Novena all’Immacolata 2020

“Vidi una donna di maestoso aspetto” – Novena all’Immacolata 2020

Suffragio Don Italo SPAGNOLO

Carissimi Confratelli, ieri è mancato all’Ospedale Gradenigo di Torino, dove era ricoverato dal 12 novembre per una polmonite bilaterale, causata dal Covid 19, don Italo Spagnolo missionario salesiano in Nigeria dal 1982 sino al gennaio 2019 e attualmente appartenente alla Comunità di Torino San Giovanni Evangelista, Vicario parrocchiale nella Parrocchia “Sacro Cuore di Maria” in Torino. Lo ricordiamo nella preghiera. In allegato gli appuntamenti di suffragio.

Il segretario Ispettoriale 

La celebrazione delle esequie verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook di Salesiani Piemonte e sul link dedicato del Sito SalesianiPiemonte.it.

La nostra comunità prega per il Salesiano Sacerdote.

Le esequie saranno celebrate lunedì 30 alle ore 15.00 nella Parrocchia di S. Giuseppe Operaio a Vigliano B.se (BI).

Gli incontri di suffragio:

Rosario: 

  • Domenica 29 novembre ore 17.00nella Chiesa S. Giovanni Evangelista a Torino (TO)

Funerale:

  • Lunedì 30 novembre, ore 15.00
    nella Parrocchia di S. Giuseppe Operaio a Vigliano B.se (BI).

Breve profilo biografico:

