Mirabello Monferrato: seconda edizione della Camminata di don Bosco

Riportiamo il comunicato stampa della seconda edizione della Camminata di don Bosco, in programma domenica 16 ottobre 2022.

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Mirabello Monferrato crede profondamente nel progetto che si sta delineando in questi ultimi anni che vuole valorizzare le storiche passeggiate di Don Bosco nel Monferrato. Tra don Bosco e il Monferrato si instaurò una fitta trama di rapporti. Singolare il rapporto che Don Bosco ebbe con il clero e la nobiltà Casalese.

Riscoprire le passeggiate di Don Bosco permette di addentrarsi in una storia meravigliosa che ha coinvolto moltissimi paesi del Monferrato e che ha portato ad una straordinaria vendemmia di vocazioni tra cui spiccano i Rettori Maggiori Don Filippo Rinaldi e Don Pietro Ricaldone e molti tra i più annoverati pionieri nelle missioni.

Le prime passeggiate autunnali avevano come meta paesi dell’astigiano, partendo da località in cui don Bosco aveva vissuto la sua fanciullezza. Dal 1861 ecco che l’orizzonte delle passeggiate si allarga e si arriva nel Monferrato. Queste passeggiate duravano per tre o quattro settimane, generalmente a fine settembre, inizio ottobre. Di solito i parroci locali, preavvisati, si prestavano per offrire ospitalità alla truppa dei ragazzi di Torino.

Accanto all’aspetto ricreativo, le passeggiate avevano un forte risvolto pastorale e vocazionale sia per i partecipanti sia per le popolazioni di volta in volta incontrate. Dopo poco più di 160 anni dalla famosa passeggiate nel 1861 il Comune di Mirabello Monferrato in collaborazione con il Comitato 150esimo Don Ricaldone vuole riproporre, dopo la buona riuscita dell’anno scorso, una passeggiata che vuole far rivivere un tratto di quella famosa passeggiata che da Mirabello Monferrato si mosse a Lu Monferrato per poi far ritorno a Mirabello.

Cinque giorni dal 12 Ottobre al 17 Ottobre del 1861 che il Santo dei giovani trascorse tra quella gente lasciando segni indelebili. In quei giorni si definivano anche i dettagli per la costruzione del primo collegio salesiano fuori Torino che da lì a poco sarebbe sorto a Mirabello Monferrato e alla cui direzione Don Bosco metterà il beato Michele Rua e tra gli insegnanti Don Albera. Durante questa passeggiata ci furono incontri, vocazioni di ragazzi che decisero di seguire Don Bosco, qualche simpatico inconveniente e qualche ostilità da sedare.

PROGRAMMA

Il programma prevede il ritrovo alle 14 a Mirabello Monferrato dove verranno ricordati alcuni tra i più significativi momenti di quella passeggiata per poi partire alla volta di Lu Monferrato su strade bianche panoramiche. A Lu sarà offerta, nei pressi del suggestivo belvedere, una classica merenda “sinoira” simile a quella che i ragazzi di Don Bosco ricevevano nei paesi che raggiungevano. Ci sarà occasione di visitare la Chiesa di Santa Maria Nuova con la suggestiva cappella delle Vocazioni e quella dedicata al Beato Filippo Rinaldi. Si ripartirà per Mirabello Monferrato dove sarà possibile visitare i luoghi della salesianità aspettando il tramonto.

Si richiede la prenotazione entro venerdi 14 ottobre via sms al numero 3381263619.

In cammino verso il 9 ottobre: le foto storiche di Artemide Zatti

A pochi giorni dal 9 ottobre, fatidica data in cui Papa Francesco proclamerà santo Artemide Zatti, è stata reso pubblico un ricco bagaglio fotografico del salesiano coadiutore. Di seguito la notizia a cura del sito ANS.

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Mancano appena cinque giorni alla fatidica data del 9 ottobre, il giorno in cui Papa Francesco proclamerà santo il primo salesiano coadiutore non martire nella storia della Congregazione, nella persona del salesiano coadiutore Artemide Zatti. Proseguendo il cammino di preparazione a quest’evento e di scoperta delle risorse disponibili sul sito www.zatti.org, oggi presentiamo il ricco bagaglio fotografico che lo riguarda.

