Festa delle Scuole Medie 2025 al Colle Don Bosco

Venerdì 3 ottobre, presso Colle Don Bosco, si è tenuta la Festa delle Scuole Medie rivolta a tutti i ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado dell’Ispettoria ICP.

171 anni fa, come fosse ieri.

Ai Becchi, là dove tutto ebbe inizio, il Colle Don Bosco si è nuovamente riempito di voci, sorrisi e colori. Più di 3000 ragazzi hanno vissuto una giornata di festa, formazione e allegria nel segno della relazione educativa tanto cara a Don Bosco: quella che invita a essere santi e allegri oggi, perché la santità non è un ideale lontano, ma un cammino possibile, vissuto nella quotidianità.

Don Alberto Goia, delegato di Pastorale Giovanile, ha raccontato con entusiasmo l’incontro, definendolo “un grido di speranza e di pace per far crescere buoni cristiani e onesti cittadini”. Tutto nella giornata ha voluto “profumare di santità”: i momenti di preghiera, i giochi, la musica, le testimonianze e gli ospiti che hanno reso l’esperienza ancora più significativa.

A dare vita e movimento alla festa, numerose proposte di gioco e animazione, organizzate dai giovani delle diverse realtà salesiane, che con fantasia e dedizione hanno saputo coinvolgere tutti, dai più piccoli ai più grandi.

Racconti di Missione: Sierra Leone

Dopo il rientro dalle missioni estive, i diversi gruppi partiti raccontano la loro esperienza. Di seguito il resoconto del gruppo partito per Bo, in Sierra Leone (Africa).

La nostra esperienza in Sierra Leone

La Sierra Leone è un Paese dell’Africa occidentale che si affaccia sull’oceano Atlantico, situato tra la Guinea e la Liberia. Conta circa 8 milioni di abitanti ed è tra gli Stati più poveri al mondo, nonostante disponga di ricche risorse minerarie che lo rendono uno dei principali produttori di diamanti a livello globale.

La nostra esperienza si è svolta qui per quattro settimane, da fine luglio a fine agosto. Nei primi giorni abbiamo visitato la capitale, Freetown, che conta circa 1,2 milioni di abitanti; successivamente ci siamo spostati a Bo, la seconda città del Paese (circa 300 mila abitanti), dove siamo rimasti per oltre tre settimane.

Il nostro arrivo ha coinciso con la stagione delle piogge, che in estate raggiunge il suo apice: la pioggia ci ha accompagnato quasi quotidianamente. Già dall’aereo, la prima impressione è stata quella di una distesa sconfinata di vegetazione verde brillante, interrotta solo da strade sterrate color rosso intenso, città e villaggi. Anche nel tragitto da Freetown a Bo, circa quattro ore di macchina, il paesaggio ha restituito le stesse sensazioni. Le principali arterie che collegano il Paese da nord a sud sono asfaltate, così come le vie centrali delle città più grandi, ma a Bo e nei villaggi circostanti ci si sposta quasi esclusivamente su strade sterrate.

Quello che colpisce subito, a livello sociale, è la giovanissima età della popolazione: l’età media è di circa 18 anni, e ovunque ci si imbatte in una moltitudine di bambini. È un’immagine che trasmette speranza e futuro, ma che convive con condizioni di vita estremamente difficili. Molte famiglie abitano in case di lamiera prive di gas, elettricità e, spesso, di acqua potabile. Gran parte della vita quotidiana si svolge per le strade, sempre animate e affollate: qui molti lavorano vendendo ciò che hanno, e non è raro incontrare bambini con ceste colme di caramelle, peperoncini o piccoli oggetti che offrono ai passanti. La moneta locale è il Leone (circa 25 leoni per 1 euro); per avere un’idea, lo stipendio medio di un insegnante di scuola pubblica si aggira attorno ai 2000 leoni, pari a circa 80 euro al mese.

Nonostante la povertà e le difficoltà quotidiane – tra i più alti tassi di mortalità infantile e una delle aspettative di vita più basse al mondo – ciò che ci ha maggiormente sorpreso è stata la semplicità, la gentilezza e la calorosa accoglienza delle persone. I bambini, in particolare, ci hanno insegnato quanto si possa gioire delle piccole cose e ridere di cuore anche senza nulla.