Don Italo nasce il 16 maggio 1941 a Trivero, paese vicino a Biella. E’ il secondo di tre figli di papà Giuseppe e mamma Ida. Con Elio e Silvano arricchiranno la vita di quella famiglia. Fin da piccolo si dimostra un bambino buono, intelligente, calmo, studioso, un bravo chierichetto, infatti il viceparroco suggerisce alla famiglia di mandarlo in seminario, ma questo costava troppo per le risorse delle famiglie, che si manteneva con il lavoro di papà e mamma operai nelle fabbriche tessili del Biellese. Ma proprio questo fu l’occasione che fece incontrare il piccolo Italo con i salesiani e conoscere don Bosco, di cui fu un innamorato e testimone fedele per tutta la vita. Infatti ai figli degli operai veniva offerto un mese di colonia estiva al mare, a Vallecrosia dai Salesiani. Quelle esperienze estive diventano decisive. Si trova bene. Così tra qualche conversazione e qualche lettera con la famiglia, la decisione fu presa: comincia la Scuola Media nell’Aspirantato Salesiano di Casale Monferrato nel 1952. Dopo la terza media bisognava prendere una prima decisione. Mamma Ida lo incoraggia: “Se il Signore ti vuole prete e Salesiano, io non farò altro che ringraziarlo per la tua vocazione”. Papà Giuseppe, pur non opponendosi, non ha dato subito il suo assenso: “Per adesso pensa a studiare seriamente e a comportarti bene. Poi si vedrà”. In quel clima prende la decisione e dice il suo sì al Signore e a don Bosco. Nel 1957 inizia il noviziato a Pinerolo e il 16 agosto fa la sua prima Professione. Quindi lo studentato filosofico di Foglizzo e la Teologia alla Pontificia Università Salesiana di Roma. E’ il 21 dicembre 1968, a Roma, viene ordinato sacerdote salesiano. Rimane ancora a Roma per un anno conseguendo il Baccalaureato in Sacra Teologia all’Università pontificia Salesiana di Roma. Percorso didattico che continuerà negli anni seguenti conseguendo anche il dottorato in Filosofia, all’Università Cattolica di Milano (1974), e nella stessa sede, il diploma di Assistente Tecnico in Psicometria (1976). Completerà il suo percorso di studi a Roma nel 1980 con la qualificazione all’Insegnamento in Scienze Umane. Intanto in quegli anni inizia il suo impegno attivo in varie case della ex-Ispettoria Novarese. Dal 1971 al 1974 e insegnante e catechista ad Asti, Casale Monferrato e Borgo San Martino. Dal 1974, a soli 33 anni, i superiori lo chiamano a ricoprire ruoli di responsabilità e di guida in varie Comunità. Direttore e Preside nelle Scuole Medie e Superiori di Muzzano Biellese (1974-77), Novara (1977-1980) e Vercelli (1980-82). Sono anni in cui inizia a maturare nel suo cuore la vocazione missionaria. Soprattutto quelli della formazione in cui aveva preso parte con entusiasmo a gruppi missionari, maturando quel desiderio di partire per le missioni, ma, con il passare del tempo, era svanito tra gli impegni pastorali e le responsabilità dei miei primi anni di vita sacerdotale. Poi d’improvviso… il colpo di fulmine. A metà agosto del 1980 l’Ispettoria Novarese concludeva l’ultima fase del Capitolo Ispettoriale e si doveva dare al Rettor Maggiore una risposta esplicita alla domanda: “Che cosa intende fare la vostra Ispettoria per il Progetto Africa?”. Quella stessa sera salendo le scale per andare a letto, si è accostato all’Ispettore e gli ha sussurrato: “Io mi rendo disponibile per il Progetto Africa”. L’ispettore, don Bosoni, lo prende sul serio. Lui e il coadiutore Giovanni Patrucco sono i primi dell’Ispettoria pronti a partire per il Progetto Africa, destinazione Nigeria, nella diocesi di Ondo! Era l’agosto 1980. Partirà nel 1982, insieme al signor Patrucco, raggiungendo padre Wade, un argentino, che li aveva preceduti di pochi mesi. E’ l’inizio della missione salesiana in Nigeria. Scriverà: “È stata una meravigliosa avventura! Era tutto da inventare! Ci sembrò di essere proprio come don Bosco ai suoi primi tempi a Valdocco ma con il bagaglio di tutta la tradizione salesiana”. Nel giro di pochi anni sono cresciuti i laboratori di saldatura, meccanica, falegnameria, informatica, moto-meccanica. La scuola tecnica di Ondo è stato il primo istituto privato in Nigeria legalmente riconosciuto. Toccando con mano l'affermazione del Rettor Maggiore, don Viganò: ”Il Progetto Africa è una grazia di Dio per la nostra Congregazione!” Nei primi anni tutta la sua attività si svolge primariamente nella città di Ondo. E’ superiore e parroco prima nella parrocchia di San Patrizio (1982-1986) e poi in quella di San Giovanni Bosco, (1986-1998). Negli stessi anni fonda una scuola, il Don Bosco Technical Institute, di cui è anche preside (1986-2003). Viene quindi destinato per alcuni anni in Ghana, come direttore e parroco a Sunyani, dal 2003 al 2009. Ritorna in Nigeria, ad Akure, come direttore e parroco. Nel 2013, però, improvvisa ecco l’insorgere della malattia, una forma tumorale del sangue nel sistema linfatico. Questa lo obbliga a fermarsi e a tornare in Italia per farsi curare. Nel 2014, dopo la chemioterapia, “strappa” al medico curante il permesso di ritornare in Nigeria. Il Superiore, esonerandolo dalla responsabilità di direttore-parroco a Akure, gli propone di far parte della nuova missione a Sagamu. Nonostante la malattia si trova “incaricato” della nuova presenza dove si “butta” con il suo solito entusiasmo. Il ritornare della malattia, però. lo obbliga a ritornare nel gennaio del 2019 in Italia per riprendere le cura. Inizia la sua presenza e impegno nella nostra Comunità del San Giovannino. Anche qui si fa subito conoscere e apprezzare, sia dai Confratelli che dalla gente, per la sua disponibilità, affabilità, dolcezza, ma anche per l’esperienza pastorale che mette a servizio con generosità. Purtroppo anche lui viene colpito dal Covid. E per lui è devastante, polmonite bilaterale, che dopo qualche giorno lo obbliga al ricovero e, dopo un apparente miglioramento, in 24 ore la situazione precipita conducendolo all’incontro con il Signore che ha sempre amato e servito, con cuore oratoriano, portando nel cuore dell’Africa. Concludo con alcune sue parole con cui concludeva un’intervista pochi anni fa: “A 76 anni continuo a vivere con gioia ed entusiasmo la mia vocazione  salesiana, come agli inizi. La vocazione salesiana è onnicomprensiva: ci  dà il senso di Dio e di lavorare incondizionatamente per il suo Regno,  totalmente liberi; ci dà la gioia della comunità che ci sostiene in ogni  circostanza; ci offre un campo d’azione stupendo: stare e lavorare con i  giovani ed essere vicino alla gente con lo spirito di don Bosco  gratifica immensamente. Ci si dona, ci si sacrifica, si ama e si è  ricambiati”. Lo affidiamo allora al Signore perché lo accolga tra le sue braccia di Pastore buono.

