Centenario della nascita di Vera Grita, intervista a Maria Rita Scrimieri

In occasione del centenario della nascita della Serva di Dio Vera Grita, Laica, Salesiana Cooperatrice, avvenuta il 28 gennaio 1923, il Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi” (OTV), la Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) e i Salesiani Cooperatori hanno proposto come momento di Famiglia Salesiana un’intervista online a Maria Rita Scrimieri, Coordinatrice del Centro Studi “OTV”, sabato 21 gennaio in onda sui canali di ANS e sulla pagina Faceebook di Don Bosco Italia. A condurre l’intervista, don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana. L’intervista è disponibile anche in Inglese – Francese – Spagnolo – Portoghese.

“Le tappe fondamentali della vita di Vera Grita le distinguo in tre momenti – ha spiegato  Maria Rita Scrimieri -: il primo, la formazione umana con la famiglia, il secondo dai 21 anni fino a quando inizia l’insegnamento e poi l’ultimo periodo della sua vita, la sua esperienza mistica nella quale il Signore le comunica l’opera dei Tabernacoli Viventi”. Una vita breve, quella di Vera Grita, morta a soli 46 anni, attraversata però da episodi significativa che l’hanno segnata, condizionato anche il suo decorso: “Nella prima parte della sua vita cresce in una famiglia di fede, che però vive la crisi economica del ’29, che provocherà lo spostamento della famiglia da Roma a Savona, e Vera con la sorella andranno ospiti nella casa di due zie paterne in Sicilia, per aiutare la famiglie. Qui entrambe frequenteranno le FMA di Modica”, racconta ancora Scrimieri. Quando la famiglia si riunisce a Savona, il lutto della perdita del padre rimette in discussione la sua vita, deve lasciare gli studi e lavorare per aiutare la famiglia. “A 21 anni Vera incontra la croce: durante il bombardamento del 1944 di Savona, viene travolta dalla folla che scappa, rimarrà a terra per ore e le conseguenze di questo schiacciamento le porterà per sempre sul suo corpo, con febbri e polmoniti frequenti e altre malattie che sopravverranno negli anni successivi”.

Inizia quindi una fase di sofferenza fisica che forgia però la fiducia, la fede, la speranza e la carità in Vera Grita, anche quando frequenterà gli ospedali. Un’esperienza mistica, quella di Vera, che la porterà a scrivere tredici quaderni di pensieri e appunti, che sono conservati a Savona e sono stati anche pubblicati in un volume, “Portami con te”.

“Portami con te esprime – aggiunge Scrimieri – in modo semplice l’invito di Gesù fatto a Vera. Dove portami con te? Dove vivi, Vera viene educata e preparata da Gesù a vivere in unione con Lui e lei con Lui. Gesù vuole entrare nella vita di Vera, nella sua famiglia, nella scuola dove insegna. Un invito rivolto a tutti i cristiani, Gesù vuole uscire dalla Chiesa di pietra e vuole vivere nel nostro cuore con l’Eucaristia, con la grazia della permanenza eucaristica nell’anima. Vuole venire con noi dove andiamo, per vivere la nostra vita familiare, e vuole raggiungere vivendo in noi le persone che vivono lontane da lui”.

RMG – Strenna 2023: il video disponibile in 33 lingue

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Del messaggio della Strenna, il video che lo accompagna è divenuto negli ultimi anni una delle principali risorse di divulgazione. Merito certamente della forza delle immagini in movimento, così come della sintesi concettuale operata dal Rettor Maggiore e dall’équipe che lo coadiuva, ma anche della capillare diffusione del video in molte lingue. Su ANSChannel è possibile trovare il video della Strenna per il 2023 in 33 diversi idiomi.

La Strenna per quest’anno mette al centro i laici e il loro ruolo nella Famiglia Salesiana, come costruttori del Regno di Dio al servizio del prossimo – chiunque esso sia nella grande famiglia umana. È un tema, peraltro, in perfetta sintonia con la stagione ecclesiale che sta vivendo la Chiesa, di riscoperta della sua dimensione sinodale, di popolo che cammina insieme. E non a caso, afferma il Rettor Maggiore nell’apertura del suo messaggio: “L’essere insieme come popolo di Dio (laós = popolo, da cui laico, cioè membro del popolo) per il bene dei giovani dall’Est all’Ovest del globo, dal Sud al Nord, è in piena sintonia con quanto la Chiesa chiede insistentemente da tempo, ed è ciò di cui il nostro mondo così frammentato ha sempre più bisogno”.

