Sale Cuneo – Gennaio Salesiano e messa di don Bosco

Arriva anche dai Salesiani di Cuneo, il racconto della giornata di festa per don Bosco ed una sintesi della attività che si sono svolte durante il mese di gennaio. Buona lettura!

Il gennaio salesiano 2020 è ormai alle spalle, ma sono forti le emozioni e gli stimoli che abbiamo ricevuto grazie alle interessanti testimonianze di Mauro Berruto, Johnny Dotti, don Enrico Stasi e don Mauro Mergola. Ognuno di loro ci ha aiutato ad apprezzare un aspetto del carisma di don Bosco e ci ha stimolato a rafforzare la nostra testimonianza ad essere buoni cristiani e onesti cittadini per essere felici nel tempo e per l’eternità. Nel link che trovate in fondo all’articolo, potrete scorrere le foto di tutti questi appuntamenti.

Mauro Berruto ci ha condotto in un viaggio in cui abbiamo visto Jury Chechi sfidare Yves Klein oppure Muhammad Ali e Kostantinos Kavafis comporre poesie, perché atleti, artisti e poeti fanno parte della stessa squadra: uno spazio in cui ogni individuo può esprimere il proprio talento e costruire il proprio personale capolavoro; un viaggio pieno di emozioni verso “Itaca”, meta di chi sogna di vincere una medaglia, di dipingere un’opera d’arte, conquistare una quota di mercato oppure, semplicemente, di poter dare il meglio di sé in ogni occasione.

Johnny Dotti ci ha stimolato, a partire dalla sua esperienza e dalle sue scelte di vita, a rileggere il nostro ruolo in quanto battezzati nel mondo (ma non “del mondo”!), ricordandoci che l’educazione è uno dei pochi spazi di umanità rimasti, ed è evidente che se le persone non si daranno una mano a riconquistarlo, digitale e tecnologia lo occuperanno e si porteranno via tutto il tempo di significato dei nostri figli.

Domenica 26 gennaio abbiamo celebrato solennemente la festa di San Giovanni Bosco con la Santa Messa delle 10,30 presieduta dal nostro Ispettore don Enrico Stasi. A breve scadrà il suo mandato, lo ringraziamo per questi anni di servizio come padre di tutti i salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta e per il bene speciale che ha voluto alla comunità di Cuneo.

Infine, venerdì 31 gennaio, festa liturgica di San Giovanni Bosco, dopo un assaggio (anzi, più di uno!) della ormai famosa “pastorale gastronomica” messa in atto nella tradizionale cena dei collaboratori, il nostro direttore e parroco don Mauro ci ha aiutato a rileggere, traendo spunto dalle parole del Rettor Maggiore e dalla sua decennale esperienza torinese, come qui ed ora don Bosco sia più che mai attuale, suggerendo alcune linee operative perché i suoi sogni possano diventare realtà di bene per i giovani cuneesi.

Festa di don Bosco Salesiani Novara- “Funzionare o Esistere?”

Riportiamo la notizia con il racconto della giornata di festa in onore a San Giovanni Bosco del 31 gennaio che si è svolta presso l’Istituto San Lorenzo di Novara.

Anche quest’anno il San Lorenzo festeggia la festa di San Giovanni Bosco il 31 gennaio con una giornata dedicata a tutti i giovani della scuola.

Iniziata con l’appello come sempre, la giornata di venerdì si è però messa subito in evidenza perché noi studenti ci siamo riuniti in teatro per dare il benvenuto a Don Stefano Mondin, delegato di pastorale giovanile, che ci ha presentato le tante attività che i Salesiani di don Bosco animano nell’Ispettoria.

A partire dal testo, “Funzionare o esistere?” di Miguel Benasayag, ci ha poi accompagnato durante la Messa con un’omelia sulla differenza tra “esistere” e il far “funzionare” la vita: il “far funzionare la vita” è una cosa che molte persone fanno, ma che nonostante ciò provano una mancanza, un senso di vuoto, mentre la vita va vissuta! Don Stefano ha poi sottolineato l’apparente uguaglianza ma profonda differenza che questi due stili di vita portano con sé.