Don Claudio Durando

Primo webinar di formazione sul Metodo di Studio

Si è tenuto martedì 24 novembre 2020, il primo webinar di formazione sul Metodo di Studio rivolto a tutte le scuole partner del progetto Labs to Learn. L’incontro, svolto attraverso la piattaforma zoom e moderato da Rosanna Todiscoreferente per la formazione del progetto, ha presentato le seguenti tematiche:

  • Presentazione generale del progetto e specifica del dispositivo Metodo di Studio. Presentazione del programma formativo e dei formatori,
  • Connessioni tra formazione, supervisione e metodo di studio,
  • Il ruolo delle famiglie: il patto di corresponsabilità,
  • Metodo di studio: come e perché scegliere la classe e note operative.

Attraverso la pagina “Materiale informativo” sarà possibile usufruire di tutte le registrazioni dei webinar che si svolgeranno in questo percorso di formazione che terminerà a giugno 2021.

Online il sito di e-commerce della libreria di Valdocco

Da oggi attivo il negozio online della libreria del cortile di Valdocco. Dopo aver ricevuto moltissime richieste in merito, la libreria si fa virtuale per connettere tutte le realtà salesiane.

Valdocco Shop è l’e-commerce del negozio di ricordi religiosi e libri all’interno del cortile della Basilica di Maria Ausiliatrice.

Dagli anni ’60 il nostro punto vendita è a servizio del mondo salesiano e dei tanti pellegrini che arrivano da tutte le parti del mondo, e che possono qui acquistare ricordi, regali, libri. È inoltre al servizio non solo delle comunità salesiane sul territorio, ma di tutto il tessuto religioso/pastorale piemontese.

– Linea Valdocco

All’interno del negozio è presente un ampio settore di oggettistica: idee regalo, materiali di utilità per le parrocchie, gadget per oratori e ragazzi.

Siamo il punto di riferimento in Italia per l’oggettistica devozionale con l’immagine di don Bosco e di Maria Ausiliatrice.

– Linea Valdocco

Altrettanto curato è il catalogo dei libri, prevalentemente di tema spirituale e pastorale, con un ampio settore sul nostro fondatore don Bosco, e su tutte le tematiche di interesse nel mondo salesiano.

Valdocco Shop è la piattaforma che permette di ampliare il servizio e raggiungere i devoti nelle differenti richieste.

 

 

Appuntamento online per gli esercizi spirituali

Dal 26 al 29 novembre ci sarà il consueto appuntamento con gli esercizi spirituali, dedicati ad universitari e giovani lavorati. Il tema di quest’anno sarà ‘Nel cuore del mondo‘. La grande novità di quest’anno riguarda la trasmissione sul web di questo appuntamento. Infatti queste giornate si svolgeranno completamente online, attraverso la piattaforma Meet. Di seguito tutte le informazioni e la lista degli appuntamenti per seguire le giornate di esercizi spirituali:

EESP Universitari on line

(26) 27, 28 e 29 novembre

Nel cuore del mondo

INFORMAZIONI:

APPUNTAMENTI:

  • Giovedì 26 novembre

    • h 21.00 Invieremo un video di introduzione
  • Venerdì 27 novembre

    • h. 21.00 Introduzione al tema e compieta fatta da don Leonardo
  • Sabato 28 novembre

    • h. 10.00 catechesi con don Leonardo
    • h 18.30 per chi desidera la possibilità del rosario insieme
    • h 21.30 preghiera di compieta con meditazione
  • Domenica 29 novembre

    • h 16.30 catechesi con don Leonardo
    • h 21.00 gruppi di condivisione

 

Ciclo di incontri sul vino in diretta dal museo Casa Don Bosco

Museo ‘Casa Don Bosco’, partecipa e ospita la diretta del ciclo di incontri webinar organizzati da Vendemmia a Torino – Grapes in town. Gli incontri si inseriscono all’interno di un ciclo di incontri più ampio avente come tema portante il vino e la vendemmia nelle loro varie declinazioni.