Zatti, in primo piano le sue fotografie

L’Archivio Storico Salesiano dell’IspettoriaBeato Zeffirino Namuncurá” dell’Argentina Sud (ARS), presso la sua sede nella città di Bahía Blanca, nel sud della Provincia di Buenos Aires, conserva la maggior parte delle fotografie originali di Artemide Zatti, molte delle quali sono state catalogate in occasione della sua beatificazione, celebrata nel 2002. L’archivio conserva poi anche lettere, pubblicazioni e altri oggetti della vita quotidiana di Zatti.

La fotografia più antica è quella che ritrae la sua famiglia nel 1899, nella città di Bernal. Mostra Artemide Zatti, all’epoca 19enne, con i suoi genitori e i suoi sette fratelli. L’ultima fotografia, invece, è in forma di ritratto, ed è del 1948, di tre anni precedente alla sua morte.

Una selezione di queste fotografie è disponibile sul sito web dedicato alla canonizzazione di Artemide Zatti: https://zatti.org/media.

È un altro modo per conoscere meglio questo nuovo santo.

Per saperne di più sul lavoro dell’Archivio Storico Salesiano dell’Ispettoria ARS, è possibile visitare anche la pagina web dedicata.

RMG – Pubblicati i testi liturgici per la Memoria di Sant’Artemide Zatti

In vista della canonizzazione di Artemide Zatti del 9 ottobre, sono pubblici i testi liturgici per la celebrazione.

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Dall’articolo pubblicato su ANS:

Vengono pubblicati i testi liturgici (orazionale – lezionario – preghiera universale) per la celebrazione della Memoria di Sant’Artemide Zatti, da utilizzare sia nel giorno liturgico dedicato, il 13 novembre, sia in occasione delle celebrazioni programmate in ringraziamento dopo la canonizzazione, che avrà luogo domenica 9 ottobre a Roma.

Nel Martirologio Romano si legge del beato Artemide Zatti:

“religioso della Società di San Francesco di Sales, che rifulse per lo zelo missionario e, partito per le impervie regioni della Patagonia, per tutta la vita si dedicò nell’ospedale di quella città (Viedma, in Argentina, ove è sepolto) con somma generosità, in tutta pazienza e umiltà, alle necessità dei bisognosi”.

È il primo Salesiano Coadiutore ad essere canonizzato.

Artemide (Boretto, Reggio Emilia, 12 ottobre 1880 – Viedma, Argentina, 15 marzo 1951) con la famiglia, agli inizi del 1897, emigrò in Argentina per stabilirsi a Bahia Blanca, dove frequentò la parrocchia guidata dai Salesiani. A vent’anni fu accolto da Mons. Giovanni Cagliero come aspirante salesiano ed entrò nella casa di Bernal, dove gli fu affidato l’incarico di assistere un giovane sacerdote malato di tubercolosi, contraendo egli pure la malattia. Inviato per curarsi nell’ospedale di San José a Viedma, incontrò padre Evasio Garrone. Insieme a lui, chiese e ottenne da Maria Ausiliatrice la grazia della guarigione, con la promessa di dedicare tutta la vita alla cura degli ammalati. Nel 1908 emise la professione perpetua come salesiano coadiutore. Cominciò ad occuparsi della farmacia annessa all’ospedale e in seguito assunse la responsabilità dell’ospedale. Come “buon samaritano”, visse una dedizione assoluta agli ammalati, riconoscendo in essi il volto di Cristo. Alla scuola di Don Bosco fece della Provvidenza la prima e sicura entrata del bilancio delle sue opere. San Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato il 14 aprile 2002 e Papa Francesco lo ha iscritto nell’albo dei santi il 9 ottobre 2022.

Agnelli: la gallery del Partyinsieme

Sabato 1 ottobre, alla presenza del Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e dal Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, si è tenuto il Partyinsieme dell’Istituto Agnelli. Di seguito la gallery della giornata, pubblicata sul sito dell’Agnelli.

