In uscita la Lettera Enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti” edita da Elledici

Elledici segnala per il 12 ottobre 2020 l’uscita della Lettera Enciclica di Papa Francesco sulla fraternità e l’amicizia sociale “Fratelli tutti” edita dalla Casa Editrice salesiana, con la guida alla lettura di padre Giacomo Costa SJ.

 

 – IN USCITA IL 12 OTTOBRE 2020 – 

PREZZO SPECIALE di € 2,30

“Fratelli tutti”: questo è il titolo della terza enciclica di Papa Francesco firmata il 3 ottobre scorso ad Assisi. Un documento che chiarisce ulteriormente il forte legame tra il magistero del Pontefice e la spiritualità di San Francesco. Fratelli tutti sono gli invisibili, gli immigrati. Quelli che accogliamo e quelli che giacciono sul fondo dei mari che disperatamente hanno cercato di attraversare. Fratelli tutti è un monito all’amore fraterno e quindi alla pace. Fratelli tutti perché crediamo, come dice proprio Papa Francesco, in Dio Padre di tutti. La fratellanza è un legame indissolubile che ci spinge a guardarci dentro, nelle nostre coscienze e negli occhi dei nostri fratelli.
Guida alla lettura di padre Giacomo Costa SJ.

Il filmato restaurato dei funerali di don Rua (1910)

Uno “scoop” per il mese di Don Rua: un filmato salesiano di 110 anni fa quello i funerali di don Michele Rua. Di seguito il filmato e l’articolo dedicato a cura dell’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

(ANS – Torino) – Si stenterebbe a credere: un filmato salesiano di 110 anni fa! No, non è una fake news, ma un vero scoop. Dagli archivi “fotografici” salesiani, affidati al museo del cinema di Torino e all’Archivio Nazionale del Cinema d’’Impresa – CSC per il loro restauro, è recentemente emersa una primizia: un commovente filmato muto, in bianco e nero, di otto minuti che riprende i momenti salienti dei funerali di Don Michele Rua (6-9 aprile 1910). Il tutto realizzato con l’intelligente collocazione della macchina da presa in diversi posti di Valdocco, della piazza Maria Ausiliatrice, del quartiere limitrofo. Basta collegarsi con l’indirizzo Vimeo qui sotto e vedrete i grandiosi funerali di Don Rua, tre giornate indimenticabili per Torino.

Quello di Don Bosco nel 1888 era stato un funerale memorabile, tanto era universale la fama della sua santità; ma quello di Don Rua lo fu altrettanto, stando anche solo alle immagini del filmato, più eloquenti di tante parole. Parlano da sé le Camerette di Don Bosco e poi di Don Rua, le varie chiese di Valdocco, gli attigui porticati dell’epoca, i cortili, l’entrata, oltre ovviamente le figure ed i volti dei primissimi salesiani: don Filippo Rinaldi con tanto di paramenti sacerdotali, accanto a lui il Segretario del Capitolo Superiore (il famoso don Giovani Battista Lemoyne), i Consiglieri don Barberis, Don Albera, don Cerruti, don Piscetta, don Francesia e tanti altri salesiani della prima ora. Essi accompagnano nella chiesa di Maria Ausiliatrice per le solenni esequie il loro secondo padre, Don Rua, colui che aveva fatto a metà con Don Bosco e che ora lo aveva raggiunto in Cielo.

Mons. Giuseppe Cognata SDB: “Una luce mai spenta”

“Una luce mai spenta”: è questo il motto con cui le comunità cittadine di Pellaro e di Bova, con l’intera comunità ecclesiale di Reggio Calabria, hanno voluto ricordare il Servo di Dio Mons. Giuseppe Cognata. Di seguito la notizia ANS dedicata a domenica 27 settembre nella quale si è svolta la celebrazione dedicata al fondatore delle Salesiane oblate del Sacro Cuore di Gesù.