Di seguito i video delle dirette trasmesse su Facebook già andate in onda.

  • Stefania De Vita

    direttrice del Museo Casa Don Bosco di Torino

  • Mauro Carosso

    delegato AIS Piemonte di Torino

  • Krizia Ribotta Giraudo

    social media manager di Vendemmia a Torino – Grapes in Town

  • Stefania De Vita

    direttrice del Museo Casa Don Bosco di Torino

  • Marco Gallo

    direttore della sede operativa Cnos-Fap di Torino Valdocco

  • don Gianluca Brisotto

    salesiano e enologo

  • Krizia Ribotta Giraudo

    social media manager di Vendemmia a Torino – Grapes in Town

  • Stefania De Vita

    direttrice del Museo Casa Don Bosco di Torino

  • Luca Cristaldi

    responsabile Area Italia & Pm VIS

  • Fadi Batarseh

    Manager Cantina Cremisan

  • don Pietro Bianchi

    Direttore Cantina di Cremisan

  • Adele Amato

    Coordinatrice Ufficio Pianificazione e Sviluppo Ispettoria MOR

11 novembre 2020

Il miglior vino servito.

  • Stefania De Vita

    direttrice del Museo Casa Don Bosco di Torino

  • Mike Pace

    collaboratore della direzione del Museo Casa Don Bosco di Torino

  • Krizia Ribotta Giraudo

    social media manager di Vendemmia a Torino – Grapes in Town

Professione perpetua di don Matteo Vignola da Betlemme il 22 novembre

Il confratello Matteo Vignola farà la professione perpetua domenica 22 novembre a Betlemme. Di seguito il link per seguire l’evento in diretta:

Venerdì 20 novembre, per le comunità che lo desiderano, il confratello Matteo Vignola darà un pensiero di buonanotte alle ore 19.00 via piattaforma Meet.

 

 

X edizione del Festival della Dottrina sociale della Chiesa a Torino

Dal 23 al 26 novembre Torino sarà protagonista del percorso intitolato ‘Memoria del futuro‘ per la decima edizione del Festival della Dottrina sociale della Chiesa.

Di seguito il comunicato per l’invito alla partecipazione e la locandina dell’evento.

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Gentilissime/gentilissimi

Il Festival della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC) è l’evento culmine di un anno di impegni e attività, che alla fine di novembre, oramai da 9 anni, si svolge con partecipanti da tutta Italia e diversi Paesi del mondo a Verona, mossi ed ispirati dalla gratuità del bene comune, dalla sussidiarietà e solidarietà nel confrontarsi, ritrovarsi e fare rete sui propri territori. Questi i principi ispiratori della Dottrina Sociale della Chiesa, che assieme all’idea cardine della persona al centro, propone valori universali, condivisibili anche dai non cattolici. Monsignor Adriano Vincenzi ha chiuso la scorsa edizione dichiarando che il Festival nella sua continuità sarebbe giunto in 10 città nel 2020.

Torino è la città dei santi sociali, protagonisti attivi dell’evangelizzazione. La Chiesa torinese, con la sua ricchezza di carismi ed organizzazioni, ha sempre mantenuto nel corso dei decenni questa sua caratterizzazione specifica, di essere nella società civile seme e fermento della novità di Cristo. Per questo e altri motivi abbiamo deciso di proporre la nostra città ad ospitare una serie di iniziative a partire dal 23 novembre al 26 novembre 2020. Il titolo del percorso è:

MEMORIA DEL FUTURO

Comunità educanti e imprenditive:

le radici torinesi della Dottrina Sociale della Chiesa

per alimentare il futuro

L’Obiettivo del percorso non è solo promuovere un evento ma è la proposta di scrittura della CARTA DEI VALORI DI TORINO: la declinazione dei valori della DSC alla luce della realtà del territorio torinese con riferimento alle azioni concrete che i cattolici locali condividono e propongono a tutti i soggetti del territorio.