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Sabato scorso, 1 ottobre, abbiamo vissuto il PartyInsieme: adulti, ragazzi e giovani insieme con tanta musica, balli, sorrisi, voglia di giocare e di stare insieme. A rendere la nostra festa ancora più speciale la presenza di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore dei Salesiani, e il Sindaco della città di Torino, Stefano Lo Russo, entrambi nostri ex-allievi dell’Istituto Tecnico.

Tre sono stati gli ingredienti principali della festa, come da buona tradizione salesiana:

  • la preghiera, con la Messa iniziale e la buonanotte finale;
  • la generosità: la festa si è potuta realizzare grazie alla disponibilità di 140 persone tra genitori, docenti e animatori dell’Oratorio; hanno preparato altare e sedie, cibi e postazioni per la distribuzione; hanno servito e animato i vari momenti; e poi hanno ritirato e messo in ordine a conclusione della festa;
  • la semplicità: abbiamo pregato e giocato, ballato e cantato, chiacchierato e salutato amici e conoscenti, siamo stati insieme e abbiamo goduto del poterci ritrovare, anche aiutati dal bel tempo (sereno, né caldo né freddo); la vera festa, la vera gioia sono fatte di cose semplici, ma che toccano il cuore in profondità e danno grande soddisfazione.

La gallery completa è disponibile sul sito dell’Istituto Agnelli:

Valdocco: chiuso il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani, tante le piste di lavoro per il futuro

Si è concluso a Torino nella giornata del 2 ottobre il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani (OSSS). Di seguito il resoconto delle giornate conclusive, che hanno evidenziato anche diverse proposte per il futuro, a cura del sito ANS.

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Si è chiuso domenica 2 ottobre a Torino il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani (OSSS). Dopo cinque giornate intense di lavoro, le attività sono arrivate al loro culmine con il discorso conclusivo del Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, don Miguel Angel García Morcuende.

I lavori del Congresso Internazionale sono proseguiti sabato 1° ottobre mantenendo il solito impianto adoperato già nei due giorni precedenti. Al mattino, si è chiuso il percorso meditativo sull’episodio della risurrezione del figlio della vedova di Nain.

“Risuscitando il giovane dalla morte, la famiglia si ristabilisce, ristabilendo i legami di comunicazione tra madre e figlio (…). Questo è il grande miracolo di questa storia di risurrezione, la presenza di un Dio che accompagna il suo popolo, che ridà speranza e vita alle persone, che genera unità nelle famiglie e nella società (…). Come Congregazione salesiana, siamo testimoni quotidiani di come Gesù continui a far risorgere migliaia di giovani e famiglie”

sono stati alcuni degli spunti offerti dalle due guide della Lectio Divina, don Rafael Bejarano, Referente per le Opere Sociali all’interno del Settore della Pastorale Giovanile e coordinatore del Congresso, e il signor Javier Carabaño Rodriguez, specialista in comunicazione e identità e legato all’ambiente salesiano.

Successivamente, Carlos Ballesteros, Direttore della Cattedra di Impatto Sociale presso l’Università Pontificia di Comillas, a Madrid, ha tenuto la relazione centrale della giornata, sul tema “L’impronta che lasciamo. Sfide e opportunità per la misurazione dell’impatto che generiamo”. Nel suo intervento il dott. Ballestreros ha esordito evidenziando la differenza tra il conseguire un determinato risultato o successo e il significato più profondo di generare degli impatti nell’ambito del lavoro sociale. Quindi ha offerto delle domande chiave da porsi per riuscire ad agire in modo da generare un impatto effettivo e ha presentato anche tecniche, linee guida e strumenti per conseguire una valutazione effettiva del cambiamento generato. Il suo intervento, dettagliato e puntuale, ha toccato molti punti concreti inerenti alla gestione e alla direzione dei lavori ordinari di opere e servizi sociali, e ha concluso indicando a tutti i numerosi impegni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile promossi dalle Nazioni Unite, un’occasione anche per la Chiesa per partecipare alla costruzione di

“un mondo migliore, più fraterno, pulito, giusto, libero e caritevole”.