Dopo la Messa, pane e salame come don Bosco insegna! Sono poi iniziate tutte le attività di gruppo e i giochi che hanno tenuti occupati alunni e professori fino alle 13. Tornei per ogni ordine e grado: calciobalilla, scopone scientifico, briscola, ping-pong, sala just dance e spazio magia… ci sono state anche le premiazioni per l’ignobel, una gara “scientifica” dedicata alle migliori invenzioni del momento, non necessariamente utili, ma comunque simpatiche. Novità dell’anno, il torneo di “l’intesa vincente“, un gioco a gruppi da tre ispirato all’omonimo gioco del quiz “reazione a catena”; chi invece non fosse in vena di competizione ha trovato spazio per giocare a vari giochi da tavolo, e ad una versione “gigante” di forza 4 e scacchi.

Per le persone più golose, infine, ogni classe ha preparato torte e dolci da poter gustare durante la festa.  Al termine della giornata, spazio alla premiazione dei vincitori nelle varie categorie, con la consegna di una sorpresa ad ogni vincitore.

Al veder così tanti ragazzi divertirsi e ridere insieme, con la sola voglia di far semplicemente festa per lui, don Bosco avrà sicuramente sorriso…

Guarda tutte le foto della giornata di festa:

 

Lituania – Don Bosco ritorna anche a Telšiai

Arriva da Telšiai (Lituania) la notizia della celebrazione della festa di don Bosco insieme ad un breve racconto di quelle che sono le attività in corso nelle case salesiane lituane.

Che ne dite, cari amici, se facciamo sentire anche noi la nostra voce, noi fratelli più lontani, ma non fuori casa?

Vi comunichiamo innanzitutto la nostra gioia per il recente arrivo dei due giovani missionari d. Oliver e d. Alexis, ai quali si aggiungerà a breve d. Hermann. In questo modo la nostra comunità (seppur non ancora canonicamente eretta) rappresenta tutti i continenti: Europa (Piercarlo e d. Rino), Asia (d. Oliver, Filippine), America (d. Alexis, Argentina) e Africa (d. Hermann, Ruanda).

Anche noi abbiamo celebrato la festa di don Bosco e ci pare di aver suscitato interesse tra i giovani ed entusiasmo tra educatori e fedeli. Pensate che l’urna di don Bosco è giunta in questa città e nella scuola in cui ora lavoriamo ben prima del nostro arrivo. Era il 13-15 marzo 2014: una festosa processione di oltre 600 giovani, preceduta dalla banda musicale di 50 giovani suonatori, è sfilata dalla scuola alla cattedrale, dove è entrata al suono di “Giù dai colli”.

Anche in questo mese il nome di don Bosco è risuonato festosamente nella città di Telsiai e in particolare nella scuola Borisevicius e nella parrocchia dell’Assunta, l’unica in tutta la diocesi ad avere un altare dedicato al padre e maestro dei giovani. Tra le iniziative più coinvolgenti e incisive c’è stata la testimonianza di un oratoriano di Volpiano, ormai affermato chef e volto noto della televisione lituana, che ha trasmesso ai giovani del liceo la passione e l’importanza dell’oratorio salesiano nella sua (e per la loro) vita. Il culmine dei festeggiamenti si è raggiunto con la conclusione solenne della novena dedicata a don Bosco proprio nella parrocchia dell’Assunta, in cui ci è stata data ampia possibilità di far appassionare al carisma del santo di giovani.

Crediamo che don Bosco stesso abbia preparato l’ingresso dei suoi figli in questa città, capitale della Samogizia, regione nord-occidentale della Lituania e ultima terra d’Europa a ricevere il battesimo. Per questo speriamo che qui abbia presto inizio una primavera per la nostra missione tra i giovani.