I salesiani sono arrivati in Sierra Leone nei primi anni Duemila, al termine della guerra civile, per affrontare l’emergenza educativa. Oggi sono presenti con quattro comunità: due a Freetown, una a Lungi e una a Bo. Abbiamo avuto la fortuna di visitarle tutte, scoprendo la varietà delle loro opere: scuole, centri estivi, assistenza carceraria, parrocchie e case di accoglienza per giovani vittime di violenza domestica o ragazze costrette alla prostituzione. Tra i momenti più toccanti, l’affetto e la gratitudine della popolazione verso Don Bosco e l’opera salesiana, percepibili in ogni incontro.

Durante il nostro soggiorno, l’attività principale è stata il Summer Camp organizzato dalla comunità salesiana di Bo. A differenza di ciò a cui siamo abituati, la partecipazione era davvero impressionante: circa 400 bambini e ragazzi, accompagnati da 80 animatori. Le giornate iniziavano alle otto con lezioni scolastiche fino a mezzogiorno, seguite da laboratori pratici – musica, danza, arte, cucina – e dal pranzo, preparato in loco e chiamato in lingua locale chop chop. Nel pomeriggio, le quattro grandi squadre si sfidavano in giochi, tornei e cacce al tesoro. All’inizio ci siamo trovati spiazzati dalle modalità di gioco, che non coinvolgevano sempre tutti i ragazzi contemporaneamente. Ben presto, però, abbiamo capito che per loro non era affatto un problema: anche solo tifare, cantare e sostenere i compagni era fonte di divertimento.

Nell’ultima settimana abbiamo preso parte anche alle attività di Culture, in cui ciascuna squadra preparava danze e scenette ispirate alle lingue e tradizioni locali. È stata l’occasione per apprendere alcune parole delle lingue tipiche e immergerci ulteriormente nella cultura del Paese.

Oltre al centro estivo, abbiamo vissuto altre esperienze che ci hanno permesso di comprendere meglio la realtà locale e il lavoro dei salesiani. Abbiamo partecipato al loro servizio nelle carceri di Bo, distribuendo pasti e condividendo tempo con i detenuti. Più che il riso offerto, ciò che conta è l’attenzione: attraverso istruzione, gioco, catechismo e ascolto, viene restituita dignità a persone che spesso si sentono dimenticate.

Abbiamo incontrato anche un’altra congregazione, i Christian Brothers, con i quali abbiamo condiviso alcune attività, tra cui una serata di fraternità fatta di gioco, preghiera e condivisione di esperienze. Inoltre, abbiamo visitato l’università di Bo, dialogando con il rettore per capire meglio le sfide legate all’istruzione: tra queste, la necessità per molti giovani di interrompere gli studi per lavorare e guadagnare il denaro necessario a proseguirli, oltre alla forte disoccupazione che limita le prospettive dei più meritevoli.

Un altro momento significativo è stata la visita all’ospedale pubblico di Bo: ci sono stati illustrati i principali problemi del sistema sanitario, tra cui la difficoltà per molti pazienti, soprattutto bambini, di raggiungere tempestivamente la struttura. Nonostante i mezzi scarsi, abbiamo incontrato medici e operatori impegnati con dedizione e competenza.

Tra le tappe più belle ricordiamo la visita a Kenema, terza città del Paese, e al villaggio di Gerihun, vicino a Bo, dove siamo stati accolti con grande entusiasmo, soprattutto dai bambini.

Vivere a contatto con una realtà così diversa dalla nostra è stato impegnativo ma anche sorprendentemente naturale, grazie alla coesione del nostro gruppo e alla continua ospitalità ricevuta. Le uniche difficoltà iniziali hanno riguardato il cibo, spesso molto piccante. Per il resto, essere circondati da sorrisi e saluti ci ha reso il mese in Sierra Leone un’esperienza semplice e piena di gioia.