Italia – Mons. Giuseppe Cognata: “Una luce mai spenta”

(ANS – Reggio Calabria) – “Una luce mai spenta”: è questo il motto con cui le comunità cittadine di Pellaro e di Bova, con l’intera comunità ecclesiale di Reggio Calabria, hanno voluto ricordare il Servo di Dio Mons. Giuseppe Cognata, SDB, già Vescovo di Bova dal 1933 al 1940 e fondatore della Congregazione delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore (SOSC), di cui Papa Francesco lo scorso mese di febbraio ha dato il consenso per l’apertura della Causa di Beatificazione e Canonizzazione.

Sabato 26 settembre don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, ha presentato alla comunità cristiana di Pellaro (Reggio Calabria) il profilo biografico e spirituale del vescovo salesiano, insieme ai passi compiuti in questi mesi in vista dell’Apertura ufficiale della Causa che avrà luogo il prossimo 12 dicembre a San Vittorino Romano (Diocesi di Tivoli). Successivamente è stata dedicata una via della città a Mons. Cognata.

Domenica 27 settembre 2020, a Bova, presso la Concattedrale Maria SS. dell’Isodia, sede episcopale di mons. Cognata, si è svolto un momento di accoglienza con il benvenuto a tutte le autorità e ai presenti da parte di suor Caterina Quattrone, Superiora provinciale delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore, a cui è seguito un saluto della Madre Generale, suor Graziella Maria Benghini, che ha sottolineato il significato di un luogo dove Mons. Cognata ha esercitato il suo ministero episcopale e dove le prime suore della Congregazione hanno emesso i loro voti.

Don Cameroni ha ricordato come la Chiesa di Reggio Calabria-Bova si sia sempre spesa a favore della Causa di mons. Cognata, a partire dalle prime, buie ore della triste vicenda che lo ha visto protagonista, quando il salesiano trovò fraterno conforto nell’Arcivescovo Enrico Montalbetti, e ha ripreso le parole profetiche pronunciate dall’Arcivescovo Lanza al salesiano don Umberto Pasquale nel 1950, dicendo: “Era salesiano. Però sappia che è un innocente e un santo… Per nostra fortuna vi è un Dio, che, a suo tempo, farà giustizia. Lo dica pure che è innocente e che è un santo!”.

Successivamente, nella piazza centrale, si è svolta la solenne concelebrazione eucaristica – trasmessa in diretta su Facebook (visibile qui) – e presieduta da mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria-Bova, che nell’omelia ha evidenziato come mons. Cognata sia stato un uomo di fede che nell’ora della prova e della croce si è unito all’obbedienza di Gesù al Padre.

Al termine della celebrazione hanno offerto i loro saluti e ringraziamenti il Sindaco di Bova, dott. Santo Casile, e don Leone Stelitano, Amministratore parrocchiale di Bova e Vicario della Forania di Bova.

Servo di Dio don Andrea Majcen: la vicenda umana, spirituale e apostolica

Oggi, 30 settembre, ricorre il dies natalis del Servo di Dio don Andrea Majcen (Maribor-Slovenia, 1904 – Lubiana, 1999), salesiano e missionario considerato il “patriarca dei salesiani” del Vietnam dove giunse nel 1952, dopo essere stato espulso dalla Cina.

In Vietnam rimase fino all’avvento del regime comunista, nel 1976, quando rientrò in Slovenia, diventando animatore missionario, direttore spirituale e confessore fino al termine della sua vita.

Quarantaquattro anni di apostolato missionario in Cina e in Vietnam e venti di animazione missionaria in Slovenia. Le riflessioni e le meditazioni, raccolte nei diari (più di 6000 pagine manoscritte), esprimono una profonda vita cristiana, religiosa e un impegno personale di crescita spirituale.

