Salesiani San Benigno Canavese: “Notte dei Piccoli Ricercatori di Don Bosco 2019”

I ragazzi delle scuole dell’Istituto Salesiano Don Bosco di San Benigno Canavese, organizzano per la seconda edizione – in collaborazione con AGORA’ SCIENZA e con il patrocinio della Regione Piemonte e il Comune di San Benigno Canavese – la “Notte dei Piccoli Ricercatori di Don Bosco 2019”, che avrà luogo venerdì 27 settembre 2019 presso l’Istituto Salesiano.

Programma:

10:30-12:00 Cortile dell’Istituto: Osservazione del Sole con telescopio solare;

16:00-23:00 Cortile dell’Istituto: Apertura non-stop al pubblico degli spazi espositivi con visita e illustrazione dei lavori tematici realizzati dai ragazzi

  • Briciole di scienza
  • Concerti e mostre
  • Tecniche di Primo Soccorso
  • Osservazione del Sole attraverso telescopio solare

20:45-21:30 Conferenza aperta al pubblico: “Dalla Luna a Marte”
Relatore: Walter Cugno – Thales Alenia Space
(Vice President Domain Exploration and Science Responsible for Torino Site)

ore 22:00 – 23:00 osservazione astronomica del cielo. Meteo permettendo, osservazione del cielo sotto la guida di esperti attraverso i telescopi messi a disposizione dall’Osservatorio Astronomico di Cerreto d’Asti.

Salesiani Cuneo: Sale Academy 2019/20 – Apertura iscrizioni

Ripartono i corsi Sale Academy ai Salesiani di Cuneo. Si riporta la notizia da loro pubblicata.

Save the date! Lunedì 23 settembre aprono le iscrizioni per il nuovo anno di Sale Academy!

Quest’anno sono previsti, per bimbi e ragazzi di elementari e medie, corsi di: chitarra (principianti, medio e avanzato), tastiera (principianti, medio e avanzato), batteria e percussioni, basso e teatro. Ma continuate a seguirci che potrebbero esserci delle novità in corso d’opera.

La attività cominceranno da lunedì 14 ottobre. I giorni e gli orari dei corsi, il numero massimo di iscritti, i nomi dei maestri e tutte le altre informazioni sono disponibili a questo link.

La segreteria sarà aperta per le iscrizioni, fino all’esaurimento dei posti disponibili, dal lunedì al giovedì dalle 16,30 alle 18,30.

L’appuntamento per tutti (ma tutti tutti!) sarà quello che è oramai diventato il tradizionale spettacolo finale del 1o giugno.

L’Academy ha solo due anni, ma sogna in grande. Se potete e se sentite anche voi il desiderio di aiutare i giovani ad essere, un domani, donne e uomini migliori, venite a darci una mano: non vorremmo mai avere il rimpianto di non aver insegnato qualcosa a qualcuno perché altri hanno sotterrato i loro “talenti”.

Intervista a don Pier Majnetti su La Voce e il Tempo: «I ragazzi di oggi? Fragili, ma curiosi e aperti al mondo»

Si riporta l’articolo pubblicato da La Voce e il Tempo, a cura di Marina Lomunno, in merito all’intervista effettuata a don Pier Majnetti, direttore dell’Istituto Salesiano di Valsalice.

Valsalice: “I ragazzi di oggi? Fragili, ma curiosi e aperti al mondo”

Intervista – Parla don Pier Majnetti, direttore dell’Istituto Valsalice di viale Thovez a Torino (858 iscritti di cui 600 al Liceo scientifico e 258 alle medie): il nostro faro è la scuola di don Bosco che sosteneva che non è il singolo che educa, ma tutto l’ambiente, dove respiri valori che non hanno bisogno di essere spiegati.

