Tornare in classe in sicurezza: l’opuscolo della Regione Piemonte

La Regione Piemonte, in collaborazione con la Prefettura di Torino, l’Agenzia della mobilità piemontese e l’Ufficio scolastico regionale, ha messo a punto un opuscolo in cui sono indicati gli aspetti legati alla sicurezza degli studenti, in vista del loro progressivo rientro in presenza.

Di seguito il contenuto dell’opuscolo, in modo da prendere visione delle linee guida indicate dalla Regione per poter ritornare in classe in assoluta sicurezza e serenità.

Online i materiali del Convegno Nazionale Vocazioni 2021

L’Ufficio Nazionale per la Pastorale delle Vocazioni rende disponibili online i materiali del 44° Convegno Nazionale Vocazioni. Di seguito tutti i riferimenti ai materiali.

***

I materiali del Convegno Nazionale Vocazioni 2021 sono disponibili online alla sezione ‘Convegno’ del sito della rivista Vocazioni.

Il tema del Convegno Nazionale Vocazioni 2021 è la tematica dell’anno 2020/2021
La santificazione è un cammino comunitario da fare a due a due‘ (GE 141).

Le relazioni del Convegno sono inserite all’interno di Schede di lavoro con ulteriori esercizi, approfondimenti di articoli,
materiali video e suggerimenti di letture.

Schede di lavoro sulla Relazione di Giovanni Cesare Pagazzi

‘Fratelli necessari’
‘La paura’
‘L’abbandono e la consolazione

Scheda di lavoro sulla Relazione di Mons. Erio Castellucci

La vocazione: scoperta o invenzione?

Scheda di lavoro sulla Relazione di p. Gaetano Piccolo

Il discernimento in comune,

Schede di lavoro sulla Relazione di Sr. Samuela Rigon

Divento io di fronte al tu
‘La chiamata all’amore’
‘Per chi sei tu?’

Veglia di preghiera

‘La santificazione è un cammino comunitario da fare a due a due’

Schede di lavoro sulla Relazione di Chiara Giaccardi e Mauro Magatti

‘Salvezza e sicurezza’
Libertà, relazione e responsabilità
‘Potenza, fragilità e cura
‘Desiderio, speranza, protensione’

Film realizzato per il 44° Convegno Nazionale Vocazioni

Insieme per generare il meglio

Reggere lo squilibrio 2: incontri sulle linee di sviluppo sostenibile per l’area metropolitana di Torino

L’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Torino, col percorso delle Piccole Officine Politiche, promuove l’iniziativa “Reggere lo squilibrio 2“, un’occasione di formazione, confronto ed elaborazione su alcune linee di sviluppo sostenibile per l’area metropolitana di Torino.

Mercoledì 24 febbraio inizierà il percorso formativo sulla piattaforma online ZOOM e sulla pagina Facebook delle Piccole Officine Politiche. Potrà essere seguito previa iscrizione fino a esaurimento posti.

Si alterneranno incontri con la presenza di relatori e incontri laboratoriali per attività di workshop finalizzato a confronto sulle tematiche degli incontri con i relatori e di costruzione di un project work personale da presentare ai rappresentati delle istituzioni locali.

INFORMAZIONI

  • Ulteriori informazioni sull’iniziativa si trovano sul sito Piccole Officine Politiche.
  • Per iscriversi al ciclo di incontri è necessario compilare la scheda disponibile al seguente Link iscrizione.
  • La partecipazione ai webinar è gratuita, ma è necessario iscriversi.
  • Il percorso laboratoriale prevede una quota di partecipazione di 30 € mediante bonifico bancario.

“Come mai? Un salesiano prete in Tunisia”: a dieci anni dalla morte, un libro con gli scritti di don Marek Rybinksi

Dal sito dell’agenzia ANS, un articolo per presentare il libro con gli scritti di don Marek Rybinksi, il missionario salesiano polacco ucciso dieci anni fa in Tunisia. I libro, edito da Elledici, dal titolo COME MAI? UN SALESIANO PRETE IN TUNISIA, è curato dal salesiano don Giuseppe Ruta.

