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Sala Giovani DB: Lupus in sala

Metti alcuni studenti universitari, una grande sala spaziosa, il carisma salesiano … ed è subito festa. Alla nuova “Sala Giovani Don Bosco” di via Ormea 4, si è svolto Lupus in Sala, primo di una serie di eventi che ha visto alcuni giovani studenti universitari cimentarsi nel Lupus in Tabula, gioco di ruolo ambientato in una città (tabula) ove alcuni abitanti possono trasformarsi in lupi mannari: come nelle favole anche nel gioco la trasformazione avviene di notte e durante questo lasso temporale un innocente viene divorato. Da 3 a 10 giocatori, senza moderatore, senza eliminati, partite rapide e risate garantite. «Si tratta di un gioco – spiega Roberto, uno degli organizzatori – per poter aguzzare l’ingegno e sfruttare la psicologia per capire chi mente e a sua volta non far scoprire chi sei». Ha introdotto la serata, con una sua breve riflessione, il salesiano don Gianni Ghiglione, fondatore del progetto “Sala Giovani Don Bosco”.

 

È stata una bella serata, coinvolgente, di avvio del progetto della neonata “Sala Giovani Don Bosco”. Stare insieme è il primo passo per avviare attività insieme. Mi auguro che questo obiettivo coinvolga sempre un maggior numero di studenti universitari e non solo».

 

 

 

 

 

 

Una società che dà luce ad un futuro #Senzafiltri

Sabato 11 Novembre, ventitré rappresentanti della società civile torinese si sono ritrovati in via Sacchi 18 al Caffè Muller e hanno condiviso la propria “idea di futuro”. L’appuntamento, promosso da Cantiere Civico, aveva come ospiti personaggi di spicco come Paolo Stratta, il fondatore e direttore di Cirko Vertigo e l’attrice e scrittrice Sara D’Amario, il gastroenterologo Giorgio Saracco e il cioccolatiere Guido Gobino, l’organizzatrice teatrale Claudia Spoto e il giornalista di Repubblica Paolo Griseri, il preside del liceo Gioberti Vincenzo Pappalettera e il vicepresidente del Collegio costruttori Marco Rosso.

Don Mauro Mergola ha raccontato l’esperienza personale coi minori stranieri a San Salvario durante #Senzafiltri,  appuntamento dove «la società civile parla alla politica»: medici, imprenditori, artigiani, studenti, presidi, preti, detenuti, giornalisti, e altri chiamati a rappresentare strati e anime della città.

Essere qui in mezzo a voi, come segno che la chiesa dialoga con il territorio. Sono salesiano, e quindi secondo la mia tradizione e formazione, ho una particolare sensibilità ai ragazzi e ai giovani, in modo particolare a coloro che dalla vita hanno ricevuto di meno. Io, tra le varie responsabilità che ha un parroco, mi interesso, qui in San Salvario, dei giovani, dei giovani minori, degli stranieri non accompagnati, io stesso sono affidatario di 15 giovani che vivono con me in Oratorio dei quali cerco di interessarmi della loro formazione, affinché possano diventare cittadini del nostro territorio.

Secondo Don Mauro Mergola: “è cittadino a Torino chi costruisce la città chi  si mette a servizio della comunità, è straniero chi  la distrugge, chi pretende solo e chi la sporca. Anche i torinesi, se non adempiono ai loro doveri di cittadini, sono stranieri nella loro stessa casa”.
Ma come viene svolto questo lavoro? Aiutando i giovani immigrati nell’autonomia linguistica, e lavorativa, cercando di coniugare la loro identità a ciò che è frutto dei valori del loro paese d’origine con ciò che trovano nel nostro territorio.

All’interno dell’Oratorio San Luigi, in via Ormea 4, è stato istituito un percorso della tutela integrata “Provaci ancora Sam”: itinerario proposto a ragazzini che a 16 anni, purtroppo non hanno potuto concludere il loro percorso scolastico. Come aiutarli e inserirli in un percorso formativo? Se non si trova autostima difficilmente si inizia un percorso professionale.

E’ vero che il lavoro non è tutto, sono numerosi i giovani che pur lavorando fanno fatica a dare un senso alla propria vita, però è anche vero che se manca il lavoro, va a mancare una parte molto importante della loro formazione.

L’appello di Don Mauro Mergola è quello di promuovere percorsi di accompagnamento rivolto a minori italiani e stranieri che nella vita hanno ricevuto di meno e sopratutto hanno alle spalle famiglie difficili. Il primo passo dovrebbe essere l’istituzione di percorsi che possano coniugare insieme formazione ed educazione con un equilibrio che gradualmente viene modificato, partendo dall’educazione per giungere alla formazione e diventare sempre più autonomi.