Nel video, girato nel Teatro Grande di Valdocco, il Rettor Maggiore interagisce con laici e giovani e ribadisce la necessità della collaborazione tra laici e religiosi per la costruzione del Regno di Dio, una realtà che, come il lievito, è apparentemente piccola, ma che nelle mani di Dio può fare tantissimo nella realtà concreta di tante persone.

Attraverso lo scorrere delle immagini appare chiaro come l’obiettivo ultimo dell’azione di Don Bosco – la salvezza dei ragazzi e trasformazione della società – oggi nella Famiglia Salesiana avviene già in molti casi grazie al lavoro di tanti laici: come il rapper messicano Eric Ponce, che canta per l’educazione dei ragazzi di strada di Ciudad Juárez; o Giovanna Bruno, Salesiana Cooperatrice e Sindaco di Andria, che ha scelto come suo motto per l’impegno politico il “le persone al centro”.

“C’è bisogno dello sguardo dei laici” ricorda il Rettor Maggiore nel video, per santificare il mondo dal di dentro; e cita poi tanti esempi di santità laicale: Attilio Giordani, Dorotea Chopitea, i martiri di Poznan, Mamma Margherita e ovviamente Artemide Zatti, salesiano canonizzato lo scorso anno proprio per il suo impegno laicale tra i sofferenti. Accettare e trasformare la realtà presente; essere umani portatori di umanità; e infine vivere la santità: seguendo le tre linee del video, ecco ciò a cui tutti sono invitati.

Il video della Strenna, realizzato quest’anno da “IME COMUNICAZIONE”, è pensato per l’animazione delle comunità e dei gruppi della Famiglia Salesiana di tutto il mondo, ed è attualmente disponibile in rete su ANSChannel in 33 lingue. Tale varietà linguistica è stata possibile solo grazie al lavoro professionale e qualificato di molte persone in diverse nazioni del mondo, che, sotto il coordinamento dell’ANS,  hanno reso possibile con il loro impegno una simile pervasività della voce e dei pensieri del Rettor Maggiore. A tutte loro va il grazie sentito della Famiglia Salesiana.

AM: Incontro “Sulle rotte del Mondo”

Il 19 gennaio 2023 si è svolto l’aperitivo “Sulle rotte del Mondo – arrivi e partenze” presso la sede dell’O.A.S.I. in via Gorizia 116 a Torino.

Organizzato dal Centro Missionario Diocesano e da Missioni della Consolata, hanno partecipato anche altre realtà come la parrocchia di Moncalieri e alcuni partiti del percorso Nel Cuore del Mondo 2022-2023.

L’incontro è stato pensato per far incontrare i giovani della diocesi che hanno vissuto un’esperienza missionaria con coloro che hanno espresso il desiderio di partire per confrontarsi, ascoltare, elaborare nuove prospettive e ringraziare con l’aiuto di alcune domande.

Tra gli spunti di riflessione analizzati: quali testimonianze hanno suscitato in loro la voglia di partire, con quale desiderio si è partiti o con cui si vorrebbe partire e che cosa si stava, o si sta, cercando.

La vita di persone che hanno scelto di donarsi mi ha fatto desiderare una vita tutta per Dio e per gli altri.

La serata si è conclusa con un momento di preghiera guidata da Don Alessio Toniolo, parroco di Ciriè, seguita dalla consegna ad ogni partecipante di un bicchiere con dei semi e una poesia sulla semina per ricordare di conltivare i propri sogni.

Missione vuol dire imparare a fidarsi di Dio cercando gli uomini rispondere alla vocazione alla vita a cui tutti siamo chiamati.

Novena a Don Bosco 2023

Nove giornate per prepararsi a vivere la festa di don Bosco al meglio, rivivendo alcuni incontri che hanno contribuito a plasmare il piccolo Giovannino e a renderlo il don Bosco che tutti conosciamo e amiamo: una Novena a Lui dedicata pensata per i ragazzi e gli educatori della Scuola Media, contenente per ogni giornata due spunti di riflessione e un impegno quotidiano.

La lettura e la meditazione di questi incontri possano aiutare anche noi a metterci sulla strada della santità sui passi del “padre e maestro dei giovani”.

