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CFP Fossano: l’esperienza vissuta a Dachau e all’evento Automechanika di Francoforte

Dal 13 al 17 settembre scorsi, gli allievi del Centro di Formazione Professionale di Fossano si sono recati in Germania a Dachau e poi alla fiera internazionale automotive “Automechanika Frankfurt“. Di seguito uno stralcio sull’esperienza vissuta.

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Dachau e Automechanika Frankfurt …noi c’eravamo!

Martedì 13 settembre, ore 20.30, cortile dei Salesiani di Fossano. Bagagli? Stivati. Zainetto, playlist musicale e cuffiette? Preparati. Appello? Tutti presenti! Poi le raccomandazioni dei formatori, gli occhi un po’ lucidi dei genitori e soprattutto gli sguardi trasognati dei ragazzi. Attraverso i finestrini si vedono le mani aperte e le labbra sorridenti di quaranta alunni dei settori carrozzeria e meccanica d’auto che salutano i Don, che a loro volta contraccambiano dal centro del cortile. Un eterno déjà-vu, il grande classico della partenza per la gita. Il pullman si mette in moto. Direzione Germania, ciao Fossano! Ci vediamo tra quattro giorni.

Alla prima rotonda qualcuno dai sedili di dietro “spara” ad alta voce la prima goliardata: “Oh raga! È dalla quinta elementare che non faccio una gita!”. Una sciocchezza, una frase per rompere il ghiaccio, ma, ahinoi, amara verità, perché, ridi e scherza, la pandemia a questi ragazzi classe ‘06 e ‘07 ha rubato un bel po’ di gioie. Motivo in più per godersela al massimo dunque.

Mercoledì 14 settembre, ore 08.00, piazzale del “Memoriale di Dachau”, cittadina a pochi chilometri da Monaco di Baviera, tristemente famosa per il lager nazista a cui ha dato il nome. Il perimetro dell’ex campo di concentramento è esteso, composto da larghi piazzali, lugubri e bassi edifici di cemento e baracche in legno. Il luogo conserva la medesima freddezza di quello che fu in origine, prima ancora della barbarie nazional-socialista, ovvero una vecchia e dismessa fabbrica di munizioni e di polvere da sparo. La guida che ci accompagna in questo truce, eppur suggestivo, tour nella “macelleria umana” del ‘900 è una signora gentile e appassionata, il cui accento non lascia intendere se sia un’italiana trapiantata in Germania o, al contrario, una tedesca che ha vissuto a lungo nel nostro paese. In realtà è una professoressa di storia di Torino che da ventidue anni risiede in quel di Monaco. La prima cosa in assoluto che lascia di stucco i nostri ragazzi è il famigerato cancello in ferro battuto che in quel tempo apriva ai prigionieri la strada verso l’inferno, su cui campeggia la famosa frase: “Arbeit macht frei” (il lavoro rende liberi). Black humor d’altri tempi…

Salesiani Fossano – “Estate ragazzi 2022: il trionfo dell’allegria”

Si è concluso il periodo dedicato all’Estate Ragazzi presso la realtà salesiana di Fossano con una media di duecento ragazzi a settimana dalla prima elementare alla prima superiore. Nella serata di giovedì 14 luglio si è tenuta per l’occasione una cena “al sacco” finale con le famiglie e l’animazione di Egidio Carlomagno. Di seguito l’articolo gentilmente fornito alla Redazione dal salesiano Fabrizio Spina che ripercorre l’Estate Ragazzi vissuta.

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ESTATE RAGAZZI 2022 AI SALESIANI DI FOSSANO: IL TRIONFO DELL’ALLEGRIA

Per descrivere l’Estate Ragazzi dei Salesiani di Fossano basterebbero due parole: “una bomba!”. Triplice fischio e tutti a casa.
Se tutto l’entusiasmo, tutta la passione e tutta l’energia sprigionate dalla tribù estiva del Centro di via Verdi si potessero trasformare in oro, saremmo qui a lucidare sbrilluccicanti montagne di lingotti. Tutto l’oro di Don Bosco insomma: gioventù, educazione e amore. Venticinque giorni da paura: una media di duecento ragazzi a settimana dalla prima elementare alla prima superiore, sessanta aiuto-animatori maggiori di quindici anni e poi educatori esperti, artisti, volontari e molteplici figure a comporre un mosaico transgenerazionale, un laboratorio all’avanguardia di aggregazione, generosità e amore per la vita. “Roba da stropicciarsi gli occhi”.

