San Salvario: Nessuno Escluso. Famiglie che aiutano famiglie

I salesiani di San Salvario presentano “Nessuno Escluso“, un progetto di sostegno e vicinanza alle famiglie dei giovani italiani e stranieri del territorio di San Salvario. Di seguito la notizia riportata dal sito Don Bosco San Salvario.

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Nessuno escluso è un progetto di sostegno e di vicinanza rivolto alle famiglie dei giovani italiani e stranieri presenti sul territorio di San Salvario.

Una proposta che concretizza, per la comunità di San Salvario, l’essere famiglia di famiglie.

Si può prendere parte al progetto attraverso donazioni economiche, di tempo, di risorse.

Contatti:

  • oratorio@donboscosansalvario.it
  • 3387257105
  • IBAN IT15T0306909606100000115608

Don Bosco Cumiana: intervento della dott.ssa Cerutti sull’importanza della prevenzione

Il 9 maggio la terza media della scuola Don Bosco Cumiana ha incontrato la dott.ssa Cerutti, Ispettrice superiore di polizia, che ha parlato dei rischi delle droghe sia dal punto di vista fisico che legislativo. Di seguito la notizia riportata dal sito di Don Bosco Cumiana.

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Lunedì 9 maggio abbiamo incontrato la dott.ssa Cerutti, Ispettrice superiore di polizia, che ha parlato non solo dei rischi delle droghe dal punto di vista fisico ma anche sotto l’aspetto legislativo.

Ha elencato in modo chiaro i vari effetti delle droghe spiegando, sia cosa succede nel momento dell’assunzione, sia le conseguenze allo scadere dell’effetto. Ha sottolineato quali sono gli effetti collaterali sia delle droghe pesanti, sia delle cosiddette “droghe leggere” e ha citato l’art. 73 e l’art. 75 precisando l’importanza di conoscere la legge.

Secondo me e i miei compagni, è stato un incontro interessante e utile, visto che i dati dimostrano che si inizia a fare uso di droghe leggere già della nostra età. È importante informare noi giovani sui rischi nei quali si può incappare nella vita di tutti i giorni e insegnarci come non “caderci” per evitare di mandare in frantumi il nostro futuro in seguito a uno stupido errore al quale non eravamo preparati.

-I ragazzi della terza media

Don Bosco al Salone Internazionale del Libro 2022: tutti gli eventi e il programma scuole

L’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria Salesiana del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania sarà presente alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino dal 19 al 23 maggio 2022 al Lingotto Fiere presso il PADIGLIONE 2 Area Bookstock, all’interno dello Stand della Camera di commercio di Torino.

Grazie alla collaborazione con Camera di commercio di Torino, che ha attribuito all’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria la fiducia per l’animazione dello spazio che prenderà il nome di FUTURE CHANNELGiovani e imprese per costruire il futuro“, e all’emittente televisiva RETE 7, l’evento verrà trasmesso in diretta TV (sul canale 13 del digitale terrestre o sul canale 83 VIDEONORD) oltre che sui canali social di Camera di Commercio.

Con il prezioso supporto di numerosi partner quali i giovani del Movimento Giovanile Salesiano, del Servizio Civile dei Salesiani Piemonte e Valle D’Aosta, i ragazzi ed educatori del progetto Labs to Learn (selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile) e Erasmus+ STEP-UP, lo stand vuole essere uno spazio d’incontro per autori ed ospiti del Salone, in cui potranno presentare i loro scritti e le loro esperienze personali.

L’appuntamento è da giovedì 19 maggio a lunedì 23 maggio dalle ore 10.00 alle ore 20.00 (venerdì e sabato ore 21.00) per le dirette giornaliere con interviste e contenuti esclusivi.

Programma scuole – Salone del Libro 2022

Sono aperte le prenotazioni dedicate alle Scuole per organizzare la visita alla XXXIV edizione del Salone del Libro, Cuori Selvaggi, dal 19 al 23 maggio al Lingotto Fiere.