Primo giorno: Mamma Margherita

Secondo giorno: Gesù

Terzo giorno: Don Calosso

Quarto giorno: Giuseppe Maloria

Quinto giorno: Luigi Comollo

Sesto giorno: Don Cafasso

Settimo giorno: Michele Rua

Ottavo giorno: Domenico Savio

Nono giorno: Mamma Margherita

Salesiani per il Sociale, due webinar per conoscere il Servizio Civile all’estero

Salesiani per il Sociale APS organizza due webinar per fa conoscere l’esperienza del Servizio Civile all’estero. Con il bando 2022, per l’esperienza all’estero ci sono 76 posti a disposizione per 9 progetti da svolgere in questi paesi: Albania, Spagna, Ghana, Angola, Senegal, Namibia e Brasile. Il Servizio civile all’estero, oltre alla retribuzione base del SCU, offre una indennità giornaliera e il rimborso di vitto e alloggio.

“Un anno di servizio civile in Albania, Spagna, Ghana, Angola, Senegal, Namibia e Brasile con i salesiani significa essere accolti in un clima di famiglia e di amicizia nelle nostre case salesiane ed avere la possibilità di crescere insieme nel servizio educativo ai più piccoli nel cortile di un Oratorio. Costruiamo così una società più accogliente, più inclusiva ed soprattutto in pace”, dice don Francesco Preite, presidente nazionale di Salesiani per il Sociale.

I due webinar si svolgeranno in queste date per dare informazioni sulla candidatura, progetti, sedi, SCU in generale:

24/01/2023
ore 11.30-12.30
07/02/2023
ore 11.30-12.30
Per iscriversi,  inviare un’email a scu.estero@salesianiperilsociale.it

Exallievi: online il nuovo sito di Voci Fraterne

Si pubblica il comunicato stampa per il lancio del nuovo sito di “Voci Fraterne“, l’organo ufficiale della Federazione Italiana Exallievi/e di Don Bosco che ha ultimato un importante lavoro di digitalizzazione e catalogazione di tutti i numeri della rivista, ora accessibile a chiunque lo desideri tramite la creazione di un account sul sito.

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Roma, 19 gennaio 2023

COMUNICATO STAMPA

La rivista “VOCI FRATERNE”, organo ufficiale della Federazione Italiana Exallievi/e di Don Bosco, fu pubblicata per la prima volta il 29 giugno 1920 e da allora e fino ad oggi si sono susseguiti quasi 1.000 numeri, con oltre 23.000 pagine.

Questo provvido esempio di ‘buona stampa’ costituisce un patrimonio culturale non solo per questa Associazione, ma per l’intero mondo salesiano, ecclesiale e civile della nostra Nazione.

Un laborioso lavoro di digitalizzazione è stato ultimato negli anni scorsi ed ora viene ultimato il lavoro di catalogazione. Da oggi, tramite il sito www.vocifraterne.it, dietro semplice creazione di un proprio account, ciascuno potrà leggere i contenuti di tutti i numeri della rivista, dal 1920 ad oggi, compresi i primi tentativi del 1911 e del 1913.

“È un primo traguardo faticosamente raggiunto – ha dichiarato il presidente nazionale, Giovanni Costanza – ma un traguardo intermedio e non finale. Da oggi stesso sono già allo studio le possibili soluzioni che ci permettano di facilitare la ricerca dei nostri lettori, offrendo la possibilità di effettuare ricerche indicizzate. Ovviamente, ci vorrà tempo e lavoro, ma sono fiducioso che troveremo il modo di dare maggiore consistenza alla condivisione di questo patrimonio che oggi ha inizio”.

FEDERAZIONE ITALIANA EXALLIEVI/E DI DON BOSCO

“Artemide Zatti. Santo salesiano amico dei poveri”. Pubblicato il libro sulla sua beatificazione e canonizzazione

Dall’agenzia ANS.

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(Roma, 16 gennaio 2023) – La canonizzazione di Artemide Zatti realizzata il 9 ottobre 2022 a Roma rivive in un libro bilingue, italiano e spagnolo (Artemide Zatti. Santo salesiano amico dei poveri. Edizione S.D.B., pp. 136) che raccoglie discorsi e documenti relativi non solo a questo evento, ma anche alla beatificazione. Editorialmente il volume è curato da don Giuseppe Costa, Co-portavoce della Congregazione Salesiana.

Il libro è soprattutto fotografico, con immagini di Gregorz Galazka e testi del Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime. Vi vengono raccolti anche i discorsi e le omelie pontificie. Varie foto provengono dall’Archivio Salesiano Argentino, dall’ANS e dal Vaticano. Nel suo insieme è come trovarsi una documentazione dal valore storico che certamente può far conoscere meglio questa figura di santo infermiere e salesiano coadiutore. È, quest’ultima, una vocazione specifica salesiana alla quale teneva moltissimo lo stesso fondatore, San Giovanni Bosco.