Tutti gli animati, nessuno escluso, sono coinvolti in un turbinio di giochi, eventi, canti e balli: un’esaltante centrifuga di gioia. E poi gite vicine e lontane, dalla montagna alla piscina, passando per la nostra bella campagna. A piedi, in bici e su quattro ruote. Se dove marciava Attila non cresceva più l’erba, al passaggio di questa armata dell’allegria vanno al macero tristezza, noia, individualismo e prepotenza. Poco ma sicuro. Per dirlo alla francese c’è un fil rouge che lega tutte le attività che si svolgono all’interno del Centro Salesiano, una coerenza educativa e vocazionale che passa dal suono dell’ultima campanella dell’anno scolastico al primo inno di adunata che annuncia l’inizio dell’Estate Ragazzi. La missione è una e semplice: amare la gioventù, accoglierla e farla sentire a casa. Il messaggio, se possibile, lo è ancora di più: “abbiate il coraggio di essere felici” …basta poco che ce vò? Recitava una vecchia pubblicità.

Come esempio si potrebbe citare il “gemellaggio” tra i nostri ragazzi e quelli del Centro Salesiano di Cuneo, avvenuto qui a Fossano in una mattinata “infuocata”, nel senso più stretto e sahariano del termine. I pullman dal capoluogo arrivano già belli carichi, pallettoni di pura adrenalina e di vitalità. Il resto vien da sé. I ragazzi si attraggono come mercurio e, se non fosse per il diverso colore delle magliette “d’ordinanza”, non si saprebbe più chi venga da dove e quale sia la sua crew d’appartenenza. In un batter d’occhio si forma al centro del cortile un cerchio di animatori e animati che, con le dita intrecciate gli uni agli altri, ballano e saltano come tarantolati sotto il sole cocente. Un ipnotico Bans, una vera e propria Haka degna degli All Blaks. Mani, piedi, gambe, voce, lingua e occhi, i ragazzi usano tutte le parti del loro corpo per gridare: “Bentrovati! Siamo qua! Siamo fratelli! Ci manda Don Bosco e adesso facciamo un gran bel casino!” Ecco, già basterebbe. Sarebbe cioè sufficiente assistere a questo scatenato “manifesto alla vita” per poi dire: “Wow ci sta! Per oggi posso tranquillamente sorridere tutto il giorno, accada quel che accada. Gioia 1 Stress 0, palla al centro”.

Si sa, però, che tutte le cose, soprattutto quelle più belle, finiscono. Anche l’edizione di quest’anno, dunque, è arrivata al capolinea. Tutti giù dal tram e la pista si svuota. Noi sappiamo bene, però, che si tratta solo di una rincorsa verso la prossima avventura. Perché ai Salesiani, appena finisce un’estate ragazzi, iniziano immediatamente i preparativi per la prossima. Lo dimostrano gli incontri tra responsabili, animatori e aiuto animatori che si svolgono regolarmente durante tutto il corso dell’anno.

Dimenticavo. L’uscita di scena, per la cronaca, è stata di quelle trionfali. La sera di giovedì 14 luglio il cancello della scuola è rimasto aperto per accogliere la cena “al sacco” finale, nella quale ogni famiglia, seduta l’una accanto all’altra, ha condiviso cibo e allegria. Dopo il gelato offerto dal Centro, si è goduto dell’intrattenimento di un pezzo da novanta, l’animatore Egidio Carlomagno. Genitori, animati e animatori, tutti riuniti per celebrare qualcosa di speciale, il privilegio di far parte di una grande famiglia dove ognuno ha il proprio spazio, dove ognuno è assolutamente fondamentale per tutti gli altri. Il bicchiere della staffa sollevato al cielo e… “Ciao raga! Ci becchiamo l’anno prossimo, stesso posto stessa magia”.

CFP Fossano: i festeggiamenti per Maria Ausiliatrice

Lunedì 23 maggio nella Palestra dell’Istituto Salesiano di Fossano, si è svolta la Festa di Maria Ausiliatrice con la S.Messa ed alcuni momenti di gioco. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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Era da tempo che, causa pandemia, non riuscivamo più a festeggiare con le allieve e gli allievi questa ricorrenza, per noi, importantissima.