L’Oratorio San Luigi si interessa anche dei giovani che vivono al parco del Valentino, un luogo che è rimasto nella penombra sociale, che svariate volte viene citato sui giornali per atti vandalici e cronaca nera. Presenti da 11 anni sopra “Natale in Giostra” con l’educativa di strada, i salesiani del San Luigi  ritengono che sia meglio investire nella prevenzione, piuttosto che nel recupero di ragazzi che, la maggior parte delle volte, finiscono in carcere.

Il discorso verteva anche su tematiche come giovani e movida,  un problema per i residenti e il territorio, e qui si è sviluppato quello che era il cuore dell’incontro: i giovani della notte cosa dicono alla società civile? Sono giovani che fanno fatica a “vivere con speranza il proprio futuro”?

Siamo una società che da futuro, o siamo una società che istiga a vivere al presente?

Se una politica è fatta a beneficio delle persone e dei giovani, e questa si interessa dei problemi del tempo presente, dovrà saper dar luce per poter avere speranza, poiché là dove si perde speranza, si perde una società.

 

 

Guarda il video 

16 novembre: inaugurazione nuova Sala Don Bosco

La presenza salesiana in San Salvario risale al 1847, grazie a don Bosco che vi fondò un oratorio per giovani che iniziavano a popolare anche quella zone della città. Oggi la presenza salesiana si articola in: Oratori (San Luigi, Santi Pietro e Paolo), Parrocchie (Santi Pietro e Paolo, Sacro Cuore di Maria), chiesa pubblica, cappellania dei filippini, Collegio Universitario.
Ci troviamo nella zona della movida dove i giovani universitari si ritrovano, in special modo la sera dei week end. All’interno della pastorale universitaria della zona presso l’Oratorio San Luigi di via Ormea 4, giovedì 16 novembre alle ore 20,45 verrà inaugurata la “Nuova Sala don Bosco” per giovani universitari. “Con questo nuovo progetto vogliamo dare la possibilità a tanti giovani, presenti sul territorio, di incontrarsi, stare insieme conoscersi, da cosa nasce cosa … “, queste le parole di don Gianni, incaricato salesiano della pastorale universitaria di questa zona. Vi aspettiamo numerosi, passate parola.

 

 

Sulle strade dell’integrazione

Venerdì 4 novembre l’inserto di approfondimento Super 8 di un noto quotidiano nazionale, parlando di integrazione, presenta una panoramica di esperienze nei quartieri multietnici delle città di  Milano e Torino, dove italiani e migranti scelgono l’ottimismo della volontà e provano a convivere. Con tante difficoltà e tensioni. Ma anche con risultati sorprendenti.

 

 

 

Dance Salvario Quarta Edizione

San Salvario è territorio di contaminazione culturale:
un palcoscenico naturale per arte, artigianato e gastronomia

 

Così sia apre la 4a edizione di “DanceSalvario” in programma a San Salvario sabato 4 e domenica 5 novembre. Saranno coinvolte all’interno della manifestazione che si volgerà  per le vie del quartiere anche la realtà oratoria e parrocchiana in diversi modi, in particolare domenica 5 novembre:

  • torneo di calcio multiculturale e multigenerazionale con le regole del football3, in via Ormea n.4
  • party senior, in via Giacosa n.8
  • musica elettronica composta per la Chiesa Santi Pietro e Paolo Ap. da Painè Cuadrelli sound designer docente del corso IED Sound Design Milano
  • taxi-risciò con i ragazzi della comunità Minori Stranieri Non Accompagnari ospiti all’oratorio San Luigi che aiuteranno gli spostamenti durante la festa

 

 

 

San Salvario: il cuore della movida

Il vescovo di Torino, Mons. Nosiglia, ha incontrato la Comunità Abramo di Vicenza, realtà nella quale prioritario è l’impegno per la nuova evangelizzazione attraverso l’annuncio della Parola di Dio ai non credenti e ai cristiani non praticanti con particolare attenzione al mondo della famiglia, dei giovani, della scuola e all’ambito sociale. Appresa questa vocazione, il vescovo li ha prontamente esortati a visitare il quartiere torinese di San Salvario, celebre per la movida giovanile a cui prova a rispondere l’instancabile lavoro pastorale della Parrocchia SS. Pietro e Paolo Apostoli.  

Grazie all’obiettivo attento di Omar Vicentini – della Comunità Abramo, insegnante di religione che oggi vive a Torino e qui segue una serie di attività di evangelizzazione di strada –  e alla realtà multiforme di San Salvario è nato un video: una combinazione di volti, energie; una collezione di fotogrammi che testimoniano la gioia del Vangelo in quelle porte sempre aperte della Chiesa affacciata su Largo Saluzzo per essere una chiesa “in uscita”.

Publié par Mergola Mauro sur samedi 9 septembre 2017

Ogni terzo sabato del mese il gruppo della Comunità Abramo, affezionatosi alla realtà di SS. Pietro e Paolo, anima l’adorazione eucaristica e l’accoglienza dei giovani della movida secondo il tradizionale programma promosso tutti i fine settimana dalla Parrocchia.