Inoltre, le sfide quotidiane e le situazioni di disagio e di povertà che i Sierra Leonesi vivono sono state colmate dalla fiducia nel futuro, la speranza  e la concretezza nel rendere migliore ciò che si vive, qualità evidenti in ogni Sierra Leonese. Tutte le persone che abbiamo incontrato, bambini e adulti, sognano: tutti hanno dei grandi desideri, come quello di diventare medici, di diventare avvocati o di trasferirsi all’estero e di avere una chance nello sport. Per noi, è stato sorprendente ascoltare le loro parole ricche di speranza e vedere in tutti un atteggiamento di forte resilienza, di continua fiducia nell’avvenire e di costante impegno. Di questa forte volontà di agire con lo scopo di avere cura e rendere migliore, ne abbiamo avuto testimonianza nei diversi progetti che ci sono stati mostrati.

Infatti, vista la continua crescita del movimento salesiano nelle comunità della Sierra Leone, presto sarà fondata una nuova casa salesiana a Kenema, la terza città più grande della Sierra Leone che si trova circa un’ora distante da Bo. La futura presenza dei salesiani garantirà l’attenzione per i bambini e i giovani della città, che fino ad oggi non hanno la possibilità di partecipare al Summer camp o ad iniziative a loro dedicate, in quanto Kenema ne è completamente sprovvista.

Inoltre, questo nuovo progetto salesiano apre le porte ai futuri missionari, che avranno l’occasione di portare don Bosco in una nuova realtà e di animare il primo Summer Camp di Kenema. 

Un’altra iniziativa che abbiamo davvero a cuore riguarda il villaggio Gerihyn, a pochi minuti da Bo. Tutto è partito dall’idea spontanea del nostro accompagnatore di portare gioco e gioia ai bambini di un piccolo villaggio, nel quale non erano previste alcune attività estive per i giovani. Così, ci siamo lanciati in questa esperienza con i Christian Brothers, e con loro e i giovani del posto abbiamo avuto una mattinata di giochi organizzati e di divertimento, che molto probabilmente si trasformerà in un’attività svolta abitualmente dai Christian Brothers durante l’anno! Ci auguriamo davvero che possa andare avanti questa piccola iniziativa con l’obiettivo di coinvolgere in spirito salesiano tutti i giovani, quelli dei villaggi, quelli delle grandi città, i più poveri e più ricchi. 

Un altro progetto che va avanti da anni e che abbiamo visto con i nostri occhi è l’attività salesiana nelle carceri. La casa salesiana di Bo coinvolge alcuni giovani a prestare cure e servizi di prima necessità ai detenuti della prigione di Bo, come cibo, cura dell’igiene personale e apprendimento di un mestiere. Purtroppo questo progetto ha una scadenza fissata alla fine di quest’anno, ma è già stata inviata una nuova scrittura del progetto e tutti si augurano che possa essere rinnovato. Inoltre nel nuovo progetto è stata proposta l’estensione dell’attività salesiana anche nei carceri femminili.

Terminata questa esperienza, pensiamo che la Missione sia un’occasione preziosa per uscire dalla propria zona di comfort e scoprire quanto sia arricchente incontrare l’altro nella sua diversità. Non è soltanto un viaggio, ma un cammino interiore che ti spinge a guardare il mondo con occhi nuovi.

Nella missione impari a vivere con semplicità, ad apprezzare ciò che spesso dai per scontato e a comprendere il valore delle piccole cose. Servire chi è più fragile mi ha aiutato a sviluppare empatia, gratitudine e capacità di ascolto.

Questa esperienza ti mette davanti a sfide concrete che formano il carattere: impari a collaborare, a fidarti degli altri, a donare tempo ed energie senza aspettarti nulla in cambio. È anche un momento forte di crescita spirituale: ti confronti con la fede vissuta in modi diversi e scopri che la speranza nasce dalla condivisione.

Al ritorno, non sei più lo stesso: porti con te volti, storie e insegnamenti che continuano a parlarti. Per questo una missione non è solo un’esperienza temporanea, ma un seme che cambia il cuore e ispira a vivere ogni giorno con maggiore apertura e responsabilità.