È stata una grande emozione vedere i giovani così attenti durante la celebrazione della Santa Messa e così entusiasti nel partecipare al gioco a quiz che, almeno ancora per questo anno a causa della pandemia, ha sostituito i tradizionali giochi a stand molto più dinamici. I primi 7 allievi che hanno risposto correttamente alle domande sono stati premiati.
Durante la Festa sono stati distribuiti anche premi ai vari rappresentanti di classe, agli allievi e alle allieve che si sono distinti per il minor numero di ore di assenza durante l’anno formativo.

Per concludere questo momento di Festa è stata distribuita alle allieve e agli allievi del Terzo anno una bellissima lettera scritta dai formatori, che riportiamo qui di seguito:

“Carissimi allievi ed allieve di Terza, questo momento vuole essere dedicato a voi, solo a voi. Noi formatori, prima del Covid, eravamo ben abituati, in questo giorno della Messa conclusiva, a ringraziamenti, lettere strappalacrime, regali personalizzati di ogni tipo che le classi Terze preparavano per noi. Voi siete le terze dell’epoca Covid, quelle classi che, dopo le giornate di Accoglienza ad Alassio del Primo anno, hanno dovuto rinunciare a tante, tantissime opportunità, quelle classi che qua hanno vissuto due anni difficili a cui nessuno di noi era minimamente preparato. Per questo motivo questo anno siamo noi formatori a volervi dire GRAZIE e proviamo a farlo con queste parole: GRAZIE per essere rimasti con noi fino alla fine di questo percorso, GRAZIE per aver creduto in noi anche quando abbiamo dovuto diventare formatori digitali e non eravamo molto bravi, GRAZIE per aver sopportato anche i nostri momenti di crisi, di paura, di sofferenza che la pandemia ci ha portato, GRAZIE per averci dato la possibilità di metterci in gioco ogni giorno inventandoci strategie nuove, GRAZIE per aver accettato le proposte di gioco e allegria che abbiamo reinventato a misura Covid, GRAZIE per aver tenuto due anni la mascherina e aver tollerato il nostro ruolo di “poliziotti”, GRAZIE per averci stimolato sempre a credere in voi e a non arrenderci di fronte ai nostri fallimenti, GRAZIE per aver camminato questo pezzo di vita con noi. Ci mancherete che lo crediate o no, ricorderemo forse i vostri nomi, sicuramente i vostri volti, le vostre lacrime, i vostri sorrisi, il vostro entusiasmo, le vostre paure, rimarrete nei nostri cuori perché ci siete entrati … e se l’Educazione è cosa del cuore, come dice don Bosco, speriamo di essere stati, per ciascuno di voi Educatori con il Cuore. Grazie.

I vostri prof.

“Questa è la vostra casa – don Bosco”

CFP Fossano: vincitori al concorso di lettura “ImBOOKiamoci”

Il CFP di Fossano, il 18 maggio 2022, ha premiato gli allievi e allieve vincitori del concorso ImBOOKiamoci, al quale hanno partecipato facendosi ispirare dal libro “La Compagnia degli addii”.

Di seguito si riporta la notizia pubblicata sul sito dell’opera.

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Il concorso di lettura ImBOOKiamoci è organizzato dal Sistema bibliotecario di Fossano, Savigliano e Saluzzo ed è rivolto ai ragazzi di età compresa tra i 14 e i 20 anni, residenti nei comuni dell’area o alunni delle scuole secondarie di secondo grado dei suddetti comuni, che possono partecipare singolarmente o in gruppi di non più di 4 persone.

I partecipanti possono scegliere un libro tra quelli proposti e trarne ispirazione per creare un elaborato di varia natura: booktrailer, cortometraggio, fumetto, fotografia, disegno, brano musicale originale o poesia ispirata al libro.

Le allieve e gli allievi di Seconda Acconciatura hanno partecipato, scegliendo di leggere e farsi ispirare dal libro “La Compagnia degli addii”, romanzo francese di Axl Cendres del 2021, che tratta il delicato tema dell’importanza della vita e di scoprirne il senso, trovando la propria vocazione e imparando poco per volta ad apprezzare se stessi e gli altri e a cogliere ogni occasione per essere felici.