La nostra presenza è attiva principalmente in una scuola statale d’indirizzo cattolico, che comprende l’intero ciclo scolastico, dalle elementari alla maturità, con un totale di 630 allievi e di 56 docenti alla maturità, con un totale di 630 allievi e di 56 docenti. Qui il lavoro di animazione è ampio e promettente. Ad esso si aggiunge quello pastorale in parrocchia e sul territorio e, in prospettiva, quello oratoriano.

Questo breve flash ci faccia sentire vicinanza e solidarietà: condividiamo spirito e ideali e tutto questo per il bene dei giovani.

Ai salesiani di Bra festa di don Bosco – Sabato 1 febbraio

Un significativo successo, sabato 1 febbraio presso i locali della Mostra 60 anni di Salesiani a Bra alla Novella, per la Festa in onore di San Giovanni Bosco. Dopo il saluto del Direttore della Casa Salesiana di Bra don Alessandro Borsello, che ha ricordato metaforicamente quanto sia importante per la guida di un auto freno ed acceleratore, ma più acceleratore, si è passato consegna degli attestati del Corso Ifts Tecnico Trasfertista.

Dei quarantotto formati in due anni erano presenti 21 ex allievi, molti degli assenti si trovavano in trasferta, a cui è stato consegnato l’attestato di Tecnico Superiore dall’ing. Carlo Gai, dal Direttore Regionale al lavoro e formazione Arturo Faggio assieme alla dottoressa Ivana Morando responsabile del procedimento IFTS. E’ poi iniziata la Tavola Rotonda “Quale futuro per l’educazione e la formazione dei giovani sullo stile Salesiano”.

A moderare gli interventi Fabrizio Berta, Direttore Cnosfap Rebaudengo e Presidente Fondazione Agroalimentare per il Piemonte. Mariano Costamagna, Vice Presidente Confindustria Cuneo, ha ricordato l’importanza dei valori tramandati da don Bosco. Daniela Balestra, Vice Presidente Confartigianato Cuneo, ha ribadito la valenza della sinergia tra le varie componenti, dai giovani, alla formazione, alle imprese sino alle istituzioni. Lucilla Ciravegna Assessore Politiche del Lavoro, Formazione Professionale Comune di Bra ha affermato:

“Ricordo i venti anni di lavoro che abbiamo trascorso ad orientare in contrasto alla dispersione scolastica. Penso sia importante aiutare i giovani a definirsi un progetto professionale di vita e lavorativo. Una delle difficoltà più grandi che vediamo come Centro per l’impego è quella che quando chiedi ai giovani “ cosa vuoi fare?”, rispondono di tutto. Questo crea debolezza e maggiore facilità all’espulsione dal mondo del lavoro perché fragili ”.

Carlo Gai Presidente di Gai Spa ha segnalato la costante necessità da parte della aziende di trovare giovani da inserire nei propri organici, giovani che abbiano condiviso uno stile educativo come quello proposto dalla scuola salesiana. Occorre ottimismo ha dichiarato l’ing. Gai e proseguire in tempi certi sulla strada intrapresa col corso tecnico trasfertista.

“ Ringraziamo – ha commentato Arturo Faggio Direttore Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro – per questa iniziativa. Siamo in un contesto di forti trasformazioni. Servirebbe sempre più formazione e siamo in una fase in cui la formazione è un soggetto sempre più debole che, rispetto alle problematiche della trasformazione e all’innovazione, rischia di essere lasciato ai margini. Tutti assieme, imprese, chi fa formazione, Fondazioni bancarie, amministrazioni, il ritrovarsi penso sia un elemento importantissimo. In provincia di Cuneo c’è una rete, una capacità di informazione sui problemi e di volontà di soluzione che da altre parti è più difficile da realizzare.”

