Una giornata di fine scuola nella terra di San Giovanni Bosco

Prima della fine dell’anno scolastico, oltre 350 ragazze e ragazzi allievi del Cfp Salesiani di Bra, sono stati in visita nei luoghi di San Giovanni Bosco e hanno potuto così ripercorrere, nello spirito educativo del Santo dei giovani, tre località a lui care. Le mete raggiunte sono state infatti Colle Don Bosco, Chieri e Valdocco. Nella prima, hanno potuto visitare la casa natale del santo dei giovani. Sulla collina nella borgata Becchi infatti, nella frazione Morialdo del comune di Castelnuovo, il 16 agosto 1815 nacque Giovanni Bosco. Visitare questi luoghi ha significato riscoprire le origini della straordinaria personalità di don Bosco e della sua opera diffusa in tutto il mondo. A Chieri invece, città che ebbe un ruolo importante nella crescita del giovane Giovanni, don Bosco trascorse dieci anni di studio, di lavoro e di esperienze che segnarono la sua straordinaria personalità. Proprio qui soggiornò negli anni della sua formazione religiosa e culturale, anni che furono segnati dalle difficoltà economiche che lo costrinsero ad affiancare allo studio piccoli lavori. Per le vie di questa città nacquero le intuizioni pedagogiche e vocazionali che don Bosco sviluppò poi per tutto il corso della vita e che furono il grande dono carismatico che egli lasciò alla Chiesa.  E, infine, Valdocco dove il 12 aprile 1846, giorno di Pasqua, dopo più di quattro anni di peregrinazioni pose la sede dell’Oratorio nella Cappella Pinardi. Affittò e poi acquistò qui la Casa Pinardi, dove organizzò le scuole serali e domenicali, e che divenne ospizio per i giovani più poveri. Ripercorrere questi passaggi della vita di don Bosco ha raccontato agli allievi del Cfp che realizzare il proprio sogno è una cosa possibile, se lo si fa disinteressatamente e per il bene degli altri.
«Basta che siate giovani perché io vi voglia bene», diceva don Bosco. Ed i giovani che vivono le case dei salesiani questo certamente lo percepiscono e sono i primi a trasmettere nella società civile e cristiana i sentimenti appresi nel corso dei loro studi a Bra.

Articolo tratto da “Il Corriere di Alba e Bra, Langhe e Roero”.

Il Rettor Maggiore a Torino per il ritrovamento della reliquia di Don Bosco

 

Il 17 giugno Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, ha voluto incontrare e ringraziare a Torino coloro che in questi 12 giorni dal trafugamento della reliquia di Don Bosco si sono impegnati con tutte le forze per il suo ritrovamento. Il Colonnello Bernardino Vagnoni di Asti, il Capitano Gianfranco Pino di Villanova d’Asti, il Luogotenente Vincenzo Finocchiaro, il Maresciallo Manlio Ebana del Nucleo operativo, dell’Arma dei Carabinieri. Il Superiore della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta, don Enrico Stasi, SDB, il Rettore della basilica Don Bosco, don Ezio Orsini, SDB, il Direttore del Colle Don Bosco, don Luca Barone, SDB.

Queste le parole del Rettor Maggiore sull’accaduto:

“Siamo profondamente rallegrati per il ritrovamento della reliquia di Don Bosco. Ringraziamo Dio per la rapida e felice conclusione della vicenda, insieme a tutti coloro che ci hanno aiutato e sostenuto in questi giorni: i carabinieri di Asti, tutte le autorità che hanno collaborato e più in generale le migliaia e migliaia di persone che in questi giorni hanno pregato e ci hanno fatto sentire la loro vicinanza. Davvero, GRAZIE”

 

L’Ispettore Don Enrico Stasi commenta invece così il ritrovamento sul suo profilo Facebook:

Con i Carabinieri che hanno ritrovato l’urna di Don Bosco e con il Rettor Maggiore per un grande GRAZIE.

 

Eipass Junior: come imparare l’informatica alle medie

La scuola media salesiana quest’anno si è accreditata come Ei–center aderendo al programma EIPASS JUNIOR di formazione e certificazione delle competenze acquisite in ambito digitale.

I ragazzi di terza media hanno seguito un corso opzionale pomeridiano per consolidare le basi del linguaggio informatico e del funzionamento di un computer introducendo il pensiero computazionale e il Coding, approfondendo i software per la creazione e gestione di documenti di testo, fogli di calcolo e presentazioni multimediali, analizzando il Web e la comunicazione in rete.