(ANS – Manouba) – Sono passati 10 anni dalla morte del salesiano don Marek Rybinski, originario della Polonia, missionario in Tunisia. Venne ucciso il 17 febbraio 2011, proprio nei giorni più caldi della “rivoluzione dei gelsomini”, come fu chiamata la rivolta tunisina del gennaio 2011, che diede inizio alla controversa stagione definita “primavera araba”. Il delitto, compiuto da una persona che conosceva don Rybinski e che attualmente sconta l’ergastolo, avvenne per motivi economici, senza il minimo riferimento religioso o politico.

Quel tragico episodio scosse molto l’opinione pubblica tunisina e internazionale e certamente il sacrificio di questo missionario di Don Bosco ha fecondato la Chiesa tunisina nel suo percorso vissuto insieme al popolo musulmano, che ha sempre espresso grande solidarietà e gratitudine per il dono della vita fatto dal missionario polacco per la terra di Tunisia. Un gesto che non è stato dimenticato.

In questi giorni, infatti, dal 16 al 18 febbraio, nel decimo anniversario, alcuni eventi, ovviamente di piccole dimensioni in tempi di pandemia, stanno esprimendo la memoria e la gratitudine della Chiesa tunisina e degli amici musulmani per don Rybinski.

Il compianto salesiano è stato ricordato ieri, martedì 16 febbraio, con una celebrazione nella cattedrale di Tunisi, presieduta dall’arcivescovo, mons. Ilario Antoniazzi, e con una commemorazione a cura di una funzionaria dell’ambasciata polacca.

Oggi e domani, inoltre, la sua memoria sarà omaggiata nella scuola salesiana di Manouba, alle porte di Tunisi, dove lavorò per 4 anni e dove ha lasciato opere e ricordi indelebili in tante persone.

In particolare, in questi giorni viene presentato e rilasciato ufficialmente un nuovo libro, dal titolo COME MAI? UN SALESIANO PRETE IN TUNISIA, curato dal salesiano don Giuseppe Ruta, già Superiore dell’Ispettoria salesiana della Sicilia, cui appartiene la casa salesiana di Manouba.

Il testo raccoglie gli scritti e la memoria proprio di don Rybinski e che erano stati in precedenza pubblicati in polacco. Nelle intenzioni del curatore del testo e dei donatori che ne hanno reso possibile la edizione, per i tipi della Elledici, esso vuole essere un omaggio non solo al missionario e al suo sacrificio fatto per amore di Dio e dei destinatari della sua missione, ma anche all’accoglienza e alla fraternità che i tunisini hanno sempre dimostrato ai figli di Don Bosco e alla loro presenza in Tunisia. Una presenza che, attraverso l’educazione vuole contribuire alla crescita e alla maturazione di un popolo che ha intrapreso un faticoso, ma necessario cammino verso la democrazia e il bene comune.

 

Approfondimento CG28, intervista a don Roberto Carelli sulla Sinodalità missionaria in chiave eucaristica

Sono ormai divenuti un appuntamento mensile fisso gli incontri di approfondimento del CG 28 organizzati dal Centro Studi “Tabernacoli Viventi” in collaborazione con la CISI formazione.

In questo mese, sabato 20 febbraio 2021 dalle ore 9 alle 10,15, l’intervista a don Roberto Carelli salesiano sul tema: “La sinodalità missionaria in chiave eucaristica”, ovvero il tema della comunione nella chiesa a partire dalla lettura profonda dell’esperienza della salesiana cooperatrice e serva di Dio Vera Grita. Don Roberto Carelli è docente di antropologia teologica nella facoltà di Teologia di Torino Crocetta, animatore spirituale dell’ADMA primaria di Torino, autore di diversi libri e articoli.

Dopo aver ascoltato Lodovica Zanet sull’antropologia della santità salesiana, il Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime sul sacramento salesiano salesiano della presenza, il padre Lethèl sulla presenza eucaristica, il quarto incontro approfondirà la ricchezza della missione condivisa tra le diverse vocazioni nella Chiesa. Don Roberto parlerà del contributo specifico che lo Spirito ha consegnato a Vera Grita. Don Carelli verrà intervistato da don Flaviano D’Ercoli, direttore della casa salesiana di Roma Gerini. Per partecipare all’incontro occorre collegarsi alla pagina Facebook di Don Bosco Italia.