Don Majcen ha realizzato nella sua lunga e feconda vita la missione di essere nella Chiesa segno e portatore dell’amore di Dio, attingendo dal Cuore stesso di Cristo quella carità pastorale contrassegnata da un grande ardore apostolico e dalla predilezione verso i giovani.

(Dal postulatore generale)

Preghiera per la glorificazione di don Andrej Majcen

O Dio infinitamente santo,

il tuo servo fedele Andrej Majcen,

salesiano missionario in Cina e in Vietnam,

con grande zelo ha annunciato il Vangelo a tutti,

specialmente ai giovani poveri ed abbandonati.

È salito al monte della santità con generosa bontà ed amorevolezza,

diventando segno della tua misericordia nel sacramento della riconciliazione.

Ti preghiamo di glorificarlo davanti al nostro sguardo

innalzandolo all’onore degli altari.

Aiutaci perché possiamo imitarlo, venerandoti con cuore sincero.

Per sua intercessione esaudisci le nostre preghiere.

Fa’ che anche la nostra vita sia un inno a Te,

che sei lodato ora e sempre.

Amen

CSP – L’incontro dei Vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta

Il 15 settembre scorso si è tenuto a Pianezza il primo incontro in presenza dei Vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta dopo il lockdown. Di seguito il Comunicato CSP Comunicazioni Sociali Piemonte con le nuove cariche regionali.

 

CSP Comunicazioni Sociali Piemonte
Ufficio regionale
ISTITUITO DALLA CEP
INCONTRO DELLA CONFERENZA EPISCOPALE PIEMONTESE (CEP) A PIANEZZA

I vescovi della Conferenza Episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta, dopo sei mesi di sospensione degli incontri in presenza a causa dell’emergenza sanitaria, si sono ritrovati a Pianezza il 15 settembre.

Dopo la manifestazione di amicizia e fraternità verso il vescovo mons. Derio Olivero, che ha attraversato e superato la dura esperienza del Covid 19, sono state affrontate alcune questioni all’ordine del giorno.

Il presidente CEP, mons. Cesare Nosiglia ,ha illustrato i temi in discussione al Consiglio Episcopale Permanente della CEI del 21-23 settembre u.s.

Inoltre i vescovi di Piemonte Valle d’Aosta hanno stabilito che, per le loro diocesi, l’uso della terza edizione del messale Romano entri in vigore la prima domenica di avvento il 29 novembre 2020.

La commissione liturgica regionale sta predisponendo una monizione e alcune indicazioni, con cui accogliere il nuovo messale nelle diverse comunità prima della celebrazione dell’eucarestia, proprio in occasione dell’inizio del nuovo anno liturgico.

La stessa commissione ha organizzato un convegno regionale di presentazione della nuova edizione del Messale, che sarà fatta al Centro Convegni del Santo Volto a Torino nella mattinata di sabato 3 ottobre p.v.

Infine si sono completate le nomine degli incaricati regionali delle diverse commissioni che sono i seguenti:

INCARICATI REGIONALI
eletti nelle Assemblee CEP del 3-4 marzo 2020 e 15 settembre 2020

Beni culturali e Edilizia di culto
don Gianluca POPOLLA della diocesi di Susa

Caritas
Pierluigi DOVIS dell’arcidiocesi di Torino

Catechesi
don Michele ROSELLI dell’arcidiocesi di Torino

Comunicazioni sociali
Chiara GENISIO dell’arcidiocesi di Torino

Diaconato permanente
don Claudio Amedeo BAIMA RUGHET dell’arcidiocesi di Torino

Ecumenismo e dialogo interreligioso
fratel Guido DOTTI della Comunità di Bose

Famiglia e vita
don Mario AVERSANO dell’arcidiocesi di Torino
e i coniugi Margherita e Marco INVERNIZZI della diocesi di Novara