A chiudere la mattinata la consegna all’officina Piumatti &Vezza dell’attestato di amicizia al centro di Formazione dei Salesiani di Bra a cui è seguita la consegna delle borse di studio ad un allievo dei cinque settori professionali meccanica industriale, meccanica auto, acconciatura, panificazione e termoidraulica. In chiusura l’intervento di Giandomenico Genta, Presidente della Fondazione CRC, che ha apprezzato molto l’incontro è ha incitato i presenti a proseguire sui ragionamenti discussi nella mattinata.

Ultimo intervento quello del sindaco Gianni Fogliato che ha immaginato lo spazio della Novella come luogo comune per i giovani dando il là a futuri ragionamenti per una collaborazione a trecentosessanta gradi.

Franco Burdese

Cineteatro Agnelli – “Lourdes” in prima visione

Si riporta il comunicato del Cinema Teatro AgnelliVia Paolo Sarpi, 111 Torino – relativo alla prima visione del documentario “Lourdes”. Verrà proiettato nelle giornate di:

  • domenica 23 febbraio –> ore 18,00 e ore 21,00;
  • lunedì 24 febbraio –> ore 21,00;
  • martedì 25 febbraio –> ore 21,00;
  • mercoledì 26 febbraio –> ore 21,00;

Trama:

La roccia della grotta di Lourdes viene accarezzata ogni anno da milioni di persone di origine e condizione diversa che lasciano il proprio segno, le proprie speranze, sogni, aspettative e dolori. A Lourdes convergono tutte le fragilità e tutta la povertà delle persone. Il santuario è un rifugio per i pellegrini che, spogliandosi degli orpelli della vita di tutti i giorni, si mettono letteralmente a nudo nelle piscine dove si immergono, metaforicamente in un rapporto diretto, quasi carnale, con la Vergine. I registi Thierry Demaizière e Alban Teurlai, sono andati ad incontrare questi pellegrini: pazienti ricoverati, malati, zingari, soldati e prostitute. Hanno ascoltato le loro preghiere sussurrate e documentato le loro vite tormentate da lunghi calvari. Al di là della fede, hanno ripreso Lourdes come un grande teatro antropologico dove si intersecano storie profondamente struggenti.

Per maggiori informazioni:

Cnos-Fap, Rubrica del Direttore: lettera di febbraio

Si riporta la consueta lettera mensile del Direttore Generale del Cnos-Fap Regione Piemonte – Lucio Reghellin – del mese di febbraio, presente sul portare web ufficiale del Cnos-Fap: cnosfap.net. Buona lettura!

Il prossimo 17 febbraio inizierà a Torino-Valdocco il 28° Capitolo Generale della Congregazione Salesiana (CG28). Durerà quasi due mesi e si concluderà il 4 aprile. Parteciperanno circa 250 salesiani provenienti da tutte le parti del mondo.

La settimana scorsa si è tenuta a Roma la Conferenza Stampa di presentazione, alla presenza del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, decimo successore di Don Bosco. La Conferenza è stata introdotta da un breve video con dei dati statistici sulla presenza salesiana nel mondo. Puoi vederlo qui:

Il Rettor Maggiore ha definito il Capitolo Generale ‘una grande assemblea democratica, che raccoglie innumerevoli lingue, culture ed esperienze’ e ne ha sintetizzato i fini: individuare le priorità della Congregazione per il lavoro dei prossimi 6 anni. Con due cardini specifici propri per questo CG28: la sintonizzazione con i giovani in un mondo che cambia a ritmi vertiginosi; e la consapevolezza di lavorare insieme con i laici in questa missione. Accompagniamo con la preghiera questo momento importante per il futuro dell’opera salesiana nel mondo.

La sede nazionale CNOS-FAP ogni anno fa un’indagine telefonica chiamando i ragazzi (o i loro genitori) che hanno conseguito la qualifica un anno prima, per conoscere cosa stanno facendo. Per il CNOS-FAP del Piemonte, la situazione è la seguente:

Mi fa piacere riportarti alcune frasi che i genitori o i ragazzi hanno detto al telefono rispondendo all’intervista.