Il programma e le prenotazioni delle attività

Da sempre il Salone considera il lavoro con i ragazzi e i docenti uno dei suoi obiettivi fondanti. La prenotazione per l’ingresso al Salone è possibile dalla piattaforma SalTo+, sezione Biglietteria scuole. Il programma scuole è online ed è possibile prenotare i posti in sala per attività e laboratori dal 22 aprile.

>>> Consulta il programma scuole

>>> Info biglietteria scuole

>>> Prenota la tua visita di classe

>>> Video-tutorial della prenotazione

Missioni Don Bosco: “Il vostro 5×1000 fa miracoli nel mondo”

Il presidente di Missioni Don Bosco, don Daniel Antunez, Sdb, dà conto dell’amministrazione del 5×1000 destinato a questa Onlus in un messaggio, riportato di seguito. L’aiuto portato mediante i salesiani a bambini, famiglie e comunità in numerosi Paesi del mondo ha spesso il sapore del miracolo poiché arriva in maniera insperata in situazioni difficili. Il messaggio, trasmesso nella giornata che ricorda le apparizioni di Fatima ai tre pastorelli, persone semplici alle quali un miracolo ha cambiato la vita, è perciò particolarmente significativo.

 

Torino Valdocco, 13 maggio 2022

Festa della Madonna di Fatima

Il messaggio del presidente di Missioni Don Bosco

“Il vostro 5×1000 fa miracoli nel mondo”

Attraverso i missionari, i fondi raccolti con la donazione fiscale in Italia vanno a beneficio dei minori e delle loro famiglie nei Paesi in difficoltà

 

Possiamo dire di essere nati nel 1875, l’anno della partenza dei primi giovani salesiani da Valdocco. Li inviò lo stesso Don Bosco, anziano, caricandoli di una responsabilità per la Patagonia, dove erano diretti, e per l’intera storia missionaria dei salesiani nel mondo. Un fallimento avrebbe compromesso il sogno di estendere la proposta educativa per i giovani in America latina e nel resto del mondo. Il risultato fu positivo, se oggi io sono qui: provengo infatti dall’Argentina e di fatto sono il derivato di quella spedizione missionaria.

La Onlus Missioni Don Bosco, fondata nel 1991, prosegue in forma moderna l’azione di sostegno all’attività dei salesiani in tutti i continenti dove scuole, centri di formazione professionale, oratori e parrocchie offrono opportunità concrete alla vita quotidiana e alle prospettive di vita di oltre un milione di giovani.

Un missionario anzitutto entra in ascolto delle realtà in cui viene mandato: conoscere la lingua e la mentalità delle popolazioni, raccogliere le sfide allo sviluppo umano integrale, spesso compromesso da ingiustizie profonde e da condizionamenti che provengono purtroppo anche dalla relazione con i Paesi sviluppati.

La nostra associazione fa la sua principale scommessa sulla formazione ai mestieri di cui ha bisogno il territorio e che i giovani possono apprendere, a beneficio proprio e delle loro comunità. Il nostro slogan è:

“Il futuro è la nostra missione”.

La declinazione particolare, che appartiene al nostro carisma, è quella di dedicarci specialmente ai ragazzi e alle ragazze in difficoltà, emarginati, sfruttati.

Il 5×1000 ci consente di aggiungere qualche “miracolo” all’attività ordinaria. Ogni progetto richiede un impegno di definizione degli obiettivi e di studio di fattibilità che i missionari sostengono anche con il nostro supporto, poi cerchiamo il sostegno dei benefattori. La possibilità di destinare una parte delle tasse alla nostra organizzazione ci permette di affrontare con maggiore coraggio progetti di lunga durata e innovativi, quelli più complessi perché rivolti a destinatari diversi. Sorgono centri polifunzionali dove si concentrano i servizi per comunità vaste nelle aree periferiche delle città, nei campi profughi, nei territori sfavoriti dal punto di vista geografico. Il carattere “miracoloso” dei risultati ci viene raccontato dai missionari, che lo rilevano dal sorriso di un bambino o dalla gratitudine di una madre che vedono trasformata in positivo la loro esistenza grazie a un intervento inatteso e provvidenziale.

