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Valsalice: incontro Scuola Genitori sul mondo digitale

Dal sito del Liceo Valsalice.

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Il Liceo Salesiano Valsalice torna con gli appuntamenti di Scuola Genitori: momenti di formazione, informazione e confronto.

Prossimo incontro giovedì 18 gennaio 2024 dalle ore 17.30 alle 19.30 nel Salone Teatro di Valsalice, viale Thovez, 37, per “Il mondo social: accompagnarsi nel mondo digitale, genitori e figli“.

Relatore del giorno prof. Luca Botturi, Professore in Media in Educazione presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana.

All’interno della serata sarà inoltre presentato il Patto Digitale di Comunità Famiglie in Rete di Torino.

 

Châtillon: navigare in sicurezza

Notizia a cura dei salesiani di Châtillon.

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Giovedì 5 ottobre i genitori degli allievi dell’Istituto orfanotrofio salesiano Don Bosco di Châtillon sono stati invitati a partecipare ad un incontro sulle responsabilità degli adulti e dei minori rispetto all’uso dei social.

È  intervenuto sig. Mirco Ciccarese, sostituto commissario coordinatore della Polizia di Stato, responsabile sezione operativa sicurezza cibernetica di Aosta.

Il sig. Mirco ha insistito sull’importanza di sensibilizzare i ragazzi ad un utilizzo responsabile dei social e ha messo tutti in guardia rispetto ai rischi di un abuso degli stessi.

L’incontro, che si è protratto ben più a lungo del previsto, è stato particolarmente apprezzato dai genitori.

Bra: incontro “(De)generazione digitale” con Roberto Alborghetti sui pericoli del web

La scuola media salesiana di Bra, in collaborazione con l’AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), ha organizzato giovedì 9 marzo alcuni incontri formativi per gli allievi a tema “(De)generazione digitale”, titolo che coincide con il libro (Fantasy Editrice) che il relatore, Roberto Alborghetti, ha scritto sui pericoli del web per i giovani. Di seguito i dettagli nella notizia a cura della casa salesiana di Bra.

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Giornata intensa per l’ospite illustre arrivato da Bergamo nella scuola media salesiana di Bra.

Al mattino due ore con gli allievi di seconda e terza media e al pomeriggio altre due ore con le prime medie. Ha impressionato l’attenzione che i ragazzi hanno prestato lasciandosi coinvolgere nel dialogo da Roberto Alborghetti, relatore e autore del libro “(De)generazione digitale” (Fantasy Editrice).

La tematica sul digitale li ha catturati. In particolare sono stati colpiti dalla confessione del fondatore di internet l’ingegnere Tim Berners Lee:

“Quando ho creato internet volevo migliorare il mondo, ma ho creato uno strumento antiumano”.

Per esempio il bullismo: quanto si è diffuso con il diffondersi dei social! Certo a scuola si va per imparare le materie, ma anche per imparare a rispettarsi. Nell’incontro con i genitori, il relatore ha toccato vari aspetti del fenomeno, orami planetario, dei social network.

Il livello di attenzione dei giovani delle scuole superiori si attesta sui 10’ e presto si stancano divenendo svogliati. Il 70% dei giovani non comprende il significato di molte parole, ancora meno sanno utilizzare la punteggiatura, come risulta dalle indagini.

È un disastro comunicativo. Anche da parte degli adulti, basta leggere quanto viene scritto sulle chat. Vedono troppe immagini: ne passano milioni sotto i loro occhi fissati sui social.

I ragazzi devono essere aiutati a gestire questa massa di informazioni. I genitori devono essere vigilanti, senza essere ossessivi. La preadolescenza è diventata problematica e questa valanga social li mette in grossa difficoltà.

I numeri di ragazzi che utilizzano i social è elevatissimo. Ben il 70% ha un profilo falso per accedere a tutti i siti, anche quelli vietati ai minorenni. Per fortuna il garante sta mettendo limiti di età per l’accesso.

In questo momento è TikTok il social più pericoloso, per i messaggi e le proposte che diffonde specie tra i giovanissimi. Pericolose sono le sfide che propone. Come pure le esche attraenti con cui carpiscono i dati degli utenti.