“Carisma, Pastorale Giovanile e Apostolato”: il Campo 4 al Colle Don Bosco

Dal 18 al 21 settembre 2025, il Colle Don Bosco ha accolto con entusiasmo il ritorno del Campo 4, l’appuntamento di spiritualità dedicato ai giovani neo-maturati fino ai 29 anni.

Il tema centrale, “Carisma, Pastorale Giovanile e Apostolato”, ha guidato ogni momento di riflessione, condivisione e preghiera.

La domenica è stata dedicata al ritiro spirituale e non sono mancati momenti di fraternità, camminate nella natura e celebrazioni comunitarie.

 

Tornarono pieni di gioia: un itinerario per camminare insieme nel Vangelo di Luca

Un itinerario pensato per i giovani, fatto di ascolto, preghiera e scoperta. Tornarono pieni di gioia è il titolo di un ciclo di cinque incontri serali che accompagneranno i partecipanti lungo alcune tappe fondamentali della vita di Gesù, narrate nel Vangelo di Luca.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra gli Uffici di Pastorale Giovanile della Diocesi di Torino, i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice, già consolidata con l’esperienza di E Se La Fede Avesse Ragione?, e sarà un’occasione per fermarsi, riflettere e lasciarsi interrogare dalla Parola.

Calendario degli incontri

Tutti gli appuntamenti si svolgeranno dalle 21.00 alle 22.30 presso la Chiesa di Gesù Adolescente – Oratorio Salesiano S. Paolo, in Via Luserna di Rorà 16, Torino.

  • 13 novembre Il Battesimo – Pregare da figli con Don Giorgio Garrone
  • 18 dicembre Gesù nella sinagoga di Nazareth – La Parola che si compie con Suor Sara Perini
  • 26 febbraio Le tentazioni – Pregare nella lotta con Don Matteo Vignola
  • 19 marzo La trasfigurazione – La luce della preghiera con Don Matteo Vignola
  • 23 aprile Il cammino di Emmaus – Pregare il Vivente con Suor Sara Perini

Ogni incontro sarà un’occasione per rileggere la propria vita alla luce del Vangelo, accompagnati da guide esperte e da una comunità che condivide lo stesso desiderio: mettersi in cammino e tornare pieni di gioia.

Riparte “Amare da Dio”: il percorso per giovani sul sesso, gli affetti e i legami

Tutto pronto per la ripartenza di Amare da Dio, il percorso per giovani, single o fidanzati, da soli o in coppia, dai 19 ai 29 anni, che desiderano comprendere e vivere le ragioni profonde del cuore.

Cinque appuntamenti, tre domeniche e due weekend per maturare nell’amore:

  • 19 Ottobre 2025 | La posta in gioco: l’amore umano e l’amore di Dio
  • 13-14 Dicembre 2025 | Il bello della differenza: maschio e femmina
  • 25 Gennaio 2026 | L’amore ci precede: legami familiari
  • 8 Marzo 2026 | Io, tu, noi: i passi dell’amore
  • 21-22 Marzo 2026 | Quei no che valgono un sì: orientamenti morali

Dopo il primo incontro a Valdocco ci si sposterà ad Avigliana, presso il Santuario Madonna dei Laghi (per chi arriva in treno l’equipe è a disposizione per fare da navetta dalla stazione alla casa).

Orari

Dalle 9.30 alle 17.00 per le tre domeniche, dalle 15.30 del sabato alle 15.30 della domenica per i due weekend.

Da portare

  • Pranzo al sacco
  • Quaderno ad anelli A5
  • Materiale per scrivere
  • Per i weekend cena al sacco, lenzuola e asciugamani

Per maggiori informazioni scrivere a: amaredadio@salesianipiemonte.it

 

Percorso Buoni Cristiani e Onesti Cittadini: si riparte col primo anno, “Economia e Comunità”

Torna Buoni Cristiani e Onesti Cittadini, il percorso triennale di formazione di cittadinanza attiva e cristiana nato per rispondere ai giovani universitari e lavoratori che nell’ambito dei percorsi formativi proposti in questi anni hanno espresso il desiderio di continuare a essere accompagnati nel loro cammino di discernimento, per vivere la propria identità Cristiana nel “cuore del mondo.