Diamo conto della destinazione dei fondi del 5×100 nelle pagine del nostro sito www.missionidonbosco.org, come per ogni altro progetto che sosteniamo.

Ogni anno la difficoltà è quella di scegliere tra i tanti progetti che arrivano. Ma spesso è purtroppo l’urgenza a stabilire le priorità. Quest’anno l’Ucraina con le grandi devastazioni e migrazioni che conosciamo richiede un intervento che stiamo già attuando per l’accoglienza ma che, su pressante richiesta dei salesiani del posto, interpretiamo già in chiave di ricostruzione: il ritorno a una vita quotidiana che dovrà fare i conti con la perdita di genitori e figli, di case e lavoro, di equilibrio mentale.

La presenza dei salesiani in 134 Paesi ci tiene aggiornati sulle esigenze che permangono nelle aree più povere del mondo: bambini minacciati da fame, miseria, abbandono scolastico ed emarginazione. E spesso anche nei Paesi che consideriamo “sviluppati” si trovano quei cancri sociali che richiedono il coraggio della vicinanza, la pazienza dell’educazione, la progettualità della fantasia.

Anche quest’anno abbiamo messo a fuoco nella nostra comunicazione alcuni di questi progetti, trainanti anche per tanti altri.

Come tanti altri amici che si occupano dell’aiuto allo sviluppo nei Paesi poveri, la nostra strategia è attenta a educarci e a sensibilizzare i nostri interlocutori a intervenire sulle cause dell’arretramento economico di interi popoli.

E non possiamo mettere al primo posto le guerre che in questo momento si stanno combattendo proprio là dove, invece che armi, occorrerebbe inviare aratri: abbiamo una presenza molto significativa di salesiani in Siria e nel Medio Oriente, in Etiopia, Congo e Sud Sudan, in Venezuela e Colombia… Paesi dove gli interessi strategici di potenze grandi e piccole compromettono alla base le possibilità di conciliazione e quindi di costruzione.

Subito dopo, i cambiamenti climatici stanno disegnando il presente e il futuro di intere regioni in ogni continente. Vediamo crescere gli effetti in Madagascar e nelle Filippine, in Bolivia e in Mozambico… Mentre inseguiamo le emergenze, dovremmo convincerci e convincere i nostri governanti e i manager delle grandi imprese a una decisa inversione di rotta.

La conoscenza e la divulgazione di queste realtà, e delle soluzioni praticabili dal basso anche attraverso l’azione dei nostri missionari – ormai avvertiti dei danni dello sfruttamento delle risorse del pianeta, oltre che dei coltivatori, dei minatori, dei manovali – è la sfida che abbiamo raccolta e che ci proponiamo di affrontare con nuova intraprendenza.

-Don Daniel Antúnez

presidente di Missioni Don Bosco, Onlus

Torino: finale di “ToVision” a Valdocco e tante idee nei quartieri in occasione dell’Eurovision – La Voce e il Tempo

Sabato 8 maggio al grande Teatro Valdocco si è tenuta la finale di «ToVision by Xiaomi», il primo festival canoro delle scuole torinesi inventato da Beatrice Periolo e Giulio Rigazio, allievi del Valsalice, in concomitanza con la kermesse internazionale Eurovision in corso fino al 14 maggio al PalaOlimpico. Tante idee a tema anche nei quartieri di Torino. Di seguito l’articolo pubblicato su La Voce e il Tempo a cura di Marina Lomunno.

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Il 66° «Eurovision Song Contest», tra le competizioni musicali pop più seguite al mondo, in scena al PalaOlimpico di Torino, dal 10 al 14 maggio, ha offerto l’occasione per dare spazio all’anima musicale e artistica cittadina «nata dalla base».

