Incontro di Formazione generale per gli operatori di Servizio Civile

Lunedì 3 giugno, presso il Teatro Crocetta di Torino, via Piazzi 25, si terrà l’ ultimo incontro di Formazione generale per gli operatori di Servizio Civile, con orario 9 – 17.
Sarà un incontro plenario con tutti gli OPERATORI dei progetti con i Salesiani organizzato dal TESC, Tavolo enti Servizio Civile, al quale parteciperanno anche operatori di altri Enti del Piemonte.

Programma della giornata:

 – Mattina –
Proiezione del film “Dove bisogna stare” di Daniele Gaglianone| trailer
a seguire, l’incontro dibattito con il regista;

–  Pomeriggio –
Incontro con la Delegazione dei Rappresentanti;

I Salesiani Cooperatori di Piemonte e Valle d’Aosta hanno un nuovo Consiglio

Domenica 5 maggio si è svolto il Congresso Provinciale 2019 dei Salesiani Cooperatori di Piemonte e Valle d’Aosta,  dal titolo “Quale Salesiano Cooperatore per il futuro?“, all’interno del quale si sono svolte le elezioni del nuovo Consiglio Provinciale.
Un grazie va al consiglio uscente per il lavoro svolto e la passione dimostrata, un augurio di buon lavoro e una preghiera di affidamento a Maria Ausiliatrice per il nuovo consiglio appena eletto.

Si riporta l’articolo gentilmente fornito e redatto da Claudio Russo, Salesiano Cooperatore – Centro “Torino-Crocetta”.

Maggio, tempo di elezioni. Quelle politiche, per formare il nuovo parlamento europeo e il nuovo consiglio regionale. Ma non solo. Domenica 5 maggio 2019, un centinaio tra coordinatori, consiglieri e delegati dei centri locali si sono ritrovati all’Istituto Agnelli di Torino per rinnovare il Consiglio Provinciale Piemonte e Valle d’Aosta dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori.
È stato un rinnovo nel vero senso del termine, infatti il neo-consiglio provinciale è “nuovo” per 7 consiglieri su 8.

Dopo la preghiera e i saluti iniziali, il delegato provinciale don Enrico Lupano ha suggerito alcuni percorsi per il cammino dell’Associazione: la comunione nella diversità (le differenze, se accettate e collaboranti, possono fare la differenza); la missione condivisa (da soli non si va da nessuna parte, insieme si è più forti); mentalità solidale (l’Associazione è di tutti); la formazione (non si può improvvisare, bisogna aggiornarsi per migliorare le proprie competenze).

La mattinata è proseguita con un resoconto del cammino fatto in questi ultimi tre anni e la presentazione dei risultati di un questionario inviato alcuni giorni prima a tutti i centri locali della provincia per delineare “quale salesiano cooperatore per il futuro”, “Fraternità con la Famiglia Salesiana”, “attenzione ai giovani”, “senso di appartenenza all’Associazione”, “formazione”, “vita spirituale”, “formazione della famiglia”, “condivisione”, “conoscenza e collaborazione tra centri locali” sono gli argomenti emersi dalle risposte come aspetti da curare.

Dopo l’intervallo del pranzo, i lavori sono proseguiti con la presentazione dei candidati e le votazioni. Tutti eletti gli 8 candidati: Rino Amato, Marina Busso, Eugenio D’Agostino, Tiziana Fogli, Elisa Manuello, Enrico Sacchi, Federica Salerno e Francesco Salvaia.

Poche ore prima, il delegato don Enrico Lupano, tra le altre informazioni aveva ricordato ai presenti che «la realtà è superiore all’idea. Bisogna partire dalla concretezza della vita». Ed è proprio quello che faranno i nuovi consiglieri. Prima delle votazioni non hanno fatto alcuna “promessa elettorale”, non hanno presentato nessun “contratto di governo”: il nuovo consiglio partirà dalla realtà dell’Associazione, dai risultati emersi dal questionario, dalle esigenze più sentite.

La giornata si è conclusa con la Santa Messa presieduta dall’Ispettore di Piemonte e Valle d’Aosta don Enrico Stasi, che nell’omelia ha ricordato che «non c’è vero amore senza sacrificio». I nuovi consiglieri dovranno sicuramente sacrificarsi, spendere tempo, impegno, creatività ed energie per guidare nei prossimi tre anni l’Associazione, ma non saranno soli. Vi accompagneremo nella preghiera. E chi può, dia loro una mano. Buon lavoro ragazzi!

