Inaugurazione del “Museo Casa Don Bosco” di Roma

Dall’Agenzia ANS.

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Sarà un’esperienza emozionante e immersiva visitare il nuovo Museo Casa Don Bosco a Roma, nella Sede Centrale Salesiana, inaugurato dal Rettor Maggiore, Don Fabio Attard, nella Festa del Sacro Cuore il 27 giugno 2025. Il visitatore non immagina assolutamente quando entrerà che cosa lo aspetta.

Il nuovo Museo è stato pensato e realizzato da un gruppo di salesiani e laici professionisti che hanno cercato di trasmettere non solo un percorso mentale e astratto, ma coinvolgente affettivamente e capace di toccare il cuore. Non poteva essere altrimenti nel luogo da cui è stata scritta la Lettera da Roma nella quale risulta evidente che l’educazione è cosa di cuore e l’affetto, la familiarità e la confidenza muovono i giovani e gli adulti a costruire una casa e a vivere in un clima di famiglia.

Grazie alla competente e appassionata Direzione Artistica di don Pierluigi Lanotte, che ha saputo tradurre digitalmente le idee e il concept condiviso nei contenuti e nelle idee con don Erino Leoni, Vicario dell’Ispettoria Lombardo Emiliana; al rigore di ricostruzione storica di don Christian Besso, Preside della Università Pontificia Salesiana di Torino-Crocetta; e al puntuale coordinamento dei lavori da parte dell’architetto Giampaolo Mengato, si è realizzato il Museo Casa Don Bosco Roma in continuità con quello di Torino Valdocco e di Genova-Sampiedarena.

L’idea museale sottostante è stata quella di costruire una rete tra i diversi luoghi salesiani che conservano la memoria storica di Don Bosco per poter attingere alla sua spiritualità e viverla nell’oggi della storia.

Ciascuno dei luoghi salesiani conserva la sua peculiarità e il suo fascino. Infatti se nella cascina dei Becchi emerge il valore dell’educazione ricevuta da Mamma Margherita, il sogno dei 9 anni che segna la sua vita, la semplicità della vita contadina; se a Chieri è possibile cogliere il valore del sacrificio, dell’amicizia, del lavoro e dello studio, il desiderio di scoprire la vocazione sacerdotale; se nella città di Torino, in particolare al Convitto Ecclesiastico, e nelle peregrinazioni iniziali dell’oratorio si rivela l’abbozzo di quella vocazione al servizio dei giovani che richiede costante discernimento, se a Valdocco, culla della spiritualità salesiana, emerge il Don Bosco che crea il Sistema Preventivo, costruisce una casa dove i giovani sperimentano lo spirito di famiglia, crea scuole e laboratori, raduna il primo nucleo di giovani che diventeranno i primi salesiani; a Roma emerge chiaramente Don Bosco fondatore, amante della Chiesa e del Papa, con il desiderio di ricevere l’approvazione delle Costituzioni Salesiane.

La visita del Museo Casa Don Bosco, costruito in tre piani con diverse stanze, dura circa 1:30’. Nel primo piano il visitatore potrà immergersi nel metodo educativo di Don Bosco e nella sua relazione con la Chiesa e con i Papi; sullo stesso piano potrà anche fruire della Cappella dell’interpretazione del sogno, allestita nel coro della Basilica del Sacro Cuore.

Nel secondo piano entrando nella camera in cui è vissuto il Santo durante il suo ultimo soggiorno a Roma nel 1887, gusterà la familiarità della sua presenza e potrà dialogare con lui nella preghiera, e visiterà poi la stanza dell’evangelizzazione dove farà esperienza di due sogni missionari di Don Bosco.

Infine, nell’ultimo piano, ripercorrerà le fatiche che il Santo dei Giovani ha dovuto attraversare per l’approvazione delle Costituzioni Salesiane e la creazione della Famiglia Salesiana. La visita si concluderà nella Capella delle Costituzioni, dove si potranno visitare virtualmente i luoghi di Don Bosco a Roma in cui è vissuto, che ha visitato o dove desiderava aprire una casa salesiana, durante i suoi venti viaggi dal 1858 al 1887. Nella stessa sala sarà possibile, previa prenotazione, celebrare l’Eucaristia per i giovani e i gruppi che visiteranno il Museo.