Varie le manifestazioni di gruppi che hanno contribuito a creare il clima «del grande evento» e aggregare i tanti torinesi (soprattutto giovani) che non si sono potuti permettere il «salato» biglietto del festival. La più originale è nata dal mondo salesiano: sabato 8 maggio al grande Teatro Valdocco si è tenuta la finale di «ToVision by Xiaomi», il primo festival canoro delle scuole torinesi inventata da Beatrice Periolo e Giulio Rigazio, allievi dell’ultimo anno al liceo Valsalice che hanno pensato in concomitanza della kermesse internazionale di mettere in piedi un team di studenti, l’associazione ‘GEN Z NOW’ insieme a ValsOnAir, la web radio dell’Istituto salesiano che ha coinvolto 28 scuole con 400 concorrenti.

Dopo le selezioni hanno partecipato alla finale in diretta streaming 14 finalisti che si sono esibiti nello show presentato da Pietro Morello «influencer e tiktoker» torinese impegnato in operazioni umanitarie (durante la serata si è dato spazio all’attività del Sermig a favore dei profughi Ucraini). Ospite d’onore, Lorenzo Baglioni, cantautore e comico che ha debuttato a Sanremo nel 2018. La giuria di qualità ha premiato i due primi classificati, Miriam e Jacopo del Liceo Pascal e Mia dell’Istituto Sant’Anna con la produzione e distribuzione di due singoli da parte di una etichetta discografica e la produzione di un brano.

La Circoscrizione 2 (Santa Rita, Mirafiori Nord e Mirafiori Sud) nei giorni di Eurovision ha organizzato un Festival di strada, con musica diffusa e popolare per animare i luoghi significativi dei tre quartieri in omaggio ai Maneskin – il gruppo vincitore della scorsa edizione dell’Eurovision. Si sono esibiti band e artisti emergenti in concerti promossi dai Centri di protagonismo giovanile e le associazioni dei commercianti. Di qui è nata l’idea di lanciare un concorso che, con una selezione e una giuria di esperti, darà vita ad un contest musicale cittadino la prossima primavera, rivolto ai giovani.

Anche la Coldiretti di Torino ha contribuito con due incontri informativi rivolti ai giornalisti italiani e stranieri in città in occasione del festival nell’ambito di «Piemonte Tasting Experience», coordinato dalla Camera di Commercio di Torino, dedicati alla conoscenza del sistema degli agriturismi di Terranostra Torino come soggiorno torinese alternativo e al bere consapevole, soprattutto rivoto ai giovani.

«Coldiretti Torino», spiega il presidente Sergio Barone, «attraverso la rete degli agriturismi di Terranostra e dei produttori di Campagna Amica vuole presentare un modo nuovo di vivere il rapporto con la terra. Gli agriturismi sono la chiave d’accesso per fare vivere al turista lo spirito dei territori e ampliano l’offerta ricettiva del Torinese con i soggiorni a contatto con l’agricoltura e la natura».

Anche i ragazzi del coro misto giovanile dell’associazione Piccoli Cantori di Torino si sono esibiti sabato 7 maggio nella giornata inaugurale dell’Eurovillage al Parco del Valentino, proponendo un ampio repertorio che spaziava da Giuseppe Verdi a John Lennon, da De Andrè a Bob Marley.

Nella Circoscrizione 4, l’agenzia «CulturalWay» ha proposto invece un percorso di approfondimento del Museo di Arte Urbana di Torino.

-Marina LOMUNNO

San Francesco di Sales: bibliografia – La Voce e il Tempo

In occasione del IV centenario dalla morte del Vescovo francese san Francesco di Sales, il giornale La Voce e il Tempo ha pubblicato tre contributi a cura del salesiano don Giovanni Ghiglione sdb, di suor Mariagrazia Franceschini e di Vania De Luca. A conclusione di questo ciclo di interventi ha presentato una breve bibliografia su alcune pubblicazioni per chi desidera approfondire la vita e le opere del poliedrico maestro di spiritualità. Di seguito l’articolo pubblicato su La Voce e il Tempo a cura di Marina Lomunno.