Italia – Completata l’edizione italiana dell’opera di Arthur J. Lenti, SDB

Si riporta qui l’articolo pubblicato sul sito di ANS il giorno 8 maggio 2019, il quale tratta l’uscita del terzo ed ultimo volume, in traduzione italiana, dell’opera di Arthur J. Lenti, Don Bosco: storia e spirito, intitolato “Ampliamento di orizzonti” (1876-1888), dell’editrice LAS, che illustra il decennio conclusivo della vita di Don Bosco: fu, quello, un periodo fecondissimo di iniziative e di riflessioni, che inaugurò la diffusione mondiale dell’opera salesiana e vide espandersi la fama del Santo dei Giovani. Fu anche tempo di prova e di sofferenza, soprattutto negli anni del declino fisico.

Dopo il primo capitolo, dedicato al contesto storico, il volume sviluppa quattro grandi tematiche che caratterizzarono questo periodo:

  • gli sviluppi dell’Opera salesiana in Europa e in America, con attenzione agli ideali e alle visioni missionarie di Don Bosco (cap. 2-6);
  • le divergenze con l’arcivescovo di Torino, mons. Lorenzo Gastaldi, i motivi del contenzioso e la “concordia” voluta da Leone XIII (cap. 7-8);
  • le cure per il consolidamento istituzionale, educativo e spirituale della Congregazione, delle opere e delle comunità (cap. 9-12);
  • il declino fisico di Don Bosco, la sua ultima malattia e la morte (cap. 13-14).

Il capitolo conclusivo (cap. 15) illustra l’iter dei processi di beatificazione e canonizzazione, conclusi rispettivamente nel 1929 e nel 1934.

Il volume contiene l’indice generale degli autori, dei nomi di persona e dei nomi di luogo dei tre volumi.

L’ampio studio di don Arthur Lenti è riconosciuto come uno dei più importanti contributi recenti sulla figura e sull’opera di Don Bosco. Il contenuto è il prodotto di letture e di materiali elaborati per le lezioni in 25 anni di insegnamento presso l’Institute of Salesian Spirituality di Berkeley, California, Stati Uniti.

Rispetto alla primitiva edizione inglese (Don Bosco: History and Spirit, 7 voll., Roma, LAS 2007-2010, tuttora in commercio), la versione italiana è caratterizzata da un’accurata revisione e riordino dei contenuti, da un attento confronto con le fonti archivistiche e da un’aggiornata bibliografia.

 

L’Editrice Elledici al 32° Salone Internazionale del Libro di Torino

L’Editrice Elledici sarà presente al prestigioso appuntamento annuale del Salone Internazionale del Libro dal 9 al 13 maggio 2019 presso il Lingotto Fiere di Torino.
Sarà possibile trovare la Casa Editrice Salesiana all’interno dello stand UELCI (Unione editori e librai cattolici italiani): Stand UELCI, PAD2 – J66-K67
Durante l’evento, presso lo spazio Elledici, si svolgeranno tre “incontri con l’Autore”, un’occasione per presentare al pubblico alcune Novità editoriali.

PROGRAMMA PRESENTAZIONI PRESSO LO STAND

– Giovedì 9 maggio alle ore 11.00 –

Presentazione del libro Elogio della generosità
a cura di don Luca Peyron e Ivan Andreis.

 

– Sabato 11 maggio alle ore 12.00 –

Presentazione del libro La Bibbia dell’ecologia
a cura di Roberto Cavallo.

 

– Domenica 12 maggio alle ore 17.00 –

Don Luca Peyron e Giuseppe Tipaldo
parleranno di COSCIENZA della SCIENZA
a partire dai loro rispettivi libri Incarnazione Digitale (ed. Elledici)
e Società della pseudoscienza (ed. Il mulino).

Gli appuntamenti si svolgeranno all’interno dello Stand UELCI, PAD2 – J66-K67

Istituto Salesiano di Bra – “Restyling” grafico e artistico alla chiesa

Si riporta la notizia pubblicata su ideawebtv.it sabato 4 maggio, in merito al “Restyling” grafico e artistico  operato alla chiesa di Bra dell’Istituto Salesiano, per opera di Silvia Alloccobraidese fondatrice di “Sogni e Scarabocchi”.

