Chatillon: Sports Fest e Adorazione per le vocazioni salesiane

Notizie a cura dei salesiani di Chatillon.

***

Al via gli “Sports Fest” al Don Bosco di Chatillon

La Scuola Media di Don Bosco di Chatillon ha dato il via agli “Sports Fest” alla presenza dell’Assessore allo sport del Comune di Chatillon.

Gli Sports Fest dureranno per 3 settimane e la premiazione verrà fatta il 6 giugno.

Adorazione continua per le vocazioni salesiane

L’Istituto salesiano Don Bosco di Chatillon ha proposto ai ragazzi interessati un momento di preghiera, in occasione del Mese Mariano, per le vocazioni salesiane.

Il momento è stato strutturato in maniera che i ragazzi si alternassero, in piccoli gruppi, per pregare e invocare il dono delle nuove vocazioni.

Il San Paolo alla Giornata Mondiale dei Bambini di Roma

Notizia a cura dei salesiani del San Paolo.

***

Sabato 25 e domenica 26 maggio, un gruppo di bambinigenitori e catechisti dell’oratorio sono stati a Roma, alla giornata mondiale dei bambini, voluta da Papa Francesco.

Il pomeriggio del sabato abbiamo vissuto una grande festa allo stadio olimpico di Roma, con musica, spettacoli e alla fine le domande dei bambini per il Papa.

Domenica mattina Messa solenne in piazza San Pietro. Abbiamo trovato un clima di accoglienza e di festa, e un Papa che vuole bene a tutti ed è attento a ogni persona, bambini genitori e nonni.

Gruppo scout TO 24 da 100 anni alla Crocetta. Weekend di celebrazioni l’1 e il 2 giugno a Fossano

Dal sito dei salesiani della Crocetta.

***

Il gruppo scout Agesci Torino 24 che ha sede nell’oratorio salesiano della Crocetta compie 100 anni dalla sua fondazione.

Per festeggiare la Comunità Capi ha organizzato un weekend invitando tutti coloro che negli anni hanno fatto parte o hanno avuto contatti con il Torino 24. L’appuntamento avrà inizio il pomeriggio di sabato 1º giugno con una cena e proseguirà il giorno seguente con vari giochi, il racconto della storia del gruppo e la Celebrazione eucaristica.

Tutto ha inizio nel 1924 quando don Liska, un sacerdote polacco ex ufficiale dell’esercito, fonda nell’Oratorio Salesiano Crocetta gli Esploratori cattolici, cioè il primo nucleo del Torino 24. Il primo reparto, formato da ragazzi dai 12 ai 16 anni, è composto da 40 persone che portano al collo il fazzolettone turchino con il bordo tricolore. Fino al 1928 il Torino 24 prosegue le sue attività, quando, insieme a tutto il movimento scout, viene chiuso per disposizione del governo fascista: gli allora 47 iscritti del gruppo, insieme a tutti gli Esploratori di Torino, si vedono clandestinamente per l’ultima volta prima della guerra in un teatro cittadino, con le uniformi nascoste. All’epoca Luciano Ferraris, colui che riaprì il gruppo nel 1945, aveva 14 anni.

Alla fine della guerra il direttore dell’Oratorio, don Oddo Pelli, insieme a Giuseppe Crovetto e Luciano Ferraris, decide di raccogliere di nuovo intorno a sé alcuni ragazzi per dare vita al gruppo. Così, il 25 maggio 1945, 23 persone si ritrovano nell’Oratorio Salesiano di via Piazzi per la prima attività. Alla riapertura il fazzolettone diventa bianco e rosso: Lucino Ferraris, infatti, in quel periodo era responsabile di un magazzino in cui venivano contenute centinaia di bandierine impiegate per la comunicazione a distanza dell’alfabeto semaforico che, ormai inutilizzate, sono poi diventate dei fazzolettoni.

In seguito, il 5 ottobre 1945 il gruppo viene riconosciuto ufficialmente dal commissariato centrale di Roma. Nel 1947 si tiene la prima «impresa»: 21 giovani si recano a Parigi per il Jamboree, il raduno di tutti gli scout del mondo che quell’anno viene chiamato della pace» per celebrare la fine della guerra. L’anno successivo vengono aperti anche il clan, formato da ragazzi dai 16 ai 20 anni e oggi chiamato «Aquile Randagie», e il branco «Maggiore Artigiani» (oggi chiamato «Fiore Rosso»), per i bambini dagli 8 agli 11 anni.