Genitori:

  • Mio figlio aveva fatto, per colpa sua, delle medie vergognose; pure al CFP non è che ha studiato moltissimo ma almeno adesso è sereno, pensi che ora sorride pure alle sorelline;
  • Siete come i fiorai! Fate sbocciare i ragazzi e ogni tanto date pure qualche patatina!
  • Ridere! Voi lo avete fatto nuovamente ridere e il suono della sua risata in casa per me non ha prezzo. Grazie e continuate a farli ridere questi nostri ragazzi;
  • Dopo vari fallimenti nella scuola noi avevamo bisogno di un porto sicuro e quello siete stati per noi un porto sicuro durante la tempesta dell’adolescenza;
  • Mi sono trovata bene io, mio figlio e pure i vicini perché ora il pomeriggio non urliamo più;
  • Grazie, tutto a posto! Mio figlio ora è assunto a tempo indeterminato per tre anni!;
  • Guardi tutto bene. Il ragazzo si è trovato bene, è stato educato, istruito devo dire che siamo soddisfatti però…(trambusto e fruscio di sottofondo) però le devo passare mia moglie che se non parla pure lei si sente male. Ci parli un attimo pure lei e porti pazienza che io la sopporto da 26 anni.

Ragazzi:

  • Senza di voi sarei finito male ma male di brutto;
  • Io da voi non ero un numero o un cognome ma un nome;
  • Alle volte le giornate mi parevano vuote e interminabili, avevo rabbia contro tutto e tutti e mi veniva voglia di sbattere la testa contro il muro, ma stando a contatto con voi, studiando da voi, ho capito che il muro non lo devi abbattere ma mattone dopo mattone lo devi scavalcare con impegno e sacrificio. Una volta scavalcato il muro non ti fa più paura. Ecco grazie a voi io non ho più paura…

Ovviamente ci sono anche dei fallimenti, ma tutto il bene che si fa è frutto anche del tuo impegno, della tua passione e del tuo amore per i ragazzi.

Ti saluto cordialmente, ti auguro un buon mese di febbraio.

Lucio Reghellin

Viceministro dell’Istruzione Anna Ascani in visita al Cfp di Bra

In occasione della festa di don Bosco del 31 gennaio 2020, il Viceministro dell’Istruzione Anna Ascani, ha visitato il Centro di Formazione Professionale di Bra. Ecco l’articolo a cura di Franco Burdese con il racconto della giornata:

Nella pomeriggio di venerdì 31 gennaio, giorno in cui si è celebrata la Festa di San Giovanni Bosco, visita al Centro di Formazione Professionale dei Salesiani di Bra da parte della vice ministra all’istruzione Anna Ascani. Accompagnata in questo approfondimento della Formazione Professionale piemontese da Chiara Gribaudo, dal Sindaco di Bra Gianni Fogliato e dall’Assessore Massimo Borrelli, l’Onorevole Ascani ha potuto visitare uno dei centri di formazione del Cnos-Fap Regione Piemonte dotato di attrezzature ed ambienti a misura di giovane e sullo stile di don Bosco.

Al suo ingresso subito ha fatto notare gli spazi ed i cortili che molte scuole invidiano al mondo salesiano. Belle le parole entrando nella struttura di oltre 3600 metri quadrati disposta su due piani costruita nel 2013 per ospitare i corsi di meccanica industriale, meccanica auto, termoidraulica, e Tecnici Trasfertisti.

“C’è profumo di officina”, ha esclamato all’ingresso della meccanica industriale il vice ministro Anna Ascani, che ha potuto dialogare coi i giovani intenti alla realizzazione di un prototipo robotizzato. La visita ha poi coinvolto il settore acconciatura, coi due funzionali laboratori e le delucidazioni della docente Sandra Beccaria. Si è giunti poi al laboratorio di Panetteria, Pasticceria dedicato ai genitori dell’ex allievo Giuseppe Bernocco titolare della TCN Group. All’ingresso il Direttore della Casa Salesiana di Bra don Alessandro Borsello ha raccontato all’onorevole Ascani le motivazioni della dedica. “ Giuseppe Bernocco- ha affermato don Borsello- nostro ex allievo è riuscito anche grazie agli insegnamenti del mondo salesiano a diventare imprenditore di grande visione. E’ titolare di attività che vanno dalla meccanica sino alla pasticceria col marchio Galup. Pinuccio, questo il nome con cui è ricordato da compagni e insegnanti, incarna lo spirito con cui seguiamo i nostri giovani.