“Sant’Artemide Zatti – ha scritto in una lettera che accompagna il volume Don Á.F. Artime – ci ha riportati alla santità semplice, ma esigente dei salesiani impegnati nel lavoro quotidiano e ci ha fatto riscoprire aspetti della nostra storia forse troppo presto messi nel dimenticatoio. Papa Francesco più volte ha richiamato la nostra memoria ed attenzione alla Patagonia salesiana, autentico paradigma di fatica generosa e di donazione indiscussa a Dio e al prossimo”.

 

“Amato Padre Don Bosco, la tua famiglia oggi è qui accanto a te”. Concluse le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2023

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Si sono concluse nella mattinata di domenica 15 gennaio le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2023. La Messa presieduta nella Basilica di Maria Ausiliatrice dal Rettor Maggiore e Padre e Centro di Unità della Famiglia Salesiana, Don Ángel Fernández Artime, ha rappresentato il vertice spirituale e comunitario di quest’appuntamento, mentre la successiva sessione conclusiva ha permesso di tirare le fila dell’evento e di proiettare questo grande movimento di persone dedito alla salvezza dei giovani verso un nuovo anno da vivere in spirito di missione e di servizio verso la grande famiglia umana.

Durante l’Eucaristia il Rettor Maggiore ha esordito sottolineando il valore di una celebrazione che vede rappresentata tutta la Famiglia Salesiana nel luogo in cui tutto ha avuto inizio, e ha esclamato:

“Amato Padre Don Bosco, la tua famiglia oggi è qui accanto a te”.

Poi, proseguendo la sua riflessione sulle letture del giorno, il X Successore di Don Bosco ha rivolto l’invito ad essere luce per il prossimo – “una frase facile a dirsi, anche se il difficile è fare esperienza del buio”. Ha esortato, perciò, ad avere apertura verso il prossimo e la capacità di trasmettere umanità e positività, nella consapevolezza, come ha insegnato Don Bosco, che in tutti c’è un seme di bene da far fruttificare.

Guardando alla grande famiglia umana, composta da tantissime persone e da molte che cercano di fare il bene, Don Á.F. Artime ha aggiunto ancora:

“Noi crediamo nell’umanesimo cristiano e abbiamo per eredità un ottimismo salesiano; per questo crediamo che possiamo essere un lievito, semplice e umile, per tante persone. E questo è Vangelo, questa è costruzione del Regno”.

Infine, ha ricordato come la Famiglia Salesiana nata con Don Bosco sia stato un vero dono dello Spirito, che la sorregge da oltre 163 anni; per questo ha ricordato di fare sempre affidamento sullo Spirito Santo e di seguire ciò che Egli suscita, mettendo in guardia dal cercare di promuovere se stessi o le proprie attività.

Dopo la Messa, terminata con un momento di raccolta tra tutti i Responsabili, Coordinatori e Rappresentanti dei vari gruppi della FS attorno alle spoglie di Don Bosco, i circa 300 partecipanti alle GSFS 2023 si sono suddivisi in piccoli gruppi per realizzare la sintesi dei lavori svoltosi nelle giornate precedenti, e si sono poi riuniti un’ultima volta nel Teatro Grande di Valdocco per la sessione conclusiva delle Giornate.

Aprendo la sessione, il Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, don Joan Lluís Playà ha affermato:

“Abbiamo vissuto tanti momenti in queste Giornate, questo è il momento di dire cosa ci portiamo nel cuore, e di esprimere gli aspetti più interessanti e urgenti per il nostro gruppo e l’intera Famiglia Salesiana, per vivere e testimoniare questa dimensione sociale del carisma salesiano”.

Corresponsabilità, integrazione pastorale tra religiosi e laici, formazione congiunta e calibrata per le diverse identità, maggiore conoscenza reciproca, rimozione di certe presunzioni di superiorità, essere “sale”, oltre che lievito, nella grande famiglia umana, capacità di sporcarsi le mani, presenza tra i giovani, rafforzamento del senso di appartenenza, Famiglia Salesiana in uscita, responsabilità educativa dei laici, progettualità condivisa, cura delle relazioni, lavoro in rete… Man a mano che i vari segretari dei gruppi sono saliti sul palco, una gran quantità di spunti sono stati condivisi, a tracciare tutto un cammino da vivere, insieme, almeno ancora per tutto un nuovo anno.