«Ciao carissima dove sei? All’ospedale? Cosa ti è successo? E quando ti operano? Stai tranquilla, preghiamo per te. Domani quando ti svegli dall’anestesia e ti sei ripresa fammi sapere come stai. Grazie per avermi avvisato». Don Pier Majnetti, direttore di Valsalice, ci accoglie così nella sua stanza al primo piano dello storico istituto di viale Thovez 37 a Torino. Ha appena ricevuto una telefonata da una sua allieva, una liceale ricoverata per l’asportazione dell’appendicite. Qui si usa così, il direttore conosce tutti gli allievi per nome, 858 iscritti per l’anno scolastico appena iniziato, di cui 600 al liceo classico e scientifico e 258 alle medie. Ed è «normale» che i ragazzi telefonino al direttore quando qualcosa non va.

Classe 1966, lombardo di Angera sul Lago Maggiore, ex allievo di Valsalice, maturità classica nel 1985 («ho mandato in pensione uno dei miei insegnanti»), salesiano dal 1986 e sacerdote dal 1994, dirige dal 2015 una delle scuole paritarie più antiche e conosciute della città: il liceo fu istituito nel 1879 da don Bosco, le cui spoglie mortali riposarono qui fino al 1929 quando furono trasferite nella Basilica di Maria Ausiliatrice. Abbiamo incontrato don Majnetti a una settimana dal suono della prima campanella per capire chi sono gli adolescenti del 2019.

Don Pier da quando è salesiano ha seguito diverse generazioni di giovani. Chi sono i suoi allievi oggi?

Proprio all’inizio dell’anno scolastico, con una ventina dei nostri professori e quattro ex allievi di 19-20 anni, abbiamo trascorso qualche giorno in montagna per cercare di capire chi sono gli adolescenti che entrano oggi a Valsalice. Questo l’identikit tracciato: sono giovani dalle grandissime potenzialità e possibilità rispetto alle generazioni passate. Non solo possibilità economiche, e qui mi permetta di sfatare il pregiudizio che Valsalice sia una scuola solo per «ricchi»: su 858 certamente la maggioranza dei ragazzi appartiene a famiglie del ceto medio e medio alto, ma poi ci sono ragazzi che provengono da famiglie normalissime, altri hanno genitori che fanno molta fatica a far quadrare il bilancio ma hanno deciso di investire in istruzione per i propri figli. Altre ancora in difficoltà che sosteniamo, come nella tradizione delle scuole salesiane, senza pretendere. E poi è bene ricordare che siamo una delle scuole paritarie di Torino con la retta più bassa: un liceale costa all’anno alle famiglie 3.590 euro e un allievo delle medie 3.240 euro. Con l’80% delle rette paghiamo gli stipendi agli insegnanti, 60 laici, il resto lo utilizziamo per mantenere il più possibile una struttura in ordine e adatta ai tempi. E non abbiamo crisi di iscrizioni: confidiamo nella possibilità di mantenere l’attuale flusso di richieste.

Torniamo all’identikit…

I nostri sono ragazzi che hanno la possibilità di viaggiare, di curare il proprio corpo e la propria immagine (rispetto ai noi degli anni ’80 che ci coprivamo con maglioni extralarge non ci sono paragoni), diventano grandi in fretta nell’organizzazione del tempo libero, addirittura nel gestire le vacanze. E poi sono giovani che hanno una grande possibilità di conoscere nuove culture, parlano inglese, hanno opportunità di scambi, viaggi studio: sono molto fortunati. Ma non è tutto qui. I nostri allievi sono disposti al dialogo: è difficile che reagiscano con violenza alle frustrazioni, come è raro vedere nei nostri cortili due che si pestano: magari litigano, arrivano al contrasto ma poi (purtroppo!) si scrivono sul telefonino ma non si aggrediscono. Sono ragazzi che ascoltano i professori e gli educatori. Ma, se per certi aspetti crescono in fretta, il rovescio della medaglia è una grande fragilità. Con fatica riescono a gestire la sconfitta, vanno in crisi per un 4 o un 3 e ti dicono: «Ho studiato ore per questo compito, mi sono impegnato tantissimo e non è valso a nulla». Hanno la lacrima facile, come talvolta i loro genitori…

In che senso?