Negli anni seguenti il gruppo cresce e vengono fondati altri due reparti: il Crocetta e la Sacra Fa miglia, che oggi è il San Domingo (chiamato così in onore di San Domenico Savio). Anche i più piccoli aumentano e vengono aper ti il branco Paolo Vallini (oggi «Seeonee») e il branco Waingunga. Nel 1965 il gruppo conta 300 membri, divisi in 3 branchi, 3 reparti e 1 clan. Nel 1971, il gruppo apre anche alle donne con il primo reparto femminile. l’Antares». Raggiunto l’apice di iscrizioni nel 1978, una parte del gruppo decide di separarsi dando vita al Torino 48, con sede nella vicina parrocchia Beata Vergine delle Grazie con il fazzolettone giallo e blu. Infine, nel 1979, viene fondato un secondo reparto femminile, il Bona Lombardi e nel 1988 il clan si divide in due formando il clan Itaca». Ai capi del Torino 24 si deve anche la fondazione di altri gruppi come il Leumann 1 (Collegno), il Torino 20 e il Torino 17» (poi 34). Inoltre, sempre grazie a loro, sono nati i foulard blanc, un movimento di scout che opera a Lourdes a servizio di malati e disabili.

Oggi il Torino 24 conta 210 iscritti, con 2 branchi, 2 reparti e 2 clan ed è uno dei gruppi più numerosi di Torino.

-Camilla TREMATORE

Crocetta: il musical “Un vero eroe”, questa terra ci chiede di diventare «eroi»

Notizia a cura dei salesiani della Crocetta.

***

Abbiamo fatto una folle scommessa quest’anno: mettere in scena un musical in grande stile, con i giovani del nostro oratorio.

Non eravamo sicuri di farcela, e il tempo sembrava sempre contro, ma abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo e ci siamo detti: «Proviamo. Fidiamoci di questi ragazzi». Il risultato è stato un piccolo miracolo!

Quaranta ragazzi, impegnati a recitare, ballare, cantare, gestire e realizzare le scenografie, si sono giocati il tutto per tutto nella serata di sabato 18 maggio, regalando al nostro pubblico uno spettacolo ben oltre le aspettative!

«Un vero eroe» voleva insegnarci a vivere in modo straordinario tutto l’ordinario: non ci serve l’Olimpo, questa terra ci chiede di diventare «eroi»… o forse, santi.

I grazie da dire sarebbero numerosissimi: sicuramente il più grande va ai nostri ragazzi, che ancora una volta ci hanno mostrato che vale davvero la pena scommettere su di loro!

Vercelli: il programma della Festa di Sant’Antonio

In arrivo la Festa di Sant’Antonio del Rione Isola a Vercelli! Di seguito il programma delle celebrazioni.

Domenica 9 giugno

  • Ore 10.00: Santa Messa con ricordo degli anniversari di Matrimonio
    chi vuole festeggiare può prenotarsi compilando l’apposito foglio che si trova in chiesa, entro domenica 2 giugno.

Lunedì 10, Martedì 11 e Mercoledì 12 giugno

  • Ore 17.40: Vespri
  • Ore 18.00: Santa Messa
  • Triduo predicato da don Marco Giugno

Giovedì 13 giugno

  • Ore 10.00: Solenne Santa Messa in onore di Sant’Antonio, presiede Mons. Luciano Pacomio, Vescovo Emerito di Mondovì
    • Benedizione con la reliquia e distribuzione del tradizionale pane di Sant’Antonio
  • Ore 18.00: Solenne Santa Messa in onore di Sant’Antonio, presiede l’Arcivescovo di Vercelli Mons. Marco Arnolfo
    • Benedizione con la reliquia e distribuzione del tradizionale pane di Sant’Antonio
  • Ore 21.00: Solenne Processione, presiede il parroco don Claudio Giovannini
    • Percorso: dal centro anziani (sottopasso) alla parrocchia
    • Benedizione con la reliquia
    • Si invita ad abbellire i balconi lungo il percorso con lumini o drappi

Durante i festeggiamenti “Spazio Donna” propone l’acquisto di biscotti confezionati dal gruppo, il ricavato andrà in sostegno della Caritas parrocchiale.

