31 gennaio 2019 – Il racconto della giornata di festa
Rivivi la giornata di festa del 31 gennaio.
Rivivi la giornata di festa del 31 gennaio.
Si pubblica qui di seguito una proposta di attività formative organizzate dall’Istituto Tecnico Agrario “Don Bosco” di Lombriasco che si svolgeranno nelle giornate di giovedi 14 febbraio, giovedi 21 febbraio e giovedi 28 febbraio. Ecco tutti i dettagli:
L’istituto tecnico agrario “don Bosco” di Lombriasco (Torino) ha organizzato alcune mattinate formative aventi a tema:
Detti eventi sono stati promossi dalla Regione Piemonte anche in risposta alla procedura d’infrazione avviata dall’Unione Europea, a causa degli inquinamenti da nitrati di origine agricola, riscontrati nelle falde idriche.
Tutti gli incontri prevedono autorevoli interventi da parte dell’Organismo Pagatore Regionale (ARPEA), di vari funzionari regionali afferenti a diversi Assessorati, dell’Università di Torino nonché dell’ARPA Piemonte. Significative saranno, altresì, la testimonianze dirette di agricoltori che, nelle diverse realtà operative, hanno sperimentato con successo nuove tecniche produttive, salvaguardando il reddito ma garantendo sostenibilità ambientale delle produzioni.
Gli incontri sono rivolti in primis agli agricoltori ma altresì ai tecnici agricoli coinvolti a vario titolo nell’assistenza tecnica aziendale (Dottori Agronomi, Periti Agrari, Geometri); per i liberi professionisti sono previsti i crediti formativi.
Auspichiamo una numerosa partecipazione, considerando il pragmatismo che contraddistingue da sempre le iniziative formative della Scuola Agraria Salesiana di Lombriasco, da anni oramai concretamente impegnata anche nella formazione continua agli operatori del settore.
Si pubblica qui a seguire un articolo proveniente da “La Gazzetta di Saluzzo” e “Il Saviglianese” riguardo alla partecipazione di due studenti del Cnos-Fap, sia di Savigliano che di Saluzzo, alla Giornata della Memoria.
La scuola salesiana Cnos-Fap, in occasione della Giornata della memoria, parteciperà con una propria rappresentanza – costituita da due alunni della sede di Savigliano e due alunni delle sede di Saluzzo, con l’accompagnamento di due formatori – al “Viaggio della memoria”, organizzato dall’associazione torinese “Treno della memoria” dal 10 al 18 febbraio prossimi.
I ragazzi raggiungeranno Cracovia (Polonia) in autobus, passando da Berlino; avranno modo di visitare il campo di Auschwitz, la fabbrica-museo di Oskar Schindler ed il ghetto di Cracovia. Il progetto, co-finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Savigliano, ha l’obiettivo di far portare la testimonianza del viaggio ai compagni, documentando con foto, video e racconti la propria esperienza di viaggio. Il 28 gennaio scorso a Torino, i partecipanti hanno assistito al racconto della testimonianza di un sopravvissuto al campo.
Ecco in arrivo una notizia pubblicata su ViglianoCnos-Fap.net, riguardo alla novità del nuovo centro di lavoro che nascerà a Vigliano Biellese nel Centro di Formazione Professionale il 31 gennaio 2019:
Ci avviciniamo al 31 gennaio e quest’anno la festa di Don Bosco porta in dono al CNOS FAP di Vigliano e a tutto il territorio biellese un investimento importante. Alle ore 12.00 del 31 gennaio si alzerà il sipario su una importante novità per il settore meccanico di Vigliano: si tratta di un centro di lavoro AKIRA SEIKI V2.5-XP.
Il nuovo centro di lavoro è un centro di lavoro verticale configurato con 4 assi al fine di consentire la realizzazione di lavorazioni complesse. É dotato di testatore pre-setting per gli utensili e di una sonda per il rilevo dello “zero pezzo”. Lo strumento è uno strumento da produzione e non da didattica per questo motivo gli allievi, giovani e adulti che lo utilizzeranno si troveranno in un contesto perfettamente aderente a quello lavorativo dove sperimentare le competenze specifiche di un ambito, quello della meccanica di precisione, in continuo sviluppo e che in questi anni ha retto alla crisi egregiamente.