Il sussidio liturgico-pastorale CEI per la Quaresima e la Pasqua

Si segnala di seguito il Sussidio liturgico-pastorale per la Quaresima e la PasquaCristo, mia speranza, è risorto” proposto dalla Conferenza Episcopale Italiana e il relativo articolo pubblicato ieri sul sito ufficiale.

“Mentre l’esperienza del buio, dell’oscurità, del peccato e della morte tendono ad avvolgere la nostra vita, la Quaresima è il «tempo favorevole» per prenderne coscienza ma soprattutto per lasciarci afferrare da Cristo, il Crocifisso Risorto che ci prende per mano, ci strappa al peccato e alla morte e ci riconsegna alla Vita”.

Lo ricorda Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI, nella presentazione del Sussidio liturgico-pastorale per la Quaresima e la Pasqua, intitolato “Cristo, mia speranza, è risorto”.

“Se la situazione sanitaria sembra non darci tregua, l’impegno di tanti fratelli e sorelle e la loro testimonianza di carità aprono il cuore alla speranza”, aggiunge Mons. Russo sottolineando che “le parole e i gesti profumati di amore ci ricordano che la morte non è l’ultima parola, che la speranza non può morire; essi annunciano che la Vita vince la morte: è la forza e la bellezza dell’annuncio pasquale”.

Il Sussidio si articola in tre parti: la prima contiene due riflessioni sul cammino quaresimale attraverso le Prime Letture della Liturgia della Parola e le Collette delle domeniche; una presentazione delle Orationes super populum per il tempo di Quaresima, una delle novità della terza edizione del Messale Romano; e un approfondimento sul canto della sequenza pasquale. La seconda sezione offre invece alcune schede – che saranno disponibili sul sito dell’Ufficio Liturgico Nazionale – per le celebrazioni domestiche e la preghiera della famiglia nelle domeniche di Quaresima. Per favorire, mediante l’ascolto, la meditazione sono indicati anche alcuni canti con le tracce audio. La terza parte propone infine gli schemi per una celebrazione comunitaria nel tempo di Quaresima, per la Via Crucis e per una Veglia della luce nel tempo di Pasqua.

Il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale incontra i Coordinatori delle Regioni per progettare il programma di formazione dei Delegati

Dal sito dell’agenzia salesiana ANS.

***

(ANS – Roma) – Martedì 9 febbraio, don Gildásio Mendes dos Santos, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, ha incontrato, in modalità digitale, i Coordinatori dei Delegati della Comunicazione Sociale. L’obiettivo principale del raduno è stato quello di progettare insieme un programma di formazione per i Delegati della Comunicazione Sociale sotto il nome di “Scuola Salesiana di Comunicazione Sociale” (SSCS), il cui avvio è previsto per agosto 2021.

I coordinatori regionali della Comunicazione Sociale (CS), don Ernest Rosario (Asia Sud), don Peter Chinh (Asia Est – Oceania), don Javier Valiente (Mediterranea), don Rigobert Fumtchum (Africa – Madagascar), don James Gardner (Europa Centro e Nord) e Zaida Navarrete (Interamerica e America Cono Sud), insieme con don Mendes dos Santos, hanno definito gli obiettivi, la metodologia e i contenuti della SSCS – una scuola che si configura come un programma speciale organizzato dal Dipartimento di Comunicazione Sociale e che mira a realizzare due linee di azione (1.1.1 & 5.1.4) del Progetto di Pianificazione della Comunicazione Sociale (2020-2026).

La SSCS, che sarà realizzata in collaborazione con i Coordinatori regionali di CS, ha lo scopo di approfondire, formare e arricchire coloro che sono coinvolti nella gestione del ministero e servizio della comunicazione nei media delle varie Ispettorie salesiane, secondo una visione evangelica, sinodale, salesiana e convergente della Comunicazione, per evangelizzare ed educare i giovani di oggi.

Il corso sarà rivolto ai Delegati ispettoriali di CS, al Direttore/Coordinatore del Bollettino Salesiano, delle radio o delle case editrici salesiane, oltre a cinque persone – salesiani o laici, indicati dai Coordinatori regionali di CS.

Tra le caratteristiche degne di nota della SSCS, si segnalano:

–      le attività si svolgeranno online;

–      inizieranno ad agosto 2021 e termineranno a settembre 2022;

–      saranno guidate da un professore, esperto in comunicazione, per ogni singolo modulo;

–      si terranno due volte al mese secondo il calendario e la realtà di ogni Regione;

–      prevedono un livello comune a tutti e un livello specifico per la singola Regione; spetta al Coordinatore del corso per la Regione individuare almeno cinque argomenti di importanza e rilevanza per il suo territorio;

–      e si articoleranno in sessioni di 3 ore con 30 minuti di pausa.