I moduli d’esame sono stati 5: brillantemente superati da tutti i partecipanti!

 

Articolo completo su: https://salesianibra.it/2017/06/eipass/

Ai confini dell’Ispettoria: intervista a Pier Carlo Manzo

Pier Carlo Manzo, da quasi ventisei anni coadiutore salesiano, durante una visita a Valdocco racconta la sua esperienza ai confini dell’Ispettoria nei paesi Baltici.

Negli ultimi due anni il giovane religioso, originario delle Langhe, ha infatti dedicato il suo tempo a cooperare con le insegnanti di religione e con il centro diurno dell’oratorio nella periferia di Vilnius.
La collaborazione con la scuola è  l’impegno che la comunità salesiana in Lituania ha assunto affinché la presenza della parrocchia, che annovera oltre 35.000 fedeli, sia viva all’interno delle realtà scolastiche locali, anche alla luce del fatto che nel paese baltico l’insegnamento della religione è affidato esclusivamente ai laici.

“Don Bosco ha molto da dare ai giovani lituani come a quelli italiani in accoglienza, cordialità e domande sul perché si cammina come pellegrini sulle strade della vita, perché alcune volte si cade, come rialzarsi e come trovare la strada vantaggiosa per sé e per gli altri”, queste le parole che Pier Carlo usa per introdurre i gravi problemi diffusi in quella terra, ossia la dipendenza dall’alcool, dal fumo e dal gioco d’azzardo e per sottolineare come la spiritualità sia ancora molto segnata dalle “caratteristiche della sofferenza che costringe a fermarsi, a riflettere, a chiedere, a riprendersi in mano la propria vita camminando con calma“.

Le giovani generazioni sono un punto interrogativo sul futuro della Lituania, assetate di cultura parlano l’inglese e vivono l’apertura all’Europa come una forma di difesa dalla minaccia russa, manifestando così la grande sete di relazioni umane che le caratterizza: “relazioni  più distaccate e fredde rispetto a quelle che si instaurano in Italia, ma quando il muro di carta si rompe e la persona si apre, si vede un cuore solare e bello dove entrare sempre in punta di piedi.”

“Aggiungi un posto a tavola”, musical a San Benigno Canavese

«Aggiungi un posto a tavola» è il titolo del musical organizzato dalla parrocchia Santa Maria Assunta, dal Centro giovanile don Bosco e dal centro Cnosfap di San Benigno Canavese; la rappresentazione si svolgerà venerdì 9 e sabato 10 giugno 2017 alle 21 presso il chiostro abbaziale della parrocchia (piazza Cardinale delle Lanze 1).

L’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento posti, per cui si richiede la prenotazione all’indirizzo: aggiungi1posto@gmail.com.

Visitando la pagina Facebook del Centro Giovanile ci si può immergere nella Sanbe Generation.

Navigando sul sito si può scoprire di più sulle opportunità formative offerte dal CNOS FAP.

 

L’apprendistato duale porta un valore aggiunto all’alternanza scuola-lavoro

Alcuni studenti del primo anno del corso per “Operatori della trasformazione agroalimentare” avviato a Saluzzo dal Cnos-Fap con Albertengo panettoni Spa

Sono oltre 70 gli studenti frequentanti i Centri professionali salesiani della provincia di Cuneo che hanno appena concluso il primo anno sperimentale di formazione erogata con metodologia duale, che prevede un’alternanza scuola-lavoro di 400 ore all’anno, che diventano 550 nel caso in cui gli allievi vengano assunti con un contratto di apprendistato duale. Il Cnos-Fap, infatti, è uno degli Enti formativi selezionato nel repertorio dei 300 centri di formazione professionale abilitati dal Ministero del Lavoro in tutta Italia ad avviare contratti di apprendistato duale e con i 3 corsi attivati nell’annualità 2016/17 nelle sedi di Bra, Fossano e Saluzzo, è il principale soggetto erogatore di questa nuova tipologia contrattuale prevista dal Jobs Act in provincia di Cuneo.

