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Don Luigi Ciotti parla ai giovani – Il Salice

Il 25 settembre scorso, in occasione del pellegrinaggio di inizio anno, le quarte e le quinte scientifico del Liceo Valsalice di Torino si sono recate alla Certosa 1515 di Avigliana. Qui hanno assistito ad una conferenza tenuta da Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e del Gruppo Abele, e in seguito alcuni dei ragazzi de “Il Salice”, storica pubblicazione interna dell’Istituto Valsalice, hanno avuto la possibilità di sottoporgli qualche domanda.

Ecco riportata l’intervista integrale con Don Ciotti:

Quale esperienza l’ha spinto a fare questa vita?

“Avevo 17 anni, prendevo il tram per andare a scuola e ogni giorno vedevo un signore con tre giacconi addosso seduto su una panchina, ormai diventata la sua casa, che leggeva e sottolineava i libri con una penna rossa e una blu. Per qualche giorno ho provato a offrirgli un caffè o un tè, ma lui non rispondeva mai: il mio primo pensiero fu che fosse sordo, ma quando le macchine frenavano nell’ incrocio accanto alla stazione lui alzava la testa e, in quell’ occasione, ho percepito la disperazione nei suoi occhi. Quell’ uomo era un medico diventato un barbone. Vedendo dei ragazzi assumere strani farmaci – precisa che all’epoca non si parlava ancora di droga – mi chiese di fare qualcosa per loro. Un giorno, andando a scuola, non lo vidi più: era morto. Da questo incontro nacque nella mia mente l’idea del Gruppo Abele che ormai ha 52 anni.”

Tornerebbe indietro?

“Sono felice di aver speso la mia vita ad aiutare le persone a trovare libertà e vita, pur nella consapevolezza dei miei limiti, ma ripercorrerei la stessa strada evitando, ovviamente, qualche errore.”

Qual è il suo punto di riferimento?

La strada, che nel Vangelo è luogo di gioia e festa ma anche di disperazione. Tanto è vero che l’11 novembre 1972, quando il Vescovo di Torino mi ha ordinato sacerdote, mi ha affidato come parrocchia la strada.”

Ha mai provato paura?

“Sì, qualche volta ho provato un grande senso di smarrimento. Una volta, alla chiusura di una conferenza in Calabria due agenti della scorta sono riusciti a bloccare sulla porta d’entrata un uomo armato. Ho provato paura per 5 minuti, poi è svanita.”

Qual è stato per lei il momento più difficile?

“Probabilmente la morte di mia madre, che quando è venuta a sapere che la mia vita era in pericolo ha cominciato a non dormire più e a stare male e questo l’ha portata a morire tra le mie braccia durante il tragitto in ambulanza da casa nostra all’ ospedale.”

Cosa le ha fatto pensare di poter cambiare le cose?

“Volevo spendere la vita per dare vita. La nostra, non mia – ci tiene a specificare – non è una lotta contro la mafia o l’illegalità, ma è una lotta per offrire libertà alle persone.”

Quanto la mafia è vicina a noi?

«La mafia ha i piedi in Sicilia ma la testa forse a Roma. La mafia diventerà più crudele e disumana, dalla Sicilia risalirà l’intera penisola per portarsi anche al di là delle Alpi.» (don Luigi Sturzo)

“Nasce in Sicilia ma ormai riguarda tutta la penisola. Esempi ne sono l’autobomba esplosa ad Aosta e il procuratore della Repubblica Bruno Caccia ucciso a Torino nel 1983.”

Che cosa risponde ai mafiosi che attentano alla sua vita?

“Si può uccidere una persona, ma non il movimento.”

Descrivendosi si è definito immigrato dal Veneto a Torino, perché questo aggettivo?

“Ognuno di noi ha le proprie radici e le mie sono le Dolomiti che qualche anno fa l’UNESCO ha dichiarato patrimonio dell’umanità e io (scherzosamente, ndr) dico di far parte del patrimonio dell’umanità. Credo che si debba essere fieri delle proprie origini, come io sono fiero di arrivare da una terra immersa nella natura.”

Cosa consiglia ad un ragazzo della nostra età?

“Non dimenticate mai che i dubbi sono più sani delle certezze e non date mai nulla per scontato, siate capaci di farvi raggiungere dallo stupore. Non deve venire meno la voglia di conoscenza perché la conoscenza è la via maestra del cambiamento, non basta trovare ma bisogna cercare e comprendere. Vi auguro di essere capaci di saldare la terra con il cielo e che i vostri punti di riferimento possano essere il Vangelo e la Costituzione Italiana. Siate capaci di vivere e non lasciatevi vivere.”