Tramite la pratica li spingiamo a costruirsi un stile di vita come buoni cristiani ed onesti cittadini. In molti casi come capaci imprenditori. La dedica del laboratorio ai suoi genitori è per rimarcare che la scelta dei giovani passa spesso per i valori delle proprie famiglie. Ecco perchè un giovane del CFP può ambire a traguardi importanti per il bene della società.” La visita è poi proseguita col racconto dei tanti percorsi formativi da parte del Direttore del CFP Valter Manzone. Lasciando l’Istituto San Domanico Savio di Bra la vice ministra Ascani si è complimentata per quanto questa realtà cittadina è in grado di offrire a molte ragazze e ragazzi del territorio in ambienti dedicati al mondo dei giovani ed alle tecnologie che li formano per la vita professionale.

Qui, la notizia proveniente da bra.cnosfap.net:

Gradita visita del viceministro dell’Istruzione Anna Ascani (Pd) al Centro di formazione professionale Cnos-FAP dei salesiani di Bra. Accompagnata dall’onorevole Chiara Gribaudo, dal sindaco di Bra Gianni Fogliato e dall’assessore alle politiche giovanili Massimo Borrelli, è stata accolta dal direttore dell’opera don Alessandro Borsello, dal direttore del Cfp Valter Manzone, dal referente Marketing Franco Burdese, dal coordinatore del Cfp Davide Busato e da alcuni formatori.

Dopo aver ascoltato una sintetica storia dell’istituto ha gradito la visita ai vari lavoratori, nei quali c’erano alcuni allievi che stavano operando. Dopo aver apprezzato il salone didattico degli acconciatori, si è avventurata nel laboratorio agroalimentare, degustando ottimi bignè balla panna.

Poi la visita all’efficienza con i reparti di termodraulica, meccanica industriale, automazione e meccanica auto.

Sono davvero contenta di aver visto una realtà dinamica e molto attrezzata, nella quale i giovani hanno opportunità di apprendere una professione che già loro dignità e futuro – ha commentato la viceministro, aggiungendo – : Ringrazio tutti i formatori che con la loro passione educativa continuano a formare i giovani sullo stile del Fondatore.

Durante la sua visita la viceministro ha parlato con i nostri allievi facendosi raccontare la loro esperienza formativa e invitanti tutti a preparare bene il loro futuro.

Cnos-Fap Valdocco – A Siviglia per il progetto Erasmus Entreapp

A Siviglia i giovani del Cnos-Fap di Valdocco per testare la web app del progetto Erasmus Entreapp: una app realizzata a cura degli allievi dei centri di formazione professionale di Siviglia, Bilbao e Torino e del liceo professionale di Versailles che opererà nel settore turistico.

Erasmus Entreapp: i nostri ragazzi e i loro docenti sono partiti per Siviglia. Sarà la settimana decisiva per testare l’app e i vari QRcode sparsi per la città e capire se tutto il lavoro svolto fin’ora avrà raggiunto il risultato ambito. Una grande collaborazione tra il Cnos-Fap Valdocco – che vede da 2 anni impegnati allievi e insegnanti – e le scuole partner di Siviglia-Bilbao-Versailles.

I ragazzi dei 4 centri, hanno percorso i quartieri di Siviglia su monopattino per poter testare l’app e valutarne l’efficacia. È stata un’attività intensa e piena di sorprese, in una città che sa regalare angoli meravigliosi.