Complessivamente CNOS FAP ha investito € 120.000,00 per l’acquisto e l’installazione di questo macchinario di produzione taiwanese commerciato per l’Italia da Tecnor Macchine. La formazione professionale salesiana si conferma formazione di eccellenza che operando investimenti anche impegnativi consente l’acquisizione di competenze “alte” e pratiche per consentire agli allievi, giovani e adulti, di lanciarsi nel mercato del lavoro con solide basi.
É vocazione specifica poi di CNOS FAP l’operare con uno sguardo fisso sulle imprese con le quali si è instaurato un rapporto proficuo e di grande rispetto. Investimenti quali quello che verrà presentato il 31 gennaio sono certamente investimenti sulla formazione dei nostri allievi ma anche un importante servizio a tutto il nostro territorio, un territorio che da quarant’anni cammina insieme a CNOS FAP.
Resa pubblica la data di consegna di tutti gli attestati ai giovani che hanno frequentato la Formazione Professionale nell’area di Cuneo. Ecco qui riportato l’articolo con tutti i riferimenti e le informazioni della cerimonia:
BRA – Si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 4 febbraio – a partire dalle 16,30 al Centro polifunzionale Giovanni Arpino di largo della Resistenza 45 a Bra – la consegna degli attestati di qualifica e dei diplomi ai giovani della formazione professionale salesiana dell’area cuneese.
Dopo il saluto dei sindaci delle quattro città – Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano – che ospitano i Centri di formazione professionale del Cnos Fap, ci sarà l’intervento dell’assessore regionale alla FP Giovanna Pentenero, che relazionerà sul tema:
«La Formazione Professionale in Piemonte: un’occasione per crescere come persona ed inserirsi nel mondo del lavoro»
alla quale seguirà una riflessione di Lucio Reghellin, direttore generale dell’Associazione Cnos Fap, che ripercorrerà i 40 anni della presenza salesiana nel mondo della FP piemontese; toccherà invece al direttore dell’area cuneese, Maurizio Giraudo, raccontare alla platea il successo formativo nella FP.
Per i formatori e i salesiani impegnati nei percorsi sia ordinamentali sia duali sia del diploma professionale (4° anno) lavorare insieme ai giovani, offrendo loro una proposta intellettuale e professionale al contempo, insieme alle dimensioni sociale e religiosa, è una sfida quotidiana. Questa visione d’insieme è vita ordinaria in ogni Cfp, in cui l’interesse del giovane e l’interesse per il giovane, per il suo presente e il suo futuro, sono assunti dalla comunità educativo-pastorale come impegno totalizzante. Educare va al di là della consegna della pura informazione. Nel «camminare insieme» esiste un valore aggiunto che viene offerto ai giovani in modo immediato, vero, reale e raggiungibile.
La consegna degli attestati di qualifica e dei diplomi suggella questa percorso. Che tantissimi exallievi hanno già compiuto in questi 40 anni di storia; alcuni di loro saranno sul palco a raccontare la propria esperienza. Dopo la consegna degli attestati, un momento di festa finale, degustando le prelibatezze che vengono preparate dagli allievi dei corsi di panetteria/pasticceria/pizzeria.
Ulteriori info sull’evento contattando le singole sedi del Cnos provinciale scrivendo una mail a:
Si riporta qui di seguito un articolo a cura della redazione de “La Nuova Periferia”, riguardo all’incredibile traguardo raggiunto da Don Nicola Faletti: 102 anni compiuti sabato 26 gennaio 2019. Ecco l’articolo:
Don Nicola Faletti ha festeggiato ieri, 26 gennaio 2019 i 102 anni, con tanti amici come raccontano i colleghi de ilCanavese. Il sacerdote è nato a San Raffaele Cimena.