La giornata è poi proseguita con la sessione di dialogo tra i giovani sul ruolo degli Exallievi salesiani nelle opere sociali, e con la frequentazione, suddivisa per gruppi, dei vari partecipanti, alla terza fase dei minicorsi mattutini e delle buone pratiche pomeridiane da loro prescelti.

Domenica 2 ottobre, poi, le attività, limitate alla solo mattinata, sono ripartite con l’ultima sessione dei minicorsi e hanno raggiunto il culmine con le conclusioni finali offerte da don García Morcuende. Nel suo articolato intervento questi è partito in primo luogo, da alcune EVIDENZE individuate, per indicare poi una serie di CONVINZIONI poste alla base del Congresso, per tracciare, infine, alcune PROPOSTE per il FUTURO.

Nell’ambito delle EVIDENZE, ha segnalato i cambiamenti indotti dalla globalizzazione socioeconomica e dalla mondializzazione culturale, così come l’opzione preferenziale salesiana del servizio agli ultimi, la necessità di meccanismi di coordinamento tali da non lasciare isolato l’azione degli OSSS nelle Ispettorie, e la ricchezza costituita dalla grande esperienza salesiana nel settore e dalla diversità di iniziative realizzate nel mondo.

In merito alle CONVINZIONI, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile ha indicato diversi percorsi perché gli OSSS siano sempre significativi, ossia delle “battaglie da vincere, per inseguire i sogni ed educare le persone”: si tratta di passare “dalla trappola del ‘ripiegamento’ alla mobilitazione in territori sconosciuti”; dalla frammentazione alle reti e all’interdipendenza; da una relazione funzionale ad un approccio che sappia manifestare l’attenzione salesiana; dalle semplici aspirazioni all’autentico rispetto dei Diritti Umani, intesi come garanzia di rispetto della dignità umana; dal paradigma dell’efficienza ad un approccio fondato sulla responsabilità; dal perseguimento di percorsi lineari all’accompagnamento lungo processi di sviluppo individualizzati e olistici; e tutto questo adoperandosi su tutti i fronti, quello della politica, dello sviluppo umano e della denuncia delle realtà ingiuste.

Infine, don García Morcuende ha consegnato ai presenti un dettagliato elenco di 20 PROPOSTE per il FUTURO, praticabili a livello locale, ispettoriale o nazionale, e Regionale o di Congregazione: ha sottolineato la ricerca di sinergie e collaborazioni a vari livelli, le innovazioni da compiere già nella formazione iniziale, nel valorizzare la dimensione digitale, nel diversificare le fonti di sostentamento delle opere, nella formazione del personale e dei volontari, nell’adozione o nell’affinamento delle attività di advocacy; ha offerto suggerimenti per il lavoro in alcuni ambiti preferenziali dell’azione sociale salesiana, come quello con migranti e rifugiati o quello nella Formazione Professionale; e ha proposto di lavorare per la misurazione degli impatti generati, di sviluppare una mappa globale degli OSSS e un’agenda di cause da perorare a livello mondiale.

Il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani si è infine concluso con la Messa presieduta dal Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime.

Canonizzazione Artemide Zatti: l’invito del Rettor Maggiore “Un dono di Dio per la Chiesa e la Famiglia Salesiana”

Il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, tramite un video-messaggio direttamente dalla Casa Madre di Valdocco, ha invitato tutta la Congregazione, tutta la Famiglia Salesiana e tutti coloro che a vario titolo amano e sostengono la missione di Don Bosco, a seguire con partecipazione la canonizzazione di Artemide Zatti, in programma domenica 9 ottobre sul sagrato della Basilica di San Pietro, in Vaticano. Di seguito la notizia riportata dal sito ANS.

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Dal cuore salesiano di Valdocco, attraverso un video-messaggio, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, invita tutta la Congregazione, tutta la Famiglia Salesiana e tutti coloro che a vario titolo amano e sostengono la missione di Don Bosco, a seguire con partecipazione il grande appuntamento della canonizzazione di Artemide Zatti, in programma domenica 9 ottobre sul sagrato della Basilica di San Pietro, in Vaticano.