Conclusa con successo la triennalità precedente, si riparte col primo anno, sul tema dell’Economia e Comunità. Il percorso completo si svilupperà nei temi:

  • Economia e comunità (Anno 1)
  • Ecologia e cura della casa comune (Anno 2)
  • Politica e carità (Anno 3)

Dove?
A Valdocco.

Quando?
Tre incontri in presenza, di cui l’ultimo un weekend (12 ottobre, 23 novembre, 7-8 marzo).

Chi?
Per giovani tra i 19 e i 29 anni che hanno vissuto un cammino MGS e/o che hanno fatto esperienza di Animazione missionaria, oppure che per la prima volta desiderano aderire ad una proposta dell’Ispettoria e fare un’esperienza di formazione con SDB ed FMA.

Come?
Tempo e spazio di incontro, ascolto e confronto con approccio esperienziale. Modulo d’iscrizione CLICCANDO QUI.

Saldi nella fede: MGS Day e Professioni Perpetue al Colle Don Bosco

Il 13 settembre 2025 il Colle Don Bosco ha accolto con entusiasmo l‘MGS Day di inizio anno, pronti a lanciare il tema dell’anno pastorale “Saldi nella fede”.

Simbolo della giornata è stata la fiamma viva, segno della fede che arde nel cuore di ciascuno di noi. A incarnare questo spirito, un grande braciere posto al centro del cortile, che ha fatto da fulcro alle attività, ispirate ai giochi olimpici.

Dopo il benvenuto iniziale con il buongiorno dell’Ispettore don Leonardo Mancini i partecipanti si sono divisi in gruppi per fasce d’età, alternandosi nell’ascolto delle testimonianze di Tomas Kivita e Alessio Moretto, giovani perpetui della nostra Ispettoria che hanno condiviso il loro percorso vocazionale. Dopo il pranzo spazio al gioco intervallato da momenti di confessione.

Alle ore 17.00 la Basilica ha ospitato il momento più emozionante della giornata: le Professioni Perpetue, celebrate da don Leonardo e culminate in un abbraccio che ha sancito la scelta definitiva di vita salesiana: un “per sempre” commovente per tutti i presenti.

La serata è proseguita con un momento di festa, balli e il primo concerto live dell’MGS Sound, che ha portato energia e gioia sotto le stelle del Colle.

A chiudere la giornata, la Buonanotte di suor Emma (FMA) dedicata alla figura di suor Maria Troncatti, FMA che sarà canonizzata il prossimo 19 ottobre da Papa Leone XIV.

Animazione Vocazionale: Gruppi Ricerca 2025 – 2026

Ripartono i Gruppi Ricerca proposti dall’Animazione Vocazionale!

Don Bosco è il modello insuperabile di una passione indivisibile per la fede e per i giovani. Le attività dei Gruppi Ricerca coniugano questo attraverso il confronto con la Parola di Dio, le condivisioni, l’incontro con testimoni, i momenti di gioco.

Qui i giovani possono mettere il Signore al centro della loro vita, conoscere il Suo amore, la Sua presenza e rendersi conto che, come diceva don Bosco, “la gioia è la più bella creatura uscita dalle mani di Dio dopo l’amore”.

Le principali attività dell’Animazione Vocazionale vengono suddivise per fasce d’età: di seguito tutti gli appuntamenti dedicati.

BIENNIO – GR Ado

  • 25-26 Ottobre 2025
  • 22-23 Novembre 2025
  • 17-18 Gennaio 2026
  • 28-29 Marzo 2026 – Esercizi Spirituali

TRIENNIO – GR GxG

  • 25-26 Ottobre 2025
  • 22-23 Novembre 2025
  • 17-18 Gennaio 2026
  • 28-29 Marzo 2026 – Esercizi Spirituali

QUINTA SUPERIORE IN SU – GR Disc

  • 11-12 Ottobre 2025
  • 13-14 Dicembre 2025
  • 24-25 Gennaio 2026
  • 25-30 Gennaio 2026 – Settimana Comunitaria
  • 7-8 Marzo 2026
  • 11-12 Aprile 2026
  • 16-17 Maggio 2026
  • 17-24 Maggio 2026 – Settimana Comunitaria

Lettera dell’Ispettore – Settembre 2025

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di settembre 2025.