La classe, suddivisa in gruppi, ha prodotto originali e interessanti booktrailer, mentre alcuni hanno scelto il lavoro individuale, partecipando nella categoria arte. Il lavoro è stato impegnativo, ma anche divertente e coinvolgente, e il risultato è stato premiato con due vittorie:

  • Biennio categoria Arte Nora Coulibaly
  • Biennio categoria Video  gruppo “Biblioteche e discoteche”, composto da Giulia Ballatore, Cristina Costamagna, Martina Reti e Andrea Curti

Inoltre in finale:

  • Biennio_categoria Video gruppo “La gang”, composto da Simranjeet Kaur, Mattia Cravero, Marius Norocel e Omar Youchick.

Alla cerimonia di premiazione, che si è tenuta mercoledì 18 maggio 2022 al Castello di Fossano, i ragazzi vincitori hanno ritirato un ambito premio: tanti meravigliosi libri da condividere con i compagni; alcuni di questi sono stati regalati alla scuola e saranno messi a disposizione.

Congratulazioni ai vincitori e bravissimi tutti!
Un grazie sentito a chi ha collaborato alla realizzazione degli elaborati!

CFP Fossano: la Geberit forma gli installatori del futuro

I ragazzi ed i formatori del settore termoidraulico, che hanno dimostrato elevato interesse per l’iniziativa, ringraziano vivamente Stefano e Carlo per il prezioso tempo dedicato a loro e per le numerose tecnologie offerte al laboratorio, certamente utili alle prossime esercitazioni didattiche. La collaborazione prevede futuri eventi formativi rivolti alle seconde e alle terze annualità.

CNOS-FAP: la stagione degli stage – CFP Fossano

Il momento dello stage, è un’esperienza che riguarda in generale gli allievi e le allieve del terzo anno dei Centri di Formazione Professionale affinché possano “mettersi in gioco” e comprendere al meglio quali siano le dinamiche e le regole del mondo del lavoro. Il CFP di Fossano riporta sul sito una descrizione approfondita sul che cosa si intenda per “stage”: che cos’è, come funziona, a che cosa serve, perché è importante svolgerlo. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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La stagione degli Stage, in un Centro di Formazione, è una ricorrenza fissa, si ripete ogni anno. È la materia più importante della seconda metà dell’anno formativo, dunque richiede attenzioni, cure, coinvolgimento, come se fosse un ingranaggio delicato. È un momento di passaggio fondamentale, una delle caratteristiche irrinunciabili della formazione professionale… A meno che non si metta di mezzo una pandemia a farlo saltare, come è accaduto negli ultimi due anni.

Lo stage è un’occasione per mettersi in vetrina, cioè mettersi in mostra agli occhi del mondo del lavoro. È una valida opportunità per incontrare da vicino il mestiere che si è scelto di svolgere una volta ottenuta la qualifica.

In genere è un’esperienza che riguarda allieve/i del terzo anno, ma nei percorsi di alternanza scuola lavoro (i cosiddetti percorsi duali) la presenza in azienda è di 400 ore sia nel secondo, sia nel terzo anno di studio.

Perché si fa uno stage? Talvolta la formazione scolastica non permette di comprendere appieno quali sono le dinamiche e le regole del mondo del lavoro. Anche quando gli utensili in dotazione ai laboratori sono moderni e funzionali, simili o analoghi agli strumenti usati dai professionisti del settore, bisogna sempre tenere presente che le lezioni pratiche vengono svolte in un ambiente protetto, dove si bada maggiormente alla spiegazione che al risultato, un ambiente non legato ai tempi e ai rendimenti che bisogna raggiungere quando si svolge un lavoro vero e proprio. C’è una marcata differenza di relazione e rapporti tra il laboratorio scolastico e il laboratorio professionale: il CFP aspetta e rispetta i tempi dell’allievo; il lavoro rispetta i tempi del cliente che, in genere, è impaziente.

La risposta alla domanda sul perché si fa uno stage allora è: toccare con mano come ci si muove sul campo, fare un allenamento in una situazione sfidante, mettersi in gioco per davvero.

Come funziona? Semplificando molto si può affermare che lo stage è come un periodo di studio svolto lavorando presso un’azienda. Ipotizzando per esempio un percorso formativo nella falegnameria, svolgerò lo stage presso un mobiliere, un serramentista, un falegname o un ebanista. Qual è il compito di uno stagista? Dovrà avvicinarsi al lavoro e comprenderne il più possibile le regole e il funzionamento nel poco tempo concesso dal calendario (nel nostro caso sono 320 ore: circa due mesi). Per questo abbiamo parlato di esporsi come in una vetrina. Non come un manichino, però: al contrario dei manichini che sono immobili, inespressivi, innaturali, occorre darsi da fare.