Social Housing in San Salvario

La Parrocchia di Santi Pietro e Paolo in San Salvario inizia una nuova avventura nel cuore multiculturale della città metropolitana, una nuova modalità di accompagnamento educativo.  Il nome del progetto è “San Salvario House“, nato in accordo con il vescovo di Torino e la Caritas Diocesana, con il contributo di Compagnia di San Paolo e alcuni enti privati, ambisce alla concretizzazione delle sfide lanciate da Papa Francesco in merito ad accoglienza e ospitalità. Pertanto, nei prossimi sei mesi si avvieranno i lavori per destinare una parte della canonica ad un social housing dove i destinatari saranno di provenienze miste: un mix sociale che sia creativo, stimolante, che porti dinamicità alla convivenza e che si configuri come “una filiera di accompagnamento educativo in continuità con il lavoro svolto con coloro che già frequentano la comunità religiosa – così afferma Don Mauro Mergola, parroco della parrocchia – e, quindi, che possa costruire una nuova comunità attraverso l’integrazione, diventando magari un punto di riferimento significativo di questo processo”.

I destinatari sono giovani italiani e stranieri, tra i 18 e i 39 anni,  che dovranno occuparsi della pulizia dei luoghi comuni e della propria camera con un aiuto settimanale di alcune ore per le parti comuni. La permanenza è temporanea ed è pari ad un massimo 18 mesi, a seconda del livello di autonomia e degli obiettivi da raggiungere. Saranno previsti alcuni momenti di vita comune organizzati insieme ai ragazzi e all’equipe educativa, tra i quali: cene insieme e momenti di convivialità e di formazione condivisi, proposte di uscite comunitarie culturale per Torino e dintorni. Inoltre, agli ospiti verranno chieste alcune ore di volontariato da svolgere nelle diverse attività della Parrocchia e dei due oratori.
Il progetto, oltre ad essere una opportunità per giovani ragazzi italiani e stranieri,  può essere un’occasione per tutta la comunità per sviluppare momenti e proposte di volontariato, formazione, intercultura e molto altro.
“Un angolo a colori in San Salvario … Profumi e sapori di casa!” … una nuova casa per la comunità di San Salvario.

La bontà del progetto “San Salvario House” verrà testimoniata anche con un collegamento diretto, mercoledì 1 marzo 2017 a partire dalle ore 21.05, dove l’obiettivo di ​‘​​Avanti il prossimo’, il talk show di Tv2000 ​​condotto da Piero Badaloni​, si poserà su questa realtà nascente, ​sviluppando la puntata intorno al tema dei minori stranieri non accompagnati.

 

 

 

Articolo apparso su La Stampa (ed. Torino) del 14/02

Integrazione e Accoglienza: l’augurio natalizio di Nosiglia per Torino

L’arcivescovo Nosiglia, in occasione della sua visita natalizia presso la Parrocchia “Santi Pietro e Paolo” a San Salvario, il quartiere simbolo della multietnicità torinese, ha lanciato l’auspicio per “una città meno divisa, che si sta sforzando di occuparsi dei suoi poveri”. L’augurio di Natale è quello che prosegua questo sforzo di riunione della Torino più povera con quella che ha superato meglio la crisi, insistendo sulle attività volte all’integrazione e all’accoglienza della realtà parrocchiale di San Salvario, che vede protagonista la comunità salesiana di Torino – San Giovanni Evangelista. 

Il servizio del TgR-Piemonte del 25 Dicembre 2016 ha raccolto i punti essenziali della Messa Natalizia.

San Salvario: “Pace dai piccoli ai grandi. Uniti nella diversità delle fedi”.

San Salvario – domenica 18 dicembre 2016
“Pace dai piccoli ai grandi. Uniti nella diversità delle fedi”
Oratorio Ss. Pietro e Paolo (16,30 – 19,30)
Chiesa Ss. Pietro e Paolo (20,00 – 22,00)

E’ in programma per domenica 18 dicembre a San Salvario la festa “Pace dai piccoli ai grandi. Uniti nella diversità delle fedi”, che vede coinvolte numerose comunità religiose e associazioni del quartiere.
Nel pomeriggio a partire dalle 16.30 bambini e ragazzi sono invitati all’Oratorio dei Ss. Pietro e Paolo in via Giacosa 8 per una merenda con giochi e letture interculturali.
A partire dalle 20.00 il coro “Il Trillo” della Città di Torino si esibirà nella Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo, preceduto dalle performance dei musicisti in erba della Scuola Popolare di Musica e da canti e letture sulla pace di bambini e bambine appartenenti a fedi diverse e aconfessionali.
E’ il primo evento di dialogo interfedi a partire dai piccoli e dalle loro famiglie appartenenti a fedi e culture diverse.

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