Sabato 10 dicembre 2016 – don Andrea Beltrami da 50 anni Venerabile

Andrea Beltrami nacque a Omegna, in provincia di Novara, il 24 giugno 1870. Ebbe in famiglia un’educazione ricca di valori cristiani. Nel 1886 ricevette l’abito chiericale a Foglizzo da don Bosco, che dirà di lui: “Di Beltrami ce n’è uno solo!”. Si offrì come vittima d’amore per la conversione dei peccatori e per la consolazione dei sofferenti, vivendo il motto: “Né guarire né morire, ma vivere per soffrire”. Don Beltrami colse in pieno la dimensione sacrificale del carisma salesiano, voluta dal Fondatore don Bosco.

Venerabile dal 1966, Don Andrea Beltrami verrà ricordato in occasione del 50° della dichiarazione di venerabilità e in occasione della conclusione dell’anno della misericordia dalla comunità ispettoriale in una mattinata di ritiro spirituale ispirata proprio intorno sulla sua figura.

L’incontro è rivolto a tutti i salesiani dell’Ispettoria del Piemonte e della Valle d’Aosta e si svolgerà Sabato 10 dicembre 2016 dalle ore 8.45 presso l’Istituto Salesiano Valsalice – viale E. Thovez, 37, Torino.

 

 

 

Torino – Valsalice

Torino – Valsalice

“Maria Immacolata”





Il Liceo Valsalice è:

scuola cattolica che si ispira ad un’idea di persona centrata sul Vangelo e che vede in Gesù Cristo il modello di vita che accompagna la crescita integrale degli allievi, che affianca e sostiene la famiglia, riconosciuta come principale soggetto dell’educazione dei figli;

scuola salesiana che legge il messaggio cristiano alla luce dell’esperienza educativa di don Bosco che sognava i giovani “onesti cittadini e buoni cristiani e futuri abitatori del cielo” per poi farli operare da protagonisti nella società. Il tutto è realizzato secondo il Sistema Preventivo, sistema educativo caratterizzato da allegria, ragionevolezza, cordialità, dialogo, rispetto, precisione nel proprio dovere, amicizia con Dio e con gli altri, vita di gruppo. Al riguardo si insiste sul valore della socializzazione tra ragazzi, i quali, grazie alla possibilità di stare insieme quotidianamente, anche in attività extradidattiche, si educano a bilanciare libertà personale e integrazione con gli altri. Importante è inoltre la collaborazione, come in un gioco di squadra, tra insegnanti, famiglie e ragazzi stessi. Frutto della convergenza di questi fattori è lo spirito di famiglia che caratterizza le relazioni tra genitori, figli e insegnanti nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità.

Liceo Salesiano Valsalice

Viale Enrico Thovez, 37 – 10131 TORINO


Scuola secondaria di primo grado paritaria – Liceo classico paritario – Liceo scientifico paritario – Servizio doposcuola – Museo di Storia Naturale – Cappellanie

Direttore

Don Alessandro Borsello

INFO

011 630 06 11

SEGRETERIA

011 630 06 25

FAX

011 630 06 05


Al Valsalice studenti attori: «andare oltre le ansie e le paure» – La Voce e il Tempo

Si pubblica di seguito la notizia a cura di Jacopo COVOLAN apparsa…

Valsalice: incontro sulla ludopatia, su Economy of Francesco e tavola rotonda sui cambiamenti climatici

Notizie a cura delle scuole salesiane di Valsalice. *** Incontro…

Valsalice: conferenza di suor Alessandra Smerilli su The Economy of Francesco

Notizia a cura dell'Istituto Valsalice. *** Unione Exallievi…

Valsalice: 21° Festa della Matematica al PalaRuffini

Notizia a cura del Liceo Salesiano Valsalice di Torino. *** Valsalice…

Valsalice: i ragazzi de “Il Salice” intervistano il Direttore in occasione della Festa di don Bosco

Notizia a cura di Tommaso D’Onofrio e Pietro Montariolo per…

La Voce e il Tempo: Don Bosco in Val di Lanzo e il Sindaco Lo Russo a Valsalice

Si publicano di seguito gli articoli apparsi su La Voce e il…

ValsCarnevale: giochi, musica, maschere ed allegria!

Dal sito del Liceo Valsalice. *** Il 9 febbraio 2024 dalle…

Stefano Lo Russo a Valsalice: i giovani incontrano la politica

Dal sito de Il Salice. *** Come ogni 31 gennaio Valsalice…

Liceo Valsalice: una grande festa per tutta la scuola

Notizia a cura della Scuola Paritaria Salesiana Valsalice. *** 31…

Dati di contatto DPO

Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer) del Liceo Ginnasio Salesiano Valsalice


Il Liceo Ginnasio Salesiano Valsalice ha nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer).
I dati di contatto del Responsabile della Protezione dei Dati per gli interessati sono i seguenti:


Studio Legale Avv. Stefano Gallarato
Corso Rodolfo Montevecchio, 58 – 10129 Torino | tel. +39 011 5694318 – fax +39 011 5694319
web: www.avvocati.torino.it | mail: info@avvocati.torino.it | pec: stefano.gallarato@pec.avvocati.torino.it


Trasparenza amministrativa

Art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124


Con riferimento all’art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124, “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, le Informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti, vantaggi economici ricevuti dalla Pubblica Amministrazione dal Liceo Ginnasio Salesiano Valsalice nell’esercizio finanziario precedente sono disponibili cliccando sul bottone sottostante.