Gli incontri si svolgeranno in diretta live dal canale Opera Torinese del Murialdo e dal canale Atelier dell’Impresa Ibrida.

Altri incontri si svolgeranno sulla Piattaforma ZOOM con iscrizione obbligatoria.

Nella speranza di trovare la vostra adesione vi chiediamo di divulgare a tutte le persone che riterrete interessati.

Mi è gradita l’occasione per porgere cordiali saluti.

Alessandro Svaluto Ferro

Direttore Pastorale Sociale e del lavoro

RITIRO TRIMESTRALE ISPETTORIALE: 21 NOVEMBRE

Il ritiro ispettoriale trimestrale programmato per il 21 Novembre si terrà in modalità online.

Il materiale a disposizione comprende:

  • il testo della conferenza del signor Paolo Vaschetto;
  • il foglio per guidare la riflessione e la preghiera personale dopo la conferenza;
  • il video della conferenza.

Di seguito il materiale proposto che rimarrà comunque disponibile nella pagina Spunti di formazione per le Comunità.

Video della conferenza

 

 

Lettera Ispettoriale ai Direttori, confratelli e laici – 13 novembre 2020

Si riporta di seguito la lettera ispettoriale a cura dell’Ispettore don Leonardo Mancini rivolta ai Direttori della Case Salesiani ICP, ai confratelli e ai laici in ruoli di responsabilità.