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IV CENTENARIO – Per approfondire la figura storica e l’attualità del carisma di san Francesco di Sales domenica 15 maggio, alle 20.30 presso il monastero della Visitazione a Moncalieri (strada Santa Vittoria 15) si tiene un incontro sul tema «Sono uomo come di più non è possibile»: intervengono don Michele Molinar, vicario dei Salesiani del Piemonte e suor Mariagrazia Franceschini – Di seguito alcune recenti pubblicazioni sulla spiritualità del santo Vescovo di Ginevra

In occasione del IV centenario dalla morte del Vescovo francese san Francesco di Sales, dottore della Chiesa (Lione, 28 dicembre 1622) è stata allestita al Museo Casa don Bosco di Valdocco a Torino (www.museocasadonbosco.org) una mostra aperta al pubblico fino al 15 gennaio 2023 che illustra la vita e le opere del patrono dei salesiani.

Ma san Francesco non è solo patrono dei figli di don Bosco: La Voce e il Tempo e il nostro sito, sull’eclettico santo ha pubblicato tre contributi a cura del salesiano don Giovanni Ghiglione sdb (24 aprile, pag.14) e di suor Mariagrazia Franceschini, dell’Ordine della Visitazione di Santa Maria (le suore Visitandine fondate da san Francesco di Sales con santa Giovanna de Chantal, 1° maggio pag. 14) che hanno illustrato rispettivamente il legame del carisma delle loro famiglie religiose con il Vescovo di Ginevra. Infine Vania De Luca, vaticanista, caporedattore del Tg3, già presidente nazionale dell’Ucsi (Unione cattolica della stampa Italiana) sullo scorso numero (8 maggio pag. 14) ha scritto un contributo sulle motivazioni per cui san Francesco di Sales è stato scelto anche patrono dei giornalisti.

A conclusione di questo ciclo di interventi presentiamo una breve bibliografia su alcune pubblicazioni per chi desidera approfondire la vita e le opere del poliedrico maestro di spiritualità. L’ultima biografia in ordine di tempo, pubblicata in occasione del IV centenario, è un classico della «agiografia salesiana» curata da André Ravier, gesuita, profondo conoscitore del Vescovo di Ginevra. Partendo dall’originale francese e dalla precedente edizione in italiano, il nuovo volume rivisto e arricchito anche con nuove immagini, è il frutto del lavoro dei salesiani don Morand Wirth, don Aldo Giraudo e don Wim Collin. Un testo che presenta i tratti salienti della vita di Francesco: il suo cuore di uomo, sacerdote, Vescovo e la sua straordinaria capacità di guida spirituale per cui si affidava a lui. (Andrè Ravier, «San Francesco di Sales», Elledici, Torino, 2021).

Tra i salesiani che hanno più studiato il patrono della loro congregazione è senz’altro don Gianni Ghiglione che ha al suo attivo numerosi studi e saggi tra cui due corposi volumi che scandagliano le fonti della spiritualità salesiana nelle migliaia di lettere scritte dal san Francesco (Gianni Ghiglione, «San Francesco di Sales padre, maestro e amico. La spiritualità salesiana nelle Lettere. Prima parte: dal 1593 al 1610», Elledici, Torino 2012; «San Francesco di Sales padre, maestro e amico. La spiritualità salesiana nelle Lettere. Seconda parte: dal 1611 al 1622», Elledici, Torino 2013). Anche don Ghiglione per il IV Centenario ha pubblicato un volume intitolato «Verso l’alto».

«Il mio libro si può considerare un manuale verso una vita cristiana santa in compagnia e sotto la guida di Francesco di Sales»

spiega l’autore che, a partire dalla «Filotea» usa la metafora di un’escursione in montagna verso una vita cristiana santa sotto la guida del santo (Gianni Ghiglione, «Verso l’alto. Cammino di vita cristiana in compagnia di San Francesco di Sales», Elledici Torino 2021).