Il Canavese festeggia il suo pastore ultra-centenario. Tanti amici hanno festeggiato sabato all’istituto Cagliero di Ivrea i 102 anni del don Bosco del Canavese, don Nicola Faletti. Presenti tra gli altri il Sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto che nel giugno del 2014 aveva insignito il sacerdote della cittadinanza onoraria e la vice Sindaco di Ivrea Elisabetta Ballurio. “Un grande piccolo uomo che con umiltà ha sempre lavorato per le nostre comunità spendendosi per i giovani e per chi ne aveva più bisogno nel vero spirito di don Bosco” il commento del Sindaco della città delle 2 torri Beppe Pezzetto.
Nato il 26 gennaio 1917 a San Raffaele Cimena, don Nicola Feletti fu ordinato sacerdote il 2 luglio 1944. Per oltre 70 anni don Nicola è stato punto di riferimento degli istituti salesiani di San Benigno e Cuorgnè . Il don Bosco del Canavese, come è stato ribattezzato don Faletti, entrato nel cuore della gente, trascinati dalla sua fede cristallina e dal suo sorriso contagioso. Il sacerdote ha saputo svolgere al meglio il suo ruolo di insegnante, animatore, organizzatore di varie attività artistiche e culturali. Gli oltre 30 anni di ministero parrocchiale a Villa Castelnuovo (dal 1972 al 1974 e dal 1987 ad oggi) e i 50 anni di servizio sacerdotale come cappellano presso la casa salesiana Maria Luisa Vaschetti a Castelnuovo Nigra lo hanno sempre visto amico e guida di ogni fedele. Attualmente è ospite dell’Istituto Cardinale Cagliero di Ivrea, continuando il suo ministero sacerdotale a Castelnuovo e a Cuorgnè.
Si è svolta sabato 26 gennaio 2019 nella palestra dell’Istituto Salesiano “San Domenico Savio” di Bra la celebrazione della Festa di Don Bosco. Una “doppia” festa quella di questo anno che vede anche il compimento di 60 anni di vita del centro salesiano.
Ecco qui di seguito un articolo proveniente da IdeaWebTv con un racconto della giornata documentato con foto e video. Buona lettura!
Ondate di applausi e non poteva essere altrimenti. Questa mattina, nella palestra dell’Istituto Salesiano “San Domenico Savio” di Bra, si è celebrata l’edizione 2019 della Festa di Don Giovanni Bosco (Santo fondatore della congregazione religiosa, spentosi il 31 gennaio del 1888 a Torino).
Festa del Santo, sacerdote ed educatore, che ha ufficialmente aperto il lungo elenco di eventi per le 60 candeline dell’Opera Salesiana all’ombra della Zizzola (1959-2019).
Mattinata, svoltasi davanti ad un nutrito pubblico, co-presentata da Valter Manzone (direttore Cnos-Fap Bra) e Franco Burdese, “anima” del Cnos-Fap cittadino.
“Standing ovation” per i confratelli braidesi Riccardo Mano e Giuseppe Cagnoli (coadiutori), don Livio Greppi e don Sebastiano Bergerone.
“Siamo qui per fare memoria, non bisogna mai dimenticare la storia e la storia di questo Istituto è importante. Siamo qui per rendere gloria a Dio e a Don Bosco, per 60 anni sono stati aiutati e formati tantissimi giovani. Sono parecchi direttori e confratelli, ma il 1959 fu un qualcosa di particolare. Ci furono i primi 60 allievi, nella scuola di avviamento professionale, di meccanica e falegnameria” ha ricordato, nel suo saluto, il direttore dell’Istituto braidese don Vincenzo Trotta.
Il secondo momento della kermesse, “l’impronta di Don Bosco che ha caratterizzato il territorio cuneese”, un dialogo con il sindaco di Bra Bruna Sibille e l’imprenditore Mariano Costamagna. “La Cassa di Risparmio di Bra diede un aiuto importante e fondamentale alla nascita dell’Istituto. I Salesiani sono sempre stati un Centro di formazione d’eccellenza, ma qui si fece il primo Cineforum, uno dei primi in provincia di Cuneo” ha detto il sindaco.