Oggi il malessere del proprio figlio è quasi insopportabile e il nostro intervento sulle famiglie e sui ragazzi è cercare di far capire loro che non esiste nulla di prezioso che non costi. Per cui occorre avere la pazienza dei tempi lunghi: si semina e a volte la piantina non viene su come speravamo e bisogna riseminare. I genitori oggi vogliono pianificare tutto della vita dei figli, non ci devono essere intralci sulla crescita, non si deve cadere lungo la strada, non ci devono essere deviazioni. Ma senza salite, senza tratti in cui non ti arrampichi per raggiungere la cima, ne manca un pezzo, non si cresce. Cito sempre una telefonata urgente di una mamma: «Direttore, mia figlia è in bagno che piange, com’è possibile che l’esame di terza media sia finito con un 9 e non con un 10?». Le ho riposto: «Signora, ma di che cosa stiamo parlando? Piangiamo sui problemi veri della vita, sul referto di un cancro, su un posto di lavoro perso, su un amore che non abbiamo protetto ed è finito, sulla solitudine, sui bambini che muoiono sotto le bombe o per la fame. Un 9 anziché un 10 è un ‘dolorino’, il mondo non casca, la scuola non va a pallino, il futuro di sua figlia non è compromesso. Se qualcosa non è andato come pensavo io ci sarà un motivo, ma giriamo pagina e andiamo avanti se no quando arriveranno le vere tragedie della vita sua figlia non riuscirà più ad rialzarsi». Piuttosto, e lo dico spesso ai genitori e ai professori, cerchiamo di concentrarci ad orientare le grandi potenzialità che hanno i nostri figli a livello di comunicazione e di opportunità culturali: oggi hanno il mondo a portata ma a maggior ragione c’è un urgenza educativa perché occorre educarli all’uso delle nuove tecnologie se no c’è il rischio che vengano fagocitati…

Oggi la famiglia sembra vivere un momento di disorientamento, genitori ansiosi, che si separano, che fanno da «elicottero e spazzaneve» per le loro creature, come dice qualcuno. La scuola sembra l’ultimo baluardo educativo…

Non credo sia corretto definire la scuola come l’ultimo baluardo educativo, non voglio avere un ruolo così centrale, anche perché così alla scuola viene data troppa responsabilità e noi possiamo anche sbagliare. La scuola senza il dialogo con la famiglia non ce la fa, viceversa la famiglia che crede di non aver bisogno di nessuno per crescere i propri figli e che ritiene di poter fare a meno di istituzioni educative come la scuola, la Chiesa, la società civile non va da nessuna parte. Io ho un’idea positiva delle famiglie perché parto dal presupposto che una mamma e un papà desiderino davvero il bene dei loro figli: solo che questo tempo è molto difficile per tutti, c’è molta confusione, non si sa bene quali scelte fare e si naviga a vista. La nostra società è avvelenata e mette davvero in grande difficoltà i genitori che sentono la responsabilità educativa ma sono assorbiti da ritmi di lavoro pazzeschi, sono tentati per primi dai social per cui accade che tu genitore arrivi la sera a casa e stai incollato al tuo smartphone troppo tempo rispetto a quello che spendi per condividere con tua moglie o con i tuoi figli la tua giornata. Spesso sono genitori che hanno cura di se stessi e della propria salute, che vanno in palestra e che hanno paura di invecchiare. Di per sé non sono cose negative, però bisogna stare attenti nella gestione del tempo: i ragazzi sono esigenti, magari hanno bisogno di una tua parola quando non hai tempo di ascoltarlo e quel momento lo devi cogliere al volo perché non torna più… E poi ci sono le famiglie in cui è finito un amore e si ha il cuore ferito, hai bisogno di piangere ed è faticoso stare con i figli in questi momenti. Infine, ma voglio credere siano una minima parte, ci sono anche genitori che abdicano al loro ruolo: questa è la categoria madri e padri più pericolosa, perché i figli crescono soli e disorientati.