Valdocco, 11 settembre 2025

A confratelli e laici corresponsabili
di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania,

Carissimi/e,

eccoci nuovamente all’inizio di un nuovo anno educativo-pastorale: formativo, scolastico, universitario, oratoriano o parrocchiale… È vero che questa lettera viene scritta in corrispondenza dell’inizio di Scuola/FP, e che quindi sembra possa riguardare più direttamente questi ambienti educativi; ma – come scrivevo già lo scorso anno – la scelta della data è simbolica e la lettera vuole “celebrare” la ripresa di tutte le attività. Lo dico ben sapendo che scuole e CFP stanno già al lavoro; che negli oratori “settembriadi”, olimpiadi o simili hanno già accolto tanti ragazzi; e che esistono attenzioni pastorali che non vanno mai in vacanza: parrocchie e comunità per minori in primis. Dunque, si riparte… o si continua a camminare!

Lo facciamo in un anno, il 2025-2026, nel quale

  • la Congregazione Salesiana ricorda in tutto il mondo il 150° anniversario della prima spedizione missionaria, in Patagonia;
  • la Pastorale Giovanile nazionale ci invita ad essere Saldi nella fede, con lo slogan Alzati e vai!;
  • la nostra Ispettoria chiede a tutte le opere/CEP di consolidare l’animazione Vocazionale locale.

L’esperienza della missione desiderata e realizzata da Don Bosco dunque ritorna come memoria ma anche come sfida; e noi oggi, a distanza di 150 anni dal primo invio di missionari, continuiamo a costituire ed abitare tanti “avamposti” di annuncio del Vangelo, presentato secondo i colori carismatici della tavolozza educativo-pastorale salesiana, in ogni nostra singola presenza sul territorio.

Ci sentiamo – per fede e nella fede, con umiltà e gioia – inviati dal Signore, che ci ha chiamati a seguirlo nella Famiglia Salesiana, in diversi stati di vita, ma tutti uniti dal comune obiettivo della salvezza dei giovani, che desideriamo rendere felici nel tempo e nell’eternità.

Saldi nella fede, sappiamo che uno dei doni più grandi che possiamo offrire ad un/a giovane è aiutarlo/a a comprendere che cosa Dio vuole dalla sua vita. Vogliamo mettere ogni giovane in condizione di ascoltare il Signore; offrirgli l’opportunità di conoscere il Dio di Gesù Cristo, di entrare in dialogo con Lui, di lasciarsi conquistare dal Suo amore fino a condividere la Sua stessa passione per la salvezza dell’uomo, all’interno di una vocazione specifica. Questo ci impegna prima di tutto a vivere con amore e fedeltà la nostra vocazione; poi a stare con loro, da compagni di viaggio della loro vita, come Gesù sulla via di Emmaus; e contemporaneamente, a formare persone solide dal punto di vista relazionale, educativo e culturale, per ciò che concerne la dimensione umana; ma anche solide dal punto di vista spirituale e vocazionale. E cioè convinte che cogliere la chiamata di Dio sulla propria vita e viverla, è un dono/impegno che permette di far fiorire la propria esistenza, e di condurla alla pienezza del Vangelo.

Tutte le nostre attività educative e pastorali sanno di dover tendere a questo. Non significa che riusciremo sempre a raggiungere tutti; e neanche che tutti aderiranno alle nostre proposte; significa però che noi avremo posto tutti in condizione di mettersi in ascolto di Dio, consegnando una domanda fondamentale alla libertà della loro coscienza e facendo scoprire l’unicità di ogni vita, come anche il desiderio che Dio ha di raggiungere ciascuno/a di noi personalmente, ed intessere un dialogo profondo, intimo in cui assicurarci che siamo figli amati.

Ecco, questo è il mio augurio a tutti noi, come singoli e come CEP: che riusciamo nella nostra missione di credenti, a donare ai giovani la consapevolezza gioiosa che sono chi-amati da Dio, ciascuno in modo assolutamente unico e originale.