“Mio padre ha sempre riposto grande fiducia nei Salesiani di Bra e devo ringraziarlo. Ho imparato il mestiere e l’etica della vita, in tanti anni di frequentazione. Nelle nostre aziende, ci sono oltre 1000 ex-allievi” ha dichiarato Costamagna.
Don Enrico Peretti, DG nazionale Cnos-Fap, ha affrontato il tema “dall’istituto professionale, alla formazione professionale regionale, sino al sistema duale in 60 anni di educazione al lavoro”. Consegnate, inoltre, le borse di studio agli allievi delle classi Terze, promosse dal Lions Club Bra Host, nei settori della meccanica industriale, acconciatori, meccanica auto e termoidraulica, panetteria, pasticceria e pizzeria.
Attestati di benemerenza, consegnati alle associazioni di categoria, degnamente rappresentate: Ascom Bra (presidente Giacomo Badellino), Confartigianato Cuneo (presidente Luca Crosetto), Unione Industriale Cuneo (presidente Mauro Gola) e Confapi (direttore generale Ilio Piana).
Lo stile salesiano ha contagiato moltissime aziende del territorio, amiche e legate all’Opera Salesiana braidese, presenti alla mattinata: Sebastiano Astegiano (Tcn Alba), Enrico Cirio (Arol Spa Canelli), Guglielmo Gai (Gai macchine imbottigliatrici Ceresole d’Alba), Claudio Pacotto (Europlast), Roberto Rolfo, Giuseppe Giordano e Antonio Ghigo (Rolfo Spa), Giuseppe Pacotto (Tesi Square), Gianfranco Mereu (Schneider Electric).
Le conclusioni della mattinata sono state affidate a don Enrico Stasi, ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania per i Salesiani.
In prima fila erano presenti, anche, il capitano Roberto Di Nunzio della Compagnia dei Carabinieri di Bra e Lucio Reghellin, direttore generale Cnos-Fap Piemonte.
“Giovedì 21 febbraio, al Movicentro della stazione ferroviaria braidese, si terrà un’interessante edizione di Io Lavoro” ha ricordato Valter Manzone.
Concluso il momento ufficiale in palestra, tour di visita nell’avveniristica officina del Cnos-Fap braidese, l’aperitivo offerto dagli allievi di panetteria e pasticceria, prima del pranzo ufficiale con gli intervenuti alla festa di Don Bosco, le autorità civili e militari braidesi, i rappresentati del clero del territorio.
Domenica 27 gennaio, invece, Messa solenne alle ore 10 (nella chiesa salesiana), giochi e merenda (ore 11) e pranzo oratoriano (dalle 12,30) come secondo momento per i festeggiamenti in onore di Don Bosco.
Ecco un articolo proveniente da Alessandria News, riguardo l’appuntamento di sabato 26 gennaio al Centro Don Bosco di Acqui in cui si sono ritrovati un centinaio di giovani per vivere una serata di gioco ed attendere la mezzanotte per la diretta della veglia di Papa Francesco da Panama:
ALESSANDRIA – Sabato sera, appuntamento al centro Don Bosco di corso Acqui per assistere in diretta da Panama alla veglia di papa Francesco. Ritrovo alle 20.30 per la cena, poi giochi e, a mezzanotte, il collegamento con l’America latina dove si ritrovano milioni di ragazzi, protagonisti della Giornata mondiale della gioventù (Gmg), oceanico raduno che, per impatto, è superiore anche alle Olimpiadi. Al Don Bosco sono attesi un centinaio di giovani, provenienti da parrocchie della diocesi o affiliati ad associazioni di matrice cattolica. I salesiani offriranno un piatto caldo; il resto della cena sarà “condiviso”. A Panama sono presenti anche 27 alessandrini, tra cui il vescovo Guido Gallese e il vicario generale, don Vittorio Gatti.
Ecco la programmazione della festa di Don Bosco dal quartiere di San Salvario, Torino:
Domenica 03 febbraio tutti invitati per la festa di don Bosco. Sarà una giornata di festa per tutta la comunità e anche un momento di conoscenza. Il programma prevede alle ore 10,30 nella chiesa dell’Istituto San Giovanni Evangelista la santa Messa presieduta da don Enrico Stasi, superiore dei salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta. A seguire, nel cortile interno dell’Istituto saranno allestiti dei banchetti informativi sulle attività dei vari ambienti, sotto il porticato sarà proposto un breve buffet. Segue per tutti gli iscritti il pranzo condiviso all’Oratorio San Luigi di via Ormea 4. Nel pomeriggio la festa continua con giochi per i più piccoli e la possibilità di una riflessione su tematiche educative per i genitori.
“Pedalare insieme per costruire insieme” è sicuramente molto più che un motto che ormai da 35 anni accompagna, sprona e sostiene tutti coloro che hanno il coraggio di mettersi in gioco ed iniziare questo pellegrinaggio a bordo della propria bicicletta. Un’iniziativa che nasce dalla spiacevole morte a causa di un terribile incidente di tre salesiani coadiutori del Colle Don Bosco nel 1979:
Oggi sono 40 esatti dalla loro scomparsa ma il desiderio e le parole di “Nane” Bernardi in particolare sono riuscite a fare breccia nei cuori dei confratelli e dei successori salesiani che hanno sempre cercato di mantenere in vita questa bella usanza:
Dobbiamo organizzare un giro in bicicletta fino a Venezia, per occupare i ragazzi durante l’estate, come faceva Don Bosco nelle passeggiate autunnali, facendoli sia faticare che divertire, per toglierli dall’ozio delle vacanze estive!»
E’ quindi cosi che a distanza di tre anni della scomparsa dei coadiutori è iniziato questo sogno, partito da Nane, che non si è fermato solo ad arrivare in bici fino a Venezia, ma si è spinto fino ad andare a trovarli anche nei loro cimiteri e le loro famiglie a Bassano del Grappa, Salzano e a S. Vito al Tagliamento.
È da 35 anni che ogni anno giriamo in bici l’Italia e l’Europa per essere fedeli a Don Bosco; il quale perle colline del Monferrato, compiva delle autentiche imprese, muovendo a piedi centinaia di ragazzi. Nei paesi dove passavano, improvvisavano spettacoli vari: teatrini, canti e suoni con la banda. E alla sera quella buona gente non faceva mancare loro un piatto di minestra e una fetta di polenta e per dormire…
Un’iniziativa quindi che volge a scoprire un pò di più il vero volto degli altri, di se stessi, della vita.
L’anno dopo quel tragico 17 giugno 1979, si stava preparando le attività per le imminenti vacanze a Bagni di Vinadio (Cn). Si cercava un’impresa che desse la carica a tutti e lasciasse il segno. Si pensò ad una Croce sulla Rocca di San Bernolfo, un simbolo che ricordasse i tre indimenticabili scomparsi: Nane, Leo e Bepi. L’idea prese corpo e quando si parte per Vinadio insieme ai bagagli c’era la Croce, ovviamente tutta smontata… Più di trecento kg di ferro zincato, concepita a pezzi perché ogni ragazzo ne partasse uno.
Il prossimo giro si svolgerà nelle prime due settimane dell’agosto 2019. Partenza ed arrivo dai salesiani di Lombriasco, attrezzati di tutto con un pullmam e due furgoni al seguito. Circa 1000 km tra andata e ritorno, passando per la Valtellina. Oltre alle 4 famiglie dei salesiani morti il 17/06/79 si visiteranno dei posti stupendi delle nostre regioni.
Chi fosse interessato, giovani o adulti, telefoni ai salesiani di Lombriasco e precisamente al numero: 339 7783374 oppure mandi una mail all’indirizzo: ottavio.forzatti@cnosfap.net, verranno date le informazioni necessarie con le spiegazioni del caso (attezzatura necessaria, orari e allenamenti compresi).