Insomma, non c’è altro da fare che prenotare una visita e sperimentare di persona la bellezza del Museo.

Ritiro ADMA Primaria ad Avigliana

Dal 20 al 22 giugno, presso la suggestiva cornice della Casa Salesiana “Madonna dei Laghi”di Avigliana, si è svolto un ritiro spirituale dell’ADMA Primaria dal titolo “Insegnaci a contare i nostri giorni“, guidato dall’animatore Spirituale don Roberto Carelli. Il titolo degli esercizi spirituali, ispirato al Salmo 89, è un’antica invocazione alla sapienza del cuore nella consapevolezza della caducità della vita.

Questo ritiro, pensato per uomini e donne nel pieno della loro maturità, ha proposto una profonda meditazione sul senso del tempo, sulla crisi di mezza età e sul desiderio di orientare la propria esistenza alla luce della fede. Contare i giorni non è un esercizio aritmetico, ma spirituale – ha esordito Don Carelli – non si tratta di fare il bilancio delle ore o degli anni, ma di imparare a vivere ogni giorno con consapevolezza, con gratitudine e con responsabilità, un invito a vivere ogni giorno come un dono, come un’opportunità per amare, per crescere, per convertirsi.

La prima meditazioneCome può nascere un uomo quando è vecchio” ha ricordato che la “nascita” non è solo un fatto biologico, ma una realtà spirituale, un continuo divenire. Nasce chi si apre alla trasformazione, chi accetta di lasciare morire ciò che è vecchio dentro di sé per fare spazio a ciò che Dio vuole far germogliare.

È un cammino di conversione continua, di apertura al nuovo che lo Spirito offre, anche quando la mente e il corpo sembrano dire il contrario.

La seconda meditazione: “Mai uomo ha parlato come parla quest’uomo”, tratta dal Vangelo di Giovanni (Gv 7,46), esprime una profonda ammirazione per la parola di Gesù, unica e irripetibile, riflettendo sul potere trasformante della Parola di Cristo, soprattutto in un tempo di crisi e di ricerca come quello dell’età adulta.

Nel silenzio della Domenica, rivolgendosi al Signore con le parole del Salmo, i partecipanti sono stati chiamati a riflettere su quel passaggio delicato che è la crisi dell’età di mezzo. L’uscita da questa crisi non è un trionfo immediato né una fuga veloce, ma un processo di accoglienza e trasformazione.

La terza meditazione: “Portò una mistura di cento libbre” (Giovanni 19,34-39), ci racconta che dopo la morte di Gesù, un soldato trafigge il suo costato, e ne escono sangue e acqua, segni profondi di vita e di redenzione. Ma insieme a questo gesto potente emerge la figura discreta di Nicodemo, uomo di fede e di coraggio, che porta una mistura di cento libbre di mirra e aloe per ungere il corpo di Gesù con rispetto e amore.

Nicodemo ci insegna il valore della delicatezza e della presenza silenziosa in mezzo alla sofferenza, un modello di chi, pur portando un peso, non perde la speranza e si fa strumento di cura e di rispetto.

Nel pomeriggio di sabato e domenica, dopo le meditazioni e il cammino interiore, si è fortemente sentita l’esigenza di ascoltare la voce dei partecipanti, che hanno testimoniato le reali difficoltà che le domande e le parole di Gesù, sottolineate durante il ritiro, suscitano nel cuore e nella mente.

Gli esercizi spirituali si sono conclusi domenica pomeriggio con la Messa solenne del Corpus Domini, celebrata nella cappella della Casa Salesiana. Durante l’omelia, don Roberto ha ricordato che non siamo mai troppo avanti negli anni, troppo feriti o troppo stanchi per rinascere. Come Nicodemo, anche noi possiamo uscire dal buio e lasciarci portare alla luce. Possiamo imparare, giorno per giorno, a contare i nostri giorni non per ciò che manca, ma per ciò che resta da donare.

Al termine della Messa, prima della benedizione finale, don Roberto ha chiesto alle coppie sposate di confermare il loro desiderio di restare uniti per sempre, nella prova e nella fedeltà, nella malattia e nella grazia, testimonianza viva che l’amore, anche provato, può restare saldo se fondato su Cristo.