Grazie per la vostra passione educativa, per la vostra professionalità, per la vostra adesione cordiale al carisma salesiano, per la vostra fede in Gesù Cristo. Grazie per il tempo e le energie di mente, di cuore e di mani che spenderete anche in quest’anno per accompagnare i tanti ragazzi e ragazze che popolano e popoleranno le case salesiane.

Buon anno allora a tutti/e voi, e buon lavoro educativo-pastorale. Chiediamo a Don Bosco e a Maria Ausiliatrice, sua Madre e Maestra, che ci aiutino a vivere la nostra vocazione; e ad aiutare i giovani la scoprire la loro. Siamo Chiamati per chiamare.

Con grande stima, affetto e riconoscenza,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Animazione Missionaria: percorso missionario 2025-2026

È pronta a partire l’edizione 2025-2026 del percorso AM #SullaStradaDeiSogni organizzato dall’équipe dell’Animazione Missionaria Salesiana.

Un percorso rivolto ai giovani per conoscere meglio ciò che conta: Dio, il mondo e sé stessi.

Un cammino per prepararsi a vivere un’esperienza concreta di servizio che trasformi il proprio modo di vedere e permetta di vivere sempre più da “Buoni cristiani e onesti cittadini” (don Bosco).

“Con la luce e la forza dello Spirito Santo, costruiamo una Chiesa fondata sull’amore di Dio e segno di unità, una Chiesa missionaria, che apre le braccia al mondo, che annuncia la Parola, che si lascia interrogare dalla storia e che diventa lievito di concordia per l’umanità”

Papa Leone XIV

Il corso si rivolge a tutti i giovani universitari e giovani lavoratori che desiderano vivere il mondo non da spettatori. Il percorso non ha un costo, ma verrà chiesto un piccolo rimborso spese volontario lungo gli incontri. Terminati i cinque incontri del percorso missionario e assegnate le destinazioni a chi avrà dato la propria disponibilità alla partenza nell’estate 2025, saranno fissati alcuni incontri di preparazione specifica alla missione in base alle disponibilità dei partecipanti.
  • La presenza è necessaria.
  • Non è obbligatorio partire per la missione.
  • Per i WEEKEND è richiesto un contributo spese.

Per chi parte:

  • le spese di viaggio sono a carico del partente;
  • le spese di soggiorno sono a carico dei gruppi (autofinanziamento).

PRIMO INCONTRO

L’incontro iniziale è domenica 26 Ottobre 2025 dalle ore 16:00 alle ore 22:00 per la conoscenza e la presentazione.

PERCORSO MISSIONARIO NEL CUORE DEL MONDO

DOMENICA 26 OTTOBRE | h. 16 – 22

  • Conoscenza e presentazione

DOMENICA 23 NOVEMBRE | h. 16 – 22

  • Chiamati e invitati

13-14 DICEMBRE | 1° weekend

  • A servizio dei più poveri

24-25 GENNAIO | 2° weekend

  • In stile Salesiano

07-08 MARZO | 3° weekend

  • In terra di Missione

PER I FUTURI PARTENTI

DOMENICA 22 FEBBRAIO | all’interno degli EE SS

  • Mandato Missionario

09-10 MAGGIO | weekend

  • Come comunità

DOMENICA 04 LUGLIO

  • Ritiro pre-partenza

PER VIVERE AL MEGLIO I TEMPI FORTI

AVVENTO 29-30 NOVEMBRE | MGS GIOVANI

  • Esercizi Spirituali

QUARESIMA 20-22 FEBBRAIO | MGS GIOVANI

  • Esercizi Spirituali

L’esperienza estiva non si configura come una forma di turismo alternativo, un campo di lavoro oppure di Volontariato sociale, bensì come un’esperienza forte di fede vissuta in gruppo a contatto con una comunità che lavora in terra di missione. Può essere un modo pratico per aprirsi alla missionarietà tipica della spiritualità giovanile salesiana, una forma di confronto con altre culture mettendosi in gioco in prima persona nel servizio dei più poveri.

L’esperienza si può vivere in una missione salesiana, in opere diocesane o di altre congregazioni religiose e in centri di accoglienza nel mese di Agosto 2026.