Spiegano don Gabriele Miglietta, direttore della Sede Operativa di Saluzzo e Maurizio Giraudo, referente provinciale del Cnos-Fap, il maggiore centro di formazione professionale della provincia di Cuneo:

“Con l’entrata in vigore della cosiddetta legge sulla Buona Scuola in Italia, per fortuna, si è ricominciato tanto a parlare di alternanza scuola-lavoro, ma non bisogna dimenticare che già l’Articolo 43 del Decreto legislativo 81 del 2015 aveva previsto per la formazione professionale l’erogazione di forme di alternanza scuola-lavoro ben più importanti di quelle previste dall’ultima riforma del sistema scolastico italiano. D’altronde, se consideriamo che le ore di alternanza previste dalla Buona Scuola nel triennio sono 200 per i licei e 400 per gli istituti tecnici e professionali, va da sé che le 1.200 ore di alternanza previste per i centri di formazione professionale portino in dote un valore aggiunto sia per le istituzioni educative – come la nostra – che per le aziende. Attraverso le 400 ore di impresa simulata a cui gli studenti devono sottoporsi il primo anno, a cui si aggiungono altrettante ore di esperienza formativa per ciascuno degli ultimi due anni del triennio, si raggiunge un’alternanza vera, continuativa e non episodica, capace di valorizzare al meglio la funzione formativa svolta dall’azienda e il ruolo di intermediazione domanda-offerta dai Servizi al lavoro dei Cfp. Con la metodologia duale l’azienda ha maggiori possibilità di formare l’apprendista 360° e grazie alla professionalità acquisita sul campo i risultati sono migliori, In ultimo, non dimentichiamo che l’apprendistato è rimasto uno dei pochi incentivi che le aziende che vogliono assumere hanno a disposizione, per cui il metodo duale porta con sé anche agevolazioni per le imprese”.

Nello specifico, nell’anno 2016/17 il Cnos-Fap ha attivato in provincia di Cuneo un corso annuale a Fossano (dove sono 17 gli studenti che hanno appena conseguito il diploma professionale di Tecnico di impianti termoidraulici, di cui 3 sono già stati assunti con contratto di apprendistato duale) e due corsi triennali: a Saluzzo sono 30 i ragazzi che hanno appena concluso il primo anno del corso per “Operatori della trasformazione agroalimentare” avviato in stretta collaborazione con la Albertengo panettoni Spa; a Bra, invece, sono 27 gli studenti che hanno appena concluso il primo anno del corso per operatore della riparazione dei veicoli a motore avviato in collaborazione con la Bosch Spa. Nel prossimo anno scolastico-formativo 2017/18 il Cnos-Fap avvierà nel Cuneese altri 4 corsi di formazione professionale con metodologia duale.

Gli studenti di Borgomanero in scena con un Malato Immaginario 2.0

Il prossimo giovedì 8 Giugno, la classe II del Liceo Classico dell’Istituto “Don Bosco” di Borgomanero metterà in scena “Il malato immaginario” di Molière. La rappresentazione si terrà presso il teatro dell’Istituto alle ore 10.30 per gli alunni e alle 21 per tutti. Si tratterà di un “Malato immaginario 2.0” , ovvero di una rivisitazione in chiave tecnologica e metateatrale della celeberrima pièce di Molière che fu rappresentata la prima volta il 10 febbraio 1673 dall’autore stesso. La II Liceo Classico ha lavorato per tutto il secondo quadrimestre sotto la supervisione di Franco Acquaviva della Compagnia Teatro delle Selve, direttore artistico del Teatro degli Scalpellini di San Maurizio d’Opaglio. Lavorando alla riscrittura della commedia seicentesca, Argan, il protagonista del malato immaginario, si ritrova a soffrire di un male che affligge il nostro tempo: la compulsiva dipendenza dalla tecnologia. I medici dell’opera di Molière, diventano qui dei tecnici che lo circondano e lo schiavizzano con le loro sempre più incalzanti novità nel campo, da cui il protagonista cercherà di liberarsi. Al pubblico, la suspence: ce la farà oppure no? Costumi e scenografie sono stati realizzati dagli alunni stessi.

Gli alunni hanno già avuto modo di cimentarsi in scena giovedì 1 giugno presso il Teatro Elfo Puccini di Milano nell’ambito della rassegna teatrale che coinvolge le scuole italiane aderenti al progetto LAIV ACTION sostenuto dalla Fondazione CARIPLO.

I ragazzi dell’Auxilium San Luigi, premiati alla finale di Coppa Italia

La squadra Auxilium San Luigi di Torino è stata premiata, allo Stadio Olimpico di Roma, in occasione della Finale di TIM Cup prima di Juventus-Lazio, come vincitore del percorso “Campioni nella Vita”. L’iniziativa ha visto le società sportive oratoriali della Junior TIM Cup impegnate in attività sociali e azioni di volontariato.