Infine tre volumi pubblicati nel 2022 da Morcelliana (Brescia) sempre per il IV Centenario a cura della Comunità della Visitazione di Salò. Il primo, «Il trattato dell’amore di Dio e la Visitazione» di suor Maria Grazia Franceschini che presenta la relazione di san Francesco con la spiritualità delle Visitandine; «Francesco di Sales, Il Trattato dell’amore di Dio in compendio», rilettura dell’opera del fondatore a cura del Monastero della Visitazione Santa Maria di Salò. Da ultimo la traduzione del corposo volume di suor Marie Patricia Burns, «Francesca Maddalena de Chaugy», visitandina collaboratrice della Chantal, che ebbe un ruolo fondamentale nella causa di canonizzazione di san Francesco di Sales.

-Marina LOMUNNO

Castelnuovo Don Bosco: Conclusione della Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano al Colle Don Bosco

Il 6 maggio, festa di San Domenico Savio, la Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano ha concluso il suo intenso ciclo di cinque settimane al Colle Don Bosco. Negli ultimi giorni, dedicati alla appropriazione personale del cammino fatto insieme e alla verifica, è emerso quanto ha inciso maggiormente sulla esperienza dei partecipanti. Dal 17 agosto al 19 settembre 2022 avrà luogo, sempre a Valdocco e al Colle Don Bosco, la seconda edizione della scuola, per i confratelli di lingua italiana, spagnola o portoghese. Vai alla notizia riportata dal sito ANS.

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(ANS – Castelnuovo Don Bosco) – La Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano che ha visto la partecipazione di 25 salesiani di lingua inglese da 15 diversi Paesi e 5 Regioni salesiane del mondo ha concluso il suo intenso ciclo di cinque settimane al Colle Don Bosco, venerdì scorso, 6 di maggio, festa di san Domenico Savio.

Negli ultimi giorni, dedicati alla appropriazione personale del cammino fatto insieme e alla verifica, è emerso quanto ha inciso maggiormente sulla esperienza dei partecipanti, accolto come un prezioso talento che questo tempo passato sui luoghi di Don Bosco affida a ciascuno perché ora venga impiegato e moltiplicato nelle Ispettorie di origine.

Ecco alcuni dei punti forti emersi sia nella valutazione, che nella video intervista realizzata l’ultimo giorno:

  • Si è scoperto un nuovo volto di Don Bosco, oltre quello popolarmente conosciuto della sua formidabile attività. La sua dedizione senza riserve a una missione così feconda e universale ha radici molto profonde. C’è un accompagnamento di grande valore che modella il suo spirito e la sua arte educativo-spirituale, fin dagli anni dei Becchi e poi attraverso tutte le tappe della sua vita, non meno intenso dopo la sua ordinazione sacerdotale di quanto lo sia stato prima. Nella vita di Don Bosco formazione e missione diventano un tutt’uno, così come Papa Francesco ci ha chiesto nel suo messaggio al CG28. E così lui farà con i primi salesiani, formandoli e accompagnandoli dentro una missione che produce santità. “Il lavoro di Don Bosco è fare santi” (Pio XI).
  • Si è appresa per esperienza l’arte dell’ascolto: di Dio, di sé, di qualunque fratello e sorella che cercano anzitutto questo tipo di disponibilità. Si è toccato con mano che c’è un cammino non facile di ascesi e disciplina per imparare ad ascoltare, prestando attenzione all’incontro sempre in atto tra Dio e il cuore di chi ci è dato di servire. Questo operare della grazia dentro il mistero di ogni libertà ha la priorità su piani, idee, consigli che chi si presta a fare da accompagnatore aveva già in serbo.
  • È stata soprattutto l’esperienza diretta a rendere ciascuno più disposto e convinto a mettersi in cammino per diventare un credibile compagno di viaggio per altri: gli esercizi spirituali personalmente guidati; le sessioni di practicum dove a turno ci si è esercitati nel guidare, essere guidati e fare da supervisori; i training per l’acquisizione di competenze.
  • Prima condizione: diventare guide guidate, come è stato per Don Bosco. Se senza di lui non riusciamo a immaginare Domenico Savio, senz’altro senza Cafasso non avremmo Don Bosco. Questo conferma che l’accompagnamento è essenzialmente MISSIONE per chi vive il carisma salesiano: è un modo di diventare come Don Bosco per i giovani e per tutti. Chi vive in un ambiente e con educatori capaci di incarnare questo tipo di prossimità educativo-pastorale ha buone chance di diventare a sua volta un accompagnatore di giovani nello stile di Don Bosco. Ecco perché è così importante vivere il Sistema Preventivo nelle case di formazione iniziale – che è poi un altro modo di definire l’accompagnamento spirituale salesiano. È infatti soltanto attraverso questa esperienza diretta vissuta che si può apprendere a riviverlo e moltiplicarlo, qualunque sia il coinvolgimento nella missione per la vita salesiana “fino all’ultimo respiro”.