–      Inoltre, ogni partecipante presenterà alla fine del mese un breve progetto pratico basato sugli input ricevuti;

–      le ammissioni termineranno all’inizio del corso;

–      e per essere ammessa ogni persona invitata deve firmare un modulo e presentarlo al Comitato Coordinatore entro i termini previsti.

Alcuni degli argomenti che saranno sviluppati sono:

–      Esplorare e comprendere le basi della comunicazione umana.

–      Rafforzare le basi della comunicazione cristiana ed etica.

–      Progettare strumenti utili alla comunicazione istituzionale e di marketing per le istituzioni salesiane (scuole, parrocchie, Ispettorie, centri giovanili…)

–      Protocolli per la gestione delle crisi istituzionali e altre questioni di sicurezza informatica.

–      Protocolli per la salvaguardia della proprietà intellettuale e dei beni digitali.

–      Progettare il Codice Etico di Comunicazione per le proprie istituzioni.

–      Organizzare i processi di costruzione della fiducia nell’organizzazione: gestione della comunicazione interna ed esterna.

–      Integrare le più recenti innovazioni – come l’intelligenza artificiale – nell’eco-sistema salesiano di gestione, per costruire una migliore governance umana della missione.

–      Comprendere il mondo digitale, la cultura e l’antropologia digitale, la condizione tecno-umana, la cultura dei nativi digitali e il networking.

–      Sviluppare una metodologia pastorale per evangelizzare ed educare nell’ambiente digitale.

–      Promuovere un accompagnamento salesiano educativo dei giovani nell’ambiente delle reti sociali: linguaggi, codici, valori e atteggiamenti salesiani, interazioni e impegno.

–      Promuovere una pianificazione della cittadinanza digitale nell’Ispettoria: professionalità, inclusione digitale, trasformazione digitale, diritto all’educazione digitale.

“Speriamo che questo corso ci aiuti a rispondere in modo creativo ai segni dei tempi odierni” ha commentato infine don Ernest Rosario. 

I trent’anni di “Missioni Don Bosco”, un “fratello maggiore” per migliaia di bambini e giovani bisognosi

Dall’agenzia salesiana ANS, l’articolo per i trent’anni di Missioni Don Bosco.

***

(ANS – Torino) – Era il gennaio del 1991 quando venne deciso di fondare una “Procura Missionaria” anche in Italia, a Torino, lì dove c’è la Casa Madre della Congregazione Salesiana. Quella Procura Missionaria, oggi nota nel mondo con il nome di “Missioni Don Bosco”, pertanto ha appena compiuto 30 anni: tre decadi spese a sostenere le opere salesiane sparse nel mondo, finanziandole e aiutandole a crescere, e valorizzando e facendo conoscere le opere di bene che vengono portate avanti in favore delle persone più svantaggiate.

“Questi 30 anni per noi sono stati ricchi di soddisfazioni, e anche di qualche difficoltà che abbiamo superato insieme. Ora dobbiamo continuare a coltivare l’entusiasmo degli inizi, forti dell’esperienza maturata sul campo”, ha spiegato il sig. Giampietro Pettenon, Presidente di “Missioni Don Bosco”.

In tutti questi anni sono state molte le missioni salesiane beneficiate, sempre tenendo a mente che il fine ultimo degli sforzi deve essere orientato alla cura della persona, affinché ogni bambino, ogni ragazza, ogni giovane possa crescere in un ambiente sano e con le stesse opportunità di chi ha avuto la fortuna di nascere in un Paese ricco.

Mettere al centro la persona, fatta ad immagine e somiglianza di Dio, significa anche valorizzare la comunità di cui fa parte: sono moltissime le missioni che si prendono cura delle popolazioni indigene, dei gruppi emarginati, di chi vive in quartieri poveri e popolosi: a loro, in questi 30 anni, sono stati rivolti gli sforzi e l’impegno di “Missioni Don Bosco”.