Giovani
don Luca RAMELLO dell’arcidiocesi di Torino

Liturgia
Anna Morena BALDACCI dell’arcidiocesi di Torino

Migrantes
Sergio DURANDO dell’arcidiocesi di Torino

Missioni
don Valerio BERSANO della diocesi di Alessandria

Osservatorio giuridico
da nominare

Pastorale sociale, lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato
don Flavio LUCIANO della diocesi di Cuneo

Salute
don Domenico BERTORELLO della diocesi di Alba

Scuola (Piemonte)
prorogato don Bruno PORTA dell’arcidiocesi di Torino fino a maggio 2021

Scuola (Valle d’Aosta)
Omero BRUNETTI della diocesi di Aosta

Sovvenire
diacono Giorgio CARLINO dell’arcidiocesi di Torino

Pastorale universitaria
don Luca PEYRON dell’arcidiocesi di Torino

Vocazioni
don Marco MASONI della diocesi di Novara

Torino, 28.09.2020

mons. Gianni Sacchi – Vescovo Casale Monferrato
Vescovo Delegato Cep per le Comunicazioni Sociali

Formazione Servizio Civile: lo spettacolo teatrale “Adamo ed Etica”

All’interno del percorso di formazione del Servizio Civile, giovedì 1 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 12,30 verrà trasmesso in diretta streaming su MEET lo spettacolo teatrale “Adamo ed Etica”, Compagnia Collettivo Pop Economix.

Una commedia grottesca per riflettere sul tema della scelta etica immaginando un immediato possibile futuro a partire dalla ricerca del collettivo Pop Economix sulle più recenti scoperte nel campo dell’intelligenza artificiale e degli algoritmi previsionali.

Dopo lo spettacolo si terrà il Teatro-Forum insieme ai giovani del Servizio Civile collegati all’evento.

La diretta sarà prodotta dall’Ufficio Stampa & Comunicazione Sociale dei Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta.

 

Servizio Civile Universale – Flash mob in Piazza Castello con tutti gli operatori volontari del TESC

Tavolo Enti Servizio Civile (TESC) organizza per venerdì 2 ottobre alle ore 16.00 un flash mob con i giovani operatori volontari del Servizio Civile in Piazza Castello a Torino: “IL SERVIZIO CIVILE SIA AL CENTRO DELLE POLITICHE NAZIONALI E VENGA DESTINATA LA GIUSTA COPERTURA ECONOMICA”.

Di seguito il testo del Comunicato Stampa TESC in merito all’iniziativa:

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE
VENERDÌ 2 OTTOBRE ALLE 16 IN PIAZZA CASTELLO A TORINO
FLASH MOB DEI GIOVANI OPERATORI VOLONTARI
“IL SERVIZIO CIVILE SIA AL CENTRO DELLE POLITICHE NAZIONALI E VENGA DESTINATA LA GIUSTA COPERTURA ECONOMICA”

Si ritroveranno venerdì 2 ottobre alle ore 16 in Piazza Castello a Torino centinaia di giovani operatori volontari in servizio civile per un flash mob pacifico e rispettoso delle misure di contenimento dell’epidemia da Covid 19. Obiettivo dell’iniziativa organizzata dal TESC – Tavolo Enti Servizio Civile è valorizzare le esperienze dei tanti progetti di servizio civile e dare visibilità ai tantissimi giovani che anche in questi difficili mesi di emergenza sanitaria si sono messi a servizio della collettività, portando avanti attività essenziali che altrimenti non si sarebbero potute svolgere: da quelle in prima linea sulle ambulanze, alla distribuzione dei pacchi alimentari, all’aiuto compiti da remoto, alle decine di iniziative rivolte alle persone più fragili che, durante la quarantena, lo sono state ancora di più.
“Il Servizio Civile Universale c’è e, più che mai ora, non vuole essere invisibile” – è questo il messaggio che arriva dai giovani operatori volontari e che viene riportato da Lorenzo Siviero, presidente del TESC – “E’ necessario un maggiore supporto e sostegno al Servizio Civile a fronte di una sua indubbia funzione sociale, fondamentale per la cura delle comunità, la difesa non armata e non violenta del Paese, la formazione civica delle nuove generazioni. Purtroppo, alla prova dei fatti, dobbiamo riscontrare che sia nei decreti emergenziali sia nella legge di stabilità non sono al momento previste risorse sufficienti per far svolgere il servizio civile a tutti coloro i quali vorrebbero fare domanda”.