“Tutto questo è oro fino. Facciamolo e vivremo. Non c’è altro da aggiungere”

ha detto a mo’ di conclusione don Playà.

Prima di dichiarare definitivamente chiuse le GSFS 2023 c’è stato ancora tempo per lanciare due grandi appuntamenti aperti a tutta la Famiglia Salesiana: la seconda edizione del festival cinematografico salesiano “Don Bosco Global Youth Film Festival” (13-14 ottobre 2023) e il Congresso Mondiale dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (29 agosto – 1° settembre 2024 – Fatima, Portogallo).

Amici di Don Bosco: ultimo saluto a Suor Maria Antonietta Marchese

Gli Amici di Don Bosco porgono l’ultimo saluto a Suor Maria Antonietta Marchese, suora salesiana, la cui vita è stata dedicata alla formazione dei giovani e alla dedizione ai più poveri e bisognosi, in particolare durante i circa vent’anni passati in Benin. Di seguito la notizia a cura del sito Amici di Don Bosco.

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Il Duomo di Tortona gremito e una partecipazione composta, a tratti commossa, sono stati la dimostrazione più sincera di quanto Maria Antonietta Marchese, suora salesiana, sia stata capace di generare amore. Nel corso della cerimonia funebre, officiata dal vescovo Guido Marini e concelebrata da diversi sacerdoti a lei legati, si è voluto rendere omaggio alla sua passione per l’insegnamento e la formazione dei giovani, alla sua dedizione ai più poveri e bisognosi, alla sua scelta portata avanti con coraggio e perseveranza di essere sposa di Cristo fino alla fine.

La grinta e la schiettezza hanno contraddistinto sia gli anni dedicati alla scuola, come docente e come direttrice, sia l’opera missionaria, intrapresa non più giovanissima, quando nel 2000, quasi sessantenne, le fu chiesto di partire per il Benin. Una sfida che ha accettato con slancio perché la motivazione era grande: stare accanto ai poveri e offrire una opportunità di riscatto alle bambine e alle ragazze vittime di tratta, le vidomegon. A loro è dedicato il documentario “Mai più vidomegon. Libere da, libere di“, girato in Benin nel 2010 con la collaborazione attiva di suor Marchese. Nei suoi circa vent’anni in Benin si è spesa con generosità nella lotta al traffico e allo sfruttamento di minori, riuscendo ad assicurare un futuro degno a tante giovani e a sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti dell’infanzia. “Lentamente, ma le cose stanno cambiando”, ripeteva instancabile. Non era difficile capire la fonte di quell’energia che sembrava inesauribile.

A renderle l’ultimo saluto c’erano – non a caso – tanti giovani, molte donne, molte consorelle e anche qualche amica africana. Nella folla commossa c’eravamo anche noi, in rappresentanza di Amici di Don Bosco, grate del tempo e dell’impegno che ci ha dedicato per le adozioni dei minori dal Benin. E a Cotonou sarebbe tornata in aprile per festeggiare i 15 anni dall’apertura della casa di accoglienza per le ragazze che aveva fondato. Continuerà a essere per molte di loro una guida e un punto di riferimento e il bene e la speranza che ha saputo far germogliare e fiorire continueranno a dare frutto.

Nel nostro ricordo sereno, anche nell’incredulità e nel dolore per questa perdita improvvisa, c’è l’immagine di una figura vigorosa e forte e un volto illuminato da un sorriso dolce quanto inaspettato.  Era solita iniziare le lettere alle sue consorelle con l’espressione “Ciao, amata” e vogliamo congedarci da lei con questo saluto, segno dell’amicizia che che ci ha regalato.

Italia – Aperte le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2023

Dal sito dell’ANS.

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(ANS – Torino) – Con la semplicità e la naturalezza dell’incontro di un Padre con i suoi familiari, così si sono aperte nel Teatro Grande di Valdocco, a Torino, le XLI Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana. Con vera affabilità, infatti, Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani e Padre e Centro di Unità della Famiglia Salesiana, ha illustrato il tema della sua Strenna per il 2023 – “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale nella Famiglia di Don Bosco” – atto di partenza del percorso di riflessione che verrà poi sviluppato nelle giornate successive dell’evento.

Condotto dall’exallievo ungherese Marton e dall’animatrice italiana Federica Ambrogio, l’evento si è aperto con gli interventi di benvenuto e i saluti introduttivi di don Leonardo Mancini, Superiore della Circoscrizione Speciale del Piemonte e della Valle d’Aosta, e di don Joan Lluís Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana.