Ecco l’appello del X Successore di Don Bosco:

Mia carissima Famiglia Salesiana in tutto il mondo, carissimi amici e amiche di Don Bosco, carissimi giovani e persone coinvolte nella salesianità in quei posti in cui vi trovate, vi saluto con vero affetto. E allo stesso tempo, con le mie parole, voglio invitarvi ad accompagnarci a seguire molto da vicino questo grande dono, un dono di grazia di Dio per la Chiesa e per tutta la nostra Famiglia Salesiana, che sarà la canonizzazione, il giorno 9 ottobre, di Artemide Zatti, per mano del Santo Padre, Papa Francesco.

Un grande dono per la Chiesa, un grande dono per tutti noi, con questa figura del primo santo salesiano non martire, salesiano coadiutore, migrante in Argentina, educatore nel mondo della salute e della vicinanza ai più deboli, agli ammalati.

Allora vi ringrazio per andarci insieme. Grazie per tutta la vostra preghiera. A presto, vi aspettiamo!”.

Il video-messaggio, realizzato grazie ad una collaborazione tra il Settore per la Comunicazione Sociale e “IME Comunicazione”è visibile su ANSChannel.

Cagliero 11 – “Per una chiesa aperta a tutti” – Ottobre 2022

Si allega di seguito il Cagliero 11 n°166 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Ottobre 2022 e l’ultimo numero di Bosco Food con consigli culinari da ogni angolo del mondo.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo per la Chiesa; sempre fedele e coraggiosa nella predicazione del Vangelo, la Chiesa sia una comunità di solidarietà, fraternità e accoglienza, sempre viva in un clima di sinodalità.

Per il dialogo e la comprensione nell’Ispettoria Salesiana e nella Chiesa in Cile.

Cari Amici,

Nel mese di luglio, nella regione del Cono Sud, si sono svolte diverse esperienze missionarie con adolescenti e giovani legati al Movimento Giovanile Salesiano. I vari gruppi giovanili e le diverse esperienze missionarie inserite nel progetto del Volontariato Missionario Salesiano sono un bel modo per presentare ai giovani il vero volto della Chiesa “in uscita”: una realtà ecclesiale aperta e accogliente, in cui si promuove la comunione e la partecipazione.

La prospettiva missionaria della Pastorale Giovanile contribuisce a una cultura della solidarietà e della testimonianza dell’amore di Dio per le persone più diverse, specialmente per i giovani più vulnerabili. Si tratta di assumere la dimensione missionaria della propria vita, che scaturisce dall’incontro con Gesù e si nutre dell’esperienza della Spiritualità Giovanile Salesiana. Tali esperienze missionarie sono terreno fertile per la maturazione e il discernimento vocazionale dei nostri giovani.

Don Sérgio Ramos de Souza, SDB Coordinatore Regionale per l’Animazione Missionaria, Regione Cono Sud

 

Festival delle Migrazioni: spettacolo Storie Fragili

Venerdì 30 settembre 2022 si è tenuto, presso il teatro piccolo di Valdocco, lo spettacolo teatrale Storie Fragili di Yulita Ran, con regia di Olga kalenichenko. Una rappresentazione teatrale frutto di un laboratorio del 2018, realizzato e messo in scena da bambini e ragazzi russi e ucraini.

Portato in scena durante il Festival delle Migrazioni, lo spettacolo tratta della guerra e della fragilità del mondo in cui viviamo, ed ha visto come spettatori numerose classi delle scuole di Torino.

Alla fine della rappresentazione, si è tenuta una testimonianza di don Eligio Caprioglio e di alcune delle famiglie che sono partite con lui da Leopoli e che sono ospiti a Chieri.

Giornata del Salesiano Cooperatore: domenica 16 Ottobre 2022

Domenica 16 ottobre 2022 si terrà la Giornata del Salesiano Cooperatore presso l’Istituto Valsalice di Torino. L’incontro vedrà la presenza di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore, e Italo Canaletti, Consigliere Mondiale Italia e Medio Oriente.