Si precisa che la presente informativa viene attuata in via puramente cautelativa e prudenziale tenuto conto delle oggettive difficoltà interpretative in merito alla applicabilità o meno della norma in questione agli Enti Ecclesiastici, che non assumono la forma giuridica né di associazioni, né di fondazioni, né di ONLUS, né di società commerciali tenute alla redazione di una nota integrativa al bilancio.


Don Luigi Ciotti parla ai giovani – Il Salice

Il 25 settembre scorso, in occasione del pellegrinaggio di inizio anno, le quarte e le quinte scientifico del Liceo Valsalice di Torino si sono recate alla Certosa 1515 di Avigliana. Qui hanno assistito ad una conferenza tenuta da Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e del Gruppo Abele, e in seguito alcuni dei ragazzi de “Il Salice”, storica pubblicazione interna dell’Istituto Valsalice, hanno avuto la possibilità di sottoporgli qualche domanda.

Ecco riportata l’intervista integrale con Don Ciotti:

Quale esperienza l’ha spinto a fare questa vita?

“Avevo 17 anni, prendevo il tram per andare a scuola e ogni giorno vedevo un signore con tre giacconi addosso seduto su una panchina, ormai diventata la sua casa, che leggeva e sottolineava i libri con una penna rossa e una blu. Per qualche giorno ho provato a offrirgli un caffè o un tè, ma lui non rispondeva mai: il mio primo pensiero fu che fosse sordo, ma quando le macchine frenavano nell’ incrocio accanto alla stazione lui alzava la testa e, in quell’ occasione, ho percepito la disperazione nei suoi occhi. Quell’ uomo era un medico diventato un barbone. Vedendo dei ragazzi assumere strani farmaci – precisa che all’epoca non si parlava ancora di droga – mi chiese di fare qualcosa per loro. Un giorno, andando a scuola, non lo vidi più: era morto. Da questo incontro nacque nella mia mente l’idea del Gruppo Abele che ormai ha 52 anni.”

Tornerebbe indietro?

“Sono felice di aver speso la mia vita ad aiutare le persone a trovare libertà e vita, pur nella consapevolezza dei miei limiti, ma ripercorrerei la stessa strada evitando, ovviamente, qualche errore.”

Qual è il suo punto di riferimento?

La strada, che nel Vangelo è luogo di gioia e festa ma anche di disperazione. Tanto è vero che l’11 novembre 1972, quando il Vescovo di Torino mi ha ordinato sacerdote, mi ha affidato come parrocchia la strada.”

Ha mai provato paura?

“Sì, qualche volta ho provato un grande senso di smarrimento. Una volta, alla chiusura di una conferenza in Calabria due agenti della scorta sono riusciti a bloccare sulla porta d’entrata un uomo armato. Ho provato paura per 5 minuti, poi è svanita.”

Qual è stato per lei il momento più difficile?

“Probabilmente la morte di mia madre, che quando è venuta a sapere che la mia vita era in pericolo ha cominciato a non dormire più e a stare male e questo l’ha portata a morire tra le mie braccia durante il tragitto in ambulanza da casa nostra all’ ospedale.”

Cosa le ha fatto pensare di poter cambiare le cose?

“Volevo spendere la vita per dare vita. La nostra, non mia – ci tiene a specificare – non è una lotta contro la mafia o l’illegalità, ma è una lotta per offrire libertà alle persone.”

Quanto la mafia è vicina a noi?

«La mafia ha i piedi in Sicilia ma la testa forse a Roma. La mafia diventerà più crudele e disumana, dalla Sicilia risalirà l’intera penisola per portarsi anche al di là delle Alpi.» (don Luigi Sturzo)

“Nasce in Sicilia ma ormai riguarda tutta la penisola. Esempi ne sono l’autobomba esplosa ad Aosta e il procuratore della Repubblica Bruno Caccia ucciso a Torino nel 1983.”

Che cosa risponde ai mafiosi che attentano alla sua vita?

“Si può uccidere una persona, ma non il movimento.”

Descrivendosi si è definito immigrato dal Veneto a Torino, perché questo aggettivo?