La Scuola di Sccompagnamento Spirituale Salesiano ha seguito la stessa dinamica: si è intensamente vissuto sui luoghi di Don Bosco quanto si desidera praticare e vivere nelle tante Ispettorie e nazioni di provenienza, sperando che il seme porti frutto e si moltiplichi oltre le aspettative.

Dal 17 agosto al 19 settembre 2022 avrà luogo, sempre a Valdocco e al Colle Don Bosco, la seconda edizione della Scuola, per i confratelli di lingua italiana, spagnola o portoghese.

Valdocco: ritiro mensile e impegno dei nuovi associati dell’ADMA

Domenica 8 maggio a Valdocco è arrivato il momento dell’impegno per coloro che hanno deciso di diventare membri dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA).

Dopo un percorso di preparazione iniziato nel giugno 2021 e che ha visto appuntamenti mensili, i 32 nuovi aspiranti – ragazzi, giovani coppie e adulti – hanno celebrato l’impegno e sono entrati a far parte dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) in una giornata densa di preghiera, catechesi, condivisioni e culminata nell’Eucarestia.

Dopo il saluto di Renato Valera, Presidente dell’ADMA Primaria, che ha accolto i tanti associati di diverse città  diverse (Torino, Asti, Genova, Verona, Milano), Don Alejandro Guevara, Animatore Spirituale Mondiale dell’ADMA, ha proposto una riflessione sull’educazione a partire dall’Enciclica Amoris Laetitiae. L’invito è stato non solo a considerare come noi educhiamo, ma anche come Dio educa ciascuno di noi. Dio immancabilmente ci accoglie con i nostri difetti e ci insegna così come fare con i nostri figli: accoglierli sempre nelle loro novità, senza scandalizzarci o giudicarli con quello stile educativo che Don Bosco ha insegnato.

Dopo un prolungato momento di Adorazione nella Chiesa di San Francesco di Sales, per mettere la vita nel cuore di Gesù e Maria, è seguito un momento di condivisione nel quale due giovani coppie di aspiranti hanno testimoniato come Maria si è fatta presente in modo molto concreto nella loro vita: ogni volta che hanno affidato le loro preoccupazioni a Maria, Lei se ne è fatta carico. La frase che più è riecheggiata è stata: “Ha fatto tutto Lei!”.

In coerenza con il carisma dell’ADMA, le due colonne hanno segnato infine il culmine della giornata con la recita del Santo Rosario e la celebrazione dell’Eucarestia, nel corso della quale, gli aspiranti hanno preso l’impegno di accogliere Maria come Madre e Maestra della loro vita di fede, quale Vergine in ascolto, Vergine orante e Vergine offerente.

Sicuramente Maria non farà mancare i frutti!

Cagliero 11 – “Per la fede dei giovani” – Maggio 2022

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°161 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Maggio 2022.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Per la fede e la speranza dei giovani in Eritrea nonostante la difficile situazione del paese.

“Preghiamo perché i giovani, chiamati a una vita in pienezza, scoprano in Maria lo stile dell’ascolto, la profondità del discernimento, il coraggio della fede e la dedizione al servizio.”

