’appuntamento.

Il Messaggio del Rettor Maggiore dal Sacro Cuore di Roma

Il Messaggio del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, dalla Basilica del Sacro Cuore di Roma per vivere il 24 del mese uniti nella preghiera con Maria Ausiliatrice.

Qui don Bosco ha celebrato l’ultima eucaristia, già molto anziano e ha pianto quando ha capito la forte presenza della Madonna nella sua vita.

Vi propongo di pregare questa Ave Maria per chiedere giustamente questa presenta di Dio che dà speranza e ci dà la forza per affrontare un momento difficile per la storia umana. Con fede e speranza vi invito a pregare con me.

(Retto Maggiore)

Servizio Civile: Formazione dei selettori SC a Roma

Allenarsi ad affrontare i colloqui con i volontari del Servizio Civile attraverso il gioco. È quello che stanno apprendendo oggi, al Sacro Cuore di Roma, i sedici selettori del Servizio Civile provenienti dalle Ispettorie italiane e dagli enti ed associazioni che fanno parte della rete di Salesiani per il Sociale APS, guidati da Paolo Moretto, formatore di Torino che spiega:

“Il gruppo dei formatori è pieno di interesse, tutti hanno già affrontato dei colloqui. Usare la tecnica del gamification aumenta la produttività perché ognuno di noi giocando ha imparato qualcosa, e anche da adulti è possibile: sono pronto a scommettere che si avranno colloqui migliori.

Ci stiamo occupando del processo di lavoro del colloquio con la tecnica del gamification: prepariamo il gioco e iniziamo a giocare, con il presupposto che giocando si apprende meglio. Alle prime giocate il formatore deve cercare di capire la strategia migliore per vincere, e per vincere ha bisogno di capire le buone e le cattive pratiche per la selezione”.

In merito alla formazione dei selettori, il Presidente di Salesiani per il Sociale APS, don Roberto Dal Molin, aggiunge:

“Il processo di selezione nel servizio civile è una fase delicata che richiede attenzione e competenze specifiche perché si tratta di individuare il candidato più adatto rispetto al progetto, ai destinatari con i quali lavorerà e all’ambiente nel quale si inserirà. È per questi motivi che come Salesiani per il Sociale abbiamo sentito il bisogno di organizzare questo percorso formativo per i selettori dei nostri enti”.

RMG – Seminario di studio su “Accompagnamento Salesiano e Affettività”

Un Seminario di studio su “Accompagnamento Salesiano e Affettività” promosso dal Dicastero per la Pastorale Giovanile. SI riporta l’articolo pubblicato oggi dall’Agenzia d’Informazione Salesiana (ANS).

(ANS – Roma) – Dal 25 al 29 novembre 2019 al “Sacro Cuore” di Roma si terrà un Seminario di studio su “Accompagnamento Salesiano e Affettività” promosso dal Dicastero per la Pastorale Giovanile. Si tratta dell’ultima tappa di un percorso di animazione della Congregazione sul tema dell’Accompagnamento Salesiano.

Tra il 2010 e il 2013, infatti, il Dicastero per la Pastorale Giovanile ha organizzato una serie di quattro seminari, dal 2010 al 2013, sul tema della direzione spirituale. Gli atti di questa serie di seminari sono stati poi raccolti nella pubblicazione “Accompagnamento spirituale. Itinerario pedagogico spirituale in chiave salesiana al servizio dei giovani”.

Nel 2016, inoltre, lo stesso Dicastero ha promosso un Seminario di studio intitolato “Accompagnare la vita di preghiera”.

Alla luce delle indicazioni provenienti dai Sinodi sulla famiglia e sui giovani, e delle riflessioni promosse dalla Congregazione con il Congresso Internazionale su Pastorale Giovanile e Famiglia, il prossimo Seminario di Studio guarderà dunque all’accompagnamento dei giovani con riferimento al tema dell’affettività e dell’educazione all’amore.

Il Seminario si rivolge a Salesiani e laici impegnati nell’accompagnamento personale dei giovani e a quanti hanno un’esperienza concreta nell’educazione dell’affettività dei giovani nella Pastorale Giovanile Salesiana. L’incontro sarà articolato in quattro moduli: studio delle sfide antropologiche, culturali e sociali nel campo dell’educazione all’amore; caratteristiche della persona che accompagna i giovani nel cammino dell’educazione all’amore e nel discernimento; le sfide affettive che i giovani incontrano oggi nel loro cammino di crescita integrale; il contributo del carisma salesiano nei processi di educazione all’amore, a partire dallo studio delle fonti su San Francesco di Sales.