Quali sono allora i comportamenti da tenere durante lo stage? Occorre essere educati, curiosi e umili. L’educazione è una carta di identità in cui si racconta la persona che ne è proprietaria. La maleducazione genera sempre una pessima impressione. La curiosità significa impegnarsi a osservare bene come funzionano e come si portano avanti i lavori, comprendere i segreti degli esperti, fare domande, sforzarsi di capire. Infine bisogna essere umili, cioè riconoscere la propria inesperienza rispettando ogni persona e il suo operato. Le caratteristiche personali vincenti sono la volontà e disciplina. Come sempre. Occorre allora sapersi organizzare, sapersi gestire, riconoscere le necessità e le urgenze del lavoro, anticipandole, se è possibile.Queste qualità sono già di per sé mansioni difficili, ma lo diventano ancora di più perché talvolta agli stagisti vengono affidati i lavori meno impegnativi, più noiosi e banali. Occorre perciò sapersi mettere in mostra partendo proprio da simili occasioni. Svolgere con impegno le mansioni più umili è un’indicazione di serietà e professionalità; è indicazione di affidabilità, la dote più richiesta da un datore di lavoro.

In genere quella dello stage è sempre un’esperienza significativa e importante; spesso è anche un periodo bellissimo che muta il modo di vedere il lavoro e genera entusiasmo. Per questo è un peccato sprecarla dimostrandosi svogliati e inadeguati: sarebbe come buttare nella spazzatura la torta che abbiamo appena estratto dal forno dopo avere faticato tanto per prepararla.

CFP Fossano: gli allievi del corso sulle energie rinnovabili incontrano la FINDER

Nelle scorse giornate, gli allievi del corso sulle energie rinnovabili del Centro di Formazione Professionale di Fossano hanno partecipato a un seminario tecnico tenuto dalla Finder grazie alla presenza dei tecnici dell’azienda Maurizio, Davide e Cesare. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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Recentemente il quarto anno duale del corso TECNICO DELLE ENERGIE RINNOVABILI – PRODUZIONE ENERGIA TERMICA, ha partecipato a un seminario tecnico con l’azienda Finder organizzato nel centro di formazione professionale a Fossano.

Finder è un’azienda nata nel 1954 in provincia di Torino nel comparto elettrico  e negli anni, ha costruito un’ampia gamma di componenti elettromeccanici ed elettronici per il settore civile e industriale. Da anni è in atto una collaborazione formativa tra l’azienda e il Cnos: Finder propone materiali e momenti di formazione  affinché gli allievi possano arrivare alla qualifica in possesso della competenza  necessaria all’installazione dei propri prodotti.

Grazie alla presenza dei Tecnici Finder (Maurizio, Davide e Cesare)  i ragazzi hanno avuto la possibilità di conoscere la programmazione del nuovo Termostato Bliss2. Tramite l’app bliss (presente sia su play store che su app store) hanno lavorato su alcune operazioni sempre più richieste dalla casa “intelligente” come, ad esempio, una simulazione del settaggio del termostato con i relativi parametri, trasferendo i dati da cellulare al termostato o l’aggiunta degli attuatori intelligenti per la simulazione della gestione del riscaldamento a zone.

Il coffee break organizzato dagli studenti del CNOS-FAP di Savigliano ha dato l’avvio alla seconda parte della mattinata in cui sono stati presentati alcuni prodotti sulla gestione delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, dei contabilizzatori di nuova generazione per il risparmio energetico e alcuni prodotti elettrici per la gestione dei livelli liquidi in stoccaggio.

La mattinata si è conclusa con un gioco a quiz sulle tematiche affrontate nel seminario e i ragazzi più preparati hanno ricevuto in dono alcuni gadget offerti dalla Finder.

CFP Fossano: il percorso formativo “Elementi di verniciatura” per i ragazzi seguiti da SIPROIMI

Presso il CNOS-FAP di Fossano parte il percorso formativo “Elementi di verniciatura” che vedrà impegnati i ragazzi stranieri seguiti dalla rete di accoglienza SIPROIMI. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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“Formazione e lavoro” questi i due punti saldi che guideranno questa iniziativa.