Cagliero 11 – “Ringraziare> Discernimento” – Luglio 2025

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°199 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Luglio 2025.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Ringraziamo per le opportunità di discernimento di coloro che sentono la chiamata ad essere missionari e per coloro che li accompagnano.

Per la formazione al discernimento.

 

Cari amici,

Dio, che ci ama, desidera che viviamo secondo il suo piano: solo così troveremo la vera realizzazione e la vera felicità. Dio, così che anche il mondo, l’ambiente che ci circonda, noi stessi o il diavolo, ci parla spingendoci a fare una cosa o l’altra. Il discernimento è il processo di preghiera che consiste nell’identificare la fonte di queste comunicazioni o movimenti interiori e scegliere ciò che è in linea con la volontà di Dio. Questo è necessario non solo in rare occasioni, come decidere se sposarsi, diventare sacerdote o fare volontariato come missionario. È necessario ogni giorno, ad esempio quando si sceglie se studiare, rilassarsi o aiutare qualcuno in difficoltà, se tacere o denunciare il male che ci è stato fatto da un’altra persona. Questo porta pace e rafforza il nostro rapporto con Dio e con gli altri. Ci aiuta a vivere con l’amore e la saggezza di Cristo.

Dobbiamo, quindi, coltivare l’abitudine al discernimento quotidiano.

Don Jose Kuttianimattathil SDB,
Settore per la Formazione

IUSTO: nuovo corso IFTS, Open Day e Corso Lavoro di Prossimità

Una panoramica delle iniziative offerte dall’Istituto Universitario Salesiano di Torino nelle prossime settimane.

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IFTS – Tecniche per l’amministrazione economico-finanziaria

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Progettato ed erogato in partnership con Gruppo Abele – Università della Strada
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  • Crediti ECTS: 26 | Crediti ECM: 100
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Don Bosco Italia, rinnovato il sito dei Salesiani

Da lunedì 16 giugno il sito donboscoitalia.it è online con una nuova versione grafica e completamente rinnovato anche nei contenuti.

Il lavoro di restyling ha reso il sito più funzionale e restituisce una fotografia attuale e aggiornata del lavoro quotidiano dei Salesiani in Italia.

La sezione degli ambiti di azione è stata aggiornata con i documenti fondativi di ogni realtà, per essere fruibili e scaricabili.

La parte dell’Italia Salesiana ha una cartina dell’Italia con lo schema di tutte le Case d’Italia. Ogni scheda contiene i dati relativi ai contatti presenti nell’annuario del Segretariato generale che verranno aggiornati all’inizio di ogni anno pastorale.

La parte delle news è categorizzata per Ispettorie e ambiti di azione così da valorizzare quanto accade nei territori: questa sezione è realizzata con il contributo di tutti gli uffici di comunicazione sociale delle Ispettorie.

Salesiani per il Sociale: quasi una famiglia su quattro in Italia a rischio povertà, al via la campagna per non lasciare da soli i bambini più fragili

Povertà e diseguaglianze sociali in Italia sono in aumento, riguardano quasi una famiglia su quattro ed espongono soprattutto i minori al rischio di un futuro incerto, privo di opportunità di crescita, integrazione e realizzazione personale. Per continuare a rimanere al fianco di bambini e ragazzi a rischio di povertà ed esclusione sociale, dal 17 giugno al 7 luglio 2025 “Salesiani per il Sociale APS” – rete associativa che da oltre trent’anni è impegnata nella tutela e nella protezione di minori e giovani – promuove la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Non lasciamo al buio i bambini più fragili”.

Tutti possono donare chiamando da rete fissa o inviando un SMS al numero solidale 45598. In particolare, attraverso i fondi raccolti, saranno potenziate e migliorate le attività di realtà salesiane in quartieri difficili di alcune città con oltre 500mila abitanti – Palermo, Napoli, Roma, Genova – nonché il supporto a minori stranieri non accompagnati.

Nel 2024 in Italia il 23,1% della popolazione ha rischiato la povertà o l’esclusione sociale. Circa 13 milioni e 525mila persone si sono, cioè, trovate in difficoltà tali da non poter affrontare spese impreviste, non potersi permettere un pasto adeguato o non poter pagare l’affitto o le bollette. A livello territoriale il Mezzogiorno si conferma la ripartizione con la maggiore incidenza di rischio di povertà o esclusione sociale e ad essere più colpite risultano le coppie con almeno tre figli (34,8% rispetto a 32% del 2023) ed i monogenitori (32,1% rispetto a 29,2%).