Come si educano oggi a Valsalice «buoni cristiani ed onesti cittadini», come raccomandava don Bosco ai suoi educatori?

Certamente il nostro faro è la scuola di don Bosco, che sosteneva che non è il singolo (e lui era un educatore affascinante) che educa, ma è tutto l’ambiente, la comunità educativa diremmo oggi, dove respiri dei valori che non hanno bisogno di essere spiegati e che si rifanno al Vangelo. Per fare un esempio: qui entri in una scuola dove sai che la volgarità è messa al bando, non ti viene di sporcare i muri perché l’ambiente è bello e curato ed è naturale difenderlo perché è anche tuo e nel bello stiamo bene tutti. Se i bagni sono puliti e ordinati non li vandalizzi. Qui l’ora di religione, cultura religiosa, è obbligatoria (io stesso insegno in 15 classi) . Così pure, anche se non sei praticante, agnostico o ateo, vieni invitato alla preghiera mattutina, il nostro «buon giorno» dove si affrontano temi di attualità, di cronaca, eventi straordinari oppure richieste che arrivano dai ragazzi più grandi. E poi ci sono altri momenti formativi, la confessione, gli esercizi spirituali. E i ragazzi partecipano perché trovano un messaggio accattivante per la loro vita e poi chissà….

Qual è la sua scuola ideale?

Una scuola in cui la cultura rimanga al centro. Alcuni programmi ministeriali recenti sulla Costituzione e la cittadinanza attiva li trovo preziosi tanto che stanno mettendo in discussione alcuni nostri interventi. E poi chiediamo a inostri insegnanti che siano anche educatori: è molto impegnativo, è una missione che deve essere valorizzata e sostenuta. Oggi è impensabile insegnare Foscolo e poi il resto ‘sono cavoli tuoi’… Puoi sapere tutto di Foscolo ma se sei una brutta persona che non ti accorgi delle sofferenze o delle ispirazioni dei tuoi allievi non funziona. Conosco tanti insegnanti-educatori appassionati dei ragazzi e del loro mestiere che ogni giorno vengono messi a dura prova sia nelle nostre scuole che in quelle statali. Certo, ci piacerebbe che lo Stato considerasse le scuole paritarie come una risorsa enorme da un punto di vista educativo e non un problema. Noi formiamo buoni cristiani e onesti cittadini, è la nostra scommessa. E di quanto la nostra società abbia bisogno di cittadini «alla don Bosco» è sotto gli occhi di tutti, a partire dalle piccole cose: giovani che non imbrattino le cose comuni, che non compiano atti vandalici o di bullismo, che alzino lo sguardo e si accorgano che c’è chi piange perché ha meno di te e così ti interroghi: «Io che posso fare per migliorare la sua condizione?». E poi politici, imprenditori, amministratori, professionisti e padri e madri di famiglia responsabili.

CNOS-FAP Regione Valle d’Aosta: Ricerca personale docente qualificato

L’ente di formazione professionale CNOS-FAP della Regione Valle d’Aosta ricerca personale docente qualificato per “Corsi di ABILITAZIONE ALL’USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO”, previsti dall’accordo di Stato Regioni 22 Febbraio 2012.

Sede corsi: Châtillon – Aosta – Saint Pierre
Corsi: Carrelli elevatori (muletti e telescopici) – Gru su autocarro – Gru a torre – Macchine movimento terra – Piattaforme elevabili – Trattori agricoli e forestali
La selezione riguarda:

Parte teorica: personale con esperienza documentata, almeno triennale, sia nel settore della formazione sia nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

Parte pratica: da personale con esperienza professionale pratica, documentata, almeno triennale, nelle tecniche dell’utilizzazione delle attrezzature di che trattasi e nella gestione di gruppi in formazione.