L’iniziativa del 2 ottobre a Torino, inserita nel programma del Festival della Nonviolenza e della Resistenza Civile, vuole anche dar seguito al dibattito scaturito in questi mesi dell’appello lanciato da un gruppo di intellettuali dalle colonne del quotidiano l’Avvenire, “Ripensare e rilanciare il Servizio Civile Universale”, poi seguito dalla campagna, nata su impulso dalla rappresentanza degli operatori volontari, CentoxCento Servizio Civile per chiedere al Governo un’adeguata dotazione di fondi, così da consentire l’avvio dei progetti di servizio civile nei prossimi anni.

Le immagini del Flash mob verranno pubblicate in tempo reale sui canali social del TESC:
facebook.com/TESCPiemonte
Instagram tescpiemonte

Per ulteriori informazioni: 348.2501587

Il Papa ai Micheliti: un Giubileo accanto ai minori poveri o schiavi di dipendenze

Il messaggio di Papa Francesco per il prossimo centenario dell’approvazione canonica della Congregazione di San Michele Arcangelo, fondata dal sacerdote polacco Bronislao Markiewicz, discepolo di san Giovanni Bosco. Di seguito l’estratto dell’articolo pubblicato su Vatican News il 27 settembre  a cura di Alessandro Di Bussolo.

Non stancatevi di “mettervi in ascolto del ‘grido’ che i bambini e i giovani indifesi portano impresso nei loro occhi, diventando per essi portatori di speranza e di futuro”. Continuate a toccare “la miseria umana”, “la carne sofferente degli altri”, come chiede Gesù, altri che sono i minori poveri, orfani e abbandonati, ma anche i giovani “schiavi dei moderni condizionamenti e dipendenze”. E continuate la vostra pastorale “attraverso la parola stampata” e i nuovi media, che raggiungendo molti, possono generare “frutti di bene nelle menti e nelle coscienze della gente”.

L’ eredità del fondatore, il beato Bronislao Markiewicz

Sono gli inviti e i consigli che Papa Francesco rivolge ai consacrati della Congregazione di San Michele Arcangelo, conosciuti come Micheliti, in occasione dell’avvio del’ Anno Giubilare per il centenario dell’approvazione canonica dell’istituto religioso, fondato in Polonia dal beato Bronislao Markiewicz, discepolo e confratello di san Giovanni Bosco. Nel messaggio al superiore generale, padre Dariusz Wilk, il Papa ricorda che il granello di senape che la Provvidenza divina ha piantato nella vita di don Bronislao, lo zelante sacerdote della diocesi di Przemyśl, l’ha coltivato, prima di tutto, mediante “l’esperienza di vita religiosa nella Congregazione Salesiana e nell’amabile rapporto diretto con san Giovanni Bosco”.

Emergenza Covid-19, il Rettor Maggiore ringrazia quanti si sono adoperati per i bisognosi

Pubblichiamo il video del Rettor Maggiore con il quale Don Ángel Fernández Artime ringrazia tutti i salesiani impegnati nell’aiuto ai più bisognosi a causa dell’emergenza sanitaria nel mondo. Il video è disponibile sul canale YouTube di ANS in italiano e spagnolo.