“La povertà educativa non è più un’emergenza ma un dato strutturale della nostra società – spiega don Francesco Preite, Presidente nazionale di Salesiani per il sociale –. Con il nostro lavoro di prossimità, interveniamo proprio in contesti difficili, con l’obiettivo di garantire a bambini, adolescenti e giovani una vita piena e dignitosa. Ispirandosi al metodo educativo di Don Bosco, la rete di associazioni Salesiani per il Sociale opera in tutto il territorio nazionale attraverso case-famiglia, comunità di accoglienza, centri diurni e altri servizi, presidiando in maniera capillare le periferie, dove spesso mancano opportunità di sviluppo sociale e culturale, specialmente nel Mezzogiorno. Anche il più piccolo aiuto può essere prezioso ed è per questo che abbiamo dato vita alla Campagna ‘Non lasciamo al buio i bambini più fragili’, per sostenere le iniziative attive su tutto territorio nazionale, che hanno l’obiettivo di rispondere in maniera concreta e innovativa ai bisogni educativi dei minori e delle loro famiglie”.

Ogni anno, Salesiani per il Sociale raggiunge oltre 100mila beneficiari, offrendo protezione e supporto attraverso una rete attiva in più di 600 realtà territoriali in tutta Italia, con 97 servizi socioeducativi, tra cui 33 case-famiglia e 45 centri diurni. I bambini e i ragazzi trovano in questi luoghi protezione, calore familiare e figure educative che li aiutano a crescere in un ambiente sicuro.

Salesiani per il Sociale ha esteso la rete di accoglienza con strutture dedicate ai minori non accompagnati che arrivano in Italia, dove possono ricevere cibo, vestiti e assistenza per contattare i propri familiari, oltre a frequentare corsi di italiano e costruire un percorso verso l’autonomia. Strutture che accolgono anche minori affidati dalla giustizia minorile, garantendo loro un supporto educativo e un ambiente sicuro per il reinserimento e lo sviluppo personale.

La campagna “Non lasciamo al buio i bambini più fragili” ha il supporto informativo di La7 e Mediaset.

Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Fastweb, Coop Voce, Tiscali; sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, Geny Communications e, sempre per la rete fissa, di 5 euro da Convergenze, PosteMobile.

Cagliero 11 – “Rilanciare > Compassione” – Giugno 2025

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°198 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Giugno 2025.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo perché possiamo usare compassione e misericordia nella relazione con coloro a cui siamo mandati.

Per la nostra compassione verso il mondo.

 

Cari amici,

nella missione dei Salesiani la compassione e la misericordia non sono ideali, ma azioni vitali che modellano il nostro rapporto con Dio e con coloro a cui prestiamo servizio, poiché siamo chiamati a imitare il “Buon Pastore” Gesù alla maniera di Don Bosco. Viviamo la nostra vocazione con profonda empatia, comprensione e attenzione, poiché la compassione ci invita a stare accanto a coloro che sono meno privilegiati, specialmente i giovani, offrendo non solo aiuti materiali ma anche sostegno emotivo e spirituale.

La spiritualità salesiana ci insegna ad abbracciare la misericordia, come faceva Don Bosco, vedendo la dignità di ogni persona. Mentre rilanciamo il nostro impegno in questa missione, riflettiamo su come approfondire le nostre relazioni con coloro ai quali siamo inviati. Possiamo essere strumenti dell’amore di Dio, mostrando misericordia nelle nostre parole e azioni, e preghiamo di poter vivere le nostre relazioni con compassione e misericordia, riflettendo l’amore di Dio in tutto ciò che facciamo.

Don Jose Joseph SDB,
Tesoriere, Economato Generale Salesiano

Torino: incontro ADMA Primaria con il Rettor Maggiore Don Fabio Attard

Sabato 24 maggio, nei locali di Valdocco, nel corso dei festeggiamenti per la ricorrenza di Maria Ausiliatrice, il nuovo Consiglio dell’ADMA Primaria, entrato in carica proprio il 24 maggio, è stato ricevuto dal Rettor Maggiore Don Fabio Attard.