“Ognuno di noi ha le proprie radici e le mie sono le Dolomiti che qualche anno fa l’UNESCO ha dichiarato patrimonio dell’umanità e io (scherzosamente, ndr) dico di far parte del patrimonio dell’umanità. Credo che si debba essere fieri delle proprie origini, come io sono fiero di arrivare da una terra immersa nella natura.”

Cosa consiglia ad un ragazzo della nostra età?

“Non dimenticate mai che i dubbi sono più sani delle certezze e non date mai nulla per scontato, siate capaci di farvi raggiungere dallo stupore. Non deve venire meno la voglia di conoscenza perché la conoscenza è la via maestra del cambiamento, non basta trovare ma bisogna cercare e comprendere. Vi auguro di essere capaci di saldare la terra con il cielo e che i vostri punti di riferimento possano essere il Vangelo e la Costituzione Italiana. Siate capaci di vivere e non lasciatevi vivere.”

Sabato 10 dicembre 2016 – don Andrea Beltrami da 50 anni Venerabile

Andrea Beltrami nacque a Omegna, in provincia di Novara, il 24 giugno 1870. Ebbe in famiglia un’educazione ricca di valori cristiani. Nel 1886 ricevette l’abito chiericale a Foglizzo da don Bosco, che dirà di lui: “Di Beltrami ce n’è uno solo!”. Si offrì come vittima d’amore per la conversione dei peccatori e per la consolazione dei sofferenti, vivendo il motto: “Né guarire né morire, ma vivere per soffrire”. Don Beltrami colse in pieno la dimensione sacrificale del carisma salesiano, voluta dal Fondatore don Bosco.

Venerabile dal 1966, Don Andrea Beltrami verrà ricordato in occasione del 50° della dichiarazione di venerabilità e in occasione della conclusione dell’anno della misericordia dalla comunità ispettoriale in una mattinata di ritiro spirituale ispirata proprio intorno sulla sua figura.

L’incontro è rivolto a tutti i salesiani dell’Ispettoria del Piemonte e della Valle d’Aosta e si svolgerà Sabato 10 dicembre 2016 dalle ore 8.45 presso l’Istituto Salesiano Valsalice – viale E. Thovez, 37, Torino.

 

 

 

Torino – Valsalice

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“Maria Immacolata”





Il Liceo Valsalice è:

scuola cattolica che si ispira ad un’idea di persona centrata sul Vangelo e che vede in Gesù Cristo il modello di vita che accompagna la crescita integrale degli allievi, che affianca e sostiene la famiglia, riconosciuta come principale soggetto dell’educazione dei figli;

scuola salesiana che legge il messaggio cristiano alla luce dell’esperienza educativa di don Bosco che sognava i giovani “onesti cittadini e buoni cristiani e futuri abitatori del cielo” per poi farli operare da protagonisti nella società. Il tutto è realizzato secondo il Sistema Preventivo, sistema educativo caratterizzato da allegria, ragionevolezza, cordialità, dialogo, rispetto, precisione nel proprio dovere, amicizia con Dio e con gli altri, vita di gruppo. Al riguardo si insiste sul valore della socializzazione tra ragazzi, i quali, grazie alla possibilità di stare insieme quotidianamente, anche in attività extradidattiche, si educano a bilanciare libertà personale e integrazione con gli altri. Importante è inoltre la collaborazione, come in un gioco di squadra, tra insegnanti, famiglie e ragazzi stessi. Frutto della convergenza di questi fattori è lo spirito di famiglia che caratterizza le relazioni tra genitori, figli e insegnanti nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità.

Liceo Salesiano Valsalice

Viale Enrico Thovez, 37 – 10131 TORINO


Scuola secondaria di primo grado paritaria – Liceo classico paritario – Liceo scientifico paritario – Servizio doposcuola – Museo di Storia Naturale – Cappellanie

Direttore

Don Alessandro Borsello

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Al Valsalice studenti attori: «andare oltre le ansie e le paure» – La Voce e il Tempo

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Valsalice: incontro sulla ludopatia, su Economy of Francesco e tavola rotonda sui cambiamenti climatici

Notizie a cura delle scuole salesiane di Valsalice. *** Incontro…

Valsalice: conferenza di suor Alessandra Smerilli su The Economy of Francesco

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Valsalice: 21° Festa della Matematica al PalaRuffini

Notizia a cura del Liceo Salesiano Valsalice di Torino. *** Valsalice…

Valsalice: i ragazzi de “Il Salice” intervistano il Direttore in occasione della Festa di don Bosco

Notizia a cura di Tommaso D’Onofrio e Pietro Montariolo per…

La Voce e il Tempo: Don Bosco in Val di Lanzo e il Sindaco Lo Russo a Valsalice

Si publicano di seguito gli articoli apparsi su La Voce e il…

ValsCarnevale: giochi, musica, maschere ed allegria!