Il tema sarà incentrato su “La fede, l’azione, la speranza: la nostra spiritualità apostolica” e la giornata prevede anche una visita facoltativa al Museo di Storia Naturale.

Le iscrizioni andranno effettuate presso il Coordinatore del Centro Locale, per info potete scrivere a: info@salcoopicp.eu.

Programma

  • Ore 9.00 – Accoglienza e registrazione
  • Ore 9.30 – Preghiera
  • Ore 9.45 – Saluto iniziale
  • Ore 10.00 – Intervento di don Stefano Martoglio (Vicario Rettor Maggiore)
  • ore 11.20 – Saluto di Italo Canaletti (Consigliere Mondiale Italia e Medio Oriente)
  • Ore 12.00 – S. Messa
  • Ore 13.00 – Pranzo
  • Ore 13.45 – Visita al Museo di Storia Naturale (facoltativo)
  • Ore 14.30 – Video Referenti Commissioni Regionali
  • Ore 15.00 – Lavori a gruppi
  • Ore 16.00 – Termine lavori e rientro

L’evento si terrà in Viale Enrico Thovez 37, Torino.

 

Valdocco: aperto il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani

Mercoledì 28 settembre al Teatro Grande Valdocco si è aperto il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani. Di seguito il resoconto delle prime giornate in un articolo pubblicato dal sito ANS.

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Si è aperto nel pomeriggio di mercoledì 28 settembre, nel cuore carismatico della Congregazione, a TorinoValdocco, il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani. All’interno del Teatro Grande Valdocco i circa 300 partecipanti, giunti in rappresentanza di tutte le Ispettorie e Visitatorie della Congregazione, insieme ad un selezionato gruppo di giovani, hanno potuto ascoltare il discorso introduttivo di don Miguel Ángel García, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile Salesiana e promotore del Congresso, e ricevere le prime indicazioni utili sullo svolgimento e la metodologia delle attività da parte di don Rafael Bejarano, Referente per le Opere Sociali all’interno del Settore della Pastorale Giovanile e coordinatore di quest’appuntamento.

Presenti sul palco al momento di apertura del Congresso c’erano anche il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, che per tutte le giornate dell’evento, fino al 2 ottobre, animerà un dialogo fraterno con i giovani; e don Leonardo Mancini, Superiore della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta. Entrambi hanno offerto il loro caloroso benvenuto a tutti i presenti.

Le attività del Congresso sono entrate pienamente nel vivo al mattino di giovedì 29 settembre. Di buon mattino don Bejarano e il signor Javier Carabaño Rodriguez, specialista in comunicazione e identità e legato all’ambiente salesiano, hanno guidato congiuntamente una Lectio Divina a partire l’episodio della risurrezione del figlio della vedova di Nain. In questa prima tappa del loro percorso meditativo – che si completerà nelle prossime giornate – la riflessione ha evidenziato la differenza tra la comunità gioiosa dei discepoli che hanno Gesù come loro guida e la comunità di Nain che è triste per la prematura morte del giovane.

“L’immagine che ci viene proposta da questa scena ha molto da dire al nostro carisma salesiano – hanno sottolineato le due guide della Lectio Divina –. E continua a riprodursi giorno dopo giorno, l’incontro della vita che porta speranza e gioia con situazioni di disperazione e morte in ogni angolo della terra. La proposta salesiana del settore sociale è un segno di gioia e di vita che si confronta quotidianamente con i volti crudeli e tristi di tanti giovani colpiti da miseria, violenza, ignoranza e sfruttamento”.

Successivamente è stata offerta la conferenza centrale di questa giornata, a cura del card. Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, Arcivescovo metropolita di Tegucigalpa e Coordinatore del Consiglio dei Cardinali, già Presidente di Caritas Internationalis (2007-2015). Nel suo articolato intervento, intitolato “Attualità della Dottrina Sociale della Chiesa, sviluppo umano integrale e ruolo delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani” il cardinale salesiano ha esordito sottolineando, con alcune domande volutamente provocatorie, la perdurante attualità, anche oggi, di fronte alle sfide globali e alle enormi trasformazioni sociali in atto, della Dottrina Sociale cristiana.