Durante l’incontro i 6 membri del Consiglio hanno presentato un documento di lavoro, finalizzato ad orientare il cammino del sodalizio nei prossimi due anni. Il documento è stato inteso come uno strumento di lavoro aperto, destinato a guidare il consiglio e l’associazione a Torino Valdocco e nel mondo. Uno degli obiettivi principali del nuovo consiglio, anche in considerazione del minor numero di membri (6 anzichè 8), è spingere per un maggiore coinvolgimento degli altri associati, creando equipe per supportare l’organizzazione delle varie attività.

Don Fabio Attard, nel sottolineare un’incoraggiante crescita dell’ADMA, vista come segno tangibile dello spirito, soprattutto in India, in particolare nella visitatoria di Bangalor, e a Madrid in Spagna, ha invitato a riflettere su questa crescita nel contesto di un cambiamento epocale, facendo riferimento soprattutto alle sfide affrontate dalle prime comunità cristiane, descritte negli atti degli apostoli. In un mondo che, come diceva Papa Francesco, sta vivendo un cambio d’epoca, si assiste ad una crescita delle opere salesiane, anche in contesti umanamente inaspettati, come appunto l’India con una piccola minoranza cristiana.

Il carisma salesiano – ha continuato Don Attard – non è visto come un oggetto statico, ma come “l’azione dello spirito“, che è sempre fluido e dialogante. Il carisma interroga gli associati oggi, così come Maria fu interpellata nell’annunciazione. La bellezza del carisma salesiano è che per Don Bosco non ci sono barriere, non ci sono né culture, né continenti, né contesti nei quali il carisma non funziona. La Famiglia Salesiana, come congregazione e famiglia mondiale, è “molto conosciuta e molto rispettata“. Questa è un’eredità che comporta una responsabilità a 360 gradi. Fondamentale quindi – ha aggiunto Don Fabio Attard – il ruolo dell’ADMA Primaria che deve porsi come animatrice dei vari gruppi nel mondo, mantenendo una grande forza interna, ma incoraggiando a guardare verso l’esterno, pensando “glocalmente” (localmente e globalmente).

Nel corso dell’incontro, il Rettor Maggiore ha inoltre ribadito l’importanza della dimensione mariana nell’identità salesiana, nata dall’incondizionato Amore di Don Bosco per Maria che si lega ad una chiara identità crisitica. Riflettendo ancora sulla crescita, il Rettor Maggiore invita a chiedersi “cosa ci sta chiedendo lo Spirito“. Accanto alla dimensione effettiva e organizzativa, c’è una dimensione affettiva: “l’amore di Dio dove ci sta spingendo?“. Nel domandarsi come accompagnare la crescita e creare una circolarità tra le varie realtà mondiali, Don Fabio Attard ha messo in evidenza che il movimento non deve essere a senso unico (dal centro alle periferie), ma è importante che la periferia diventi anche soggetto, sottolineando inoltre il riconoscimento di cui gode la Famiglia Salesiana, e con questa l’ADMA, anche in contesti molto difficili, laddove è lo spirito che cammina e che parla ovunque. Riconoscimento – ha concluso il Rettor Maggiore – che deve essere considerato come una maggiore responsabilità, legata anche all’essere figlie e figli di un grande sognatore.

Al termine dell’incontro Don Fabio Attard, nel ricevere in dono il foulard dell’ADMA, ha fatto presente che fornirà il proprio contributo al documento di lavoro presentato dal Consiglio che, in coerenza da quanto emerso da quest’incontro, proseguirà nel suo cammino con l’obiettivo di coinvolgere maggiormente gli associati e strutturare l’animazione dei gruppi nel mondo.

Ritiro ADMA Primaria a Cumiana e Valdocco

Nelle domeniche 11 e 18 maggio il gruppo ADMA Primaria si è ritrovato presso la casa Salesiana di Cumiana (Torino) ed a Valdocco per proseguire il cammino formativo sul tema “La Preghiera e le preghiere”.

Oggetto degli incontri, che hanno visto la partecipazione attiva di oltre 100 famiglie nelle due distinte sedi, le preghiere Salve o Regina e Angelus. Al termine delle giornate, è stata officiata la S. Messa, con una particolare intenzione di preghiera per il pontificato di Papa Leone XIV.