Ogni giornata sarà dedicata all’approfondimento di un modulo. Ogni giorno al mattino sarà offerta una lectio divina e una relazione principale sul tema, con un tempo appropriato per la riflessione personale e il confronto in gruppi linguistici. Nella prima sessione del pomeriggio di ogni giornata, i partecipanti potranno presentare i frutti del loro confronto nei gruppi di lavoro e dialogare con i relatori del Seminario. L’ultima sessione di ogni giornata sarà dedicata all’approfondimento, in forma laboratoriale e sotto la guida di esperti, di alcune tematiche specifiche in linea con gli obiettivi del Seminario: omosessualità e teoria del “gender”, affettività e famiglia, educazione sessuale integrale, “transformative learning”.

La metodologia proposta, pertanto, intende favorire il coinvolgimento attivo dei partecipanti e la produzione di materiale di supporto alla riflessione e all’educazione dei giovani con riferimento ai temi dell’affettività e dell’amore.

Il Dicastero per la Pastorale Giovanile è in grado di offrire la partecipazione al Seminario. Per l’alloggio e la sistemazione a Roma, si rinvia all’iniziativa dei partecipanti.

Per registrarsi al Seminario occorre compilare l’apposito formulario

 

 

SCS – Elezione del presidente ed approvazione del nuovo statuto

Si riporta il Comunicato Stampa di SCS – Salesiani per il Sociale riguardo all’assemblea dei soci per l’elezione del presidente e l’approvazione del nuovo statuto che si terrà venerdì 12 aprile 2019 presso l’istituto “Sacro Cuore” di via Marsala 42, Roma.

Comunicato Stampa

IL 12 APRILE ASSEMBLEA DEI SOCI PER L’ELEZIONE
DEL PRESIDENTE E APPROVAZIONE DEL NUOVO STATUTO

(Roma, 04 aprile 2019) – È convocata per il 12 aprile all’istituto “Sacro Cuore”, in via Marsala 42, a Roma l’assemblea straordinaria dei soci di Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS. Il saluto iniziale quest’anno è affidato a don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale delle Opere Salesiane e a don Stefano Aspettati, Ispettore delegato per l’Emarginazione e il disagio.

Dopo la relazione del presidente uscente, don Giovanni D’Andrea, sulle attività svolte nel 2018 e la presentazione del piano di lavoro 2019, verrà presentato per l’approvazione del nuovo statuto nazionale, rispetto alla Riforma del Terzo Settore. Nel pomeriggio, ci sarà l’elezione del nuovo presidente.

Ufficio Stampa “Salesiani per il Sociale”

Sede Nazionale, Via Marsala 42 – 00185 Roma
Tel: 06.4940522 – Fax 06.44701712
Email: comunicazione@salesianiperilsociale.it
Web: www.salesianiperilsociale.it

Eretta la nuova comunità “San Giuseppe” della Sede Centrale Salesiana di Roma

Con Decreto 568/SG/2017, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha eretto canonicamente la comunità salesiana “San Giuseppe”, con sede a Roma, Via Marsala 42, che ha come scopo lo svolgimento dei servizi della Sede Centrale Salesiana.

Tale comunità ha richiesto una erezione canonica, perché ha cambiato diocesi; essa ora appartiene alla Diocesi di Roma. L’erezione della nuova comunità, che ottempera alle norme e le condizioni del Codice di Diritto Canonico, delle Costituzioni e dei Regolamenti Salesiani, è avvenuta con il consenso del Vicario del Papa per la diocesi di Roma e del Consiglio Generale della Congregazione.

La nuova comunità è posta alle dirette dipendenze del Rettor Maggiore, il quale delega al suo Vicario le facoltà di animazione e governo della comunità di cui all’articolo 161 delle Costituzioni che si riferisce alle facoltà dell’ispettore. Egli opera con un Consiglio costituito dall’Economo Generale altri due membri del Consiglio Generale, nominati per un triennio.

Nel decreto viene istituita anche l’Assemblea straordinaria rappresentativa dei Salesiani delle comunità dipendenti dal Rettor Maggiore, che opera secondo un proprio regolamento ed è convocata in preparazione del Capitolo Generale.

La nuova comunità conta attualmente 38 Salesiani ascritti come “soci”.

Non poteva esserci scelta migliore per l’elezione del patrono della comunità: come ben rappresentato nel grande quadro posto sul transetto della basilica del Sacro Cuore a Roma, attualmente adiacente alle strutture della nuova comunità, Maria, Gesù e l’intera Chiesa sono poste sotto la paterna cura di San Giuseppe e, non a caso, sopra la scena è riportato: “Ite ad Joseph” (Andate da Giuseppe).

da ANS – Agenzia Info Salesiana