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Stefano Lo Russo a Valsalice: i giovani incontrano la politica

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Liceo Valsalice: una grande festa per tutta la scuola

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Il Liceo Ginnasio Salesiano Valsalice ha nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (Data Protection Officer).
I dati di contatto del Responsabile della Protezione dei Dati per gli interessati sono i seguenti:


Studio Legale Avv. Stefano Gallarato
Corso Rodolfo Montevecchio, 58 – 10129 Torino | tel. +39 011 5694318 – fax +39 011 5694319
web: www.avvocati.torino.it | mail: info@avvocati.torino.it | pec: stefano.gallarato@pec.avvocati.torino.it


Trasparenza amministrativa

Art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124


Con riferimento all’art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124, “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, le Informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti, vantaggi economici ricevuti dalla Pubblica Amministrazione dal Liceo Ginnasio Salesiano Valsalice nell’esercizio finanziario precedente sono disponibili cliccando sul bottone sottostante.


Si precisa che la presente informativa viene attuata in via puramente cautelativa e prudenziale tenuto conto delle oggettive difficoltà interpretative in merito alla applicabilità o meno della norma in questione agli Enti Ecclesiastici, che non assumono la forma giuridica né di associazioni, né di fondazioni, né di ONLUS, né di società commerciali tenute alla redazione di una nota integrativa al bilancio.


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Don Luigi Ciotti parla ai giovani – Il Salice

Il 25 settembre scorso, in occasione del pellegrinaggio di inizio anno, le quarte e le quinte scientifico del Liceo Valsalice di Torino si sono recate alla Certosa 1515 di Avigliana. Qui hanno assistito ad una conferenza tenuta da Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e del Gruppo Abele, e in seguito alcuni dei ragazzi de “Il Salice”, storica pubblicazione interna dell’Istituto Valsalice, hanno avuto la possibilità di sottoporgli qualche domanda.

Ecco riportata l’intervista integrale con Don Ciotti:

Quale esperienza l’ha spinto a fare questa vita?

“Avevo 17 anni, prendevo il tram per andare a scuola e ogni giorno vedevo un signore con tre giacconi addosso seduto su una panchina, ormai diventata la sua casa, che leggeva e sottolineava i libri con una penna rossa e una blu. Per qualche giorno ho provato a offrirgli un caffè o un tè, ma lui non rispondeva mai: il mio primo pensiero fu che fosse sordo, ma quando le macchine frenavano nell’ incrocio accanto alla stazione lui alzava la testa e, in quell’ occasione, ho percepito la disperazione nei suoi occhi. Quell’ uomo era un medico diventato un barbone. Vedendo dei ragazzi assumere strani farmaci – precisa che all’epoca non si parlava ancora di droga – mi chiese di fare qualcosa per loro. Un giorno, andando a scuola, non lo vidi più: era morto. Da questo incontro nacque nella mia mente l’idea del Gruppo Abele che ormai ha 52 anni.”

Tornerebbe indietro?

“Sono felice di aver speso la mia vita ad aiutare le persone a trovare libertà e vita, pur nella consapevolezza dei miei limiti, ma ripercorrerei la stessa strada evitando, ovviamente, qualche errore.”

Qual è il suo punto di riferimento?

La strada, che nel Vangelo è luogo di gioia e festa ma anche di disperazione. Tanto è vero che l’11 novembre 1972, quando il Vescovo di Torino mi ha ordinato sacerdote, mi ha affidato come parrocchia la strada.”

Ha mai provato paura?

“Sì, qualche volta ho provato un grande senso di smarrimento. Una volta, alla chiusura di una conferenza in Calabria due agenti della scorta sono riusciti a bloccare sulla porta d’entrata un uomo armato. Ho provato paura per 5 minuti, poi è svanita.”

Qual è stato per lei il momento più difficile?

“Probabilmente la morte di mia madre, che quando è venuta a sapere che la mia vita era in pericolo ha cominciato a non dormire più e a stare male e questo l’ha portata a morire tra le mie braccia durante il tragitto in ambulanza da casa nostra all’ ospedale.”

Cosa le ha fatto pensare di poter cambiare le cose?

“Volevo spendere la vita per dare vita. La nostra, non mia – ci tiene a specificare – non è una lotta contro la mafia o l’illegalità, ma è una lotta per offrire libertà alle persone.”

Quanto la mafia è vicina a noi?

«La mafia ha i piedi in Sicilia ma la testa forse a Roma. La mafia diventerà più crudele e disumana, dalla Sicilia risalirà l’intera penisola per portarsi anche al di là delle Alpi.» (don Luigi Sturzo)

“Nasce in Sicilia ma ormai riguarda tutta la penisola. Esempi ne sono l’autobomba esplosa ad Aosta e il procuratore della Repubblica Bruno Caccia ucciso a Torino nel 1983.”