Nell’ambito dei 60 anni di presenza educativa e spirituale dell’Istituto Salesiano a Bra, in viale Rimembranze, nelle scorse settimane la chiesa salesiana è stata oggetto di un “restyling” grafico e artistico delle pareti.

Il lavoro è stato svolto dal pennello e dalla creatività della braidese Silvia Allocco, fondatrice di “Sogni e Scarabocchi”.

“Dietro l’altare sono stati raffigurati alcuni episodi della vita di Gesù: partendo da sinistra, l’unzione di Betania, l’ingresso a Gerusalemme, la lavanda dei piedi, l’istituzione dell’ultima cena, la preghiera nell’orto del Getsemani, la salita al Calvario. Il crocifisso si pone come centro e chiave di volta della storia della salvezza. Seguono la deposizione della croce, la risurrezione di Gesù, il pane spezzato con i discepoli di Emmaus, l’apparizione al lago di Tiberiade e, infine, la discesa dello Spirito Santo nella Pentecoste. Sulle pareti laterali sono raffigurati episodi del vangelo, i cui protagonisti sono giovani. Anche il tabernacolo, l’altare e l’ambone sono stati oggetto di nuove raffigurazioni” come descritto nell’opuscolo consegnato ai fedeli, nei giorni scorsi, nella cappella salesiana braidese.

Come vivere nella rivoluzione tecnologica. La rivoluzione digitale e noi

Mercoledì 8 maggio, presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino, alle ore 10.00, don Luca Peyron, incaricato della Pastorale Universitaria dell’Arcidiocesi di Torino e docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, affronterà il tema “Come vivere nella rivoluzione tecnologica. La rivoluzione digitale e noi“, con la presentazione del suo nuovo libro Incarnazione digitale, edito da Elledici. Il tema verrà discusso assieme a Vincenzo Camarda, docente del Liceo Classico V. Gioberti di Torino.

Di fronte alle sfide di una contemporaneità impastata di tecnologia, il nuovo volume di don Luca Peyron trova una importante collocazione nel dibattito sulla rivoluzione digitale, portando al centro dell’analisi il tema di Dio e della speranza, suggerendo spunti di riflessione educativi e generali.
Si è voluto così chiedere all’Autore di rispondere ad alcune domande in merito all’argomento, alle quali si aggiungeranno le riflessioni dell’incontro previsto per l’8 maggio presso l’Unione Industriale di Torino.

“Incarnazione digitale”. Qual è l’attualità di questo tuo nuovo libro?

L’attualità del libro sta in 4 tra le ultime notizie relative alla rivoluzione digitale da cui si evincono alcune delle questioni fondamentali in gioco:

La ricerca di una università spagnola che ha dimostrato come 1/4 degli europei vorrebbe che fosse un’intelligenza artificiale a decidere e prendere posizione circa le questioni politiche europee;
La recente protesta dei rider (coloro che si occupano delle consegne di pasti a domicilio), che hanno condiviso sui Social un elenco di personaggi della musica e dello spettacolo accusati di non dare la mancia ai fattorini;
Tutto quello che normalmente accade sui Social Media rispetto al bullismo e non solo;
“L’internet delle cose”: come la rivoluzione digitale cambierà completamente il nostro modo di lavorare.
Sono 4 temi che toccano tutti gli aspetti dell’umano, a cui si aggiunge anche la dimensione spirituale, cioè il modo di stare nella realtà e di capire se esiste o meno una trascendenza.
Rispetto a tutto questo, è evidente che le generazioni attuali devono prendere posizione. Non si può però prendere posizione senza tener conto anche del proprio battesimo.

Quale potrebbe essere allora una “via di salvezza” per le generazioni di oggi?

Una via di salvezza è sicuramente quella di non pensare alla digitalizzazione in termini di “digitismo” o “digitalismo”. La rivoluzione digitale non è infatti da intendere come “salvezza dell’essere umano”. L’uomo però, attraverso la digitalizzazione, può scoprire quelle domande esistenziali su se stesso, le cui risposte tuttavia non sono da ricercarsi nel digitale.

I prossimi appuntamenti del libro Incarnazione digitale di don Luca Peyron:

  • Sabato 11 maggio alle ore 15.00 – Laboratorio vocazionale a Trieste presso Prosvetni Dom (via Nazionale, 51 Opicina);
  • Domenica 12 maggio alle ore 17.00 – con Giuseppe Tipaldo al 32° Salone Internazionale del Libro di Torino presso il Lingotto Fiere.