“Il lievito salesiano è unico e originale, perché così lo ha inventato e offerto a noi lo Spirito Santo. È vivo! È fatto di ragione, religione e amorevolezza, è polvere di sogni – sogni ispirati da Dio – e concentrato di Cielo, perché da lì proviene. È suscitatore di azioni di carità straordinarie per i ragazzi e i giovani di tutto il mondo, e vuole essere deposto dentro i ragazzi e i giovani di tutto il mondo (…). Il lievito salesiano non si compra, si dona soltanto, è gratis. Lo dona lo Spirito, e chi lo riceve è chiamato a donarlo a sua volta, in abbondanza!” ha affermato con una serie di immagini evocative don Mancini.

Da parte sua, don Playá ha sottolineato il legame tra la Strenna di quest’anno e quella del 2022, dato che il messaggio di quest’anno individua “uno dei filoni centrali della spiritualità di Francesco di Sales: la dignità della vocazione laicale, chiamata alla santità perché il Signore chiama tutti a vivere la pienezza del Vangelo”. Poi, proseguendo la sua riflessione, ha aggiunto a mo’ di augurio: “Vedere Don Bosco coinvolgere i laici nella sua missione educativa e contemplare l’ampiezza della sua visione carismatica deve guidarci in questi giorni nella riflessione”.

Dopo un momento di preghiera e canti in varie lingue, don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione ha ripercorso alcuni dei momenti salienti degli ultimi 12 mesi vissuti sotto il segno del 400° anniversario della morte di San Francesco di Sales, e ha poi dichiarato chiuso ufficialmente l’anno a lui dedicato.

La cerimonia è entrata quindi nel vivo con la proiezione del video delle Strenna. Introducendolo, Don Á.F. Artime ha ricordato la genesi del motto di quest’anno, frutto di una “convergenza grandissima” tra tutti i partecipanti alla Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana dello scorso maggio nel voler approfondire la dimensione laicale della Famiglia Salesiana.

Nel video, girato proprio nel Teatro Grande di Valdocco, il Rettor Maggiore interagisce con laici e giovani e ribadisce la necessità della collaborazione tra laici e religiosi per la costruzione del Regno di Dio, una realtà che, come il lievito, è apparentemente piccola, ma che nelle mani di Dio può fare tantissimo nella realtà concreta di tante persone.

Con lo scorrere delle immagini è apparso chiaro come l’obiettivo ultimo dell’azione di Don Bosco – la salvezza dei ragazzi e trasformazione della società – oggi nella Famiglia Salesiana avviene già in molti casi grazie al lavoro di tanti laici, quali il rapper messicano Eric Ponce, che canta per l’educazione dei ragazzi di strada di Ciudad Juárez; o Giovanna Bruno, Salesiana Cooperatrice e Sindaco di Andria, che ha scelto come suo motto per l’impegno politico il “le persone al centro”.

“C’è bisogno dello sguardo dei laici” ricorda il Rettor Maggiore nel video, per santificare il mondo dal di dentro; e cita poi tanti esempi di santità Laicale: Attilio Giordani, Dorotea Chopitea, i martiri di Poznan, Mamma Margherita e ovviamente Artemide Zatti, salesiano canonizzato lo scorso anno proprio per il suo impegno laicale tra i sofferenti. Accettare e trasformare la realtà presente; essere umani portatori di umanità; e infine vivere la santità: seguendo le tre linee del video, ecco a cosa sono chiamati i laici nella Famiglia Salesiana.

Dopo la proiezione c’è stato ancora tempo per il Rettor Maggiore per rispondere ad alcune domande – giunte sia da tutto il mondo, sia dalla sala del teatro – per approfondire vari aspetti specifici della Strenna: la dimensione globale della Famiglia Salesiana al servizio della famiglia umana; la formazione dei laici all’impegno socio-politico; lo sforzo di “essere lievito” anche nonostante le condizioni avverse in cui tante volte versa la pasta; le possibilità di arrivare al cuore delle persone nel quotidiano, anche senza avere la potenza di grandi media; e la complementarietà come ricchezza della diversità nella Famiglia Salesiana.

La prima sessione delle GSFS 2023 si è, infine, chiusa con la presentazione, da parte dei loro autori – il portoghese Nuno Quaresma e lo spagnolo Agustín de la Torre – dei due poster della Strenna, e con la proiezione di un video di presentazione del V gruppo della Famiglia Salesiana, gli Exallievi di Don Bosco.