L’Agnelli vince il primo premio al Concorso Musicale Nazionale Regina Esperia

Dall’Istituto Agnelli di Torino.

***

Lunedì 20 maggio le sezioni musicali di seconda e terza media hanno partecipato al Concorso Musicale Nazionale Regina Esperia ad Albavilla in provincia di Como.

Gli allievi, guidati dai loro insegnanti, hanno portato un progetto unico nel suo genere: le due classi hanno suonato e cantato insieme, componendo una orchestra di 50 elementi!

Have you ever seen the rain” dei Creedence Clearwater Revival, “Stand by me” di Ben E. King e “You can’t always get what you want” dei Rolling Stones, sono i brani che hanno portato alla vittoria del primo premio, con un punteggio di 98/100.

La giuria si è congratulata con i ragazzi e le ragazze e con i docenti per le bella performance e l’unicità del progetto.

La partecipazione al concorso è stata possibile grazie anche alla preziosa collaborazione con l’Associazione Mozart, che segue e propone da anni corsi e laboratori di musica presso il nostro Istituto.

Un ringraziamento ai docenti Simone Zoja, Sergio Culicov, Umberto Poli ed Aldo Marietti.

A proposito di Sicurezza Stradale – la Protezione Civile di Fossano a confronto con le classi prime

Dal CFP di Fossano.

***

Nella mattina di giovedì 22 maggio tutte le classi prime del CFP di Fossano hanno partecipato ad un interessante incontro promosso e condotto, nella nostra “Sala Savio”, dai volontari della Protezione Civile di Fossano sul tema della “Guida sicura”.

Sono stati affrontati moltissimi problemi connessi alla sicurezza stradale: dalla piaga delle morti sulle strade, ai comportamenti disaccordi alla guida di autoveicoli, con la proiezione di video molto toccanti riguardanti le “stragi del sabato sera” legate all’uso di alcol, stupefacenti o telefonini quando si è alla guida.

Grazie di cuore a tutti i volontari presenti, in particolare a Paolo Cavallo, Coordinatore del Gruppo Comunale della Protezione Civile, del C.A.V.O. – Coordinamento delle Associazioni di Volontariato Operativo fossanesi – e del Gruppo Intercomunale della Protezione Civile dell’Unione del fossanese.

I ragazzi della ristorazione di Novara incontrano la vera radio

Notizia a cura dei salesiani di Novara.

***

Mercoledì 22 maggio i ragazzi della prima e seconda ristorazione del CFP di Novara hanno avuto l’onore di incontrare Luca Viscardi, voce nota della radio più ascoltata in Italia RTL102.5.

Viscardi è amico da lungo tempo con lo chef del centro Antonio Domenico Franco da tutti conosciuto come “Chef Tony”. Proprio in nome della vera amicizia e colpito dai racconti e dalle descrizioni delle storie del centro e dei singoli ragazzi ha voluto venire ad incontrarli e a chiacchierare con loro.

Viscardi è uno dei fondatori di RTL102.5 e oggi, oltre che continuare nella radiofonia, ha un suo podcast sulle innovazioni digitali ed incontra quotidianamente i grandi della musica più ascoltata.

Con i ragazzi ha avuto una lunga chiacchierata con tema il cibo nella musica. Partendo dagli anni ’60 ai giorni d’oggi in tantissime hit il cibo è protagonista: dai Beatles al Gianni nazionale.

Per i ragazzi è stata la possibilità di ascoltare canzoni e generi molto lontani da loro, e di ragionare sull’influsso della musica nella vita quotidiana e nelle esperienze lavorative. Non sono mancate domande di curiosità sui grandi della musica da Mike Jagger, alla Pausini, passando per Blanco e Fabri Fibra.

Alla fine dell’incontro foto di rito e servizio a pranzo nei locali del nostro nuovo centro, dove il dottor Viscardi ha potuto assaggiare un risotto toma e asparagi e un dolce al cioccolato bianco e passion fruit servito e preparato da alcuni ragazzi del secondo anno.

Anche questo incontro rimarrà come esperienza di vita per i nostri ragazzi che hanno potuto toccare con mano come le vere amicizie resistano al tempo e rimangano fedeli.

CFP Fossano: Esposizione dei Capolavori edizione 2024

Dal CFP di Fossano.