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(ANS – Torino) – Da quando la pandemia di coronavirus si è propagata in tutto il mondo, i salesiani si sono subito attivati per aiutare, in qualsiasi modo possibile, la popolazione. Si sono susseguite numerose iniziative per raggiungere i più bisognosi, i giovani e le famiglie in difficoltà. A coloro che non hanno esitato ad aiutare e a dare il proprio contributo è andato il sentito ringraziamento del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Da Torino, dove si trova per l’inaugurazione del “Museo Casa Don Bosco”, il Successore di Don Bosco ha invitato tutti a continuare a fare del bene. “Mesi fa abbiamo fatto una chiamata dicendo: possiamo aiutarci tutti e subito c’è stata una risposta molto bella”, ha sottolineato il Rettor Maggiore.

125° della nascita del Venerabile Stefano Ferrando

Oggi, 28 settembre 2020, ricorre il 125° della nascita del salesiano venerabile Mons. Stefano Ferrando,  missionario e vescovo di Shillong (India) e fondatore delle Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

(ANS – Roma) – Mons. Stefano Ferrando, Vescovo salesiano e fondatore delle Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani, nacque a Rossiglione (provincia di Genova e diocesi di Acqui Terme) il 28 settembre 1895. Oggi, pertanto, ricorre il 125° anniversario della sua nascita.

Stefano Ferrando frequentò le scuole dai salesiani, prima a Fossano e poi a Torino, rimanendo affascinato dalla vita di Don Bosco. Interruppe forzatamente gli studi allo scoppio della Prima guerra mondiale, alla quale partecipò come ufficiale, guadagnandosi una medaglia d’argento. Dopo l’ordinazione sacerdotale, nel 1923, partì per le missioni salesiane del Nord Est dell’India, dove divenne uno dei grandi pionieri dell’epopea missionaria salesiana in quella vasta regione.

Nel 1934 venne nominato da Pio XI vescovo della Diocesi di Krishnagar, ma dopo appena un anno, fu trasferito alla sede di Shillong, che diventerà per 35 anni il centro di tutta la sua feconda azione apostolica ed evangelizzatrice.

Il suo apostolato fu caratterizzato dallo stile salesiano: gioia, semplicità e contatto diretto con la gente. La sua umiltà, semplicità, l’amore per i poveri spingono molti a convertirsi e a richiedere il Battesimo. Ricostruì la grande Cattedrale e il complesso missionario. Diffuse la devozione a Maria Ausiliatrice e a Don Bosco. S’impegnò affinché gli Indiani divenissero i primi evangelizzatori della loro terra.

Da un primo gruppo di catechiste indiane avviò la fondazione delle Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani (MSMHC), aggregate alla Famiglia Salesiana il 27 giugno 1986.

Il 26 giugno 1969, dopo aver preso parte ai lavori del Concilio, rassegnò le dimissioni dalla propria Diocesi. Aveva trovato in Assam 4.000 cattolici, ne lasciava 500.000. In Italia l’anziano vescovo missionario si ritirò nella casa salesiana di Quarto (Genova). Morì il 20 giugno 1978.

Il 3 marzo 2016 Papa Francesco ne ha riconosciuto le virtù eroiche dichiarandolo Venerabile.

Preghiera

Dio onnipotente ed eterno, che vuoi la salvezza di tutti gli uomini,
noi ti rendiamo grazie perché hai donato a Stefano Ferrando
la vocazione ad essere sacerdote e religioso tra i figli di Don Bosco,
e ne hai fatto un intrepido missionario
tra i popoli dell’India del Nord-Est,
un vescovo buono e prudente,
il fondatore di una nuova famiglia religiosa.
Umilmente ti preghiamo,
per intercessione di Maria Aiuto dei Cristiani,
per la tua gloria e l’edificazione del popolo cristiano,
fa’ che la Chiesa riconosca in Stefano Ferrando
il segno della tua santità,
e il popolo cristiano possa trovare nella sua vita un esempio,
nella sua intercessione un aiuto,
nella comunione di grazia con lui un vincolo di amore fraterno.
E se ciò è conforme alla tua volontà concedici,
per sua intercessione, la grazia che imploriamo dalla tua bontà.
Per Cristo nostro Signore.

Amen.