Che cosa risponde ai mafiosi che attentano alla sua vita?

“Si può uccidere una persona, ma non il movimento.”

Descrivendosi si è definito immigrato dal Veneto a Torino, perché questo aggettivo?

“Ognuno di noi ha le proprie radici e le mie sono le Dolomiti che qualche anno fa l’UNESCO ha dichiarato patrimonio dell’umanità e io (scherzosamente, ndr) dico di far parte del patrimonio dell’umanità. Credo che si debba essere fieri delle proprie origini, come io sono fiero di arrivare da una terra immersa nella natura.”

Cosa consiglia ad un ragazzo della nostra età?

“Non dimenticate mai che i dubbi sono più sani delle certezze e non date mai nulla per scontato, siate capaci di farvi raggiungere dallo stupore. Non deve venire meno la voglia di conoscenza perché la conoscenza è la via maestra del cambiamento, non basta trovare ma bisogna cercare e comprendere. Vi auguro di essere capaci di saldare la terra con il cielo e che i vostri punti di riferimento possano essere il Vangelo e la Costituzione Italiana. Siate capaci di vivere e non lasciatevi vivere.”

Sabato 10 dicembre 2016 – don Andrea Beltrami da 50 anni Venerabile

Andrea Beltrami nacque a Omegna, in provincia di Novara, il 24 giugno 1870. Ebbe in famiglia un’educazione ricca di valori cristiani. Nel 1886 ricevette l’abito chiericale a Foglizzo da don Bosco, che dirà di lui: “Di Beltrami ce n’è uno solo!”. Si offrì come vittima d’amore per la conversione dei peccatori e per la consolazione dei sofferenti, vivendo il motto: “Né guarire né morire, ma vivere per soffrire”. Don Beltrami colse in pieno la dimensione sacrificale del carisma salesiano, voluta dal Fondatore don Bosco.

Venerabile dal 1966, Don Andrea Beltrami verrà ricordato in occasione del 50° della dichiarazione di venerabilità e in occasione della conclusione dell’anno della misericordia dalla comunità ispettoriale in una mattinata di ritiro spirituale ispirata proprio intorno sulla sua figura.

L’incontro è rivolto a tutti i salesiani dell’Ispettoria del Piemonte e della Valle d’Aosta e si svolgerà Sabato 10 dicembre 2016 dalle ore 8.45 presso l’Istituto Salesiano Valsalice – viale E. Thovez, 37, Torino.

 

 

 

Torino – Valsalice

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“Maria Immacolata”





Il Liceo Valsalice è:

scuola cattolica che si ispira ad un’idea di persona centrata sul Vangelo e che vede in Gesù Cristo il modello di vita che accompagna la crescita integrale degli allievi, che affianca e sostiene la famiglia, riconosciuta come principale soggetto dell’educazione dei figli;

scuola salesiana che legge il messaggio cristiano alla luce dell’esperienza educativa di don Bosco che sognava i giovani “onesti cittadini e buoni cristiani e futuri abitatori del cielo” per poi farli operare da protagonisti nella società. Il tutto è realizzato secondo il Sistema Preventivo, sistema educativo caratterizzato da allegria, ragionevolezza, cordialità, dialogo, rispetto, precisione nel proprio dovere, amicizia con Dio e con gli altri, vita di gruppo. Al riguardo si insiste sul valore della socializzazione tra ragazzi, i quali, grazie alla possibilità di stare insieme quotidianamente, anche in attività extradidattiche, si educano a bilanciare libertà personale e integrazione con gli altri. Importante è inoltre la collaborazione, come in un gioco di squadra, tra insegnanti, famiglie e ragazzi stessi. Frutto della convergenza di questi fattori è lo spirito di famiglia che caratterizza le relazioni tra genitori, figli e insegnanti nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità.

Liceo Salesiano Valsalice

Viale Enrico Thovez, 37 – 10131 TORINO


Scuola secondaria di primo grado paritaria – Liceo classico paritario – Liceo scientifico paritario – Servizio doposcuola – Museo di Storia Naturale – Cappellanie

Direttore

Don Alessandro Borsello

INFO

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Valsalice: 21° Festa della Matematica al PalaRuffini

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Valsalice: i ragazzi de “Il Salice” intervistano il Direttore in occasione della Festa di don Bosco

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La Voce e il Tempo: Don Bosco in Val di Lanzo e il Sindaco Lo Russo a Valsalice

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Corso Rodolfo Montevecchio, 58 – 10129 Torino | tel. +39 011 5694318 – fax +39 011 5694319
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Trasparenza amministrativa

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Con riferimento all’art. 1 comma 125 delle Legge 4 agosto 2017, n. 124, “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, le Informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti, vantaggi economici ricevuti dalla Pubblica Amministrazione dal Liceo Ginnasio Salesiano Valsalice nell’esercizio finanziario precedente sono disponibili cliccando sul bottone sottostante.