***

L’Esposizione dei Capolavori dei settori professionali è un’iniziativa che la Sede Nazionale del CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale) promuove dal 2008 e da sempre é un evento emozionante e avvincente per i partecipanti e per gli appassionati del settore.

Quest’anno si è tenuta la prima edizione dell’esposizione dei capolavori del settore benessere, e il centro di Fossano è stato scelto per ospitarla.

L’Esposizione dei Capolavori è l’ambiente per eccellenza dove le aziende entrano in gioco da leader, protagoniste nel misurare il livello di preparazione professionale degli allievi. In questa iniziativa, infatti, i migliori allievi di ogni settore dei centri italiani di Formazione Professionale CNOS-FAP si sfidano in una serie di prove tecniche e pratiche per dimostrare le proprie competenze e abilità.

Il Capolavoro è lo strumento educativo che nella tradizione salesiana rappresenta la modalità migliore per stimolare gli allievi, il loro apprendimento, la loro creatività, il loro essere protagonisti del proprio processo formativo. É il terreno di gioco in cui i giovani si misurano con il mondo delle imprese e del lavoro che a breve dovrà accoglierli e inserirli nei processi produttivi e valorizzarli nei propri talenti.

I vincitori dell’Esposizione dei capolavori vengono premiati con riconoscimenti e premi speciali, ma tutti i partecipanti hanno la possibilità di dimostrare le proprie abilità e acquisire nuove competenze attraverso la competizione.

Anche quest’anno il centro di Fossano ha partecipato con entusiasmo con i migliori allievi dei seguenti settori: elettrico-elettronico, meccanica, automotive (riparatore e carrozziere), benessere (acconciatura e estetica), energia e delle aree trasversali (linguaggi, matematico-scientifico, digitale).

Le varie prove hanno visto i partecipanti confrontarsi in competizioni di cablaggio e programmazione di impianti automatizzati e impianti domotici, creazione di pezzi meccanici, realizzazione di impianti termoidraulici, ricerca guasti sulle automobili, analisi del colore e verniciatura di un parafango, realizzazione di acconciature e trucco a tema. Ogni fase è stata progettata per mettere alla prova la conoscenza, la tecnica e la velocità dei partecipanti, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per tutti i presenti.

Siamo quindi orgogliosi di elencare gli allievi che in questi mesi si sono messi in gioco ed hanno fatto questa esperienza, ringraziandoli per aver rappresentato con impegno e ottimi risultati il nostro Centro.

  • Automotive: Ghirardi Simone (riparatore) e Balsamo Gabriele (carrozziere – classificato al 2° posto)
  • Meccanica: Legato Carmine
  • Elettro – Automazione: Rosso Michele
  • Elettro – Building: Morra Francesco (classificato al 3° posto)
  • Energia: Marabotto Matteo (classificato al 3° posto)
  • Benessere: Dedominici Sofia (acconciatura – classificata al 3° posto) e Manassero Ciocca Camilla (estetica – classificata al 2° posto)
  • Aree Trasversali: Alessandria Mirko e Grasso Beatrice

 

Presentazione del Museo Don Bosco Chieri

Di seguito il Comunicato Stampa da Don Bosco Chieri.

***

Comunicato Stampa

Riallestimento Museo Don Bosco Chieri

Chieri, 21 maggio 2024

Si sono conclusi i lavori di parziale riallestimento del Centro Visite don Bosco, lo spazio espositivo collocato in una delle maniche del primo piano del Complesso San Filippo, che dal 2011 è dedicato a presentare la figura del santo ai Chieresi, ai turisti e ai tanti pellegrini che da tutto il mondo arrivano nella città di Chieri.

Questo spazio ha sede in uno dei luoghi storici più significativi nella vita di Giovanni Bosco: la camerata del Seminario destinata a dormitorio, dove il santo ha abitato per alcuni anni nel periodo della sua giovinezza e dove ha conosciuto l’amicizia di tanti compagni e formatori con i quali è rimasto legato per molti anni della sua vita.