Nelle lezioni che si svolgeranno nel mese di ottobre, gli allievi saranno impegnati ad apprendere le tecniche base di lucidatura e verniciatura degli autoveicoli, principalmente attraverso l’esperienza pratica presso il laboratorio di carrozzeria del centro di formazione di Fossano.

Conclusa la parte formativa, sarà il personale dell’ufficio SAL (Sportello al Lavoro), sempre presente nel centro, a mettere a disposizione dei ragazzi la propria rete di contatti con le aziende del territorio , per poi accompagnarli nella ricerca di possibili offerte di lavoro connesse al mestiere del verniciatore.

Al giorno d’oggi l’integrazione sociale ed economica di migranti e rifugiati è la principale sfida che devono affrontare tutti i progetti di accoglienza, e sicuramente con questa iniziativa si vuole dare un forte a sostegno a tale processo.

Come diceva Don Bosco “Il lavoro e la temperanza faranno fiorire la nostra società.” Speriamo di contribuire con questo percorso a diffondere i semi per questa fioritura.

CFP Fossano: campionati europei dei mestieri Euroskills 2021

Dal 22 al 26 settembre 2021 si sono svolti a Graz (Austria) i campionati europei dei mestieri Euroskills 2021: oltre 450 competitor che si sono cimentati in 45 diversi mestieri lottando per la conquista della medaglia. Tra i partecipanti, l’ex allievo del Centro di Formazione Professionale di Fossano Luca Buzziol per il settore dell’automotive technology. Ad accompagnarlo, il docente di meccatronica Ludovico Gonella, in veste di expert Euroskills e deputy chief expert. Alla competizione Luca Buzziol si è classificato settimo, sia pure a pochissimi punti dal quarto posto.

CFP Fossano: “Amati” e “Chiamati”

Sulla scia della proposta pastorale salesiana 2021/2022, gli allievi del Centro di Formazione Professionale di Fossano hanno realizzato alcuni banner da appendere sulla struttura del centro per richiamare il claim di quest’anno: “Amati” e “Chiamati”. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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“Amare” e “chiamare” sono due verbi fondamentali dell’identità cristiana, scelti per accompagnare l’anno formativo 21-22 delle ragazze e dei ragazzi di Fossano e di tutta l’Italia di don Bosco. Questo ci suggerisce la proposta pastorale salesiana per i prossimi mesi.

Una volta entrati in cortile, basta alzare lo sguardo per scorgere la nuova scritta ed essere invitati a sentirsi “amati e chiamati”. L’invito è rivolto ovviamente a tutti gli allievi, ma coinvolge in primis i formatori. “Non basta amare i giovani: occorre che loro si accorgano di essere amati”, diceva don Bosco. Solo scoprendo di essere amato, il ragazzo può sentirsi chiamato a sua volta ad amare e a spendere la sua vita per gli altri, incamminandosi sulla strada del dono e della vera felicità. Allo stesso modo il formatore deve sentirsi egli stesso chiamato ad una vera e propria missione, quella educativa.

L’idea di fondo di quest’anno sta proprio nell’accompagnare la comunità educante e ogni singolo giovane e adulto ad assumere la consapevolezza di lavorare sulla propria identità e sul proprio carattere. Siamo infatti nel secondo anno in preparazione al bicentenario del “sogno dei nove anni”, e vogliamo al centro le parole di Maria che invitano Giovannino Bosco a lavorare sul suo carattere, ad assumere una personalità tanto tenera quanto solida: “Renditi umile, forte e robusto”.

Continuiamo ancora a farci interpellare dal messaggio del Rettor Maggiore dei Salesiani (il successore di don Bosco!), che per il 2021 ha scelto il tema della speranza: dopo un anno segnato a livello mondiale dalla fatica della pandemia, ci sentiamo chiamati a riscoprire il valore della speranza cristiana, che è tale proprio perché ci aiuta ad avere speranza esattamente nel momento in cui le speranze umane perdono la loro forza.

Auguriamo dunque a tutti un anno carico di speranza, quella vera, in cui ciascuno di noi possa scoprire di essere amato da Qualcuno e chiamato a fare cose grandi nella propria vita, per sé e per gli altri!

E grazie agli splendidi ragazzi della Seconda Agricola che hanno collaborato alla realizzazione della scritta!