L’intonazione complessiva del Salve Regina, il vocabolario che impiega, lo stesso fraseggio, ci introducono in un’atmosfera lontana, dal sapore quasi cavalleresco, ha sottolineato Don Roberto Carelli che ha animato la catechesi a Cumiana. La Salve Regina si apre con un saluto garbato. rivolgendosi a Maria in qualità di Regina. a motivo dell’eccellenza dei doni ricevuti. Venerare Maria come Regina significa riconoscere la sua potente intercessione e ricorrere con fiducia ad essa.

Insieme a Regina Madre di misericordia configura il secondo termine chiave, insistendo sulla maternità di Maria, anzi, sulla sua duplice identità: Madre di Gesù e Madre nostra. Vengono poi introdotti coloro che invocano Maria come Regina e Madre di misericordia:

«A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime»

La condizione umana viene descritta con poche, rapide parole, capaci però di intercettare l’essenziale. Siamo figli di Eva, coloro che sono segnati dalla macchia di una colpa dalla quale, per grazia, soltanto Maria fu esente e riconosciamo di essere esuli da questo mondo, di tendere col desiderio ai beni del Cielo. La descrizione della condizione umana si completa poi col riferimento a «questa valle di lacrime», espressione che risente dell’era travagliata in cui la preghiera fu composta: frequenti carestie, devastazioni e soprusi, malattie endemiche, rimedi medici inadeguati; un mondo così doveva sembrare davvero un esilio, da cui sperare di evadere il più presto possibile! Nel cuore del Salve o Regina è la supplica a Maria che viene chiamata Avvocata, quasi per accertarci che venga in nostro soccorso.

Due sono le richieste che vengono avanzate: «Rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi» e «Mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno». L’una riguarda il tempo presente, l’altra la nostra vita futura. Nella prima supplica si chiede a Maria di posare i suoi occhi su di noi, quegli occhi che ispirano conforto perché pieni di misericordia; la seconda supplica, quella decisiva, coincide con la nostra salvezza: «Mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno» Sembra infatti di scorgere, implicita, la supplica rivolta alla Madonna di venire Lei stessa a prenderci all’atto della nostra morte e introdurci a Gesù, mostrandoci Lei quel Volto santo.

Una morte così non spaventa; anzi, ha un sapore dolce, quasi desiderabile. Chiudere gli occhi a questo mondo, assistiti dalla più premurosa della Madre, è davvero una grazia incomparabile. E
così, ha concluso Don Carelli, termina la Salve Regina, con lo sguardo e il desiderio rivolti al Cielo: l’atteggiamento spirituale connaturale per un cristiano, in vigilante attesa, per esser pronti a correre incontro al Signore che certamente verrà.

Nella preghiera mariana dell’Angelus, esplorata da Don Manolo Jimenez nel ritiro di Valdocco, è necessario considerare l’irruzione di Dio nella nostra storia e il suo invito ad associarci al suo piano di salvezza, chiamati, come Maria, a concepire la presenza del Signore Gesù. Si esprime quindi una disponibilità totale per il servizio ed una flessibilità nell’accogliere gli eventi inopinati, nonché una apertura ai cambiamenti personali o istituzionali che il discernimento ci suggerisce.

Con l’Angelus si palesa anche la consapevolezza di avere quotidianamente nelle mani la Parola di Dio, punto di partenza delle preghiera e fonte di discernimento.

“Il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”.

Diviene – ha concluso Don Jimenez – il nostro modo di far sì che Dio abiti in mezzo a noi: farci per tutti segno e mediazione della carità di Cristo Buon Pastore.

Il prossimo importantissimo appuntamento dell’ADMA Primaria è a Valdocco il 24 del corrente mese per la celebrazione della Festa di Maria Ausiliatrice, con l’annuale processione per le vie di Torino.

Novena mondiale della Famiglia Salesiana a Maria Ausiliatrice: riscoprire Maria come Madre

Dall’agenzia ANS.

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Proseguendo una bella e ormai consolidata tradizione, anche quest’anno sulle pagine social dell’Agenzia iNfo Salesiana (ANS) viene proposto a tutti i membri della Famiglia Salesiana un percorso di devozione mariano da condividere nelle comunità, nei gruppi e con chiunque desidera affidarsi alla “Madonna di Don Bosco”: i video della novena mondiale della Famiglia Salesiana a Maria Ausiliatrice.