 

Cnos-Fap Fossano – Imparare sul campo

Riportiamo la notizia proveniente dal sito ufficiale del Centro di Formazione Professionale di Fossanofossano.cnosfap.net – relativa alla visita tecnica che i giovani della Prima Carrozzeria hanno svolto mercoledì 29 gennaio presso la carrozzeria Macocco di Alba.

Una visita tecnica decisamente formativa quella a cui i ragazzi della Prima Carrozzeria, insieme ai prof Mellano, Rinero e Tallone, hanno avuto modo di partecipare mercoledì 29 gennaio 2020.

Nella mattinata sono stati accolti nella Carrozzeria Macocco di Alba, dove hanno potuto visionare tutti i reparti di lavoro dell’azienda, dall’accettazione del cliente, alle fasi di montaggio e smontaggio, alla verniciatura, fino alla lucidatura ed alla consegna.

Nel pomeriggio hanno visitato la Embo S.p.A Ricambi Auto di Caramagna Piemonte, con osservazione del lavoro dall’arrivo della lamiera nel reparto stampaggio, al passaggio al reparto verniciatura con la cataforesi (verniciatura ad immersione), fino al taglio laser e all’imballaggio.

Insomma, una giornata di formazione sul campo ricca di spunti per il loro futuro di “bravi lavoratori, buoni cristiani ed onesti cittadini” secondo l’insegnamento di don Bosco.

Ringraziamo di cuore le aziende per la loro preziosa collaborazione nella formazione dei nostri giovani.

 

Inaugurazione della Cappella del Buon Pastore

Domenica 2 febbraio è stata inaugurata la Cappella del Buon Pastore presso l’oratorio salesiano di Valdocco. La Cappella prende questo nome proprio perché il tema principale con cui è affrescata: Gesù Buon Pastore.

Numerose le persone presenti all’inaugurazione. Tra queste, don Enrico Stasi, Ispettore dei Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta, che ha così espresso la sua gratitudine a don Jacek, incaricato dell’oratorio di Valdocco:

Ringrazio don Jacek che ha voluto rinnovare questo ambiente, renderlo bello. Perché la bellezza apre il nostro cuore a Dio.

Queste invece le parole di don Jacek riguardo alla Cappella:

Per chi frequenta l’oratorio di Valdocco, la Cappella è un dono e un impegno.

Il Buon Pastore, anzitutto, conosce le sue pecore. È bello soffermarci su questa qualità: secondo il linguaggio biblico, conoscere è molto più di un semplice acquisire e gestire delle informazioni. La conoscenza comporta lo stare assieme e il condividere. A imitazione di Cristo, ogni salesiano e animatore, ogni allenatore e catechista deve contraddistinguersi per queste virtù: la vicinanza e la pazienza, l’ascolto e il sostegno, la fermezza e la dolcezza, l’attenzione ai piccoli e agli ultimi, l’ottimismo e la dedizione.

Nelle parole di Gesù, scritte al centro della cappella, vi è un’altra caratteristica che deve avere ogni pastore quella di un amore responsabile che imita Gesù, il Buon Pastore per eccellenza: Lui offre la via per i suoi discepoli. A partire da don Bosco stesso, così hanno fatto i salesiani e i loro collaboratori passati in questo oratorio, sulle parole di Gesù:

Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.”
(Gv 13, 15)

Come non cogliere nell’esempio di Cristo l’invito a saper amare le persone con cui si viene a contatto, i destinatari e i compagni del nostro servizio? Gesù ci insegna ad avere una dedizione sincera e un’attenzione costante verso le persone che frequentiamo.

La regola fondamentale è sempre la stessa: trattare l’uomo come un fine e mai come un mezzo. Se si riflette bene, solo su questa basa un oratorio può funzionare veramente. È un cammino certamente non facile, specie se contestualizzato con altre culture e religioni, ma è l’unico che conduca a quella solidarietà vera che deve contraddistinguere le comunità dove legge fondamentale è l’amore, la divina carità.

Don Jacek Jankosz

Per scoprire meglio la Cappella del Buon Pastore, clicca qui: