Nella geografia nazionale, l’agricoltura si colloca come un settore economico il cui valore aggiunto nel 2016 ha superato i 31 miliardi pari al 2,1% del valore aggiunto nazionale. Prendendo in rassegna la componente agricola, si rileva che il valore complessivo della produzione risulta composto per il 52% dalle coltivazioni vegetali, per il 29% dagli allevamenti zootecnici e per il 12% e il 6% dalle attività di supporto e dalle attività secondarie.
Questo testimonia un segnale di ripresa economica del settore che viene avvalorato da importanti risultati nell’ambito della formazione agricola e nell’incremento della risposta giovanile alla questione: per la prima volta, infatti, una scuola agraria si è qualificata sul podio di una classifica molto prestigiosa.
Si segnala che, qui di seguito, in data Venerdì 1 Dicembre, il quotidiano agricolo indipendente “TerraOggi.it“, ha pubblicato un’articolo relativo alla Scuola agraria Don Bosco di Lombriasco che, secondo l’Osservatorio Eduscopio della Fondazione Agnelli, viene classificata al secondo posto tra i migliori quindici istituti tecnici tecnologici della Provincia di Torino:
Lombriasco, la prima volta di una Scuola agraria sul podio dei migliori Istituti
Il “Don Bosco” classificato dall’Osservatorio Eduscopio della Fondazione Agnelli al secondo posto tra i migliori quindici istituti tecnici tecnologici della Provincia di Torino. Un risultato significativo per la formazione agricola. E in primavera, l’alternanza scuola/lavoro si fa in Argentina e Francia
La Scuola agraria Don Bosco di Lombriasco è stata classificata da Eduscopio, progetto della Fondazione Agnelli, al secondo posto tra i migliori quindici istituti tecnici tecnologici della Provincia di Torino. Un risultato che certamente rende onore al merito della storica scuola salesiana immersa nella campagna tra Torino e Cuneo, ma che rivela anche un importante “segno dei tempi”, perché è la prima volta che un istituto agrario raggiunge il podio di una classifica così prestigiosa.
ORGOGLIO AGRICOLO
«Se qualcuno ancora pensasse che Agraria sia un “ripiego” rispetto ad altri corsi “più nobili” – commenta il preside della Scuola di Lombriasco, Marziano Bertino -, a questo punto non potrebbe che essere smentito. Questo traguardo, certamente lusinghiero per il nostro istituto, costituisce un ennesimo motivo di orgoglio per l’intero mondo agricolo, che vede riconosciuto (se mai ancora ce ne fosse stato ancora bisogno) il ruolo dell’istruzione e della formazione delle giovani generazioni, al fine di innovare un’agricoltura oggi più che mai indispensabile per l’intera economia».
Il rilevamento e la classifica delle scuole sono avvenuti non sulle risultanze soltanto dell’ultimo anno, ma in base a specifici parametri (percentuale di diplomati occupati, rendimento scolastico dei diplomati iscritti all’università, coerenza tra studi fatti e lavoro svolto, eccetera) analizzati già a partire dagli anni 2011/2012.
FORMAZIONE ALL’ESTERO
Una crescita qualitativa che non accenna a fermarsi, se l’istituto salesiano di Lombriasco ha appena annunciato di aver messo a disposizione dei propri allievi l’opportunità di adempiere all’obbligo dell’alternanza scuola/lavoro in aziende collocate oltre i confini nazionali. Anche qui, si tratta di un primato. In particolare, sono state scelte come meta la Francia e l’Argentina: «L’iniziativa ha avuto un successo insperato – osserva ancora il preside Bertino -, in quanto ben il 50 per cento degli studenti degli ultimi anni (terza e quarta Ita) la prossima primavera andrà a Cordoba e Mendoza, in Argentina, ed una buona parte degli studenti di terza Ita a Ressins (Francia), sempre in aziende agricole salesiane».
CONTINUA EVOLUZIONE
Gli allievi saranno chiamati a prestare servizio nei vari settori aziendali, dalla produzione alla trasformazione, alla commercializzazione, in modo da poter acquisire quelle conoscenze e competenze che sono proprie del mondo del lavoro.
Un’esperienza di formazione professionale agricola all’estero che non conosce precedenti, confermando una nuova dinamicità nell’evoluzione delle potenzialità del settore primario, attraverso la conoscenza e il confronto con altre realtà formative e produttive.
«In futuro – anticipa Bertino, svelando nuovi piani dell’istituto -, prevediamo di estendere questa possibilità anche a ex-allievi, imprenditori agricoli e tecnici del settore. Ma questo farà parte di un’altra storia».