I ragazzi torinesi si sono distinti per uno straordinario gioco di squadra, attraverso l’organizzazione di attività sportive, coinvolgendo i loro coetanei con disabilità dell’Associazione InSuperAbili di Grugliasco (TO).

Tra molti anni questi ragazzi non si ricorderanno quante partite avranno vinto o perso ma rimarrà sempre in loro, anche da grandi, il ricordo di avere partecipato ad eventi straordinari e vissuto con i loro coetanei istanti che, per i luoghi in cui si sono svolti e per le modalità, sono irripetibili e rimarranno quasi come un sogno divenuto realtà“, queste le parole del Presidente del CSI Nazionale Vittorio Bosio che, insieme a Marco Brunelli Direttore Generale della Lega Serie A e Cristiano Habetswallner Responsabile Sponsorship di TIM, ha consegnato una targa di riconoscimento ai giovani calciatori della Junior TIM Cup, per il valore sociale dell’attività svolta.

Nel pre-gara di Juventus-Lazio, la Junior TIM Cup è stata protagonista anche di altri due momenti: un’amichevole tra degli oratori delle Parrocchie S. Atanasio e Gesù Bambino a Sacco Pastore di Roma; la consegna della fascia da capitano a Marcelo Salas, Ambasciatore della Finale di TIM Cup.

 

 

L’AGNELLI VINCE IL CONCORSO INNOVAZIONE 4.0

Comau al Salone A&T 2017 premia i vincitori del Concorso Innovazione 4.0: l’Istituto Salesiano Internazionale “Edoardo Agnelli” di Torino!

Tra le novità di quest’anno del Salone A&T, la fiera internazionale dedicata a Industria 4.0 che si è svolta dal 3 al 5 maggio presso l’OVAL di Lingotto Fiere di Torino, figura il “Premio Innovazione 4.0”, dedicato a tutte le categorie di soggetti, a livello nazionale, che concorrono ciascuno con il loro ruolo alla trasformazione digitale delle imprese 4.0: le imprese, i centri di ricerca, le Scuole Tecniche e gli ITS.

Il vincitore , per la categoria delle scuole secondarie di II grado, è stato l’Istituto Salesiano Internazionale “Edorardo Agnelli” con il “Radar e Sistema di Puntamento con Arduino e Processing”.

Tre progetti per il reinserimento sociale dei detenuti al CNOS-FAp di Fossano

 

Sono stati presentati nella sede del CNOS-FAP di Fossano, ente capo-fila dell’iniziativa, i tre progetti, “Manuattenzioni”, “Pensolato” e “Museo social club”, ideati a favore di detenuti ed ex ristretti, che hanno lo stesso obiettivo: dare a chi ha sbagliato l’opportunità di tornare a vivere nella società impegnandosi per la collettività.
Coinvolgono diversi enti e associazioni che insieme hanno creato forza rispondendo a diverse debolezze: quelle di chi si trova a vivere un momento delicato, come il fine pena, e quelle dei beni pubblici, come le scuole, sempre più degradati a causa della carenza di risorse per la manutenzione.

Manuattenzioni dà la possibilità a 12 detenuti di frequentare un corso di 120 ore di riqualificazione energetica e bioedilizia e di lavorare nel cantiere aperto nella palestra dei Salesiani a Fossano. “È sostenuto da un bando della Compagnia di San Paolo al quale il nostro centro di formazione professionale ha partecipato – ha spiegato Maurizio Giraudo, direttore provinciale del Cnos-Fape prevede il rivestimento esterno in sughero, la ritinteggiatura interna e la realizzazione di mosaici decorativi nella palestra che ha 25 anni. Dopo la formazione, i partecipanti otterranno un attestato spendibile nel mondo del lavoro”.

Pensolato è il nome della cooperativa agricola sociale, nata il 2 maggio, che con le parole di Nino Mana, direttore Caritas Fossanofa uscire i detenuti dal carcere facendoli lavorare a contatto con la terra che li rigenera dentro”.

Infine Museo social club, sostenuto da Fondazione CRC, porterà “incroci di storie – ha detto don Derio Olivero del Museo Diocesanoi detenuti racconteranno ai visitatori i quadri, attraverso le storie dei personaggi, degli autori e le loro personali“.