Si precisa che la presente informativa viene attuata in via puramente cautelativa e prudenziale tenuto conto delle oggettive difficoltà interpretative in merito alla applicabilità o meno della norma in questione agli Enti Ecclesiastici, che non assumono la forma giuridica né di associazioni, né di fondazioni, né di ONLUS, né di società commerciali tenute alla redazione di una nota integrativa al bilancio.


Don Luigi Ciotti parla ai giovani – Il Salice

Il 25 settembre scorso, in occasione del pellegrinaggio di inizio anno, le quarte e le quinte scientifico del Liceo Valsalice di Torino si sono recate alla Certosa 1515 di Avigliana. Qui hanno assistito ad una conferenza tenuta da Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e del Gruppo Abele, e in seguito alcuni dei ragazzi de “Il Salice”, storica pubblicazione interna dell’Istituto Valsalice, hanno avuto la possibilità di sottoporgli qualche domanda.

Ecco riportata l’intervista integrale con Don Ciotti:

Quale esperienza l’ha spinto a fare questa vita?

“Avevo 17 anni, prendevo il tram per andare a scuola e ogni giorno vedevo un signore con tre giacconi addosso seduto su una panchina, ormai diventata la sua casa, che leggeva e sottolineava i libri con una penna rossa e una blu. Per qualche giorno ho provato a offrirgli un caffè o un tè, ma lui non rispondeva mai: il mio primo pensiero fu che fosse sordo, ma quando le macchine frenavano nell’ incrocio accanto alla stazione lui alzava la testa e, in quell’ occasione, ho percepito la disperazione nei suoi occhi. Quell’ uomo era un medico diventato un barbone. Vedendo dei ragazzi assumere strani farmaci – precisa che all’epoca non si parlava ancora di droga – mi chiese di fare qualcosa per loro. Un giorno, andando a scuola, non lo vidi più: era morto. Da questo incontro nacque nella mia mente l’idea del Gruppo Abele che ormai ha 52 anni.”

Tornerebbe indietro?

“Sono felice di aver speso la mia vita ad aiutare le persone a trovare libertà e vita, pur nella consapevolezza dei miei limiti, ma ripercorrerei la stessa strada evitando, ovviamente, qualche errore.”

Qual è il suo punto di riferimento?

La strada, che nel Vangelo è luogo di gioia e festa ma anche di disperazione. Tanto è vero che l’11 novembre 1972, quando il Vescovo di Torino mi ha ordinato sacerdote, mi ha affidato come parrocchia la strada.”

Ha mai provato paura?

“Sì, qualche volta ho provato un grande senso di smarrimento. Una volta, alla chiusura di una conferenza in Calabria due agenti della scorta sono riusciti a bloccare sulla porta d’entrata un uomo armato. Ho provato paura per 5 minuti, poi è svanita.”

Qual è stato per lei il momento più difficile?

“Probabilmente la morte di mia madre, che quando è venuta a sapere che la mia vita era in pericolo ha cominciato a non dormire più e a stare male e questo l’ha portata a morire tra le mie braccia durante il tragitto in ambulanza da casa nostra all’ ospedale.”

Cosa le ha fatto pensare di poter cambiare le cose?

“Volevo spendere la vita per dare vita. La nostra, non mia – ci tiene a specificare – non è una lotta contro la mafia o l’illegalità, ma è una lotta per offrire libertà alle persone.”

Quanto la mafia è vicina a noi?

«La mafia ha i piedi in Sicilia ma la testa forse a Roma. La mafia diventerà più crudele e disumana, dalla Sicilia risalirà l’intera penisola per portarsi anche al di là delle Alpi.» (don Luigi Sturzo)

“Nasce in Sicilia ma ormai riguarda tutta la penisola. Esempi ne sono l’autobomba esplosa ad Aosta e il procuratore della Repubblica Bruno Caccia ucciso a Torino nel 1983.”

Che cosa risponde ai mafiosi che attentano alla sua vita?

“Si può uccidere una persona, ma non il movimento.”

Descrivendosi si è definito immigrato dal Veneto a Torino, perché questo aggettivo?

“Ognuno di noi ha le proprie radici e le mie sono le Dolomiti che qualche anno fa l’UNESCO ha dichiarato patrimonio dell’umanità e io (scherzosamente, ndr) dico di far parte del patrimonio dell’umanità. Credo che si debba essere fieri delle proprie origini, come io sono fiero di arrivare da una terra immersa nella natura.”

Cosa consiglia ad un ragazzo della nostra età?