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Carissimi, un saluto cordiale e fraterno a tutti voi.
Vi scrivo nella memoria liturgica del Beato Artemide Zatti, che ha speso la sua vita a vantaggio di tanti “Gesù” quanti erano i pazienti che si presentavano nel suo ospedale. Mi sembra importante e significativo oggi affidare alla sua intercessione i ragazzi, le famiglie, i laici corresponsabili, i membri della Famiglia salesiana e naturalmente le nostre comunità.
Colgo questa occasione per comunicare la situazione della salute fisica in Ispettoria rispetto al covid. Al momento, e per quanto mi consta (ma la situazione è in costante aggiornamento), abbiamo quattro confratelli ricoverati in ospedale: Don Pier Mainetti, che grazie a Dio si trova sulla via della guarigione; Don Vincenzo Marrone della comunità del San Paolo; Don Fra comunità di Casale; don Italo Spagnolo della comunità di San Giovanni Evangelista. In diverse comunità abbiamo diversi confratelli positivi al virus (o con sintomi, ma in attesa di tampone; o in attesa del risultato del tampone) e ciò impone delle restrizioni conseguenti più o meno grandi dell’attività pastorale: attualmente questo capita ad Alessandria, Casale, Colle Don Bosco Istituto, San Paolo, Valsalice, San Giovanni Evangelista. In altre comunità esistono casi singoli di confratelli con tampone positivo ma è stata già completata la quarantena, oppure la situazione è stata individuata rapidamente e gli altri confratelli hanno già verificato la loro condizione facendo a loro volta il tampone.
Ci sono anche alcuni ragazzi delle nostre comunità per minori che sono risultati positivi: a Casale, al San Luigi, al San Paolo. Le singole situazioni non destano preoccupazioni per la salute, ma impongono spesso la quarantena ai loro compagni ed agli educatori. Ci sono poi i tanti ragazzi del mondo della scuola, della formazione professionale, degli oratori (CAM, doposcuola, ecc.) che di volta in volta veniamo a sapere essere risultati positivi; anche tali situazioni producono abitualmente come effetto la quarantena dei compagni di classe, di corso, di doposcuola.
Tutto questo lo stiamo sperimentando quotidianamente, come lo sperimentano giovani, famiglie, anziani. E tutto questo produce un superlavoro negli ospedali.
Pur sapendo che spesso il virus si contrae anche quando si sono messe in atto tutte le precauzioni possibili, non credo inutile rinnovare l’invito alla prudenza e all’utilizzo di tutti quei dispositivi che perlomeno diminuiscono le possibilità di contagio: mascherina, lavaggio mani con gel igienizzante o sapone, distanziamenti in refettorio, in chiesa, nelle sale di incontro, ecc.
Rinnovo altresì l’invito a seguire le indicazioni dei DPCM; potremmo anche non essere personalmente d’accordo con alcune decisioni del governo centrale o regionale, ma questo non ci esime dall’impegno ad essere “buoni cittadini” anche in questi frangenti.
Insieme alle misure sanitarie c’è un’altra “misura”, fondamentale in ogni fase e situazione dell’esistenza: la “misura alta” della vita cristiana ordinaria (NMI 31), cioè l’impegno di coltivare in modo ancora più intenso la fede, la speranza e la carità; il rapporto con Dio a livello personale e comunitario. Questa misura non è un antidoto al coronavirus; ma è un antidoto a virus peggiori; quei virus dell’anima che si chiamano scoraggiamento, perdita della speranza, fiducia solo nelle forze umane o nelle proprie forze. In questo momento come consacrati abbiamo ancora più
responsabilità nella società e nella Chiesa: molti guardano a noi, al modo in cui ci comportiamo e in cui ci poniamo di fronte all’epidemia. A questo proposito ringrazio tutte quelle comunità (e sono tante) che stanno mettendo in atto iniziative (via web, o iniziative di prossimità in genere) per stare vicine ai propri destinatari: giovani, famiglie, parrocchiani, colleghi di lavoro. È un servizio di grande valore. Credo che questo sia un momento storico nel quale si mette particolarmente alla prova la nostra capacità profetica di vivere il Vangelo in pienezza, di proclamare una parola di speranza, di farci spiritualmente prossimi, visto che fisicamente non è possibile.
Tenendo conto dell’invito rivolto dall’arcivescovo di Torino a pregare il rosario comunitario il sabato sera (tale invito da sabato scorso già coinvolge tante comunità), desidero proporre che questa iniziativa possa essere allargata a tutte le comunità dell’ispettoria. Se non fosse possibile unirsi al rosario del sabato sera, si può naturalmente pregare il rosario anche in altro momento, ma in modo comunitario. Conosciamo la particolare efficacia della preghiera comune: Dove due o tre sono riuniti nel mio nome… L’intenzione della preghiera è naturalmente rivolta alla salute fisica e spirituale di tutti (giovani, adulti, anziani; destinatari, confratelli, laici corresponsabili; medici e personale infermieristico…), in particolare di quanti sono colpiti più o meno direttamente dal virus o da problemi di salute; a questo proposito desidero affidare alla nostra preghiera anche la signora Sofia, mamma di Don Marek Chrzan, direttore della comunità della Crocetta, che qualche giorno fa ha subito un aggravamento della salute.
Desidero comunicarvi infine tre notizie che ci rallegrano e che ci impegnano a donare preghiera
Il 1° ottobre il Sig. Piero Ramello è partito dall’Agnelli per le missioni del Pakistan: ci siamo incontrati qualche giorno prima della partenza e gli ho assicurato che come ispettoria lo avremmo accompagnato con la preghiera in questa nuova avventura in cui lo Spirito ha voluto coinvolgerlo.
Il 22 novembre alle 10.00 a.m. ora italiana (ore 11.00 in Palestina) Matteo Vignola celebrerà la Professione Perpetua nella chiesa dei salesiani a Betlemme. Certamente lo accompagniamo con particolare affetto e con la nostra preghiera. Si potrà seguire la celebrazione in diretta streaming con il link che verrà inviato.
Il 28 novembre infine verrà ordinato sacerdote Don Alexander Christopher Anthony,
indiano appartenente all’ispettoria di Chennai, che ha svolto nell’ICP il tirocinio e gli studi di teologia, ed è ritornato quest’estate all’ispettoria di appartenenza. Verrà ordinato nella basilica di San Tommaso a Chennai alle 6.30 a.m. ora italiana, da Mons. Anthonysamy Neethinathan, Vescovo di Chingleput. Anche in questo caso avremo a breve a disposizione il link per chi volesse e potesse seguire la celebrazione a distanza.
Al momento questo è quanto desideravo comunicarvi. Il Signore vi e ci benedica, l’Ausiliatrice sia per tutti Madre, Maestra e Guida, Don Bosco sia sempre modello di passione educativa e pastorale, il Beato Artemide Zatti interceda anche lui per tutti noi
Con grande affetto in Don Bosco