Quindi, ha ribadito l’importanza di vivere una vita di fede coerente e unita tra contemplazione e nell’azione:

“La nostra condotta sociale è parte integrante della nostra sequela di Cristo”

ha asserito, subito prima di spendere alcune parole per mettere in guardia dalle ideologie che rischiano di compromettere l’esistenza e l’operato dei cristiani.

Successivamente il cardinale ha preso in esame in particolare il Magistero di Papa Francesco: dapprima ne ha rimarcato la centralità dei giovani come attori del cambiamento; poi ha spiegato il concetto di pace sociale, che si realizza quando si lotta contro le disuguaglianze e si favorisce l’armonia; e ha anche sottolineato l’intuizione del Papa sul tema dell’Ecologia Integrale

“che incorpora in maniera interdisciplinare i molteplici aspetti del problema: economici, culturali, sociali…”

Infine, ha illustrato capitolo per capitolo l’Enciclica Fratelli Tutti, definita dallo stesso Pontefice la sua “Enciclica Sociale”, nella quale Papa Francesco

“indica vie concrete per chi vuole costruire un mondo più giusto e fraterno nelle relazioni quotidiane, nella vita sociale, nella politica e nelle istituzioni”.

Dopo aver affrontato anche i vari problemi globali,

“che richiedono un’azione globale”-

i temi dei Diritti, delle migrazioni, della politica come servizio, della regolamentazione dei sistemi economici, della pace, della pena di morte, della libertà religiosa… – il salesiano honduregno ha concluso invitando a riprendere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, affermando che

“la Famiglia Salesiana ha qui un orizzonte molto ampio per le opere e i servizi sociali salesiani”.

La mattinata è proseguita poi con il forum dei giovani con il Rettor Maggiore, sul ruolo degli Exallievi salesiani nelle opere sociali, e l’avvio dei minicorsi inerenti al lavoro salesiano con i giovani più bisognosi: i partecipanti hanno potuto scegliere tra i seguenti argomenti, tutti guidati da autorevoli esperti:

  • Accompagnamento spirituale di giovani a rischio
  • Costruire il Programma Educativo Pastorale Salesiano delle opere sociali a partire dalla Parola di Dio, dal Magistero della Chiesa e dalla Tradizione salesiana
  • Diritti umani, sistema preventivo e modelli di intervento sociale
  • Significatività e sostenibilità del lavoro sociale: il quadro della pastorale giovanile in relazione ai sistemi di qualità e alla gestione integrata
  • Evangelizzazione e mobilità umana (migranti, rifugiati e sfollati)
  • Il contributo dell’identità cristiana e salesiana nella costruzione delle politiche pubbliche, nella partecipazione ai forum locali e internazionali e nella mobilità sociale
  • Misurare l’impatto sulle opere sociali
  • Volontariato e innovazione sociale
  • Gestione sociale: networking con le procure, partecipazione ad associazioni internazionali, raccolta fondi
  • Carisma salesiano: cooperazione allo sviluppo, animazione, advocacy politica, Obiettivi di Sviluppo, forum ONU e UE
  • Formazione professionale, occupabilità e relazioni interistituzionali
  • Tecnologie applicate all’intervento sociale

Nel pomeriggio i lavori proseguono divisi per gruppi con la condivisione delle diverse buone pratiche realizzate in tutto il mondo nei seguenti settori:

  • Giovani di strada e riabilitazione
  • Giovani in conflitto con la legge
  • Migranti e rifugiati
  • Servizi alternativi: Circo sociale
  • Ambienti popolari
  • Donne, famiglie, popolazioni indigene
  • Reti e sviluppo istituzionale
  • Interculturalità e conflitto
  • Cooperazione allo sviluppo

Per ulteriori informazioni, visitare il sito del congresso o la pagina Facebook del Settore per la Pastorale Giovanile.