“Non dimenticate mai che i dubbi sono più sani delle certezze e non date mai nulla per scontato, siate capaci di farvi raggiungere dallo stupore. Non deve venire meno la voglia di conoscenza perché la conoscenza è la via maestra del cambiamento, non basta trovare ma bisogna cercare e comprendere. Vi auguro di essere capaci di saldare la terra con il cielo e che i vostri punti di riferimento possano essere il Vangelo e la Costituzione Italiana. Siate capaci di vivere e non lasciatevi vivere.”

Sabato 10 dicembre 2016 – don Andrea Beltrami da 50 anni Venerabile

Andrea Beltrami nacque a Omegna, in provincia di Novara, il 24 giugno 1870. Ebbe in famiglia un’educazione ricca di valori cristiani. Nel 1886 ricevette l’abito chiericale a Foglizzo da don Bosco, che dirà di lui: “Di Beltrami ce n’è uno solo!”. Si offrì come vittima d’amore per la conversione dei peccatori e per la consolazione dei sofferenti, vivendo il motto: “Né guarire né morire, ma vivere per soffrire”. Don Beltrami colse in pieno la dimensione sacrificale del carisma salesiano, voluta dal Fondatore don Bosco.

Venerabile dal 1966, Don Andrea Beltrami verrà ricordato in occasione del 50° della dichiarazione di venerabilità e in occasione della conclusione dell’anno della misericordia dalla comunità ispettoriale in una mattinata di ritiro spirituale ispirata proprio intorno sulla sua figura.

L’incontro è rivolto a tutti i salesiani dell’Ispettoria del Piemonte e della Valle d’Aosta e si svolgerà Sabato 10 dicembre 2016 dalle ore 8.45 presso l’Istituto Salesiano Valsalice – viale E. Thovez, 37, Torino.

 

 

 

Torino – Valsalice

Torino – Valsalice

“Maria Immacolata”





Il Liceo Valsalice è:

scuola cattolica che si ispira ad un’idea di persona centrata sul Vangelo e che vede in Gesù Cristo il modello di vita che accompagna la crescita integrale degli allievi, che affianca e sostiene la famiglia, riconosciuta come principale soggetto dell’educazione dei figli;

scuola salesiana che legge il messaggio cristiano alla luce dell’esperienza educativa di don Bosco che sognava i giovani “onesti cittadini e buoni cristiani e futuri abitatori del cielo” per poi farli operare da protagonisti nella società. Il tutto è realizzato secondo il Sistema Preventivo, sistema educativo caratterizzato da allegria, ragionevolezza, cordialità, dialogo, rispetto, precisione nel proprio dovere, amicizia con Dio e con gli altri, vita di gruppo. Al riguardo si insiste sul valore della socializzazione tra ragazzi, i quali, grazie alla possibilità di stare insieme quotidianamente, anche in attività extradidattiche, si educano a bilanciare libertà personale e integrazione con gli altri. Importante è inoltre la collaborazione, come in un gioco di squadra, tra insegnanti, famiglie e ragazzi stessi. Frutto della convergenza di questi fattori è lo spirito di famiglia che caratterizza le relazioni tra genitori, figli e insegnanti nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità.

Liceo Salesiano Valsalice

Viale Enrico Thovez, 37 – 10131 TORINO


Scuola secondaria di primo grado paritaria – Liceo classico paritario – Liceo scientifico paritario – Servizio doposcuola – Museo di Storia Naturale – Cappellanie

Direttore

Don Alessandro Borsello

INFO

011 630 06 11

SEGRETERIA

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FAX

011 630 06 05


Al Valsalice studenti attori: «andare oltre le ansie e le paure» – La Voce e il Tempo

Si pubblica di seguito la notizia a cura di Jacopo COVOLAN apparsa…

Valsalice: incontro sulla ludopatia, su Economy of Francesco e tavola rotonda sui cambiamenti climatici

Notizie a cura delle scuole salesiane di Valsalice. *** Incontro…

Valsalice: conferenza di suor Alessandra Smerilli su The Economy of Francesco

Notizia a cura dell'Istituto Valsalice. *** Unione Exallievi…

Valsalice: 21° Festa della Matematica al PalaRuffini

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Valsalice: i ragazzi de “Il Salice” intervistano il Direttore in occasione della Festa di don Bosco

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La Voce e il Tempo: Don Bosco in Val di Lanzo e il Sindaco Lo Russo a Valsalice

Si publicano di seguito gli articoli apparsi su La Voce e il…

ValsCarnevale: giochi, musica, maschere ed allegria!

Dal sito del Liceo Valsalice. *** Il 9 febbraio 2024 dalle…

Stefano Lo Russo a Valsalice: i giovani incontrano la politica

Dal sito de Il Salice. *** Come ogni 31 gennaio Valsalice…

Liceo Valsalice: una grande festa per tutta la scuola

Notizia a cura della Scuola Paritaria Salesiana Valsalice. *** 31…

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