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Cagliero 11!

Grazie per la possibilità di offrirmi ancora una volta il tuo microfono. Ogni mese Cagliero 11 è per me pace, luce, incoraggiamento.

Anche se stai invecchiando, sei ogni volta più giovane. Sei già al numero “161”. Ma sei sempre “11”. Questo è davvero molto bello. La piccola Società di San Francesco di Sales invecchia: “400” anni del suo grande patrono in Cielo; “207” dalla nascita del suo fondatore; “163” dalla fondazione della Congregazione Salesiana. E comunque, sempre “11”. Sempre viva in te la memoria di essere nato missionario. E guai a te se te lo dimentichi! “Guai a me se non annuncio il Vangelo” ha scritto il santo più intimamente imitato da Don Bosco.

Dal cuore dell’Africa vi saluto e vi benedico, proprio lì dove i bambini pionieri missionari sono arrivati appunto l’11 dell’11 dell’11: l’11 Novembre 1911.

Don Guillermo Basañes, SDB, Ispettore di AFC (Congo-Lubumbashi)

Valdocco: iniziata la III Scuola di Delegati ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana

 Il 4 maggio è iniziata una delle proposte fatte nella programmazione del sessennio 2020-2026 del Settore per la Pastorale Giovanile: l’accompagnamento e la qualificazione dei Delegati ispettoriali per la Pastorale Giovanile, alla quale partecipano 46 delegati di tutte le Regioni. Di seguito la notizia riportata dal sito di ANS.

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(ANS – Torino) – Il 4 maggio è iniziata una delle proposte fatte nella programmazione del sessennio 2020-2026 del Settore per la Pastorale Giovanile: l’accompagnamento e la qualificazione dei Delegati ispettoriali per la Pastorale Giovanile. Tre sono gli scopi di questa iniziativa alla quale partecipano 46 delegati di tutte le Regioni. In primo luogo, offrire una visione approfondita del modello educativo-pastorale salesiano, in linea con il “Quadro di Riferimento” per la Pastorale Giovanile Salesiana. Vengono ripresi anche le esperienze o servizi di animazione ed orientamento vocazionale, le strategie e gli interventi educativi riguardanti i giovani e la preghiera, il tema del rapporto giovani, musica e media e, per ultimo, l’ecologia integrale.

In secondo luogo, fornire delle competenze adeguate e abilità chiavi per animare, gestire e coordinare le dinamiche del servizio di animazione pastorale ispettoriale, vale a dire, il rapporto con: l’Ispettore e il suo Consiglio, le comunità e le opere, l’Equipe Ispettoriale di Pastorale Giovanile e le commissioni e gruppi di animazione ispettoriale, la Famiglia Salesiana, la propria “Job description” ed il Settore per la Pastorale Giovanile Salesiana.

Per ultimo, favorire la crescita personale attraverso la riflessione sui vissuti, l’interiorizzazione e la rielaborazione personale delle motivazioni, nel contesto della identità carismatica salesiana a Valdocco. Si lavora dunque sulle attitudini personali, le abitudini personali di lavoro, le buone abitudini per la vita emozionale, la cura della vita spirituale e la cultura della riflessione e della valutazione.

Un’importanza speciale in questi 15 giorni di formazione è data ai momenti di celebrazione, di lettura e di riflessione individuale, di confronto in tavoli di lavoro e di momenti di spiritualità a Valdocco e sui luoghi salesiani.

Nella festa di Domenico Savio, il 6 maggio, don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, ha ricordato:

“San Domenico Savio all’Oratorio di Valdocco si mise a camminare veloce sulla strada che Don Bosco gli tracciò ‘per farsi santo’: non solo con l’impegno nella preghiera e nello studio, facendo del bene agli altri, ma anche con l’allegria. Se la musica ha bisogno della cavità del flauto, le lettere della pagina bianca, la luce del vuoto della finestra, la santità salesiana ha bisogno dell’allegria. La vera santità salesiana consiste nel compiere la volontà di Dio con il sorriso”.