Per candidarsi: inviare il proprio Curriculum via email a segreteria@cnosfapvda.it oppure via PEC a segreteria@pec.cnosfapvda.it

CNOS-FAP Vigliano: Dall’operatore di import-export fino all’esperto di acconciatura

Si riporta l’articolo oggi pubblicato su La Stampa, nella sezione della cronaca di Biella, in merito ai posti a disposizione nei corsi gratuiti organizzati dal Cnos-Fap di Vigliano per chi ha già compiuto la maggiore età.

A fronte del tutto esaurito per quanto riguarda le lezioni destinate ai ragazzi che frequentano le scuole superiori, al Cnos-fap di Vigliano ci sono ancora alcuni posti a disposizione nei corsi organizzati per chi ha già compiuto la maggiore età.

Si tratta di lezioni gratuite indirizzate a tutte quelle persone che, dopo essersi ritrovate senza lavoro, decidono di reinventarsi seguendo un percorso di specializzazione altamente qualificato.

Ancora disponibili una decina di posti per «operatore di import-export» (600 ore di cui 240 di stage), per «manutentore meccatronico di impianti automatizzati» (500 ore di cui 200 di stage) e un paio per giovani under25 anni che desiderano specializzarsi in tecnico dell’acconciatura (in questo caso è necessario essere in possesso di qualifica professionale di parrucchiere). Le lezioni inizieranno a novembre e si concluderanno ad aprile.

Salesiani di Bra: spente le 60 candeline dell’Istituto Salesiano “San Domenico Savio”

Si riporta l’articolo pubblicato da IdeaWebTV il 17 settembre a cura di Danilo Lusso in merito alla giornata di celebrazioni e di festa per i 60 anni dei Salesiani di Bra, presenti all’ombra della Zizzola dal settembre del 1959.

Le sessanta candeline dell’Istituto Salesiano “San Domenico Savio” di Bra, sono state spente ufficialmente ieri sera, il 16 settembre 2019.

Grande giornata di celebrazioni e di festa in viale Rimembranze prima e, poi, in via Piumati per la “casa salesiana” presente all’ombra della Zizzola dal settembre del 1959.

Nella palestra dell’Istituto, si sono susseguiti gli interventi di saluto e di ricordo: don Alessandro Borsello (neo-direttore braidese), Gianni Fogliato (sindaco), don Luigi Compagnoni (direttore a Bra dal 1997 al 2006), don Augusto Scavarda (ex direttore del Cfp), don Sebastiano Bergerone (ex presidente dell’Istituto Tecnico), Teresio Fraire (preside Scuola Media), Marco Fissore (intervento sull’Oratorio), Valter Manzone (direttore del Cfp, con intervento sui Cooperatori), Michelino Davico (intervento sugli Ex-Allievi), Fabrizio Berta (sintesi Its), Francesco Bombonato (intervento sulla Spagna), Franco Burdese (“anima” del Cnos-Fap cittadino braidese, intervenuto sulla banda), Bruna Sibille (ex sindaco di Bra ed ex insegnante ai Salesiani), Domenico Dogliani, il parroco don Giorgio Garrone, la PGS.

Dopo i saluti finali, i presenti si sono spostati nei locali dell’ex conceria “La Novella” in via Piumati, nell’ex supermercato, per il via ufficiale alla mostra antologica dedicata ai 60 anni della Casa Salesiana. Don Borsello ha “scoperto” la foto della prima comunità salesiana braidese, poi la banda musicale “Giuseppe Verdi” ha allietato i visitatori.

Spazi concessi dalla famiglia Revello, proprietaria del Gruppo Dimar, che ha messo a disposizione un locale di oltre 450 metri quadrati. La mostra, a pochi passi dall’Istituto di viale Rimembranze, è ricca di reperti, testimonianze, foto curiosità che daranno vita ad una casa comune dei tanti insegnamenti di don Bosco, fino al 31 gennaio 2020. Gli orari di visita per il pubblico (ingresso libero) saranno resi noti nei prossimi giorni.