Quest’anno la novena vuole condurre i fedeli a riscoprire cosa sia possibile fare per tornare a Maria, riscoprendo la propria figliolanza, all’insegna del motto: “Essere Figli”.

“La novena è tutta incentra tutto sul nostro essere figli, che è molto più complicato di quanto si pensi. La Madonna sa farci da Madre, sa aspettarci, sa sceglierci. Sta a noi avere la capacità di essere figli, sempre, a qualunque età”

hanno spiegato i curatori della novena.

“Nella storia, Maria appare ai piccoli perché loro, senza sovrastrutture, si fidano di ciò che vedono e si affidano. Ma non solo: Maria parla ai piccoli perché affida ai suoi figli sin da subito il suo messaggio d’amore. Fa sentire loro la sua presenza, la sua vicinanza. Come fa ogni mamma. E sarà questo amore, questo accompagnamento continuo, questa presenza discreta che renderà i bambini degli adulti amati, consapevoli e capaci di vivere e coltivare la speranza”

hanno aggiunto ancora.

Ecco perché, a partire da questa idea, in questa novena viene posto l’accento sui figli della più grande delle madri; e attraverso di loro è possibile scorgere le caratteristiche di Maria, madre di questi figli, madre di tutta l’umanità.

Nei giorni dal 15 al 23 maggio, dunque, in preparazione alla grande festa del 24, la novena proporrà attraverso i suoi video, nove esperienze mariane nelle quali la Madonna si è manifestata. In ogni giornata verranno tratteggiati un veggente, l’alto luogo di fede che è nato dall’incontro con Maria, e la proposta di un tema.

Diversi sono i punti comuni di ogni esperienza:

  • Tutti i giovani scelti da Maria sono “puri di cuore” (e per questo, come da Beatitudine, vedranno Dio);
  • Tutti ricevono un messaggio da trasmettere alla Chiesa e alla gente;
  • Tutti devono superare scetticismo e calunnie;
  • Tutti sono all’origine di un “alto luogo” di fede e conversione, perché come dice Gesù “Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre”;
  • I grandi santuari sono oggi “pietre” che gridano all’umanità la presenza di Dio.

Inoltre, in ogni giornata, la novena svilupperà una tematica diversa, atta a presentare un diverso aspetto della figliolanza:

  • Essere Figli – Umiltà e fede;
  • Essere Figli – Semplicità e speranza;
  • Essere Figli – Obbedienza e dedizione;
  • Essere Figli – Stupore e riflessione;
  • Essere Figli – Fiducia e preghiera;
  • Essere Figli – Sofferenza e guarigione;
  • Essere Figli – Giustizia e dignità;
  • Essere Figli – Dolcezza e quotidianità;
  • Essere Figli – Costruzione e sogno;

E ad ognuna di queste tematiche viene affiancata la figura di Maria come Madre.

Nei pochi minuti dei video della novena, la struttura prevede per ogni giorno:

  • L’essere figli declinato secondo la tematica del giorno
  • L’enunciazione del fatto storico, preceduto da un titolo che si incentra sul “figlio” al quale Maria si è mostrata.
  • Il fatto storico della manifestazione mariana, formato da due parti: un pezzo di racconto in prima persona ed un breve testo a metà tra la prosa e il saggio che spiega i fatti
  • Una frase di chiusura che diventa monito per chi sta guardando la novena e che si lega alla tematica
  • L’intervento del Rettor Maggiore
  • La voce dei ragazzi che attualizza nella realtà concreta odierna il messaggio e la dimensione dell’essere figli
  • La preghiera conclusiva, composta a sua volta da titolo specifico in relazione alla tematica del giorno, una breve sintesi sempre in relazione alla tematica, la preghiera vera e propria e un’Ave Maria finale.

I video saranno accessibili in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese nei diversi canali linguistici di ANSChannel e su TELEGRAM SDB.ORG. Ogni video sarà reso visibile con un giorno d’anticipo – quindi i primi video saranno pubblici il 14 maggio.

Nei giorni precedenti all’inizio della novena verranno anche diffusi il libretto con tutti i testi.