Novena Mondiale a Maria Ausiliatrice

Si ripete anche in questo 2019, 15-24 maggio, l’esperienza della novena mondiale a Maria Ausiliatrice, con testimonianze sulla santità della Famiglia Salesiana e il commento del Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime.

L’iniziativa, lanciata per la prima volta nel maggio del 2018, a motivo del 150° anniversario di consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, viene ripetuta anche quest’anno, che ha visto celebrarsi il 150° anniversario di fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice e che ha già in programma nel prossimo mese di novembre l’VIII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice (a Buenos Aires, Argentina).

Se l’anno scorso il tema guida erano i sogni di Don Bosco, quest’anno la novena approfondisce “le beatitudini della Famiglia Salesiana”, presentate del Rettor Maggiore alle ultime Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (clicca qui per saperne di più). In questo modo la novena, oltre ad essere un omaggio a Maria Ausiliatrice e uno strumento di unità devozionale tra i tutti gruppi della Famiglia Salesiana, rilancia ancora il tema centrale della Strenna 2019: la santità del quotidiano.

La struttura della novena prevede per ogni giorno un video diverso, nel quale verranno presentati:

  • una delle beatitudini salesiane;
  • un motto riferito al Magnificat di Maria;
  • una testimonianza da parte di un membro della Famiglia Salesiana su una figura di santità salesiana;
  • il commento del Rettor Maggiore;
  • la preghiera finale.

I video della novena saranno resi disponibili in sei lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese e polacco) su vari canali:

Anche i giovani sdb di Nave hanno realizzato una Novena in preparazione a M. Ausiliatrice:

Valdocco – Presentazione del libro “Da donna a donna. Lettere a Maria di Nazareth”

«Parliamone tranquillamente, chiacchierando da amiche, io donna, tu donna, Maria»

Giovedì 9 maggio 2019, presso presso il Salone Missioni Don Bosco di Valdocco, si terrà la presentazione del libro edito Effatà “Da donna a donna. Lettere a Maria di Nazareth” di  Silvia Falcione Baradello.
L’appuntamento è previsto per le ore 17:00, al quale interverranno, oltre all’autrice, la Responsabile del progetto NUR di Betlemme Maria Bottiglieri e la giornalista Cristiana Savio.
Al termine della presentazione del libro, prevista per le ore 18:30, si terrà la Messa in ricordo di Maurizio Baradello nella chiesa di San Francesco di Sales.

 

 

Etiopia – Gli scritti di Teresio Bosco su Don Bosco tradotti in lingua tigrina

Si riporta l’articolo proveniente dalla redazione Ans, Agenzia di Informazione Salesiana, del 29 aprile 2019 riguardo la traduzione dei testi di don Teresio Bosco in lingua tigrina, la lingua ufficiale dell’Eritrea, allo scopo di diffondere il carisma salesiano.

(ANS – Addis Abeba) – Al fine di diffondere sempre più il carisma di Don Bosco, gli scritti del grande storico salesiano don Teresio Bosco, recentemente scomparso, sono stati tradotti anche in lingua tigrina, la lingua ufficiale dell’Eritrea, parlata anche nella parte settentrionale dell’Etiopia.

Il lavoro era stato iniziato quasi due anni fa dal salesiano coadiutore Berhane Teklemariam che ha raccolto la grande sfida di compiere il lavoro di traduzione e allo stesso tempo ha voluto dare questo contributo come dono ai salesiani dell’Eritrea, che fino a qualche anno fa erano parte di un’unica Visitatoria insieme all’Etiopia e che poi, a motivo della politica internazionale, sono stati obbligati a separarsene.

Ad ogni modo, questa novità editoriale è stata accolta molto positivamente dai Salesiani di entrambe le sponde, in Etiopia ed Eritrea e la redazione, la stampa e la pubblicazione sono state realizzate dall’editrice salesiana “Don Bosco Printing Press” di Addis Abeba, in Etiopia.

Il libro, di oltre 400 pagine, fornisce una traduzione quasi letterale dell’opera di don Teresio Bosco e contribuirà sicuramente a diffondere il carisma salesiano in entrambi i Paesi.