Anche in questo periodo, così complicato per via della pandemia di Covid-19, “Missioni Don Bosco” continua a finanziare i progetti dei missionari salesiani: questo significa che dietro di essa ci sono tante persone continuano a credere in Don Bosco, nel suo sistema educativo, nell’aiuto reale e concreto ai più poveri, e nel valore di ciò che i salesiani provano ogni giorno a costruire. La Provvidenza, che tanto invocava e a cui si affidava con piena fiducia Don Bosco, continua ad operare attraverso tanti benefattori.

Per questo la Procura Missionaria salesiana di Torino guarda ora al futuro con un solo obiettivo, che il sig. Pettenon ci illustra a partire da un aneddoto: “Mi ha colpito molto una foto di due bambini boliviani, la sorella che porta sulla schiena, avvolto in un panno, il fratellino più piccolo. La frase che accompagna la foto recita: – ‘È pesante?’ – ‘No, è mio fratello’. Noi oggi vogliamo festeggiare il nostro trentennale augurandoci di poter essere sempre per qualcuno il ‘fratello maggiore’ che orgogliosamente porta sulle spalle il più piccolo, non pensando minimamente che sia un peso, bensì una ricchezza da custodire e da aiutare a crescere”.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.missionidonbosco.org

Settore per le Missioni: la nuova serie “CaglieroLIFE”

Il Settore per le Missioni della Congregazione Salesiana lancerà oggi, 11 febbraio – ricorrenza mensile del giorno missionario – il primo video di una nuova serie intitolata “CaglieroLIFE”. Ciascun video presenterà una tematica o una caratteristica legate all’intenzione salesiana del mese.

“Speriamo che possano essere utilizzati come strumento utile per l’animazione, la discussione e la condivisione all’interno dei vari gruppi giovanili. L’idea è che i video vadano a completare il bollettino missionario cartaceo Cagliero11 e le intenzioni di preghiera missionarie, come parte integrante del progetto”

(Don Pavel Zenisek, dell’équipe del Settore per le Missioni)

Il tema del video di febbraio 2021 è incentrato sulla PROTEZIONE.

Di seguito alcune informazioni aggiuntive riportate nell’articolo pubblicato ieri dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

Il nome della rubrica, “CaglieroLIFE” vuole evidenziare la relazione con il Cagliero11 e con gli aspetti della vita concreta (LIFE), vita che è sempre rivolta in avanti. Il nome richiama al tempo stesso anche un gioco di parole, accentuando la proiezione del video dal vivo (LIVE).

I video sono fatti grazie alla collaborazione con la “Don Bosco Intuition Entertainers Media” (DBIEM – www.dbiem.org) in Francia e sono realizzati in diversi formati per poter essere usati sia per la proiezione in alta risoluzione, sia per la condivisione sulle reti sociali (WhatsApp, Facebook).

Le varianti linguistiche saranno cinque: inglese, italiano e francese nell’edizione parlata, oltre alle versioni in inglese con sottotitoli in lingua spagnola e portoghese.

Sarà possibile vedere e richiedere i video, a partire da domani, su:

Facebook:    @missionisalesiane

Web:           www.sdb.org/it/Dicasteri/Missioni

E-mail:        cagliero11@sdb.org

Spettacolo teatrale “Santa Impresa” – Venerdì 12 febbraio 2021

Cosa resta al di là delle fotografie?
Resta la loro… passione.
Che sia questa la santità?

Venerdì 12 febbraio 2021, presso il Teatro Giacosa di Ivrea, si terrà lo spettacolo teatrale “Santa Impresa” (di Laura Curino e Simone Derai, con Beatrice Marzorati e Davide Scaccianoce, alla tecnica Matteo Binda) della Compagnia Teatrale Equivoci: il racconto della straordinaria impresa che realizzarono i Santi Sociali Piemontesi a Torino durante l’Ottocento, come Giuseppe Cafasso, Juliette Colbert, Giuseppe Cottolengo, Francesco Faà di Bruno, Leonardo Murialdo e infine Giovanni Bosco, il prete dei ragazzi, il prete dei sogni.

L’evento sarà live dal Teatro Giacosa di Ivrea, in diretta tv e streaming alle ore 21.00 in collaborazione con Piemonte+ del Gruppo Rete 7 (canale 110 del digitale terrestre), sul canale YouTube e sulla pagina Facebook del Contato del Canavese.