Suffragio don Guido Ennio BATTAGLIERI
Carissimi,
peccato che la malattia lo abbia forzosamente allontanato dalla vita Comunitaria.
Siamo rimasti senza le sue battute, la sua ironia, il suo istinto di libertà e quindi dell’ironia su tutto quelle che gli sapeva a costrizione o rigidità.
Era, a suo modo, uno spirito libero.
Sempre accogliente e sorridente, arguto e scherzoso.
Ricordo sempre la battuta che mi fece al Monterosa, dove andava sabato e domenica per l’apostolato.
Scarseggiava qualcosa a tavola e lui mi disse: serviti tu, tranquillo, tanto io sono della casa.
Adesso sì che è a casa con Don Bosco e gli innumerevoli allievi che ha formato a scuola di lettere.
E che dal cielo continui a sorriderci ed a tenerci allegri.
Don Giorgio