Inizio Anno Pastorale

Testimoniare la nuova chiesa di Papa Francesco nel mondo di oggi: è lo spirito con cui i salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta si sono incontrati questa mattina nella Casa Madre per l’inizio dell’anno pastorale. Un folto gruppo di confratelli riunito a Valdocco, luogo che ha visto sorgere il cammino della congregazione capace di generare ancora oggi innovazione e freschezza per rispondere ai bisogni dei giovani. “Fare memoria grata delle proprie radici carismatiche è dunque il primo passaggio da compiere” – ha sottolineato  don Rossano Sala, docente all’Università Pontificia Salesiana, nella  relazione “Una comunità che progetta CEP e PEPS alla luce dell’esperienza originaria di Valdocco”. In un contesto ampiamente mutato, senza nascondersi le difficoltà, i salesiani cercano di testimoniare, grazie al coinvolgimento di un numero sempre crescente di laici, il vigore delle proposte evangeliche per essere segno di integrazione in una società multiculturale.

L’Ispettore dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta, Don Enrico Stasi: «Il giorno 2 settembre con l’incontro di 300 salesiani è cominciato l’anno pastorale 2016-17. È innanzitutto un raduno di famiglia, dove il desiderio di incontrarsi tra fratelli è la realtà fondamentale. Quindi c’è il lancio dell’anno pastorale che vedrà le comunità educative pastorali delle 35 Case salesiane del Piemonte redigere il proprio Progetto Educativo Pastorale per rispondere sempre meglio e con più efficacia ai bisogni e alle necessità dei migliaia di giovani che quotidianamente frequentano i nostri oratori, le nostre Scuole, i nostri Centri di Formazione Professionale e le altre più svariate attività che i salesiani mettono in campo a favore dei giovani, soprattutto i più poveri»