I ragazzi facilmente si lasciano prendere la mano, perché alla loro età sono poco consapevoli. Inoltre perdono la nozione del tempo.

Un sondaggio in un liceo di Milano rivela che i giovani stanno 6 ore al giorno sui social. E a scuola sono costantemente stanchi, inermi e distratti dal cellulare, anche quando parlano con gli altri. Non sanno rapportarsi con la realtà, nemmeno con le persone.

Occorre aiutarli a recuperare la capacità di ascolto. È il soggetto che viene messo al centro con la ripresa verticale su di sé, escludendo quella orizzontale che si apre al contesto reale. I social, specie TikTok, non ci aiutano a conoscere meglio il reale, incentrano tutto sul sé e il resto scompare.

Anche la figura della donna è ridotta a divertimento, altro che dignità e liberazione della donna! Secondo i dati della polizia postale i dati sulla pedofilia e pedopornografia sono in continuo aumento.

Le conseguenze sulla salute fisica e psicologica sono notevoli, compresi i vari tic assimilati dagli influencer. Occorre avere il coraggio di segnalare e denunciare.

Usiamo il cellulare tanto e male. Anche le competenze digitali di chi utilizza il cellulare a 8 anni sono inferiori di chi comincia ad usarlo a 12 anni.

Come adulti vigiliamo sui contenuti e sul tempo impegnato nell’uso dei social. Interveniamo appena ci accorgiamo di sintomi pericolosi: pigrizia, insonnia, inappetenza, estraneità al reale e alle persone.

La rete ci obbliga a migliorare come genitori, che si impegnano a seguire ed aiutare i ragazzi a capire cosa vedono sui social, a ragionare. I figli sono il bene più prezioso.

“Non che mondo lasceremo ai figli, ma che figli offriremo al mondo”

(Papa Francesco)

I social sono una sfida enorme, per tutti!

Collegio don Bosco di Borgomanero: Primo incontro del percorso “Educarsi all’uso consapevole dei social”

Il 16 gennaio al liceo classico del Collegio don Bosco di Borgomanero si è tenuto il primo incontro del nuovo percorso “Educarsi all’uso consapevole dei social”, pensato per genitori e figli, che consiste nel valutare bene i rischi connessi che si possono correre nell’uso dei social,  toccando anche temi come il cyberbullismo e sexting.

Si riporta di seguito l’articolo gentilmente fornito alla nostra redazione da parte dei Salesiani di Borgomanero.

Giovedì 16 gennaio al Collegio don Bosco ha preso il via un percorso per genitori e figli su un tema tanto importante quanto difficile: “Educarsi all’uso consapevole dei social”.

Non sempre, infatti, gli adulti sono in grado di affrontare i rischi connessi alla realtà virtuale, risvolto di un mondo ricco di potenzialità che, se non gestite, rischiano di influire negativamente sulla crescita di ogni adolescente. Per affrontare questa tematica seriamente e rispondere in modo costruttivo all’emergenza educativa connessa alle nuove tecnologie, per il primo appuntamento il don Bosco ha invitato le famiglie del biennio di Liceo classico e Les a confrontarsi con l’ing. Tony Cutillo, esperto di tecnologia, e la dott.ssa Tiziana Martelli, neuropsichiatra. Cutillo ha ripercorso con i ragazzi la nascita, lo sviluppo e le finalità dei social network e si è confrontato con i genitori in merito alla cybersicurezza.

Particolarmente interessante è stata la trattazione dei rischi legati al Cyberbullismo e al sexting: è importante, infatti, che oltre alle questioni etiche, siano chiare agli adolescenti le implicazioni legali legate allo scambio di materiale on line.

La dott.ssa Martelli ha invece mostrato come il nostro cervello sia attivato (e talvolta disattivato) dalla tecnologia e quali ripercussioni fisiologiche abbia un uso eccessivo dei social.

La partecipazione, numerosa e propositiva, ha evidenziato come sia fondamentale affrontare tali tematiche guidati da esperti per non cadere nel facile rischio di demonizzare le nuove tecnologie, ma allo stesso tempo per cogliere positivamente le risorse ad esse connaturate. I prossimi step del percorso prevedono l’incontro con la scuola media e un ultimo momento di sintesi con le famiglie che hanno preso parte alle serate.