CNOS-FAP Vigliano Biellese: Meccanica, uno sguardo sul futuro

Si riporta l’articolo oggi pubblicato da il Biellese in merito al nuovo progetto Mechademy sui corsi professionalizzanti per giovani organizzati dall’azienda biellese Lam con Randstad e il Cnos-Fap di Vigliano Biellese.

FORMAZIONE – Meccanica, uno sguardo sul futuro. Nasce il progetto Mechademy: corsi professionalizzanti per giovani organizzati dall’azienda biellese Lam con Randstad e Cnos Fap.

Uno dei limiti del nostro territorio è rappresentato dalla difficoltà di reperire figure professionali specializzate. Nel tentativo di ovviare a questo problema è nato “Mechademy“, un percorso di formazione dedicato a figure professionali ricercate nel settore della meccanica di precisione, rivolto in particolare a formare nuovi operatori specializzati. Il corso è gratuito ed è organizzato dall’azienda biellese Lam (vedi box in pagina) e Randstad Technical (multinazionale olandese attiva dal 1960 nella ricerca, selezione, formazione di Risorse Umane e somministrazione di lavoro) in collaborazione con l’istituto di formazione Cnos-Fap di Vigliano.

L’intento è di promuovere i valori positivi della cultura di impresa e l’orgoglio di una carriera professionale nell’ambito tecnico.

«Il nostro obiettivo è promuovere la cultura della meccanica di precisione nel Biellese, affinché i ragazzi vengano a conoscenza delle opportunità lavorative esistenti se si sceglie di imparare questo bellissimo mestiere»

spiega Davide Lugli di Lam.

«Molte aziende, infatti, hanno grande difficoltà nel ricercare personale qualificato da poter inserire in organico. Noi abbiamo deciso di svolgere un ruolo attivo per iniziare un percorso che vorremmo diventasse una vera e propria accademia della meccanica di precisione, che da un lato formi nuovo personale e dall’altra comunichi al territorio il vero significato di una professione come la nostra. Mechademy Lam è un’iniziativa nuova per il territorio Biellese ed è aperta al coinvolgimento di più aziende».

Mechademy fa parte di Italian Job Talent (www.italianjobtalent.it), il percorso formativo che Lam ha ideato nel 2018 con il duplice obiettivo di investire sul futuro dell’azienda attraverso la formazione di figure specializzate e di avvicinare i ragazzi alla meccanica di precisione.

Andrea Milan, project manager di Randstad, commenta:

«Da sempre è forte l’attenzione di Randstad verso le aziende del territorio e, ovviamente, verso le persone in cerca di un’opportunità lavorativa e di formazione, come in questo caso. La filiale di Biella vanta, al suo interno, la specialty Technical ossia una divisione con consulenti formati e specializzati nella ricerca, selezione e gestione delle risorse qualificate in ambito metalmeccanico, metallurgico ed elettrotecnico. Insieme a Lam e al Cnos-Fap, abbiamo progettato quindi questo corso per rispondere alle esigenze delle imprese del settore meccanico del territorio, un’area molto vitale che ha bisogno di profili specializzati ma non sempre riesce a trovare candidati con competenze».

Il percorso formativo prevederà una parte teorica nelle aule del centro Cnos-Fap e una parte pratica che si svolgerà in azienda con affiancamento di operatori specializzati per familiarizzare con l’attività meccanica. Il corso avrà una durata di 224 ore con orario full time. Martedì 24 settembre nella sede Cnos-Fap è previsto un recruiting day, il “reclutamento” occasione in cui si potrà conoscere l’azienda Lam e aderire al corso.

Don Bosco San Salvario: la comunità accoglie Don Claudio Durando

Si riporta la notizia pubblicata dai Salesiani di Don Bosco Sal Salvario in merito all’accoglienza del nuovo direttore dell’Opera, don Claudio Durando.

Davvero calorosa l’accoglienza per don Claudio da parte della comunità parrocchiale, altrettanto sentita la commozione dei numerosi suoi ex parrocchiani venuti da Maria Ausiliatrice per l’evento.