Il Complesso San Filippo, è un significativo bene architettonico nel cuore storico di Chieri (in via Vittorio Emanuele II, 63) e si presenta come un punto di accoglienza e di approfondimento per turisti e per i cittadini. È composto dalla chiesa barocca di San Filippo Neri e dall’annesso ex Seminario dell’arcidiocesi di Torino e costituisce un luogo strategico per lo sviluppo di molti progetti turistici. È, inoltre, il punto di partenza di alcuni itinerari storico–artistici cittadini, oltre ad essere una tappa importante del “Cammino Don Bosco”, percorso per gli escursionisti e per tutti coloro che desiderano conoscere lo spirito e la storia dei luoghi attraversati da Giovanni Bosco.

Per poter offrire un’esperienza coinvolgente ai visitatori, il Comune di Chieri ha valutato necessario adeguare l’allestimento museale alle esigenze contemporanee per rendere l’esperienza della visita più arricchente e fruibile per ogni tipo di pubblico.

Il progetto è stato affidato a Mediacor, società torinese con una lunga storia di allestimenti museali per il mondo religioso, che ha guidato un’ampia équipe di professionisti e professioniste per coordinare un processo caratterizzato da una particolare attenzione alle tematiche della sostenibilità economica e ambientale, dell’accessibilità e della fruibilità.

Gli interventi hanno riguardato: il rebranding, una nuova segnaletica interna ed esterna, il restyling dell’allestimento e una nuova esperienza di narrazione.

1. REBRANDING

Il primo intervento è il cambiamento del nome per passare dall’attuale denominazione “Centro Visite Don Bosco” a “Museo Don Bosco Chieri”. Il cuore del processo è far percepire questo luogo come un “Museo”, per un’esperienza culturale strettamente legata alla comunità, e non come un “Centro visite”, che marca l’idea di essere una tappa di passaggio, poco significativa dal punto di vista culturale.

Il Rebranding non ha riguardato solo il nome, ma anche la proposta dello stesso come un marchio. È stato individuato come centrale il colore verde, per evocare il profondo contatto di Don Bosco con il territorio.

2. UNA NUOVA SEGNALETICA ESTERNA ED INTERNA

È stato realizzato un nuovo sistema di segnaletica, concepito con l’obiettivo primario di fornire una guida chiara e accessibile ai visitatori per raggiungere il Museo e per orientarsi all’interno dell’edificio. Questo sistema di segnaletica è stato progettato e sviluppato seguendo le nuove linee grafiche e l’immagine coordinata del Museo, parte integrante del processo di rebranding.

La nuova identità visiva, presente sia nella segnaletica esterna sia in tutti gli interventi di allestimento interno alle sale e all’ingresso del Museo, ha l’obiettivo di creare un legame coerente tra gli elementi visivi dell’esperienza museale. Questo approccio vuole garantire la percezione di una narrazione visiva continua e armoniosa durante tutto il percorso, contribuendo così a un maggior coinvolgimento dei visitatori, che potranno comprendere e apprezzare il patrimonio storico qui allestito.

Attraverso la segnaletica esterna si è scelto di comunicare su entrambi gli accessi all’edificio il Complesso San Filippo come contenitore di molteplici funzioni, luogo della cittadinanza, aperto e accogliente.

3. IL RESTYLING DELL’ALLESTIMENTO

L’ingresso al Museo è concepito come un elemento distintivo all’interno del complesso, sottolineando l’importanza e la rilevanza di questa area specifica dell’edificio. Vi è qui uno degli interventi più significativi: la realizzazione di un portale d’ingresso in cartongesso (REI 120) del colore del brand sul pianerottolo delle scale con l’obiettivo di attirare l’attenzione dei visitatori e condurli all’interno del Museo.

Il restyling si è sviluppato nelle quattro sale e nel corridoio adiacente, punto di inizio e conclusione dell’esperienza di visita. All’inizio i visitatori potranno fruire di un totem informativo e di un video di introduzione alla visita.

Nelle quattro sale del percorso espositivo, gli arredi sono stati integrati con nuove proposte allestitive, caratterizzate da un’uniformità materica e cromatica, e con stampe fotografiche di grandi dimensioni. Si è anche deciso di ridurre il numero di pannelli, proponendo una nuova riscrittura che fosse profonda nella tipologia di contenuti proposta, ma allo stesso tempo più agile per i visitatori. I pannelli sono stati pensati in dialogo con i video presenti in ciascuna sala i quali sono stati tutti ideati e realizzati ex novo.

Questo approccio di restyling consente di creare un’esperienza visiva più integrata e coinvolgente per i visitatori, pur mantenendo un legame con l’allestimento museale precedente andando a riutilizzare alcune delle sue componenti, sempre agendo con uno sguardo alla sostenibilità economica del progetto.

Un’atmosfera di buio o penombra, idonea a valorizzare i contenuti multimediali proposti e a creare un’esperienza più emotiva, è garantita all’inizio di ogni tour. La visibilità delle grafiche e degli oggetti esposti è ottimizzata attraverso un sistema di illuminazione diffusa e soffusa, che contribuisce a conferire risonanza visiva e profondità all’esperienza museale.

L’intervento più imponente è stato nella Sala 4, dove si è rimossa la struttura del precedente allestimento posta al centro del volume, liberando così spazio e ridefinendo l’orientamento della sala. Si è riusciti a riutilizzare il proiettore precedentemente adoperato per la proiezione a soffitto in modo da realizzare una nuova proiezione a parete. Questo cambiamento consente ai visitatori di godere dei contenuti in maniera più confortevole e visivamente coinvolgente.

Dopo aver lasciato la quarta sala, l’esperienza presso il Museo Don Bosco Chieri si avvia verso una conclusione interattiva e rilassante. Una volta usciti nel corridoio, precedentemente occupato dalla Start Gallery, oggi trasferita al piano terra, i visitatori trovano sulla loro sinistra una suggestiva “quinta scenografica” con un paesaggio caratterizzante il territorio chierese, che invita a immortalare il momento scattandosi una fotografia.

Alla fine del tour, tutti i visitatori avranno inoltre l’opportunità di partecipare – attraverso i propri device – ad un’esperienza interattiva coinvolgente: un quiz didattico/tematico a scelta multipla che offre la possibilità di mettere alla prova le conoscenze acquisite durante la visita.

In questa zona, è prevista anche un’area dedicata ai più piccoli, con sedie e tavolini adatti a loro.

Sempre nel corridoio vi è la presenza di un secondo monitor nel quale sono proposti dei percorsi di vista del Chierese. Questo filmato conclusivo vuol essere un rilancio sulle bellezze e i monumenti, intravisti o accennati nella parte storica delle sale e sulle testimonianze religiose significative del territorio attorno a Chieri. I monumenti vengono raccontati facendo uso di spettacolari immagini riprese da un drone. Completano il video una grafica informativa a supporto, una scheda di geolocalizzazione e i tempi di percorrenza per raggiungere tali località da Chieri.

4. LA PROPOSTA NARRATIVA

Il percorso narrativo nelle quattro sale espositive propone un’interazione armonica tra i diversi strumenti di comunicazione per permettere ai visitatori di vivere un’esperienza coinvolgente e nello stesso tempo agile. I contenuti si potranno, così, cogliere, da un intenso dialogo tra i pannelli e i filmati, curati dal regista Luca Olivieri, con le voci narranti di Danilo Bruni (Giovanni Bosco) e Diego Casale (Giovanni Battista Lemoyne).

Si inizia dal racconto della Chieri nella prima metà dell’Ottocento, dove arrivò dalla campagna un giovane Giovanni Bosco (Sala 1), soffermandosi successivamente sulle attività lavorative svolte da Giovanni Bosco nei primi anni per mantenersi negli studi e sulle esperienze di vita significative, come la fondazione della Società dell’Allegria in cui rivelò il suo stile inconfondibile di aggregatore di giovani che lo caratterizzò per sempre (Sala 2).

La Sala 3 si dedica agli anni in cui Giovanni Bosco visse l’ingresso e gli studi in Seminario, racconto che permette di mettere in rilievo figure e luoghi della chiesa di Chieri. Si parla in particolare dell’amico Luigi Comollo che muore precocemente, lasciando una profonda ferita nel cuore di Giovanni.

Infine, la Sala 4 coglie la suggestione della partenza di Giovanni Bosco da Chieri per raggiungere altri luoghi e altre persone, mettendosi in ideale collegamento con gli Itinerari di Don Bosco. La nuova grande proiezione a parete valorizza la visione di immagini realizzate con il drone su tutto il chierese, ispirando i visitatori a proseguire la visita attraverso la conoscenza del territorio.

Tutti i filmati presenti nel percorso espositivo sono proposti in italiano, inglese, nel linguaggio nazionale dei segni  (LIS) e, grazie ad una “sponsorizzazione” dei salesiani di Chieri, anche in spagnolo.