“Valdocco Project”: vacanze per giovani rifugiati e richiedenti asilo

Riportiamo la notizia proveniente dalla redazione da Ans, Agenzia iNfo Salesiana, del 25 aprile 2019 riguardo al progetto che sta prendendo vita nell’Ispetoria della Gran Bretagna“Valdocco Project”. Il progetto, a cura della Pastorale Giovanile, ha la finalità di offrire l’opportunità di una vacanza ai giovani rifugiati e richiedenti asilo di età compresa tra i 14 e i 17 anni.

Buona lettura!

(ANS – Londra) – La Pastorale Giovanile Salesiana dell’Ispettoria della Gran Bretagna (GBR) sta sviluppando un nuovo progetto per offrire l’opportunità di una vacanza ai giovani rifugiati e richiedenti asilo di età compresa tra i 14 e i 17 anni. Il “Valdocco Project” si ispira al carisma salesiano e prende il nome dal luogo in cui Don Bosco iniziò a dare speranza e gioia ai giovani emarginati.

Il progetto intende così dare risposta agli appelli di Papa Francesco alla compassione verso i rifugiati e richiedenti asilo e “riconoscere e accogliere il Signore Gesù tra i più piccoli e vulnerabili”; inoltre risponde anche agli inviti del Rettor Maggiore alla Famiglia Salesiana in Europa a cercare modalità pratiche per offrire assistenza in merito alla crisi dei rifugiati, prestando “particolare attenzione ai minori non accompagnati e ai giovani”.

L’esclusione, l’incertezza e, purtroppo, l’ostilità, hanno gravi ripercussioni soprattutto sui giovani rifugiati e richiedenti asilo, che possono rimanere intrappolati nelle nuove società e con limitate possibilità per ricostruirsi una vita. Una vacanza, da parte sua, può offrire un senso di libertà e di normalità, cioè quello che i giovani rifugiati e richiedenti asilo raramente provano.

L’équipe di Pastorale Giovanile salesiana di GBR si è riunita a novembre per iniziare a pianificare e sviluppare tale progetto, che si prevede avrà luogo effettivamente dal 3 al 10 agosto 2019 a Liverpool.

Danny Sweeney, uno dei membri dell’équipe, ha dichiarato: “Per questo programma pilota abbiamo pensato a Liverpool perché è una delle aree del Regno Unito in cui i richiedenti asilo spesso restano dispersi dopo aver presentato inizialmente la loro domanda di accoglienza. Essendo questa una nuova area per la nostra Pastorale Giovanile Salesiana, quest’esperienza ci permetterà di radicarci in una comunità locale, e anche, speriamo, di incoraggiare il contatto con le famiglie, oltre che con i giovani che parteciperanno”.

Un sostegno al radicamento all’interno della comunità verrà dai membri locali della Famiglia Salesiana che sono coinvolti nelle scuole o che lavorano direttamente con i giovani richiedenti asilo della zona.

L’équipe di volontari e organizzatori è davvero intenzionata a raggiungere questi giovani, la cui infanzia è stata sconvolta dalla guerra e dalle persecuzioni, e che hanno subito il trauma di dover fuggire dalle loro case per giungere in uno posto straniero, dove l’accoglienza nei loro confronti spesso è incerta.

Danny ha visto con i suoi occhi la situazione e il trattamento dei giovani richiedenti asilo al confine con il Regno Unito, presso Calais, mentre lavorava come volontario: “Mi sono convinto ancor più che è disperatamente necessaria una risposta più accogliente e compassionevole. Con la nostra équipe di Pastorale Giovanile non siamo in grado di cambiare le politiche nazionali, ma abbiamo l’esperienza e le capacità per offrire ai giovani la possibilità di evadere un po’ dal loro quotidiano, di divertirsi, di incontrare nuovi amici e trascorrere del tempo con gli animatori salesiani”.

I responsabili del “Valdocco Project” sperano che esso abbia effetti a lungo termine, fornendo delle basi ai giovani rifugiati e richiedenti asilo “per costruire la propria vita in modo positivo e per potersi inserire responsabilmente nella società”, come prescrive il Quadro di Riferimento della Pastorale Giovanile Salesiana.

D’altra parte, come recita lo stesso testo, “l’opzione per i giovani poveri e abbandonati e a rischio è stata al centro della Famiglia Salesiana e delle sua attività dal tempo di Don Bosco fino ad oggi”.