L’ingresso è stato accompagnato da don Valter Danna oltreché da un gruppo di confratelli salesiani. Erano presenti anche alcune autorità cittadine.

Nell’omelia don Claudio, dopo aver ringraziato i parroci che l’hanno preceduto nell’incarico, con un ricordo particolare per don Mauro Mergola, ha affermato come suo impegno prioritario quello di voler camminare non tanto davanti o dietro ai fedeli ma piuttosto, di fare strada in mezzo e con loro.

Al momento celebrativo è seguito l’apericena nell’oratorio di Via Giacosa, occasione per l’incontro fra le due comunità parrocchiali presenti. Un vivo ringraziamento a quanti si sono mobilitati per l’organizzazione e la riuscita sia dell’eucarestia (inviti, liturgia, coro, ministranti, allestimento chiesa, discorso di accoglienza ecc..) sia per il rinfresco ricco di delizie e accuratezze, tanto da andare letteralmente a ruba!

 

Salesiani Don Bosco Agnelli: Festa di apertura dell’anno pastorale

Si riporta l’articolo pubblicato sul sito dell’Agnelli in merito alla festa di apertura del nuovo anno pastorale.

Dopo l’inizio delle attività dell’Oratorio Estivo e la ripresa regolare delle Messe domenicali, nella scorsa settimana anche le Scuole medie e superiori e il centro di formazione professionale (CFP) hanno avviato l’anno scolastico-formativo. Il cinema ha annunciato per fine mese il film di inizio stagione (una prima visione!) e i giovani dell’Housing Don Bosco stanno rientrando dopo gli spostamenti estivi. Tutto ha avuto inizio. Non rimane che celebrare insieme questo nuovo anno e affidarlo al Signore perché sia un anno buono e proficuo per la gioia e la maturazione di ciascuno.

QUANDO:

Sabato 28 settembre alle ore 18.00

La Messa sarà presieduta dal nostro superiore don Enrico Stasi.

La Messa di inizio sarà sabato 28 alle 18, prefestiva con le letture della domenica. Non ci sarà la consueta celebrazione nella chiesa parrocchiale, ma solo nel cortile dell’Oratorio, dove il palco è già montato. Gli animatori dell’Oratorio, e i genitori e i giovani (anche delle scuole e del cfp) che potranno e vorranno, si dedicheranno all’accoglienza, all’animazione musicale e ad alcuni giochi a stand nei cortili della scuola, a partire dalle 16.30. A conclusione della Messa seguirà un apericena familiare, curato e servito dai giovani dell’Housing.

Tutti insieme, tutti coinvolti, per vivere il nostro essere Casa di Don Bosco all’Agnelli. Non c’è nessun costo, l’importante è prenotarsi ed esserci.

Domenica 29 settembre vogliamo invece accompagnare come famiglia, la partenza del nostro Piero Ramello, salesiano coaudiutore, che riceverà il mandato missionario presso la Basilica di Maria Ausiliatrice alle ore 11,00.

Porte aperte alle Scuole Salesiane di Lombriasco

Porte aperte 2019/20 per le Scuole Salesiane di Lombriasco.

Le giornate si presentano in 4 momenti, con pomeriggi dedicati all’incontro degli insegnanti, alla visita degli ambienti, alla scoperta della proposta formativa. Allievi, exallievi e genitori saranno presenti per raccontare un’esperienza interessante che fa parte della loro vita.

Una prima presentazione della scuola si avrà dal 3 al 6 ottobre nell’ambito della fiera “Agricultura” aperta al grande pubblico che vuole scoprire il mondo dell’agroalimentare attraverso stands interattivi, dibattiti e presentazioni di iniziative innovative nel settore.

Accanto anche la presentazione della scuola media con le sue proposte di potenziamento dell’inglese, la presenza dell’insegnante madrelingua, lo studio guidato da parte dei cocenti della scuola.